Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun

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Offline THOR

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #15 on: December 27, 2012, 17:22:10 pm »
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Dynamic,io pratico bjj e muay thai,con una predilezione per bjj ed arti lottatorie in genere.
Magari,giustamente come dici tu,non tutto del bjj e praticabile senza rischi,almeno in un contesto di scontro reale,ma in ambito sportivo-competitivo,vedi mma,l'impronta delle tecniche del bjj è chiara e visibile.
Ovvio poi che ci sono tecniche che vengono più utilizzate ed adattate agli scontri misti,rispetto al puro bjj.
Rimane sempre e comunque il fatto che l'impronta è riconducibile allo stile,quindi applicabile,(lo stesso dicasi per muay thai e  pugilato ecc..).
il wing chun,invece non è riscontrabile in ambito di combattimento sportivo,in quanto a mio parere inutilizzabile,altrettanto in uno scontro reale.
Quindi per me,non esiste è tutta finzione e coreografia,pre-organizzata e non solo per me.
Spero di essermi spiegato e non aver creato altri fraintendimenti,questo è quello che penso del wing e dei suoi vari maestri.
« Last Edit: December 27, 2012, 17:25:44 pm by THOR »

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Offline beppegg

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #16 on: December 27, 2012, 17:45:47 pm »
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il wing chun,invece non è riscontrabile in ambito di combattimento sportivo,in quanto a mio parere inutilizzabile,altrettanto in uno scontro reale.

Beh, tutto quello che ho applicato stamattina al M.I.B. era wing chun, per quanto carente io sia. Ho usato pak-sao, bong-sao, jut sao, un paio di volte mi sono difeso oppure aperto la strada con un puro cuneo, per la prima volta nella mia vita mi è anche scappato un trapping (con i guanti da 12oz :O).

ripeto, sono pippa, ma quel pochino lì l'ho applicato completamente.
Dio c'è, ma non sei tu: Rilassati!!!!

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Offline GiBi

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #17 on: December 27, 2012, 18:13:52 pm »
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il wing chun,invece non è riscontrabile in ambito di combattimento sportivo,

Finchè i praticanti di Wx non decidono di "imbattersi" in un contesto sportivo in maniera seria,  ci credo...

Anche se credo che il risultato sarebbe quello di vedere la maggior parte delle "movenze" venir meno.
Non perchè non funzionano, ma perchè sono iper-specializzate in una piccola parte del combattimento.

 

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Offline THOR

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #18 on: December 27, 2012, 18:51:29 pm »
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il wing chun,invece non è riscontrabile in ambito di combattimento sportivo,

Finchè i praticanti di Wx non decidono di "imbattersi" in un contesto sportivo in maniera seria,  ci credo...

Anche se credo che il risultato sarebbe quello di vedere la maggior parte delle "movenze" venir meno.
Non perchè non funzionano, ma perchè sono iper-specializzate in una piccola parte del combattimento.

Esatto Gibi,come non quotarti,è proprio quello secondo me che si deve fare per togliere il marcio confrontarsi ed eliminare ciò che non serve,in modo tale da eliminare di conseguenza i ciarlatani che insegnano cose inutili,non c'è altra soluzione.
Beppeg,potevi filmare ,così vedevo finalmente qualcosa.

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Offline Dynamic

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #19 on: December 27, 2012, 19:06:57 pm »
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- Magari,giustamente come dici tu,non tutto del bjj e praticabile senza rischi,almeno in un contesto di scontro reale
- in ambito sportivo-competitivo,vedi mma,l'impronta delle tecniche del bjj è chiara e visibile.
- il wing chun,invece non è riscontrabile in ambito di combattimento sportivo,in quanto a mio parere inutilizzabile,altrettanto in uno scontro reale.

- forse mi sono espresso male... il discorso legato alla strada o al ring non mi affascina più di tanto ormai, sono discorsi che lasciano il tempo che trovano... IMHO. Il bjj è un sistema bellissimo e molto completo, anche io mi diverto molto a lottare, ma di certo non lo faccio per mire di "sopravvivenza" in strada o in altri ambiti... mi piace quello che "mi da" la lotta
- le mma si sono sviluppate grazie ad un apporto "pesante" del bjj (e sistemi lottatori in genere), il 50% delle strategie di "lotta/mma" è bjj "adattato" al contesto (anche se inizialmente i Gracie si presentavano anche come bjj "puri")... mi sembra normale che si veda "tanto" bjj (greco romana o altro) nelle mma
- è vero , così come lo è per il karate o tae kwan do etc... ciò non toglie che ci siano praticanti/insegnanti preparati e "capaci" (nei limiti di quello che viene praticato) anche in queste arti  ;)
"Change involves carrying out an activity against the habit of life"


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Offline Armenì

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #20 on: December 28, 2012, 22:17:54 pm »
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o che altri chiamano "vantaggio di facing"

Tsk... Non fregarmi i nomi delle teorie del Wing Chun!  8)



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Offline GiBi

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #21 on: December 29, 2012, 09:46:43 am »
+4
Poi leggo che alla fine ci sono linee da proteggere, traiettorie da tagliare,come se i combattenti o gli avversari,fossero piazzati su delle guide,come omini telecomandati ed i movimenti fossero sempre quelli,senza varianti di velocità,distanza ,movimento che varia quest'ultima di continuo durante un combattimento ecc...

No vabbè, che c'entra: quelli sono linee-guida principiali e tattiche, ogni AM ha le sue.. E molte sono le stesse chiamate da ciascuno in modo diverso.

Esempio: Tutti cerchiamo di prendere l'angolo dell'avversario, molti addirittura la schiena. Ad intuito questo è quel che significa "tagliare le linee" o che altri chiamano "vantaggio di facing", ma alla fine è la stessa linea-guida tattica.

Certo. Solo che nei sistemi "tradizionali" per prendere l'angolo ti insegnano a prendere contatto, tenere il corretto angolo di 135,3568 gradi del gomito, cedere, rifarti alla forma di 300 anni fa ecc ecc.

Nelle arti funzionali ti dicono subito che è una questione di timing (proprio perchè, come diceva Thor, l'avversario non è immobile) e il timing NON è contemplato nelle arti tradizionali perchè per muoverti e prendere il timing devi conoscere il ritmo, il ritmo spezzato, il mezzo ritmo e sono tutte cose ritenute tipiche da SDC  :-X ..

L'unico timing contemplato (esempio) nel Wx è quello di accellerare furbescamente durante degli esercizi preimpostati oppure anticipare il compagno e spaccarlo di pugni molto prima che lui esegua la tecnica.
Ecco, quello non è per nulla "timing".

Quindi si è vero che tutti cerchiamo di prendere l'angolo cieco a parole..il problema è COME lo si allena.



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Offline beppegg

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #22 on: December 29, 2012, 09:54:54 am »
0
Tsk... Non fregarmi i nomi delle teorie del Wing Chun!  8)

A te pensavo infatti! :D

Certo. Solo che nei sistemi "tradizionali" per prendere l'angolo ti insegnano a prendere contatto, tenere il corretto angolo di 135,3568 gradi del gomito, cedere, rifarti alla forma di 300 anni fa ecc ecc.

Nelle arti funzionali ti dicono subito che è una questione di timing (proprio perchè, come diceva Thor, l'avversario non è immobile) e il timing NON è contemplato nelle arti tradizionali perchè per muoverti e prendere il timing devi conoscere il ritmo, il ritmo spezzato, il mezzo ritmo e sono tutte cose ritenute tipiche da SDC  :-X ..

L'unico timing contemplato (esempio) nel Wx è quello di accellerare furbescamente durante degli esercizi preimpostati oppure anticipare il compagno e spaccarlo di pugni molto prima che lui esegua la tecnica.
Ecco, quello non è per nulla "timing".

Quindi si è vero che tutti cerchiamo di prendere l'angolo cieco a parole..il problema è COME lo si allena.

Tanto, prima o poi questa cosa diverrà evidente.. La prima volta in cui ci si troverà a confrontarsi con qualcun'altro
Dio c'è, ma non sei tu: Rilassati!!!!

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Offline GiBi

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #23 on: December 29, 2012, 10:03:33 am »
+1
Tanto, prima o poi questa cosa diverrà evidente.. La prima volta in cui ci si troverà a confrontarsi con qualcun'altro

Wow quanto sei ottimista!  XD

Se io mi confronto con te e le busco, la colpa potrebbe sempre essere del fatto che non ho capito il sitema, non l'ho completato, ho trascurato la Siu nim tao, ho perso gli ultimi aggiornamenti dei progammi che manco a farlo apposta prevedevano quella situazione ecc ecc...

Anche perchè, manco a farlo apposta, l'altro praticante della stessa scuola proprio due settimane prima si è trovato nella medesima situazione è ha menato a destra e a manca..ah no..no ci sono prove video ne testimoni...

Fosse così facile, Bè[1]...


 
 1.  sta per Bèppuzzo  XD

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Offline BETTASPLENDENS

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #24 on: December 29, 2012, 10:48:09 am »
0
Ciao a tutti, permettetemi di dire la mia, mi scuso se vi annoierò con una breve sintesi della mia storia marziale; prima di approdare al Wing, gennaio 1998, avevo già all'attivo quasi 6 anni di agonismo nel Karate, kumite e kata, ai miei tempi nel kumite vigeva il controllo per i colpi al viso ma il contatto pieno per il tronco. Del Wing della mia prima scuola di appartenenza, in cui sono rimasto per 11 anni, iniziando ad insegnare dopo 5 anni di pratica, mi stupì, all'epoca, la rapidità del combattimento a distanza molto più corta di quanto fossi abituato col Karate. Durante la mia appartenenza a questa scuola ho praticato una sorta di sport da combattimento, con regole simil Muay Thai, combattendo a contatto pieno, qualche osso rotto mi ricorda ancora quel felice periodo :gh:, e praticando pochissimo Chi sao, non si può dire che, per come lo considero ora, quello fosse vero Wing Chun. Sottolineo che le esperienze di combattimento sono avvenute tutte al di fuori della scuola, cioè me le cercavo io, in scuola si faceva solo tanta teoria senza mai mettere in pratica quasi nulla, io mi allenavo 4 o 5 ore al giorno, sia dal punto di vista tecnico, spostamenti, sacco, shadow boxing, che da quello della preparazione fisica, poi mi trovavo con praticanti di qualsiasi cosa e giù mazzate.
Approcciandomi ad altre scuole per cercare più combattimento, in scuola, di quanto ne facessi allora, ne trovai ancora meno, anzi per nulla, ricordo che la prima volta in cui sentii dire a Franco (Regalzi) che chi voleva combattere non doveva certo stare lì ma andare in qualche palestra di boxe o kick, rimasi allibito, poi, piano piano, ho iniziato a capire, Wing Chun NON è combattimento, ci sono stili meravigliosi, come la Muay Thai, che già ti danno tutto in questo senso, il Wing Chun, al pari di altre AM tradizionali, ha altro da dare, abilità e crescita personale in primis. Certo che vedere due praticanti abili in egual misura praticare Gosao, con velocità reale e controllo pieno della propria struttura e delle proprie tecniche, a me piace molto, ma non c'entra nulla né col combattimento sportivo, quale sia lo sport, né con le boiate che si vedono in video di Wing Chun fighting, né con la realtà, assai più imprevedibile, mutevole, caotica e sporca, di ciò che si vuol esprimere con un'arte marziale, si vede, per l'appunto, un'arte, che può piacere o meno, ma tale rimane.
Ciao.
Bettasplendens


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Offline Andy

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #25 on: December 29, 2012, 11:00:53 am »
-1
ha altro da dare, abilità e crescita personale in primis.

De che..?
Abilità nel Gosao per...fare il Gosao?
E cosa avrebbe da far crescere? O, per lo meno...quanto più di qualsiasi altra attività?

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Offline BETTASPLENDENS

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #26 on: December 29, 2012, 11:29:01 am »
+2
Rilassati AndyZ,
esattamente come ogni forma di arte è fine a sè stessa, per me, lo stesso dicasi per ogni arte marziale tradizionale, l'abilità è di per sè fine a sè stessa, non c'è nulla da dimostrare ad altri né da denigrare negli altri, voglio divenire sempre più abile nel fare una data cosa, che mi da soddisfazione nel farla, non nel poter dire di essere più figo di qualcun altro per il solo fatto di fare qualcosa di diverso.
Abilità nel Gosao per fare Gosao, abilità nel suonare la chitarra per suonare la chitarra, abilità nel cucinare per cucinare e così via...
Cosa fa crescere? Me stesso di oggi nei confronti del me di ieri, quello di domani nei confronti di quello di oggi, attraverso l'acquisizione della capacità di fare oggi ciò che non riuscivo a fare ieri e domani ciò che ancor oggi non mi riesce, nulla di più e nulla di meno.
Oggi se voglio cimentarmi in combattimento lo faccio tramite la kick, la Thai o le MMA, mi diverto di più, nonostante gli anni e gli acciacchi, mi muovo all'interno di un sistema che ha come limite il suo regolamento e la mia preparazione, tu dovresti capirmi, visto che pratichi sport da combattimento, o no?
Il mio non è un confronto tra meglio e peggio, io dico che non ci deve proprio essere il confronto, trattandosi di pratiche lontane anni luce le une dalle altre, altri fanno confusione, o peggio mistificano, ed è da qui che nascono le incomprensioni, ovviamente questo è sempre e solo il mio personalissimo parere, ora scappo che all'una mi vedo col mio maestro di Muay Thai per una lezione privata, ciao.
Bettasplendens.

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Offline Andy

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #27 on: December 29, 2012, 11:55:27 am »
0
Perfetto, fila. :) Avevo solo bisogno di un paio di appunti in più, visto che su quel "crescita personale" ci sono dei soggetti che ci costruiscono sopra degli immensi castelli fuffosi per mantenere una sorta di "primato".
Non è il tuo caso.

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Offline BETTASPLENDENS

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #28 on: December 29, 2012, 12:04:41 pm »
0
Dio, o chi per lui, me ne scampi... :D
Ciao e buona pratica.
Bettasplendens.

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Offline THOR

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #29 on: December 29, 2012, 12:25:36 pm »
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Poi leggo che alla fine ci sono linee da proteggere, traiettorie da tagliare,come se i combattenti o gli avversari,fossero piazzati su delle guide,come omini telecomandati ed i movimenti fossero sempre quelli,senza varianti di velocità,distanza ,movimento che varia quest'ultima di continuo durante un combattimento ecc...

No vabbè, che c'entra: quelli sono linee-guida principiali e tattiche, ogni AM ha le sue.. E molte sono le stesse chiamate da ciascuno in modo diverso.

Esempio: Tutti cerchiamo di prendere l'angolo dell'avversario, molti addirittura la schiena. Ad intuito questo è quel che significa "tagliare le linee" o che altri chiamano "vantaggio di facing", ma alla fine è la stessa linea-guida tattica.

Certo. Solo che nei sistemi "tradizionali" per prendere l'angolo ti insegnano a prendere contatto, tenere il corretto angolo di 135,3568 gradi del gomito, cedere, rifarti alla forma di 300 anni fa ecc ecc.

Nelle arti funzionali ti dicono subito che è una questione di timing (proprio perchè, come diceva Thor, l'avversario non è immobile) e il timing NON è contemplato nelle arti tradizionali perchè per muoverti e prendere il timing devi conoscere il ritmo, il ritmo spezzato, il mezzo ritmo e sono tutte cose ritenute tipiche da SDC  :-X ..

L'unico timing contemplato (esempio) nel Wx è quello di accellerare furbescamente durante degli esercizi preimpostati oppure anticipare il compagno e spaccarlo di pugni molto prima che lui esegua la tecnica.
Ecco, quello non è per nulla "timing".

Quindi si è vero che tutti cerchiamo di prendere l'angolo cieco a parole..il problema è COME lo si allena.

Come non quotare Gibi,vaglielo a spiegare a quelli che vogliono combattere ed essere migliroi di tutti e tutto,allenandosi da fermi preimpostati e senza preparazione fisica e pure senza mai combattere nemmeno in allenamento,un controsenso continuo.


Per Betta,tu ed anche un altro utente qualche post indietro ,avete rimarcato il discorso che non si deve dimostrare nulla che ognuno trova in quello che fa la giusta motivazione di crescita di piacere ecc...

Sono d'accordo con te su questo,infatti io faccio tutto quello che faccio,(sono amante dello sport in genere),per migliorare me stesso ogni giorno,migliorare e battere i miei limiti,è questo il mio piacere personale.

La critica qui viene fatta non ai praticanti che non vogliono combattere perchè cercano altro,cercano la luce,la pace,la via e tutto il resto,ma ai grandi maestri,che vendono un sistema che a tutto serve tranne che al combattimento sia sportivo che allo scontro in ambito reale,essendo privo di riscontri reali  ,riguardanti l'efficacia delle tecniche,in quanto non esiste il confronto libero,tutto qui.


Quasi dimenticavo la parte più importante,sarebbe più onesto da parte di maestri e scuole,di suddetto stile,come di molti altri tradizionali,di non esporre il sistema agli allievi come un sistema di combattimento,quando poi alla fine non lo è,dicano piuttosto di insegnare filosofia orientale,folklore,o qualche altra cosa.
Oppure è combattimento efficace se non il migliore solo quando conviene a loro,quando invece gli viene chiesto un confronto aperto con altri stili,per un miglioramento tecnico reciproco,diventa improvvisamente stile di vita,ricerca,crescita spirituale ecc... ,con conseguente critica verso chi pratica i vari sdc.

Non capisco se questi personaggi sono un pò confusi,o solo ci marciano sopra. ;)


« Last Edit: December 29, 2012, 12:32:02 pm by THOR »