Le tecniche di difesa personale

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Akira

Le tecniche di difesa personale
« on: January 27, 2010, 12:28:07 pm »
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Sempre analizzando un pò il programma tecnico FVVDI, parliamo delle cosidette tecniche di difesa personale, per gli amici "le difese personali" (argh).
Ci sarebbe un mondo di argomentazioni a riguardo, a partire dal fatto che sarebbe più corretto chiamarle "tecniche di contrattacco da prese", ma non importa ormai nell' immaginario la difesa personale è questa.
Nel nostro programma ci sono 12 tecniche di primo tipo e 12 di secondo tipo, anche queste andranno poi inserite in un Song Luyen (mischiate anche ai Phan Don).
Come già detto non so quanto di "tradizionale" ci sia nelle tecniche studiate, a me viene da pensare che si sia cercata una risposta più o meno valida a quelle che sono le prese più comuni: prese al bavero, bloccaggi, tentativi di strangolamento, etc.
Alcune come al solito sono ragionevoli, soprattutto in termini di studio, altre... poco.

Ad esempio la n.3, presa diretta alla mano sul fianco (immaginate di prendere la mano al compagno per tirarlo verso di voi): non mi pare una situazione particolarmente degna di attenzione. Il contrattacco finisce con una leva al braccio rimanendo in piedi di fianco a lui. Curioso.

n.5 2° tipo: presa ai capelli - blocco la mano e indietreggio abbassandomi in modo da portare in leva il polso. Solo che in pratica sto servendo su un piatto d' argento il mio viso ad un perfetto "rigore" se non riesco a sbilanciare bene.

n.8 2° tipo: spinta sullo sterno con una mano: ehm.. prendo al volo la mano incrociando palmo contro palmo e come prima indietreggio abbassandomi per far "cadere" l' avversario con il viso contro il ginocchio avanzato. Come tutto può anche funzionare a patto di 1) riuscire a prendere la mano 2) riuscire ad indietreggiare abbastanza (cosa più difficile tra tutte) per sbilanciare 3) dare per scontato che l' aggressore CADA come un sacco inerme con il viso in avanti, senza girare la testa, proteggersi con l' altra mano, spostarsi di 1 cm per evitare il ginocchio, rovinarci addosso, fare qualsiasi altra cosa DOPO. Che per l' appunto non viene spiegata.

La cosa curiosa è che con qualche piccola modifica obiettiva, queste tecniche tutto sommato avrebbero un' applicabilità decisamente superiore.  ???

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re: Le tecniche di difesa personale
« Reply #1 on: January 27, 2010, 13:32:33 pm »
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Akira secondo me spiegate così diventa difficile capire quello di cui stai parlando, non riusciresti a mettere un riferimento ad un video su you tube? Magari guardando la tecnica eseguita si capisce meglio cosa intendi.
Scusa se sono noiosa e rompiscatole
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Raven81

Re: Le tecniche di difesa personale
« Reply #2 on: January 27, 2010, 13:42:38 pm »
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Akira, per il momento ti chiedo solo una curiosità: come eseguite queste tecniche? Rispettando anche da un punto di vista formale tecniche e posizioni? Ad es. quando allenavo la num. 5, presente anche nel Qwankido, mi si richiedeva di indietreggiare in Dinh Tan, magari alta, ma comunque la posizione doveva essere riconoscibile; oppure ancora i pugni venivano tirati ritirando la mano opposta al fianco.

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Offline Tran Hung Dao

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Re: Le tecniche di difesa personale
« Reply #3 on: January 27, 2010, 14:01:26 pm »
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Il sistema delle tecniche cosidette di "difesa personale" del Vovinam forse hanno un concetto un po' differente...primo non si chiamano "TECNICHE DI DIFESA PERSONALE"...uno può definirle così, ma il mio concetto di difesa personale è un altro..nel Vovinam si chiamano KHÓA GỞ ovvero tecniche di chiave, leva, bloccaggio...cmq non DIFESA PERSONALE che si dice "tự vệ"

Non credo siano le stesse da voi lavorate, almeno non tutte...non hanno numeri ma nomi che sono l'esatta descrizione di ciò che si fa...tipo: ÔM NGANG cioè PRESA LATERALE, oppure KHÓA TAY DẮT ovverro CHIAVE AL BRACCIO..e via così..sono 36 totali, se non erro...anche se in Vietnam dicono siano di più..ma io ne ho sempre viste 36..

Niente posizioni base, niente mano al fianco, niente guardia particolare..solo "cercare" di riprodurre la realtà..per quanto possibile..

Alcune sono DIFFICILISSIME...tipo la chiave al braccio n° 5 che trovo inapplicabile..ma vabbè, ci sta...molte sono belle..difficili da portare nella realtà, ma non troppo fantasiose, e devo dire che nel VVN è difficile trovare cose fantasiose a riguardo..è molti diretto e spreca poco!

Io le faccio lavorare così..uno di fronte all'altro, posizione naturale e attaccare/prendere/bloccare con forza e "aggressività" senza mollare..poi faccio le file dove uno subisce e la fila attacca con una scelta tra 5 tecniche di quelle lavorate per stimolare l'istintività (lo faccio anche con i Phản đòn..e che botte) e via..così che nn sianon solo ripetizioni di tecniche da esame..certo nn è facile.

Però nn mi lamento del tipo di lavoro che c'è!

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Akira

Re: Le tecniche di difesa personale
« Reply #4 on: January 27, 2010, 14:04:58 pm »
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Dunque, x Giorgia: purtroppo su YouTube non sono presenti queste tecniche, posso solo cercare di spiegarle a parole... io proprio non me la sento di registrarle e postarle apposta! Posso spiegarle meglio nei dettagli se preferisci.
@ Raven81: si, le tecniche vengono allenate in modo formale e la n.5 (che è il tentativo di strangolamento frontale) si porta proprio in dinh tan.
Nella famigerata n.4 di cui parlavo nell' altro thread il pugno va tirato con l' altro al fianco.

Personalmente ribadisco sempre come si tratti di uno studio fatto così per assimilare in modo pulito dei concetti, e in quest' ottica ritengo giusta la formalità.
In seguito o in altre sessioni faccio provare le stesse tecniche, anche con varianti, in chiave concreta quindi con il compagno che è libero di strattonare, resistere, far forza etc. sempre nel limite del lavoro costruttivo ;)


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Offline Tran Hung Dao

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Re: Le tecniche di difesa personale
« Reply #5 on: January 27, 2010, 14:09:12 pm »
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@ Raven81: si, le tecniche vengono allenate in modo formale e la n.5 (che è il tentativo di strangolamento frontale) si porta proprio in dinh tan.
Nella famigerata n.4 di cui parlavo nell' altro thread il pugno va tirato con l' altro al fianco.

Qs lo ritengo un problema..cioè, quando uno sa muoversi, fare le posizioni corrette, muoversi con la giusta coordinazione tutto può venirti bene..ma deve essere un altro lavoro..imparo il fondamentale e poi lo applico dove c'è da essere "sporchi"..perchè posso essere sporco, ma non perdere equilibrio e coordinazione..
Non approvo l'insegnamento delle basi in ciò che è definibile "difesa personale"...altrimenti allenare un QUYEN mi insegna a difendermi..e sappiamo che non è così!

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Akira

Re: Le tecniche di difesa personale
« Reply #6 on: January 27, 2010, 14:11:53 pm »
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Vinh To, dici una cosa giustissima: far provare le tecniche a random, pur limitando il numero di attacchi. Credo che questo sia il tipo di lavoro giusto per stimolare a reagire d' istinto, comprendendo ciò che si fa.
Nelle palestre in cui mi sono allenato l' avrò visto fare solo qualche volta, ed è uno dei motivi che hanno causato il mio abbandono.

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Raven81

Re: Le tecniche di difesa personale
« Reply #7 on: January 27, 2010, 14:21:13 pm »
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D'altra parte è anche vero che non è il fatto che il compagno semplicemente "resiste", ciò che costituisce l'elemento allenante relativamente a certe tecniche di DP.

Semplicemente perchè ci possono essere delle forme di "resistenza prestabilita", ossia il compagno, sapendo come reagirà l' "aggredito", mette in atto strategie preventive innaturali e/o insensate che neutralizzano solo ed esclusivamente quella particolare tecnica che proverà il compagno... ed è proprio facendo leva su ciò che ho scritto in grassetto che si può far capire al compagno di non fare lo stron*o!  >:(

Non so, immaginate a modi strani di impugnare coltelli o pistole...

Questo per dire che lo studio della DP non è sparring, ma credo che le simulazioni vadano comunque elaborate con criterio.
« Last Edit: January 27, 2010, 14:23:41 pm by Raven81 »

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Akira

Re: Le tecniche di difesa personale
« Reply #8 on: January 27, 2010, 14:28:08 pm »
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D'altra parte è anche vero che non è il fatto che il compagno semplicemente "resiste", ciò che costituisce l'elemento allenante relativamente a certe tecniche di DP.

Semplicemente perchè ci possono essere delle forme di "resistenza prestabilita", ossia il compagno, sapendo come reagirà l' "aggredito", mette in atto strategie preventive innaturali e/o insensate che neutralizzano solo ed esclusivamente quella particolare tecnica che proverà il compagno... ed è proprio facendo leva su ciò che ho scritto in grassetto che si può far capire al compagno di non fare lo stron*o!  >:(

Non so, immaginate a modi strani di impugnare coltelli o pistole... intendo cose di questo tipo.
Infatti è la situazione che ovviamente si crea, per questo parlo di fare tecniche a random. Ma anche così chi attacca sa comunque cosa cercherà di fare il compagno.. fa parte del gioco e lì sta l' intelligenza di chi si allena.

E' proprio per questo motivo che insisto a parlare di concetti e metto in secondo piano la tecnica specifica, io perdo più tempo a parlare di baricentro, stabilità, coperture o scoperture in modo che ci si concentri su come far funzionare qualcosa e non a far funzionare quello per forza.

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Raven81

Re: Le tecniche di difesa personale
« Reply #9 on: January 27, 2010, 14:34:32 pm »
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E' proprio per questo motivo che insisto a parlare di concetti e metto in secondo piano la tecnica specifica, io perdo più tempo a parlare di baricentro, stabilità, coperture o scoperture in modo che ci si concentri su come far funzionare qualcosa e non a far funzionare quello per forza.

quoto


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Offline Tran Hung Dao

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Re: Le tecniche di difesa personale
« Reply #10 on: January 27, 2010, 15:19:27 pm »
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Ecco le tecniche di difesa del Vovinam..notare la praticità!!


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Offline alexvvd

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Re: Le tecniche di difesa personale
« Reply #11 on: January 28, 2010, 12:07:20 pm »
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anche se in Vietnam dicono siano di più..ma io ne ho sempre viste 36..
io tra Tu Ve, lam dai, lam dai nhat, lam dai nhi, lam dai tam cap, ne ho viste 50  :)

Niente posizioni base, niente mano al fianco, niente guardia particolare..solo "cercare" di riprodurre la realtà..per quanto possibile..

Io le faccio lavorare così..uno di fronte all'altro, posizione naturale e attaccare/prendere/bloccare con forza e "aggressività" senza mollare..poi faccio le file dove uno subisce e la fila attacca con una scelta tra 5 tecniche di quelle lavorate per stimolare l'istintività (lo faccio anche con i Phản đòn..e che botte) e via..così che nn sianon solo ripetizioni di tecniche da esame..certo nn è facile.


anche a me piace farle lavorare così, non mi piace far lavorare il programma "solo per portarlo all'esame"  ;)
lo faccio sempre dicendo che queste tecniche possono non essere l'unico modo,
il più efficace, il più diretto... mi piace l'onestà.

Non mi dispiace assolutamente questa parte del nostro programma, anzi la trovo un'ottima base soprattutto perchè ritengo che la maggior parte di queste tecniche siano quantomeno senza troppi fronzoli

poi in altri contesti mi piace insegnare qualche "bastardata"
dicendo comunque che la Khoa Go in esame va portata come da programma.
www.vovinam.it
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Akira

Re: Le tecniche di difesa personale
« Reply #12 on: January 28, 2010, 12:28:33 pm »
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anche a me piace farle lavorare così, non mi piace far lavorare il programma "solo per portarlo all'esame"  ;)
E' quello che molti fanno, purtroppo... ne so davvero qualcosa.
Mi sono allenato per anni e anni a ripetere sempre, incondizionatamente, ripetutamente lo stramaledettissimo programma per portarlo ad un esame dove praticamente la difficoltà sta più nel ricordarsi delle sequenze da presentare esteticamente che non nel saperle applicare in qualunque modo non collaborativo.
Questo è il male del viet vo dao che ho conosciuto.
Ero arrivato al punto di essere contento solo durante il riscaldamento, perchè l' inizio della lezione finiva nel momento in cui l' insegnante diceva cosa ripetere.

piccolo OT
Io sono grato alla mia precedente istruttrice per varie cose, ma la sua visione delle arti marziali è aberrante, è una filosofa e non certo una marzialista.
Adesso che insegna ancora un non meglio precisato stile Viet (nb: uscita da FVVDI e Minh Long per problemi di GRADI CHE NON LE FACEVANO FARE), ne ho sentite di cotte e di crude (ma non avevo dubbi): del tipo che ha fatto fare l' esame di 2° dang diviso in TRE sessioni a distanza di mesi l' una dall' altra, una per la teoria, una per i soli quyen e l' altra per il resto.. e in commissione ci stava pure la sorella, insegnante di... non lo so... a valutare persone che facevano altro.
Allenarsi per mesi per un esame è una cosa stupida per me, a che serve avere dieci striscette se poi non sai nemmeno portare un colpo solo come si deve? E questi dovevano inventarsi degli esercizi di "difesa personale"!
Scusate lo sfogo.

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Raven81

Re: Le tecniche di difesa personale
« Reply #13 on: January 28, 2010, 12:35:53 pm »
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Ero arrivato al punto di essere contento solo durante il riscaldamento, perchè l' inizio della lezione finiva nel momento in cui l' insegnante diceva cosa ripetere.

Appena ho capito questo, io ho sentito l'obbligo morale verso me stesso di cambiare aria. Non ci si può permettere mai la stagnazione tecnica, atletica e "marziale" in senso lato del termine.

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Offline alexvvd

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Re: Le tecniche di difesa personale
« Reply #14 on: January 28, 2010, 13:30:21 pm »
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E' quello che molti fanno, purtroppo... ne so davvero qualcosa.
Mi sono allenato per anni e anni a ripetere sempre, incondizionatamente, ripetutamente lo stramaledettissimo programma per portarlo ad un esame dove praticamente la difficoltà sta più nel ricordarsi delle sequenze da presentare esteticamente che non nel saperle applicare in qualunque modo non collaborativo.
Questo è il male del viet vo dao che ho conosciuto.
Ero arrivato al punto di essere contento solo durante il riscaldamento, perchè l' inizio della lezione finiva nel momento in cui l' insegnante diceva cosa ripetere.

piccolo OT
Io sono grato alla mia precedente istruttrice per varie cose, ma la sua visione delle arti marziali è aberrante, è una filosofa e non certo una marzialista.
Adesso che insegna ancora un non meglio precisato stile Viet (nb: uscita da FVVDI e Minh Long per problemi di GRADI CHE NON LE FACEVANO FARE), ne ho sentite di cotte e di crude (ma non avevo dubbi): del tipo che ha fatto fare l' esame di 2° dang diviso in TRE sessioni a distanza di mesi l' una dall' altra, una per la teoria, una per i soli quyen e l' altra per il resto.. e in commissione ci stava pure la sorella, insegnante di... non lo so... a valutare persone che facevano altro.
Allenarsi per mesi per un esame è una cosa stupida per me, a che serve avere dieci striscette se poi non sai nemmeno portare un colpo solo come si deve? E questi dovevano inventarsi degli esercizi di "difesa personale"!
Scusate lo sfogo.

Capisco assolutamente il tuo sfogo, allo stesso tempo non capisco chi preferisce la perfezione stilistica ed estetica all'efficacia sopratutto quando si parla di tecniche che dovrebbero "permetterti" di tornare a casa sulle tue gambe e non di affascinare il tuo avversario con la tua impareggiabile bellezza tecnica  :o

ai miei allievi cerco di dare tutto quello che ho imparato io, se non di più
è inutile in un contesto di d.p. sprecare fiato per mostrare un bellissimo movimento.
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