Istruttore per necessità

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Offline LaLegion

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Re:Istruttore per necessità
« Reply #75 on: February 01, 2014, 23:35:29 pm »
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Tra i commenti al video ce n'è anche uno su cui vorrei un attimo soffermarm a firma del sig. Davide Ferro, che scrive:


Ho ripetuto fino allo stremo, centinaia di persone mi odiano e mi hanno odiato perche' ho sparato per anni la verita' nelle loro faccie. Ora, si incomincia a realizzare che qualcosa nelle MMA italiane non va o meglio dire, le mma in italia non riescono a fare il salto di qualita' gia' che al contrario l'interesse mediatico e' salito grazie al magma internazionale. Questo e' dovuto , come ripeto dal 2004, per 3, e ripeto 3 semplici problemini; problemi che non esistono in molti altri paesi, esempio il paese in cui vivo: L'inghilterra.

---PROBLEMA NUMERO 1 : Negli altri paesi I team si contano sulle dita della mano e gli istruttori sono pochissimi ( secondo FIGHTERONLY In Inghilterra una trentina, in Francia una ventina come in Germania). Con questo sistema i team si rafforzano in una maniera incredibile e la qualita' si alza
ad altezze che per ora in Italia non esiste ancora nessun team che puo' competere con queste realta'. Se uno si vuole allenare seriamente va in quel team punto.
Diciamo chiaro che in Italia la colpa di formare cani e porci non e' solamente di chi si autodichiara istruttore dal giorno alla mattina o di fanatici della domenica ma anche e forse con maggiore colpa, dei pochi professionisti e di personaggi di spicco italiani che non so per quale motivo oscuro, hanno la fissazione di formare istruttori ed allenatori a piu' non posso. Immersi a questo compito fino alla mancanza di vergogna, e cercando di inserire qua e la i loro semi aiuto pre istruttori. Solo a Roma e Milano ci sono piu' istruttori che in tutti gli stati uniti.

---PROBLEMA NUMERO 2 : In quasi tutti gli altri paesi contagiati dalle MMA le federazioni, le associazioni sportnazionalistiche e comitati pseudolimpici non sono proprio concepite da chi fa MMA. Le MMA E LE FEDERAZIONI SONO DUE REALTA' OPPOSTE E NON CONCILIABILI.
Forse molti in Italia, non riescono a concepire come si sta trasformando il pianeta terra, ma con il nuovo capitalismo globalizzato, le MMA sottostanno solo, e ripeto solo, alla legge del mercato che va contro il grigio e la retromentalita' delle federazioni all'italiana, che vorrebbero regolamentizzare fino all'eccesso e togliere l'atmosfera "americana" delle MMA, per farlo praticare amatorialmente a tutti, formando atleti con la mentalita' da anni' 50.
Tali organizzazioni, non capiscono proprio che le MMA rappresentano il nuovo connubio tra nuovo spettacolo e nuovo sport, che automaticamente e mediaticamente deve formare un nuovo genere di spettatori.
Questo problema delle pseudo federazioni inesca il terzo problema.

-PROBLEMA NUMERO 3: COME HO GRIDATO PER ANNI, LE MMA AMATORIALI NON HANNO FUTURO, le MMA amatoriali purtroppo cozzano con i valori di spettacolarizzazione e di mercato globale delle MMA e se lo hanno capito anche in Cina... Come si e' notato in moltissimi paesi le MMA amatoriali non hanno iniziato neanche la loro strada, non attecchiscono, l'amatorialita' toglie l'anima a questo nuovo tipo di mentalita' di fare sport. In pochi paesi invece come l'italia si e' avuto la fissazione del promuovere le mma con concetti e valori di altri sport da combattimento del tempo passato o realta' ormai in disuso da tempo.
Ora che l'attenzione verso le mma amatoriali sta scendendo paurosamente molti si dovrebbero chiedere non sarebbe il caso di svegliarsi e approdare al nuovo e smetterla con quella mentalita', piccola ristretta, dell'italietta che vorrebbe promuovere, nella nuova concezione sportiva del 21 secolo, ancora la coppetta della domenica, il pseudoistruttore, la promozione federativa e altre mllle sciocchezze.
SVEGLIA RAGAZZI.


Io sono uno di quei poveracci che invece fa fare il dilettantismo ai ragazzi...e pensate un po' persino le gare di grappling!!!

Non penso che Ferro sia l'unica persona che si è allenata nel Regno Unito o negli Stati Uniti, ma faccio notare che spesso gli americani dominanti sono atleti con una qualche carriera nella lotta olimpica. Questo cammino "istituzionalizzato" li porta a sapersi preparare, tagliare il peso, avere meno ansia nel momento di entrare in gabbia, saper reagire ad un momento difficile ed in generale saper gestire il combattimento. Aggiungo che pure nel pugilato sono davvero pochi fra i professionisti d'elite quelli che non abbiano fatto una buona carriera nel dilettantismo...giusto i Messicani forse. Da anni lo leggiamo scrivere dell'antico pankration in cui ci si rompevano le dita, della lotta turca in cui ci si cosparge d'olio e di altre amenità, però non mi pare che quando insegnava a Roma abbia mai portato qualcuno a combattere...se mi sbaglio sarei felice che qualcuno mi smentisse.

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