Ar.Ma.

Arti marziali Cinesi => Taiji quan, Xingyi quan, Yi Quan e Bagua zhang => Topic started by: kappotto on June 05, 2013, 09:26:15 am

Title: Il Chi e la corsa
Post by: kappotto on June 05, 2013, 09:26:15 am
E’ da due mesi che corro regolarmente tre o quattro volte alla settimana. Con mia grande sorpresa, al termine di ogni corsa sento il Chi molto più facilmente che con la meditazione.

Lo spunto per correre mi è arrivato sia per tirar giù la pancetta, che non è sicuramente degna del buon praticante di arti marziali, sia per completare l’allenamento nel taiji quan, che è un po’ deficitario dal lato “fiato”.

Al termine di ogni seduta pratico stretching e Zhang Zhuang. Dopo la corsa, nella posizione Ma Pu, inizio a praticare il Piccolo e il Grande Circuito Celeste. La sensazione del calore che scorre lungo le membra è molto intensa. Lo stesso tipico pizzicore alle mani è molto forte.

Forse mi accade perchè il corpo è stanco e raggiungo il “song”, la rilassatezza tanto insegnata dal Maestro Yang Cheng Fu? Probabile. Ho letto in giro per la rete che la stessa pratica dello Zhang Zhuang prorogata per ore e ore servisse per stancare gli studenti e fargli praticare il taiji quan con giusto grado di morbidezza e scioglievolezza.

O forse tutto questo avviene perchè i muscoli sono irrorati di sangue e il corpo è molto caldo? Il calore naturale del corpo scorre naturalmente perchè è molto forte dopo un’attività fisica prolungata. Insomma, è un fatto puramente mecccanico del corpo umano? A questo punto mi si aprono diversi interrogativi su cosa sia e cosa intendono gli orientali con il concetto di Chi, che racchiude tutto e niente.

La cosa bella è che i sintomi, le prove, che il Chi esiste si sentono molto bene, però sono solo lo specchio, le conseguenze della presenza del Chi. Inizio a pensare che il Chi sia una metafora sul funzionamento del corpo per spiegare alcuni fenomeni, che sia un linguaggio che fornisce la grammatica del corpo umano. La scienza moderna occidentale usa un altro vocabolario e da’ altre spiegazioni, che però non sono per forza in contrasto con i precetti cinesi.

Vi sono capitate esperienze simili? Quando sentite di più il Chi?
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Fabio Spencer on June 05, 2013, 09:35:25 am
La cosa bella è che i sintomi, le prove, che il Chi esiste si sentono molto bene, però sono solo lo specchio, le conseguenze della presenza del Chi. Inizio a pensare che il Chi sia una metafora sul funzionamento del corpo per spiegare alcuni fenomeni, che sia un linguaggio che fornisce la grammatica del corpo umano. La scienza moderna occidentale usa un altro vocabolario e da’ altre spiegazioni, che è però non sono per forza in contrasto con i precetti cinesi.
non so rispondere alle tue domande, ma la parte quotata la condivido in pieno.
occhio però a parlarne in circoli più tradizionalisti, finirebbe "a fischi e piriti" come è successo a me.  ;)
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: MachineGunYogin on June 05, 2013, 09:44:38 am
Grazie della condovisione.
Il fatto di fare meditazione dopo attivita fisica accade pure nello yoga. Si dice che la parte fisica sia appunto la preparazione alla parte più mentale, ma allo stesso tempo è mentale in se stessa se ci porti presenza. Il motivo è come dici dovuto in parte al rilassamento: non è facile stare fermi a meditare appena svegliati, quindi spesso si ricorre ad un'oretta di pratica intensa. Un altro motivo potrebbe essere che la pratica muove i fluidi corporei. Poi una volta entrato in meditazione questi fluidi scorrono molto meglio per il discorso di rilassamento , apertura delle giunture e attenzione mentale. Di sicuro correre e andare in doccia per poi riprendere con la routine quotidiana non produce nulla, manca la chiusura del ciclo.
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: SassoDiBosco on June 06, 2013, 10:55:37 am
E' anche vero che correndo ( o muovendosi tanto in genere ) il corpo "vibra" , e questo senza meno ne facilita lo scioglimento ed aiuta il fluire del qi
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Kufù on June 06, 2013, 11:25:41 am
il formicolio e' sintomo di qi bloccato
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Fabio Spencer on June 06, 2013, 11:50:10 am
il formicolio e' sintomo di qi bloccato
Essendo ignorante sull'argomento non riesco a capire se è una cosa detta seriamente oppure se stai scherzando.
 :-\
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: happosai lucifero on June 06, 2013, 11:54:42 am
il formicolio e' sintomo di qi bloccato
Essendo ignorante sull'argomento non riesco a capire se è una cosa detta seriamente oppure se stai scherzando.
 :-\


la scritta sotto l'avatar..
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Kufù on June 06, 2013, 12:03:24 pm
il formicolio e' sintomo di qi bloccato
Essendo ignorante sull'argomento non riesco a capire se è una cosa detta seriamente oppure se stai scherzando.
 :-\
la scritta sotto l'avatar..

 :thsit:
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Fabio Spencer on June 06, 2013, 13:18:31 pm
il formicolio e' sintomo di qi bloccato
Essendo ignorante sull'argomento non riesco a capire se è una cosa detta seriamente oppure se stai scherzando.
 :-\
la scritta sotto l'avatar..

 :thsit:
Happo-Kufù 1
Fabry 0

 :dis:
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 11, 2013, 10:31:06 am
E’ da due mesi che corro regolarmente tre o quattro volte alla settimana. Con mia grande sorpresa, al termine di ogni corsa sento il Chi molto più facilmente che con la meditazione.

.....
Al termine di ogni seduta pratico stretching e Zhang Zhuang. Dopo la corsa, nella posizione Ma Pu, inizio a praticare il Piccolo e il Grande Circuito Celeste. La sensazione del calore che scorre lungo le membra è molto intensa. Lo stesso tipico pizzicore alle mani è molto forte.

Forse mi accade perchè il corpo è stanco e raggiungo il “song”, la rilassatezza tanto insegnata dal Maestro Yang Cheng Fu? Probabile. Ho letto in giro per la rete che la stessa pratica dello Zhang Zhuang prorogata per ore e ore servisse per stancare gli studenti e fargli praticare il taiji quan con giusto grado di morbidezza e scioglievolezza.

O forse tutto questo avviene perchè i muscoli sono irrorati di sangue e il corpo è molto caldo? Il calore naturale del corpo scorre naturalmente perchè è molto forte dopo un’attività fisica prolungata. Insomma, è un fatto puramente mecccanico del corpo umano? A questo punto mi si aprono diversi interrogativi su cosa sia e cosa intendono gli orientali con il concetto di Chi, che racchiude tutto e niente.

La cosa bella è che i sintomi, le prove, che il Chi esiste si sentono molto bene, però sono solo lo specchio, le conseguenze della presenza del Chi. Inizio a pensare che il Chi sia una metafora sul funzionamento del corpo per spiegare alcuni fenomeni, che sia un linguaggio che fornisce la grammatica del corpo umano. La scienza moderna occidentale usa un altro vocabolario e da’ altre spiegazioni, che però non sono per forza in contrasto con i precetti cinesi.

Vi sono capitate esperienze simili? Quando sentite di più il Chi?

ciao , allora ti ringrazio per aver scritto nella sezione, anche se il discorso è un pò complicato, complicato per me che "traduco" sempre il vocabolario appunto di un'altra tradizione, ma nonostante questo ho tanti difficoltà e dire cosa è e cosa non è. chi IL chi è una di queste.
Quindi io vorrei chiederti le tue impressioni su un particolare del tuo discorso su cui a suo tempo mi sono fatto delle domande.
Io , quando avevo più tempo , e si parla di anni fà  :'( :'( :'( :'(, avevo pur sempre il problema di far coincidere diversi tipi di allenamento tra loro, dovendo allenare più cose insieme nella stessa seduta una cosa mi dava noia. la corsa con lo Zhang Zhuang.

per fare le cose bene copio e incollo le soglie di lavoro in relazione ai bpm

FREQUENZA CARDIACA BASALE (RHR = Resting Heart Rate) indica il numero di battiti cardiaci al minuto a riposo. E' un buon indicatore di forma fisica. Tanto più si è in buona forma, tanto minore è lo sforzo che il cuore deve compiere per pompare il sangue attraverso l'apparato cardiocircolatorio, e quindi tanto minore è il numero di battiti al minuto (frequenza) di cui il cuore necessita.
FREQUENZA CARDIACA MASSIMA (MHR = Maximum Heart Rate) è il massimo numero di battiti che il cuore può sostenere al minuto. Questo numero fornisce una base sulla quale calcolare le fasce di allenamento cardiaco espresse in termini di percentuale della massima frequenza cardiaca. E' possibile calcolare la frequenza cardiaca massima (FC max) mediante una semplice formula, basta sottrarre ad un numero fisso (220 uomini e 226 per le donne) l'età espressa in anni. Quindi per un individuo di 30 anni avremmo MHR=190 per gli uomini e MHR=196 per le donne.
Partendo dall'MHR teorico individuale è quindi possibile calcolare i limiti di MHR per un allenamento efficace. Tali limiti variano in funzione dell'obiettivo individuale. Quindi indicativamente possiamo considerare 4 fasce di allenamento differenziate:

FASCIA   LIMITI MHR   OBIETTIVO
1   60/70% MHR   Attività Moderata
2   70/80% MHR   Attività Aerobica/Dimagrimento
3   80/90% MHR   Attività alla Soglia Anaerobica
4   90/100% MHR   Attività Massima

l'ho ripreso da qui http://www.atletix.net/public/code/cp_dpage.php?aiocp_dp=article_corsa_cardiofrequenzimetro (http://www.atletix.net/public/code/cp_dpage.php?aiocp_dp=article_corsa_cardiofrequenzimetro)
l'ho preso solo per darti un'idea di quello che parliamo

allora io ti dicevo ho avuto problemi a fare zz con la corsa a secondo di cosa e di come lo allenavo
se allenavo il fondo lento/lentissimo non avevo problemi, impatto a livello ovviamente basso, sotto o poco sopra il 60%
se invece correvo più forte, alternavo fartlek, fondo medio fondo veloce, ovviamente veloce per la mia poca attitudine alla corsa, per indendersi fondo veloce e medio siamo circa sui70%-80% bpm a naso, i problemi venivano fuori se facevo lo zz dopo.
mediamente in queste tipologie correvo sui 20-30 minuti
Per quanto riguarda gli scatti, se il lavoro non era eccessivo tipo sei scatti per 60-80 metri con recupero totale o quasi, non avevo problemi o poca cosa, se i lavori salivano avevo grossi problemi a fare zz

Parlandone con altri praticanti , sentivo che molte scuole sconsigliavano il lavoro aerobico e lo zz nella stessa sessione, io per le prove che ho fatto posso dirti che mi trovo male anche con il conditioning e con e soprattutto con i lavori di forza, leggi pesi, che coinvolgono le gambe. Qui proprio le due cose erano, ora non mi alleno molto, totalmente antitetiche, mai nello stesso giorno, e soprattutto se allenavo male uno , cioè tipo avevo ecccessivi doms per i pesi i giorni successivi, saltava amche l'altro.
i problemi venivano anche a invertire l'ordine prima lo zz e poi la corsa

Ora capisco che il mio è stato un discorso lungo e confuso, ma ti piacerebbe parlare delle tue impressioni nello specifico dello zz con la corsa, problemi, magari dandoci due info su come e quanto corri.
se non hai il cardiofrequenzimetro puoi sapere i battiti a fine allenamento così. conti i battiti per 10 secondi e li moltiplichi per 6 oppure conti i battiti per 6 secondi e li moltiplichi per 10

 ciao e grazie
PS: se qualcuno volesse dire la sua  sull'argomento anche in una prospettiva più ampia sarebbe il benvenuto
PPS: cmq provo a fare qualche "invocazione"
ciao luca
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: kappotto on June 11, 2013, 14:10:41 pm
Ciao Luca,
Io faccio corsa molto lenta. Corro da poco e sono un po' sovrappeso ( 80 kg su 174cm) , perciò sto cercando di limitare al minimo il rischio infortuni. Per questo sto seguendo la fantomatica prova del moribondo del sito albanesi.it con il relativo programma di allenamento. L'obiettivo è di tener d'occhio la dieta e muovermi di più, ma un poco alla volta.
La mia corsa quindi per ora è blanda, anche per questo non porto dietro il cardio frequenzimetro. Presumo quindi di stare tranquillamente nella fascia fino al 60-70%. Tieni conto comunque che ho una frequenza basale abbastanza bassa, sotto i 60.

Detto questo, svolgo lo ZZ a fine corsa e dopo lo stretching. Io non ho fatto corsi in cui si pratica lo ZZ. Nel mio dojo si pratica poco e niente. Pertanto ho iniziato a praticare in base a vari libri (sul taiji e la meditazione). Nello ZZ pratico il piccolo e grande circuito celeste. Non penso di dire cose assurde se affermo che le sensazioni che si provano possano benissimo essere frutto della propria immaginazione o suggestione. Il fine dello ZZ, per come lo vedo e lo pratico io, è rilassare mente e corpo. I "circuiti" sono sicuramente un valido aiuto, una sorta di Training Autogeno.

Il mese scorso, per prepararmi ad un torneo di calcetto, ho provato a fare ripetute di corsa e tutti quegli esercizi di Stretching dinamico che si fanno negli allenamenti di calcio, inculsi scatti, cambi di direzione, salti ecc. Dopo quegli allenamenti non sentivo il bisogno dello ZZ, forse per la tipologia differente di preparazione che volevo, quindi non ti posso dire se dopo esercizi del genere mi sia stato più facile o meno lo ZZ. (poi comunque ho abdicato al torneo di calcetto per una contrattura al quadricipite...)

Vincenzo




Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 11, 2013, 17:00:15 pm
ciao vincenzo, ti ringrazio per le risposte, e non ti preoccupare , ma avendo io avuto queste sensazioni ero curioso di sapere se altri avevano fatto delle prove o combinato diversi tipi di allenamento con lo zz.
piccolo OT , l'altro giorno parlando con conoscenti, di sfuggita però ;) che corrono da taaaanto tempo, ma in palestra, ho buttato lì anche io il test del moribondo di albanesi, mi hanno guardato come un pazzo che incitava a tecniche di autodistruzione o peggio.
Detto questo temo che se lo provassi ora non lo supererei  :'( :'( :'( :'( :'( :'(
mi sa che passata definitivamente la bronchite mi toccherà fare una prova
finito l'OT vediamo se qualcuno ha avuto esperienze o mi/ci può aiutare
ancora ciao luca
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: kappotto on June 12, 2013, 11:09:45 am
10 km in un'ora, questo è il test del moribondo. Per ora sono ancora moribondo...  :D
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Takuanzen on June 12, 2013, 13:17:23 pm
Discussione interessante. Con la corsa sono veramente pigro. Ma anche Yao Zongxun la consigliava ai praticanti di Yiquan per integrare il proprio allenamento. Quindi per la compatibilità con il Zhang Zhuan per me non c'è problema! :sur:
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 12, 2013, 16:54:58 pm
10 km in un'ora, questo è il test del moribondo. Per ora sono ancora moribondo...  :D
tranqui io sono un morto che cammina altro che moribondo :o :o :o :o :o
ti faccio sapere SE guarisco definitivamente come mi va il test (cioè prima 2 settimane per rimettermi  ;))
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 12, 2013, 16:58:48 pm
Discussione interessante. Con la corsa sono veramente pigro. Ma anche Yao Zongxun la consigliava ai praticanti di Yiquan per integrare il proprio allenamento. Quindi per la compatibilità con il Zhang Zhuan per me non c'è problema! :sur:
TAK che faccia bene un lavoro aerobico a chi fa AMT, ora viene giù il mondo, per me è chiaro, almeno da un punto di vista strettamente marziale o da un punto di vista della salute.


MA la domanda mia è: esperienze di corsa e zz nella stessa sessione di allenamento? tipo corri defatichi tipo 5 minuti e via di zz. e soprattutto che corsa , lenta veloce etc etc
Se separiamo le cose nessun problema, tipo corsa mattina zz la sera, era se le facciamo insieme cosa succede la vera domanda.
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Kufù on June 12, 2013, 17:19:30 pm
io fare zz prima e corsa dopo
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 12, 2013, 17:34:49 pm
io fare zz prima e corsa dopo

ecco se posso, non ti da noia correre dopo lo zz?
corsa come ? lenta veloce ?
 io sentivole gambe "imballate" e nella corsa , ad esclusione della corsa lenta, rendevo male male
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Dipper on June 12, 2013, 18:11:30 pm
Scusate se mi intrometto.
Se ZZ è tenere per tot minuti la posizione fermi con le gambe semiflesse (isometria in poche parole), è normale che dopo non si renda bene quando si cerca un'espressione dinamica del movimento. Il riscaldamento dovrebbe essere specifico rispetto a ciò per cui viene eseguito.

Prima di una cosa che sia un minimo più intensa del jogging, mi permetto di suggerire riscaldamento con corsetta leggera con magari qualche variazione, andatura e / o slancio.

Il ZZ vi consiglierei di farlo alla fine casomai.
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Kufù on June 12, 2013, 23:02:41 pm
si, subito dopo lo zz ci piazzavo una passeggiata, corsa in seguito

non facevo zz dopo la corsa perche' poi ero sbilenco

non e' una regola, e' solo che mi trovavo meglio
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 13, 2013, 00:58:03 am
Scusate se mi intrometto.
marrano come osiii  :o :o :o :o :o :o


Spoiler: show
 :gh: :gh: ;D ;D ;D più siamo e meglio è



.....
Se ZZ è tenere per tot minuti la posizione fermi con le gambe semiflesse (isometria in poche parole), è normale che dopo non si renda bene quando si cerca un'espressione dinamica del movimento. Il riscaldamento dovrebbe essere specifico rispetto a ciò per cui viene eseguito.

Prima di una cosa che sia un minimo più intensa del jogging, mi permetto di suggerire riscaldamento con corsetta leggera con magari qualche variazione, andatura e / o slancio.

Il ZZ vi consiglierei di farlo alla fine casomai.
allora la verità è che io ho sempre un pò di confusione quando si parla di zz e di isometria, presi singolarmente, e fare una comparazione mi è difficile. per il poco di isometria che ho visto e per lo zz che ho praticato, che mi è sempre risultato ostico, ci sono punti di contatto, tralasciando gli esercizi in un cui c'è una contrazione .
Detto questo poi ogni scuola di kf ha il suo zz il che rende tutto più complesso.

Ora il tutto nasce da miei tentativi di mettere insieme zz e corsa, tentativi fatti anni fà, perchè di fatto volevo allenare entrambi e avevo tipo quei 2/3 allenamenti extra palestra.

zz quindi non lo prendere come esercizio di riscaldamento

prima della corsa io tendenzialmente sono un tipo che fa riscaldamento che coincide con corsa blanda e dopo circa 7 minuti ci mettevo almeno quattro allunghi, non lunghi 30-40 metri circa,  intervallati da corsa blanda
 se sono un pò incriccato, è freddo o altro, prima di tutto faccio mobilità articolare.

dopo il riscaldamento corsa  defaticamento e dopo zz, e qui cadeva l'asino  perchè lo zz mi veniva male
allora ho provato mobilità articolare, riscaldamento zz , camminata breve OR stop breve OR altro e poi corsa
la corsa mi veniva male, ero parecchio sotto tono
parlando con altre persone che fanno taiji viene fuori che loro non aggiungono mai corsa, altro che non sia corsa blanda o jogging o lenta , allo zz nella stessa seduta

detto questo volevo sapere che se ne pensava nel forum

spero di essermi spiegato :D :D :D
se mi dici di no mi arrabbio  [kill] [kill] [kill] [kill] :) :) :) :)
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 13, 2013, 01:00:08 am
si, subito dopo lo zz ci piazzavo una passeggiata, corsa in seguito

non facevo zz dopo la corsa perche' poi ero sbilenco

non e' una regola, e' solo che mi trovavo meglio
ho capito grazie, la sensazione di essere storto la sentivo pure io
ma come corri? piano o veloce?
se veloce andava bene? nessun problema?
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Kufù on June 13, 2013, 08:18:40 am
ho capito grazie, la sensazione di essere storto la sentivo pure io
ma come corri? piano o veloce?
se veloce andava bene? nessun problema?

in estrema gradualita'

fai conto che dopo zz, dal camminare alla corsa lentissima a blanda, potevano passare 20min mezz'oretta

dopo questa fase di transizione era il momento di una corsa abbastanza veloce (mai scatti, una velocita' che ti permette una certa continuita')

a quel punto si partiva col parkour ma vabbeh, e' comune pensare che non sia legato alle arti marziali, me ne faro' una ragione
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: kappotto on June 13, 2013, 10:15:23 am
Parkour? Te gh'è il fisic!  :)

Per me ZZ solo dopo la corsa, che per ora è solo lenta. Prima della corsa lenta, riscaldamento correndo a velocità bassissima per 10 minuti e stretching moderato.

Comunque, se il fisico e la mente non sono rilassati, l'è dura fare ZZ. Perciò dopo scatti o corsa veloce non ha neanche molto senso lo ZZ, per me.
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 13, 2013, 12:05:36 pm
ho capito grazie, la sensazione di essere storto la sentivo pure io
ma come corri? piano o veloce?
se veloce andava bene? nessun problema?

in estrema gradualita'

fai conto che dopo zz, dal camminare alla corsa lentissima a blanda, potevano passare 20min mezz'oretta

dopo questa fase di transizione era il momento di una corsa abbastanza veloce (mai scatti, una velocita' che ti permette una certa continuita')



allora ho anche io avuto più o meno le stesse sensazioni , se inframezzavo come dici tu la situazione migliorava ma non era una corsa soddisfacente lo stesso. Il che però mi porta a pensare che ci siano anche differenze tra individuo e individuo, o anche uno stato di forma diverso.
Per gli scatti, io li faccio tendenzialmente quando sono fresco, mi scaldo, corsettina leggera, qualche allungo, ma poi cerco di metterli il prima possibile, dopo una corsa veloce
Spoiler: show
quando parlo di corsa veloce riferita a me, pur sapendo che è solo una questione di percentuali rispetto alle proprie capacità, mi viene sempre da sorridere  :D :D :D
non li metto mai




a quel punto si partiva col parkour ma vabbeh, e' comune pensare che non sia legato alle arti marziali, me ne faro' una ragione

ma non è poi così vero sai?
conosco persone che allenano il parkour accanto al proprio stile, e soprattutto nelle AMT cinsei, dove c'era in alcune scuole un lavoro, ormai perso direi o quasi, che si potrebbe definire un parkour basico, senza le parti più acrobatiche.
alcuni allora recuperano, più o meno, con il parkour
http://www.baguacademy.it/it/formazione/parkour (http://www.baguacademy.it/it/formazione/parkour)
a firenze quando passò , passa senza continuità tuttora ma io non sono in contatto, all'istituto di wushu lucas christopoulos
Spoiler: show
http://www.sinoptic.ch/wushu/index.htm
fece vedere qualcosina di un sistema simile , io non c'ero quella volta lo vidi successivamente per altro, dove di fatto insegnava la camminata sui muri , in verticale, che a me sembrò tanto simile alla wall walk del parkour(li vedevo allenare mentre transitavo, ma forse era poco più di una dimostrazione, non so bene)
Spoiler: show
cmq un bello spin off su parkour e am ci starebbe bene  :) :) :)

detto questo se ti va, come sei arrivato al park our? fai preparazione atletica specifica o ti basta la tua attuale preparazione?
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Kufù on June 13, 2013, 12:34:01 pm
detto questo se ti va, come sei arrivato al park our? fai preparazione atletica specifica o ti basta la tua attuale preparazione?

sono sempre stato scalmanato fin da piccolo, andavo in rampa con lo skateboard

smesso quello, parkour un po' insegnato da amici che gia' sapevano qualcosa un po' dal mio maestro di kf e un po' autodidatta

nessuna preparazione specifica
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Dipper on June 13, 2013, 12:45:43 pm
Il ZZ sono sicuro che ha mille varianti, ma come sua manifestazione fisica non è altro che una contrazione isometrica dei muscoli degli arti inferiori.
Non metto in dubbio che avrà altre valenze interiori di cui non entro nel merito, ma sicuramente a livello biomeccanico è prima di tutto un lavoro di isometria o assimilabile (anche se non si è perfettamente immobili, poichè non è sicuramente un lavoro concentrico, ne' eccentrico, tantomeno auxotonico, e solo questi 4 ci sono).
Che lo si chiami o meno "riscaldamento" rimane un lavoro che nell'ambito della singola seduta, influenza negativamente successive prestazioni di velocità ed esplosività. Messo alla fine invece no (o non necessariamente).
Allo stesso modo, lavori di bassa intensità (anche una passeggiata prima della corsa) non sono certo il preambolo ideale per prestazioni che facciano un minimo alzare la lancetta dei giri del motore.

Consiglio anche di prendere in considerazione il senso di mancato rilassamento dopo lavori intensi come un segnale da non sottovalutare in quanto lavori intensi possono anche far vedere l'inferno lì per lì e immediatamente dopo, ma il recupero è certamente rapido, nell'ordine dei minuti.

Anzi, in realtà esercizi di rilassamento dopo lavori intensi sono ideali e solitamente ben praticati.

Quindi il senso di spossatezza dopo un lavoro intenso che non permette di rilassarsi può essere dovuto a:
1) Carico che, percepito come intenso in realtà intenso non è (faticoso =! intenso) e che si sposta invece verso un lavoro di volume.
2) Scarsa capacità di recupero a livello cardiovascolare.
3) Entrambi.

Attenzione che qui non siamo nel campo del soggettivo perchè tutto ciò è regolato da precisi e conosciuti processi biochimici. La soggettività si manifesta in altri parametri (soglia anaerobica, tolleranza al lattato, la stessa forza massima e mille altri...), ma non certamente nell'ordine dei carichi e dell'influenza che,a seconda di questo, hanno l'uno sull'altro.
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Takuanzen on June 13, 2013, 13:45:43 pm
Il ZZ sono sicuro che ha mille varianti, ma come sua manifestazione fisica non è altro che una contrazione isometrica dei muscoli degli arti inferiori.
Non metto in dubbio che avrà altre valenze interiori di cui non entro nel merito, ma sicuramente a livello biomeccanico è prima di tutto un lavoro di isometria o assimilabile (anche se non si è perfettamente immobili, poichè non è sicuramente un lavoro concentrico, ne' eccentrico, tantomeno auxotonico, e solo questi 4 ci sono).
All'inizio (livello base) sicuramente è un lavoro di isometria, ma non solo per i muscoli degli arti inferiori, ma anche per il resto del corpo, a livello soprattutto dei muscoli posturali (stabilizzatori).
Riguardo proprio ai muscoli degli arti inferiori è stato misurato un buon incremento della forza in soggetti di vario tipo, età e allenamento. Negli stadi successivi vi è anche un lavoro eccentrico, di studio del passaggio tensione e rilassamento, cercando di mantenere l'allungamento muscolare e tendineo della struttura corporea. Perlomeno nell'Yiquan/Dachengquan, negli altri stili non so (vi sono profonde differenze tra i vari stili nel praticarlo, o anche nelle varie correnti dell'YQ). ;)


Che lo si chiami o meno "riscaldamento" rimane un lavoro che nell'ambito della singola seduta, influenza negativamente successive prestazioni di velocità ed esplosività. Messo alla fine invece no (o non necessariamente).
Allo stesso modo, lavori di bassa intensità (anche una passeggiata prima della corsa) non sono certo il preambolo ideale per prestazioni che facciano un minimo alzare la lancetta dei giri del motore.

Consiglio anche di prendere in considerazione il senso di mancato rilassamento dopo lavori intensi come un segnale da non sottovalutare in quanto lavori intensi possono anche far vedere l'inferno lì per lì e immediatamente dopo, ma il recupero è certamente rapido, nell'ordine dei minuti.

Anzi, in realtà esercizi di rilassamento dopo lavori intensi sono ideali e solitamente ben praticati.

Quindi il senso di spossatezza dopo un lavoro intenso che non permette di rilassarsi può essere dovuto a:
1) Carico che, percepito come intenso in realtà intenso non è (faticoso =! intenso) e che si sposta invece verso un lavoro di volume.
2) Scarsa capacità di recupero a livello cardiovascolare.
3) Entrambi.

Attenzione che qui non siamo nel campo del soggettivo perchè tutto ciò è regolato da precisi e conosciuti processi biochimici. La soggettività si manifesta in altri parametri (soglia anaerobica, tolleranza al lattato, la stessa forza massima e mille altri...), ma non certamente nell'ordine dei carichi e dell'influenza che,a seconda di questo, hanno l'uno sull'altro.

Io negli ultimi tempi non mischio sedute di allenamento Yiquanistico a sedute di preparazione atletica: tendo a tenerle distinte, perché sono diverse fasi complementari del mio allenamento settimanale. In passato ogni tanto sono andato a correre e dopo praticavo Zhang Zhuan, Shili e Fali. Il risultato non era comunque affatto male.
Avevo provato anche ad inserire il ZZ durante le pause del Tabata o di altri circuiti di condizionamento, oppure spesso lo eseguivo (e lo eseguo) dopo un circuito di corda. Generalmente sono d'accordo con te sull'eseguirlo dopo: la trovo una versione che mi piace di più del Training autogeno o simili. Se lo si fa all'inizio di un lavoro tecnico, meglio eseguirlo dopo il riscaldamento, cioè esercizi di mobilità articolare, slanci, oscillazioni e stretching (poco o nulla quest'ultimo, preferisco dopo l'allenamento). E non tenere le posizioni per troppo tempo (errore che si fa spesso nell'Yiquan).
La mia puntualizzazione era solo sull'equiparazione Zhang Zhuan= Isometria arti inferiori. :thsit:

P.S: il Parkour è sicuramente tanta roba, soprattutto per gli esercizi in quadrupedia[1], ma anche per l'abituarsi a cadere e a gestire lo spazio in situazioni insolite. Dev'essere divertentissimo, curiosa la connessione/integrazione col Baguazhang.  :ohi:
 1. Versioni diverse sono per me ormai una droga... :sur:
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Kufù on June 13, 2013, 13:47:33 pm
Allo stesso modo, lavori di bassa intensità (anche una passeggiata prima della corsa) non sono certo il preambolo ideale per prestazioni che facciano un minimo alzare la lancetta dei giri del motore.

infatti non parlo di prestazioni

gestire la velocita' della corsa con estrema gradualita' e' una scelta dettata dalle sensazioni dei miei muscoli

capisco che la lancetta prestazionale possa puntare verso lo scarso, ma la procedura sopra descritta mi faceva stare bene
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Dipper on June 13, 2013, 14:52:11 pm
Il ZZ sono sicuro che ha mille varianti, ma come sua manifestazione fisica non è altro che una contrazione isometrica dei muscoli degli arti inferiori.
Non metto in dubbio che avrà altre valenze interiori di cui non entro nel merito, ma sicuramente a livello biomeccanico è prima di tutto un lavoro di isometria o assimilabile (anche se non si è perfettamente immobili, poichè non è sicuramente un lavoro concentrico, ne' eccentrico, tantomeno auxotonico, e solo questi 4 ci sono).
All'inizio (livello base) sicuramente è un lavoro di isometria, ma non solo per i muscoli degli arti inferiori, ma anche per il resto del corpo, a livello soprattutto dei muscoli posturali (stabilizzatori).
Riguardo proprio ai muscoli degli arti inferiori è stato misurato un buon incremento della forza in soggetti di vario tipo, età e allenamento.
Che tipo di forza? Dove è stato misurato?

Negli stadi successivi vi è anche un lavoro eccentrico, di studio del passaggio tensione e rilassamento, cercando di mantenere l'allungamento muscolare e tendineo della struttura corporea. Perlomeno nell'Yiquan/Dachengquan, negli altri stili non so (vi sono profonde differenze tra i vari stili nel praticarlo, o anche nelle varie correnti dell'YQ). ;)
Sorry Tak, ma l'eccentricità col rilassamento non c'entra nulla, è forse ciò che si trova più agli antipodi. L'eccentricità è una contrazione poderosa, nonostante i capi delle articolazioni si allontanano, ed è un lavoro ad alto rischio di infortuni.

Io negli ultimi tempi non mischio sedute di allenamento Yiquanistico a sedute di preparazione atletica: tendo a tenerle distinte, perché sono diverse fasi complementari del mio allenamento settimanale. In passato ogni tanto sono andato a correre e dopo praticavo Zhang Zhuan, Shili e Fali. Il risultato non era comunque affatto male.
Avevo provato anche ad inserire il ZZ durante le pause del Tabata o di altri circuiti di condizionamento, oppure spesso lo eseguivo (e lo eseguo) dopo un circuito di corda. Generalmente sono d'accordo con te sull'eseguirlo dopo: la trovo una versione che mi piace di più del Training autogeno o simili. Se lo si fa all'inizio di un lavoro tecnico, meglio eseguirlo dopo il riscaldamento, cioè esercizi di mobilità articolare, slanci, oscillazioni e stretching (poco o nulla quest'ultimo, preferisco dopo l'allenamento). E non tenere le posizioni per troppo tempo (errore che si fa spesso nell'Yiquan).
La mia puntualizzazione era solo sull'equiparazione Zhang Zhuan= Isometria arti inferiori. :thsit:
Non l'ho equiparato, sebbene si potrebbe. Ripeto, non entro nel merito di energie interne, ma dal punto di vista muscolare è una contrazione isometrica e risponde alla definizione.

Allo stesso modo, lavori di bassa intensità (anche una passeggiata prima della corsa) non sono certo il preambolo ideale per prestazioni che facciano un minimo alzare la lancetta dei giri del motore.

infatti non parlo di prestazioni

gestire la velocita' della corsa con estrema gradualita' e' una scelta dettata dalle sensazioni dei miei muscoli

capisco che la lancetta prestazionale possa puntare verso lo scarso, ma la procedura sopra descritta mi faceva stare bene
Sul benessere non discuto. La corsetta al parco piace e provoca benessere, sebbene non sia specifica per il nostro contesto. Lo dice uno che per qualcosa come 10 anni si sparava regolarmente minimo due o tre ore di corsetta settimanali, arrivando a fare anche 12 km in un ora.

Però se leggo che uno fa ZZ e poi non riesce a correre forte perchè si sente imballato mi sento in dovere di portare il mio contributo e spiegare perchè. Tutto qui :)
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Kufù on June 13, 2013, 14:57:19 pm
Però se leggo che uno fa ZZ e poi non riesce a correre forte perchè si sente imballato mi sento in dovere di portare il mio contributo e spiegare perchè. Tutto qui :)

ah ok, su questo concordo in pieno
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 13, 2013, 15:39:18 pm
Però se leggo che uno fa ZZ e poi non riesce a correre forte perchè si sente imballato mi sento in dovere di portare il mio contributo e spiegare perchè. Tutto qui :)

ah ok, su questo concordo in pieno

vi quoto insieme sia a Kufù che a R eugene
Ringrazio sempre chi partecipa ad una discussione, ma a volte un contributo va motivato, un pò meglio , altrimenti lascia un pò basiti.
Ora che sia o meno possibile per chi legge, ho detto le mie impressioni fisiche , parlarne è una cosa, essere supponenti un'altra
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Bingo Bongo on June 13, 2013, 15:44:54 pm
Interventi molto interessanti che poi leggerò con più attenzione.

Riguardo rapporto ZZ e corsa:

Premesso che se uno già dorme in piedi è più probabile che si addormenti subito se si mette a letto e che
se mi appresto a fare ZZ dopo che mi è morto il gatto, mi hanno licenziato e 10 mutumbo nigeriani stanno arrivando per stuprarmi probabilmente raggiungere il corretto stato di quiete non sarà facile.
Stessa cosa se siamo eccitati, psicofisicamente, per qualcosa di fatto o per qualcosa che stiamo per fare è difficile, in generale, rilassarsi e meditare (ma il lavoro è questo).
Ora, il ZZ richiede in prima battuta la corretta condizione posturale che si traduce nel mettere le giunture in una certa posizione in modo tale che la posizione risulti comodamente seduta. Niente dolori alle ginocchia o al fondo schiena. Una volta che le ossa sono a posto cioè sono posizionate per dare unicità strutturale allora inizia subito il lavoro mentale cioè quello di introspezione al fine di rilassare tutto ciò che non serve e di usare il minimo di quello che serve. Questa è una qualità funzionale alle discipline marziali.
A questo punto inizierà un continuo e sempre più preciso aggiustamento delle ossa e di conseguente rilassamento dei muscoli e ancora di aggiustamento delle ossa e così via. Questo è il ZZ ed l'unico circolo funzionale alle AM.
Raggiunto questo diciamo che la qualità, attraverso l'allenamento, la fa il saper accelerare in una condizione di stress il raggiungimento della miglior condizione psicofisica fin quando non diventa condizione naturale anche di fronte ai 10 mutumbo...
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 13, 2013, 15:50:25 pm
riparto con la discussione

Il ZZ sono sicuro che ha mille varianti, ma come sua manifestazione fisica non è altro che una contrazione isometrica dei muscoli degli arti inferiori.


non volevo distanziare il lavoro fatto nello zz così senza motivazione, ma se vedo delle analogie vedo anche delle differenze, ovviamente tutto si basa sulle mie esperienze che sono limitate

se io faccio zz lo faccio per aumentare ad un tot di tempo il tempo consecutivo in cui pratico la posizione, nei lavori isometrici che ho fatto o di cui ho letto si lavora a parametri più o meno fissi, tot secondi di lavoro tot di recupero, brevi periodi in paragone a quello che si cerca nello zz
ora è chiaro che questa è la mia esperienza ed è limitata

altra differenza è come si lavora
se è chiaro che si tiene una posizione fissa in entrambi i lavori , ci sono le differenze , ad esempio nello zz di baiji, che conosco poco ma che mi risulta paradossalmente più facile da spiegare, io tengo un mabu ma non tengo solo una posizione, con le gambe e con i  gomiti "virtualmente" spingo lateralmente avanti , ti direi cme spingere una parete che non c'è, o meglio una superficie che aderisce al corpo

ora non ho puntualizzato per niente, soprattutto la prima mi sembrava una  differenza importante
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 13, 2013, 16:11:56 pm


Consiglio anche di prendere in considerazione il senso di mancato rilassamento dopo lavori intensi come un segnale da non sottovalutare in quanto lavori intensi possono anche far vedere l'inferno lì per lì e immediatamente dopo, ma il recupero è certamente rapido, nell'ordine dei minuti.

Anzi, in realtà esercizi di rilassamento dopo lavori intensi sono ideali e solitamente ben praticati.

Quindi il senso di spossatezza dopo un lavoro intenso che non permette di rilassarsi può essere dovuto a:
1) Carico che, percepito come intenso in realtà intenso non è (faticoso =! intenso) e che si sposta invece verso un lavoro di volume.
2) Scarsa capacità di recupero a livello cardiovascolare.
3) Entrambi.

Attenzione che qui non siamo nel campo del soggettivo perchè tutto ciò è regolato da precisi e conosciuti processi biochimici. La soggettività si manifesta in altri parametri (soglia anaerobica, tolleranza al lattato, la stessa forza massima e mille altri...), ma non certamente nell'ordine dei carichi e dell'influenza che,a seconda di questo, hanno l'uno sull'altro.

allora cerco di capire cosa mi vuoi dire e cerco soprattutto di farmi capire.
nella mia esperienza si cerca di arrivare ad un lavoro nello zz che sia soddisfacente per i requisiti dello stile, e da/su quel minimo si lavora o per migliorare o per mantenere, per fare un esempio nel baiji, che ho visto pochissimo ma che è praticato da utenti preparati nel forum e che magari aiutano alla discussione, un buon lavoro è un mabu di 30 minuti consecutivi, ovvio che oltre il fattore tempo c'è il fattore qualità, cioè farlo bene.
Sempre nella mia esperienza, dopo un periodo molto graduale in cui inizi e sei principiante, ci sono diciamo 2 correnti di pensiero principali, una che pensa che nello zz si proceda sempre con , passami il termine , largo buffer, gradualmente, senza forzare troppo, l'altra che invece quando il lavoro lo fai da un pò che tende a far forzare e quindi resistere il praticante.
In entrambi i casi , soprattutto nel secondo, io ho corso male dopo. Ma chiariamo cosa vuol dire correre male.
se io faccio bene,senza cioè andare al limite,  in un'ora 10 km, e dopo un lavoro di zz faccio 7/8 km scarsi e mi sento più affaticato, ho per me corso male.

Ora non voglio impuntarmi, e c'è la possibilità che faccia male lo zz(o che facessi male visto che sono prove di alcuni anni fà) , ma io parlo di mie esperienze e su quelle mi baso.

Una cosa sola , se mi dici , e te lo chiedo nota bene , che lo zz sia un lavoro di rilassamento, spiegami cosa intendi per lavoro di rilassamento perchè secondo sei fuori strada.
Il rilassamento arriva, per chi è bravo, dopo un lavoro intenso .
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 13, 2013, 16:18:49 pm
Interventi molto interessanti che poi leggerò con più attenzione.

Riguardo rapporto ZZ e corsa:

Premesso che se uno già dorme in piedi è più probabile che si addormenti subito se si mette a letto e che
se mi appresto a fare ZZ dopo che mi è morto il gatto, mi hanno licenziato e 10 mutumbo nigeriani stanno arrivando per stuprarmi probabilmente raggiungere il corretto stato di quiete non sarà facile.
Stessa cosa se siamo eccitati, psicofisicamente, per qualcosa di fatto o per qualcosa che stiamo per fare è difficile, in generale, rilassarsi e meditare (ma il lavoro è questo).
Ora, il ZZ richiede in prima battuta la corretta condizione posturale che si traduce nel mettere le giunture in una certa posizione in modo tale che la posizione risulti comodamente seduta. Niente dolori alle ginocchia o al fondo schiena. Una volta che le ossa sono a posto cioè sono posizionate per dare unicità strutturale allora inizia subito il lavoro mentale cioè quello di introspezione al fine di rilassare tutto ciò che non serve e di usare il minimo di quello che serve. Questa è una qualità funzionale alle discipline marziali.
A questo punto inizierà un continuo e sempre più preciso aggiustamento delle ossa e di conseguente rilassamento dei muscoli e ancora di aggiustamento delle ossa e così via. Questo è il ZZ ed l'unico circolo funzionale alle AM.
Raggiunto questo diciamo che la qualità, attraverso l'allenamento, la fa il saper accelerare in una condizione di stress il raggiungimento della miglior condizione psicofisica fin quando non diventa condizione naturale anche di fronte ai 10 mutumbo...

le tue spiegazioni strutturali dello zz sono sempre accurate grazie, ora vado di fretta e ci metto un sacco a rispondere ma aspettiamo altri contributi ;)
l'OT, causato da una mia vecchi domanda che mi facevo anni fà, è in sostanza se hai mai messo nella stesso  allenamento corsa veloce o media, e zz , allenato bene, scusa per la spiegazione striminzita ma sto "sloggando " dal forum
a presto luca 
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Dipper on June 13, 2013, 16:31:49 pm
Ma io non sto dicendo che fare una sedia romana o un ZZ siano la stessa cosa, per lo meno non lo do per assunto nella discussione, ma entrambe sono sicuramente contrazioni isometriche (il muscolo non si accorcia e non si allunga).
Che la tieni 10 secondi o un'ora, che tu la associ con immagini mentali o "virtuali", sempre isometria è, ovvero una contrazione in staticità.

Spoiler: show
Anche se non c'entra con il topic, per completezza, ad integrazione di quello che ho scritto prima, riporto anche altri casi particolari di contrazione dinamica: isocinetica e pliometrica.


Non mi sembra di avere mai scritto che ZZ è rilassamento (non è il mio campo, e ringrazio BB per la spiegazione, mi limto a considerazioni puramente biomeccaniche), ma spiegavo piuttosto le cose a chi raccontava di mancanza di rilassamento come condizione per fare ZZ dopo una corsa intensa o pseudo tale.
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 14, 2013, 00:08:54 am

Non mi sembra di avere mai scritto che ZZ è rilassamento (non è il mio campo, e ringrazio BB per la spiegazione, mi limto a considerazioni puramente biomeccaniche), ma spiegavo piuttosto le cose a chi raccontava di mancanza di rilassamento come condizione per fare ZZ dopo una corsa intensa o pseudo tale.
avevo appunto il dubbio, per questo chiedevo, era allora un dubbio non fondato, sorry

Ma io non sto dicendo che fare una sedia romana o un ZZ siano la stessa cosa, per lo meno non lo do per assunto nella discussione, ma entrambe sono sicuramente contrazioni isometriche (il muscolo non si accorcia e non si allunga).
Che la tieni 10 secondi o un'ora, che tu la associ con immagini mentali o "virtuali", sempre isometria è, ovvero una contrazione in staticità.




qui devi avere pazienza, so che la maggior parte delle persone vede zz come isometria, e non è che io dissento , ma nemmeno dico che sia così, semplicemente vedo dei punti di contatto, ma , per mancanza di dati/conoscenze o altro rimango nel dubbio che ci possa essere una coincidenza al 100% tra i due tipi di lavoro.
Tutto questo probabilmente è generato da un limite mio di capire.
Di base sarebbe più facile per il mio modo di pensare tradurre il lavoro zz come lavoro isometrico,
Ora non vorrei che questo discorso generasse un impasse, quindi mi piacerebbe tornare al discorso zz e corsa, altro che tu non creda che la definizione di isometria sia determinante all'argomentazione

Che la tieni 10 secondi o un'ora, che tu la associ con immagini mentali o "virtuali", sempre isometria è, ovvero una contrazione in staticità.


qui mi sono spiegato male, volevo dire che in quel tipo di zz si spinge con tutte le parti del corpo come se ci fosse una parete , una forza contrapposta a contatto con il corpo.

per vedere se uno fa questo particolare tipo di lavoro si mette una mano a contatto tipo della coscia,(tipo chi ti insegna , un compagno etc) se senti la pressione il lavoro è , per quel particolare, svolto bene.
Quella pressione va mantenuto anche senza che nessuno ti faccia sentire una forza contrapposta, ma solo facendo finta che ci sia
spero di essermi spiegato.

Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Takuanzen on June 14, 2013, 12:15:11 pm
Il ZZ sono sicuro che ha mille varianti, ma come sua manifestazione fisica non è altro che una contrazione isometrica dei muscoli degli arti inferiori.
Non metto in dubbio che avrà altre valenze interiori di cui non entro nel merito, ma sicuramente a livello biomeccanico è prima di tutto un lavoro di isometria o assimilabile (anche se non si è perfettamente immobili, poichè non è sicuramente un lavoro concentrico, ne' eccentrico, tantomeno auxotonico, e solo questi 4 ci sono).
All'inizio (livello base) sicuramente è un lavoro di isometria, ma non solo per i muscoli degli arti inferiori, ma anche per il resto del corpo, a livello soprattutto dei muscoli posturali (stabilizzatori).
Riguardo proprio ai muscoli degli arti inferiori è stato misurato un buon incremento della forza in soggetti di vario tipo, età e allenamento.
Che tipo di forza? Dove è stato misurato?
Ryu,
si tratta della tesi di laurea in Scienze Motorie del mio maestro con il prof. Ongaro. Io non la possiedo e ne ho letto una parte parecchio tempo fa. Ora chiedo se esiste una copia e poi ti faccio sapere, se ti interessano i risultati. :)

Negli stadi successivi vi è anche un lavoro eccentrico, di studio del passaggio tensione e rilassamento, cercando di mantenere l'allungamento muscolare e tendineo della struttura corporea. Perlomeno nell'Yiquan/Dachengquan, negli altri stili non so (vi sono profonde differenze tra i vari stili nel praticarlo, o anche nelle varie correnti dell'YQ). ;)
Sorry Tak, ma l'eccentricità col rilassamento non c'entra nulla, è forse ciò che si trova più agli antipodi. L'eccentricità è una contrazione poderosa, nonostante i capi delle articolazioni si allontanano, ed è un lavoro ad alto rischio di infortuni.


Ma infatti, quando si inserisce quel momento (è un istante, paragonalo alla definizione tradizionale del "Kime" del Karate Shotokan) non vi è rilassamento, ma contrazione o tensione, per poi tornare subito rilassati. Infatti è un lavoro più complesso, che in pochi introducono nelle posture e và introdotto con gradualità, perché il rischio anche qui è bloccarsi o irrigidirsi (che è quello che succede agli inizi).

Non l'ho equiparato, sebbene si potrebbe. Ripeto, non entro nel merito di energie interne, ma dal punto di vista muscolare è una contrazione isometrica e risponde alla definizione.
Non parlo di energie interne, non ne ho mai fatto cenno qui.
Il lavoro di cui ti parlo è successivo a quello della posizione totalmente statica (contrazione isometrica), a cui fai riferimento e te ne sono grato per questo. Il lavoro di cui ti parlavo, non di tipo isometrico, è forse specifico solo di alcune scuole di YQ e si vede in parte in questo video:

Zhanzhuang & Songjin (https://www.youtube.com/watch?v=KSI9m9oKOeY#)

Ma sono andato OT rispetto al rapporto con la corsa e quindi mi fermo. Questi li metto nei topic appositi. E' difficile da spiegare qui, magari te lo mostro e te lo faccio provare una volta che ci vediamo, sempre se ti va...  ;)
Metto questo video in cui vi è un praticante, credo olandese, di Taikiken che si allena in un parco giapponese, correndo e inframmezzandovi esercizi vari e alla fine pratica Ritsu Zen (Zhang Zhuan):

TAIKIKEN "Jingu" Iwama Ryu (https://www.youtube.com/watch?v=LPxrruZDH_w#)

 :thsit:




Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Takuanzen on June 14, 2013, 12:32:27 pm
Fatto!!

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=13428.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=13428.0)

 :sur:
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Dipper on June 14, 2013, 13:17:16 pm
Il ZZ sono sicuro che ha mille varianti, ma come sua manifestazione fisica non è altro che una contrazione isometrica dei muscoli degli arti inferiori.
Non metto in dubbio che avrà altre valenze interiori di cui non entro nel merito, ma sicuramente a livello biomeccanico è prima di tutto un lavoro di isometria o assimilabile (anche se non si è perfettamente immobili, poichè non è sicuramente un lavoro concentrico, ne' eccentrico, tantomeno auxotonico, e solo questi 4 ci sono).
All'inizio (livello base) sicuramente è un lavoro di isometria, ma non solo per i muscoli degli arti inferiori, ma anche per il resto del corpo, a livello soprattutto dei muscoli posturali (stabilizzatori).
Riguardo proprio ai muscoli degli arti inferiori è stato misurato un buon incremento della forza in soggetti di vario tipo, età e allenamento.
Che tipo di forza? Dove è stato misurato?
Ryu,
si tratta della tesi di laurea in Scienze Motorie del mio maestro con il prof. Ongaro. Io non la possiedo e ne ho letto una parte parecchio tempo fa. Ora chiedo se esiste una copia e poi ti faccio sapere, se ti interessano i risultati. :)
Mi interessano perchè dire "incremento della forza" non significa nulla di preciso.
Non c'è un esercizio che "va bene sempre per la forza", bisognerebbe specificare innanzi tutto che tipo di forza va a stimolare, e soprattutto in che momento della seduta (e del micro e mesociclo) va inserito. Banalmente un esercizio che ti stimola una qualità a inizio seduta, se fatto alla fine non la stimola più o comunque non adeguatamente.
In particolare, se si parla di forza statica in quella particolare posizione, quindi isometrica, senz'altro il ZZ la stimola. Di certo non allena forza esplosiva o forza rapida.

Ma infatti, quando si inserisce quel momento (è un istante, paragonalo alla definizione tradizionale del "Kime" del Karate Shotokan) non vi è rilassamento, ma contrazione o tensione, per poi tornare subito rilassati. Infatti è un lavoro più complesso, che in pochi introducono nelle posture e và introdotto con gradualità, perché il rischio anche qui è bloccarsi o irrigidirsi (che è quello che succede agli inizi).
Amico mio, fidati, tutto ciò non è eccentricità ;) Al limite un breve istante di contrazione isometrica.
Tipici esercizi di eccentricità possono essere i low jump, la pliometria (di cui la fase eccentrica è solo la prima fase) o esercizi di pesistica con carichi superiore a 1Rmax in cui si cede al carico opponendo la più strenua resistenza possibile.

Vedrò il video appena possibile.
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Dipper on June 14, 2013, 13:33:24 pm
Luk3, la semplifico al massimo... ci sono solo e soltanto 3 macrotipi di contrazione:

1) Concentrica: il muscolo si accorcia.
2) Eccentrica: il muscolo si allunga nonostante l'azione volta al massimo
sforzo per cercare di accorciarsi
(da non confondere quindi con estensione volontaria, che è un'azione concentrica dell'antagonista, o stretching).

In queste due abbiamo un'articolazione che si muove.

3) Isometrica: il muscolo rimane uguale (iso+metrico).

Qui l'articolazione rimane ferma o pressochè ferma.


Se ZZ non è isometria, dimmi tu cos'è...
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Kufù on June 14, 2013, 13:48:01 pm
Se ZZ non è isometria, dimmi tu cos'è...

in effetti ne ho visto di 2 tipi

c'e' zz dove sei quasi immobile

altri durante la respirazione, sincronizzano tutti gli arti con il respiro, in modo che ad espandersi e ritirarsi non sia solo il diaframma ma l'intero corpo[1]
 1. senza esagerare eh, si parla di piccoli movimenti
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Dipper on June 14, 2013, 14:30:07 pm
Kufù, i muscoli dell'apparato locomotore muovono le articolazioni. Un'articolazione non può espandersi o ritirarsi. Può estendersi, flettersi, ruotare.
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Kufù on June 14, 2013, 14:39:42 pm
Kufù, i muscoli dell'apparato locomotore muovono le articolazioni. Un'articolazione non può espandersi o ritirarsi. Può estendersi, flettersi, ruotare.

le articolazioni?

perche' non hai detto "le ossa non possono espandersi"?

avresti dato maggior impatto al tuo discorso
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Dipper on June 14, 2013, 14:50:51 pm
Perchè i muscoli dell'apparato locomotore possono solo muovere le articolazioni.
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Kufù on June 14, 2013, 14:54:44 pm
Perchè i muscoli dell'apparato locomotore possono solo muovere le articolazioni.

peccato che non ho parlato di muscoli, locomotore, ne' di articolazioni

se uno ti dice di allargare gli arti per espandere il corpo, gli rispondi che le articolazioni non si espandono?
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Dipper on June 14, 2013, 15:09:16 pm
Hai detto tu "l'intero corpo"... :-X
Gli arti, di grazia, secondo te perchè si muovono?
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: Kufù on June 14, 2013, 15:12:25 pm
Hai detto tu "l'intero corpo"... :-X
Gli arti, di grazia, secondo te perchè si muovono?

poiche' le articolazioni escono dalla loro posizione, si espandono, si avvitano sui muscoli, e fanno carpiati attorno alle ossa
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 14, 2013, 16:46:43 pm


si tratta della tesi di laurea in Scienze Motorie del mio maestro con il prof. Ongaro. Io non la possiedo e ne ho letto una parte parecchio tempo fa. Ora chiedo se esiste una copia e poi ti faccio sapere, se ti interessano i risultati. :)



interessa anche a me, se al tuo maestro va bene potresti parlarci qui quando l'hai sotto mano dei risultati  ;) ;) ;)


Ma sono andato OT rispetto al rapporto con la corsa e quindi mi fermo. Questi li metto nei topic appositi. E' difficile da spiegare qui, magari te lo mostro e te lo faccio provare una volta che ci vediamo, sempre se ti va...  ;)
Metto questo video in cui vi è un praticante, credo olandese, di Taikiken che si allena in un parco giapponese, correndo e inframmezzandovi esercizi vari e alla fine pratica Ritsu Zen (Zhang Zhuan):

TAIKIKEN "Jingu" Iwama Ryu (https://www.youtube.com/watch?v=LPxrruZDH_w#)

 :thsit:

molto interessante, bellissimo il parco  :gh: :gh: :gh: :gh:, per il lavoro del ragazzo che fa taikiken mi sembra e dico mi sembra che il lavoro aerobico ci si ma non sia forzato, intenso, a casa lo guardo meglio magari. il che mi torna per le mie esperienze.
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 14, 2013, 17:23:41 pm
Luk3, la semplifico al massimo... ci sono solo e soltanto 3 macrotipi di contrazione:

1) Concentrica: il muscolo si accorcia.
2) Eccentrica: il muscolo si allunga nonostante l'azione volta al massimo
sforzo per cercare di accorciarsi
(da non confondere quindi con estensione volontaria, che è un'azione concentrica dell'antagonista, o stretching).

In queste due abbiamo un'articolazione che si muove.

3) Isometrica: il muscolo rimane uguale (iso+metrico).

Qui l'articolazione rimane ferma o pressochè ferma.


Se ZZ non è isometria, dimmi tu cos'è...

per prima cosa ti ringrazio ancora per le risposte, detto questo io la teoria l'avrei, più o meno e in modo semplificato, capita, ma il mio problema non è dire che il muscolo non rimane  fermo , il mio problema è che a pelle, passami la metafora, provato un lavoro isometrico e provato lo zz mi sembrano sia simili che distanti.
quindi ti provo ad esemplificare i miei dubbi con una comparazione
prendo la plank e mabu.
entrambi sono posizioni statiche
entrambe lavorano sui muscoli stabilizzatori
entrambe lavorano sull'assetto

però sul lavoro del mabu io "spingo" con il corpo in tutte le direzioni i piedi verso il basso, la testa verso l'alto, le gambe verso l'esterno etc etc
questo tipo di lavoro mi rende più complicato il mantenere la posizione ma fa parte dello zz.
questo tipo di lavoro credo non si possa definire isometria
ma lo zz è lavoro isometrico(a) + questa spinta(b) (magari più altro ma poi mi perdo, vedi te che non sono chiarissimo a spiegarmi su questo argomento)
se io definisco lo zz della posizione del mabu come la somma di a+b+ eventualmente c che so, nel mio cervello scatta allora lo zz non è solo isometria, perchè se io tengo la posizione e non spingo vengo bacchettato da chi mi insegna e mi si dice, se non spingi non fai zz.

Poi credo che da fuori sembra che stia a spaccare il capello e probabilmente è vero, ma magari è per formazione mentale , cioè io ho iniziato a fare zz, nel tempo ho visto zz diversi seppur in modo limitato, e quando facevo solo a, lavoro isometrico, mi si dicevi ok ma ora fai b se no non fai zz, poi ok ora aggiungi c etc etc.
Spero di essermi spiegato, se NIUUU, perdonami  :'( :'( :'( :'( :'( :'(.
Cmq non credo sia strettamente importante la distinzione, sarei stato magari più chiaro a dirti subito lo zz è si lavoro isometrico più altre cose , se mancano le altre cose non c'è zz
Title: Re:Il Chi e la corsa
Post by: luke on June 14, 2013, 17:31:14 pm
: il Parkour è sicuramente tanta roba, soprattutto per gli esercizi in quadrupedia[1], ma anche per l'abituarsi a cadere e a gestire lo spazio in situazioni insolite. Dev'essere divertentissimo, curiosa la connessione/integrazione col Baguazhang.  :ohi:
 1. Versioni diverse sono per me ormai una droga... :sur:

pensavo di averti risposto e invece l'età  :o :o :o :o
allora nella linea yin fu- gong bao tian si è perso un lavoro assimilabile al parkour
dal sito che ti ho linkato prima
"In Cina veniva praticata un arte molto simile al Parkour (il qing gong), da un numero assai ristretto di artisti marziali che ne hanno mantenuto i segreti fino ad oggi. Tra i maestri del Bagua Zhang che padroneggiavano tale pratica, ricordiamo il fondatore Dong Hai quan, e Gong Bao Tian, il secondo successore. "

secondo me in quella scuola ci si riavvicina al parkour, si invita a praticarlo, per tale mancanza nella trasmissione
idea mia guarda, totalmente speculativa