Perché studiare le forme?

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Offline Loktar

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #255 on: September 26, 2013, 22:31:16 pm »
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Fanno parte del sistema di apprendimento, non sono dei veri kihon in quanto questi prevedono lo studio dei movimenti di base mentre gli hokei hanno come scopo già la loro combinazione ma, se riesce a chiarire il concetto, possiamo tranquillamente dire che siano dei kihon evoluti (e standardizzati) che possono essere accomunati a altrettanti esercizi di "invenzione" dell'insegnante/praticante.

Eh, sotto il nome "kihon" nel karate passano molte cose: dalle singole tecniche a combinazioni di 6, alcuni sono dei veri e propri pezzi di kata. Il problema è che, mentre a me li hanno venduti come propedeutici ai kata[1], nel SK gli Hokei sono già la pratic a vuoto più lunga esistente, correggimi se sbaglio  :)
 1.  :dis:
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Offline xjej

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #256 on: September 26, 2013, 22:32:26 pm »
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Xjej è spaccato da discoteca e da tatami mi sa XD

fixed*
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Offline Darth Dorgius

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #257 on: September 27, 2013, 09:12:30 am »
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In alcune AM le forme sono il 90% della pratica marziale. In questo caso non puo essere solo un discorso di mantenere la tradizione.

Tipo in quali?
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Offline Max

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #258 on: September 27, 2013, 09:24:54 am »
+1
No i movimenti sono reali a prescindere, se vedi sono colpi e parate e spostamenti che fai normalmente in qualsiasi altra tecnica
OK, e questo senz'altro risolve uno dei problemi delle forme, ma ne restano altri anche più importanti.

No non si possono, si devono praticare anche a coppie
Vabbè, non è che sostituire il verbo servile cambia la sostanza di quello che viene detto da tutti i sostenitori delle forme.
Come ha sottolineato Andy, niente di nuovo sotto il sole...

Beh no l'uso in coppia è la parte che più aiuta l'apprendimento, la forma da solo la puoi fare per  migliorare le catene di movimenti e la stabilità, sicuramente cose che fai anche nei kihon. Quando vai in coppia oltre a dover mantenere tali cose (ma questo sono sicuro che è proprio di qualsiasi sistema/disciplina) devi metterci la difficoltà di avere un compagno che si muove secondo i suoi parametri. Ripeto vanno visti come un kihon avanzato quando praticati in coppia.


Esattamente come tutte le altre "tecniche"

Ce ne è così come fare combinazioni più corte.
Sì, ma mentre le combinazioni più corte, 3 / 4, massimo 5 / 6, sono una cosa normale, quelle più lunghe o un po' più lunghe, da ripetere sempre uguali, no. Non sono paragonabili.
I veri kata (o come si vogliano chiamare), sono jab - diretto o  jab - diretto - hook - low kick, cose così... i veri "mattoni" del combattimento.
Per il resto, le combinazioni, comprese le azioni difensive e gli spostamenti, sono così molteplici che il senso di prenderne otto o dieci tra le migliaia, proprio quelle, e rifarle sempre uguale, sfugge.

Il primo di quelli postati ha tali cose: destro sinistro parata e gancio e a seguire la difesa da essi, se li fai in coppia uno fa 3 movimenti e l'altro 4 (alla fine gli tira un bel calcione). Il secondo fa ugualmente una serie di tre attacchi ma la risposta diversa fa si che procederà nuovamente ad attaccare con altri 3 attacchi (il compare farà difese complementari) .... quindi combo da 3 movimenti ripetute, variando i colpi stessi, due volte. Il rifarle sempre uguali scusa se te lo dico è per lo stesso identico motivo per cui "jab - diretto o  jab - diretto - hook - low kick" non lo fai una singola volta ma tante volte in tante sere diverse.

L'istituzionalizzazione non credo arrechi danno alla tecnica semplicemente tutti sanno a prescindere che cosa si fa in quella determinata sequenza. Questo ne facilita, come detto precedentemente, l'uso in determinati contesti.
Quali? Non è per essere pesante, proprio non vedo quali contesti. In una scuola di Boxe si dice: "Bene, adesso jab - jab - cross - flessotorsione e rientro con hook destro" e tutti capiscono benissimo.
La differenza è che non c'è l'ingmbro di una sequenza lunga prediletta rispetto ad altre, e quindi si può variare in base al contesto, al livello, alle caratteristiche dell'atleta o allo scopo.
"jab - jab - cross - flessotorsione e rientro con hook destro" si ma jab sx o dx?, flessotorsione a dx o sx? ....
La sequenza lunga (ripeto il massimo che trovi sono 3 o quattro gruppi di movimenti) è una parte di tutto l'allenamento poi fai anche le altre cose con sequenze decise/inventate fino a lasciare completamente libero cioè sparring

Fornisce inoltre un metro di giudizio, sia personale che esterno su come si sanno fare quei movimenti.
E che difficoltà c'è a giudicare se uno è buono anche se fa altro che non proprio quella forma lì...?

Nel momento in cui metti due a fare sparring le variabili crescono enormente ... quello che hai fatto era un jab o tentavi di tenere la distanza, quel colpo lo hai schivato o l'altro era fuori misura e quella serie di sbracciate che cazzo dovevano rappresentare ... ah si quell'uno due era ottimo e tu hai un calcio circolare che non si capisce che ci vuoi fare .... quello era un attacco goffo o hai visto un pericolo e ti sei tirato indietro .... Commissà che faccio continuo?

La ripetizione "sempre uguali" è errata come definizione in quanto il "sempre uguali" è legato solo al cosa si fa ma non al come si fa che è lasciato alle fisicità personali.
Mi dispiace Max, ma la sequenza è sempre uguale :pla: Anche se ci metti variazioni di tempo (che non ho visto, il ritmo è quello solito sincopato delle forme).
Il ritmo da soli è dato dalla persona e dai gruppi di movimenti, nel primo del video il gruppo è dato da singoli movimenti, nel secondo da coppie di movimenti. Quando passi in coppia il singolo gruppo avrà la velocità decisa dai due praticanti, e dovrebbe mantenere quell'intensità nel resto dell'esercizio, quindi migliorare parti che ci vengono meno bene senza fottercene perchè tanto ho un diretto che spacca i culi a tutti.


Ripeto gli hokei sono un mattone che fa parte dell'allenamento non sono "l'allenamento" quindi integrandolo con il resto della pratica ha il suo valore.
Quale?
La domanda a cui nessuno ha risposto da quando sono sui forum:
Direi che se vuoi farmi dire che puliscono la mente ci possiamo stare anche fino a natale. I vantaggi sono gli stessi che se fossero fatti senza un nome e senza chiamarli forme, sono esercizi, se poi il fatto che si chiamino Luigi primo e Giovanni terzo ne diminuisce l'effetto allora sono io che non capisco il perchè e gradirei che me lo dicessi tu.

(...)
Quale qualità viene sviluppata dal kata e non può essere allenata in modo migliore con altri metodi?
... o se preferisci...
Quale qualità di un combattente oggettivamente non può essere sviluppata se non attraverso un kata?
Ovviamente la discussione era sui "kata", ma il discorso è analogo per le forme in genere.
Sono sicuramente sostituibili con altre forme, ops drills, ops tecniche, ops vabbe altri cosi simili. Ad esempio "jab - jab - cross - flessotorsione e rientro con hook destro"
Vedi comunque la risposta subito sopra e comunque ripeto non sono una panacea ma sono una parte di allenamento introducono il concetto di ricerca della distanza, che è il 80% della riuscita di un colpo, in un ambiente più protetto visto che so esattamente cosa farà l'altro (come in tutte le sequenze anche in "jab - jab - cross - flessotorsione e rientro con hook destro"). Poi come già detto essendo sequenze di movimenti ne condividono l'utilità.

Se lo si sradica da ciò non serve a nulla come ad un pugile non servirebbe a nulla fare ore di "Pera" e basta.
Poi ovviamente possono non piacere ma diventa un "de gustibus"
No, non è solo questione di gusti, non tutti i metodi si equivalgono :)
Per vuoto, sacco, colpitori, corda, sparring condizionato e libero, powerlifting e una marea di altre cose ci sono qualità specifiche che non possono essere allenate in maniera migliore e più efficiente.
Per inciso, tali esercizi servono anche singolarmente a sviluppare le capacità per cui sono mirati anche se non fai nient'altro.

OK, ho scritto molto, ma la domanda fondamentale che riassume tutto è quella scritta in grassetto. Ti prego di porre l'attenzione sulle parole "oggetivamente" e "migliore" :)
Hai scritto molto e ti ho odiato parecchio ;)
Certo che ci sono esercizi specifici ma alla corda puoi sostituire comunque la corsa, il fiato ad esempio lo fai comunque con l'allenamento in se. Concordo che ci siano esercizi specifici che massimizzano determinati risultati ma penso che concordi con me se dico che presi singolarmente non servono a un cazzo, se li metti insieme hai una preparazione per uno scopo e quindi selezionerai quelli che ritieni migliori. Le nostre forme non servono sicuramente a fare fiato o forza servono a migliorare i movimenti in modo che siano il più precisi possibile e quindi più efficaci possibile.

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Offline Max

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #259 on: September 27, 2013, 09:29:27 am »
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Sarebbe più facile ammettere tranquillamente:

"Le forme hanno l'unico (e nobile) scopo di preservare la rappresentazione tradizionale e storica di una data arte marziale, nella sua manifestazione più artistica, spirituale ed elegante."

Ci basterebbe a tutti. E' una motivazione meravigliosa del perché continuino ad esistere ed essere studiate e del perché dovrebbero continuare ad essere studiate e trasmesse. Senza se e senza ma.

Non è necessario trovare necessariamente altre giustificazioni o attribuirvi una qualche utilità in combattimento, non ce ne sono e non c'è bisogno chi ce ne siano siano.
No. Non da noi
Sono sequenze di movimenti che hanno la stessa identica utilità di altre sequenze senza nome.
Se a te dico fai: sinistro alto, destro basso, parata esterna e gancio basso e ad un altro dico fai: parata alta, parata bassa, parata laterale e calcia .... Puo essere un esercizio valido? Penso proprio di si. Per quale motivo se lo chiamo Luigi Primo non è più utile ?


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Offline Max

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #260 on: September 27, 2013, 09:32:50 am »
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In alcune AM le forme sono il 90% della pratica marziale. In questo caso non puo essere solo un discorso di mantenere la tradizione.
In tal caso io parlerei di riempire un vuoto metodologico o di pratica dichiaratamente avulsa da un combattimento concreto.

Concordo pienamente. E aggiungo: magari Non è una pipponeria moderna occidentale come i sostenitori del "ma questo non è il kung fu VERO che praticavano secoli fa" amano asserire. Ma magari è qualcosa che c'è sempre stata, fin dagli albori. Radicata nella creazione e nella concezione di alcune discipline che sono state interamente costruite su questi principi (che, come dice Kit, nulla toglie al loro valore culturale).

Solo che, intorno all'anno mille la gente faceva poche domande. Ora, per 60 euro al mese, se pratico qualcosa che, nella concezione comune, Dovrebbe insegnare a combattere, mi aspetto che quelle 3 ore su 4 a settimana, passate a fare forme invece di tecnica, sparring o allenamento atletico, mi vengano giustificate in qualche modo. Poiché di gente pronta a praticare esclusivamente per passione tradizionale purtroppo ce n'è poca e spesso non basta a far sopravvivere i corsi.
Non da noi.

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Offline The Spartan

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #261 on: September 27, 2013, 09:33:14 am »
0
In alcune AM le forme sono il 90% della pratica marziale. In questo caso non puo essere solo un discorso di mantenere la tradizione.


E' perchè è complicato spiegare poi a mogli e madri perchè si è tornati con la divisa sudata o la pelle arrossata...solo questo... :halo:
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Offline Max

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #262 on: September 27, 2013, 09:37:57 am »
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Fanno parte del sistema di apprendimento, non sono dei veri kihon in quanto questi prevedono lo studio dei movimenti di base mentre gli hokei hanno come scopo già la loro combinazione ma, se riesce a chiarire il concetto, possiamo tranquillamente dire che siano dei kihon evoluti (e standardizzati) che possono essere accomunati a altrettanti esercizi di "invenzione" dell'insegnante/praticante.

Eh, sotto il nome "kihon" nel karate passano molte cose: dalle singole tecniche a combinazioni di 6, alcuni sono dei veri e propri pezzi di kata. Il problema è che, mentre a me li hanno venduti come propedeutici ai kata[1], nel SK gli Hokei sono già la pratic a vuoto più lunga esistente, correggimi se sbaglio  :)
 1.  :dis:
Beh teoricamente le basi dovrebbero essere basi se diventano raggruppamenti spinti di pezzi non sono più basi ma ovviamente il passaggio da base a combinazione passa per un'area grigia che può essere chiamata nell'uno o nell'altro modo.
Si anche se come ho detto prima al Commissario Manara[2] la scopo non è solo il vuoto ma anche e sopratutto il lavoro che poi si fa in coppia. E' come se fossero un esercizio standard con cui allenare le stesse cose che alleni facendo lavoro di coppia .... ma ho scoperto e ancora nessuno me lo ha confutato che se dai un nome all'esercizio esso non funziona più ....
 2. Sta cosa di cambià nomi aho :)

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Offline MachineGunYogin

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #263 on: September 27, 2013, 10:10:52 am »
0
In alcune AM le forme sono il 90% della pratica marziale. In questo caso non puo essere solo un discorso di mantenere la tradizione.

Tipo in quali?
Dai non fare lo gnorri, sai di che AM parlo  ;) Poi che il vero taiji non abbia le forme questo ricade sempre nel gruppo delle cose che dovrebbero essere ma non sono. Appunto perché se ti iscrivi ad un corso, il 90% del tempo farai forme a meno che non becchi qul maestro che fa qualcosa di piu, ma sono mosche bianche.

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Offline Barvo Iommi

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #264 on: September 27, 2013, 10:14:38 am »
0
In alcune AM le forme sono il 90% della pratica marziale. In questo caso non puo essere solo un discorso di mantenere la tradizione.

Tipo in quali?
Dai non fare lo gnorri, sai di che AM parlo  ;) Poi che il vero taiji non abbia le forme questo ricade sempre nel gruppo delle cose che dovrebbero essere ma non sono. Appunto perché se ti iscrivi ad un corso, il 90% del tempo farai forme a meno che non becchi qul maestro che fa qualcosa di piu, ma sono mosche bianche.
però in quei casi non si sta facendo AM :)


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Offline Darth Dorgius

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #265 on: September 27, 2013, 10:23:48 am »
0
In alcune AM le forme sono il 90% della pratica marziale. In questo caso non puo essere solo un discorso di mantenere la tradizione.

Tipo in quali?
Dai non fare lo gnorri, sai di che AM parlo  ;)

Se intendi l'insieme di discipline che penso io, quello NON SONO arti marziali. ;)

Poi che il vero taiji non abbia le forme questo ricade sempre nel gruppo delle cose che dovrebbero essere ma non sono. Appunto perché se ti iscrivi ad un corso, il 90% del tempo farai forme a meno che non becchi qul maestro che fa qualcosa di piu, ma sono mosche bianche.

Ma, appunto, NON stai facendo arti marziali. :)
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Offline Andy

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #266 on: September 27, 2013, 10:46:09 am »
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Max è il nuovo praticante dell'1%. XD

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Offline Max

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #267 on: September 27, 2013, 11:00:42 am »
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No Max parla di quello che pratica.

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Offline Andy

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #268 on: September 27, 2013, 11:01:20 am »
+1
Ho visto legioni di karateka utilizzare, dalla prima all'ultima, le tue stesse medesime parole. :)

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Offline Fabio Spencer

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Re:Perché studiare le forme?
« Reply #269 on: September 27, 2013, 11:05:45 am »
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Boh.... Io capisco che nel dojo di Max si lavorano le "forme" preminentemente in coppia, con sequenze corte rispetto i kata del Karate o addirittura quelle cinesi (la famosa 108 del taiji).
Aecondo me la differenza, a parte il nome, e' grossa.
Che poi pee memorizzare le aequenze in coppia si studino prima da soli e si uaino quando manca un compagno mi sembra logico.
Piutost che gnent l'e' mej piutost.
Ammenoxhe' non abbia perso un pezzo (purtroppo mi capita sempre piu' spesso).
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."