Perche' le tecniche mortali non funzionano.

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sunomi

Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #30 on: December 01, 2011, 10:53:36 am »
0
C'è un errore di fondo, secondo me, nella trattazione di questo 3d.

E non è un errore di chi ha scritto, ma è proprio un concetto che quasi tutti danno per scontato e che in realtà andrebbe rivisto:

E' vero che tanti anni fa andavano in guerra, e che provavano le cose sul campo in maniera terminale.

Ma ci andavano armati.

Non facevano a botte.

Nessuno qui se la sente di scrivere che un colpo di gladio romano o di katana giapponese o di lancia cinese sia less than lethal se non allenato continuamente a pieno contatto.

Qualsiasi babbeo esaurito per la sigla delle veline per due sere di fila coi pantaloni e senza minigonna, può prendere un normale coltello da cucina e fare una carneficina fra i suoi coinquilini.  (Chi non ci ha mai pensato scriva ^'V'^ 4 President )

Quello che sfugge è che, oggi come ieri, la maggior parte dei sistemi di combattimento a mani nude erano intesi come sfida sportiva, lotta, gioco.

In guerra poteva capitare di rimanere disarmati, ma a quel punto lo scopo non era quello di legare a se l'avversario e finirlo, quanto quello di creare una distanza e raccogliere un oggetto o arma.

Per cui, benché in arti marziali moderne i cui fondatori godono di foto in bianco e nero e che si sono sviluppate quando già si usavano i fucili, si dica che i colpi sono mortali, e che questi si siano affilati nel corso di molte sanguinose battaglie, stiamo parlando di molto poco. Come sostanza.

Questo parlando di colpi e non di strangolamenti della lotta, che pur essendo sportiva prevede proprio lo strangolamento o il soffocamento per far desistere l'avversario.

Comunque eviterei di strangolare un nemico per 20 secondi nel mezzo della mischia di una battaglia con altra gente armata che mi punta.

In Cina si parla tanto di colpi letali, ma se è per questo si parla anche di lanci di bolle di energia. Esercizi di ispirazione animale nati per sgranchirsi le ossa durante le lunghe sessioni di meditazione, diventati poi stili per sfide d'abilità simili a giocoleria acrobatica, ben poco hanno a che vedere con il concetto animale "colpisci gli occhi-mordi la gola", questo senza nulla togliere all'efficacia delle loro lance, spade, frecce usate in battaglia.


In Giappone, per sfruttare la debolezza delle giunture in stoffa delle armature si è sviluppato un sistema di leve dolce, che accompagna i colpi dell'altro, e che può terminare nella rottura dell'arto (oggi si usano per "controllare"), ma lo scopo delle tecniche più belliche è difendersi da un colpo e prendere tempo per prendere un'arma, non terminare.

Nelle tecniche più sportive, per paradosso, si può finire per strangolare... ma non è cosa da fare in mezzo alla mischia.

Ovvio che poi, se come in certi tempi e latitudini non si usano protezioni e ci sono poche regole, un combattimento a mani nude può essere certamente letale, si può cadere per un pugno e sbattere la testa, ci si può far sfondare la testa a calci o pugni, la cassa toracica, ecc

Ma queste morti accidentali sono ben lontane dal dire che le tecniche letali a mani nude si siano sviluppate e forgiate attraverso mille battaglie.

Escludendo infatti l'ultimo secolo, la parte a mani nude delle AAMM era un di più, una piccola parte dell'addestramento peraltro fondata sugli stessi schemi motori già padroneggiati con le armi.

Ci sarebbe molto da aggiungere e da discutere, ma mi sto dilungando, volevo solo focalizzare il concetto.

bravo Aivia :) ........è un post che starebbe bene alche nel thread della categorizzazione delle am!!  :hakama:

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Offline Andy

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Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #31 on: December 01, 2011, 11:07:15 am »
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 :D

Scusatemi, mi è sorto in mente un aneddoto, mentre ragionavo su questo thread.

Ci credete se vi dico che due anni fa ero convinto dell'estrema efficacia di un colpo col taglio della mano, sul lato del collo?!  :D
Tipo che stendesse immediatamente un cristiano.
Non so perchè...non mi ricordo se me l'avesse detto qualcuno o me lo fossi costruito io.  XD

Fine della reminiscenza, scusate.

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Offline GiBi

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Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #32 on: December 01, 2011, 11:15:07 am »
0
Ci credete se vi dico che due anni fa ero convinto dell'estrema efficacia di un colpo col taglio della mano, sul lato del collo?!  :D
Tipo che stendesse immediatamente un cristiano.

E poi..come ti sei ricreduto?

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Offline Andy

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Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #33 on: December 01, 2011, 11:16:03 am »
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E poi..come ti sei ricreduto?

Ci ho pensato.

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Offline Darth Dorgius

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Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #34 on: December 01, 2011, 11:16:32 am »
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Ah, pensavo l'avessi subita! XD
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.


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Offline Gargoyle

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Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #35 on: December 01, 2011, 11:17:33 am »
0
ma è verissimo!
mio cugggino con quel colpo ci ha sgominato una cellula di terroristi australiani che teneva in ostaggio un pulmino di suore astronaute maltesi  :hakama:
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Offline GiBi

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Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #36 on: December 01, 2011, 11:22:35 am »
0
E poi..come ti sei ricreduto?

Ci ho pensato.

E come mai? cosa ti ci ha fatto riflettere su?
Ps: lo chiedo perchè mi sembra utile per la discussione, ho idea che un pò tutti avranno fatto lo stesso ragionamento.

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Wa No Seishin

Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #37 on: December 01, 2011, 11:23:52 am »
+1
ma è verissimo!
mio cugggino con quel colpo ci ha sgominato una cellula di terroristi australiani che teneva in ostaggio un pulmino di suore astronaute maltesi  :hakama:

Tu lo sai che se a furia di scrivere cazzate fai partire l'OT, poi ti azzero il karma? :ricktaylor: :whistle: :gh:

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Offline Andy

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Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #38 on: December 01, 2011, 11:25:47 am »
0
E come mai? cosa ti ci ha fatto riflettere su?
Ps: lo chiedo perchè mi sembra utile per la discussione, ho idea che un pò tutti avranno fatto lo stesso ragionamento.

Non saprei.  XD
Alla fine credo che nessuno me l'abbia proprio detto in faccia, semplicemente me l'hanno fatto passare così e di conseguenza, ci ho sempre creduto. Me l'hanno trasmesso, e per me era Verità.
La prima volta che ci ho ragionato su, mi sono reso conto della baggianata. Perchè ci ragionai su, non saprei, davvero.

Questo comunque per far capire come si radichino certe convinzioni, tanto che nemmeno ti fai delle semplici domande.

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Offline Bingo Bongo

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Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #39 on: December 01, 2011, 11:35:01 am »
0
Temo di non aver capito il thread.

Un pugno che scarica alla tempia 1000 J non è potenzialmente letale?
Certo.
Un paio d'anni fa è stato fatto un crash test (National Geographic) con un manichino a terra. Un maestro/praticante (non dico di quale disciplina così evitiamo le "gare")  ha tirato un pugno sullo sterno imprimendo una pressione di circa 1300kg sufficiente a compromettere il cuore in modo definitivo.
Questo non significa che fosse ken shiro, significa quanto la forza/tecnica permettano di esprimere col corpo una potenza di compressione con un colpo a percussione enormemente maggiore rispetto a una persona "normale" (non allenata).
Colpi alla gola e leve al collo evidentemente sono molto pericolose anche con forze minori.
Una certa cultura ha tramandato il "colpo mortale" con allenamenti di condizionamento e di rottura il cui fine era soprattutto quello psicologico ("sono capace di rompere 30 tavolette di legno" è una buona dose di autostima e fiducia nelle proprie possibilità).
La "letalità" di un colpo di taglio può essere allenata al sacco, la precisione ai focus, ma l'efficacia in combattimento solo nello sparring libero e a contatto pieno. E' evidente che allenare tecniche mortali a vuoto o fermandosi anche solo 1cm prima a un bersaglio che sta fermo è un metodo che può tranquillamente far parte di una routine di allenamento, ma dovrà essere completato con allenamenti il più possibile realistici per essere poi utile in combattimento.
Che poi come ho già detto se volessi sapere qual è il modo migliore per spezzare il nervo frenico lo chiederei, cosa che ho già fatto  :), al mio amico chirurgo che lavora al reparto di otorinolaringoiatria al fatebenefratelli.







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Offline Gelo - Killer Whale is back!

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Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #40 on: December 01, 2011, 12:28:10 pm »
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Evvai, pariamocela fino in fondo!  XD

Temo di non aver capito il thread.

Un pugno che scarica alla tempia 1000 J non è potenzialmente letale?
Certo.
Un paio d'anni fa è stato fatto un crash test (National Geographic) con un manichino a terra. Un maestro/praticante (non dico di quale disciplina così evitiamo le "gare")  ha tirato un pugno sullo sterno imprimendo una pressione di circa 1300kg sufficiente a compromettere il cuore in modo definitivo.
Questo non significa che fosse ken shiro, significa quanto la forza/tecnica permettano di esprimere col corpo una potenza di compressione con un colpo a percussione enormemente maggiore rispetto a una persona "normale" (non allenata).

Se non ricordo male era un colpo di gamba e non un colpo di braccia.

Quotando il discorso di AiViA, io ho una domanda da farvi:
Ammesso che esista una tecnica mortale, siete coscienti che se la tirate avrete bisogno di un buon avvocato?

Inoltre, se proprio vogliamo, rimanendo nella dicitura "Se per ipotesi" voi allenate tecniche mortali, dovreste avere un timing di esecuzione perfetto, oltre ad avere in mente un catalogazione esatta di tutte le varianti che possono succedere per ogni dannatissimo caso. Purtroppo per noi, in questa ipotesi c'è una dannata falla: se in uno scontro (reale o giocoso che sia) mancate questa esecuzione siete nella merda.

Personalmente preferisco un bel pugno sul naso ad un colpo mortale.
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
Salvaguardia gli indifesi e non fare torti.
E' il tuo giuramento!
(schiaffo)
E questo, affinchè te ne ricordi!
Sorga un cavaliere.

Cit - Le Crociate (Kingdom Of Heaven)

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Offline Bingo Bongo

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Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #41 on: December 01, 2011, 12:38:47 pm »
0
Evvai, pariamocela fino in fondo!  XD

Temo di non aver capito il thread.

Un pugno che scarica alla tempia 1000 J non è potenzialmente letale?

Certo.
Un paio d'anni fa è stato fatto un crash test (National Geographic) con un manichino a terra. Un maestro/praticante (non dico di quale disciplina così evitiamo le "gare")  ha tirato un pugno sullo sterno imprimendo una pressione di circa 1300kg sufficiente a compromettere il cuore in modo definitivo.
Questo non significa che fosse ken shiro, significa quanto la forza/tecnica permettano di esprimere col corpo una potenza di compressione con un colpo a percussione enormemente maggiore rispetto a una persona "normale" (non allenata).

Quote
Se non ricordo male era un colpo di gamba e non un colpo di braccia.
Quello che ho visto io era un pugno. Tieni presente che il manichino era sdraiato a terra, cioè era già "svenuto"  :) E' stato un colpo dall'alto verso il basso.
Non dubito però che abbiano fatto esperimenti simili con diversi stili e tecniche.

Quote
Personalmente preferisco un bel pugno sul naso ad un colpo mortale.
Anch'io. Soprattutto se sono io a riceverlo :)

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Offline Paguro49

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Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #42 on: December 01, 2011, 13:01:31 pm »
+5
Che discorso incasinato!!! :nin:
Credo ci sia troppa leggenda e troppa fantasia attorno al tema dei cosidetti "colpi mortali".
Nella realtà, la cronaca ci ha più volte raccontato di colpi "a casaccio" divenuti "mortali" perchè la vittima era deceduta.
I fattori sono molti, quello che trovo sciocco è creare la "categoria", perchè anche un pugno allo sterno o alla bocca dello stomaco può essere letale, dipende da chi lo tira, da chi lo subisce, dalla forma fisica di entrambi, dal momento in cui impatta, se in contrazione o meno, da molti fattori, alcuni dei quali possono essere studiati, come il timing o il condizionamento, l'assetto o la postura, mentre altri sono decisamente meno canalizzabili in una routine.
Il taglio della mano sul collo, una specie di Totem del karateka, lo Shuto che uccide.........ovviamente ripetendo tutte le condizioni necessarie, con l'aggiunta di una mano allenata e abituata a colpire, perchè occorre shokkare la giugulare, le vie respiratorie, i fasci nervosi e le vertebre cervicali, mica un giochetto da chiunque.
Se poi vogliamo dire che, Nukite alla gola, con tutti i crismi del caso e già citati, è letale, beh diciamo una cosa abbastanza ovvia, come è evidente che sia letale rompere le tempie, come può esserlo sfondare uno sterno, rompere le fluttuanti e mandarle nei polmoni, o in organi la vicino, ma mica sono cose da film, è solo anatomia.
Il punto è riuscire a portare quei colpi, sapendo come e quando farlo (c'è chi pensa di poter combattere a suon di Shuto e Nukite  :spruzz:) allenare le mani, irrobustirle, fare un sacco di lavoro su tutte le caratteristiche necessarie, mica facile.
Ma perdersi in queste cose lo trovo aleatorio, perchè poi anche il pugno sul naso, talvolta, può avere effetti letali, così come sulla punta del mento, se la torsione della testa è eccessiva.....
Insomma, molti colpi possono essere mortali come anche no, perdersi nella ricerca del colpo mortale di sicuro è una perdita di tempo, perchè il tizio scheletrico sui 50 kg subirà effetti anche letali da un certo tipo di colpi, ma suo fratello di 110 kg roccioso e incazzato, magari nemmeno si accorge di quegli stessi colpi.
Ma ancora di più, lo stesso colpo, alla stessa persona, dato una volta mentre lo vede arrivare, quando contrae i muscoli espirando, avrà un effetto diametralmente opposto a quando dovesse arrivare inaspettato, in fase di inspirazione.
Chiunque combatta sà bene come lo stesso identico pugno, preso a inizio match da freschi e in forze, non faccia gli stessi danni che fa dopo 10 round, col fiatone e le gambe che cedono.
Gli insegnanti seri di Kyusho, spiegano sempre che non si tratta di scienza esatta, che a volte non funziona, che dipende dalla sensibilità e dalla morfologia di Uke.
Beh dico, se è così per il Kyusho, che di questo tema fa la sua base fondante, quale senso ha perdersi nella questione "ricerca dei colpi mortali" per tutti gli altri?
« Last Edit: December 01, 2011, 13:09:12 pm by BibeRonin45x3 »
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Offline Ebony Girls Lover

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Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #43 on: December 01, 2011, 13:40:23 pm »
+1
Le tecniche mortali ci sono eccome,strangolamenti colpi allla trachea ecc...
Certo che come fai notare tu é difficile da praticarli in totale sicurezza.
La red man(se non mi ricordo male la tuta protettiva che é nello sppooiler di Mad si chiama così)da un aiuto considerevole in questo.
Però anche qui delle robe non puoi studiarle fino in fondo esempio le leve,dato che anche se hai la red man devi perforza di cose controllare altrimenti l'arto del compafgno ti rimane in mano.
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre

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Offline Ebony Girls Lover

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Re:Perche' le tecniche mortali non funzionano.
« Reply #44 on: December 01, 2011, 13:45:21 pm »
0
Questo senza trascurare che non ho mai visto un marzialista che stia col mento alto in guardia, panettieri a parte.


Chi la detto che che bisogna per forza avere a che fare con un altro marzialista?
Uno di strada non sta a pensare in un aggressione a nascondere il mento,il che rende la zona del collo una parte abbastanza vulnerabile e facile da raggiungere.
QUESTO SEMPRE IN TEORIA.
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre