Chi è Jim Wagner???

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Offline The Spartan

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Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #15 on: March 16, 2010, 11:20:37 am »
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Dai...che nn ti censurerei..... ;)
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Fanchinna

Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #16 on: March 16, 2010, 11:25:58 am »
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No, non ne parlo e basta. Per iscritto, almeno.

guarda che hai del cerume nell'orecchio sinistro

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Offline Gargoyle

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Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #17 on: March 16, 2010, 11:27:48 am »
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addirittura?  ???

ma così non fai altro che che aumentare la nostra malsana, morbosa e perbersa curiosità!

ehm... posso avere un mp anche io?
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Wa No Seishin

Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #18 on: March 16, 2010, 15:53:30 pm »
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io ho provato nudi con l'olio e son caxxi

Ai tempi della De Filippi, eh? XD

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Offline e-M@n

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Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #19 on: March 16, 2010, 16:34:03 pm »
0
E' un esperto di Close Combat, almeno questo dice lui e non ho le conoscenze adatte per giudicarlo.
Ho visto qualche suo video sulla difesa da coltello.
Sembra preparato, anche se quelle tecniche non le insegnerei.
Interessante l'allenamento con il sangue cinematografico, per simulare la viscosità del sangue e quindi la difficoltà ad intercettare gli attacchi e sopratutto per abituare gli allievi a non farsi prendere dallo shock alla vista del sangue

Ciao
e-M@n


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Offline Dottor Wolvie Killmister

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Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #20 on: March 16, 2010, 16:43:58 pm »
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Io ho un file word di 4 paginette, che si intitola

Jim Wagner
Le mie 10 regole per il combattimento

Che faccio, posto o invio allegandolo per e-mail (se mi dite la vostra e-mail).

Non dice caxxate, ma è molto "american boy" nel suo approccio  :=)..

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Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #21 on: March 16, 2010, 17:13:54 pm »
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Vabbè, lo posto, tanto è abbastanza breve..

Jim Wagner
Le mie 10 regole per il combattimento

Dieci Regole per il Combattimento di Wagner

Una volta mio zio mi disse: "È più facile essere un dottore che un meccanico di auto. I dottori hanno solamente due modelli da riparare, mentre un meccanico deve saperne riparare centinaia". Questa osservazione è ironica, se sei un meccanico, ma tutti noi sappiamo che un essere umano è infinitamente molto più complesso del veicolo più sofisticato. Anche se il tipico essere umano ha solo una testa, due braccia, due gambe ed un torso, è il cervello a dirigere il corpo affinché possa lavorare e svolgere una grande varietà di compiti. Uno di questi possibili compiti è entrare in conflitto con altri esseri umani. Non ha importanza la complessità dei cervello, con tutte le sue molteplici motivazioni e creatività con le quali impostare e portare a termine le battaglie, l'essere umano, o meglio la media degli esseri umani, è ancora limitata a ciò che funziona (le tecniche). In quanto fisicamente limitati, esisteranno sempre delle similitudini nella lotta tra gli esseri umani, non importa da quale pianeta vengano. In altre parole, ci sono "verità universali" nel combattimento reale, esattamente come ci sono verità universali con veicoli: un veicolo sia In Africa che in Asia funziona allo stesso modo. Come ex soldato e poliziotto per 12 anni, ho avuto la mia buona dose di combattimento. Le mie abilità nelle Arti Marziali sono state messe alla prova in varie occasioni. Inoltre, essendo istruttore di Tattiche Difensive di alcune delle migliori squadre di polizia e militari del mondo, ho letteralmente formato migliaia di uomini e di donne che hanno provato il combattimento reale. Mi sono anche dedicato alle Arti Marziali per 26 anni, da quelle tradizionali, agli sport da competizione, alla formazione basata sui realismo e a molto altro. Anche se ho questa lunga esperienza, ho scoperto che coloro che veramente hanno dovuto dipendere dalle loro abilità per riuscire a sopravvivere, hanno la tendenza ad allenarsi allo stesso modo, ad usare tecniche simili e a pensare allo stesso modo, non ha importanza quale sia la loro provenienza geografica. Il risultato delle mie osservazioni sono 10 regole che credo siano elementi essenziali per sopravvivere in un combattimento reale.

1. Essere in buona forma fisica.
I veri guerrieri sono in forma. Basta semplicemente guardare qualsiasi Unità Speciale di Intervento o la Squadra di Polizia SWAT nel mondo e vedrete che quanto ho appena detto è vero. Dovete preparare il vostro corpo in tutte le aree: cardio-vascolare, forza ed allenamento della flessibilità. Oltre a riuscire a sopportare combattimenti molto lunghi e ad essere più resistenti alle lesioni, essendo in forma incrementerete anche la vostra "command presence" (una terminologia di polizia che significa che guadagni rispetto in quanto sembri un rivale formidabile).

2. Non dedicatevi ad un sistema di lotta specifico o ad un istruttore.
Se davvero vi interessa l'allenamento basato sul realismo e tutto che volete sapere è come difendervi, allora dovete diversificare. Studiate molti sistemi di lotta, più che potete, e rivolgetevi a vari istruttori qualificati. Per esempio: per poter colpire bene, potete studiare il Pugilato per sei mesi, poi un altro stile. Per diventare letali con il coltello e con altre armi bianche, avete bisogno del Kali Filippino (conosciuto anche come Arnis o Escrima). Dopo sei mesi, prendete lezioni di Krav Maga israeliano per praticare tecniche di lotta da strada. Conoscendo i principi fondamentali di ogni sistema, non cadrete mai nella trappola "group think" mentalità.

3. Mantenete ciò che è semplice.
Senza dubbio, quasi la metà di quello che sapete può essere eliminato. In combattimenti reali quando la vostra sicurezza è in pericolo la mente ed il corpo vi spingeranno ad utilizzare grandi abilità muscolari, che vi piaccia oppure no. Questo significa che le tecniche complicate che state praticando, possono cedere di fronte a metodi di sopravvivenza più primitivi. Se non ci credete, affrontate qualcuno migliore di voi nel Full Contact. Quindi, invece, di perdere tempo prezioso allenando movimenti esteticamente belli ma che non utilizzerete mai, è assai meglio essere competenti in poche tecniche che funzionano veramente “calci bassi, colpi di gomito e di ginocchio, colpi agli occhi, colpi a ripetizione con chiusi, tirare i capelli, ecc..”.


Continuo su un altro post.

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Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #22 on: March 16, 2010, 17:18:15 pm »
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4. Allenarsi duramente per lottare rilassati.

Nell'esercito americano abbiamo un’espressione: "Quanto più sanguini in allenamento, tanto meno sanguinerai in battaglia”. Vi dovete allenare sempre più duramente rispetto a ciò che dovrete affrontare nella vita reale. La tipica lotta da strada dura dai 15 ai 30 secondi, quindi dovete praticare al massimo delle vostre forze per un minuto completo o anche più. Invece di praticare direttamente le tue tecniche con il compagno di allenamento, prima corri per 2.5 chilometri poi prova ad usarle (questo simulerà l’esaurimento della battaglia). Invece dello "sparing" con una sola persona, fatelo coi due o tre. Esigete sempre fino al punto vicino all'esaurimento quando vi allenate.

5. Atteggiamento mentale positivo.

Il vero guerriero non viene mai battuto mentalmente. Lui -o lei- conosce alla perfezione che chiamiamo "volontà di sopravvivenza”. In alcune persone è più forte che in altre. Allo stesso modo, ci sono codardi che non lotterebbero nemmeno se la loro vita dipendesse da questo. La volontà di sopravvivenza si sviluppa portando il tuo allenamento al limite mentale (attraverso la simulazione ed incrementando il tuo livello di sopportazione dolore) e fisico (preparandovi in tecniche basate sul realismo). Naturalmente, in un'esperienza di combattimento reale rafforzerete sicuramente la vostra volontà di sopravvivenza.


6. Lo scenario di allenamento (simulazione).

Non basta conoscere tecniche di lotta, non è sufficiente, dovete sapere in quale e testo utilizzarle. La maggior parte delle scuole di Arti Marziali hanno delle etichette da seguire, per le quali i loro allievi devono salutarsi con un inchino, prepararsi nella posizioni guardia e solo dopo iniziano a lottare. questo non assomiglia a niente che possa accadere nella vita reale. Nei bar ci sono risse improvvise, attacchi terroristici, discussioni che terminano in botte e l'elenco potrebbe proseguire. Perciò dovete utilizzare come minimo 3/4 del vostro allenamento come se si stesse preparando un montaggio teatrale: attori, copione, "attrezzature", la trama (l'altro quarto si utilizza per praticare varie tecniche e per la preparazione). In altre parole, dovete simulare eventi con i quali potreste avere a che fare in qualità di civili: furti, risse al bar, tentativi di stupro ed altri tipi di violenza moderna. Per realizzarli come si deve, dovete indossare vestiti appropriati, creando un ambiente realistico facendo in modo che gli attori coinvolti si comportino in maniera convincente. Unità di polizia e militari si esercitano sempre in questo modo. Ormai è ora che anche le scuole di Arti Marziali dei civili facciano lo stesso.

7. Praticate dalla A alla Z.
Lasciatemi cominciare con un esempio. Se state praticando difesa con coltello, non dite semplicemente "attaccami" e poi eseguite la tecnica, punto e basta. Ci sono determinate azioni preliminari che ci portano all'attacco con coltello, nonché una catena di eventi dopo l'attacco stesso; naturalmente tutto questo fa parte dei vostro dovere nella fase di preparazione dello scenario di combattimento, e ciò significa che dovete sapere dettagliatamente che cosa potrebbe accadere nella realtà. Dunque, praticare dalla A alla Z significa...
a. Essere coscienti dell'ambiente che ci circonda prima di attaccare.
b. Avere un piano d'azione prima di attaccare.
c. Gestire la crisi (usando tecniche realmente applicabili).
d. Saper affrontare la fase successiva (fuga, mettere il malvivente sotto custodia,
    simulare di chiamare la polizia, trattare le lesioni, ecc...)

8. Vestitevi per lottare.
Per caso a volte indossate giacca e cravatta? Ebbene, praticate indossando questi indumenti. In inverno, indossate giacconi pesanti? Imparate a colpire e a lottare al suolo indossandone uno. Stivali o scarpe? Ormai avete capito, vi siete fatti un'idea di ciò che intendo dire. Quanto più vi allenate indossando vari "vestiti da strada", tanto più sarete preparati per il combattimento reale. Nella maggior parte dei corsi che realizzo, faccio in modo che gli allievi dell'esercito e della polizia portino tutto quello di cui hanno bisogno in una missione reale - escluse le munizioni ed altri tipi di armi pericolose.

9. Adattabilità.
I veri guerrieri sono flessibili e capaci di cambiare tattica secondo la situazione. Il combattimento è fluido, per cui non potete fissarvi sull'idea di utilizzare la vostra tecnica "preferita". Un metodo per imparare ad adattarsi rapidamente è fare in modo che il vostro compagno vi sorprenda senza avvisarvi. Per esempio: state provando tecniche di suolo ed all'improvviso i! vostro compagno estrae un coltello che teneva nascosto (un coltello di gomma da allenamento) e voi dovete riuscire a bloccarlo. Oppure, state lottando con un compagno ed a metà del combattimento un altro allievo arriva in vostro aiuto come un buon samaritano. Come coordinate i vostri attacchi?

10. Difesa aggressiva.
Molta gente crede che "autodifesa" significhi aspettare che l'attaccante sferri il primo pugno. Tuttavia, se in qualsiasi momento vi rendete conto che voi o altre persone siete in pericolo imminente, fisico o addirittura di morte, le leggi internazionali dicono che avete il diritto di difendervi (informatevi sulle leggi locali per conoscere i vostri diritti). Dunque, se dovete colpire per primi, fatelo. Per questo tipo di allenamento lo scenario è importante per poter capire gli indizi di un conflitto imminente. Inoltre, durante uno scontro dovete pensare a "fare il male necessario, il più rapidamente possibile", per sovraccaricare i sensi dell'attaccante e bloccarlo. Fate in modo che si trovi sulla difensiva anticipandolo e contrattaccandolo immediatamente. Adottate la mentalità militare: "attacca l'attaccante". Come ho detto precedentemente, queste regole sono basate sulle mie esperienze e su quelle di chi è sopravvissuto a combattimenti reali. Se siete d'accordo con le mie 10 regole, adottatele. Se così non fosse, allora scrivete le vostre regole e valutatele. Ogni guerriero professionista ha una trasposizione scritta delle sue "regole di combattimento" ed ogni unità agisce in sintonia con un motto. Dovete sapere quali sono le vostre, prima di "affrontare il nemico". Decidere durante la battaglia ciò a cui credere e come agire, può essere troppo tardi.


Informazioni sull'autore

II Sergente Wagner è uno dei più famosi istruttori a livello mondiale del sistema "Combatives" (sia per l'Esercito degli USA, che per le Forze di Polizia di tutto il mondo). Chi volesse, può mettersi in contatto con lui attraverso l'organizzazione
"HSS   International" (www.hssinternational.com).

That's all, folks...

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Fanchinna

Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #23 on: March 16, 2010, 17:22:20 pm »
0
5 su 10
sono bocciato?

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Offline Dottor Wolvie Killmister

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Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #24 on: March 16, 2010, 17:23:53 pm »
0
5 su 10
sono bocciato?

Boh, chiedilo a lui, io frequento un'altra facoltà..
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Offline Gargoyle

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Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #25 on: March 16, 2010, 17:43:54 pm »
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grazie per averlo postato, poi me lo leggo con calma
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Offline Rev. Madhatter

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Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #26 on: March 16, 2010, 17:46:21 pm »
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grazie  :)
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

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Offline The Spartan

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Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #27 on: March 16, 2010, 18:17:47 pm »
0
Mò lo stickizzo.....
Fa sempre bene sentire certe cose...
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Offline ego

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Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #28 on: March 16, 2010, 18:50:11 pm »
0
Jim Wagner nn è sicuramente un cialtrone (tra l'altro ha un sito pieno di letetre ufficiali). Conosco un paio dei suoi istruttori italiani e il giudizio è stato positivo e analoghe considerazioni ha fatto Moni che lo ha ospitato un paio di volte.
Sul coltello credo che abbiano sfruttato il nome ma nn vedo questo talento della lama anche se gli va riconosciuto un certo metodo nell'approcciare l'arma.
Di sicuro maggiore è stato ed è il suo contributo con le armi da fuoco, di cui, anche per motivi professionali, si è occupato da tempi nn sospetti.
Sul corpo a corpo un pò si perde.


Cucu :), io ho partecipato al corso istruttori del modulo knife defense: so istruttore  8) ;D, sapete che quando si parla di coltello, provo tutto.

Che dire, non mi è dispiaciuto, alcune cose interessanti altre meno.

Di combattimento con il coltello, per me, sa na mazza, ma è un mio giudizio prettamente personale ed in tutti i modi il corso verteva sulla difesa da coltello.

Non mi è dispiaciuto perchè, perchè non gli ho sentito dire cose assurde, è stato tutto un po' un deja vu di nozioni a me note.

abbiamo guardato questa sua metodica di difesa, lavorato sotto stress, sotto stress col sangue finto  più altri esercizi per sviluppare la reattività ecc.
Dato che avete parlato del sangue finto, beh, la  prima volta che ci lavoravo e come idea l'ho trovata interessante.Non ci si trucca con il sangue, ci si "sporca" le mani con il liquido rosso vischioso e si simula una difesa dove viene risaltato la scivolosità dello stesso sia se sporca l'arma sia la difficoltà di presa.Esercizio interessante.
Un secondo aspetto è anche quello psicologico del vedere tutto quel sangue, a qualcuno può shockare, per il lavoro che faccio diciamo che questo aspetto non mi ha coinvolto.
Lavoro simile con i coltelli sul cui filo c'èra spugna imbevuta di questo sangue cinematografico che ovviamente serviva per segnare i colpi.

Armi finte, abbbiamo fatto le prove coltello contro arma da fuoco, sapete i famosi 7 metri ecco quella prova li, e si usa armi da soft air, credo che sia normale in Italia, tra l'altro il responsabile italiano è un poliziotto.

Insomma carino.

Proprio quell'anno usciva il suo coltello, beh, io non l'ho comprato, ho altri gusti

Ego

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Re: Chi è Jim Wagner???
« Reply #29 on: March 16, 2010, 18:54:45 pm »
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Mò lo stickizzo.....

Lo stickizzi? E sticka.... :D
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