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machine gun yogin

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« on: November 02, 2010, 23:02:19 pm »
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« Last Edit: April 17, 2012, 01:22:12 am by machine gun yogin »

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Offline Ván

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Re: PRINCIPI DELLO YOGA
« Reply #1 on: November 04, 2010, 23:13:28 pm »
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da quello che ho visto con la pratuica, il principio sembra funzionare alla grande.
Che cambiamenti hai notato sul tuo corpo in tal senso?
suddently... life has new meaning.

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Offline Ván

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Re: PRINCIPI DELLO YOGA
« Reply #2 on: November 05, 2010, 13:54:41 pm »
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Interessante grazie, mi piacerebbe proprio avere il tempo per fare un corso come si deve...
suddently... life has new meaning.

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Offline Ván

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Re: PRINCIPI DELLO YOGA
« Reply #3 on: November 05, 2010, 15:17:36 pm »
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In realtá servono "solo" 3 cose:

1 Letteratura specifica sullo yoga (libri)

2 Tempo per praticare almeno 3 volte la settimana da solo (1 ora)

3 Visitare un ashram o avere un maestro che ti segua come si deve almeno 1 volta al mese (tipo i workshoop che durano un sabato intero al mese)

Tanto poi il lavoro é individuale, quindi ti devi dare da fare da solo per scoprire il tuo corpo.
Certo che andare in india e stare anni a vivere con il proprio maestro sarebbe il massimo. Peter Sanson stava 6 mesi con Sri K. Pattabhi Jois e 6 mesi in giro per il mondo ad insegnare, ma non credo che sia questo il tuo scopo.
Ma anche partendo da zero?  Perchè l'unico movimento che il mio corpo mi consente di fare è toccarmi le punte dei piedi, massimo.
Vicino a dove abito pare ci siano scuole decenti di yoga, ma tra l'università di medicina e TJQ tre volte alla settimana non avrei tempo per un altro corso, se potessi fare tutto o quasi a casa già sarebbe meglio ma temo che all'inizio farei più danni che altro...

la letteratura è davvero cosi importante?
suddently... life has new meaning.

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Fanchinna

Re: PRINCIPI DELLO YOGA
« Reply #4 on: November 05, 2010, 15:36:12 pm »
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Offline Ván

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Re: PRINCIPI DELLO YOGA
« Reply #5 on: November 05, 2010, 17:35:15 pm »
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Vedrò cosa posso fare, ti ringrazio!
suddently... life has new meaning.

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Offline Ván

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Re: PRINCIPI DELLO YOGA
« Reply #6 on: November 08, 2010, 23:37:22 pm »
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Ho sempre pensato che una delle maggiori differenze fra il TJQ e lo Yoga fosse che il TJQ cerca di unire il più possibile mente e corpo, di far entrare pienamente la mente nel corpo, sviluppare la mente dentro il corpo e il corpo intorno alla mente; mentre lo Yoga si proponeva invece di renderli indipendente, di trascendere dal corpo fisico, di rendere la mente libera dai limiti del corpo.
Insomma, in un certo senso il TJQ è un movimento verso l'interno mentre lo Yoga verso l'esterno.

Ora mi viene da pensare di aver preso una cantonata pazzesca, è così?
suddently... life has new meaning.

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Offline Semplicemente Usquetandem

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Re: PRINCIPI DELLO YOGA
« Reply #7 on: November 09, 2010, 11:41:27 am »
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Una volta Morgana mi disse che aveva provato a fare qualche lezione di yoga, ma il mantenimento delle posture e i movimenti che le faceva fare il maestro la facevano stare male. Mi parlava di una sensazione sgradevole, non ricordo bene le parole ma forse la posso descrivere io visto che ho avuto lo stesso effetto le prime volte che ho praticato.

Sembra di far fatica a stare fermi, e non si respira molto bene, o meglio si respira ma si ha la sensazione di non recuperare. Come se i respiri fatti fossero a vuoto. Una specie di motore ingrippato che anche se accelleri non va perché manca la compressione. Questa mancanza di respiro crea ansia e sensazioni sgradevoli quali nausea e giramenti di testa.
Per quello che riguarda la sensazione di nausea,io non l'ho mai provata,pero' giramenti,anche se leggeri,di testa,si,mi associo,ma credevo che fossero causati dalla fatica nel tenere le posizioni
Quote

Tradotto in termini tecnici non siamo capaci di stare nel corpo e quando ci forzano (il maestro che ti fa muovere in un certo modo) cominciamo a stare male. Piu ci sforziamo di stare dentro piu la mente vuole andare altrove.
questa "sensazione" la ritrovo spesso,anzi sempre in alcuni esercizi del TJQ,per questo sono convinto che le cose non siano troppo "diverse"
Quote
Dopo un po di tempo peró posso dire che la cosa cambia, anzi diventa l'esatto opposto: quando si pratica si prova piacere proprio perché per quell'oretta al giorno finalmente si connette le mente con il corpo. La sensazione é bellissima. C'é lavoro consapevole quindi diventa NATURALE.
il piacere nella pratica non l'ho mai trovato,ma le sensazioni che ho provato dopo,grazie alla pratica mai provate.
Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle.



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Offline Semplicemente Usquetandem

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Re: PRINCIPI DELLO YOGA
« Reply #8 on: November 09, 2010, 14:11:19 pm »
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"Il corpo ha risorse incredibili, ma la mente ti vuole fregare! Devi imparare ad autodisciplinarti"
stra-quoto
Quote

il piacere nella pratica non l'ho mai trovato,ma le sensazioni che ho provato dopo,grazie alla pratica mai provate.
Dopo anni che pratichi Usque dovresti provare piacere, non fastidio. Se ancora provi fastidio vuol dire che devi "disciplinare" la mente.

Quando pratichi dovresti farlo in modo dolce, cercando l'armonia tra il tuo corpo e il resto attorno a te. Se usi violenza, aggressivitá ed emozioni negative non solo provi fastidio ma prima o poi ti danneggi.
non mi riferivo alla pratica Yoga,ma alla pratica TJQ,comunque lontanissimo dal fastidio...
sul fatto che devo disciplinare la mente,questo è cosa certa,è anche il motivo per il quale le posture non riesco a tenerle per piu' di 3 minuti...

ma sto' andando OT
scusate
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Offline SassoDiBosco

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Re:PRINCIPI DELLO YOGA
« Reply #9 on: January 06, 2012, 00:25:26 am »
+1
Non posso esimermi dal fare i complimenti a Machine Gun Yogin, trovo estrememente interessanti i suoi interventi ed i suoi pensieri.
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Offline Ragnaz

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Re: PRINCIPI DELLO YOGA
« Reply #10 on: January 06, 2012, 20:57:09 pm »
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Sicuramente piu mobilitá articolare, come sintomo generale. Ma per esempio ho sempre avuto un problema alla cuffia dei rotatori (spalla sx) dovuto al lavoro sulla panca in palestra (chest press). Non mi é mai passato, nonostante manipolazioni e terapie, e stranamente ora che sto facendo delle asana che richiedono escusioni in piu direzioni della spalla il dolore é svanito. Altro esempio, mi sono fatto male ad un ginocchio facende un loto da freddo (coglione io). Ho mollato un po l'ashtanga che forzava l'articolazione, e ho preferito fare un po di bikram yoga (uno stile un po particolare) il quale lavora molto sulle ginocchia, in compressione. Dopo un paio di settimane intense il ginocchio sembra nuovo.

Il lavoro é molto versatile comunque, e conoscendo bene le asana, si puo lavorare su tutte le articolazioni.

Giusto per confronto e utilità personale, che asanas fai per spalle e ginocchia?
Ragnaz - alias Luca


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Offline Ragnaz

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Re:PRINCIPI DELLO YOGA
« Reply #11 on: January 07, 2012, 19:37:05 pm »
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Gracias!! alcune le conosco, altre no.. mo' me le vado a cercare :D
Ragnaz - alias Luca


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Offline Ragnaz

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Re: PRINCIPI DELLO YOGA
« Reply #12 on: January 07, 2012, 19:40:14 pm »
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Altro concetto molto importante é

IL CORPO E LA MENTE SONO UNA COSA SOLA, QUINDI UN GROSSO CAMBIAMENTO CORPOREO VUOL DIRE UN GROSSO CAMBIAMENTO MENTALE!

Sembra un concetto ovvio ma non lo é assolutamente e ora capirete il perché.

Come William Reich aveva intuito, il corpo puo diventare una vera e propria "gabbia". Contrazioni corporeee, rigiditá, difficoltá respiratorie e difficoltá in certi movimenti sono causate da costanti costrizioni mentali. Si viene letteralmente castrati dal proprio superego e il corpo diviene una vera e propria prigione che a volte rende la vita un inferno. Successivamente l'analisi bioenergetica di Alexander Lowen (basata sulle teorie Reichiane) consideró di curare patologie mentali, psicosi e quantaltro andando a lavorare direttamente sul corpo. Adottava principalmente tecniche di respiro, grounding e movimento (vibrazione).

Godetevi questo video

Alexander Lowen

Short summary
Alexander Lowen dice che noi siamo il nostro corpo ma la mente non lo puo controllare (in questo caso parla del subconscio che ha un enorme potere sul nostro corpo, molto piu della mente cosciente).

I sentimenti (emozioni) sono delle sensazioni dentro il corpo. Prima di tutto per sentire il corpo lo devi muovere perché qualcosa che non si muove non si puo sentire. Se non puoi sentire il tuo corpo, e quindi le tue emozioni, il tuo spirito inizia a vagabondare, non sa dove andare e non sa chi é (i cinesi lo chiamano shen se non sbaglio). Ma se ributti il tuo spirito nel corpo il corpo ritorna vivo e lo spirito si eleva (realizzazione).

La bioenergetica lo fa sfruttando 3 principi:

1. Radicamento.
Il radicamento é il punto di partenza. Ci mette in contatto energeticamente con la terra (letteralmente). L'energia scorre attraverso i piedi dentro la terra ed esce dalle meni e dagli occhi per entrare nelle mani e negli occhi degli altri. L'energia scorre attraverso queste 6 aperture/cancelli dentro altre connessioni.

2. Respiro.
L'ebergia viene dal cibo ma soprattutto dal respiro. Quando smetti di respirare, o diminuisci il respiro, smetti di sentire le emozioni e inizi a pensare. I sentimenti sono il fuoco e se manca l'ossigeno il fuoco diminuisce fino a spegnersi.


3. Vibrazione/moviemento (il respiro é in realtá una vibrazione).
I sentimenti/emozioni sono movimento e noi possiamo sentirlo. Quando il movimento interno (vibrazione) é abbastanza forte, raggiunge la superfice e a quel punto hai l'emozione.

Poi fa un discorso molto interessante sulla connessione.
Dice che quando perdi il contatto con il corpo inizi a diventare matto. La pazzia é proprio questo, perdi il contatto con il corpo, diventi irreale, non senti te stesso in modo umano e piano piano diventi matto. Un medico che cosco lo chiama non andare daccordo con il corpo. Dice che per avere un corpo sano bisogna stringere un legame con esso. Il principio sarebbe quello che schiacciato dal senso di colpa (superego che ti fa sentire immeritevole) incosciamente non vuoi bene al tuo corpo e lui inizia a deteriorarsi perché la vita perde di significato.

Quindi la prima cosa da fare é sentire, iniziare a connetersi con il proprio corpo.

Io ho lavorato un po con la bioenergetica e devo dire che queste parole sembrano scontate, ma non lo sono per nulla. Sembrano concetti basilari, roba da saggezza popolare, ma il modo in cui vengono affrontati, il modo in cui ci si lavora, é tutt'altro che scontato. Ci sono persone che fanno una vita sconnessi con il proprio corpo, nonostante lo sappiano e nonostante leggano libri specifici. La pratica come al solito fa la differenza. Se la si prova si capisce.


Sorpresa sorpresa lo yoga utizza questi principi da piu di 5mila anni.

Questi discorsi li ho letti su libri e sentiti un sacco di volte ma non mi sono mai reso conto di cosa volessero dire fino a qualche mese fa. Negli ultimi 3 anni di pratica ho avuto progressi notevoli a livello di mobilitá corporea, muscolatura e apparato respiratorio. Un giorno stavo chiaccherando con un maestro di yoga che pratica da 35 anni (diversi stili). Lui mi chiese come mi trovavo a studiare nella sua scuola e se mi piaceva il lavoro proposto. Io risposi che non ho mai visto tanti cambiamenti come negli ultime mesi e quel punto mi rispose una cosa come:

"Beh se hai avuto tutti questi cambiamenti corporei improvvisi,la tua vita sará cambiata drasticamente!"

Subito sono rimasto un po spiazzato dalla sua affermazione e non ho dato peso alla risposta, anche perché li per li non mi sembrava che avesse molto senso. Poi quando sono tornato a casa ci ho pensato e ho cominciato a riflettere chiedendomi:

Qual'é il significato di una frase del genere in relazione alla mia vita? E perché questa persona mi ha detto una cosa del genere?
 
Sono arrivato alla conclusione che negli ultimi 18 mesi ho cambiato stato, lingua, casa 6 volte, ho ripreso a studiare in un univeristá inglese, ho conosciuto persone di tutto il mondo e di diversi background, ho fatto nuove amicizie, ho ricominciato a mangiare cose che per problemi di digestione non potevo assolutamente e ho cambiato completamente dieta nonche stile di vita.

Caxxo non mi ero mai fermato a pensare come la mia vita fosse cambiata in solo 18 mesi! Davo per scontato che le cose che mi sono successe facessero parte di scontati risultati che comunque non avessero molto a che fare con lo yoga, quindi non sotto il mio controllo. Ma porcapupazza ho fatto 28 anni di vita sempre uguale e in nemmeno 2 anni tutto é cambiato in un modo che non avrei mai pensato! Non mi ero accorto di nulla, o meglio, ho sempre vissuto la cosa in modo automatico e subconscio. La cosa piu sconcertante é che se andiamo in dietro con la mia storia il tutto é cominciato quando sono finito ricoverato in ospedale per due mesi (problemi digestivi riassunti in una malattia psicosomatica chiamata sindrome del colon irritabile) e mi sono deciso a praticare yoga seriamente (era dal 2003 che bazzicavo in giro per centri yoga ma senza costanza ed impegno).

Ora la connessione mente corpo ha realmente un senso per me, non é piu una frase buttata li su un libro o detta da un personaggio famoso, é diventata un concetto che mi appartiene e che riscopro ogni giorno grazie al lavoro su me stesso.

Quanta potenza in questa disciplina!

A posteriori (ho iniziato a fare bioenergetica molto dopo lo yoga) ho notato anch'io la somiglianza di principi, e concordo sul fatto che, per quanto la bioenergetica sia comunque diversa, anche come applicazione (vedi psicoterapia), lo yoga rimanga "più potente" (se fatto bene, of course).
Ragnaz - alias Luca


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Offline Ragnaz

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Re: PRINCIPI DELLO YOGA
« Reply #13 on: January 07, 2012, 19:47:04 pm »
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"Il corpo ha risorse incredibili, ma la mente ti vuole fregare! Devi imparare ad autodisciplinarti"
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Ragnaz - alias Luca


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Re:PRINCIPI DELLO YOGA
« Reply #14 on: January 07, 2012, 19:54:37 pm »
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Mi riallaccio alla problematica mente/corpo (che è prettamente occidentale, tra l'altro!!).
Lo yoga si basa sul corpo, e non potrebbe essere diversamente, visto che noi siamo, anche, il ns. corpo.
Il corpo è il mezzo di espressione della nostra "anima", per cui se è in cattiva forma e/o in cattiva salute non potremo esprimerci appieno.
Inoltre corpo e mente/anima si influenzano vicendevolmente (top-down e bottom-up se vogliamo fare gli psicologi :P) e mai incorrere nell'errore di pensare
tale influenza sia monodirezionale.
Praticando e studiando yoga si vede subito come concetti di psicosomatica, psicologia cognitiva, bioenergetica e anche psicodinamica fossero già ben compresi e utilizzati da coloro i quali misero "a punto" lo yoga. (e aggiungerei meglio compresi che non a tutt'oggi dalla ns scienza, imho).
Ragnaz - alias Luca