Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante

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dora

Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« on: February 19, 2010, 08:01:59 am »
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Non vi sembra che tutte le fasi del Purgatorio di Dante abbiano una valenza iniziatico-alchemica? Dalla purificazione iiziale dell'Angelo fino al giardino dell'Eden, dall'incontro con Stazio al discorso di Beatrice? Mi sembra una sintesi non eludibile di alchimia medievale(e pensare che a scuola è quello messo più da parte...)

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Offline Parsifal

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Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« Reply #1 on: September 17, 2012, 12:25:34 pm »
+1
In realtà tutta la DIvina commedia è anche una descrizione di un percorso iniziatico, non solo il purgatorio quindi...Dante, si dice fosse un iniziato nella setta dei fedeli d'amore, e anche lui avvisa più volte il lettore di fare attenzione ai vari significati dei suoi versi

O voi ch'avete li 'ntelletti sani,
mirate la dottrina che s'asconde
sotto 'l velame de li versi strani.


P.s. ehm io sto riuppando 3d vecchi di quasi due anni, spero non ci siano problemi, nel caso avvisatemi :)
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Offline Luca Bagnoli

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Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« Reply #2 on: September 17, 2012, 12:31:19 pm »
0
per me è molto interessante. se ti va di fare un approfondimento sul tema , ti leggo volentieri  :)

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« Reply #3 on: September 17, 2012, 12:34:18 pm »
0
P.s. ehm io sto riuppando 3d vecchi di quasi due anni, spero non ci siano problemi, nel caso avvisatemi :)
Non credo proprio anzi.... 


setta dei fedeli d'amore?  ???

Da velocissima ricerca su google..
http://www.classicitaliani.it/Valli/valli_linguaggio_segreto_dante_01.htm


http://www.spaziofatato.net/fedelidamore.htm
« Last Edit: September 17, 2012, 12:39:48 pm by Giorgia Oca arrogante »
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline Parsifal

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Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« Reply #4 on: September 17, 2012, 12:47:05 pm »
+3
CIao Giorgia, meglio così se non ci sono problemi...:)
Si esistono diversi testi in proposito, oltre a quello che hai citato , ad esempio

bruno cerchio , l'ermetismo di dante
Luigi Valli "Lo schema segreto del poema sacro"
R.Guenon "L'esoterismo di Dante"
 
ed altri ancora, nei quali si sostiene la tesi del viaggio di dante come di un allegoria di un percorso iniziatico, valido per dante ma anche per tutti gli altri, diviso in 3 fasi, che sostanzialmente ricalcano le tre fasi dell'alchimia, opera al nero (inferno), opera al bianco (purgatorio), opera al rosso (paradiso), nigredo albedo e rubedo.
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Offline Takuanzen

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Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« Reply #5 on: September 17, 2012, 13:21:49 pm »
0
Ne avevo sentito qualche accenno parecchi anni fa in un libro di Julius Evola, che probabilmente, come molti altri concetti, aveva tratto queste informazioni da Guenon. Ne avevo parlato con qualche amico più anziano, che aveva demolito queste interpretazioni come fandonie infondate. Poi non mi sono più interessato all'argomento. E anche Dante sarebbe da rileggere.
Ma erano sparse letture adolescenziali, non mi ricordo molto. E poi, in quell'ampio calderone di riferimenti eterogenei che è un'opera come la Divina Commedia, ci potrebbe anche stare...mi chiedo: come, perché e in quale quantità?

CIao Giorgia, meglio così se non ci sono problemi...:)
Si esistono diversi testi in proposito, oltre a quello che hai citato , ad esempio

bruno cerchio , l'ermetismo di dante
Luigi Valli "Lo schema segreto del poema sacro"
R.Guenon "L'esoterismo di Dante"

 
ed altri ancora, nei quali si sostiene la tesi del viaggio di dante come di un allegoria di un percorso iniziatico, valido per dante ma anche per tutti gli altri, diviso in 3 fasi, che sostanzialmente ricalcano le tre fasi dell'alchimia, opera al nero (inferno), opera al bianco (purgatorio), opera al rosso (paradiso), nigredo albedo e rubedo.


Grazie Parsifal per i libri. Potresti sviluppare brevemente il discorso riguardante l'allegoria del percorso iniziatico in Dante? Come si articolano le tre fasi? Quali sono i momenti salienti? :sur:
« Last Edit: September 20, 2012, 13:23:00 pm by TakuanZen »

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Offline Parsifal

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Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« Reply #6 on: September 17, 2012, 20:42:10 pm »
+2
Bè diciamo che di rimandi ce ne sono molti, poi non so quanto veritieri o quanto forzati....
In estrema sintesi nell'Inferno Dante attraversa la cosidetta notte oscura dell'anima, conosce i propri demoni, nel purgatorio avviene la progressiva purificazione, mentre nl paradiso c'è la definitiva rendenzione e conoscenza con Dio.
Naturalmente tutto il poema è intriso di concetti religiosi e teologici, nel paradiso anche molto mistici, ad esempio la necessità della grazia divina , personificata dalle 3 donne che dante incontra, ad esempio, o dall'arrivo del messo celeste che gli consente di entrare nella città di dite.
Inoltre ci sono molti riferimenti astrologici, astrologici di tipo reale, riferiti all'astrologia antica.

In generale poi si ritiene che già il modo in cui è scritta la D.C. , il suo ritmo, sia espressione di una vibrazione in grado di provocare effetti in chi la legge, un pò come dicono accada con la musica di Mozart, anche lui addentrato a concetti esoterici , basti pensare al flauto magico, opera con molti riferimenti massonici.
Personalmente consiglio di leggere lentamente la divina commedia, farsela "risuonare in bocca", alle brutte la lettura acquisterà comunque un interesse maggiore e più vivo di quello ottenibile con una rapida letta di tipo scolastico.
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Offline 笨笨

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Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« Reply #7 on: September 17, 2012, 22:02:02 pm »
+1
Che bel thread! Chissà dove si va poi a finire... :halo:


Intanto sull'origine del medesimo: non so se Dora avesse in mente proprio questo, ma circola da qualche anno un romanzo fantastico di un'autrice spagnola, Matilde Asensi, intitolato "L'ultimo Catone", in cui il Purgatorio del Sommo è letto in chiave iniziatica. Magari Dora non l'aveva letto, ma...  :=)

Sul Dante esoterico mi sembra che si sia scritto troppo e il contrario di troppo, soprattutto in epoca più o meno contemporanea. Qui sopra, per esempio, si cita - senza nominarne la fonte ultima, e forse inconsapevolmente - la lettura che C. G. Jung dà dell'alchimia; una lettura che è molto affascinante, e che rende l'alchimia, tanto astrusa, così vicina alla psicologia contemporanea, mentre ne salva il valore ultimo (di contro alla storia della chimica, di matrice positivista, che invece la scarta in quattro e quattr'otto). Ciò detto, Jung è però un poco limitato nella sua interpretazione (pur grandiosa e straordinariamente meritevole), e insieme sembra scoprire l'acqua calda.

Nelle letture "più recenti" di Dante, sia nostrane che d'oltre oceano, si nota la tendenza a "psicologizzarne" il testo - in senso buono: la Commedia rappresenterebbe l'itinerario di apprendimento dell'io narrato, Dante-personaggio o Dante-pellegrino, in cammino verso la redenzione. Vi si ritrovano, prima che riferimenti esoterici, dei ricchissimi riferimenti agostiniani (ricordo la conferenza di uno storico brianzolo, qualche anno fa, su "Dante e Agostino" - peccato che poi pare che il tizio abbia perso i suoi appunti: mi sarebbe piaciuto rileggerli con calma) - in modo particolare il viaggio rappresenta un movimento dal caos al perfetto ordine, che ricalca la creazione in 6+1 giorni. E la stessa struttura dell'inferno, e la parallela del purgatorio, e la circolare del paradiso - prima che riferimenti a un qualche esoterismo, le tre cantiche sono ricche di riferimenti alla cultura "visiva" medievale, che all'uomo del medioevo (bel libro coordinato dal Le Goff, anche se MTFBB sosteneva che il titolo fosse misleading) era tramandata attraverso i "libri immagine" di sculture e dipinti. E si potrebbe andare avanti all'infinito (e se posso farlo io, che neppure sono dantista...).

Questo solo per dire, in breve: la Commedia è un testo stupendo, ed è un testo che insegna moltissimo; per comprenderlo davvero a fondo sono necessarie ampie conoscenze di letteratura (ad iniziare dal fonosimbolismo - chi si ricorda quel bello studio di quel formalista russo che insegnava italiano a S. Pietroburgo? o lo studio, ben più recentissimo, di Marchese? O quello, ancora più recente, di Segre...?) e soprattutto di storia del cristianesimo e di storia della filosofia e di storia tout-court medievali.

Con un simile bagaglio culturale la Commedia può essere ben intesa, senza scomodare l'esoterismo, di cui Dante, IMHO, avrebbe fatto volentieri a meno (con buona pace degli studi sui Fedeli d'Amore - ma chi si ricorda quel bell'articolo, poi diventato saggio, del Gilson?), come tutti gli autori della sua epoca. L'esoterismo, ho come l'impressione, è invenzione "recente" (diciamo: 1800, in corrispondenza con - in reazione a - lo sviluppo del primo positivismo). Ma la vera conoscenza, nella tradizione (con buona pace di Guenon) è altro.


Due appunti: non so se Dante possa davvero far riferimenti all'astrologia antica (che poteva conoscere poco, solo in traduzioni di prima - rare - o di seconda mano). Ma di certo fa riferimento all'astrologia medievale, che è cosa ben diversa, perché cristocentrica. E questo rappresenta l'unico, notevole, punto "quasi-non-agostiniano" del suo lavoro. E una concessione a ciò che i suoi contemporanei davano per scontato.

Sulla musica dell'anima e sul ritmo del verso, inoltre, bisognerebbe ritornare - per comprendere davvero Dante - al De Musica del buon ipponense. Non limitandosi al libro 6, come fanno tutti o quasi gli studenti di filosofia (che non sostengano l'esame con Parodi :P ); ma godendosi, quello sì lentamente, i primi 5 libri :)

...e se quanto sopra vi sembra delirante, sappiate che l'ho scritto solo su richiesta di un Amico: prendetevela quindi con lui (che legge e sa) :P

EDIT: il libro di Aurelio figlio di Monica è "De musica", non "De anima" (che è invece del figlio di un tal medico di un tal re ecc ecc)
« Last Edit: September 17, 2012, 22:32:47 pm by 笨笨 »

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Offline Parsifal

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Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« Reply #8 on: September 17, 2012, 22:45:42 pm »
+2
Che bel thread! Chissà dove si va poi a finire... :halo:


Intanto sull'origine del medesimo: non so se Dora avesse in mente proprio questo, ma circola da qualche anno un romanzo fantastico di un'autrice spagnola, Matilde Asensi, intitolato "L'ultimo Catone", in cui il Purgatorio del Sommo è letto in chiave iniziatica. Magari Dora non l'aveva letto, ma...  :=)

Sul Dante esoterico mi sembra che si sia scritto troppo e il contrario di troppo, soprattutto in epoca più o meno contemporanea. Qui sopra, per esempio, si cita - senza nominarne la fonte ultima, e forse inconsapevolmente - la lettura che C. G. Jung dà dell'alchimia; una lettura che è molto affascinante, e che rende l'alchimia, tanto astrusa, così vicina alla psicologia contemporanea, mentre ne salva il valore ultimo (di contro alla storia della chimica, di matrice positivista, che invece la scarta in quattro e quattr'otto). Ciò detto, Jung è però un poco limitato nella sua interpretazione (pur grandiosa e straordinariamente meritevole), e insieme sembra scoprire l'acqua calda.

Nelle letture "più recenti" di Dante, sia nostrane che d'oltre oceano, si nota la tendenza a "psicologizzarne" il testo - in senso buono: la Commedia rappresenterebbe l'itinerario di apprendimento dell'io narrato, Dante-personaggio o Dante-pellegrino, in cammino verso la redenzione. Vi si ritrovano, prima che riferimenti esoterici, dei ricchissimi riferimenti agostiniani (ricordo la conferenza di uno storico brianzolo, qualche anno fa, su "Dante e Agostino" - peccato che poi pare che il tizio abbia perso i suoi appunti: mi sarebbe piaciuto rileggerli con calma) - in modo particolare il viaggio rappresenta un movimento dal caos al perfetto ordine, che ricalca la creazione in 6+1 giorni. E la stessa struttura dell'inferno, e la parallela del purgatorio, e la circolare del paradiso - prima che riferimenti a un qualche esoterismo, le tre cantiche sono ricche di riferimenti alla cultura "visiva" medievale, che all'uomo del medioevo (bel libro coordinato dal Le Goff, anche se MTFBB sosteneva che il titolo fosse misleading) era tramandata attraverso i "libri immagine" di sculture e dipinti. E si potrebbe andare avanti all'infinito (e se posso farlo io, che neppure sono dantista...).

Questo solo per dire, in breve: la Commedia è un testo stupendo, ed è un testo che insegna moltissimo; per comprenderlo davvero a fondo sono necessarie ampie conoscenze di letteratura (ad iniziare dal fonosimbolismo - chi si ricorda quel bello studio di quel formalista russo che insegnava italiano a S. Pietroburgo? o lo studio, ben più recentissimo, di Marchese? O quello, ancora più recente, di Segre...?) e soprattutto di storia del cristianesimo e di storia della filosofia e di storia tout-court medievali.

Con un simile bagaglio culturale la Commedia può essere ben intesa, senza scomodare l'esoterismo, di cui Dante, IMHO, avrebbe fatto volentieri a meno (con buona pace degli studi sui Fedeli d'Amore - ma chi si ricorda quel bell'articolo, poi diventato saggio, del Gilson?), come tutti gli autori della sua epoca. L'esoterismo, ho come l'impressione, è invenzione "recente" (diciamo: 1800, in corrispondenza con - in reazione a - lo sviluppo del primo positivismo). Ma la vera conoscenza, nella tradizione (con buona pace di Guenon) è altro.


Due appunti: non so se Dante possa davvero far riferimenti all'astrologia antica (che poteva conoscere poco, solo in traduzioni di prima - rare - o di seconda mano). Ma di certo fa riferimento all'astrologia medievale, che è cosa ben diversa, perché cristocentrica. E questo rappresenta l'unico, notevole, punto "quasi-non-agostiniano" del suo lavoro. E una concessione a ciò che i suoi contemporanei davano per scontato.

Sulla musica dell'anima e sul ritmo del verso, inoltre, bisognerebbe ritornare - per comprendere davvero Dante - al De Anima del buon ipponense. Non limitandosi al libro 6, come fanno tutti o quasi gli studenti di filosofia (che non sostengano l'esame con Parodi :P ); ma godendosi, quello sì lentamente, i primi 5 libri :)

...e se quanto sopra vi sembra delirante, sappiate che l'ho scritto solo su richiesta di un Amico: prendetevela quindi con lui (che legge e sa) :P

Bel post innanzitutto :)

Allora...jung di alchimia capiva pochino, non essendo nè un alchimista nè un'iniziato, dandone una interpretazione in senso esclusivamente psicologico, mentre l'alchimia è molto altro....

Sull'astronomia ritengo che le consocenze di Dante risiedessero in testi arabi, cultura con la quale lo stesso Dante era piuttosto in contatto.
Su Dante in senso esoterico esiste una bibliografia piuttosto lunghetta, chi vuole può trovarla facilmente su google.

Il termine esoterismo può anche avere origini recenti, ma il senso che veicola è nato con le tradizioni stesse, essendo esse recepibili a più livelli di lettura.
Poi che ormai di contatti con la Tradizione Perenne ormai ne siano rimasti pochi o solo tracce infinitesimali, siamo d'accordo.
« Last Edit: September 17, 2012, 22:57:19 pm by Parsifal »
NON OTTERRETE MAI CIO' CHE AMATE SE NON SOPPORTERETE CIO' CHE ODIATE

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Offline 笨笨

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Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« Reply #9 on: September 17, 2012, 23:11:43 pm »
+1
Bel post innanzitutto :)

Grazie :)


Allora...jung di alchimia capiva pochino, non essendo nè un alchimista nè un'iniziato, dandone una interpretazione in senso esclusivamente psicologico, mentre l'alchimia è molto altro....

Sull'astronomia ritengo che le consocenze di Dante risiedessero in testi arabi, cultura con la quale lo stesso Dante era piuttosto in contatto.
Su Dante in senso esoterico esiste una bibliografia piuttosto lunghetta, chi vuole può trovarla facilmente su google.
Certo, e ci sono studi precisi e puntuali - alcuni molto recenti (e coraggiosi) - su Dante e la cultura araba; il problema è che molti dei testi arabi (e siriani) giungono a Dante non nell'originale, ma nella traduzione latina che ne danno le scuole attive nella Spagna orientale da due secoli; e si tratta allora di traduzioni di seconda mano di testi originali antichi - che nella traduzione spesso sono stati "mutati" e "rimutati"; o di summae islamiche, che già hanno rielaborato il pensiero classico e tardoantico per salvarlo dall'ira dei "fondamentalisti" coranici (e poi cristiani).
Quote
Il termine esoterismo può anche avere origini recenti, ma il senso che veicola è nato con le tradizioni stesse, essendo esse recepibili a più livelli di lettura.
Poi che ormai di contatti con la Tradizione Perenne ormai ne siano rimasti pochi o solo tracce infinitesimali, siamo d'accordo.
Vedi, secondo me si va all'opposto: "esoterismo" è termine antichissimo, ma il modo in cui oggi ce lo figuriamo è recente - e pretende di essere antichissimo. Un po' come quando Campanella o Bruno fanno gli esoteristi (più o meno iniziati) - il loro esoterismo dialoga con i problemi e le speranze del loro tempo (Althusser avrebbe detto che le loro domande sono inserite nella struttura loro sincronica), nel linguaggio del loro tempo. Ed è un esoterismo diverso da - diciamo - quello di Apuleio o di Maria Egiziaca (quella che dà il nome alla cottura della marmellata).

IMHO, of course, su un forum, quando è tardi e c'ho sonno ;)


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Offline Parsifal

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Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« Reply #10 on: September 17, 2012, 23:23:17 pm »
+1
Bel post innanzitutto :)

Grazie :)


Allora...jung di alchimia capiva pochino, non essendo nè un alchimista nè un'iniziato, dandone una interpretazione in senso esclusivamente psicologico, mentre l'alchimia è molto altro....

Sull'astronomia ritengo che le consocenze di Dante risiedessero in testi arabi, cultura con la quale lo stesso Dante era piuttosto in contatto.
Su Dante in senso esoterico esiste una bibliografia piuttosto lunghetta, chi vuole può trovarla facilmente su google.
Certo, e ci sono studi precisi e puntuali - alcuni molto recenti (e coraggiosi) - su Dante e la cultura araba; il problema è che molti dei testi arabi (e siriani) giungono a Dante non nell'originale, ma nella traduzione latina che ne danno le scuole attive nella Spagna orientale da due secoli; e si tratta allora di traduzioni di seconda mano di testi originali antichi - che nella traduzione spesso sono stati "mutati" e "rimutati"; o di summae islamiche, che già hanno rielaborato il pensiero classico e tardoantico per salvarlo dall'ira dei "fondamentalisti" coranici (e poi cristiani).
Quote
Il termine esoterismo può anche avere origini recenti, ma il senso che veicola è nato con le tradizioni stesse, essendo esse recepibili a più livelli di lettura.
Poi che ormai di contatti con la Tradizione Perenne ormai ne siano rimasti pochi o solo tracce infinitesimali, siamo d'accordo.
Vedi, secondo me si va all'opposto: "esoterismo" è termine antichissimo, ma il modo in cui oggi ce lo figuriamo è recente - e pretende di essere antichissimo. Un po' come quando Campanella o Bruno fanno gli esoteristi (più o meno iniziati) - il loro esoterismo dialoga con i problemi e le speranze del loro tempo (Althusser avrebbe detto che le loro domande sono inserite nella struttura loro sincronica), nel linguaggio del loro tempo. Ed è un esoterismo diverso da - diciamo - quello di Apuleio o di Maria Egiziaca (quella che dà il nome alla cottura della marmellata).

IMHO, of course, su un forum, quando è tardi e c'ho sonno ;)
Si si, non molti  possono o sanno restare realmente in contatto conl'Origine...per esempio Bruno ha preso molto da Agrippa, cambiando qualcosina...
Il problema è anche che all'inizio certe conoscenze erano estremamente riservate, solo poche persone potevano accedervi, progressivamente parte di ciò che era esoterico è stato svelato e man mano una massa maggiore di persone vi ha acceduto, col risultato di deradazioni nella qualità, già nel medioevo, poi ancora peggio con l'occultismo ottocentesco e le varie "fratellanze" nate millantando chissà quali contatti con Maestri invisibili e così via...per finire con le varie teorie newage... :'(
« Last Edit: September 17, 2012, 23:41:31 pm by Parsifal »
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Offline Ragnaz

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Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« Reply #11 on: September 18, 2012, 03:00:46 am »
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setta dei fedeli d'amore?  ???



Qual è il motivo della faccetta perplessa? :)
Ragnaz - alias Luca


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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« Reply #12 on: September 18, 2012, 08:34:51 am »
0
Diciamo che nei miei ricordi collegavo Dante al dolce stil novo e per un attimo mi sono chiesta se fosse stato rinominato
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline Ragnaz

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Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« Reply #13 on: September 18, 2012, 12:21:15 pm »
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Diciamo che nei miei ricordi collegavo Dante al dolce stil novo e per un attimo mi sono chiesta se fosse stato rinominato

Ah... ok :)
Ragnaz - alias Luca


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Offline Ebony Girls Lover

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Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
« Reply #14 on: September 18, 2012, 16:45:36 pm »
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Interessante.
Per seguire.

Una domanda su questo cosa vuoi dire con:
Personalmente consiglio di leggere lentamente la divina commedia, farsela "risuonare in bocca", alle brutte la lettura acquisterà comunque un interesse maggiore e più vivo di quello ottenibile con una rapida letta di tipo scolastico.

Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre