Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.

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Offline Armenì

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #210 on: February 03, 2012, 11:05:03 am »
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Hai un video o anche una foto dove il Wx schiva un colpo? Escludendo le rotazioni che comunque nella quasi totalità dei casi contrallano comunque l'arto avversario.

Io schivo in continuazione.

Le schivate sono contemplate nel Wing Chun, o almeno lo sono in quello CRCA. Non c'entrano con la rotazione, che per noi non hanno la funzione di "evadere" l'attacco avversario.

I principi delle schivate li troviamo nelle forme, e qui ovviamente devo fare riferimento a quelle CRCA.

Innanzitutto il movimento del busto ha l'introduzione nella Siu Lim Tau, la forma in cui è presente una "piccola idea" di tutto il sistema, nel movimento bong-tan- pau jeung verso la fine della forma. In questo movimento, la forma CRCA aggiunge un movimento di busto (e gambe) per accompagnare le tecniche. Questo introduce una serie di cose. Quella che interessa in questo momento è l'idea che il busto non è rigido (principio corpo di cotone).

Nella Chum Kiu, durante la fase del doppio bong basso - doppio tan (che credo sia comune a tutti i lineage), nuovamente le due tecniche sono eseguite con dei movimenti di busto. Il principio del "corpo di cotone" viene sviluppato maggiormente. Sono diverse le applicazioni di questo movimento, ma quella che ci interessa ora è che un attacco può essere schivato portando il busto indietro all'ungando quindi la distanza. Ecco l'introduzione della schivata indietro.

Nella Biu Ji, ci sono i movimenti ni Chum Sun e Wui Sun (quando ci si abbassa e ci si rialza col busto). Tra le diverse applicazioni di questo movimento c'è il principio che a volte è opportuno stare sotto l'attacco avversario. Ecco l'introduzione del bob & weave del Wing Chun.

Nella forma al Jong e in quella dei coltelli ci sono 2 passi particolari. Vengono chiamati, in CRCA, Loy Seen Wai (內線位) e Ngoy Seen Wai (外線位).
Per capirci sono dei passi composti, formati dall'unione di un passo ed una rotazione. Loy Seen Wai è passo-rotazione, Ngoy Seen Wai è rotazione passo.

Ho messo gli ideogrammi perchè analizzerò il significato dei nomi. Il significato sarà utile a capire la loro funzione e l'applicazione anche come schivata.

Prima di tutto devo dire che in CRCA tutto il footwork è seguito dall'ideogramma "MA" (馬). Infatti il footwork lo chiamiamo Ma-Bou (馬步).
Abbiamo quindi il toh ma, syeung ma, toy ma, seep ma, som gock ma, e così via...

Ad un certo punto abbiamo questi 2 passi che stranamente non finiscono con l'ideogramma "MA".

Analizzando i nomi abbiamo:
- 內 (loy): interno;
- 外 (ngoy): esterno;
- 線 (seen): linea;
- 位 (wai): posizione.

Gli ideogrammi Seen Wai insieme (線位) significano "facing" (le traduzioni italiane di facing non rendono bene il concetto in un'unica parola).
Abbiamo quindi che Loy Seen Wai significa "facing" interno. Ngoy Seen Wai significa "facing esterno".
Interno ed esterno a cosa? A "Seen" ovviamente. La linea.
Quale linea?  La linea centrale, Joong Seen (中線).

Riprendendo i passi ecco che Loy Seen Wai, con il suo movimento passo-rotazione, non fa che uscire e poi girarsi verso la linea centrale (per questo è chiamato interno).

Ngoy Seen Wai, con il suo movimento giro-passo, non fa che girarsi e uscire dalla linea centrale, non fronteggiandola più (per questo è chiamato esterno).

Fin qui i passi. Rimane il fatto che questi sono gli unici 2 passi che non hanno l'ideogramma "MA".

Il perchè è spiegato nel nome stesso: sono prima di tutto delle relazioni rispetto alla linea centrale. Queste relazioni sono interne, fronteggiando la linea, o esterne, non fronteggiando la linea.

Il fatto che si faccia un passo non è altro che un modo per raggiungere tale relazione.

Se non c'è "Ma" nel nome, significa anche che tale relazione non è detto che venga fatta con dei passi. Può essere fatta di busto.

Ecco quindi arrivati ai concetti di schivata di busto fronteggiando o meno la linea centrale.


Lo so, forme e termini possono essere esclusivi della CRCA e quindi è molto probabile che gli altri praticanti non si ritrovano in quello che ho detto.

Ma che ci posso fare io? Da noi è così e non credo che siamo gli unici al mondo.
« Last Edit: February 03, 2012, 11:22:25 am by moksha vito armenise »

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Offline Armenì

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #211 on: February 03, 2012, 11:09:15 am »
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E chi lo dice che nel WX nono ci sono le schivate?

Il mondo non è ancora pronto per le schivate nel Wx  :D

A me lo dici?  :=)

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Offline Armenì

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #212 on: February 03, 2012, 11:21:08 am »
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3- sotto e fuori;
4- sopra e dentro.

Queste due "opzioni" mi sfuggono. Mi faresti un esempio?  :)

Difficile via forum senza foto, video e con termini diversi per le tecniche.

Ci provo.

Prima di tutto restringiamo il campo d'azione: se è vero che ogni tecnica di Wing Chun può essere schematizzata con una piramide, normalmente il concetto di cuneo fa riferimento a delle tecniche che contengono in un unico movimento difesa ed attacco contemporaneamente, facendo riferimento al principio "la mano che attacca può essere usata anche per la difesa".

Per fare 2 esempi spiccioli su questo principio con le posizioni "sotto e fuori" e "sopra e dentro", possiamo pensare a questo scenario:

1- sotto e fuori: l'avversario attacca con pugno diretto e il nostro braccio è in basso ed esterno rispetto al suo. Da questa posizione si può eseguire un Biu Sau (o Biu Ji per aggiungere l'attacco). Il Biu sau è adatto a prendere contatto e deviare l'attacco avversario proprio quando è sotto e all'esterno.

2- sopra e dentro: l'avversario attacca con un pugno diretto basso e il nostro braccio è in alto e all'interno rispetto al suo. In questa situazione è possibile sfruttare il concetto di "pugno contro pugno" ed eseguire a nostra volta un pugno basso diretto (noi lo chiamiamo "chop kuen") che prenda contatto con l'attacco avversario dall'alto e all'interno e che lo devi al di fuori del nostro corpo.

Su quest'ultimo noi abbiamo addirittura un drill dedicato.


Spero che tu sia  riuscito a farti un'immagine di ciò che intendo. Se sì ne hai capito il principio e puoi trovare da solo altre applicazioni.

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Offline GiBi

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #213 on: February 03, 2012, 11:46:55 am »
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1- sotto e fuori: l'avversario attacca con pugno diretto e il nostro braccio è in basso ed esterno rispetto al suo. Da questa posizione si può eseguire un Biu Sau (o Biu Ji per aggiungere l'attacco). Il Biu sau è adatto a prendere contatto e deviare l'attacco avversario proprio quando è sotto e all'esterno.

mmmhh..io direi che siamo nel campo del "sotto e dentro" ..nel senso che il biu sao o lo usi dall'esteno (e quindi sei fuori e sopra) schiacciando il braccio avversario tipo tecnica dei coltelli a farfalla, oppure da sotto al braccio avversario sollevando il suo pugno e andando alla gola (e siamo sotto e dentro)..sto cercando qualcosa in rete, se lo trovo..

2- sopra e dentro: l'avversario attacca con un pugno diretto basso e il nostro braccio è in alto e all'interno rispetto al suo. In questa situazione è possibile sfruttare il concetto di "pugno contro pugno" ed eseguire a nostra volta un pugno basso diretto (noi lo chiamiamo "chop kuen") che prenda contatto con l'attacco avversario dall'alto e all'interno e che lo devi al di fuori del nostro corpo.

Intendi il gaan sao?






 

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Offline Bingo Bongo

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #214 on: February 03, 2012, 12:17:21 pm »
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Hai un video o anche una foto dove il Wx schiva un colpo? Escludendo le rotazioni che comunque nella quasi totalità dei casi contrallano comunque l'arto avversario.

Io schivo in continuazione.

Le schivate sono contemplate nel Wing Chun, o almeno lo sono in quello CRCA. Non c'entrano con la rotazione, che per noi non hanno la funzione di "evadere" l'attacco avversario.

I principi delle schivate li troviamo nelle forme, e qui ovviamente devo fare riferimento a quelle CRCA.

Innanzitutto il movimento del busto ha l'introduzione nella Siu Lim Tau, la forma in cui è presente una "piccola idea" di tutto il sistema, nel movimento bong-tan- pau jeung verso la fine della forma. In questo movimento, la forma CRCA aggiunge un movimento di busto (e gambe) per accompagnare le tecniche. Questo introduce una serie di cose. Quella che interessa in questo momento è l'idea che il busto non è rigido (principio corpo di cotone).

Nella Chum Kiu, durante la fase del doppio bong basso - doppio tan (che credo sia comune a tutti i lineage), nuovamente le due tecniche sono eseguite con dei movimenti di busto. Il principio del "corpo di cotone" viene sviluppato maggiormente. Sono diverse le applicazioni di questo movimento, ma quella che ci interessa ora è che un attacco può essere schivato portando il busto indietro all'ungando quindi la distanza. Ecco l'introduzione della schivata indietro.

Nella Biu Ji, ci sono i movimenti ni Chum Sun e Wui Sun (quando ci si abbassa e ci si rialza col busto). Tra le diverse applicazioni di questo movimento c'è il principio che a volte è opportuno stare sotto l'attacco avversario. Ecco l'introduzione del bob & weave del Wing Chun.

Nella forma al Jong e in quella dei coltelli ci sono 2 passi particolari. Vengono chiamati, in CRCA, Loy Seen Wai (內線位) e Ngoy Seen Wai (外線位).
Per capirci sono dei passi composti, formati dall'unione di un passo ed una rotazione. Loy Seen Wai è passo-rotazione, Ngoy Seen Wai è rotazione passo.

Ho messo gli ideogrammi perchè analizzerò il significato dei nomi. Il significato sarà utile a capire la loro funzione e l'applicazione anche come schivata.

Prima di tutto devo dire che in CRCA tutto il footwork è seguito dall'ideogramma "MA" (馬). Infatti il footwork lo chiamiamo Ma-Bou (馬步).
Abbiamo quindi il toh ma, syeung ma, toy ma, seep ma, som gock ma, e così via...

Ad un certo punto abbiamo questi 2 passi che stranamente non finiscono con l'ideogramma "MA".

Analizzando i nomi abbiamo:
- 內 (loy): interno;
- 外 (ngoy): esterno;
- 線 (seen): linea;
- 位 (wai): posizione.

Gli ideogrammi Seen Wai insieme (線位) significano "facing" (le traduzioni italiane di facing non rendono bene il concetto in un'unica parola).
Abbiamo quindi che Loy Seen Wai significa "facing" interno. Ngoy Seen Wai significa "facing esterno".
Interno ed esterno a cosa? A "Seen" ovviamente. La linea.
Quale linea?  La linea centrale, Joong Seen (中線).

Riprendendo i passi ecco che Loy Seen Wai, con il suo movimento passo-rotazione, non fa che uscire e poi girarsi verso la linea centrale (per questo è chiamato interno).

Ngoy Seen Wai, con il suo movimento giro-passo, non fa che girarsi e uscire dalla linea centrale, non fronteggiandola più (per questo è chiamato esterno).

Fin qui i passi. Rimane il fatto che questi sono gli unici 2 passi che non hanno l'ideogramma "MA".

Il perchè è spiegato nel nome stesso: sono prima di tutto delle relazioni rispetto alla linea centrale. Queste relazioni sono interne, fronteggiando la linea, o esterne, non fronteggiando la linea.

Il fatto che si faccia un passo non è altro che un modo per raggiungere tale relazione.

Se non c'è "Ma" nel nome, significa anche che tale relazione non è detto che venga fatta con dei passi. Può essere fatta di busto.

Ecco quindi arrivati ai concetti di schivata di busto fronteggiando o meno la linea centrale.


Lo so, forme e termini possono essere esclusivi della CRCA e quindi è molto probabile che gli altri praticanti non si ritrovano in quello che ho detto.

Ma che ci posso fare io? Da noi è così e non credo che siamo gli unici al mondo.
Ho letto con interesse.
Sulle rotazioni del busto con e senza passo sono d'accordo che possono essere interpretate come schivate "anche" in un contesto di combattimento che parte fuori contatto.
Per me ci può stare tutto, ma i "movimenti di tronco" (non solo rotazioni del busto) che pure sono parte fondamentale di un bagaglio specifico nelle studio delle schivate in genere non fanno parte del WX dalla "schiena dritta, spalle basse e testa alta" che sono elementi, secondo me, funzionali a rendere il WX (diciamo classico) efficace nel suo contesto di applicazione specifico (a contatto) proprio perché permettono di controllare ed effettuare veloci rotazioni di busto.
Però se nel CRCA Wing Chun allenate e usate le schivate non posso che essere contento per voi e per la vostra pratica che ne trarrà sicuro beneficio.
Anche il "bob & weave" non credo faccia parte del repertorio naturale delle AM cinesi (non solo WX) a parte qualche stile (alcuni stili di taiji e alcuni stili del nord che nell'imitazione di qualche animale (es. scimmia) si trovano a fare un bob & weave "involontario").
Ma anche su questo ben venga se riuscite a incastrarlo nel sistema in modo che risulti utile ed efficace.

In merito a questo tema è abbastanza interessante quest'articolo:
http://home.vtmuseum.org/articles/crescione/wcvsboxing.php


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Offline Armenì

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #215 on: February 03, 2012, 13:10:39 pm »
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1- sotto e fuori: l'avversario attacca con pugno diretto e il nostro braccio è in basso ed esterno rispetto al suo. Da questa posizione si può eseguire un Biu Sau (o Biu Ji per aggiungere l'attacco). Il Biu sau è adatto a prendere contatto e deviare l'attacco avversario proprio quando è sotto e all'esterno.

mmmhh..io direi che siamo nel campo del "sotto e dentro" ..nel senso che il biu sao o lo usi dall'esteno (e quindi sei fuori e sopra) schiacciando il braccio avversario tipo tecnica dei coltelli a farfalla

Boh? Il Biu Sau per come lo intendo io non "schiaccia" il braccio avversario, ma lo deflette da sotto. Il movimento multidirezionale (principio del Wing Chun) del Biu Sau è 1) avanti, 2 verso l'alto, 3 versio l'esterno. Io uso il biu sau all'esterno dell'avversario e, siccome si muove verso l'alto, prende contatto da sotto.




, oppure da sotto al braccio avversario sollevando il suo pugno e andando alla gola (e siamo sotto e dentro)..

Io non uso il biu sau all'interno. In quel caso uso altre tecniche.


sto cercando qualcosa in rete, se lo trovo..


Sì, magari chiariamo qualche punto. Maledetta forma scritta...


2- sopra e dentro: l'avversario attacca con un pugno diretto basso e il nostro braccio è in alto e all'interno rispetto al suo. In questa situazione è possibile sfruttare il concetto di "pugno contro pugno" ed eseguire a nostra volta un pugno basso diretto (noi lo chiamiamo "chop kuen") che prenda contatto con l'attacco avversario dall'alto e all'interno e che lo devi al di fuori del nostro corpo.

Intendi il gaan sao?



Dipende da come viene fatto. Se il movimento è circolare verso il basso, no. Se il movimento è diretto, come un biu sau basso, allora sì, il concetto è quello: movimento di biu sau basso (che io chiamo 1/2 sup jee sau) unito al concetto di pugno. Il tutto con il principio del "pugno contro pugno".

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Offline forceofwill

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #216 on: February 03, 2012, 15:54:28 pm »
0
Come puo essere che (esempio) il tan sao sia funzionale a ciò se NON è mai stato testato per quello?
Per il fatto che in Wing Chun si basa sulla biomeccanica umana, e quella, a contrario delle am, non si è evoluta.
Poi è normale che un individuo allenato solo nello striking si troverà male con un grappler, anche se la tecnica è perfetta l'uomo non lo è mai.

La storiella della biomeccanica quante volte l'hai sentita?...più o meno tante quanto quella dell'usare la forza dell'avversario vero?

Diciamoci le cose in faccia Gibi, ti considero una persona intelligente, altrimenti non perderei minuti preziosi del mio tempo a scriverti, e tutta questa enfasi che metti nell'avvalorare tesi anti-wx la comprendo profondamente, ma parliamo chiaramente, nessuno cambierà idea per qualche chiacchiera da forum, non ti posso spiegare a parole perchè il wx che conosci non ha nulla a che vedere con quello che pratica Roberto, non te lo potrei spiegare nemmeno coi fatti, dovresti andare direttamente da lui.

Il tuo risentimento è più che giustificato, e proverei un sentimento simile anche io al tuo posto. Cosa credi che nella mia palestra di MMA sia ben visto il wx?
le critiche fioccano, ma non tanto sulla tecnica, quanto sulla mancanza di confronto, e ti dirò :  io sono il primo a condannare certe politiche federali, ma anche tecniche. Non mi riconosco nel praticante di wx che hai descritto nel primo post, ma neanche lontanamente. Per questo motivo tutta la critica al wx non mi tocca, se non fosse che il nome dell'arte viene usato indistintamente...ecco perchè Roberto reagisce così violentemente, si sente violentato a sua volta quando viene equiparato al "wx".

E' inutile che continui a dirti che i controlli del gomito funzionano anche con i miei compagni di mma, l'unica speranza è che dall'incontro di domani ne escano un Madhatter e un Fabry.pook istruiti su cosa sia il Wing Chun.
In quel caso la tua curiosità, che si manifesta con thread tipo questo, accrescerebbe e con essa il risentimento.

Domani ci sarò anche io a Biella, così avrai un feedback indiretto anche sulla mia persona, sempre meglio che un nome sul forum, no?!

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Offline Saburo Sakai

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #217 on: February 03, 2012, 16:02:51 pm »
0
ecco perchè Roberto reagisce così violentemente, si sente violentato a sua volta quando viene equiparato al "wx".

Beh, insomma, c'è modo e modo però...

Ammesso che tu abbia ragione sui contenuti, non è sfidando la gente a fare a pugni in garage e trattando gli altri come poveri babbei che si sostengono le proprie tesi... eh !  :nono:
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #218 on: February 03, 2012, 16:15:51 pm »
+2
Ma io avrei solo una domanda, Gibi ha fatto una dimostrazione, passatemi il termine, geometrica di quello che che dice, ma per far capire a tutti  non si potrebbe rispondere con un'altra dimostrazione geometrica?  Tanto avete fatto un sacco di video fare un paio di foto, in cui si fa vedere  che con le stesse tecniche cioè sviluppando gli stessi angoli  voi fate il vostro "altro" WC, non è un problema credo.

Se no si gira sempre intorno allo stesso punto, si parte da una dimostrazione sensata e ci si oppone con delle affermazioni che addirittura adesso arrivano a dire che è diverso ma è inspiegabile il motivo per cui è diverso..... cioè cavolo riusciamo ad andare nello spazio e non riusciamo a spiegare come funzionano 4 tecniche in croce?  Scusate ma non è credibile a chi vi legge dal di fuori.

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Offline GiBi

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #219 on: February 03, 2012, 16:17:00 pm »
+1
e tutta questa enfasi che metti nell'avvalorare tesi anti-wx la comprendo profondamente,

Il tuo risentimento è più che giustificato, e proverei un sentimento simile anche io al tuo posto.

In quel caso la tua curiosità, che si manifesta con thread tipo questo, accrescerebbe e con essa il risentimento.


Hai sbagliato target di praticante , force  ;)
Come ho scritto un decina di volte (compreso nella prima pagina, credo, di questo 3D) : la critica della propria disciplina non è un segno di disprezzo ma il tentativo di correggee e migliorare qualcosa che si ama.
Diversamente non avrei scelto il sandà -che è il regolamento sportivo del Kung Fu -per mettere alla prova il mio Wx, ma un altro SDC svincolandomi del tutto dalle AM cinesi.
Di fatto le mie sono considerazione scaturite da una pratica molto appassionata e visto  che ho le idee chiare sul Wx non mi offendo se qualcuno mi dice che il doppio cao sao non funziona contro il double leg e il tan sao non va bene contro il gancio, non ci sto a ragionare su, non mi prende il panico a pensare "cavolo forse è vero", nessuno mi demoralizza dicendomi "eh vedi, nessuno nella realtà riesce  a mostrare il Wx in un confronto non collaborativo" ecc ecc perchè,ripeto ho le idee ben chiare e le metto nero su bianco per onestà, in modo che poi io non possa rimangarmi la parola, non posso "predicare bene e razzolare male", non posso mentire con nessuno.
La mia pratica, in tal senso, non può essere più serena di così, non mi resta che allenarmi.  :)
Sono lontano dal praticante ormai deluso, anzi.
Mi spiace che prendi tutto la mia analisi, ti assicuro frutto di lunghi ragionamenti e esperimenti sulla mia pelle, come lo sfogo di uno che si sente fregato. E' un pò poco.
Qui dentro sono tra i pochi ad aprire 3D sul Wx e a rispondere (per quello che posso) a chi chiede lumi in merito. Altrochè. E prima, molto prima di  vari utenti che hanno "infiammato" FAM e sembra che abbiano portato il verbo, io, nel 2005 (se ricordo bene) misi nero su bianco una "critica" (ma ti assicuro costruttiva) al Wx che questo 3D a confronto, è un inno al Wx steso.
Si chiamava "Dove sta andando il Wx?" . E allora ero completamente immerso nella pratica esclusiva del Wx, non facevo Bjj o altro. Le mie considerazioni erano fatte da  praticante di Wx appassionatissimo.
Forse fa comodo pensare che "se critica è perchè ne è rimasto deluso"
E se io criticassi perchè mi piace tantissimo? Come un pittore che aggiunge sempre penellate al suo dipinto perchè vuole rasentare la perfezione? L'hai presa in considerazione questa tesi?


 
Domani ci sarò anche io a Biella, così avrai un feedback indiretto anche sulla mia persona, sempre meglio che un nome sul forum, no?!

Ci siamo scambiato diverse volte dei post su Fam, così come con Mik, al di là se le nostre opinioni "marziali" non convergono,  non ho nessun motivo di dubitare che siate dei praticanti appassionati e delle persone a modo.  :)
« Last Edit: February 03, 2012, 16:20:37 pm by GiBi »


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Offline GiBi

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #220 on: February 03, 2012, 16:22:35 pm »
0
Sì, magari chiariamo qualche punto. Maledetta forma scritta...

Dai, vedo di trovare qualche video o fare un collage di foto,altrimenti magari diciamo la stessa cosa e non ci capiamo  ;)

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Offline Armenì

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #221 on: February 03, 2012, 16:22:46 pm »
0
Ma io avrei solo una domanda, Gibi ha fatto una dimostrazione, passatemi il termine, geometrica di quello che che dice, ma per far capire a tutti  non si potrebbe rispondere con un'altra dimostrazione geometrica?  Tanto avete fatto un sacco di video fare un paio di foto, in cui si fa vedere  che con le stesse tecniche cioè sviluppando gli stessi angoli  voi fate il vostro "altro" WC, non è un problema credo.

Se no si gira sempre intorno allo stesso punto, si parte da una dimostrazione sensata e ci si oppone con delle affermazioni che addirittura adesso arrivano a dire che è diverso ma è inspiegabile il motivo per cui è diverso..... cioè cavolo riusciamo ad andare nello spazio e non riusciamo a spiegare come funzionano 4 tecniche in croce?  Scusate ma non è credibile a chi vi legge dal di fuori.

Kitsune, ti stai riferendo a me?
Se sì, sabato ho lezione. Se proprio non sono stato chiaro, pregherò loro di dedicarmi un po' di tempo per "visualizzare" ciò che ho scritto.

O meglio, si potrebbero avere delle indicazioni sui punti non chiari in modo da filmarli, così da andare mirato su ciò che è attinente al topic?
« Last Edit: February 03, 2012, 16:31:38 pm by moksha vito armenise »

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Offline GiBi

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #222 on: February 03, 2012, 16:35:06 pm »
0
Kitsune, ti stai riferendo a me?
Se sì, sabato ho lezione. Se proprio non sono stato chiaro, pregherò loro di dedicarmi un po' di tempo per "visualizzare" ciò che ho scritto.

O meglio, si potrebbero avere delle indicazioni sui punti non chiari in modo da filmarli, così da andare mirato su ciò che è attinente al topic?

No Vito (sono certo che) non diceva  a te  ;)

E comunque sia tu sei condannato a scrivere post chilometrici nel tentativo di spiegarti, senza l'ausilio di materiale audio/video  ;D 

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #223 on: February 03, 2012, 16:38:14 pm »
+1
Mi riferivo a roby e force of will, ma se vuoi farlo anche tu sei il benvenuto  :)

è che, scusate, ma la storia del diverso di roby va avanti da anni noi esterni vorremmo capire, pure per curiosità marziale, dove sta questa diversità, perchè se uno riesce a spiegare questa diversità ai propri allievi perchè non la riesce a spiegare su un forum tramite video, foto e parole; ripeto non capisco perchè dei concetti difficilissimi  possono essere spiegati a parole e disegni mentre il WC di roby no 

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Offline Bingo Bongo

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Re:Il WX e il paradosso dell'iperspecializzazione.
« Reply #224 on: February 03, 2012, 17:03:22 pm »
+2
Come puo essere che (esempio) il tan sao sia funzionale a ciò se NON è mai stato testato per quello?
Per il fatto che in Wing Chun si basa sulla biomeccanica umana, e quella, a contrario delle am, non si è evoluta.
Preciso solo una cosa: sulla "biomeccanica umana" si basano tutte le AM, SdC e DP conosciute sulla faccia della terra. La biomeccanica rende efficace un movimento non uno stile. Ciò che rende efficace uno stile è il modo con cui lo si allena. E di solito lo si allena nel modo adatto agli scopi per cui è stato formalizzato (o lo si dovrebbe allenare...).
Purtroppo non potrò venire domani, ma andrò sicuramente a trovare Roberto perché non ho motivo di dubitare della sua passione, della sua efficacia e della sua sincerità.
Come ho già detto anche a lui sono però curioso di vedere quanto c'è di "vero" WC e quanto di Roberto.
Questo per quanto riguarda la disciplina.
Poi c'è il discorso dell'efficacia che non può essere esclusiva di Roberto. Sopratutto se diciamo che è efficace non solo in modo specializzato, ma in modo interdisciplinare come è emerso.
Una disciplina efficace in modo interdisciplinare deve creare un vivaio di atleti in grado di confrontarsi in combattimenti sportivi perché non possono essere le regole a rendere inefficace uno stile.
Se il WC è efficace in 5/7 secondi, come è stato detto, si sale su un ring e si vince in 5/7 secondi facendo WC. Ci voglio combattenti che, predisposti e allenati seriamente, in 5 anni siano in grado di affrontare un incontro interdisciplinare non collaborativo serio. Se ci vogliono 20 anni c'è qualcosa che non va.
Se non è così il WC è uno stile specializzato che funziona solo in contesti di combattimento specifici. Non è la panacea di tutti i mali. Discutere di WC "vero" o "finto" è poco interessante.