Non capisco

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Offline Darth Dorgius

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Re:Non capisco
« Reply #150 on: January 23, 2012, 11:11:07 am »
0
Quoto. Io ho in mente una modalità ben precisa infatti.  :sur:
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Joker

Re:Non capisco
« Reply #151 on: January 23, 2012, 11:12:50 am »
0
E va bene, allora metto tutti i puntini sulle i: fare 100+ volte mae/ushiro ukemi è ihmo in qualche modo allenante perché condiziona all'impatto della caduta (dopo 70 io cominciai a vederci un po' grigio  :dis:) e a rialzarsi rapidamente.

 :)

Edit: in effetti stavate parlando di cose fisicamente allenanti, avrei dovuto precisare  :-[

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Offline beppegg

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Re:Non capisco
« Reply #152 on: January 23, 2012, 11:15:25 am »
0
Con tutto il rispetto, non è che la ripetizione di un gesto mille volte lo trasforma necessariamente in qualcosa di allenante (magari ti rompi il cazzo ma è diverso....)...

LOL!
Dio c'è, ma non sei tu: Rilassati!!!!

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Offline Ale_ale

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Re:Non capisco
« Reply #153 on: January 23, 2012, 12:25:49 pm »
0
Si fa quello che si può nei tempi che si hanno a disposizione, o semplicemente per il tempo che ci si vuole dedicare... non sarà di certo il miglior allenamento del mondo, e nemmeno il più completo, ma magari si può renderlo più decente aumentando l'intensità ed eseguendo i movimenti in modo da far lavorare di più le gambe, l'addome ecc... 

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Wa No Seishin

L'Aikido non è DP
« Reply #154 on: April 06, 2012, 22:54:03 pm »
+4
Stavo per aprire un nuovo topic per mettere questo interessante link che mi ha passato Spartanuccio mio:

http://martial-arts-self-defense.blogspot.it/2011/10/there-is-no-santa.html

Non avevo intenzione di farlo in Interstile, primo perché non c'entra una fava[1], secondo perché il moderatore di quella sezione mi pare un po' una testa di c...o.

Ho cercato quindi qui la parola "difesa personale", e son saltate fuori una marea di discussioni: sembra proprio che l'argomento "Aikido e DP" sia particolarmente sentito.

Per la Legge Dei Grandi Numeri At Cazzum, anche nota come "Legge #1 di Uà sui Forum e sui Social Network", se uno che fa la roba X cerca di convincere il mondo che questa è anche Y, è perché ha il pisello piccolo. E come dice il famoso proverbio, quando il pistolino è piccolo la gente mormora...


Ma veniamo a noi (visto che il pistolino riguarda solo voi).
Penso che, almeno dove non ci sia malafede, sia un problema di semantica: self defense. Difesa personale? Autodifesa?

L'autodifesa non è DP: l'autodifesa è un aspetto della DP.

L'aikido è DP? Assolutamente no. Insistono a dire il contrario? Meglio per voi: dopo la lezione potete andare in doccia tranquilli (vedi la LDGNAC).

L'aikido nasce come DP? Nin zo: io non c'ero. Ma se anche fosse? Che non esistano più le mezze stagioni perché si stava meglio quando si stava peggio lo sanno tutti...

L'aikido è autodifesa? Potrebbe. Qualunquemente, dovrebbe esserlo.

L'aikido è passare qualche ora in compagnia, qualche giorno la settimana, per non starsene sul divano a guardare la TV? Già più probabile.


Cosa fa la differenza? Il metodo. L'insegnante. Gli allievi. E non ne bastano 2 su 3...
 1. come molti dei 3d "ehi, ci sono anch'io su Ar.Ma." che vengono aperti lì...


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Offline Luca Bagnoli

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Re:Non capisco
« Reply #155 on: April 07, 2012, 09:56:07 am »
0
ho letto l'articolo , dice più o meno quello che dissi io nella discussione " tertium non datur " parlando di rievocazione storica ... solo che io l'ho detto prima e sono molto più intelligente e bello ...

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Offline Takuanzen

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Re:L'Aikido non è DP
« Reply #156 on: April 11, 2012, 09:49:20 am »
0
Stavo per aprire un nuovo topic per mettere questo interessante link che mi ha passato Spartanuccio mio:

http://martial-arts-self-defense.blogspot.it/2011/10/there-is-no-santa.html

...

Grazie Wa!! Ora leggo...complimenti anche per il tuo discorso. :sur:

Per testare, o sperare di farlo, l'Aikido come sistema efficace a prescindere (se non lo ritenessi possibile non continuerei a praticarlo) occorrerebbe smettere di pensare a cose come, la disciplina dolce/morbida, la disciplina "a prescindere da età e forma fisica", la disciplina dell'amore universale........eccetera eccetera, per ricominciare a pensare ad una Arte Marziale, dove occorrono tutte quelle regole di onestà della pratica che si devono trovare in qualsiasi disciplina da combattimento, compresi dei pugni veri che, quando entrano, facciano male.
Diversamente si continuerà ad avere, qualche Dojo, qualche maestro, che insegna cose di una certa rilevanza in combattimento, più una moltitudine di Dojo dove si fa Yoga in gonnellone o, come diceva un servizio della Rai, ginnastica dolce.
Fino a quando, persone come il mio maestro, verranno additate come gente con le mani pesanti, solo perchè ci mettono della sincerità, cosa che si traduce in leve che si sentono e movimenti in dinamica che non siano necessariamente "concordi" se si sta facendo del kinonagare, allora dubito che si possa andare oltre i "casi" nel mondo dell'Aikido.
Quoto Paguro!!  :-* :-*[1]
La questione dei pugni veri non potrebbe essere dovuta anche al concentrarsi solo sulla leva o sulla proiezione, ignorando completamente che prima bisogna almeno avere una difesa/protezione/schivata/evasione realmente efficace?
Non si potrebbe incominciare anche da lì, fra gli altri problemi emersi? ;)
 1. OT: Se sostituissi alla parola Aikido, la parola "Taijiquan", sarebbero considerazioni altrettanto valide.

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Offline Paguro49

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Re:Non capisco
« Reply #157 on: April 11, 2012, 10:18:24 am »
+3
Si certo, si dovrebbe puntare l'attenzione sugli attacchi, possibilmente molteplici (non un unico pugno) e sinceri, perchè se non impari a confrontarti con un attacco, sarà impossibile preoccuparsi di cosa fare dopo.
Altro punto che mi da l'eritema, è la storia del "per tutti", tanto in Aikido quanto in ogni altra AM o SDC.
Che sia per tutti, nel senso che tutti possono provare, mi sta bene, mentre tramutarla in una disciplina per tutti a prescindere, per me significa svuotarla del tutto.
Chiunque può iniziare Aikido come Karate o KM, ci mancherebbe altro, chiunque può trovare il modo di far sua la pratica, adattandola alle proprie caratteristiche, è il concetto stesso di Do a suggerirlo.
Certo è che, non si può pretendere il "per tutti" a presicndere, se non vuoi sudare, se il terrore di un pugno è insuperabile, se detesti il contatto fisico, se rifiuti la violenza in ogni sua espressione, se al primo livido vai dai CC a denunciare, allora è il caso di fare altro, non può essere la disciplina che si adatta a te e alle tue esigenze e pretese.
Purtroppo invece, spessissimo si è fatto proprio così, per incentivare, per non spaventare, facendo solo cose dolci e sobrie, lontane dalla violenza di un combattimento.
Non solo l'Aikido paga a caro prezzo questa piega presa in nome del "riempire le palestre di gente d'ogni tipo e età".
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Wa No Seishin

Re:Non capisco
« Reply #158 on: April 11, 2012, 10:57:33 am »
+2
se non vuoi sudare, se il terrore di un pugno è insuperabile, se detesti il contatto fisico, se rifiuti la violenza in ogni sua espressione, se al primo livido vai dai CC a denunciare, allora è il caso di fare altro, non può essere la disciplina che si adatta a te e alle tue esigenze e pretese.

Quoto.


Purtroppo invece, spessissimo si è fatto proprio così, per incentivare, per non spaventare, facendo solo cose dolci e sobrie, lontane dalla violenza di un combattimento.
Non solo l'Aikido paga a caro prezzo questa piega presa in nome del "riempire le palestre di gente d'ogni tipo e età".

Quoto.

Con un "però": si può vietare la gioia della pratica a un 55enne che non ha mai fatto nulla in vita sua, ma vuole iniziare?

Secondo me no: bisogna essere onesti sugli obiettivi raggiungibili, però non si possono nemmeno mettere dei paletti all'ingresso per questioni di età o predisposizione.

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Offline Paguro49

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Re:Non capisco
« Reply #159 on: April 11, 2012, 11:04:53 am »
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Assolutamente nessun limite preconcetto.
Da Karateka ho avuto un allievo che prese lo shodan (meritatissimo) a 66 anni, ma appunto se lo era strameritato, con una dedizione, prendendo delle legnate da non crederci, entusiasta come un bimbo.
Togliere tutto perchè pinco pallo vuol mettere il Gi ma non vuole farsi la bua, significa mentire all'allievo, mentire quando si insegna, perchè non gli si insegnerà nulla.
Farà del movimento che può fare a un corso di Yoga come di AcquaGym, solo che, dovendo lavorare con gli altri, imporrà rallentamenti e limiti che vanno oltre la semplice condizione fisica o anagrafica.
Se a 70 anni ti viene voglia di fare la Boxe, può essere che trovi il maestro che non ti metterà mai a far sparring, può essere che trovi il maestro che imporrà di fintare i pugni durante uno sparring, ma dubito che ti si concederà di fintare i pugni al sacco perchè se no ti fanno male le mani.
« Last Edit: April 11, 2012, 11:06:58 am by PapàguRonin »
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Wa No Seishin

Re:Non capisco
« Reply #160 on: April 11, 2012, 11:07:52 am »
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Togliere tutto perchè pinco pallo vuol mettere il Gi ma non vuole farsi la bua, significa mentire all'allievo, mentire quando si insegna, perchè non gli si insegnerà nulla.

1) Chi ha detto che non vuole farsi la bua? Parlavo di limiti nei movimenti dovuti all'età.

2) Chi ha detto che necessariamente il maestro deve mentire? Ho scritto proprio il contrario.

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Offline Paguro49

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Re:Non capisco
« Reply #161 on: April 11, 2012, 11:18:00 am »
0
Non attribuivo a te, esemplificavo quelle che, spesso, sono le pretese di chi si iscrive.
I limiti li abbiamo tutti, di un tipo o di un altro, compresi quelli legati all'età, ma non ho mai creduto potessero essere veto alla pratica.
Il "non volersi fare la bua" invece è un limite mentale e pretestuoso, perfettamente legittimo per carità, ma non nello stesso Dojo dove pratico o insegno io.
Non perchè io voglia il sangue, ma solo perchè se parlo di calci, devono esserci i calci......e i calci fanno la bua, così come i pugni, le leve eccetera.
Non le pratico e non le insegno "per modo di dire" quelle cose, ne ora ne mai.
Poi è certo che, se ho fra le mani Ryujin, che somiglia più a Godzilla che a un essere umano, potrò calcare la mano in modo del tutto differente che se lavorassi con una 15enne di 40 kg scarsi.
Ma li parliamo di intelligenza.
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Offline The Spartan

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Re:Non capisco
« Reply #162 on: April 11, 2012, 11:27:24 am »
+1
Io dissento sulla cosa del "per tutti"....perchè i fatti dimostrano che certe discipline le praticano proprio tutti...il dramma casomai è nell'impostare la pratica nella maniera tale che un giovane faccia le stesse cose di un vecchio ma questo è altro.
Per quanto riguarda la questione DP sono anni che parlo di cosa e come quindi...
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Offline Paguro49

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Re:Non capisco
« Reply #163 on: April 11, 2012, 11:37:43 am »
+1
Eh ma se dici che "non è per tutti" sei classista e discriminatorio 8) :nono:
L'idea del "per tutti" come "offrire a tutti la possibilità di provare" è sacrosanta, ma modificare la pratica perchè sia "per tutti" è mentire, insegnando cose che non sono in nulla ciò che raccontiamo essere.
L'allenatore che segue velocisti, ma vuole fare una cosa "per tutti" si troverà con l'allievo dal potenziale 10" a quello con il potenziale 18" a quello che si ferma verso i 60 mt.
Chi dovrà penalizzare allora?
Quello che può aspirare alle olimpiadi, facendolo andar piano per non lasciare indietro gli altri, o quello che non completa il rettilineo costringendolo a rinunciare?
Perchè anche la metodologia di allenamento e i carichi di lavoro sono funzionali a un risultato piuttosto che a un altro.
Beh, scegliendo di allenare chi ha il potenziale 18" sui 100 mt, quando gli si dirà che sta facendo il velocista, gli si starà mentendo, perchè la verità è che farà Jogging con le scarpette chiodate.
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Offline sanchin

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Re:Non capisco
« Reply #164 on: July 29, 2012, 15:21:12 pm »
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Mi sono letto tutto il topic, da cima a fondo è stata tutta una continua evoluzione che andava dal :- dai quasi quasi lo vado a provare al :- No mi sa che fa cacare...

E' un confronto interessante e io vorrei poter dire la mia. Io sono sempre stato un forte sostenitore del karate tant'è che lo insegno o almeno ci provo. Il mio stile si rifà al Jissen (contatto pieno) e non nego comunque che tutte le volte che indosso i guanti e mi confronto la paura mi attanaglia, mi emoziono e ancora non sono riuscito a trovare quello stato che nel Budo si chiama Fudoshin tradotto mente inamovibile.

Non sono mai stato un grande fautore del confronto sportivo perchè sono dell'idea che le coppe e le medaglie illudano il praticante ma non per questo sono stato contrario al confronto, cosa che nell'Aiki e nelle discipline tradizionali si riduce a zero. Certo questo sicuramente significa che il KI nel karate è generalmente un concetto abbastanza sconosciuto a differenza dello Shin o spirito o meglio forza di volontà e resilienza.

Dobbiamo fare una considerazione importante sul concetto di ARTE nella cultura nipponica perchè ci si è soffermati troppo sul marziale in questa discussione. Io sono a favore dell'allenamento che coinvolga una tecnica e la studi alla nausea a scapito forse del divertimento, perchè?
Portando il corpo ad abituarsi all'esecuzione di una data tecnica anche la mente mano a mano farà si che ciò diventi un automatismo e smetta di essere un pensiero cosciente dato dal fatto che la tecnica non è ancora compresa. Se ripeto tantissime volte un dato movimento arriverò al punto di farlo senza accorgermene e entrerò in quello stato che i giapponesi chiamano MUSHIN o mente vuota ovvero il non pensare. Di conseguenza questo sarà un vero traguardo sia artistico che marziale.

Se prendiamo in considerazione discipline o arti giapponesi come quella dello SHODO (calligrafia) o del CHADO (cerimonia del tè) scopriamo che il segreto che sta dietro la perfezione è la ripetizione continua, inesorabile e incondizionata di gesti che porteranno con l'andar del tempo ad una pratica incosciente ed istintiva e quindi a detta giappo derivante dal VUOTO.

Questo cosa significa? Significa che certe metodologie trasportate in occidente non sono collegate alle pratiche originarie e tanti concetti propinati non trovano ovviamente riscontro in una pratica fasulla che secondo me non è nemmeno artistica ma ESTETICA. Questo per alcuni può essere noioso, d'altronde la nostra cultura è diversa e dalla nascita abbiamo altro tipo di insegnamento sociale.

Quindi questo significa che la visione occidentale è troppo improntata sul marziale e di conseguenza più che voglia e proprio incapacità di comprendere certi aspetti perchè mai vissuti o entrati di punto in bianco nella nostra vita, un'esistenza che ha basi differenti. Il Giapponese ha una cultura marziale differente ma che in occidente non è stata compresa e si vuole trasportare una disciplina come in realtà non la è. Un esempio e poi chiudo il Kata del karate.

Prima il programma tecnico del karateka si basava sul fatto che se non imparavi un kata non andavi avanti nell'apprendimento del successivo e un kata si studiava anche 3 anni e studiare significa capire, capire significa non fare solo esercizio ESTETICO nel vuoto ma interiorizzare il movimento solitario e aplicarlo fino alla nausea con un compagno tramite il Bunkai, allora quello era un Kata, che forse non sarà mai stato la base di un guerriero imbattibile ma aveva più senso di quanto non ne abbia adesso, proprio perchè il BUDO incita a sconfiggere se stessi piuttosto che l'avversario. Al makiawara per dire ci si spezzava le mani proprio perchè era un esercizio che portava il karateka a dimenticare il gesto del pugno e il dolore dell'impatto, quello era studiare uno tsuki, un pugno. Ecco perchè l'Aikido occidentale nel 98% dei casi fa cacare perchè si vuole cambiare metodologia.

Non voglio andare OT proprio sul finale ma come mai in occidente la maggior parte dei Dojo sedicenti tradizionali dimenticano pratiche semiascetiche tipo l'allenamento in acqua gelida, cascata, mare invernale, o semplice allenamento all'aria aperta?
OSU