Meglio parare di taglio o parare di piatto? (video)

Risposta sintetica: dipende, da diversi fattori.

Mi sembra piuttosto sensato anche quanto asserito en passant al min. 12:00 "...so damage to the blade in combat is just unavoidable."

Pareri a riguardo?

Per quella che è la mia limitata esperienza in merito:

- non serve una lama affilata tipo katana per combattere
- parare col piatto espone la lama al rischio di spezzarsi

Quindi io ho sempre parato di lama.

(comunque nel video si vedono parate a 90 gradi che espongono al rischio di beccarsi una tranvata non indifferente)

Mi sa che la scelta migliore dipenda più dalle caratteristiche dell'arma.

Però al massimo ho un po' di esperienza solo con quella giapponese con le sue specificità (e se proprio si deve si para con la parte posteriore rutando il polso)

Leggo volentieri le vostre opinioni 

Dunque...

Il mio insegnante - che su questo forum e su FAM si firmava come "Ookamiyama" - scrisse esplicitamente (su FAM e forse anche qui) che nella scuola di scherma nipponica che pratica (oltre al Kendo) "le parate non esistono".

Nei kata - katana vs katana, bo (bastone lungo) vs katana e naginata vs katana - della scuola, perlomeno quelli di livello base che ho praticato anni fa, ci sono azioni difensive di parata, ma sospetto si tratti di azioni in chiave "omote", ovvero didattica e/o in versione più semplice da eseguire. Le stesse tecniche di "parata" eseguite muovendo il corpo con una angolazione diversa diventano controcolpi ai polsi/avambracci dell'attaccante o alla testa (il famoso lato "ura" delle tecniche?).

Però al massimo ho un po' di esperienza solo con quella giapponese con le sue specificità (e se proprio si deve si para con la parte posteriore rutando il polso)

Mah... questa cosa di parare col dorso del* katana - intendi il mune, giusto? - "ruotando il polso" non mi suona benissimo e nella scuola che seguivo non si è mai parlato di una cosa del genere, che io sappia.

Nelle azioni di "parata" di cui ho scritto sopra, ricordo bene che la lama non era mai opposta in modo da impattare a "croce latina" con l'altra (angoli di 90°, intendo), ma sempre con una angolazione tale da permettere, aggiustando di poco l'inclinazione del/dei polsi, di ridurre il danno alla lama impattando con lo shinoghi, quindi in un certo senso col """piatto""". Questo ribadendo che la tecnica "implicita/nascosta" in realtà è un controcolpo.

Mi pare di ricordare che in Itto ryu (?) e forse anche in un kata di Kendo (?) c'è una tecnica in cui si deflette un fendente shomen col mune, alzando l'arma e poi riabbassandola per colpire di risposta... se riesco a ripescarla ve la posto.


* parola straniera, quindi in Italiano usata come maschile.

Trovata!


Kendo Kata n° 5, da 3:20 a 3:40.

Tra l'altro, non so voi ma questa dimostrazione dei Kendo no kata la trovo di una intensità da paura. O_O

Il mio insegnante - che su questo forum e su FAM si firmava come "Ookamiyama" - scrisse esplicitamente (su FAM e forse anche qui) che nella scuola di scherma nipponica che pratica (oltre al Kendo) "le parate non esistono".

Che belli tutti i suoi interventi e gli aneddoti, di qualunque cosa parlasse!   

Sono assolutamente d'accordo con quanto ha detto sulle parate per quanto visto, pur avendo conoscenze limitate in merito visto che non pratico una scuola di spada. Per quello dicevo "se proprio si deve", fuori dal kata l'errore spesso capita.
Al massimo non sono sicuro che questo valga per tutte le scuole di scherma giapponese, ma credo per la maggior parte.

Nei kata, per quanto attualmente ne capisco, sono azioni essenzialmente didattiche come dici. Prima di tutto è utile avere dei riferimenti e dei punti di contatto precisi per imparare la distanza, secondo molto spesso i bersagli sono appositamente sfalsati e non mostrati. 

Nel kata di kendo postato sì, si usa proprio lo spigolo della parte posteriore. Non è però una parata, direi che è un modo per prendere la linea.

Se vedo di aver perso qualcosa magari aggiungo dopo