Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun

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Offline Armenì

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #30 on: December 29, 2012, 15:45:52 pm »
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Il topic ha come oggetto Wan Kam Leung, ma ho visto che il discorso si è allargato a tutto il Wing Chun.
Non voglio contribuire all'off topic, ma alcune cosette, direi precisazioni, vorrei farle.

nei sistemi "tradizionali" per prendere l'angolo ti insegnano a prendere contatto, tenere il corretto angolo di 135,3568 gradi del gomito, cedere, rifarti alla forma di 300 anni fa ecc ecc.

Nelle arti funzionali ti dicono subito che è una questione di timing (proprio perchè, come diceva Thor, l'avversario non è immobile)

Le arti marziali tradizionali e le arti "funzionali" hanno, di partenza, scopi leggermente diversi. Direi che lo scopo dell'arte funzionale dovrebbe (e sottolineo dovrebbe) essere contemplato nell'arte marziale.
Il mio maestro dice sempre che il Wing Chun è come una grande cisterna e la quantità d'acqua che si prende dipende dal praticante.
Sento dire che il Wing Chun è per il combattimento (diviso poi in differenti tipologie) e altri che dicono che lo scopo è la "crescita personale".

Il mio punto di vista è che il Wing Chun è uno strumento per la disciplina personale che può essere usato sia per la crescita personale, sia per il combattimento.

Per questa ragione al suo interno ci sono elementi che servono ad entrambi gli scopi.

Ora, la cosa giusta da fare sarebbe modellare l'addestramento sull'obiettivo del praticante. Ad esempio, è inutile insegnare la forma ad uno che vuole combattere! Non è con la forma che si combatte!!! La forma ha altri scopi!!!

Lo scopo del Wing Chun non è mettere una persona in grado di combattere nel più breve tempo possibile! Il suo scopo è insegnargli una disciplina. Una disciplina personale. Una disciplina che lo farà (si spera) diventare un uomo migliore. Una disciplina che contempla il confronto, il combattimento, come strumento per questo.

Il tempo che ci impiegherà quella persona non è importante, perchè il percorso di crescita è personale! I tempi sono personali, gli obiettivi sono personali.

Il Wing chun è una grande cisterna. Che vuoi?
- Un dopolavoro antistress leggero. C'è! Si possono fare le forme.

- No, vorrei qualcosa di più dinamico, ma non pericoloso. C'è! Si possono fare una serie infinita di drill prestabiliti.

- Vorrei fare qualcosa di non prestabilito, ma non pericoloso. C'è. Si possono fare drill non collaborativi.

- Vorrei un'arte che non sia solo fisica, ma che si possa studiare teoricamente. Si può studiare il Wing Chun dal punto di vista teorico. Di teorie ce ne sono tante!

- Vorrei che ci fosse anche un po' di insegnamento etico-filosofico. C'è. Il Wing Chun ha dentro principi che vengono dal Confucianesimo, dal Taoismo e dal Buddhismo.

- Vorrei combattere... (qui il discorso è più articolato)
a) Vorrei fare difesa personale. La "difesa personale" è un mondo che non contempla solo la fase di combattimento. Il Wing Chun, però, può insegnare a combattere sotto stress, diversificando la tipologia di movimenti anche in funzione del livello di stress.
b) Vorrei fare sdc. Per fare sdc come obiettivo, il Wing Chun non è una buona prima scelta. Quando si sceglie di fare delle gare, è meglio scegliere l'arte che ti prepara in modo specifico per quel tipo di gara. Questa è la scelta più logica!
Questo, però, non significa che nel Wing Chun non ci siano elementi conuni alle altre arti di striking. In fondo nel bagaglio tecnico del Wing Chun ci sono:
- Pugni;
- Calci;
- Gomitate;
- Ginocchiate;
- Coperture;
- Parate;
- Schivate;
- Footwork;
- Strategie di attacco e di difesa.
Questo solo per elencare i punti in comune. Bene, se sono in comune questi fattori, perchè non dovrebbe (almeno il linea teorica) essere possibile combattere con un regolamento?
c) Non mi interessa nè la difesa personale, nè la gara. Però voglio imparare il confronto non collaborativo con un avversario perchè mi fa sentire bene farlo. Le qualità combattive che ne deriveranno potranno essermi anche utili in caso dovessi combattere sul serio, ma non sono il mio principale obiettivo. Ecco che il Wing Chun può presentare una vasta gamma di opzioni.

Questo è il vantaggio e la grande debolezza del Wing Chun.

Mi si potrebbe, infatti, obiettare che per qualsiasi di questi punti c'è una disciplina specialistica che probabilmente, proprio perchè specialistica, potrebbe essere migliore di quello che propone il Wing Chun.

Certo che è possibile! Anzi, credo di poter affermare che è così! Per ognuno dei punti che ho elencato c'è una disciplina che si è specializzata in quello.
Il Wing Chun, però, li contiene tutti, mantenendo un trait d'union tra le parti.


Mi si potrebbe obiettare che ci sono altre arti che fanno la stessa cosa!
Certo che sì. Ma qui interviene il "gusto" del singolo praticante.


Mi si potrebbe obiettare che sulla carta funziona alla grande e poi, sotto dimostrazione, non ha funzionato nulla.
E qui non posso che dar ragione! I motivi potrebbero essere tanti, ma andarli ad elencare darebbe l'impressione di cercare delle scuse.

Posso dire, però, che molto spesso si cerca di prendere delle parti del Wing Chun e di metterle in altre parti. Ritorniamo all'esempio di insegnare la forma per combattere.

Il Wing Chun è migliore delle altre arti? Certamente no! Ma non è neanche la grande stronzata che ora sembra essere diventato.

Anzi, è proprio con l'interfaccia con le altre arti che il Wing Chun può migliorare. Interfaccia che molti oggi demonizzano alla ricerca di una presunta "purezza" dell'arte.
Peccato che la "purezza" non è mai esistita. Tutte le storie sulle arti marziali sono piene di incontri/scontri tra esponenti diversi che poi si sono scambiati tecniche e principi.
Perchè oggi dovrebbe essere diverso? Per mantenere moderna l'arte è necessario che ci sia il contatto con gli altri e, magari, aggiornare alcuni aspetti, pur mantenendo inalterati i principi.
Sì, perchè si possono modificare gli aspetti tecnici, mantenendo inalterate le regole (se conosco la moltiplicazione, posso moltiplicare qualsiasi tipo di numero, anche quelli che non ho mai visto prima. Cambia la modalità di calcolo, ma non la regola base: la moltiplicazione).


e il timing NON è contemplato nelle arti tradizionali perchè per muoverti e prendere il timing devi conoscere il ritmo, il ritmo spezzato, il mezzo ritmo e sono tutte cose ritenute tipiche da SDC  :-X ..

L'unico timing contemplato (esempio) nel Wx è quello di accellerare furbescamente durante degli esercizi preimpostati oppure anticipare il compagno e spaccarlo di pugni molto prima che lui esegua la tecnica.
Ecco, quello non è per nulla "timing".

Ecco, nel Wing Chun il timing può essere inteso in vari modi.
- C'è timing nella forma;
- C'è timing nei drill. Anzi c'è un drill che si basa tutto sul timing;
- C'è la teoria del timing;
- C'è l'applicazione del timing nello sparring.

Se il timing è quello che "frega" l'allievo in modo furbo (e da stronzi) negli esercizi preimpostati, non parliamo della stessa cosa.

Quindi si è vero che tutti cerchiamo di prendere l'angolo cieco a parole..il problema è COME lo si allena.

E su questo parte il QUOTONE!
« Last Edit: December 29, 2012, 15:53:38 pm by Armenì »

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Offline THOR

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #31 on: December 29, 2012, 20:15:34 pm »
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Armenì,il tuo discorso è bello ma molto filosofico,i punti che hai esposto potremmo applicarli a molte altre discipline non solo marziali.
Sono d'accordo con te,sul fatto che si potrebbe rimanere a contatto con gli altri stili ed adattarsi a confrontarsi con questi ,per un reciproco evolversi,ma purtroppo non succede.

Per il discorso che il wing chun ti da molti aspetti e che rappresenta un contenitore da cui attingere il liquido che più ci serve,mi pare una buona scusa e non concordo, in quanto chi è bravo in tutto o chi è capace a fare ed a dare tutto,spesso non è bravo a far niente. ;)

Leggendo fra le righe di quello che scrivi,mi sembra di capire che il wing chun,può darti la pace interiore ,come la conoscenza di stesso, o renderti anche un ottimo combattente,basta scegliere l'aspetto che più ci garba,non credo sia così.

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Offline Armenì

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #32 on: December 29, 2012, 21:56:20 pm »
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I punti che hai esposto potremmo applicarli a molte altre discipline non solo marziali.


Certo che sì. Io non dico che sono applicabili solo al Wing Chun. Dico che sono applicabili anche al Wing Chun.

Sono d'accordo con te,sul fatto che si potrebbe rimanere a contatto con gli altri stili ed adattarsi a confrontarsi con questi ,per un reciproco evolversi,ma purtroppo non succede.


Su questo ti do ragione: dovrebbe succedere, ma non succede. Quasi mai.
Quasi mai, però, non vuol dire mai.


Per il discorso che il wing chun ti da molti aspetti e che rappresenta un contenitore da cui attingere il liquido che più ci serve,mi pare una buona scusa e non concordo, in quanto chi è bravo in tutto o chi è capace a fare ed a dare tutto,spesso non è bravo a far niente. ;)

A te pare una scusa, ok. Io invece esploro, per quello che mi è possibile, tutti gli aspetti che ho elencato.
Sul fatto che chi "fa tutto" alla fine non sa fare nulla, dipende. Il rischio è quello se non si ha conoscenza e metodologia, ma, al loro posto, molta presunzione.
Sul fatto che uno specialista sia migliore di uno che copre più aspetti nella sua specialità, non significa  che bisogna essere per forza specialisti. Es. Un atleta di MMA studia boxe, thai e lotta. Però, un pugile gli è superiore nella boxe. Un thai boxer gli è superiore nella thai e un lottatore gli è superiore nella lotta.
Significa allora che l'atleta di MMA non è bravo a far niente?



Leggendo fra le righe di quello che scrivi,mi sembra di capire che il wing chun,può darti la pace interiore ,come la conoscenza di stesso, o renderti anche un ottimo combattente,basta scegliere l'aspetto che più ci garba,non credo sia così.

Io dico che il Wing Chun è uno strumento che può essere utile a vari scopi. Se usato bene è possibile che gli scopi vengano raggiunti. Se usato male è certo che nessuno scopo verrà raggiunto.
Libero di non credermi, però.
« Last Edit: December 29, 2012, 22:23:19 pm by Armenì »

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Offline THOR

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #33 on: December 29, 2012, 22:00:00 pm »
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Armenì una cosa è certa,che il tuo modo di pensare mi piace,se tutti i praticanti fossero come te,o meglio la pensassero come te,si farebbe molta pulizia ed il wing chun,si evolverebbe in modo sicuramente migliore,di come ha fatto fino ad oggi. ;)

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Offline Armenì

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #34 on: December 29, 2012, 22:42:24 pm »
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Armenì una cosa è certa,che il tuo modo di pensare mi piace

Grazie, grazie!  :)

Peccato che sei un lottatore, altrimenti ci si poteva incontrare a qualche raduno di "mazzate" (chissà a Bari  :halo: ) e "condividere" le nostre opinioni!  8)


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Offline THOR

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #35 on: December 30, 2012, 12:25:38 pm »
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Ciao Armenì,pratico anche la muay thai,oltre alla lotta e mi diverto un sacco anche con quella,diciamo che mi piacciono sia lo striking che la lotta,anche se ho una tendenza a preferire le arti che contemplano la seconda,magari un giorno ci incontriamo,mai dire mai. ;)

Riguardo al paragone che hai fatto fra atleti MMa e praticanti wing chun,in merito alla mia dichiarazione che "chi è bravo in tutto spesso non è bravo a far niente",non è la stessa cosa e ti spiego il perchè.

Tu paragoni il wing chun agli atleti mma,in quanto il primo secondo te ti può fornire molteplici aspetti,che hai elencato,quindi può essere materia competente in diversi ambiti ed i secondi sono atleti non specializzati in una disciplina,ma che ne hanno studiate diverse.

La differenza sta proprio nel finale,il wing chun è uno stile, parlando di tecniche di combattimento,che dovrebbe essere specializzato nella corta distanza,quindi è iper-specializzato.
Gli atleti che hai riportato come paragone,al contrario hanno studiato diversi stili,o hanno nella maggior parte dei casi,un Background diversificato in diverse discipline.
Quindi hanno in ogni caso imparato o studiato ed attinto da tecniche provenienti, da diverse arti o stili,che contemplano tutte le distanze del combattimento,mettendo in pratica quelle più congeniali ad un combattimento misto.
Questo tipo di atleta, mi pare piuttosto differente dal praticante di solo WING CHUN,non credi?
« Last Edit: December 30, 2012, 12:28:39 pm by THOR »

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Offline Armenì

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #36 on: December 30, 2012, 14:39:23 pm »
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Ciao Armenì,pratico anche la muay thai,oltre alla lotta e mi diverto un sacco anche con quella,diciamo che mi piacciono sia lo striking che la lotta,anche se ho una tendenza a preferire le arti che contemplano la seconda,magari un giorno ci incontriamo,mai dire mai. ;)


Fantastico!  :)


Riguardo al paragone che hai fatto fra atleti MMa e praticanti wing chun,in merito alla mia dichiarazione che "chi è bravo in tutto spesso non è bravo a far niente",non è la stessa cosa e ti spiego il perchè.

Tu paragoni il wing chun agli atleti mma


No, un attimo. Io non paragono i praticanti di Wing Chun agli atleti di MMA. Era solo un esempio per dire che a volte, se fatto bene, anche coprire più aspetti è positivo, anche se si sarà inferiori agli specialisti nella loro specialità.

La differenza sta proprio nel finale,il wing chun è uno stile, parlando di tecniche di combattimento,che dovrebbe essere specializzato nella corta distanza,quindi è iper-specializzato.

Infatti, parlando di tecniche di combattimento, il Wing Chun è uno stile. Ha una sua specializzazione.


Gli atleti che hai riportato come paragone,al contrario hanno studiato diversi stili,o hanno nella maggior parte dei casi,un Background diversificato in diverse discipline.
Quindi hanno in ogni caso imparato o studiato ed attinto da tecniche provenienti, da diverse arti o stili,che contemplano tutte le distanze del combattimento,mettendo in pratica quelle più congeniali ad un combattimento misto.
Questo tipo di atleta, mi pare piuttosto differente dal praticante di solo WING CHUN,non credi?

Certamente! Gli atleti di mma, come atleti, sono notevolmente differenti dai praticanti di Wing, che la maggior parte delle volte sono molto lontani dall'essere chiamati pure "atleti".

I diversi ambiti a cui facevo riferimento io, però, non contemplavano esclusivamente le tecniche di combattimento.

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Offline beppegg

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #37 on: December 31, 2012, 12:26:31 pm »
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Sento che la maggior parte di voi è scettica sull' effettiva efficacia dello stile in combattimento....
 :-\


E direi che fanno benissimo, non bene!!

Ma ti sei guardato intorno? Hai visto cosa c'è nelle palestre di Wing Chun in giro per l'Italia?
Non facciamo altro che riempirci la bocca di una presunta superiorità ed imbattibilità ma nessuno che abbia mai avuto l'onestà, l'umiltà e le palle di dimostrarlo dal vivo. Ci siamo comporati, e continuiamo a farlo, come "i galli 'n copp alla munnezza", come dicono a Napoli.

Io non ho dubbi che ci siano bravi combattenti con il wing chun, ed altrettanto chiaramente includo i miei attuali maestri nel novero, ma sono così pochi che non rappresentano affatto la realtà. Come disse Mad in altri lidi, esisterà anche un corvo bianco con il buco del culo arcobaleno, ma questo non autorizza a dire "i corvi sono bianchi col culo arcobaleno", visto che tutti gli altri sono interamente neri.
Dio c'è, ma non sei tu: Rilassati!!!!

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Offline Darth Dorgius

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #38 on: December 31, 2012, 12:49:46 pm »
0
Sento che la maggior parte di voi è scettica sull' effettiva efficacia dello stile in combattimento....
 :-\

Certo: è la fama generalizzata dovuta al suo passato. :)
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline Long Wai

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #39 on: December 31, 2012, 12:52:26 pm »
0
Di solito il maestro è piu forte dell'allievo ma ci sono casi in cui.....
L'allievo supera il maestro.... ;)

All'inizio della pratica è naturale che il maestro sia più forte del maestro.

Però se l'allievo non superasse il maestro, l'evoluzione si arresterebbe e lentamente si tornerebbe indietro. :)

E' vero Sølvugle ma purtroppo sono cose che nn potremo mai sapere...
Ad esempio nn sapremo mai se realmente Bruce Lee abbia mai superato il suo maestro IP Man o se Wong Shun Leung
all'apice della sua forma fosse superiore a Bruce Lee..
E' come confrontare la nazionale di calcio del 1982 con quella di oggi!  :)
Sono domande che nn hanno risposta ne mai ce l'avranno.


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Offline Armenì

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #40 on: December 31, 2012, 12:56:16 pm »
+4
Long Wai, io cerco di spiegare i motivi per cui il Wing Chun non fa cagare come invece tutti pensano, e tu per "dimostrare" la sua validità in combattimento posti un film e una dimostrazione?  ???

Ma dai!!!!

Ma di che ci lamentiamo poi se ci ridono dietro!

Ma quando la si finirà di "promuovere" un'arte bellissima, quale è il Wing Chun, nascondendosi dietro i Beimo, i fantomatici maestri imbattibili (che però non combattono mai) e i video dimostrativi?

Allora mettiamoci in mezzo pure il film di Ip Man e affermiamo senza alcun dubbio che con il Wing Chun si possono battere 10 avversari contemporaneamente.
Eccone la prova!
Ip Man vs. 10 Black Belts !


Che Wong Shun Leung abbia vinto piu di 100 Beimo è storia, ci sono fonti accertate che affermano questa cosa......
 :)

Non conosco le fonti in questioni ma... Diciamo che mi fido. :)

Il punto è che la vincita di questi 100 beimo non dice nulla in merito alla bontà del sistema. Perché la cosa fondamentale, in un sistema marziale, è la duplicazione delle abilità del maestro da parte degli allievo.

La questione Beimo è alquanto controversa. Le storie (tramandate di bocca in bocca e quindi sicuramente distorte) dicono che gli esponenti di varie scuole si affrontassero sui tetti in combattimenti cruenti e clandestini.

Nulla si sa, però, della qualità di questi combattimenti. Anche le zuffe tra bambini possono essere cruente, e, se fatte di nascosto, sono clandestine. Sono Beimo?

I rarissimi filmati di presunti Beimo, in verità, non mostrano tutta questa qualità.  Almeno a guardarli con "gli occhi" del 2012.

Forse, è proprio qui il problema. Si sa che i confronti tra le scuole ci sono stati. Ci sono filmati di confronti sul ring di esponenti di scuole tradizionali (e anche quelli lasciano quantomeno perplessi). Ammettiamo anche che questi confronti, clandestini o ufficiali, siano stati fatti da esponenti validi e che la qualità fosse buona, rimarrebbero dei confronti "chiusi" in una particolare zona geografica ed ad un particolare periodo storico.

In quella zona, a quel tempo, le arti marziali cinesi e giapponesi avevano (quasi) in comune le posizioni larghe e basse e le guardie allungate.

E' chiaro che se gli avversari avevano queste caratteristiche, anche i lottatori di Wing Chun si adattavano (ed il Man Sau - Wu Sau aveva la sua spiegazione).

Peccato che oggi le cose siano completamente diverse. Tutto il resto del mondo del combattimento, grazie allo sport, ha cominciato a confrontarsi e migliorare, arrivando anche a basi comuni.

E quelli del Wing Chun? No. Loro sono rimasti ai famosi Beimo!

Ma non è assurda questa cosa? Fino agli anni '50-'60 era normale sfidarsi e combattere, anche in ambiti sportivi. Poi ad un certo punto, il confronto non è stato più definito positivo.

Si è rimasti "chiusi" nella propria scuola, con il mito del proprio maestro imbattibile (con storie più o meno fantasiose su combattimenti clandestini mai persi) e la "prova" di efficacia proveniente dai Beimo fatti da Wong Shun Leung, Bruce Lee e William Cheung.

E quindi lo stile, per mantenere la sua "purezza", è rimasto agli anni '50-'60.

Anche ammettendo la bontà di quello che si faceva in quegli anni, oggi quel tipo di impostazione è assolutamente fallace in un confronto con le altre arti.
A riprova di questo ci sono gli innumerevoli filmati di combattimenti interstile in cui si vede il lottatore di Wing Chun assumere una guardia didattica, con mento alto e braccia protese (quando non addirittura in posizione da forma). Risultato? Vittoria in pochi secondi da parte dell'avversario.

E cosa fanno quelli di Wing Chun molto spesso? Invece di fare autocritica, si trincerano dietro affermazioni assurde, tipo: "Il Wing Chun non va bene per lo sport perchè ci sono le protezioni, c'è un arbitro, ci sono le categorie di peso e ci sono i round. La realtà della strada è diversa!"

Ora che "la strada" sia diversa è indubbio. Che l'approccio debba essere diverso, è indubbio. Ma questo vale per tutti!

Se il Wing Chun non fosse fatto per i confronti 1vs1, allora neanche i Beimo erano per il Wing Chun.

Se i Beimo erano per il Wing Chun, tutti gli scontri 1vs1 dovrebbero (con le giuste modifiche) essere per il Wing Chun.

Oggi, sembra che il mondo del Wing Chun sia diviso in 2 tronconi. Quelli che non vogliono sentir parlare di incontri sportivi e quelli che pian piano stanno cominciando ad approcciarsi ad essi.

Il problema è che tutti arrivano in ritardo di 50-60 anni e recuperare il gap è difficile. Ecco perchè la qualità non è ancora eccelsa.

Si cominciano a creare i primi tornei internazionali (tipo quello di Donald Mak, che è stato postato anche su Ar.Ma.).
Non condivido le protezioni che usano e, forse, l'organizzazione, ma apprezzo tantissimo l'idea. Almeno loro si muovono!
Quanto poi convenga sportivizzare a forza un'arte, quando si può scegliere uno sport già consolidato, è un altro discorso...


In definitiva, BASTA, con il parlare della bontà del Wing Chun (che ripeto è un'arte meravigliosa) nascondendosi dietro il dito dei Beimo, dei maestri intoccabili e dei video dimostrativi.

Non ci facciamo una bella figura. E passiamo pure per idioti.


Di solito il maestro è piu forte dell'allievo ma ci sono casi in cui.....
L'allievo supera il maestro.... ;)

Questa cosa, che nel Wing Chun pare sia normale, in realtà è un'aberrazione!!!!
Se il maestro è sempre più forte dell'allievo, l'arte è destinata a scomparire.
Es. il primo maestro è forte 10. Il suo allievo, al max, potrà essere forte 9. Quando lui diventerà maestro, il suo allievo, al max, sarà forte 8. Il suo allievo sarà forte 7, il successivo 6 e così via fino ad arrivare a 0.

Non è così che deve essere!
Il maestro deve fare in modo che l'arte migliori dopo di lui. Che i suoi allievi siano più bravi!
Solo così l'arte può evolversi!
« Last Edit: December 31, 2012, 13:01:43 pm by Armenì »

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Offline Armenì

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #41 on: December 31, 2012, 12:58:30 pm »
0
Di solito il maestro è piu forte dell'allievo ma ci sono casi in cui.....
L'allievo supera il maestro.... ;)

All'inizio della pratica è naturale che il maestro sia più forte del maestro.

Però se l'allievo non superasse il maestro, l'evoluzione si arresterebbe e lentamente si tornerebbe indietro. :)

Ecco, qualcuno l'ha detto prima di me...  :)

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Offline Long Wai

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #42 on: December 31, 2012, 14:39:05 pm »
0
Long Wai, io cerco di spiegare i motivi per cui il Wing Chun non fa cagare come invece tutti pensano, e tu per "dimostrare" la sua validità in combattimento posti un film e una dimostrazione?  ???

Ma dai!!!!

Ma di che ci lamentiamo poi se ci ridono dietro!

Ma quando la si finirà di "promuovere" un'arte bellissima, quale è il Wing Chun, nascondendosi dietro i Beimo, i fantomatici maestri imbattibili (che però non combattono mai) e i video dimostrativi?

Allora mettiamoci in mezzo pure il film di Ip Man e affermiamo senza alcun dubbio che con il Wing Chun si possono battere 10 avversari contemporaneamente.
Eccone la prova!
Ip Man vs. 10 Black Belts !


Che Wong Shun Leung abbia vinto piu di 100 Beimo è storia, ci sono fonti accertate che affermano questa cosa......
 :)

Non conosco le fonti in questioni ma... Diciamo che mi fido. :)

Il punto è che la vincita di questi 100 beimo non dice nulla in merito alla bontà del sistema. Perché la cosa fondamentale, in un sistema marziale, è la duplicazione delle abilità del maestro da parte degli allievo.

La questione Beimo è alquanto controversa. Le storie (tramandate di bocca in bocca e quindi sicuramente distorte) dicono che gli esponenti di varie scuole si affrontassero sui tetti in combattimenti cruenti e clandestini.

Nulla si sa, però, della qualità di questi combattimenti. Anche le zuffe tra bambini possono essere cruente, e, se fatte di nascosto, sono clandestine. Sono Beimo?

I rarissimi filmati di presunti Beimo, in verità, non mostrano tutta questa qualità.  Almeno a guardarli con "gli occhi" del 2012.

Forse, è proprio qui il problema. Si sa che i confronti tra le scuole ci sono stati. Ci sono filmati di confronti sul ring di esponenti di scuole tradizionali (e anche quelli lasciano quantomeno perplessi). Ammettiamo anche che questi confronti, clandestini o ufficiali, siano stati fatti da esponenti validi e che la qualità fosse buona, rimarrebbero dei confronti "chiusi" in una particolare zona geografica ed ad un particolare periodo storico.

In quella zona, a quel tempo, le arti marziali cinesi e giapponesi avevano (quasi) in comune le posizioni larghe e basse e le guardie allungate.

E' chiaro che se gli avversari avevano queste caratteristiche, anche i lottatori di Wing Chun si adattavano (ed il Man Sau - Wu Sau aveva la sua spiegazione).

Peccato che oggi le cose siano completamente diverse. Tutto il resto del mondo del combattimento, grazie allo sport, ha cominciato a confrontarsi e migliorare, arrivando anche a basi comuni.

E quelli del Wing Chun? No. Loro sono rimasti ai famosi Beimo!

Ma non è assurda questa cosa? Fino agli anni '50-'60 era normale sfidarsi e combattere, anche in ambiti sportivi. Poi ad un certo punto, il confronto non è stato più definito positivo.

Si è rimasti "chiusi" nella propria scuola, con il mito del proprio maestro imbattibile (con storie più o meno fantasiose su combattimenti clandestini mai persi) e la "prova" di efficacia proveniente dai Beimo fatti da Wong Shun Leung, Bruce Lee e William Cheung.

E quindi lo stile, per mantenere la sua "purezza", è rimasto agli anni '50-'60.

Anche ammettendo la bontà di quello che si faceva in quegli anni, oggi quel tipo di impostazione è assolutamente fallace in un confronto con le altre arti.
A riprova di questo ci sono gli innumerevoli filmati di combattimenti interstile in cui si vede il lottatore di Wing Chun assumere una guardia didattica, con mento alto e braccia protese (quando non addirittura in posizione da forma). Risultato? Vittoria in pochi secondi da parte dell'avversario.

E cosa fanno quelli di Wing Chun molto spesso? Invece di fare autocritica, si trincerano dietro affermazioni assurde, tipo: "Il Wing Chun non va bene per lo sport perchè ci sono le protezioni, c'è un arbitro, ci sono le categorie di peso e ci sono i round. La realtà della strada è diversa!"

Ora che "la strada" sia diversa è indubbio. Che l'approccio debba essere diverso, è indubbio. Ma questo vale per tutti!

Se il Wing Chun non fosse fatto per i confronti 1vs1, allora neanche i Beimo erano per il Wing Chun.

Se i Beimo erano per il Wing Chun, tutti gli scontri 1vs1 dovrebbero (con le giuste modifiche) essere per il Wing Chun.

Oggi, sembra che il mondo del Wing Chun sia diviso in 2 tronconi. Quelli che non vogliono sentir parlare di incontri sportivi e quelli che pian piano stanno cominciando ad approcciarsi ad essi.

Il problema è che tutti arrivano in ritardo di 50-60 anni e recuperare il gap è difficile. Ecco perchè la qualità non è ancora eccelsa.

Si cominciano a creare i primi tornei internazionali (tipo quello di Donald Mak, che è stato postato anche su Ar.Ma.).
Non condivido le protezioni che usano e, forse, l'organizzazione, ma apprezzo tantissimo l'idea. Almeno loro si muovono!
Quanto poi convenga sportivizzare a forza un'arte, quando si può scegliere uno sport già consolidato, è un altro discorso...


In definitiva, BASTA, con il parlare della bontà del Wing Chun (che ripeto è un'arte meravigliosa) nascondendosi dietro il dito dei Beimo, dei maestri intoccabili e dei video dimostrativi.

Non ci facciamo una bella figura. E passiamo pure per idioti.


Di solito il maestro è piu forte dell'allievo ma ci sono casi in cui.....
L'allievo supera il maestro.... ;)

Questa cosa, che nel Wing Chun pare sia normale, in realtà è un'aberrazione!!!!
Se il maestro è sempre più forte dell'allievo, l'arte è destinata a scomparire.
Es. il primo maestro è forte 10. Il suo allievo, al max, potrà essere forte 9. Quando lui diventerà maestro, il suo allievo, al max, sarà forte 8. Il suo allievo sarà forte 7, il successivo 6 e così via fino ad arrivare a 0.

Non è così che deve essere!
Il maestro deve fare in modo che l'arte migliori dopo di lui. Che i suoi allievi siano più bravi!
Solo così l'arte può evolversi!

Ciao Armenì.
Nessuno si nasconde dietro i beimo ne a presunti maestri imbattibili.
I maestri nominati sono solo persone che si sono allenati pertutta la loro vita cercando di far proghedire il loro stile
e in molti casi lo hanno modificato cercando di adattarlo all'evoluzione delle altre arti.
Lo stesso Wong Shun Leung modifico' lo stile e poi il suo allievo Wan Kam leung lo modifico' a sua volta cercando di
adattarlo ai tempi moderni ( lo stesso Bruce Lee partendo dal Wing Chun modifico' il sistema aggiungendo colpi e tecniche di altre discipline)....
Ci sono percio' maestri che nn seguono una linea retta ma studiano gli altri metodi di combattimento e dunque evolvono il loro metodo.
Nessuno ha mai detto che questi maestri siano intoccabili e che nessuno possa batterli.
Io in verità nn ho avuto modo ne di vedere ne di analizzare questi combattimenti (beimo) che si sono tenuti in passato, ma se tu dici che
i lottatori nn sono granchè si vede che hai avuto modo di vederli e analizzarli di persona.
Per come ti dico io ci sono maestri pronti a scambiare con qualsiasi altro atleta di altre arti marziali senza nascondersi dietro nulla.
Poi  anche io penso che ci sono fantomatici SIFU che affermano di essere intoccabili e si nascondono dietro parole e luoghi comuni  senza dimostrare nulla!!!

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Offline THOR

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #43 on: December 31, 2012, 16:39:15 pm »
+1
Io vorrei capire come si fa Ad aggiornare uno stile,senza combattere/provare/competere,non riesco a capire,ma di sicuro saro' io ad essere ignorante.
Long,ma Sti Praticanti vogliosi di combattere,dove sono,io non li vedo e dire che di tornei misti dove combattere e di sfidanti,c'e ne sono a bizzeffe.
« Last Edit: December 31, 2012, 16:43:01 pm by THOR »

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Offline Long Wai

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Re:Alla ricerca delle peculiarità del Wing Chun
« Reply #44 on: January 02, 2013, 09:36:48 am »
-2
Io vorrei capire come si fa Ad aggiornare uno stile,senza combattere/provare/competere,non riesco a capire,ma di sicuro saro' io ad essere ignorante.
Long,ma Sti Praticanti vogliosi di combattere,dove sono,io non li vedo e dire che di tornei misti dove combattere e di sfidanti,c'e ne sono a bizzeffe.

Ciao Thor per combattere nn penso ci siano solo i combattimenti ufficiali di MMA.
Si puo' combattere con gente forte e preparata anche in combattimenti nn ufficiali.
Ci sono maestri Si FU che se tu vai da loro e gli dici di voler combattere di certo nn si tirano indietro anzi.....
Conosco persone praticanti di altri sport di combattimento che hanno visto in un attimo cadere le loro certezze...
Un SIFU di 40 anni di pratica alla veneranda eta di quasi 70 anni nn penso abbia nessun interesse a partecipare
ad una competizione ufficiale.
;-)