L'angolo del perchè

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #1050 on: November 17, 2015, 16:12:59 pm »
+1
Che è la logica che sostengo io...e che contesto a certi istruttori...
Che tu conosca bene tante cose è cosa buona e giusta...
Che tu sappia come e quando applicarle è cosa buona e giusta (anche se qui siamo già più borderline...)...
Ma tu sei tu e se elabori un sistema volto alla dp lo devi fare per tutti, in primis tutti quelli che non sono come te...
E se un disarmo, ad esempio, funziona solo a te perchè sei grosso e forte imho hai il dovere di non mostrarlo o, al massimo, insegnarlo...
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Re:L'angolo del perchè
« Reply #1051 on: November 17, 2015, 18:20:52 pm »
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Re:L'angolo del perchè
« Reply #1052 on: November 17, 2015, 18:35:09 pm »
0
John, sono almeno 2-3 interventi che mi fai venire il dubbio se davvero non hai capito il mio punto di vista per mancanza di esperienza diretta e contatto ad approcci tecnici come il mio (ipotesi che conoscendoti virtualmente da anni e sapendo che non sei per nulla né un novizio né dedito alla clausura marziale nel proprio orticello, in cuor mio ho sempre cercato di allontanare)  oppure stai giocando con le parole rispondendomi roma per toma.

Quello che  sto ribadendo è che nella gestione di repertori relativamente ampi della 'tecnicuccia' in sé a me non me ne frega niente. Se faccio vedere didatticamente 3 disarmi quel che mi preme e che specifico non è che l'allievo si ricordi 3 'tecniche' nuove ma che comprenda lo stesso meccanismo  che sta a monte a tutte 3 ed altre 30. Provando le 3 azioni ha l'opportunità di familiarizzare con questo concetto pratico, comprenderlo e applicarlo, guardandolo da 3 prospettive diverse. Quando gliene proporrò altri 3, l'associazione dev'essere al meccanismo comune che è la conditio sine qua perché il disarmo funzioni non alla tecnica 1-2 o 3.

Non si deve ricordare 30 modi di disarmare, deve metabolizzarne solo l'unica base da cui tutti e 30 derivano. Se l'unico meccanismo lo applicherà in un 31esimo modo, no problem.
Anzi vorrà dire che il meccanismo l'ha capito davvero e ha capito che il come applicarlo non dipende dalle 'tavole sacre' del programma, da quanto sia stato autorevole e credibile io come insegnante nell'esposizione del 'verbo' e nel dipingere scenari,  ma in parte da lui, dalla situazione e pure dall'opportunità e la reazione presentata dall'opponente (e del timing).

Potresti vedermi fare 10-20 disarmi scolastici, nella mia testa la scelta sarebbe sempre la stessa e di tipo binario (opportunità si/no), il meccanismo in testa per me è sempre lo stesso. Se guardo gli allievi a fare disarmi diversi dai miei non mi preoccupo se siano giusti o sbagliati ma se applichino bene il solito meccanismo. Il Keep It Simple Stupid si riferisce all'approccio mentale, la traduzione pratica è relativa in base agli occhi di chi guarda.
Ai miei occhi nel filmato di pseudo-kali/silat/shooto/sambo/etc Abolnik si complica più la vita del necessario per il genere di applicazioni, ma se per lui in testa siano semplici o complesse è un problema o una percezione sua ed è responsabilità sua.     

Il motivo per il quale resisto al non mollare la palestra è perchè da praticante conta farle le cose, non soffermarsi a pensare a quale scegliere o quale sarebbe meglio a tavolino fare. 

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #1053 on: November 17, 2015, 18:55:30 pm »
0
E sono d'accordissimo....
Ma allora mi devi spiegare perché mi hai contestato il discorso di coerenza e incoerenza... :sbav:
Perché se da un lato è vero quello che dici di Abolnik imho lui si deve porre il problema di chi non è come lui...e certe cose sono oggettivamente più complesse di altre...
E poi soprattutto se accettiamo la logica del principio che ispira tutto allora non puoi avere due principi confliggenti o tecniche che nascono da principi antitetici....
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Re:L'angolo del perchè
« Reply #1054 on: November 18, 2015, 18:36:57 pm »
+1
Semplicemente fatico a vedere la coerenza di contenuto. Parlo proprio di pratica e aspetto tecnico spicciolo.
Inosanto racconta che la persona che più aveva sconvolto il suo approccio marziale, messo da parte il suo amico Bruce Lee, è stata Juanito Lacoste/a: 'Dan, una volta che impari i cinco teros, il resto viene tutto da lì come conseguenza!' Mica solo col bastone/machete, eh!

E in effetti se mi ci metto da angolo 1-2-5 (pure 3 e 4 me li ricavo facilmente da 1 e 2) col bastone, pian pianino mi ci ricavo tutto come un  espansione dal nucleo base. Da jab-cross-hook-uppercut alle coperture di gomito, dai movimenti a forbice (gunting) alle kadene de mano, dalle parate a tetto/ombrello/scudo (punta in giù) a un armbar/chicken wing/mataleao che sia col bastone o a mani nude o con la sciarpa che indossa l'aggressore.

Tassello dopo tassello in effetti nelle am filippine dai primi pezzi mostrati nelle prime settimane ai neofiti ti ricostruisci tranquillamente tutto l'enorme puzzle tecnico. Partendo dal medesimo nocciolo ti ritrovi a fare applicazioni che possono andare da repertori che praticanti di sistemi israeliani associano alla loro 360° oppure ai vostri Rhino o wiz ma pure a quello che prova a proporre Idan.

Non so cosa avrei pensato se avessi letto la stessa memoria di Inosanto quasi 20 anni fa. Quando l'ho letta nel decennio scorso come prima reazione mi son chiesto 'Cosa? Come? Che caxxo vuole dire?'. Dopo un paio di minuti di mente locale, senza consulti esterni o ulteriori spiegazioni ricevute ero invece stupitissimo dalla constatazione 'Pxxxa  txxxa, non ci avevo mai pensato ma è proprio vero, ha proprio ragione!'

Questo legame interno tecnico del repertorio nei sistemi israeliani non lo percepisco oppure vedo delle connessioni di repertori più superficiali. Se guardo krav maga e simili vedo ricerca di procedure standard: un approccio che mi ricorda il foglietto a fianco all'ascensore condominiale di cosa fare in caso di incendio e calamità naturale.
Va bene come indicazioni di linee guida generiche per istruire in 5 minuti persone che non si sono mai neppure poste quel genere di problema: come si suol dire in vari dialetti polentoni 'pitost che gnente, l'è mei pitost'. Nelle procedure ci sono semplificazioni e standardizzazioni delle operazioni dettate dai tempi ristretti e dalla necessità di farsi capire anche dal 'gregge' a cui è rivolto.

Senza alcuna connotazione morale, etica o sociale nella metafora, nei pascoli quelli ad affrontare la libertà e i rischi che comporta l'allontanarsi dai loro consimili per una passeggiata fuori servizio, sono oltre ai predatori i cani guardiani  (pastori maremmani-abruzzesi, caucaso, carpazi, ciarplanina, anatolia/kangal).
Tutti cani sociali ma dotati di indipendenza che non rispettano le procedure 'da gregge' ma le loro, consapevoli che le loro passeggiatine di svago sono strapiene di rischi, della cui paura sono abituati a convivere come con un amica, e (a differenza dei cani da difesa - rottwailer, dobermann, pastori tedeschi, belga[1], olandesi) per i quali avere  un padrone non rientra nel vocabolario.
Non vivono neppure per il loro capobranco bipede, non sono francobolli come i rott o i dobermann, vivono per loro stessi. Penso si sia capito a che genere di teste di xxxxx sia propenso a rischiare di mettermi in casa nel caso prendessi un quadrupede.  XD

Di meccaniche in conflitto tra loro nella mia prospettiva in quello in cui mi occupo fatico a vederne. Seppur per mio carattere sarei propenso a catalogare in binario solo per nero e bianco, la 'strada' a me è sempre stata dipinta come una gamma di grigi.
Per me è difficile pensare di potermi affidare a insegnanti come Abolnik perchè concordo come sia possibile e sensato supplire con aggressività e prestanza fisica eventuali lacune tecniche ma per me il senso dell'aspetto tecnico è provare ad aumentare l'efficienza dei miei limitati skills psicofisici.
 
Qualche anno fa la percezione di efficienza di roba simile al suo 'pseudosilat' me l'aveva data in palestra una quarantenne di 50 kg la cui pratica non era motivata per nulla a finalità di dp. Quest'ultimo motivo aveva fatto sì che la tipa non avesse convinto gran parte della platea,  proprio per mancanza di percezione di 'cattiveria' che invece era stata trasmessa qualche mese prima agli stessi da Maul. Onestamente mi è difficile da partecipante a entrambi gli eventi poter dire che Maul abbia dato più indicazioni della sciura ai praticanti per automigliorarsi, fatto salvo che la 'sete di sangue' in certi frangenti è un fattore molto importante: ripeto spesso che è 'l'occasione a fare l'uomo bastardo' ma la bastardaggine bisogna tirarla fuori dal proprio dna (fa parte della nostra appartenenza alla razza umana).
 1. in questi giorni vedi i malinois (la varietà di belga del cane di Person of Interest) della polizia ai tg che hanno quasi sostituito i pastori tedeschi non solo a Bruxelles


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Re:L'angolo del perchè
« Reply #1055 on: November 18, 2015, 18:54:20 pm »
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Aaaaaah...ma allora e' diverso....
La cosa he tu non vedi in molti casi e' appunto la cosa he io contesto...e che imho contraddistingue un buon sistema o un km di qualita'....
Il fatto del foglietto imho e' l'esempio migliore....
Anni fa chiesi a quello che a oggi considero il miglior istruttore italiano di discipline israeliane di uno scenario con pistola che per lui era assolutamente nuovo...lui trovo' un paio di soluzioni congrue su due piedi semplicemente applicando i principi che conosceva...e allo stesso modo io "stupisco" i miei quando mi propongono fantasituazioni...e questo perche' un km di qualita' ha dei principi guida che ispirano qualsiasi selezione ed evoluzione tecnica...e lo stesso vale, che piacciano o meno, per il ckm...
E prova provata di questo e' il fatto che dei tanti che ho provato quelli che mi hanno lasciato il ricordo migliore siano stati quelli con un corpus tecnico sensato e coerente.
Poi che in alcune scuole non ci sia coerenza o ci sia un approccio da foglietto per ascensore lo so bene...ma non e' la norna.
« Last Edit: November 19, 2015, 08:37:21 am by Sonny Bill Spartan »
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« Reply #1056 on: November 23, 2015, 10:48:19 am »
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Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #1057 on: November 23, 2015, 11:25:07 am »
0
Il calcio dietro l'albero è già leggenda.... XD
E della serie "Isis a mani nude quando vi pare"...
Un metodo una garanzia...dal minuto 7 abbondante...
https://www.youtube.com/watch?v=NM37ul7fbzw
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Re:L'angolo del perchè
« Reply #1058 on: November 23, 2015, 11:51:17 am »
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Folle!
Non svelare i segreti dei nostri militai!  [kill]
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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« Reply #1059 on: November 23, 2015, 12:44:10 pm »
0
Tu non capisci....
E' un incentivo a giocarsela disarmati...
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« Reply #1060 on: December 04, 2015, 14:11:44 pm »
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Con bear hugs così tutto va bene....

https://www.youtube.com/watch?v=jCi5oxAsd-U
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Re:L'angolo del perchè
« Reply #1061 on: December 09, 2015, 11:05:11 am »
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Re:L'angolo del perchè
« Reply #1062 on: December 09, 2015, 11:06:24 am »
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Re:L'angolo del perchè
« Reply #1064 on: December 12, 2015, 00:22:05 am »
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https://www.youtube.com/watch?v=17p3cXf0NHU

Ma i pugni che si vedono portare a 1:50?
Ma tipo le nuove normative di "bloccaggio e controllo", visto che si parla di polizia, a 3:40?
Ma pure il controllo della traiettoria, visto che si parla sempre di FF.OO. a 3:45?
Ma ci sarebbe anche la corretta procedura di ritenzione dell'arma a  4:08?
Seguono poi colpi al collo, alla gola e al viso adattissimi a degli agenti...
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