Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !

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Re:Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !
« Reply #60 on: February 15, 2013, 02:46:58 am »
+1
@BBongo
Parlare di yoga è come parlare di kung fu, non taiji. Ci sono talmente tanti stili e talmente tante tradizioni che 2 tipi di yoga (eg. kundalini vs bikram) possono essere molto ma molto differenti, come dire wx e bagua.

Da quello che è la mia esperienza lo yoga enfatizza molto lo stretching, parte (credo) poco curata nel taiji/qigong/bagua/YiQuan. Purtroppo forme moderne di yoga hanno tenuto quasi solo lo stretching, anche se durante la lezione si parla tanto di consapevolezza e presenza corporea. Comunque IMHO lo stretching, soprattutto colonna (come hai detto tu) è importantissimo per la salute psicofisica.

Un vantaggio dei sistemi cinesi invece è la consapevolezza corporea favorita dal (1) muoversi lento e (2) dal ZZ che nello yoga moderno non esiste. Nel kundalini yoga si fanno esercizi di tenuta che si avvicinano molto al ZZ dei cugini cinesi, ma da quel che so è l'unico stile di yoga che fa usa queste pratiche. Lo stile Iyengar punta molto sulla tenuta prolungata delle asana, ma non si parla di piu di 5-10 minuti al massimo. Molte delle posizioni sono estremizzate, quindi per forza di cose non si puo stare li mezz'ora, mentre la posizione "cowboy" nel YiQuan per esempio permette il lusso di rimanerci a lungo.

Un altro vantaggio dei sistemi cinesi è il movimento lento/veloce, tipo le esplosioni di movimento nello stile Chen Taiji, nel Bagua stile Yin e in certi tipi di qigong. Questo non solo muove energia interna ma credo favorisca una propriocezione particolare a livello della corteccia motoria e sensoriale. Ricalca un po il sistema nervoso autonomo, che da simpatico a parasimpatico (due opposti in termini fisiologici) ci si passa in pochi istanti. Nello yoga c'è il vinyasa, il flow, ma non è la stessa cosa nel senso che il movimento è semplicemente coordinato al respiro ma non in modo esplosivo. Comunque certe pratiche tantriche come le meditazioni dinamiche di Osho, yoga tibetano e kundalini yoga hanno queste scariche di energia forse anche piu violente del taiji. Peccato che lo yoga moderno praticato in europa abbia perso molti di questi aspetti.

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Offline Bingo Bongo

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Re:Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !
« Reply #61 on: February 15, 2013, 22:16:09 pm »
+2
Prima di parlare di QiQong vorrei fare un'ulteriore premessa che rientra certamente in quel mondo di chiacchere su cui spesso i praticanti di stili interni cinesi si dilungano prima della pratica, ma che reputo necessarie perché il taiji, come gli stili interni e il qiqong, non possono essere mai completamete separati dai principi teorici (filosofici e medici) da cui derivano:

Questo è un articolo, inerente il taiji, che trovo interessante e che potrebbe innescare diverse idee.

IL ROBOT NELL’UOMO – parte seconda: LA QUALITA’ DEL MOVIMENTO

264. L’uomo non è che una canna, la più fragile di tutta la natura; ma è una canna pensante. Non occorre che l’universo intero si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d’acqua è sufficiente per ucciderlo. Ma quand’anche l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe pur sempre più nobile di ciò che l’uccide, dal momento che egli sa di morire e il vantaggio che l’universo ha su di lui; l’universo non sa nulla. Tutta la nostra dignità sta dunque nel pensiero. È in virtù di esso che dobbiamo elevarci, e non nello spazio e nella durata che non sapremmo riempire. Lavoriamo dunque a ben pensare: ecco il principio della morale.
Blaise Pascal, Pensées; ed. It. Bompiani. 2000


E dunque dumai e renmai appartengono alla classe dei meridiani straordinari, i quali non sono direttamente collegati ad organi, (ad eccezione del rene, da cui si originano). Vengono denominati rispettivamente Vaso Governatore (o canale di controllo) – dumai- e Vaso Concezione (o canale di funzione) -renmai-, e presiedono al tipo più diffuso di circolazione del soffio, quello ad anello chiuso, che attraversa, ad esclusione degli arti, il dorso e la parte anteriore del corpo, dal carattere rispettivamente yang e yin. La circolazione ad anello viene chiamata dagli alchimisti «piccola rivoluzione celeste» e dumai è detto anche «mare dei meridiani yang» e renmai «mare dei meridiani yin».



Secondo alcuni autori questi canali straordinari sono tra i primi a formarsi dopo il concepimento e sono il risultato dell’iniziale divisione cellulare.
L’esistenza dei meridiani corporei venne dimostrata nella prima metà del XX secolo dai ricercatori francesi Pierre de Vernejoul e Claude Darras, che iniettarono un radio isotopo, il tecnezio radiattivo, nell’agopunto KI7/Fuliu e ne seguirono la distribuzione con una gamma camera. L’isotopo viaggiò per 30 centimetri lungo il meridiano, mentre, iniettando lo stesso radio isotopo in una zona fuori meridiano, osservarono una distribuzione casuale a raggiera. Negli anni Cinquanta, alcuni esperimenti per la misurazione della risposta galvanica della cute in corrispondenza dei meridiani e dei punti di agopuntura, misero in evidenza la presenza di una conduttura elettrica maggiore a quella di altri punti cutanei. Negli anni Settanta, Robert Becker e Maria Reichmanis dimostrarono che i meridiani dell’antica medicina cinese sono effettivamente attraversati da correnti elettriche. Ciò che differenzia un automa propriamente detto da un dispositivo cibernetico è la capacità di autogoverno di quest’ultimo. Un automa è un meccanismo in grado di riprodurre da sé gruppi di movimenti semplici o complessi, ma che si ripetono in maniera “autistica”, cioè slegati dall’ambiente circostante e sempre identici a se stessi. Un corpo umano può ripetere innumerevoli volte lo stesso movimento, ma, a differenza di  oggetti a “circuito chiuso” come gli androidi di Jacquet Drotz, i quali necessitano di membra rigide per compiere le loro azioni, l’essere umano introduce delle variazioni, in velocità, spazio o traiettoria, più o meno grandi nello stesso movimento, variazioni che non ne compromettono tuttavia né la natura né la funzione. E ciò avviene perché, a differenza del meccanismo automa, l’essere umano è biologicamente vivo e interagisce in termini sensori con l’ambiente circostante.
Il programma automatico che detiene le indicazioni specifiche di un certo movimento è in realtà un’ idea platonica priva degli attributi di interattività ambientale e resta perciò congelato nella sua rarefatta immagine ideale. Una sua curiosa rappresentazione[1] di ciò può essere la forma “quadrata” del taijiquan, e cioè un espediente pensato per spiegare i movimenti ai principianti che mancano di coordinazione. La forma quadrata del taiji serve a rendere chiare le traiettorie e a separare i gesti di gambe e braccia, ma è evidente che soltanto la corretta esecuzione di traiettorie e gesti non basta a rendere il taijiquan un’arte marziale. Per renderla tale occorre l’attivazione del circuito energetico interno, attraverso dumai e renmai da cui si producono i condensati yin yang, che contribuiscono a rendere le tecniche “rotonde” e perciò realmente efficaci.

Robot taiji by Stephen Hwa

Quando nasce l’uomo è tenero e debole; quando muore, è duro e rigido (forte). I diecimila esseri, piante e alberi, durante la vita sono teneri e fragili; quando muoiono, sono secchi e appassiti. Perché ciò che è duro e rigido (forte) è servo della morte; ciò che è tenero e debole è servo della vita. […]
Dàodéjīng, LXXVI, ed. It. Adelphi 2009

L’essere umano misura il proprio comportamento motorio in base alla condizione ambientale, ed è capace dunque di correggersi, più o meno elasticamente, al variare di tale condizione. Ciò lo rende somigliante ad un dispositivo cibernetico, in quanto a differenza dell’automa, il dispositivo cibernetico è costruito per autoregolare il proprio comportamento sulla base della percezione di segnali esterni.

« L’anima – annota Aristotele nel De anima- muove il corpo secondo ogni differenza di posizione: cioè in su, in giù, in avanti, in dietro, a destra, a sinistra». Altrimenti detto: il corpo è un neuròspaston i cui fili sono tirati dall’anima. E perché? Perché se così non fosse, il corpo si muoverebbe da sé, e se si muovesse da sé, sarebbe sottoposto alla kata tò automatòn anànke: alla necessità che dipende dal caso. Meglio dunque un burattino manovrato dall’anima, che automato guidato dai suoi propri congegni.
Franco Lucentini, Automatopoietica, in almanacco letterario Bompiani 1962, Milano, 1961

Ma, mentre la decodifica umana è un esercizio complesso che si fonda su dati di tipo percettivo e si sviluppa in dati di senso e di rappresentazione, la macchina cibernetica si ferma invece alla decodifica di pochi e precisi segnali per assolvere a compiti unici e definiti, come il controllo termostatico di un luogo chiuso, il montaggio di componenti meccaniche di un’automobile, l’apertura delle porte di un supermercato.
Gran parte delle funzioni sensoriali di adattamento che si vorrebbero trasferite su ordigni meccanici sono già per natura appannaggio dell’essere umano, ne consegue perciò che in una realtà automatizzata, agli esseri umani possano venire affidati i compiti tipici delle macchine. Si inverte così il rapporto tra il manufatto e il costruttore: mentre nell’arte manuale di tipo artigiano ogni pezzo è testimone di una crescita o di una trasformazione della manualità favorita dal pensiero, senza che la funzione del manufatto ne risenta, nella produzione industriale il lavoro manuale necessita di un decadimento dell’intenzione e del pensiero soggettivi, a favore di quella ripetitività oggettiva tipica dei congegni automatici.

Perché non bisogna disconoscerlo: noi siamo automatismo non meno che spirito; e da ciò ne deriva che il mezzo con il quale ci si persuade non è solo la dimostrazione. Quante poche sono le cose dimostrate! Le prove convincono solo lo spirito. L’abitudine rende le nostre prove le più forti e le più credute; predispone l’automa, che trascina l’intelletto senza che esso vi pensi. [...]
Blaise Pascal, Pensées, ed. it. Bompiani, 2000
 1. notare come anche in questo articolo venga usato il termine "rappresentazione" ed è fondamentale comprendere pienamente il senso dell'uso di questo termine perché in questo termine c'è anche la profonda sostanza simbolica del taiji. Non vale solo quando si imita un robot, ma anche quando si imita l'universo attraverso la rappresentazione dei principi del tao o una tigre, un serpente o una mantide

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Offline Bingo Bongo

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Re:Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !
« Reply #62 on: February 15, 2013, 22:33:32 pm »
+2
@MY
c'è un buon allungamento nello taiji anche se non è impostato come nello yoga, non è così specializzato e tipicamente non si concentra, nel modo dello yoga, sulla spina dorsale, ma sulla parte del bacino, anche, ecc..
ye xiao long ne è un esempio:







Lasciamo stare le scritte sulle immagini del solito "esaltato" praticante italiano :)

qui fa anche la forma yang con più sostanza marziale di quella tipica da terza età sempre di yxl

Yang taiji quan - Part 1


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Re:Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !
« Reply #63 on: February 15, 2013, 23:28:05 pm »
+2
Ottimo. Ho scritto per 20 minuti per il qiqong e ho fatto la cazzata di non salvare sul blocco note come al solito, quindi: "anteprima" + "rete non disponibile" (wifi di merda) = "perso tutto"

Bhé, adesso ho proprio bisogno di rilassarmi.
Ci riprovo domani.

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Offline MachineGunYogin

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Re:Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !
« Reply #64 on: February 16, 2013, 18:37:30 pm »
+1
@MY
c'è un buon allungamento nello taiji anche se non è impostato come nello yoga, non è così specializzato e tipicamente non si concentra, nel modo dello yoga, sulla spina dorsale, ma sulla parte del bacino, anche, ecc..
ye xiao long ne è un esempio:







Lasciamo stare le scritte sulle immagini del solito "esaltato" praticante italiano :)

qui fa anche la forma yang con più sostanza marziale di quella tipica da terza età sempre di yxl

Yang taiji quan - Part 1
Interessante questo lavoro, ma ti assicuro che lo yoga ne ha da vendere di sercizi per sciogliere le anche e il bacino e ci sono un sacco di posizioni in piedi, ma a differenza del taji/qigong lo yoga sembra statico (anche se non lo è):

moving into stillness

mentre negli stili cinesi mi sembra di aver capito che si faccia l'opposto (a parte l'YiQuan):

stillness in the movement


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Offline MachineGunYogin

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Re:Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !
« Reply #65 on: February 16, 2013, 18:38:20 pm »
0
quale sarebbe lo scopo di questa pratica (ammesso che non sia il solito buffone da circo)?

Stillness-Movement Qigong and Qi Projection

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Offline Bingo Bongo

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Re:Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !
« Reply #66 on: February 16, 2013, 22:12:29 pm »
0
QiQong
Allora proviamo a condividere l'esperienza del Qi.


1. In piedi fare una bella inspirazione poi espirare piegando contemporaneamente e leggermente le ginocchia e contemporanemante spingere lentamente 2 grossi palloni immaginari con le mani.
Siccome le mani devono spingere a terra due grossi palloni i polsi si troveranno nella posizione comunemente detta "seduta".
Questa posizione se correttamente eseguita porterà i tendini a un involontario sollevamento del dito indice. Se il dito indice non si solleva verificare che il muscolo trapezio sia rilassato, che i gomiti non siano chiusi e che ci sia lo spazio di una pallina da tennis fra ascella e braccio. Aggiustate la posizione fino a quando l'indice non rimane sollevato per i fatti suoi.
Delle altre dita non preoccupatevi.
Fatta provare in mensa davanti a un caffé a un mio collega che mi dice "Si, hai ragione lo sento. E' quasi fastidioso però" e a una mia collega che mi dice "io non sento niente, non ci riesco".


2. Se siete riusciti a creare la corretta tensione dei tendini in modo che l'indice rimanga sollevato per i fatti suoi allora girare i polsi (solo e soltanto i polsi) fino a portare le mani in posizione zazen cioè con il dorso della mano sinistra dentro il palmo della mano destra e i 2 pollici a contatto. Tipicamente la posizione zanen viene eseguita sulla base del loto noi la eseguiamo in posizione zz. Il contatto fra i 2 pollici serve per dare continuità alla catena nervosa. I nervi terminali, cioè quelli che finiscono nei polpastrelli, oltre a essere particolarmente sensibili sono gli unici che ricrescono se ricisi o bruciati (per esempio quando si usa l'azoto per bruciare una verruca si bruceranno anche i nervi terminali causando una perdita della sensibilità, ma che ritornerà successivamente).
Sempre il trapezio rilassato, sempre i gomiti non chiusi. Quando dico che i gomiti non si muovono intendo che i gomiti non si muovono in modo indipendente dal resto. Se respiriamo o incliniano la cassa toracica i gomiti si muovomo, ma solo e soltanto perché si muove il resto.
I gomiti in questa posizione sono un buon blocco al fluire Qi tanto che le prime volte la tensione nei gomiti sarà tale da impedire il mantenmento della posizione per più di qualche minuto. Questo è normale ed è giusto che sia così.
A questo punto oltre alla sensazione restituita dai gomiti che sono un punto fondamentale di connessione fra la spalla e il polso con l'allenamento si sentirà una ulterire sensazione di movimento che percorre tutto il braccio fino ai pollici. Aggiustarsi per far si di percepire nettamente questa seconda
sensazione.

3. Se capito la corretta posizione delle braccia e il loro rapporto col tronco e avete conquistato la corretta sensazione allora muovere la mano destra (quella che sta sotto) lungo una linea diagonale verso il lato destro del corpo, girare il polso e inclinando il tronco verso destra immaginare di spingere un muro con il palmo. Durante il movimento il deltoide si contrarrà il minimo necessario per sollevare il braccio. Il gomito non sarà chiuso, il trapezio rilassato.
Se il tutto viene eseguito correttamente sarà percebibile una netta sensazione che percorre il braccio fino a giungere alla mano.
Questa sensazione non è dovuta all'ungamento dei muscoli è non dovuta alla tensione dei tendini, ma è esattamente il nostro Qi che si muove. Potremmo chiamarla energia bioelettrica o nervosa.
Come facciamo a sapere che è il Qi? Perché questa sensazione è ben distinguibile dalle altre e cambia direzione a seconda del tipo di movimento seguendo dei percorsi ben definiti nella medicina cinese.
All'inizio sarà difficile distinguere questa sensazione dalla sensazione restituita dai tendini, ma con poco esercizio non solo sarà netta la differenza, ma sarà una sensazione piacevole e benfica tale da indurci a ricercarla spesso e a non vedere l'ora di riprodurla.

Il QiQong è un arte grossolana di lavoro sui blocchi del Qi rispetto per esempio l'agopuntura che è invece più puntuale, ma ha il vantaggio di lavorare un insieme di canali contemporaneamente.

Nota a margine:
Da settembre pratico yoga e qiqong praticamente tutti i giorni dai 10 ai 30/40 minuti e, toccandomi le palle, quest'inverno l'ho passato indenne dai malanni di stagione. Nonostante i miei 14 gradi in casa fino a fine dicembre e i miei attuali 17 gradi dopo la prima neve (mi hanno convinto che se non avessi acceso la caldai si sarebbero rovinati gli ugelli della stessa) e per le lamentele di entrava a casa mia.
Nonostane il mio collega mi abbia starnutito in faccia una giornata intera per poi stare ammalato una settimana. Così di seguito tutti i collegi logisticamente più prossimi alla mia postazione.
Può essere che abbia ibernato i virus in casa oppure l'actimel o la mela al giorno, ma senza sapere né leggere né scrivere ritengo che un pò di merito vada data anche alla mia pratica che rimane comunque un'ottima abitudine non foss'altro che io dopo mi sento molto, ma molto bene.

Ieri avevo scritto forse meglio e in modo più chiaro. Quindi eventuali altri dettagli li esporrò a fronte di eventuali vostri dubbi in merito agli esercizi.

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Offline Bingo Bongo

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Re:Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !
« Reply #67 on: February 16, 2013, 22:28:04 pm »
+2
La cosa che più mi spiace MY è che molte persone che conosco e a cui magari voglio bene passeranno la vita senza sapere ciò che si sono perduti.
Non si possono costringere le persone a fare ciò che non vogliono anche se il "non fare" una cosa spesso è una scelta dovuta a ignoranza o a partito preso.
Poi quando magari provono non possono più farne a meno.
Come è successo a me, ma penso anche a te e a tanti, anche tutti perché no, di quelli che scrivono in questo forum tanto appassionati da sentire il bisogno di far parte di una comunità con la quale condividere i propri problemi marziali, ma spesso anche le proprie felicità marziali.
L'importante è mettersi in gioco e non togliersi la possibilità di scoprire qualcosa di nuovo solo perché non fa fighi o perché ci sentiremmo esclusi. Fortunatamente nella vita ci sono quelli che ci escludono e ci sono quelli che ci comprendono.
Mi piace parlare di yoga e qiqong, di pugilato o di thai e penso che serva e faccia bene, ma poi ho bisogno di fare e di praticare e in questa fase non esiste pià il meglio o il peggio, ma solo il far bene il più possibile.
Tante delle cose che ho conosciuto nel mondo delle discipline salutari o marziali o negli SdC non ho più potuto fare a meno. Forse tutte e laddove ho abbandonato la pratica non ho abbandonato comunque l'insegnamento e il significato della disciplina che mi porto dentro anche se solo a livello intellettuale (come per l'aikido per es.)

Per il resto sono d'accordo sullo yoga: è la disciplina con la più alta specializzazione se parliamo di flessibilità e direi anche di respirazione.
Molti anni fa quando ho fatto il mio primo esercizio di pranayama mi si è aperto un mondo di sensazioni e anche di coscienza di me stesso che non ho più potuto ignorare.

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Offline MachineGunYogin

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Re:Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !
« Reply #68 on: February 17, 2013, 14:06:56 pm »
+1
..Personalmente preferisco, senza averli mai conosciuti di persona,  il lavoro di maestri come Lam Kam Chuen...
Come mai dici cio'?
Accenni forse al lavoro del ZZ o altro? Il suo taiji, nominato Lam style, non mi sembra abbia avuto un gran successo.

Io ci ho fatto un paio di lezioni private, e mi sembra che sia molto piu orientato su pratiche salutari non marziali. Questo mi e' piaciuto del suo approccio. E comunque devo dire che e' una persona molto forte. Non ci ho combattuto e non l'ho messo alla prova, ma mi ha dato sta impressione nel lavoro con il corpo, una persona molto "solida" e molto agile.
Il video con il Jibengong del Xingyiquan che hai postato sopra è molto interessante, ti ringrazio Machine Gun e ben tornato!  :)
Grazie a te

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Offline MachineGunYogin

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« Reply #69 on: February 17, 2013, 14:50:59 pm »
+2
@ SifuBingoBongo e a tutti i gran fan del QI

Il discorso del qi, e del sentirlo fuori dal corpo, mi lascia sempre molto perplesso. Se mi dici che senti scorrrere il qi (sangue, plasma e altri fluidi) nel tuo corpo ci puo stare, lo yoga da esperienze molto forti a riguardo, soprattutto quando si attivano i bandha. Magari si puo pure vedere il colore della pelle cambiare, sintomo di aumento di circolazione (non solo sangue).

Ma il sentire la palla di energia tra le mani IMHO poco ha a che fare con il qi. Ci sono delle connessioni neurologiche nella corteccia sensoriale e motoria che hanno dei meccanismi di feedback continui e molto soffisticati: se posizioni le mani in un certto modo, dopo una serie di sequenze, questi meccanismi ti fanno sentire certe cose che sembrano esterne, vere. Ma l'informazione e' interna, nel cervello, non esterna, tattile, dovutra ad una palla di energia chiamata "qi" che hai creato con la pratica del qigong.

Questi concetti derivano dal lavoro di Ramachandran, un neuroscienziato dell'universita' do San Diego che ha scoperto un fenomeno chiamato "phantom limb": persone che hanno arti amputati accusano sensazioni "reali" sulla mano/piede che non c'e' piu (a volte anche molto dolorose). Questo sarebbe dovuto alla plasticita' del cervello che modifica la corteccia dedicata in un certo modo dopo l'amputazione (trasferendo la corteccia della mano amputata ad un altro arto,organo o tessuto), ma mantiene delle memorie (dovute al fenomeno di apprendimento long-term).

Quando senti la palla di energia, probabilmente grazie al taji/qigong hai creato delle connessioni nuove in quella zona o richiamato connessioni gia esistenti



Ma la sensazione del "sentire la palla" e' solo nel tuo cervello, non esiste nessuna palla e non hai creato nulla fuori, sono "solo" connessioni dentro. Quindi quando i maestri di qigong ti fanno sentire questa sensazione, per dimostrarti che il qi esiste, non hanno dimostrato proprio nulla in termini di energia, solo che hai dei neuroni i quali lanciano feedback e ti fanno sentire sensazioni che sembrano reali.

Con questo non voglio rinnegare le proprieta' benefiche delle arti interne, ma il discorso energia interna va preso molto con le pinze. Questo vale anche per l'agopuntura della quale sono molto ma molto scettico.

Fino ad oggi non ci sono studi scientifici (validi e affidabili) che dimostrino una superiorita' di pratiche come l' agopuntura all'effetto placebo (e' decenni che fanno esperimenti per vedere se funziona, non qualche annetto). Gli unici studi che si sono rivelati significativi, hanno un sacco di errori divuti alla mancanza di procedure standard quali "blinding" e "random sample allocation", senza contare le truffe dei sostenitori delle terapie alternative. Questo per dire che c'e' pieno in giro di gente che parla di energia, punti di pressione, consciousness e altri termini fighi, ma in relta' si tratta di cose che nessuno sa veramente e nessuno riesce a provare. La medicina tradizionale cinese, come l'ayurveda, sono sistemi "primitivi" che nascono sulle basi di credenze, misticismi e nozioni esoteriche di fisica e medicina. In europa avevamo pure noi una meidcina basata su credenze religiose e leggende popolari. Persone morte perche' trattate con terpie da maghi e stregoni del tempo, o pseudoscienziati che hanno sperimentato con metodi a dir poco disumani e basati su religioni o credenze pagane.   


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Offline Bingo Bongo

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Re:Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !
« Reply #70 on: February 18, 2013, 17:34:05 pm »
0
Sono d'accordo con te MY. Io palle di energia per ora non ne sento né fra le mani né da altre parti :).
Infatti non capisco se ti stavi riferendo nello specifico al mio post sul QiQong. In quel post ho solo detto di abbassare le mani "come se" si spingessero 2 palloni che si possono immaginare di gomma come quelli del pilates, da basket o come si preferisce per agevolare la posizione finale dei polsi che stanno appunto come appoggiati su una palla.

Per il resto parliamo solo di lavoro interno che è appunto interno, di energia interna e di sensazioni che sono appunto interne.
Anche le sensazioni restituite dallo stretching sono il risultato di collegamenti neurali e di cambiamenti fisici di tendini e muscoli. Col Qi è esattamente la stessa cosa, ma la sensazione è diversa anche se sempre anche neurale e anche fisica cioè nervosa nel senso che la sensazione è restituita a livello nervoso ed elaborata sempre a livello neurologico.
Quindi niente sfere o palle di energia alla dragon ball. Almeno non è il mio caso.

Quando si pratica QiQong e in particolare esercizi di taiji qiqong come per esempio il "bozzolo di seta" (Chan Ssu Chin) si entra in contatto con un mondo completamente diverso di praticare dove la qualità del movimento e lo stato psicofisico non degradano, ma migliorano col proseguire della sessione di allenamento.
Mi spiego: se faccio i pao avrò una fase di riscaldamento seguita da una di massima prestazione e una di decadimento della stessa durante la sessione.
Durante una sessione di taiji qiqong man mano che si va avanti la qualità dell'esercizio migliora costantemente quindi si parte da una fase diciamo degradata (perché non si è ancora totalmente rilassati, perfettamente coordinati, completamente centrati,  ecc...) per poi, man mano, arrivare alla miglior qualità possibile per quella sessione. Un'ora dopo la qualità del mio movimento sarà migliorata rispetto al momento di inizio. Questo perché oltre a qualità fisiche ci sono qualità mentali come l'essere "rilassati", essere "leggeri", essere "una cosa sola" che richiedo un costante che sono tutt'uno con lo stato fisico. Quindi al migliorare dello stato psichico migliora lo stato fisico.

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Offline MachineGunYogin

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Re:Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !
« Reply #71 on: February 19, 2013, 00:43:09 am »
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... non capisco se ti stavi riferendo nello specifico al mio post sul QiQong. In quel post ho solo detto di abbassare le mani "come se" si spingessero 2 palloni che si possono immaginare di gomma come quelli del pilates, da basket o come si preferisce per agevolare la posizione finale dei polsi che stanno appunto come appoggiati su una palla.
Sorry, my bad  :-[

Avevo interpretato male, credevo ti riferissi al sentire la sfera con la mani, sensazione che di solito viene associata al qi e molto facile da evocare.

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Offline Takuanzen

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Re:Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !
« Reply #72 on: February 19, 2013, 13:52:19 pm »
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..Personalmente preferisco, senza averli mai conosciuti di persona,  il lavoro di maestri come Lam Kam Chuen...
Come mai dici cio'?
Accenni forse al lavoro del ZZ o altro? Il suo taiji, nominato Lam style, non mi sembra abbia avuto un gran successo.

Io ci ho fatto un paio di lezioni private, e mi sembra che sia molto piu orientato su pratiche salutari non marziali. Questo mi e' piaciuto del suo approccio. E comunque devo dire che e' una persona molto forte. Non ci ho combattuto e non l'ho messo alla prova, ma mi ha dato sta impressione nel lavoro con il corpo, una persona molto "solida" e molto agile.
Il video con il Jibengong del Xingyiquan che hai postato sopra è molto interessante, ti ringrazio Machine Gun e ben tornato!  :)
Grazie a te
Ho letto soltanto il suo libro "La nuova via del Qigong".
Si, mi riferivo principalmente al suo lavoro sullo Zhang Zhuang, che comunque mantiene un certo legame con l'Yiquan (perlomeno per l'aspetto formale degli esercizi) del suo maestro Yu Yongnian, per quanto quello di Lam sia un metodo di Qigong e quindi centrato unicamente sull'aspetto salutare ed energetico, non marziale:
Zhan zhuang (站桩) day 1

La sua didattica mi sembra comunque piuttosto chiara e semplice e questo è un aspetto positivo, soprattutto per dei principianti.
Mi è capitato di fotocopiare delle sue pagine per una persona semi paralizzata che chiedeva esercizi da sdraiati, essendo costretta a stare per lunghi periodi della giornata a letto. Una caratteristica fondamentale del qigong è la sua adattabilità a diversi contesti e situazioni: si tratta di esercizi che si possono tutti eseguire sia da sdraiati, che da seduti, che in piedi.
Non sapevo che avesse elaborato un suo Taiji: nel libro vi erano infatti alcuni movimenti singoli (danlian) fondamentali e comuni alle varie forme, inseriti tra gli esercizi di Qigong.

@Machine: visto che in questo confronto sono stati portati molti esempi relativi al Qigong, ti andrebbe invece di mostrare con video alcuni aspetti rappresentativi delle caratteristiche sopra elencate dello Yoga? Grazie. ;)

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Offline MachineGunYogin

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Re:Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !
« Reply #73 on: February 19, 2013, 17:27:17 pm »
+1
@Machine: visto che in questo confronto sono stati portati molti esempi relativi al Qigong, ti andrebbe invece di mostrare con video alcuni aspetti rappresentativi delle caratteristiche sopra elencate dello Yoga? Grazie. ;)
Vedi Takuan, il problema con lo yoga è che non trovi facilmente video sulle pratiche interne, ma contorsionisti che ti mostrano posizioni estreme o belle ragazze che mostrano uno yoga da centro fitness con i culi a mandolino.

Lo yoga nasce come prtica di risveglio, unire corpo-mente per ottenere l'enlightenment. Punto e basta. C'è un lavoro interno che non ha come scopo l'avere il corpo tonico, dimagrire, o migliorare la salute. Lo scopo primario è il risveglio. Questo non toglie che la salute viene da se quando si pratica in quella direzione, ma piu che un lavoro fisico è un lavoro mentale attraverso il corpo (originariamente). In poche parole è inutile che sai fare certe asana estreme perchè hai sviluppato elastcità se non hai presenza corporea in qullo che fai, con la mente concentrata in ogni singolo movimento e in ogni singola postura. Chi rimane nelle posizioni e sa osservare quello che succede, emozioni che scorrono, pensieri, sensazioni fisiche... fa un lavoro completo. Il problema è che non è facile spiegare ste cose con un video, ma anche su un libro ci sono dei limiti.

Quello che vedi sul tubo sono pratiche pensate per un pubblico occidentale, e forniscono quello che gli americani (e europei) cercano: bellezza, apparenza, dimagrimento e benessere. Pranayama per il dimagrimeno ? questo è un paradosso per la filosofia dello yoga

Kapalbhati Breathing Exercise For Weight Loss - Anti Ageing Anaahat Yoga

o esibizioni da circo orfei

Esak Garcia : Advanced Demonstration Bikram Yoga Richardson

Poco si trova su pratiche interne (se non su libri scritti nei secoli). Qualche praticante di yoga fa vedere qualcosina, ma sono tutte interpretazioni occidentali che comunque mostrano solo una parte del lavoro profondo:

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=zplQe1Y0-QY#!

Intro to Kundalini Yoga with GURMUKH

L'utltimo è un video promozionale ma mostra delle tecniche tantriche, di lavoro interno.
« Last Edit: February 19, 2013, 17:30:51 pm by MachineGunYogin Singh »

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Offline Takuanzen

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Re:Qigong Vs. Yoga: Differenze Sostanziali !
« Reply #74 on: February 25, 2013, 22:26:03 pm »
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Grazie Machine Gun, lo Yoga è un universo con infinite sfaccettature e differenti correnti. E' un peccato che qui in Occidente arrivino solo le sue manifestazioni più superficiali! :sur:



Questi concetti derivano dal lavoro di Ramachandran, un neuroscienziato dell'universita' do San Diego che ha scoperto un fenomeno chiamato "phantom limb": persone che hanno arti amputati accusano sensazioni "reali" sulla mano/piede che non c'e' piu (a volte anche molto dolorose). Questo sarebbe dovuto alla plasticita' del cervello che modifica la corteccia dedicata in un certo modo dopo l'amputazione (trasferendo la corteccia della mano amputata ad un altro arto,organo o tessuto), ma mantiene delle memorie (dovute al fenomeno di apprendimento long-term).

Ho sentito parlare del lavoro di Ramachandran e non lo metto in discussione, tuttavia non credo proprio che abbia scoperto il "phantom limb" (l'arto fantasma), visto che ne parlava già Maurice Merleau-Ponty in "Fenomenologia della percezione" del 1945. Si trattava soprattutto di soggetti che erano stati mutilati durante la guerra. Era soltanto una precisazione. :)