point e spendibilità.

  • 32 Replies
  • 6568 Views
*

Offline The Spartan

  • *****
  • 32.272
  • Respect: +11560
  • Pratico: Master at arms
Re:point e spendibilità.
« Reply #15 on: February 19, 2015, 15:42:49 pm »
0
Era il regolamento dello YB classe A.
YOU WANT SOME?COME GET SOME!
www.spartan-academy.jimdo.com

                      RISE TO THE CHALLENGE!


"Ho tutto il giorno libero!"


The Guy - P.K. & Chris...rustici compari.

*

Offline Win 45-60

  • **
  • 261
  • Respect: +44
  • Pratico: Bruttissima Kick-Boxing
Re:point e spendibilità.
« Reply #16 on: February 21, 2015, 19:16:34 pm »
0
Direi che per acquisire le doti tipiche del point (velocità, timing, distanza) bisogna fare pratica specifica del point per parecchio tempo, quindi significa che tali doti cresceranno di pari passo al crescere di certi condizionamenti psico-fisici imposti dal regolamento di certe discipline

la cosa in altri termini significa che velocità, timing, senso della distanza e anche le tecniche stesse di offesa e difesa saranno relative a un contesto in cui non esiste il contatto pieno, e questo credo che nella stragrande maggioranza dei casi porti a effetti imprevisti  :-X quando ci si debba ritrovare ad affrontare situazioni più realistiche, per non parlare poi di "robe da strada"

Sono d'accordo che, a livello teorico, un karateka possa dire la sua anche con un coltello in mano (lo stesso, a maggior ragione, può valere per un praticante si scherma olimpica) ma questo soprattutto perché la lesività di un'arma decuplica le sue capacità offensive e gli permette di mantenersi (almeno in contesti in cui si agisca in spazi aperti) sulle distanze d'azione a lui più congeniali

passare direttamente al mani nude lo vedo invece problematico, è sicuramente necessario un lungo rodaggio per esprimere le citate doti quando si tratta di andare a contatto pieno, ring o gabbia o strada che sia
e mi pare che di esempi in tal senso se ne siano uditi a carrettate, salvo le solite eccezioni che fanno la regola

*

Offline happosai lucifero

  • ******
  • 10.556
  • stracciamutande, stupido adolescente viziato
  • Respect: +6571
Re:point e spendibilità.
« Reply #17 on: February 22, 2015, 10:02:48 am »
0
ma non sta scritto da nessuna parte che se fai allenamenti di point fighting tu non possa fare altro. in un qualunque tipo di pratica di striking puoi introdurre esercizi (molti anche aspecifici) e allenamenti focalizzati sul point fighting per sviluppare quelle caratteristiche. anche se fai pugilato, per esempio.
There are more things in heaven and earth, Horatio,
Than are dreamt of in your philosophy.

In quanto a educazione vado in culo a tanti

*

Offline Paguro49

  • *****
  • 6.087
  • ussignur
  • Respect: +3102
  • Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana
Re:point e spendibilità.
« Reply #18 on: February 23, 2015, 10:51:28 am »
+7
Per me dipende sempre dalla sincerità e onestà con cui si fanno le cose, ossia se e quanto si tenga presente cosa si stia facendo, senza illudersi di fare altro.
Fare point, non significa necessariamente evitare il contatto, tutt'altro in certe situazioni, il contatto c'è e si sente.
Io lo trovo utile per lo sviluppo di un modo intelligente e strategicamente valido di combattere, anche se poi occorre non fermarsi li, andando a vedere cosa e come fare quando la distanza va a farsi benedire.
Però quell'impostazione schermistica, alla fine, è quella dei migliori pugili, di quelli più tecnici e belli da seguire, così come di svariati fighters in competizioni anche fra le più moderne e acclamate.
Alla fine credo sia l'intelligenza di provare a colpire e non essere colpiti, nulla di più.
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

*

Offline Ragnaz

  • *****
  • 3.693
  • Respect: +1123
    • Salute di Ferro
  • Pratico: Systema - SPTMI - DP
Re:point e spendibilità.
« Reply #19 on: February 24, 2015, 13:20:20 pm »
0
Per me dipende sempre dalla sincerità e onestà con cui si fanno le cose, ossia se e quanto si tenga presente cosa si stia facendo, senza illudersi di fare altro.
Fare point, non significa necessariamente evitare il contatto, tutt'altro in certe situazioni, il contatto c'è e si sente.
Io lo trovo utile per lo sviluppo di un modo intelligente e strategicamente valido di combattere, anche se poi occorre non fermarsi li, andando a vedere cosa e come fare quando la distanza va a farsi benedire.
Però quell'impostazione schermistica, alla fine, è quella dei migliori pugili, di quelli più tecnici e belli da seguire, così come di svariati fighters in competizioni anche fra le più moderne e acclamate.
Alla fine credo sia l'intelligenza di provare a colpire e non essere colpiti, nulla di più.

 :+1:
Ragnaz - alias Luca



*

Offline Davide.c

  • ***
  • 1.461
  • Respect: +638
  • Pratico: Karate Rinnegato, Pesistica Trappana e MMA Occasionali
Re:point e spendibilità.
« Reply #20 on: February 24, 2015, 15:49:16 pm »
+1
Parto dal presupposto che, a parte una singola gara senza preparazione fatta per fare compagnia al mio maestro che doveva arbitrare, non ho mai combattuto di karate point, quindi parlo prevalntemente della scherma storica.

Venendo da un background di goju ryu ho sempre sfruttato la mia abitudine a stare sotto anche nella scherma storica, chiudendo la distanza e proiettando.   

Dopo il torneo di quest'anno abbiamo (hanno, ormai causa studio e vari è un mese che non vado :/) cominciato a lavorare molto sul footwork classico della scherma olimpica e, onestamente, in poco tempo ho potuto vedere ottimi spunti che secondo me reggono molto bene anche a mano nuda.

Se dovessi dire la mia, dopo aver insegnato a menare dritto pe dritto farebbe bene anche spiegare un atteggiamento simile.  almeno personalmente ho notato un affinamento nella strategia da quando ho iniziato ad essere costretto a non espormi al rischio, pur sapendo di potermi difendere abb bene.
- Fondatore del dojo rinnegato e della BUFF Caverna
- Karateka libero
- Lupo Rognoso della compagnia dello scarafaggio

"Strength is born in the deep silence of long-suffering hearts; not amid joy." - Sir Arthur Helps

*

Offline Paguro49

  • *****
  • 6.087
  • ussignur
  • Respect: +3102
  • Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana
Re:point e spendibilità.
« Reply #21 on: February 24, 2015, 16:45:55 pm »
+2
Parto dal presupposto che, a parte una singola gara senza preparazione fatta per fare compagnia al mio maestro che doveva arbitrare, non ho mai combattuto di karate point, quindi parlo prevalntemente della scherma storica.

Venendo da un background di goju ryu ho sempre sfruttato la mia abitudine a stare sotto anche nella scherma storica, chiudendo la distanza e proiettando.   

Dopo il torneo di quest'anno abbiamo (hanno, ormai causa studio e vari è un mese che non vado :/) cominciato a lavorare molto sul footwork classico della scherma olimpica e, onestamente, in poco tempo ho potuto vedere ottimi spunti che secondo me reggono molto bene anche a mano nuda.

Se dovessi dire la mia, dopo aver insegnato a menare dritto pe dritto farebbe bene anche spiegare un atteggiamento simile.  almeno personalmente ho notato un affinamento nella strategia da quando ho iniziato ad essere costretto a non espormi al rischio, pur sapendo di potermi difendere abb bene.
L'ultima parte è quella su cui, generalmente insisto molto, ossia che, fra il menarsi dritto per dritto, testa a testa, rispetto al cercare di colpire evitando di farsi colpire, inserendo footwork/tai Sabaki e strategia, c'è la stessa differenza che c'è fra menarsi e combattere.
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

*

Offline Davide.c

  • ***
  • 1.461
  • Respect: +638
  • Pratico: Karate Rinnegato, Pesistica Trappana e MMA Occasionali
Re:point e spendibilità.
« Reply #22 on: February 25, 2015, 00:18:06 am »
0
Ifatti mi rendo conto che il problema di molte palestre di am tradizonali è che dopo tutta uan serie di lavori non davvero propedeutici al combattimento ti prendono e ti dicono vai e mena, dritto pe dritto.  da me le uniche regole erano "non fatevi eccessivamente male, non vi sfondate la faccia  e non mirate a occhi/palle/gola"  per il resto via a mazzolarsi senza esercizi davvero specifici  :nono:

Paradossalmente le cose che ho imparato mi sono assai più utili in un'ottica rissaiola che tra marzialisti...(ma non è questo illuogo per discutere della cosa)
- Fondatore del dojo rinnegato e della BUFF Caverna
- Karateka libero
- Lupo Rognoso della compagnia dello scarafaggio

"Strength is born in the deep silence of long-suffering hearts; not amid joy." - Sir Arthur Helps

*

Offline Paguro49

  • *****
  • 6.087
  • ussignur
  • Respect: +3102
  • Pratico: Va a ciapà i ratt ryu...ma lasa stà le pantegane della martesana
Re:point e spendibilità.
« Reply #23 on: February 25, 2015, 08:48:37 am »
+2
Io invece credo che, anche in ottica rissaiola o stradaiola che sia, fra menarsi e combattere c'è una enorme differenza.
Ovviamente parlo per convinzioni mutuate dalle mie esperienze, specialmente le meno gradevoli.
Di per sè, il menarsi, comporta dei rischi, che nell'uno vs uno possono rimanere circoscritti ai lividi e ai segni, quelli che sappiamo di poterci permettere, di reggere, ma in una rissa ad esempio, se non ci si muove, se non si ha l'attitudine e l'abitudine a muoversi, la mazzata che ti stordisce o ti spiazza, può avere un valore enormemente differente rispetto all'uno vs uno, perchè quella già notevole fatica a tenere lucidità sull'avversario, diventa improba qando ne arrivano di qua e di la, finendo per togliere ogni luce.
Un pò quella situazione per cui "prima di andare giù ne ho stesi due o tre", ok bravo, un duro vero, ma sei comunque andato giù...
Quando mi è capitata la brutta serata che raccontai tempo fa qui sul forum, fuori dalla stazione, se non avessi avuto l'istinto di farmi breccia e andare alle spalle di uno dei due, facendone lo scudo verso l'altro, mi sarei trovato a "menarmi" col primo, mentre il secondo mi apriva da dietro.
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

*

Offline Davide.c

  • ***
  • 1.461
  • Respect: +638
  • Pratico: Karate Rinnegato, Pesistica Trappana e MMA Occasionali
Re:point e spendibilità.
« Reply #24 on: February 25, 2015, 17:46:03 pm »
0
Concordo al 100% ma non era questo che intendevo.  L'idea di chiudere la distanza non significa pensare direttamente a uno e nel caso non cagarsi gli altri. O almeno io non intendevo questo :)
- Fondatore del dojo rinnegato e della BUFF Caverna
- Karateka libero
- Lupo Rognoso della compagnia dello scarafaggio

"Strength is born in the deep silence of long-suffering hearts; not amid joy." - Sir Arthur Helps


*

Offline Win 45-60

  • **
  • 261
  • Respect: +44
  • Pratico: Bruttissima Kick-Boxing
Re:point e spendibilità.
« Reply #25 on: February 25, 2015, 19:09:06 pm »
0
Di esperienze reali ce ne sono tante, e non è detto che sia facile individuare delle costanti certe nelle mille situazioni che si possono creare
IMHO """combattere""" significa conoscere i propri mezzi e saper fare le cose giuste nel momento in cui sia necessario farle, la distanza lunga e/o soltanto lunga non può essere pertanto un'etichetta DOC
almeno per come la vedo io  ;)

la strategia del lavorare a d lunga distanza può essere pagante?
sì, d'accordissimo
nei contesti in cui c'è spazio a sufficienza per muoversi è così, e lo si è visto anche nell'evoluzione dello striking nelle MMA, tanto per fare un esempio

però si tratta di una strategia supportata dall'allenamento al PIENO CONTATTO, e le distanze in gioco, l'intensità, la biomeccanica e la tecnica sono relative a una situazione che di certo non è quella del point
avere il riflesso condizionato ad arrestare il pugno davanti alla faccia dell'avversario e a schivare pugni che per regolamento devono arrestarsi all'altezza della tua faccia, HIMO, pone qualche problema quando si debba fare sul serio

le doti delle discipline point sono spendibili?
certo, e sono in ogni caso un'ottima base da cui partire
ma secondo me ci sono relativamente poche (si fa per dire...) differenze fra un assalto di spada olimpica e un duello di spada al primo sangue
invece ci sono differenze abissali nel passare direttamente da un karate no contact o light contact a competizioni full o alle sempreverdi scazzottatte in discoteca

ecco, mi piacerebbe che NON passasse il concetto che il point comporti tanti vantaggi e nessun svantaggio   :P 

*

Offline Ragnaz

  • *****
  • 3.693
  • Respect: +1123
    • Salute di Ferro
  • Pratico: Systema - SPTMI - DP
Re:point e spendibilità.
« Reply #26 on: February 25, 2015, 20:14:33 pm »
0
Però non confondiamo point con "senza contatto" o "skin-touch" o simili.
Ci sono anche regolamenti point con contatto (per es. il kumite JKA shotokan mi dicono che sia a contatto)
Ragnaz - alias Luca


*

Offline The Doctor Sherlockit

  • ****
  • 3.469
  • Respect: +2307
Re:point e spendibilità.
« Reply #27 on: February 25, 2015, 20:33:52 pm »
+1
Però non confondiamo point con "senza contatto" o "skin-touch" o simili.
Ci sono anche regolamenti point con contatto (per es. il kumite JKA shotokan mi dicono che sia a contatto)

seriamente, in jka non c'è molto più contatto che in fijlkam-WKF, alla fine in tutti i circuiti in cui c'è il "controllo del colpo" l'affondo del colpo è sempre quello, cioè si affonda senza fare male. Il colpo affondato a contatto lo puoi vedere  con i karateka o in generale con chi combatte sulla lunga nelle mma e a conti fatti i danni che fanno gli mmaisti non sono per nulla paragonabili ai  danni della jka dove si dice di tirare a "contatto"...

*

Offline Ragnaz

  • *****
  • 3.693
  • Respect: +1123
    • Salute di Ferro
  • Pratico: Systema - SPTMI - DP
Re:point e spendibilità.
« Reply #28 on: February 25, 2015, 20:37:15 pm »
0
Però non confondiamo point con "senza contatto" o "skin-touch" o simili.
Ci sono anche regolamenti point con contatto (per es. il kumite JKA shotokan mi dicono che sia a contatto)

seriamente, in jka non c'è molto più contatto che in fijlkam-WKF, alla fine in tutti i circuiti in cui c'è il "controllo del colpo" l'affondo del colpo è sempre quello, cioè si affonda senza fare male. Il colpo affondato a contatto lo puoi vedere  con i karateka o in generale con chi combatte sulla lunga nelle mma e a conti fatti i danni che fanno gli mmaisti non sono per nulla paragonabili ai  danni della jka dove si dice di tirare a "contatto"...

Indubbiamente in gabbia "tirano" full mentre in contesti point spesso non tirano full, ma c'è cmq differenza tra skin-touch e simili e contatto anche non full.
Ragnaz - alias Luca


*

Offline The Doctor Sherlockit

  • ****
  • 3.469
  • Respect: +2307
Re:point e spendibilità.
« Reply #29 on: February 25, 2015, 20:40:55 pm »
0
Però non confondiamo point con "senza contatto" o "skin-touch" o simili.
Ci sono anche regolamenti point con contatto (per es. il kumite JKA shotokan mi dicono che sia a contatto)

seriamente, in jka non c'è molto più contatto che in fijlkam-WKF, alla fine in tutti i circuiti in cui c'è il "controllo del colpo" l'affondo del colpo è sempre quello, cioè si affonda senza fare male. Il colpo affondato a contatto lo puoi vedere  con i karateka o in generale con chi combatte sulla lunga nelle mma e a conti fatti i danni che fanno gli mmaisti non sono per nulla paragonabili ai  danni della jka dove si dice di tirare a "contatto"...

Indubbiamente in gabbia "tirano" full mentre in contesti point spesso non tirano full, ma c'è cmq differenza tra skin-touch e simili e contatto anche non full.

si a conti fatti effettivamente lo skin touch ha molto più senso e spendibilità del contatto jka