sanbon tsuki

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Offline metal storm

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Re:sanbon tsuki
« Reply #120 on: December 20, 2012, 13:05:12 pm »
+3
Tak, se permetti...

interiorizzare non significa "ho tre pugni da portare, li faccio così e così sono". interiorizzare significa che quando eseguo il pugno, tutta una catena di movimenti deve essere eseguita in maniera corretta. quello che l'allievo deve in un primo momento interiorizzare sono la posizione delle gambe, come esce il pugno, la rotazione, l'apertura e chiusura dell'anca. questo consente di acquisire la tecnica (e penso valga per qualsivoglia disciplina, non solo di quelle volte al combattimento). poi si comincia a lavorare sulle combinazioni, sul tempo, sul lavoro di gambe e così via.

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Offline Hitotsu

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Re:sanbon tsuki
« Reply #121 on: December 20, 2012, 14:59:44 pm »
+1


Il problema, frequentissimo, è quando le cinture nere allenano ancora 90% sanbon tsuki e 10% renkomi waza rimanendo troppo incollati alla dottrina e poco inclini alla pratica.


Sì...il limite di queste discussioni è comunque proprio legato all'analisi di una maggioranza di praticanti.
Per fare un esempio banale, le sequenze di kihon delle varie federazioni di karate, per quanto apparentemente statiche, sono legate proprio all'apprendimento di particolari schemi motori base. Ma non solo, sono anche vincolate ad una evoluzione tecnica che possa portare sia ad un utilizzo completo del corpo sia a un maggiore e fluido utilizzo di renzoku waza.
Ecco quindi che un kihon da primo dan risulta essere statico, uno da secondo introduce sequenze già molto più utilizzabili in un kumite e così via.
Ho fatto l'esempio molto formale di un programma di kihon, ma la metodologia di studio generale non differisce affatto.
Il fatto che molti praticanti rimangono primo dan (se ci arrivano).
Anche molti praticanti di dan più elevato, rimangono spesso al primo.
Ovviamente quando parlo di dan, mi riferisco non tanto ad un esame formale, quando al reale livello di progressione nello studio di un praticante. Ci sono primi dan che ne valgono 3.

Detto in maniera forbita...si rimane a SHU... ha e ri non esistono. Che se pò fà? Niente.



« Last Edit: December 20, 2012, 15:03:06 pm by Hitotsu »
"Se fate in quattro tempi anzichè due, campate poco". H.S.

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Offline Moai

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Re:sanbon tsuki
« Reply #122 on: December 20, 2012, 21:52:41 pm »
+4

Il fatto che molti praticanti rimangono primo dan (se ci arrivano).
Anche molti praticanti di dan più elevato, rimangono spesso al primo.
Ovviamente quando parlo di dan, mi riferisco non tanto ad un esame formale, quando al reale livello di progressione nello studio di un praticante. Ci sono primi dan che ne valgono 3.

Detto in maniera forbita...si rimane a SHU... ha e ri non esistono. Che se pò fà? Niente.



Che se po' fá?! ...te lo dico io : cominciare a insegnare come dio comanda ...non pretendendo che dopo anni di kion a robottino uno possa pensare di passare a tecniche fluide ....

I dan? II dan? Parliamo di gente con già alle spalle minimo 10 anni di pratica con automatismi ormai consolidati...

Io peró non ho ancora capito come si possa passare da in sanbon tsuki classico ad una concatenazione di tecniche in avanzamento , senza snaturare e ristudiare da capo la tecnica stessa che cambia completamente per dinamica , catene cinetiche e spazialità ...
L'intelligenza illumina, la stupiditá abbaglia

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Offline Dipper

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Re:sanbon tsuki
« Reply #123 on: December 20, 2012, 22:12:53 pm »
+4
Ma a questa benedetta 4, o alla sua estensione (da dove proviene sanbon tsuki?), non mi ha ancora risposto nessuno. :'(
Da dove proviene non si sa. Certo è che tutta sta distinzione okinawese - nipponico è artificiosa ed è opportuna solo se si parla di strategie commerciali.

Ora... come ho già scritto molte volte, io non sono dell'idea "un movimento per impararne N". Da quanto sospettavo prima e da quanto posso vedere ora che muovo i primi passi timidi nella PA, l'allenamento di un gesto deve essere specifico.
E' dimostrato inoltre che l'approccio "un po' di tutto anche se non perfetto" funziona meglio di "imparo alla perfezione X e poi passo a Z".
In questo senso trovo corretta l'osservazione di Happo che diceva che sanbon tsuki è troppo distante dal renkomi waza (o straight blast o vattelapesca) che usano Machida & soci per accomunarli.

Si possono accomunare piuttosto un kizami tsuki da fermo, un kizami tsuki avanzando e un kizami tsuki avanzando con il falling step (tre gradi di difficoltà crescente). Oppure oi tsuki piede prima della mano, piede e mano contemporanei e mano prima del piede (sempre tre gradi). Tanto per fare degli esempi.

Quindi non penso che sanbon tsuki possa diventare altro. Per questo in un ipotetico programma di esami per cinture che stilerei, già dal 9° kyu delle tecniche di jiyu kumite applicabili da subito.

Allora perchè non cestinerei sanbon tsuki...?

Lo tsuki è probabilmente la tecnica più difficile del Karate in assoluto (seguita dal mae geri, sempre IMHO) ed è un movimento talmente complesso che (e l'esperienza sul campo con qualche amico / allievo me lo dimostra) l'imperfezione può comprometterne l'efficacia in proporzione molto più che in un diretto pugilistico.
Se si parla solo di ippon kumite dove conta solo la rapidità le cose sono molto più semplici (e tale lavoro, tengo a precisare, per me va iniziato già dalla cintura bianca e raffinato pian piano), ma rendere lo tsuki un attacco vero richiede una montagna di studio.

Quando un principiante inizia a fare benino choku tsuki (affondo da posizione simmetrica), se lo si butta subito a fare jiyu kumite magari con protezioni varie, sicuro come l'oro che perderà tutta la forma, allargherà il gomito, estenderà troppo il braccio, colpirà con il seiken già ruotato e via dicendo.
Quindi si deve andare per gradi.

Sanbon tsuki (e prima di lui nihon tsuki), e qui ritorno alla domanda di Tak, non si sa da dove provenga, ma se ci pensiamo è un esercizio che permette di mettere in sequenza tre tipi di lavoro di anca molto diversi (oi, choku / jun, gyaku) senza peraltro movimenti intermedi che facilitino il compito.
Un allievo che fa bene sanbon tsuki[1], non allarga il gomito, mi mostra di saper padroneggiare i tre lavori di anca senza impastarsi, non si scompone con tre attacchi, probabilmente è pronto per studiare renkomi waza più complessi e realistici con sufficiente controllo del proprio corpo che impedisca di portarsi dietro dei difetti che diventerebbero sempre più difficili da correggere e renderebbero inefficaci gli tsuki.

Insomma, sanbon tsuki non la vedo come una tecnica staminale (che per me non esistono), ma come uno di quei stratagemmi didattici per ottenere delle buone abitudini. Questo è uno dei motivi principali per cui si fa ido geiko.

Il problema nasce quando si fa solo o troppo sanbon tsuki e simili. E renkomi waza "tra un po' quando sarà il momento" oppure troppo poco come "applicazione".

Per me shodan è già molto... troppo avanti. Io dico che sanbon tsuki è roba da cintura arancione / verde (diciamo 6° kyu per non creare equivoci), a quel punto deve essere già bello che digerito, insieme a tutto un programma di fondamentali più pratici al fine del kumite (posizione, spostamenti, tai sabaki, footwork, tutti gli attacchi base, combinazioni semplici). Altrimenti ci si sta incancrenendo.

Ora dello shodan, sanbon tsuki (secondo la mia modestissima opinione) è una cosa che si ripete ogni tanto qualche minuto, come tutti i fondamentali non applicabili direttamente, mentre larghissimo spazio devono avere le tecniche applicabili.

A queste condizioni secondo me uno shodan inizia davvero il suo percorso di studio e ricerca verso gli stadi ha e ri :thsit:
 1. ... e che contemporaneamente ha già tutte le basi per un jiyu kumite decente
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Offline Shurei-Kan

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Re:sanbon tsuki
« Reply #124 on: December 20, 2012, 22:24:10 pm »
+1
Concordo con gli ultimi  due post di Moai e Ryujin.


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Offline s.a.

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Re:sanbon tsuki
« Reply #125 on: December 20, 2012, 22:25:52 pm »
0
sinceramente ho conosciuto e visto un maestro(all'epoca quarto dan,oggi quinto o sesto)che insegna con un metodo che lui diceva fosse antico in cui insegnava solo kata,kihon e le tecniche codificate presenti sui kata(e quindi sui kihon). quindi un esempio tipo era:riscaldamento(alla giapponese,nn so quanto sia vero)e iniziavano a ripassare prima le posizioni(camminavano sul parquet insomma)e poi rifacevano tutte le tecniche dalla prima all'ultima del loro grado. fino a passare al ripasso dei kata e poi dei kihon. sembrera assurdo ma aveva un ora per ogni cintura(un turno di bianche,uno gialle eccetera). leggendo questi ultimi post credo che nn piaccia a nessuno un maestro del genere

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Offline Shashka

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Re:sanbon tsuki
« Reply #126 on: December 20, 2012, 23:03:19 pm »
+1
Un maestro del genere fa semplicemente perdere tempo ai suoi allievi.

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Offline s.a.

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Re:sanbon tsuki
« Reply #127 on: December 21, 2012, 00:13:22 am »
0
e se ti dico che ha una federazione per conto suo e ha fondato il suo stile di karate staccandosi da quello che faceva prima(che probabilmente è tecnicamente uguale)e riesce a piacere agli allievi che pensi? anche io la penso cosi ma avendo avuto e visto il karate in quel modo quello ho pensato che fanno tutti. altro che applicazione reale

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Offline Shashka

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Re:sanbon tsuki
« Reply #128 on: December 21, 2012, 00:16:43 am »
+2
e se ti dico che ha una federazione per conto suo e ha fondato il suo stile di karate staccandosi da quello che faceva prima(che probabilmente è tecnicamente uguale)e riesce a piacere agli allievi che pensi? anche io la penso cosi ma avendo avuto e visto il karate in quel modo quello ho pensato che fanno tutti. altro che applicazione reale
Ti rispondo che c'è anche di peggio, alla gente piace essere presa in giro è facile non sudare e credere di avere il "pugno proibito".

Per tornare IT:

ho letto gli interventi di Ryujin con molto piacere, trovo confortante riscontrare nei discorsi di chi ne sa molto più di me alcune mie convinzioni.
« Last Edit: December 21, 2012, 00:36:29 am by Shashka »

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Offline Dipper

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Re:sanbon tsuki
« Reply #129 on: December 21, 2012, 00:53:10 am »
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:+1: per ringraziarti della fiducia, ma mi sembra che pure tu ne sappia parecchio :thsit:
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Offline Shashka

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Re:sanbon tsuki
« Reply #130 on: December 21, 2012, 09:54:08 am »
0
Troppo buono, è un argomento di cui parlo per sentito dire perchè il Karate che facevo io aveva una componente molto meno tecnica, comunque sono sicuro che se praticassi ancora la "mano vuota" mi piacerebbe molto farlo con alcuni utenti di questo forum che hanno un approccio tutt'altro che scontato.  ;)  :thsit: :thsit: