Effetto vipassana ....

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machine gun yogin

Re:Effetto vipassana ....
« Reply #15 on: August 07, 2011, 21:06:32 pm »
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Sfortunatamente non ho letto i suoi libri, quindi non ho un opinione su di lui. Mi fido di quello che scrive Osho e dici tu. In oltre non pratico vipassana, almeno non come viene definita qua, ma credo sia molto simile alla tecnica divulgata da Sogyal Rinpoche che mi basta e avanza.

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Offline jivalla

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Re:Effetto vipassana ....
« Reply #16 on: August 09, 2011, 10:15:22 am »
0
Da questo articolo traspare ciò che già sapevo: Goenka ha "nipponizzato asceticamente" il comparto meditativo Theravada.... senza contare che, col suo marketing, ha preso il vipassana usato come denominazione di uno stato e l' ha tramutato, nel linguaggio comune,  in nome di tecnica meditativa.
Come dire che un bonzo pratica Satori.

Si, ho letto anche un suo libro, oltre che di altre tradizioni.
Mi spieghi meglio la tua critica?

Mi potresti consigliare invece un metodo meno " nipponizzato " e meno fondato sul marketing?

Grazie.

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machine gun yogin

Re:Effetto vipassana ....
« Reply #17 on: August 09, 2011, 10:48:41 am »
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Come ho scritto in uno dei post precedenti, se stiamo a guardare le critiche non facciamo piu nulle. Ci sono critiche su meditazione TM, kundalini yoga, bikram yoga ecc ecc
Io me ne infischio e pratico senza preoccuparmi, senza pregiudizio. Se dopo qualche mese vedo che no funziona cambio.
Poi scusa, dagli effetti che hai descritto sembra funzionare alla grande no?

Se vuoi un consiglio non ti fare influenzare da quello che leggi su internet (spesso anche libri). Il pregiudizio danneggia l'efficacia della pratica. Quando vedi degli effetti su di te, vuol dire che SU DI TE funziona quindi contiua senza preoccuparti piu di tanto.

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Offline Takuanzen

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Re:Effetto vipassana ....
« Reply #18 on: August 09, 2011, 11:35:27 am »
0


Ciao a tutti,

sara' da un mesetto che tutti i giorni mi ritaglio 30 minuti circa di meditazione, o più semplicemente ascolto del respiro.

Poi provo a starmene in silenzio, osservare sensazioni, pensieri, etc come osservatore esterno.

Tutto molto rilassante, anche se riesco a tenere occhi aperti e postura dritta.


C'e' solo un ma' .... che sono diventato un po' più menefreghista ... ovvero ... chissenefrega se succede questo o quello.  Me ne sono propio accorto.
Corretto effetto?  Mia suggestione, ma non credo.

Grazie.


Jivalla
Anch'io avevo iniziato a praticare 30 min. di meditazione tutte le sere e mi sentivo davvero meglio. Poi dopo alcuni mesi ho smesso, non so nemmeno il perchè. Per ora mi trovo meglio col Zhang Zhuan (posture) dell'Yiquan [che nel Taikiken giapponese vengono chiamate "Ritsu zen", Zen in piedi) o della scuola Cheng Ming o con la forma di Taijiquan. Mi ci trovo meglio, la sento più vicina a livello personale. I miei maestri di Taiji comunque praticano quotidianamente anche la meditazione. Un giorno riproverò...

Sullo stare nell'istante, nel qui ed ora, un tempo ne ero molto sicuro, poi qualche lettura fenomenologica ha messo in crisi questa mia certezza. Ora penso che sia uno spazio atemporale, in cui si annulla la sensazione del tempo, un eterno presente, come sosteneva il grandioso Meister Eckhart (mi spiace, l'unico Eckhart che conosco, mai letto Eckhart Tolle).

La mia ragazza con la meditazione, ma anche col Qigong, dice di provare delle forti emicranie e deve smettere subito. Difatti lei si trova meglio con le forme che con le pratiche energetiche, ma non so da cosa derivi. Qualcuno sa dirmi qualcosa su una simile esperienza?

Per il resto seguo, anche perchè vi sono dei link interessanti. :)

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machine gun yogin

Re:Effetto vipassana ....
« Reply #19 on: August 09, 2011, 11:59:25 am »
+1
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La mia ragazza con la meditazione, ma anche col Qigong, dice di provare delle forti emicranie e deve smettere subito. Difatti lei si trova meglio con le forme che con le pratiche energetiche, ma non so da cosa derivi. Qualcuno sa dirmi qualcosa su una simile esperienza?
Si,
l'ho avuta anch'io ma piano piano se ne é andata con la pratica (parlo di meditazione perché con qigong non mi é mai successo). Succede quando in meditazione si "combatte" i pensieri e le emozioni, invece di lasciarli correre nel corpo senza toccarli.
Ascoltando il dolore, e cercando di sentire cosa stavo facendo (perché in realtá in meditazione profonda non si deve fare nulla ma solo ascoltare con il corpo) ho capito dove dovevo lasciare andare. La meditazione come la faccio io (qualunque tecnica uso) si riduce a due fasi:

1- La prima fase utilizza uno strumento per farci enrare dentro il corpo, un ancora. Puo essere focalizzazzione su un punto, guardare il respiro, focalizzarsi sull'udito, uso di un mantra mentale, visualizzazzione di colori ecc ecc ecc
2- La seconda fase consiste nel lasciare adare il tool (strumento che ci ha portato in quel posto) e semplicemnete ascolare senza fare nulla, perfino pensare, lasciare entrare i pensieri, senza toccarli.

Quando meditavo mantenevo elementi della prima fase anche nella seconda fase, quindi usavo dei tool (magari diversi da quelli iniziali) per "bloccare" i pensieri o comunque cercare di fare qualcosa. Questo mi faceva sentire la testa sotto pressione, soprattutto la parte frontale sembrava come se stasse per esplodere.


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Offline Takuanzen

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Re:Effetto vipassana ....
« Reply #20 on: August 09, 2011, 12:13:59 pm »
0
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La mia ragazza con la meditazione, ma anche col Qigong, dice di provare delle forti emicranie e deve smettere subito. Difatti lei si trova meglio con le forme che con le pratiche energetiche, ma non so da cosa derivi. Qualcuno sa dirmi qualcosa su una simile esperienza?
Si,
l'ho avuta anch'io ma piano piano se ne é andata con la pratica (parlo di meditazione perché con qigong non mi é mai successo). Succede quando in meditazione si "combatte" i pensieri e le emozioni, invece di lasciarli correre nel corpo senza toccarli.
Ascoltando il dolore, e cercando di sentire cosa stavo facendo (perché in realtá in meditazione profonda non si deve fare nulla ma solo ascoltare con il corpo) ho capito dove dovevo lasciare andare. La meditazione come la faccio io (qualunque tecnica uso) si riduce a due fasi:

1- La prima fase utilizza uno strumento per farci enrare dentro il corpo, un ancora. Puo essere focalizzazzione su un punto, guardare il respiro, focalizzarsi sull'udito, uso di un mantra mentale, visualizzazzione di colori ecc ecc ecc
2- La seconda fase consiste nel lasciare adare il tool (strumento che ci ha portato in quel posto) e semplicemnete ascolare senza fare nulla, perfino pensare, lasciare entrare i pensieri, senza toccarli.

Quando meditavo mantenevo elementi della prima fase anche nella seconda fase, quindi usavo dei tool (magari diversi da quelli iniziali) per "bloccare" i pensieri o comunque cercare di fare qualcosa. Questo mi faceva sentire la testa sotto pressione, soprattutto la parte frontale sembrava come se stasse per esplodere.
+1!
Grazie davvero per la tua puntuale e precisa risposta.
Anch'io penso che un tale problema derivi da un qualche blocco psicologico, ma non voglio forzarla e lascerò che riprenda a sperimentare con tale tipologia di pratiche quando se la sentirà lei stessa, se ne avrà voglia. Terrò in mente i tuoi preziosi consigli. :)

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machine gun yogin

Re:Effetto vipassana ....
« Reply #21 on: August 09, 2011, 12:42:26 pm »
0
Figurati
Per la meditazione mi sono sempre trovato bene con i libri di Osho, dove usando diverse meditazioni spiega la concettualizzazzione che ci sta sotto (a tutte). Ci sono meditazioni che usano come prima fase tool molto forzati (la meditazione dinamica di Osho per esempio, o la mdeditazione kundalini) altre che usano tool meno forzati (TM, vipassana). Per quel che riguarda la mia esperienza personale, credo che all'inizio forzare con respirazioni esagerate o facendo qualcosa di comunque molto consistente (anche con il corpo) sia un vantaggio. Perché?
Perché quando il tool é molto forzato ci si deve impiegare molta piu PRESENZA , e quando si passa alla seconda fase si sente che si ha lavorato e il lasciare andare diventa molto piu facile e naturale.

Piccolo esercizio  :gh: :

Prova a rilassare una gamba, ora, istantaneamente, senza usare nessuna tecnica, senza pensarci!

Ora prova a contrarre l'altra gamba al massimo, con tutta la forza che hai! Poi rilassala completamente!

Qual'é la gamba piu rilassata? quale metodo é stato piu efficace?

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Offline jivalla

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Re:Effetto vipassana ....
« Reply #22 on: August 11, 2011, 21:14:24 pm »
0


Domandona: ma praticare Yoga puo' aiutare nell'avere una buona forma fisica funzionale per una pratica di arti marziali/autodifesa?  :hakama:

Se si, perche' chi pratica arti marziali, non pratica yoga?


Grazie.


Jivalla

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machine gun yogin

Re:Effetto vipassana ....
« Reply #23 on: August 11, 2011, 21:55:34 pm »
0
Domandona: ma praticare Yoga puo' aiutare nell'avere una buona forma fisica funzionale per una pratica di arti marziali/autodifesa?  :hakama:
ovvio
Quote
Se si, perche' chi pratica arti marziali, non pratica yoga?
chi te l'ha detto

Rickson Gracie Ginastica/Yoga

Molti preferiscono il qigong perché lo yoga é "duro", ci vuole devozione e costanza e all'inizio sembra che non sia per tutti (molti si scoraggiano quando iniziano perché non riescono a fare molte asana). Il qigong é molto piu abbordabile per chi non ha intenzione di spendere troppo tempo prima di vedere risultati e sacrificarsi con esercizi a volte non molto piacevoli.

Tu che hai letto il libro sulla vipassana:
é un po come la meditazione che fai, si coltiva la mente (e in questo caso anche il corpo) giorno dopo giono. Non si vedono risultati improvvisi, illuminazioni istantanee. É una pratica di coltivazione appunto. Se salti un giorno, o piu, senti che hai fatto un piccolo passetto in dietro, e la pratica successiva diventa piu dura. Se continui con costanza migliori corpo/mente ogni giorno che passa. Ogni volta che finisco una pratica ho una pace interiore indescrivibile, sono sereno e rilassato e come hai detto tu "menefreghista".

Bazzicavo in centri yoga dal 2003, saltando da un centro all'altro, senza mai veramente iniziare la pratica seriamente. Facevo periodi che non andavo per mesi. Ero curioso ma allo stesso tempo credevo non facesse per me. Poi ho trovato un maestro che mi ha veramente trasemsso cosa lo yoga sia e da li non ho piu semsso (a parte qualche piccolo inconveniente). Se non trovi la persona giusta che ti faccia "capire" cosa sia lo yoga é difficile entrare nella pratica.

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Offline jivalla

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Re:Effetto vipassana ....
« Reply #24 on: August 12, 2011, 14:00:41 pm »
0
Grazie per la risposta precisa e puntuale.

Quindi, fammi capire bene: invece di praticare meditazione, coltivo la pratica dello yoga ( ma gli stili sono tutti uguali o uno e' " meglio " ? )??
Cioe', nello yoga e' gia' " integrata " la meditazione?   Tipo vipassana?

Rispondimi come se io avessi 4 anni  ;)

Ciao e grazie.

Nico


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Offline Prototype 0

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Re:Effetto vipassana ....
« Reply #25 on: August 12, 2011, 14:47:18 pm »
+1
A volerla dir tutta, anche smaltare lo steccato, potare gli alberi in campagna o rimanere ipnotizzati dall' ignea danza entro un camino è meditazione.
In fin dei conti, trattasi di stato mentale, non di attività.
Altrimenti, l' hatha è solo un guazzabuglio di isometria, tensione dinamica e stretching.
Altrimenti, il pranayama è solo sballamento volontario di saturazione O2/CO2, ph plasmatico ed emodinamica.
Altrimenti, lo zazen è solo un modo per fottersi le ginocchia causa futile stoicismo e fiscalismo posturale prolungato.

Tutto Torna

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machine gun yogin

Re:Effetto vipassana ....
« Reply #26 on: August 13, 2011, 20:30:09 pm »
0
Grazie per la risposta precisa e puntuale.

Quindi, fammi capire bene: invece di praticare meditazione, coltivo la pratica dello yoga ( ma gli stili sono tutti uguali o uno e' " meglio " ? )??
Cioe', nello yoga e' gia' " integrata " la meditazione?   Tipo vipassana?

Rispondimi come se io avessi 4 anni  ;)

Ciao e grazie.

Nico
L' hatha yoga lavora sul corpo per focalizzare la mente e raggiungere il silenzio interiore. Per come la vedo io é molto piu facile fare yoga che non fa meditazione, la meditazione é sicuramente piu impegnativa. Perché? semplicemente perché lavorare con il corpo (modellare il materiale) é una cosa che bene o male conosciamo e facciamo quotidianamente, lavorare con la mente (modellare l'immateriale) é una cosa che non facciamo mai (o quasi).

Comunque a parte la pratica fisica delle asana (hatha yoga), lo yoga ha la sua meditazione da seduti (raja yoga)i. Si tratta di un approccio differente da quello buddista (esempio vipassana style). Di solito richiede molta piu concentrazione. Si usano oggetti semplici (ad esempio un suono) e mano a mano che si va avanti sempre piu complessi (per esempio chakra e relativi colori). É un vero e proprio allenamento mentale, sviluppa creativitá, immaginazione e altre facoltá deifficili da categorizzare e da spiegare a parole. Lo scopo é sempre quello di calmare la mente ma la via é molto diversa, qua si sviluppano nuove abilitá entali che non sono "solo" osservare i pensieri.

Le meditazioni yoga sono pratiche che si imparano quando si é avanzati (di solito), non sono molto facili e danno effetti a volte spiacevoli (parlo per esperienza personale). Un esempio di meditazione yoga é bhakti dhyana meditation, dove le scuole di solito sono di lineaggio  Sri Ramakrishna o Lahiri Mahasaya. Non é facile trovare chi insegna queste pratiche, perché sono state tramandate ad allievi molto ma molto avanzati e un neofito potrebbe spaventarsi sia per la pratica in se, sia per gli effetti.

Un altro metodo é quello sviluppato da Yogi Bhajan, il fondatore del kundalini yoga. Non si tratta semplicemente della meditazione kundalini (quella spiegata da Osho per intenderci) ma si tratta di una serie di meditazioni molto diverse l'una dall'altra, da molto semplici (interiorizzazione di un mantra) a molto soffisticate (respirazione forzata + suono + posizione oiculare + mantenimento di un mudra).

Anche qua stili ce ne sono fin che sei stufo. Io per la parte fisica mi sono trovato bene con l'ashtanga e il bikram, che essendo 2 stili "standardizzati", garantiscono una qualitá di insegnamento in tutte (o quasi) le scuole del mondo (da li non ci si scappa). Il kundalini yoga ha una grandissima componente meditativa (con parecchie pratiche di purificazione mentale). Qua si tratta di beccare un maestro che abbia studiato direttamente con Yogi Bhajan per diversi anni, perché l'associazione sembra aver dato diplomi di insegnamento a desta e a manca.

Come vedi c'é un mare di pratiche yoga (meditative e non) e pratiche buddiste. Secondo me se non si ha il culo e il tempo di andare a cercare un maestro serio, le pratiche "standardizzate" (ashtanga, bikram, vipassana di Goenka) sono la soluzione. Perché? semplicemente perché chi te le insegna segue alla lettera un programma ben preciso, che ti porta ad avere progressi passo passo. Goenka in questo caso é perfetto per la meditazione. Con lui compri un metodo collaudato che ti guida passo passo.

Allo stesso modo capisco pure le critiche cha fa Lotus e che ha fatto il defunto Osho:
Maestri come Goenka hanno preso una pratica alchemica di un sistema complesso (nato in un contesto particolare), la hanno scremata e impacchettata e la hanno venduta al mondo. Ma la stessa cosa la si puo dire del metodo Bikram Yoga e della meditazione trascendentale (TM).

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machine gun yogin

Re:Effetto vipassana ....
« Reply #27 on: August 18, 2011, 00:19:56 am »
0
Articolo interessante sulle differenze tra Samatha e Vipassana

http://www.aimwell.org/Books/Other/Anapana/anapana.html

Da quel che si capisce chi esegue la meditazione sul respiro (mindfulness of brathing) in realtá fa Anapanasati, una tecnica comune a diverse scuole di buddismo quali tibetana, Zen a Theravada. In oltre é uno degli oggetti di meditazione dell due meditazioni Theravada: Samatha e Vipassana appunto.

L'articolo spiega le differenze:
Mentre Samatha consiste nella focalizzazzione e concentrazione su un singolo oggetto (il respiro in Anapanasati), la meditazione vipassana consiste in consapevolezza ed osservazione di piu oggetti, piu sensazioni emozioni ed eventi che accadono durante la meditazione (quindi meno concentrazione e piu osservazione).

Sembra simile alla meditazione yogica, prima ci si concentra su un oggetto e poi lo si trascende. Il fatto é che la seconda fase accade praticamente in automatico, senza dover sviluppare osservazione (vipassana style). La semplice e continua persistenza nel concentrarsi con volontá su un oggetto diventa rindondante fino al punto in cui l'oggetto si fonde con l'osservatore, in modo automatico. A questo punto mi chiedo come si faccia a svillupare insight (vipassana) senza prima esercitare un voluta concentrazione su un singolo oggetto. A me sembra logico utilizzare le meditazioni Theravada in sequenza (almeno da quel che capisco io). Prima Samatha (che puo essere Anapanasati) per portarsi in concentrazione. Poi Vipassana (insight) che non é una vera e propria scelta, ma ci si "casca" automaticamente dopo un po di tempo che si fa Samatha, una sorta di effetto collaterale.

Chiedo feedback a Vento e JV, dal momento che le meditazioni buddiste non le pratico.
« Last Edit: August 18, 2011, 00:22:19 am by machine gun yogin »

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Manut

Re:Effetto vipassana ....
« Reply #28 on: August 19, 2011, 14:21:34 pm »
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Io per molti anni mi sono dedicato a diverse forme di meditazione, ma tutto molto fai da te. Ho provato ad addentrermi nello zen ed in effetti mi trovavo bene, per tre anni una persona mi ha guidato, ma nn poteva dedicarmi del tempo. Penso che senza un aiuto nn ci si possa spingere oltre. Adesso pratico Qigong con una persona che mi segue in modo minuzioso, riscontro il fatto che tutto sommato è piu dolce,  anche se c'è una parte della pratica che è un po piu faticosa sia nella respirazione che nel fisico.
Per quanto riguarda il mal di testa, a me è successo di peggio e di cosè poco piacevoli se ne vedono, credo siano delle reazioni dovute al fatto che si prende una reale coscienza con il proprio corpo e mente. Ma nei casi di malore il maestro interviene con l'agopuntura e nel giro di poco ci si riprende, ci dice sempre che al minimo fastidio lo dobbiamo avvisare. Cmq ormai sono passati due anni e le differenze le sento, compreso il famoso distacco di cui si è parlato.

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Offline Bersek

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Re:Effetto vipassana ....
« Reply #29 on: January 21, 2012, 10:53:24 am »
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Nel Vipassana ci sono due tipologie di pratica: quella statica e quella dinamica. Nessuna delle due è migliore o peggiore dell'altra. Detto questo, in quella dinamica viene posta l'attenzione sul fatto di sviluppare Sati, integrazione di mente e corpo, iniziando a conservare presenza, consapevolezza su piccoli e semplici movimenti del corpo come chiudere o aprire due dita di una mano. Al Wat Mahatat dove studiavo io in Thailandia, il monaco controllava inizialmente che vi fosse allineamento di mente e corpo su questi piccoli gesti, veniva poi praticata la meditazione camminata (che uso in automatico ogni volta che vado a fare un trekking in montagna  :sur: ) e di li in poi in qualunque gesto. Anche la pratica delle danze del Krabi Krabong in definitiva non è altro che pratica in movimento della meditazione Vipassanà. La mente, stabile nell'attimo presente e nel gesto, esegue dei mudra e si muove lentamente, partecipe del tutto. Alla fine anche questo stadio dovrebbe essere trasceso; ciò avviene nel momento in cui uno comprende e riesce a conservare questo stato mentale in ogni singolo istante della sua giornata, ma non è affatto facile. Come ogni cosa, si inizia con poco e facile e poi, gradualmente, con l'incremento della concentrazione, si aumenta.  :)
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Non discutere mai con un imbecille, ti porta al suo livello e poi ti batte con l'esperienza.
Per arrivare dove gli altri non arrivano, bisogna fare cose che gli altri non fanno!
Chi discute con uno sciocco dimostra che ce ne sono due. (Confucio)
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