Su Ura ed Omote, e sull'insegnamento dei Kata

  • 36 Replies
  • 9037 Views
*

Offline Raptox

  • *****
  • 3.792
  • Se non alzi lo sguardo....
  • Respect: +2
    • black hole
Re: Su Ura ed Omote, e sull'insegnamento dei Kata
« Reply #30 on: February 04, 2010, 16:21:52 pm »
0
non è compito del solo allievo, ma necessita di aiuto da parte del maestro, attraverso la parola oltre che il corpo, necessita cioè trovare degli artifizi per far capire ciò che l'allievo deve capire con il corpo

già in effetti avevo dimenticato di inserire questo pezzo fondamentale
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione

*

Offline baltoro 06

  • ***
  • 1.006
  • Respect: 0
Re: Su Ura ed Omote, e sull'insegnamento dei Kata
« Reply #31 on: February 04, 2010, 16:51:25 pm »
0
Mi butto anch'io nella mischia.
Definisco Omote la tecnica esteriore, ciò che si vede. Ura ciò che non si vede, e che nel Taiji viene definito e sintetizzato come le 3 gerarchie interne: la mente muove l'intenzione, l'intenzione muove l'energia, l'energia muove il Corpo. O se preferite la mente in armonia con lo Yi, lo Yi in armonia con il Qi, il Qi in armonia con Li.
La fondamentale differenza tra i 2 metodi, Ju Jitsu Hontai Yoshin e il Taiji sta in questo: nel Ju Jitsu si studia la parte Omote per cercare di arrivare alla parte Ura, mentre invece nel Taiji è l'esatto opposto: si studia la parte Ura e la parte Omote è solo la logica conseguenza dell'applicazione della parte Ura. Questa differenza, che a qualcuno potrebbe sembrare di poco conto, è invece sostanziale.

*

Offline Koryu

  • *
  • 151
  • Moto-ha Yoshin Ryu JuJutsu
  • Respect: +1
    • Moto ha Yoshin Ryu Honbu dojo Italia
Re: Su Ura ed Omote, e sull'insegnamento dei Kata
« Reply #32 on: February 04, 2010, 17:05:21 pm »
0
Bene bene....qui arriviamo ad una questione importante: schematizzazione-rigidità: due elementi che rispecchiano in pieno la cultura nipponica.
Queste caratteristiche sono in netto contrasto con la mentalità latina, italiana in particolare, fatta invece di estrosità e creatività. Sarà forse questo uno dei motivi per cui si fatica a comprendere ed accettare certe cose.
Un'altra cosa....a mio parere le AM per loro natura devono basarsi su una libertà e capacità di mutamento e adattamento alle diverse esigenze del combattimento.
Schematizzare in strutture rigide è l'esatto opposto di ciò che serve.

per essere in tema.....ritengo questa una definizione molto "omote/tatemae" della cultura nipponica....

Il TSKSR attraverso i kata e il metodo preparava comunque alla guerra, quindi il kata e il formalismo "preparano" alla capacità di mutare ed adattare la tecnica a seconda della necessità...altrimenti semplicemente morivi.......

secondo punto da non sottovalutare, seppur OT, i giapponesi sono in questo momento i più grandi innovatori in molti settori tecnologici, basta vedere Sony e Panasonic nell'ambito dei tv LED/Plasma e 3D.

E sinceramente credo che lo siano sempre stati, anche se "l'apparenza" li ha sempre fatti figurare come solo rigidi e formali....


*

Offline sunaomakoto

  • 81
  • Simone Di Pietro,la Melissa P. delle arti marziali
  • Respect: 0
Re: Su Ura ed Omote, e sull'insegnamento dei Kata
« Reply #33 on: February 04, 2010, 18:04:02 pm »
0
e spariamo una cazzata...sulla rigidità nella ripetizione:chi ha fatto un corso NBC a militare?ogni secondo in piu impiegato per mettere maschera antigas è un secondo in piu esposti al gas...ecco perchè ogni giorno ci si esercitava a farlo,schematicamente,ripetitivamente...poi un giorno ti mettono in una saletta,isolata perfettamente e buttano lacrimogeni al peperoncino,se non hai imparato a mettere la maschera in 6 secondi piangi,tossisci e ti vien da vomitare,togli la maschera e sorpresa sei in mezzo al fumo che ti fa star male....
idem per chi si è avviolanciato:1001-1002-1003-1004-1005 guarda a dx,guarda a sx...fiamma al dorsale,tira emergenza...
e cosi per ogni procedura in cui non SI PUO sbagliare....ripetizione ripetizione ripetizione..poi ovvio che se uno ripete solo perchè deve....
se non mi trovate al tempio,
cercatemi in macelleria,
alla taverna o
al quartiere dei piaceri

*

Offline baltoro 06

  • ***
  • 1.006
  • Respect: 0
Re: Su Ura ed Omote, e sull'insegnamento dei Kata
« Reply #34 on: February 04, 2010, 18:24:26 pm »
0
Bene bene....qui arriviamo ad una questione importante: schematizzazione-rigidità: due elementi che rispecchiano in pieno la cultura nipponica.
Queste caratteristiche sono in netto contrasto con la mentalità latina, italiana in particolare, fatta invece di estrosità e creatività. Sarà forse questo uno dei motivi per cui si fatica a comprendere ed accettare certe cose.
Un'altra cosa....a mio parere le AM per loro natura devono basarsi su una libertà e capacità di mutamento e adattamento alle diverse esigenze del combattimento.
Schematizzare in strutture rigide è l'esatto opposto di ciò che serve.

per essere in tema.....ritengo questa una definizione molto "omote/tatemae" della cultura nipponica....

Il TSKSR attraverso i kata e il metodo preparava comunque alla guerra, quindi il kata e il formalismo "preparano" alla capacità di mutare ed adattare la tecnica a seconda della necessità...altrimenti semplicemente morivi.......

secondo punto da non sottovalutare, seppur OT, i giapponesi sono in questo momento i più grandi innovatori in molti settori tecnologici, basta vedere Sony e Panasonic nell'ambito dei tv LED/Plasma e 3D.

E sinceramente credo che lo siano sempre stati, anche se "l'apparenza" li ha sempre fatti figurare come solo rigidi e formali....



Mah...guarda...avrei diverse cose da dire in proposito che però mi porterebbero OT pure qui per cui passo.  :)


*

shizentai

Re: Su Ura ed Omote, e sull'insegnamento dei Kata
« Reply #35 on: February 05, 2010, 12:13:01 pm »
0
Nel TSKSR si inizia con lo studio proprio di "Omote" Dachi... le prime 4 forme di kenjustu sono caratterizzate da sequenze ampie ed evidenti eseguite in perfetto Awase, in armonia con ukedachi e kirikomi che si muovono insieme sincronizzando i loro movimenti nello sviluppo del kata.
Lo studio porta a sviluppare il senso della distanza e della protezione dei bersagli.

Tuttavia, le stesse 4 forme di base hanno in sè contenuti ben più profondi, che emergono pian piano con la pratica e che si rendono visibili al praticante queando questi è in grado di comprenderli... sono il lato Ura del kata, è il linguaggio dello spazio bianco tra le righe, quando si dice che il Kata "parla" al praticante è proprio questo...rivela la sua parte Ura... e prepara all'esecuzione in kiriotshi...in cui il kata diventa un combattimento vero e proprio ;)

*

Offline simolucio

  • 46
  • Gijutsu yori shinjutsu
  • Respect: 0
Re: Su Ura ed Omote, e sull'insegnamento dei Kata
« Reply #36 on: February 05, 2010, 13:49:56 pm »
0
comincio a rispondere in parte... diciamo che rimango in tema... anche se non parlo solo di Ju Jutsu spero mi perdoniate ;) ;)

per quanto riguarda i kata condivido molte delle affermazioni già dette: il kata, FORMA, contiene gli insegnamenti ed i principi di quella scuola. quando si cominicia ad eseguirli si cura la forma estetica, la precisione nella tecnica, gli spostamenti, il kime, lo zanshin... poi si comprende, con gli anni, che tutte quelle tecniche nascondono qualcosa dietro, è il "mondo che si apre" per un nuovo studio...

per quanto riguarda Omote ed Ura voglio condividere con voi due esempi, identici, che mi sono capitati recentemente, dati dai miei DUE maestri (eh sì, sono fortunato 8) 8)... forse :-X :-X) di due AM diverse: eseguendo io una tecnica (tra l'altro la stessa) ho visto ovviamente i due modi di risposta diversi: quello che propone il ju jutsu e quello che propone il karate. due cose mi hanno colpito:
1) entrambi i maestri sono ENTRATI nella mia figura parando/schivando (!!!):
2) nel momento in cui hanno eseguito la parata/schivata, ANCHE SENZA NESSUN CONTRATTACCO da parte loro, ho avvertito una sensazione di... impotenza, sconfitta... sono rimasto bloccato, non avrei potuto fare niente...

Questo secondo me è una parte del lato URA, nascosto, che non si vede, della tecnica:
chiunque di noi para, schiva... e poi contrattacca (o va in sen o come volete voi) ma il punto è che se faccio OMOTE eseguo la mia azione ma lascio l'intenzione all'avversario, se eseguo URA la mia azione diventa anche l'intenzione dell'avversario, diventa altro dall'inizio... non credo di essere riuscito a farlo con nessun compagno finora ma mi è piaciuto un sacco sentire su di me questa sensazione!
Forse lo Shoto nijukun non vale solo per il karate...