L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC

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Offline Crux

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1695 on: June 22, 2012, 16:00:05 pm »
+3
neanche la permissibilita' piu' o meno marcata dei regolamenti puo' essere un discriminante, e' una cosa che viene detta o scritta ma che in realta' non avviene nelle normali palestre di A.M. parlo di quel fantomatico combattimento per la sopravvivenza senza limiti a cui molti aspirano (piu' che altro si immaginano) di poter arrivare dopo molti anni di addestramento e' una situazione tipo "deserto dei tartari" in quanto non si avverera' mai nella stragrande maggioranza dei casi, quando si tira al 100% o giu' di li' lo si fa' normalmente con protezioni o serie limitazioni dei bersagli accessibili oppure si tira ad una velocita' ed ad una intensita' non realistiche od addirittura si bloccano gli attacchi prima del bersaglio, non e' neanche un allenamento mirato a prevalere in una situazione da strada, si tratta in tutti i casi, SDC compresi, di una pratica da palestra mirata a non intasare i pronto soccorsi nazionali per motivi inutili e permettere l'affinarsi di qualita' fisiche e morali in linea con la societa' odierna anche quando si pretende di essere in un'altro spazio/tempo una volta varcata la porta dei dojo..

sono stufo di questo tipo di retorica che ho ascoltato per 13 anni, trovo molto piu' marziale un atleta delle paraolimpiadi rispetto al marzialista medio.

IMHO
In generale reputo che la scherma debba ridurre le azioni ai minimi termini per essere bella.

"Using derogatory descriptions of other members for not sharing the same opinion and acting obnoxiously condescending and self-important doesn't exactly give you the appearence of having an adult mind. "

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Offline Barvo Iommi

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1696 on: June 22, 2012, 16:01:59 pm »
+2
gli atleti delle paraolimpiadi son più marziali di tutti, loro sì che combattono davvero 24/7  :)

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Offline Kufù

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1697 on: June 22, 2012, 16:08:13 pm »
+1
Quando facevo ju jtsu, gendai budo di matrice giappa, le poche volte che si faceva randori con tipologia simil aikido e simil Low pressure test, mi son sentito ripetere migliaia di volte, anche in maniera un po' frustrata "eh! ma questo non è ju jitsu" e io" :P :P :P prrrr"
Nella lotta giusto settimana scorsa, in sparring ho tirato un colpo del cazzo a mio avviso, ho chiesto scusa all'istruttore per il colpo "sbagliato" e lui sorridendo mi fa:"mi hai tirato giù? Sì e allora non è sbagliato, solo strano" e io" :P :P :P prrr"
A parte la mia aerofagia vocale, questo è successo spesso nel jj e rare volte nella lotta, ma potrebbe rappresentare una differenza sostanziale, forse  :)

altroche', questa E' la differenza

e' stato piu' marziale l'istruttore di lotta piuttosto che l'istruttore di jj
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Offline Crux

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1698 on: June 22, 2012, 16:12:09 pm »
+1
gli atleti delle paraolimpiadi son più marziali di tutti, loro sì che combattono davvero 24/7  :)

inoltre affrontano le difficolta' della vita e raggiungono i loro scopi, piu' marziale di cosi'  ;)
In generale reputo che la scherma debba ridurre le azioni ai minimi termini per essere bella.

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Offline Moai

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1699 on: June 22, 2012, 16:56:11 pm »
+1
io credo che tutte (ma proprio tutte) le discipline di combattimento siano nate per uno scopo molto semplice: difendersi da minacce esterne che fossero eserciti, aggressori, società violente.

per raggiungere questo scopo si sono create e testate tecniche (armate o a mani nude) che permettessero di mettere fuori combattimento il proprio nemico nel più breve tempo possibile e col minimo danno. punto.

tutto questo è AM, disciplina da combattimento...chiamatela come volete...lo scopo era unico e ben chiaro...

quando oggi parliamo di "scopi" di una disciplina ne parliamo a valle di un percorso che la stessa ha intrapreso attraverso gli anni, le società e le culture...

quello che voglio dire è che l'AM appunto perchè marziale in origine era un puro mezzo di offesa e difesa...la contaminazione delle culture e degli uomini le hanno infarcite di altri significati.

dicevamo prima delle discipline nipponiche. bene, tutte sono influenzate dallo ZEN e dai suoi principi.  il buddismo zen aveva così permeato la cultura che i suoi principi si possono trovare in contesti diversissimi:

il budo era la forma zen della classe guerriera, ma ritroviamo i principi anche nel tiro con l'arco (attività pressocchè sacra) e addirittura nell'ikebana (l'arte di disporre fiori)

più che di una disciplina sarebbe meglio parlare di una forma mentis, di un modo di sentire ed agire nel mondo...è questa cosa, arrivata a noi per vie traverse, che confondiamo con la parola marziale...

i giapponesi sono arrivati da noi con tutto un bagaglio culturale che ci era lontano per formazione e attraverso di noi ha preso connotati diversi, poichè noi siamo di cultura diversa e abbiamo feedback diversi.

secodo me l'errore grande è quello di non tener conto di questa notevole distanza quando trattiamo di AM orientali e poi di traportare ciò che noi pensiamo di aver compreso, all'interno della nostra scala di valori.

con questo cosa voglio dire? non lo so ;D....voglio dire che sono SEMPRE gli uomini a FARE la disciplina e non il contrario ...che è attraverso ciò che facciamo e sentiamo che si palesa un certo modo di praticare...

pensiamo al karate per esempio: quello di okinawa (quindi quello più antico, che dovrebbe essere più "puro") ha modalità di insegnamento mooolto diverse da quello giapponese, pur avendo lo stesso nome e matrice...

questo significa che una disciplina che cambia popolo (cultura, tempo) si adatta e s trasforma attraverso le persone che la praticano.

al contrario sennò vi è il rischio di fare una rievocazione storica senza tra l'altro avere ben chiaro il contesto in cui ci si muove e da dove essa provenga :)
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Offline Max

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1700 on: June 22, 2012, 17:14:15 pm »
0
io credo che tutte (ma proprio tutte) le discipline di combattimento siano nate per uno scopo molto semplice: difendersi da minacce esterne che fossero eserciti, aggressori, società violente.

per raggiungere questo scopo si sono create e testate tecniche (armate o a mani nude) che permettessero di mettere fuori combattimento il proprio nemico nel più breve tempo possibile e col minimo danno. punto.

tutto questo è AM, disciplina da combattimento...chiamatela come volete...lo scopo era unico e ben chiaro...

quando oggi parliamo di "scopi" di una disciplina ne parliamo a valle di un percorso che la stessa ha intrapreso attraverso gli anni, le società e le culture...

quello che voglio dire è che l'AM appunto perchè marziale in origine era un puro mezzo di offesa e difesa...la contaminazione delle culture e degli uomini le hanno infarcite di altri significati.

dicevamo prima delle discipline nipponiche. bene, tutte sono influenzate dallo ZEN e dai suoi principi.  il buddismo zen aveva così permeato la cultura che i suoi principi si possono trovare in contesti diversissimi:

il budo era la forma zen della classe guerriera, ma ritroviamo i principi anche nel tiro con l'arco (attività pressocchè sacra) e addirittura nell'ikebana (l'arte di disporre fiori)

più che di una disciplina sarebbe meglio parlare di una forma mentis, di un modo di sentire ed agire nel mondo...è questa cosa, arrivata a noi per vie traverse, che confondiamo con la parola marziale...

i giapponesi sono arrivati da noi con tutto un bagaglio culturale che ci era lontano per formazione e attraverso di noi ha preso connotati diversi, poichè noi siamo di cultura diversa e abbiamo feedback diversi.

secodo me l'errore grande è quello di non tener conto di questa notevole distanza quando trattiamo di AM orientali e poi di traportare ciò che noi pensiamo di aver compreso, all'interno della nostra scala di valori.

con questo cosa voglio dire? non lo so ;D....voglio dire che sono SEMPRE gli uomini a FARE la disciplina e non il contrario ...che è attraverso ciò che facciamo e sentiamo che si palesa un certo modo di praticare...

pensiamo al karate per esempio: quello di okinawa (quindi quello più antico, che dovrebbe essere più "puro") ha modalità di insegnamento mooolto diverse da quello giapponese, pur avendo lo stesso nome e matrice...

questo significa che una disciplina che cambia popolo (cultura, tempo) si adatta e s trasforma attraverso le persone che la praticano.

al contrario sennò vi è il rischio di fare una rievocazione storica senza tra l'altro avere ben chiaro il contesto in cui ci si muove e da dove essa provenga :)
Concordo, tranne ovviamente sul fatto che "sono gli uomini a fare la disciplina".
Cerco di spiegarmi. Io pratico qualcosa che è stata inventata da una persona, un giapponese, che ha deciso di fare quel che ha fatto per dei motivi ben precisi e con degli scopi ben precisi. Io la pratico perchè credo in quegli scopi e non perchè mi piaccia come ci si muove o come si tira, ovviamente anche per quello. Ho adottato ad esempio un modo di salutare "alternativo" alla stretta di mano o all'High Five, mi alleno in dogi invece che in tuta e quando pratico pratico tutta la disciplina scopi inclusi, quindi non la sto "modificando".
La "filosofia" è semplice, non è nulla di trascendentale, e per buona parte è condivisa da tantissimi altri sistemi/società/religioni, e si basa su due punti fondamentali, rispetto e volontà a far si che chi ci sta vicino sia felice. Poi viene tutta la parte fisica. La parte fisica se vogliamo estrapolarla avrà differenze nell'esser praticata a seconda della costituzione di una razza ma lo scopo è uguale in tutto il mondo. Forse la differenza sta proprio nel fatto che lo scopo è scritto e non lasciato alla libera interpretazione.

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Offline Andy

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1701 on: June 22, 2012, 17:17:37 pm »
0
La "filosofia" è semplice, non è nulla di trascendentale, e per buona parte è condivisa da tantissimi altri sistemi/società/religioni, e si basa su due punti fondamentali, rispetto e volontà a far si che chi ci sta vicino sia felice.
Imparando a fare a botte?

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Offline Max

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1702 on: June 22, 2012, 17:20:01 pm »
0
La "filosofia" è semplice, non è nulla di trascendentale, e per buona parte è condivisa da tantissimi altri sistemi/società/religioni, e si basa su due punti fondamentali, rispetto e volontà a far si che chi ci sta vicino sia felice.
Imparando a fare a botte?
Le botte sono un mezzo per sudare insieme, condividere dolori e crescere insieme, proprio come in tutte le palestre di SdC.
Al tempo in cui ha deciso di creare lo SK viveva in un Giappone un tantino violento e privo di regole, forse se lo avesse creato oggi invece delle botte ci metteva il Golf ... avrebbe fatto molto più Zen direi :)

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Offline Moai

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1703 on: June 22, 2012, 17:21:47 pm »
+1
invece secondo me è proprio qui l'errore :)

tu pratichi una disciplina codificata (non inventata, è diverso) da un uomo! bene, quest'uomo l'ha filtrata, codificata, adattata alle proprie credenze, idee, aspettative...

ma l'insieme delle tecniche che la costituiscono ha avuto una ed una sola origine: quella di mettere fuori combattimento un avversario...è dopo questa fase che QUALCUNO ha codificato uno stile, disciplina, filosofia ecc

è sempre questione di uomini...ora, ammettendo che il "messaggio originale" sia arrivato a noi in maniera chiara, sei sempre tu che lo filtri attraverso te stesso, così come hanno fatto i tuoi maestri e come faranno i tuoi allievi...



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Offline Andy

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1704 on: June 22, 2012, 17:23:24 pm »
0
La "filosofia" è semplice, non è nulla di trascendentale, e per buona parte è condivisa da tantissimi altri sistemi/società/religioni, e si basa su due punti fondamentali, rispetto e volontà a far si che chi ci sta vicino sia felice.
Imparando a fare a botte?
Le botte sono un mezzo per sudare insieme, condividere dolori e crescere insieme, proprio come in tutte le palestre di SdC.
Al tempo in cui ha deciso di creare lo SK viveva in un Giappone un tantino violento e privo di regole, forse se lo avesse creato oggi invece delle botte ci metteva il Golf ... avrebbe fatto molto più Zen direi :)

Max. Hai tirato tu in ballo la filosofia come punto d'interesse.
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=10070


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Offline Barvo Iommi

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1705 on: June 22, 2012, 17:24:06 pm »
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Infatti più che di "fare" parlerei di "usare" una disciplina.
In questo forse ci potrebbe essere una differenza tra i due mondi, bò ???

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Offline Max

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1706 on: June 22, 2012, 17:41:01 pm »
0
Però scusate state filosofeggiando sulle parole.
Che il "modo di fare a botte" venga dal passato è fuor di dubbio, che anticamente la società era diversa anche. Che gli stili odierni siano creati da quelli antichi anche, l'uomo ha ancora 4 arti un busto una testa e una serie finita di organi interni.
Riguardo al "messaggio" è ancora integro visto che è chiaro e preciso. Magari tra altri 20 anni non lo sarà più questo non posso dirlo, ma ad oggi resiste.

Per quanto riportato nel Malleus per la filosofia mi può anche stare bene, ma da noi non si parla di esoterismo ma solo e soltato di come convivere con gli altri. Lo scopo ripeto è vivere in armonia con gli altri, educare a far ciò. Questo a saperlo ci vuole un attimo e non servono libri su cui studiare le quattro cose di cui si compone, il difficile è praticarlo.

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Offline Andy

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1707 on: June 22, 2012, 17:43:11 pm »
0
Sì, ma sono i cd "consigli della nonna"...
Non è che è patrimonio dello SK o di sà cosa...

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Offline Darth Dorgius

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1708 on: June 22, 2012, 17:46:01 pm »
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Comunque, a prescindere da tutto: è una cosa inerente allo SK, non a tutte le AM. :)
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline Max

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Re:L'inconsistenza della categorizzazione fra AM e SdC
« Reply #1709 on: June 22, 2012, 17:46:51 pm »
0
Beh non proprio tutto, ma come anche io ho detto si ritrovano comunque come concetti in molte altre discipline non per forza da combattimento.
Sicuramente lo scopo non è una "novità"