Istinto

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Re: Istinto
« Reply #30 on: March 03, 2010, 20:28:14 pm »
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Per qualche strano motivo non temo in nessun modo la morte pur senza credere a nessuna religione o senza averci lavorato sopra con pratiche ascetiche.



..e come ti capisco!! :) :)
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione

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Re: Istinto
« Reply #31 on: March 03, 2010, 20:30:04 pm »
0
Sicuramente, esistono altre strade che portano al "guerriero".

Io riflettevo su quella associata a tradizioni orientali.

In generale non credo che si possa scindere un arte dalla cultura che l'ha partorita.



Il non temere la morte e' sempre stato un punto di forza di molte "caste guerriere" siano essi nativi americani,giovani spartani,zeloti,assassini,kamikaze e chi piu' ne ha piu' ne metta.


Infatti io credo che vi sia una differenza abissale tra la pratica delle arti marziali e della difesa personale.
Un guerriero combatte quasi sempre per qualcosa di piu' grande di se, un guerriero incarna lo spirito del sacrificio.

Uno che si "difende personalmente" e' praticamente all'opposto.

Un guerriero non deve temere la sua morte, ma non deve neanche disprezzare la sua vita. Non ha il diritto di sprecarla, ha il dovere di usarla bene.
Se la perderà, non potrà più assolvere al proprio mandato.
Per assolvere al proprio mandato, deve saperla perdere.

E' un loop.
Come lo Yin e lo Yang, come le braccia del Triskelion, o la ruota solare.

A Kung Fu mi hanno insegnato che il Tao esiste se c'è equilibrio tra le forze del sistema micro-macrocosmico o qualcosa del genere.

Ma il concetto è universale.



continuo a legare il tao te ching alla preghiera semplice di San Francesco:

http://spazioinwind.libero.it/maxconti/p1.htm
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Offline Dottor Wolvie Killmister

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Re: Istinto
« Reply #32 on: March 03, 2010, 20:42:13 pm »
0

Non conosco il tao te ching, ma le parole di quella preghiera sono bellissime.
Perchè sono semplici.
E pertanto universali.
Ma uniche.

Fondatore dell'omonimo sistema di difesa personale!

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3886.0

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Re: Istinto
« Reply #33 on: March 03, 2010, 21:19:49 pm »
0

Non conosco il tao te ching, ma le parole di quella preghiera sono bellissime.
Perchè sono semplici.
E pertanto universali.
Ma uniche.



qualche passaggio del tao the ching:

Per questo il santo
pospone la sua persona
e la sua persona viene premessa,
apparta la sua persona
e la sua persona perdura.
Non è perché è spoglio di interessi?
Per questo può realizzare il suo interesse.

[il Tao]Smussa le sue punte,
districa i suoi nodi,
mitiga il suo splendore,
si rende simile alla sua polvere.
Quale profondità!

TENDERE ALL'INCOLORE

Chi colma ciò che possiede
meglio farebbe a desistere,
chi batte a fino ciò che è appuntito
non lo mantiene a lungo intatto.
Un palazzo colmo d'oro e di gemme
non si può conservare,
chi si fa arrogante perché ricco e nobile
procura da sé la sua rovina.
Ad opera compiuta ritrarsi
è la Via del Cielo

Quei che vuoi che si contragga
devi farlo espandere,
quei che vuoi che s'indebolisca
devi farlo rafforzare,
quei che vuoi che rovini
devi farlo prosperare,
a quei che vuoi che sia tolto
devi dare.
Questo è l'occulto e il palese.

Ciò che l'uomo detesta
è d'essere orfano, scarso di virtù, incapace,
eppur sovrani e duchi se ne fanno appellativi.
Perciò tra le creature
taluna diminuendosi s'accresce,
taluna accrescendosi si diminuisce.
Ciò che gli altri insegnano
anch'io l'insegno:
quelli che fan violenza non muoiono di morte
naturale.
Di questo farò l'avvio del mio insegnamento.

LA MISTERIOSA VIRTÙ'

Quei che sa non parla,
quei che parla non sa.
Chi ostruisce il suo varco,
chiude la sua porta,
smussa le sue punte,
districa i suoi nodi,
mitiga il suo splendore,
si rende simile alla sua polvere,
dicesi accomunato col mistero.
Per questo costui
non può essere attirato
né può essere respinto,
non può essere avvantaggiato
né può essere danneggiato,
non può essere nobilitato
né può essere umiliato.
Per questo è il più nobile del mondo.

Pratica il non agire,
imprendi il non imprendere,
assapora l'insapore,
considera grande il piccolo e molto il poco,
ripaga il torto con la virtù.
Progetta il difficile nel suo facile,
opera il grande nel suo piccolo:
le imprese più difficili sotto il cielo
certo cominciano nel facile,
le imprese più grandi sotto il cielo
certo cominciano nel piccolo.
Per questo il santo non opera il grande
e così può completare la sua grandezza.
Chi promette alla leggera trova scarso credito,
chi reputa tutto facile trova tutto difficile.
Per questo al santo tutto pare difficile
e così nulla gli è difficile.

La ragione per cui fiumi e mari
possono essere sovrani di cento valli
è che ben se ne tengono al disotto:
perciò possono essere sovrani di cento valli.
Così chi vuole stare disopra al popolo
con i detti se ne pone al disotto,
chi vuol stare davanti al popolo
con la persona ad esso si pospone.
Per questo il santo
sta disopra ed il popolo non ne è gravato,
sta davanti ed il popolo non ne è ostacolato.
Così il mondo gioisce
di sospingerlo innanzi e mai ne è sazio.
Poiché ei non contende
nessuno al mondo può muovergli contesa.

Chi ben fa il capitano non è irruente,
chi ben guerreggia non è impetuoso,
chi ben vince il nemico non dà battaglia,
chi bene adopera gli uomini se ne pone al di sotto:
questa è la virtù del non contendere,
questa è la forza dell'adoprar gli uomini,
questo è rendersi eguale al Cielo,
il culmine per gli antichi.

Muore chi nell'osare pone il coraggio,
vive chi nel non osare pone il coraggio:
di questi due l'uno è profitto e l'altro è danno.
Di quel che il cielo ha in odio
chi conosce la ragione?
Per questo il santo reputa difficile il primo.
La Via del Cielo
è di ben vincere senza contendere,
è di ben suscitar risposta senza parlare,
è di ben attrarre senza chiamare,
è di ben divisare con ampiezza.

La Via del Cielo
come è simile all'armar l'arco!
Quel ch'è alto viene abbassato,
quel ch'è basso viene innalzato,
quello che eccede viene ridotto,
quel che difetta viene accresciuto.
La Via del Cielo
è di diminuire a chi ha in eccedenza
e di aggiungere a chi non ha a sufficienza.
Non è così la Via dell'uomo:
ei diminuisce a chi non ha a sufficienza
per donare a chi ha in eccedenza.
Chi è capace di donare al mondo
ciò che ha in eccedenza?
Solo colui che pratica il Tao.
Per questo il santo
opera ma nulla s'aspetta
compiuta l'opera non rimane,
non vuole mostrare di eccellere.

Parole autentiche non sono adorne;
parole adorne autentiche non sono.
Colui che è buono, non sfoggia parole,
e chi sfoggia parole, non è buono.
Chi sa di tutto, certo con è saggio;
né chi è saggio, di certo, sa di tutto.
Il vero saggio per sé non provvede:
se si spende negli altri, per sé acquista;
e, più dona, più ottiene per se stesso.
La Via del cielo aiuta, non fa danni;
la Via del saggio agisce senza lotta.
« Last Edit: March 03, 2010, 21:21:35 pm by AiViA »
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Offline bradiparomana

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Re: Istinto
« Reply #34 on: March 03, 2010, 21:26:41 pm »
0
cacchiarola :o
brilla con la tua luce e non con il riflesso X)


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Fanchinna

Re: Istinto
« Reply #35 on: March 04, 2010, 08:22:28 am »
0
in effetti..alla luce delle varie esperienze marziali...devo ammettere che mi sento più in linea con il metodo indicato da Avivia..
non ci credo più nel metodo "classico" del ju-jitsu ad esempio, cioè quello di provare ad assimilare i principi partendo dalle tecniche..


se in palestra fossi partito da quell'alzare le braccia, e vi avessi legato sopra un proseguimento del ovimento fino a renderlo automatico, allora là fuori dopo aver alzato le braccia quel movimento, seppur in modo più grezzo, ti verrebbe fuori.



Un classico esempio è
Gyakuudedori del Daito Ryu
(min. 3,50)
all'inizio della tecnica le braccia salgono e poi scendono
amplificando il movimento a pendolo che le braccia normalmente hanno quando si cammina

è questo che intendi?
« Last Edit: March 04, 2010, 08:51:46 am by Fanchinna »

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Re: Istinto
« Reply #36 on: March 04, 2010, 09:14:17 am »
0


Un classico esempio è
Gyakuudedori del Daito Ryu
(min. 3,50)
all'inizio della tecnica le braccia salgono e poi scendono
amplificando il movimento a pendolo che le braccia normalmente hanno quando si cammina

è questo che intendi?

Bellissimo video.

il movimento che mi hai mostrato più che istintivo, lo definirei automatico per qualcuno avvezzo ad usare la spada.

sembra il movimento per portarsi in jodan no kamae tenendo la spada a due mani.

il fatto che si faccia la medesima cosa con entrambe le mani lo rende certamente più istintivo di altre cose, e più spontaneo.

tuttavia, se prendi 100 persone non addestrate e le colpisci, difficilmente vedrai alzare le braccia a quel modo.

quando parlavo di alzare le braccia istintivamente mi riferivo a quel movimento in cui si buttano le mani avanti verso la fonte del pericolo e si cerca di spingerlo via o di afferrarsi ad esso. 

altra tipica reazione istintiva per esempio è frapporre la mano a 40% verso il basso quando qualcuno ci fa lo scherzo di colpirci i testicoli.

quando lo scherzo è fatto all'improvviso, non importa quante mosse sappiamo, quella reazione viene fuori. ( a meno che non percepiamo nessuna vera intenzione allora stiamo immobili per non "pagare la mossa", scherzi da caserma)

altra reazione istintiva per esempio è portare il palmo del piede in su tenendoselo in mano se si pesta un chiodo...

hai parlato di chiudersi a riccio, in un vecchio post.

in quel caso la reazione istintiva è il chiudere le braccia intorno alla testa come nel pensador del keysi. questo movimento in alcune persone spaventate continua in una regressione fino ad un posto in cui si sentivano sicure, ovvero la pancia della mamma e così le vedi girarsi e chiudersi in posizione fetale.

in quel caso è la risposta emotiva ad essere sbagliata, e la si può educare.

ma la parte iniziale del movimento rimane invariata.

un'altra reazione istintiva è quella che hai se sei in un campo da calcio o baseball, non vedi la palla ed uno ti urla "occhio!" allora ti pieghi leggermente in avanti, abbassando così la testa ed il braccio nella direzione da cui t'hanno allertato si solleva a fianco della testa, tipo nel pensador ma singolo e non appoggiato alla testa.

Quando questa reazione entra in azione su un gancio, subito dopo il braccio che ha difeso la testa dal gancio tende a tornare alla reazione di spingere via ed afferrare il pericolo, per cui ti trovi a seguire il braccio che sta tornando indietro e ad afferrarlo. Quando qualcosa ci colpisce e ci può far male, tendiamo a legarci ad esso. 

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Fanchinna

Re: Istinto
« Reply #37 on: March 04, 2010, 09:30:38 am »
0
lo sfruttamento del movimento naturale in realtà
in quel video,non si vede bene
(probabilmente è voluto per non svelare tutto)
in realtà quella tecnica prevede che, quando le braccia salgono
già colpiscano
(la mano sx colpisce il suo gomito dx da sotto, cioè quello della mano che tiene il bavero, il pugno dx, salendo, va a colpire sotto il mento)

il motivo per cui io mi trovo sull'altra sponda rispetto a certi guru
e che questi predicano di dover eliminare dolore e paura
niente di più sbagliato

la paura è fondamentale:
se un leone viene verso di me, ed io non scappo perchè ho vinto la paura
questi mi mangerà e fine del gioco

ma l'altro grande elemento, per ritornare al discorso,
è proprio il dolore
se, per errore, tocchi con la mano una pentola bollente
avrai una reazione / scatto per ritrarla di una rapidità impressionante
a me quella rapidità interessa

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Offline Raptox

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Re: Istinto
« Reply #38 on: March 04, 2010, 09:45:37 am »
0
lo sfruttamento del movimento naturale in realtà
in quel video,non si vede bene
(probabilmente è voluto per non svelare tutto)
in realtà quella tecnica prevede che, quando le braccia salgono
già colpiscano
(la mano sx colpisce il suo gomito dx da sotto, cioè quello della mano che tiene il bavero, il pugno dx, salendo, va a colpire sotto il mento)

il motivo per cui io mi trovo sull'altra sponda rispetto a certi guru
e che questi predicano di dover eliminare dolore e paura
niente di più sbagliato

la paura è fondamentale:
se un leone viene verso di me, ed io non scappo perchè ho vinto la paura
questi mi mangerà e fine del gioco

ma l'altro grande elemento, per ritornare al discorso,
è proprio il dolore
se, per errore, tocchi con la mano una pentola bollente
avrai una reazione / scatto per ritrarla di una rapidità impressionante
a me quella rapidità interessa



...ah....stiamo forse per finire a parlare delle reazioni istintive e del cervello rettiliano???

vuoi fare anche il cuoco??? ;) ;) ;)

...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
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sabino_leone

Re: Istinto
« Reply #39 on: March 04, 2010, 09:47:13 am »
0
in effetti..alla luce delle varie esperienze marziali...devo ammettere che mi sento più in linea con il metodo indicato da Avivia..
non ci credo più nel metodo "classico" del ju-jitsu ad esempio, cioè quello di provare ad assimilare i principi partendo dalle tecniche..


se in palestra fossi partito da quell'alzare le braccia, e vi avessi legato sopra un proseguimento del ovimento fino a renderlo automatico, allora là fuori dopo aver alzato le braccia quel movimento, seppur in modo più grezzo, ti verrebbe fuori.



Un classico esempio è
Gyakuudedori del Daito Ryu
(min. 3,50)
all'inizio della tecnica le braccia salgono e poi scendono
amplificando il movimento a pendolo che le braccia normalmente hanno quando si cammina

è questo che intendi?

Fanchinna, vedendo il tuo video ho riscontrato una cosa che ho notato frequentemente,perciò ti pongo questa domanda:perchè sia a mani nude,sia  con la spada nel momento dell'attacco caricano il braccio.


*

Fanchinna

Re: Istinto
« Reply #40 on: March 04, 2010, 10:53:48 am »
0
in effetti..alla luce delle varie esperienze marziali...devo ammettere che mi sento più in linea con il metodo indicato da Avivia..
non ci credo più nel metodo "classico" del ju-jitsu ad esempio, cioè quello di provare ad assimilare i principi partendo dalle tecniche..


se in palestra fossi partito da quell'alzare le braccia, e vi avessi legato sopra un proseguimento del ovimento fino a renderlo automatico, allora là fuori dopo aver alzato le braccia quel movimento, seppur in modo più grezzo, ti verrebbe fuori.



Un classico esempio è
Gyakuudedori del Daito Ryu
(min. 3,50)
all'inizio della tecnica le braccia salgono e poi scendono
amplificando il movimento a pendolo che le braccia normalmente hanno quando si cammina

è questo che intendi?

Fanchinna, vedendo il tuo video ho riscontrato una cosa che ho notato frequentemente,perciò ti pongo questa domanda:perchè sia a mani nude,sia  con la spada nel momento dell'attacco caricano il braccio.


Ciao Sabino
parli dell'aggressore?
Il Daito è un'arte che si è sviluppata nei palazzi
le tecniche in ginocchio,
le numerosissime tecniche di presa
le stessa Hanzandachi Waza (aggressore in piedi aggredito in ginocchio)
dimostrano questo fatto

gli attacchi a mano nuda con la mano a taglio
certamente ricalcava attacchi con arma bianca
che, evidentemente, veniva considerata più pericolosa di un pugno
(ma questa è un'analisi mia)

*

sabino_leone

Re: Istinto
« Reply #41 on: March 04, 2010, 11:31:53 am »
0
in effetti..alla luce delle varie esperienze marziali...devo ammettere che mi sento più in linea con il metodo indicato da Avivia..
non ci credo più nel metodo "classico" del ju-jitsu ad esempio, cioè quello di provare ad assimilare i principi partendo dalle tecniche..


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Un classico esempio è
Gyakuudedori del Daito Ryu
(min. 3,50)
all'inizio della tecnica le braccia salgono e poi scendono
amplificando il movimento a pendolo che le braccia normalmente hanno quando si cammina

è questo che intendi?

Fanchinna, vedendo il tuo video ho riscontrato una cosa che ho notato frequentemente,perciò ti pongo questa domanda:perchè sia a mani nude,sia  con la spada nel momento dell'attacco caricano il braccio.


Ciao Sabino
parli dell'aggressore?
Il Daito è un'arte che si è sviluppata nei palazzi
le tecniche in ginocchio,
le numerosissime tecniche di presa
le stessa Hanzandachi Waza (aggressore in piedi aggredito in ginocchio)
dimostrano questo fatto

gli attacchi a mano nuda con la mano a taglio
certamente ricalcava attacchi con arma bianca
che, evidentemente, veniva considerata più pericolosa di un pugno
(ma questa è un'analisi mia)

Si certo parlo proprio dell'aggressore, spesso vedendo questi attacchi capisco che si usa pochissimo il corpo.Mancano i collegamenti tra braccia,tronco e gambe altrimenti non ci sarebbe motivo di tutto quel caricamento.Cerco in parole povere qualè il mio pensiero:se un pugno deve colpire l'avversario che mi sta di fronte perchè nel momento dell'attacco va completamente nella direzione opposta per poi ripartire? ;)

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Offline Raptox

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Re: Istinto
« Reply #42 on: March 04, 2010, 11:34:39 am »
0

Si certo parlo proprio dell'aggressore, spesso vedendo questi attacchi capisco che si usa pochissimo il corpo.Mancano i collegamenti tra braccia,tronco e gambe altrimenti non ci sarebbe motivo di tutto quel caricamento.Cerco in parole povere qualè il mio pensiero:se un pugno deve colpire l'avversario che mi sta di fronte perchè nel momento dell'attacco va completamente nella direzione opposta per poi ripartire? ;)

..che domandina tagliente!! :D :D
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione

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Fanchinna

Re: Istinto
« Reply #43 on: March 04, 2010, 11:43:39 am »
0

Si certo parlo proprio dell'aggressore, spesso vedendo questi attacchi capisco che si usa pochissimo il corpo.Mancano i collegamenti tra braccia,tronco e gambe altrimenti non ci sarebbe motivo di tutto quel caricamento.Cerco in parole povere qualè il mio pensiero:se un pugno deve colpire l'avversario che mi sta di fronte perchè nel momento dell'attacco va completamente nella direzione opposta per poi ripartire? ;)

..che domandina tagliente!! :D :D

credo la risposta sia quella che ho dato
non credo possa capitarmi facilmente per strada di essere attaccato a quel modo
se invece immagini, nelle mani della persona, un'arma bianca
forse ci assomiglia di più

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Re: Istinto
« Reply #44 on: March 04, 2010, 14:59:01 pm »
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se un leone viene verso di me, ed io non scappo perchè ho vinto la paura
questi mi mangerà e fine del gioco



se scappi davanti ad un leone, il suo istinto felino di rincorrere ciò che corre lo farà scattare, e corre veloce.

se vinci la paura e rimani sul posto, poi mulini le braccia in alto per aumentare la tua sagoma e fai dei versi, ed infine ti abbracci il collo per proteggerlo, potresti salvarti. Se viene avanti lo stesso, da quella posizione tirargli delle pedate fortissime sul naso può dissuaderlo e spaventarlo, è il loro punto più sensibile dopo lo scroto.

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