Il 3d è perfetto così, Gargo.
Se riesci ad incontrare Altardit sarebbe la cosa migliore in assoluto.
Come pure io spero di incontrarlo presto per il seminario che farà con Marco M. di Systema.
Per il Serak, il forum (ie nn solo questo) è pattugliato da gente che davvero custodisce il Serak. Solitamente, quanndo lo vede scritto da gente che non fa parte della lloro famiglia, si fanno vivi per chiedere delucidazioni.
Di persona.
Vorrei evitarvi certe cose.
E' successo in passato sul FAM e a gente che millantava Serak in Italia su Youtube.
Cercate di capire come stanno le cose da queste righe.
Grazie.
però.. gente di poche parole e molti fatti
Ne approfitto per una domanda per Cooks.
Il Kuntao è solo un nome, è Silat filippino, è Kung fu indonesiano o malesiano o è la più pura am del sud-est asiatico con ketchup e maionese per accessorio, come mi ha fatto sospettare YT con accento americano?
Io seguo, e riesco ormai a riconoscere quando lo scimmiottano, quello di Willem De Thouars.Mi sbaglio o in alcuni dei suoi video pubblici anche il fratello "sembra menare/cercare il can per l'aia" rispetto all'ottica del sud-est asiatico?
Steve Gartin è stato uno dei suoi primi allievi, ma poi è partito per la tangente...
Io seguo, e riesco ormai a riconoscere quando lo scimmiottano, quello di Willem De Thouars.Mi sbaglio o in alcuni dei suoi video pubblici anche il fratello "sembra menare/cercare il can per l'aia" rispetto all'ottica del sud-est asiatico?
Steve Gartin è stato uno dei suoi primi allievi, ma poi è partito per la tangente...
Avevo fatto un post su FAM molto dettagliato sul Kuntao. Dovrei coparlo qui, in effetti. :D
KUNTAO
L’Arte cinese nel Sud Est Asiatico.
Il termine Kuntao è derivato dal linguaggio Min Nan del sud della Cina, dialetto detto anche hokkien, e ha molteplici significati. Letteralmente è formato da due parole Kun, “gioco con le mani”, e Tao che sta per “legge” o “regola”. Però la traduzione letterale di ideogrammi, come spesso accade, porta a non interpretare correttamente quello che un termine composto significa. Quindi il concetto della parola Kuntao è interpretato come “La via del pugno”, la “legge del pugno”.
Se vogliamo semplificarci la vita, col termine Kuntao intendiamo le tecniche di combattimento cinesi importate e modificate in Malesia ed Indonesia, attraverso i primi coloni dal sud della Cina.
Le origini del sistema e la sua evoluzione sono assolutamente persi nel tempo, e le prime tracce certe del sistema si hanno solo nel 1912 , quando il Maestro Liem Ping Wan iniziò ad insegnare a Java a pochi allievi non cinesi il suo sistema di Kuntao.
Il Kuntao è sempre stato praticato durante il secolo scorso in segreto, o attraverso pochissimi gruppi d’allenamento, nonostante questo l’Arte marziale si è guadagnata un enorme rispetto in un tutto il Sud Est Asiatico.
Solo una delle leggende che circola su Liem Ping Wang. E’ il 1945 e l’isola di Java è sotto assedio dei giapponesi. Il quasi settantenne Liem opera una radio clandestina che incita alla rivolta contro l’invasore nipponico. Un manipolo di soldati giapponesi viene incaricato di arrestarlo e di giustiziarlo. Liem, ovviamente, non vuole morire in una maniera così indecorosa, quindi sfida i giapponesi ad uno scontro a mani nude, dicendo che tutti insieme non avrebbero il coraggio e le capacità di sconfiggerlo. I giapponesi accettano la sfida. La leggenda si conclude con Liem che viene abbattuto dall’ultimo soldato giapponese, che preso dalla paura, gli spara col fucile, dopo che sono morti tutti i suoi ventiquattro commilitoni.
Ovviamente è una leggenda, ed è in varie versioni: chi dice che i soldati ammazzati a mani nude erano dieci, chi quindici, venti… Questo non è importante. Quello che è da notare è che per gli Indonesiani un cinese praticante di Kuntao è considerato un eroe della Patria. In una zona geografica come il Sud Est Asiatico, dove il senso di patria ai tempi era quasi assente e l’individualità marziale è spinta al massimo, questa leggenda esemplifica di come e quanto il Kuntao cinese sia rispettato.
Kuntao: un modo di pensare, prima di tutto
Come già accennato, ogni sforzo dei praticanti di Kuntao è sempre stato quello di non divulgare l’Arte. I segreti delle biomeccaniche, di alcune tecniche, erano gelosamente custoditi, in quanto erano considerate come le diversità che facevano davvero al differenza in combattimento. La mentalità cinese ereditata da questi primi mercanti/coloni in Indonesia li portava a pensare che meno il potenziale avversario sapeva delle loro reali capacità e/o tecniche, e più facilmente la vittoria sarebbe stata facile in caso di scontro.
Il Kuntao, tutti concordano, è nato dall’inadeguatezza delle tecniche di tradizionali di Kung Fu che si sono scontrate contro la crudezza del Silat indonesiano. Da qui lo studio cinese del Silat per poi integrarlo con le loro conoscenze pulite da ogni formalismo tecnico/esteriore.
Il Kuntao praticato oggi è molto differente da quello di un secolo fa. Il motivo è semplice: per la mentalità già descritta sopra, i praticanti anziani di Kuntao hanno sempre insegnato solo ed esclusivamente una parte della loro conoscenza ai loro allievi. I motivi di questo comportamento erano essenzialmente due: avere sempre la capacità di affrontare ed ammazzare l’allievo (mentalità che si ritrova anche in altre marziali, anche giapponesi), ed evitare che l’allievo non fedele potesse svendere le tecniche più efficaci al nemico.
Così, in un clima di diffidenza tra Maestro ed allievo, è iniziata la naturale evoluzione del Kuntao: il cambiamento. I praticanti ed allievi più portati all’Arte, più dedicati e disciplinati potevano ricevere buone basi del Sistema, era poi loro compito integrarlo con proprie personalizzazioni, creando di fatto un “dialetto” del sistema originale. Stiamo parlando di un periodo storico e una nazione, dove le tecniche di un’Arte Marziale erano realmente testate, e chi proponeva tecniche non funzionali, o le scartava subito, o moriva ammazzato da un avversario più bravo. Allora non si correva il rischio di certe cose che si vedono su YouTube…
Quindi il Kuntao si è propagato nel tempo con cambiamenti apportati da ogni singolo suo rappresentante. L’atteggiamento mentale del praticante di Kuntao è: “Rispetto per quello che mi è stato insegnato, ma togliamo ciò che ci sembra sbagliato o inapplicabile nel tempo nell’epoca in cui si vive”.
La vita cambia, i tempi cambiano, in modo irreversibile. Così deve anche il Kuntao, per i suoi praticanti.
Dal Kung Fu al Kuntao: La Selezione naturale.
I cinesi per millenni hanno praticato e sviluppato centinaia di sistemi di combattimento, attraverso diversificazioni di una matrice originale. Questa enorme ricchezza di tecniche e strategie tutte concentrate in Cina, aveva però un terribile difetto: non spingeva certo i suoi guerrieri a cercare input nuovi dall’esterno.
Questo portò inevitabilmente ad avere centinaia di stili di combattimento diversi, ma le regole d’ingaggio erano spesso le stesse. Un cinese combatteva con la mentalità di un altro cinese, anche se praticava stili diversi.
Quando i cinesi migrarono verso la Malesia e l’Indonesia, le regole cambiarono drammaticamente.
Innanzitutto la Malesia e l’Indonesia erano due ambienti naturali completamente diversi dalla Cina del Sud, e i primi coloni cinesi vennero messi in seria difficoltà da un nemico “non civilizzato”, come gli autoctoni del Sud Est Asiatico. Affrontarono un nemico spietato, motivato, che utilizzava un sistema di combattimento che non assomigliava a nulla che conoscessero, con un uso esteso di armi bianche.
Il colono cinese del sedicesimo secolo, non era certo un soldato addestrato ed equipaggiato con scudi, spade ed archi… Poteva solo contare per difendersi sul suo corpo e sui suoi attrezzi agricoli.
Così, le comunità cinesi che riuscirono ad insediarsi, non si allenarono più con Arti Marziali dedicate all’espressione artistica dei movimenti, alla ricerca del miglioramento del Sé… Dovevano sopravvivere, tentando di capire i loro nuovi nemici.
Lo sviluppo di colpi ad alta efficienza muscolare, strategie per massimizzare i danni sull’avversario e l’introduzione delle tecniche di gomito, le tecniche di sbilanciamento ed attacco sugli arti inferiori del Silat furono integrati con la conoscenza anatomica del corpo umano tipicamente cinese. I cinesi stavano rispondendo al nuovo ambiente, adattandosi ad esso: quello che era Kung Fu divenne Kuntao.
Kuntao e Silat: differenze fondamentali.
Difficile dirlo, specie ai giorni nostri. Le sovrapposizioni didattiche dei due sistemi in occidente sono troppo fitte. La regola generale è: “Se sembra Silat, ma non usa più di tre colpi per finire l’avversario, potrebbe essere Kuntao”.
Le differenze stanno nei dettagli di come si colpisce l’avversario, e su alcune “finestre di opportunità” che volutamente chi pratica Kuntao utilizza per “punire” (il termine “punire” è sempre presente in tutta la bibliografia relativa al Kuntao, anche di autori diversi) l’avversario.
Per prendere a prestito le parole di Bob Orlando, le differenze tra il Silat ed il Kuntao stanno in questa analogia: Due montagne, quattro uomini. Su ogni picco due uomini stanno avendo un combattimento all’ultimo sangue. Chi verrà sconfitto da chi pratica Silat è come se cadesse da un dirupo verticale di cento metri. Muore sul colpo. Chi viene sconfitto dal Kuntao è come se cadendo da dirupo, ogni tot. metri andasse a sbattere con un punta rocciosa, finchè non giunge alla fine del burrone. Colpire, colpire, colpire. Anche le eventuali parate, nel Kuntao, sono colpi per dare un dolore percepibile, per distruggere. Mi rendo conto che con una simile descrizione potremmo riferirci ad una qualsiasi Arte Marziale, è per questo che approfondirò la questione in una seconda parte.
FAQ sul Kuntao
a) Il Kuntao è quindi una versione semplificata di alcuni stili di Pentjak Silat?
No. E’ un’Arte Marziale diversa, formalmente parlando. Però integra dei concetti di Silat.
b) Esiste un condizionamento fisico/osseo nel Kuntao?
Si, ma non è sostanzialmente allenato dai praticanti occidentali, a mia conoscenza.
c) Ma il “cinese” del Kuntao dove si nota?
Nelle posture “a cavaliere”, e nelle tecniche di footwork/sbilanciamento tipiche del Pa Kua quan. Inoltre per certe tecniche di calcio diretto, e nelle geometrie dell’uso degli avambracci per deviare gli attacchi. Per citare solo alcuni dettagli.
d) Caratteristiche esclusive del Kuntao, rispetto agli altri sistemi di combattimento del Sud Est Asiatico?
Nessuna, a grandi linee. Si rifà ai soliti sei principi cardine: Colpi frustati, adesione all’avversario, equilibrio radicato al terreno (postura bassa e tecniche di movimento correlate), colpi contemporanei in direzione opposta su linee parallele, rotazioni giroscopiche sugli assi principali dell’avversario e atteggiamento mentale aggressivo. Diciamo che c’è un uso massiccio delle tecniche di cambio di postura con “pestoni” rumorosi sul terreno. Questione di gestione dinamica del peso. Ne parlerò nella seconda parte.
e) Esistono le armi nel Kuntao?
Si, ma dipende dal background di chi studia il sistema.
f) Esistono i Jurus nel Kuntao?
Si. Anche se il principale metodo di allenamento sono dei “giochi a due” simili al Ubad-Lubad filippino.
g) Chi è il più grande rappresentante del Kuntao vivente oggi?
Sicuramente non chi si trova al primo colpo con Google.
h) Chi pratica in Italia Kuntao?
Bella domanda. Mi mandi, per favore, un PM chi ha delle informazioni in merito. Io vorrei integrare quel (poco) che so di quest’Arte con gente che ha un’esperienza tecnica maggiore nel Kuntao.
FINE PRIMA PARTE
Bibliografia: The Weapons and Fighting Arts of Indonesia, Donn F. Draeger
Indonesian Fighting Fundamentals, Bob Orlando
(nella seconda parte posterò qualche sequenza tecnica, giusto per far capire a chi non ha familiarità con le AM del Sud Est Asiatico, di cosa si parla.)
Ne approfitto per una domanda per Cooks.
Il Kuntao è solo un nome, è Silat filippino, è Kung fu indonesiano o malesiano o è la più pura am del sud-est asiatico con ketchup e maionese per accessorio, come mi ha fatto sospettare YT con accento americano?
Avevvo fatto un post su FAM molto dettagliato sul Kuntao. Dovrei coparlo qui, in effetti. :D
Il Kuntao è un nome assolutamente generico dove si racchiudono le tecniche dei cinesi emigrati nell'Indonesia del nord ovest dell'arcipelago. Non c'è nulla di filippino nelle sue origini.
Ci sono stili di Kuntao che sono diametralmente opposti, a seconda dell'interpretazione.
Io pratico il ramo "americano", con tutto ciò che ne consegue.
Ovvero, molto razionale (pulito da molti movimenti "cinesi"), ma pieno di minchiate.
Simpatico per integrare il kali.
Ma non è assolutamente uno stile per il combattimento serio.
Perchè lo trovo molto divertente e biomeccanicamente intrigante.
1. | tra l'altro, livello tecnico basso in ottica mma |
domanda..ma cosa c'è di puramente SILAT in qs video?Beh... è abbastanza evidente: il nome del circuito!! XD
Certe applicazioni con uno che sa il fatto suo e "conduce" il gioco non le vedrai mai...
https://www.youtube.com/watch?v=3w4FYkTXnj4 (https://www.youtube.com/watch?v=3w4FYkTXnj4)
http://www.comicbookmovie.com/fansites/markcassidycbm/news/?a=127938 (http://www.comicbookmovie.com/fansites/markcassidycbm/news/?a=127938)