Prudenza, raziocinio, vigliaccheria, paura?

Raccontino del lunedì mattina in ufficio. Una delle mie colleghe racconta di essere andata col findanzato a vedere il derby, ieri sera, in un bar. Ad un certo punto scena a cui uno non vorrebbe assistere!
Padre, madre, figlio grande (sulla decina) e figlio piccolo (meno di 3 anni). Il figlio piccolo, a cui giustamente frega na mazza della partita, inizia a dare in escandescenza... Il padre lo prende per i capelli, lo scuote e gli molla una sventola. Il figlio urla verso il padre. Il padre lo riafferra e gli tira una raffica da tre, dritto/rovescio/dritto. Risultato: bambino con sangue da naso e fratello maggiore visibilmente scosso. Madre muta.
A sentirlo raccontare mi montava dalle viscere una rabbia enorme.
Al bar nessuno è intervenuto e, se fossi stato lì, non posso sapere come mi sarei comportato.
Se non avessi detto nulla avrei cominciato a sentire quella vocina interiore che ti dice ripetutamente: sei stato un vigliacco! Non si possono giustificare per paura tutte le schifezze che si vedono!
E alla stessa vocina avrei risposto con affermazioni sicuramente razionali ma probabilmente meno incisive, convinte e forti delle affermazioni della vocina stessa:
per comportarsi così quello sarà stato un delinquente, c'era solo da perderci.
I panni sporchi se li lavino a casa loro. Ecc. ecc. ecc.
Però... cazzo se avrei fatto fatica ad ingoiare il rospo!

l'unica cosa che puoi fare e' filmarlo col cellulare e far scattare la denuncia[1]

1.	nel senso.... metterlo in rete

Per quanto certe azioni siano brutte a vedersi e sbagliate, da fuori purtroppo in molti casi nn ci si può rendere conto perfettamente di certe cose.
Penso che prima di intromettersi in certe dinamiche familiari bisognerebbe avere granitiche certezze e non farlo non è certo segno di vigliaccheria o altro...

Non ho figli, probabilmente non posso giudicare un comportamento del genere.
Tra l'altro da bambino non ho mai preso neanche una sberla....
Non critico a prescindere una sana sculacciata quando serve, ma è evidente che qui si era oltre.
In mezzo a tanta altra gente poi...

Ad essere davanti alla scena non ho proprio idea di come avrei reagito.
Un genitore educa i figli come ritiene più opportuno (o come lui stesso è stato cresciuto), ma esistono dei limiti, di buon senso e di umanità.
Mandare giù una scena del genere, non dico senza fare nulla ma anche solo senza dire nulla, è proprio dura.

Tra l'altro l'atteggiamento dell'altro bambino e specialmente della madre mi fa credere che non sia un fatto del tutto isolato

E questo era il ragionamento razionale.
A caldo probabilmente i pensieri sarebbero stati altri, anche perchè come già detto, raccontato così, non si è trattato di una "pacca educativa" e un uomo che picchia un bambino non è un uomo, è un insetto. E un insetto si può anche schiacciare.

Si fosse trattato un bimbo "esterno" avrei attaccato senza dare neppure un sgno di avvertimento. L'unica cosa che mi avrebbe otuto fermare sarebbe stata la prossimità del mio, di figli, oppure una differenza fisica spaventosa tra me e il picchiatore.

Ma anche io avrei esitato a mettermi in mezzo a una dinamica familiare. Per timore di far peggio, anche. Forse avrei detto ehi dai, non picchiarlo accidenti. Ma poi lui mi avrebbe detto ce cazzo vuoi tu e non so se sarei passato a vie di fatto.

Anche se quel tipo era mingherlino e ciccione e sfigatissimo. Per un bambino vedere il proprio padre riempito di bote (perchè in quel caso finiva sicuramente in un duello al KO) forse è peggio che prendere dele botte direttamente. Insomma si andava a finire in un campo minato senza la mappa delle mine.

(omissis) ...un uomo che picchia un bambino non è un uomo, è un insetto. E un insetto si può anche schiacciare.

Questa mi piace tantissimo!

Concordo con John su quanto affermato, ma il vedere malmenare un indifeso genera in me rabbia.
Purtroppo sono un tipo troppo tendente a scaricare su di se quella rabbia (vocina infame che mi insulta) piuttosto che sull'origine di quella rabbia stessa.
Temo tremendamente il momento in cui potrei decidere di invertire la tendenza!

Per un bambino vedere il proprio padre riempito di bote (perchè in quel caso finiva sicuramente in un duello al KO) forse è peggio che prendere dele botte direttamente

ma piu' educativo

In amicizia è una cazzata...
Perchè salvo dinamiche perverse conclamate sulle quali ovviamente nn abbiamo alcuna informazione, per un bambino di 3-4 anni il papà resta sempre il papà...
Per quanto riguarda poi il discorso dei bambini con me si sfonda una porta aperta...io potrei staccare un braccio anche se vedessi toccare un piccolo rom....

per un bambino di 3-4 anni il papà resta sempre il papà...

e se capisce che suo padre non e' l'invincibile figlio di odino, e' male?

Quoto su tutto John.

In amicizia è una cazzata...
Perchè salvo dinamiche perverse conclamate sulle quali ovviamente nn abbiamo alcuna informazione, per un bambino di 3-4 anni il papà resta sempre il papà...
Per quanto riguarda poi il discorso dei bambini con me si sfonda una porta aperta...io potrei staccare un braccio anche se vedessi toccare un piccolo rom....

Ma se dopo aver gonfiato il papà come una zampogna dici al bambino che è stato adottato? 

Quote from: John Spartan on May 07, 2012, 12:51:58 pm

per un bambino di 3-4 anni il papà resta sempre il papà...

e se capisce che suo padre non e' l'invincibile figlio di odino, e' male?

Perchè, secondo te il problema è quello?

Quote from: Kufù on May 07, 2012, 13:28:36 pm

Quote from: John Spartan on May 07, 2012, 12:51:58 pm

per un bambino di 3-4 anni il papà resta sempre il papà...

e se capisce che suo padre non e' l'invincibile figlio di odino, e' male?

Perchè, secondo te il problema è quello?

no

Aaah...

Posto che quoto il fatto che, se serve la sberla ci sta tutta, ma è altresì vero, come già detto, che picchiare brutalmente non serve a nulla e sicuramente non educa. Incutere paura nel bimbo non è educare.
Sulle reazioni, o possibili tali, anche io non so come avrei reagito, forse avrei parlato, forse nel parlare avrei chiamato la polizia, forse, a reazione violenta mi sarei difeso ma non credo che avrei menato per primo.
Certo che la non reazione della madre a mio avviso la dice lunga sul tipo di padre.
Scoprire che il proprio papà non è invincibile avrebbe come presa di coscienza che si può rispondere alle sberle prima di quando accadrebbe se la violenza continuasse nel tempo.
E' anche vero che una rondine non fa primavera e magari, non è certo una scusante ma cambia parecchio le carte in tavola, a picchiare è stato il "tifoso" e non il "padre".