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Offline xjej

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« Reply #630 on: May 01, 2013, 18:20:22 pm »
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A meno che tu non abbia qualcuno competente a seguirti da vicino e valutare, io nel dubbio lascerei stare.
Better safe than sorry
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Offline Pallozoid

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« Reply #631 on: May 01, 2013, 21:19:06 pm »
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A meno che tu non abbia qualcuno competente a seguirti da vicino e valutare, io nel dubbio lascerei stare.
Better safe than sorry
Quali rischi si corrono?

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Offline Il Tano

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« Reply #632 on: May 01, 2013, 21:43:00 pm »
0
A meno che tu non abbia qualcuno competente a seguirti da vicino e valutare, io nel dubbio lascerei stare.
Better safe than sorry

Pensavo che finissi con un:

"Poi vabbè, le ginocchia sono tue."

 :gh:

Comunque ho contattato un paio di persone esperte in halterofilia per vedere se posso approfondire un po' la questione.
« Last Edit: May 01, 2013, 21:44:56 pm by roroarro »

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Offline xjej

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« Reply #633 on: May 01, 2013, 22:31:56 pm »
+5
Quali rischi si corrono?

Maledetta la tua sign, ipnotica.

Well, i discorsi fondamentalmente sono due.
1)

Guardando questa immagine si può valutare che lo squat lavora sugli angoli che si creana tra i segmenti che uniscono caviglia, ginocchio, anca e di conseguenza schiena. Non tutti hanno proporzioni dei segmenti e mobilità articolari uguali ( senza tirar in ballo eventuali dismorfismi/paramorfismi articolari a carico di caviglia o ginocchio, nemmeno troppo rari ).
2)
Qui andiamo più nello specifico.
Lo squat, se parliamo di ginocchio, coinvolge quadricipite, gastrocnemio, bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso.
Per quel che riguarda le strutture interne, ci sono forze che vengono esercitate sul ginocchio in diversi modi e sono relate agli angoli di lavoro e ovviamente alle geometrie.
Durante l'accosciata la tibia tende a traslare indietro rispetto al femore, ecco che il crociato posteriore contrasta la cosa con un ampio margine di sicurezza.
La seconda "forza" in campo è quella del peso che si carica sulle spalle. Compressione che ovviamente è strasmessa attraverso i femori e tibie verso il basso, lo scontro con la forza vincolare viene in gran parte assorbito dalle strtture di "ammortizzamento" (cartilagini e menischi ) e da tutto ciò che sta tra piatto tibiale e condili femorali. Palese che alla variazione delle geometri di lavoro ma anche alla conformazione del ginocchio stesso ci possono essere reazioni diverse, tenuto conto che amche del variare del carico a seconda delgli angoli.
L' ultima è la forza che agisce sulla rotula. Cercate di visualizzare il  ginocchio che flette, la rotula subisce la sollecitazione del tendine rotuleo e del quadricipe femorale andando a comprimere il femore e cartilagini sottostanti.
Non ci sono studi su quali siano le forze che arrivano a creare problemi significativi alle strtture di "ammortizzazione" mentre ci sono "deduzioni" sulle forze sostenibili ( alte ) da tendine rotuleo e quadricipite così come per i crociati.


Fatta tutta questa premessa, lo squat profondo è dannoso ?
Per una persona con le ginocchia sane, una buona predisposizione  ed una buona tecnica esecutiva, no.
Il problema è che non tutti sanno valutare bene la propria esecuzione, ascolatare e decodificare le sensazioni durante lo squat o valutare se tutto viaggia correttamente.
Considerato poi che nel "tecnica di esecuzione" io ci metto pure presupposti come una schiena di granito costruita con l' esercizio.
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Offline Pallozoid

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« Reply #634 on: May 02, 2013, 02:39:49 am »
0

Cut.
Chiarissimo e precisissimo! Grazie!


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Offline The Spartan

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« Reply #635 on: May 02, 2013, 10:13:40 am »
0
A breve si inizia nuovamente a lavorare coi carichi. Dopo sana scorta di integratori penso di concentrare il lavoro sopratutto con sessioni di squat, trazioni, addominali e sessioni ai pao. Quindi per ora lascio perdere tutti gli esercizi più specifici (cavi, lat, panca, ecc...)
Voglio anche provare a fare delle sessioni alla pressa (per comodità nel variare il carico) alternando una serie al 35% di FMax con una serie al 90% di FMax fino a quando non ce ne più.
Qualcuno ha già provato a fare sta cosa?

Nn in questi termini che mi sembrano poco utili e inutilmente stressanti; su unica sessione a me piace l'approccio di Wendler che usa ripetizioni "ipertrofizzanti" per il riscaldamento, poi mette la tripletta per la forza e poi conclude con una serie al 65% del massimale secondo i suoi parametri che ti consente di dare molto di più...per esempio ieri con la panca il carico che come riscaldamento ho sollevato 10 volte dopo la singola estesa che chiude la parte di forza l'ho sollevato 18 volte...
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Offline Bellerofönte

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« Reply #636 on: May 02, 2013, 10:41:39 am »
0
Io vi confesso che approcciandomi alla panca sempre da solo non sono ancora riuscito ad affrontare l'argomento "massimale"  :-[

Forse potrei provare coi manubri, ma penso che non sia comparabile il risultato...
"Costantemente mantenersi presenti dentro la propria pelle, esercitarsi, avere una condotta particolare, disprezzare il facile comodo, disprezzare l’inutile lusso, essere uomini raffinati, ma essere uomini fermi. Mantenere la fedeltà della parola. E nel fisico esercitarci a combattere."

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« Reply #637 on: May 02, 2013, 10:56:44 am »
0
Spartan, la ripetizione e mezza che suggerisci ha un nome tecnico ben preciso?

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Offline Menosse

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« Reply #638 on: May 02, 2013, 11:25:55 am »
0
Io vi confesso che approcciandomi alla panca sempre da solo non sono ancora riuscito ad affrontare l'argomento "massimale"  :-[

Forse potrei provare coi manubri, ma penso che non sia comparabile il risultato...
Ma con i manubri è ancora più difficile lavorare ai massimali alla panca...no?

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Offline Bingo Bongo

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« Reply #639 on: May 02, 2013, 11:47:53 am »
0
A breve si inizia nuovamente a lavorare coi carichi. Dopo sana scorta di integratori penso di concentrare il lavoro sopratutto con sessioni di squat, trazioni, addominali e sessioni ai pao. Quindi per ora lascio perdere tutti gli esercizi più specifici (cavi, lat, panca, ecc...)
Voglio anche provare a fare delle sessioni alla pressa (per comodità nel variare il carico) alternando una serie al 35% di FMax con una serie al 90% di FMax fino a quando non ce ne più.
Qualcuno ha già provato a fare sta cosa?

Nn in questi termini che mi sembrano poco utili e inutilmente stressanti; su unica sessione a me piace l'approccio di Wendler che usa ripetizioni "ipertrofizzanti" per il riscaldamento, poi mette la tripletta per la forza e poi conclude con una serie al 65% del massimale secondo i suoi parametri che ti consente di dare molto di più...per esempio ieri con la panca il carico che come riscaldamento ho sollevato 10 volte dopo la singola estesa che chiude la parte di forza l'ho sollevato 18 volte...

Effettivamente le differenze percentuali sono un tantino elevate.

Diciamo che l'idea era quella dell'alternanza dei carichi unito al PHA.
Eventualmente potrei alternare le serie con carichi 75% e 90% e concludere magari con uno stripping sull'ultima serie al 90%.
E fare un lavoro di PHA in sessione dedicata.

Comunque l'obiettivo, tenendo presenti sessioni anche di 2/3 ore, sarebbe un lavoro di forza resistente e di forza pura anche a discapito del massimo risultato dedicando sessioni specifiche. Mi interessa il risultato complessivo sulla singola sessione.
Il wendler che hai indicato potrebbe essere interessante. Sicuramente da fondo a tutto quello che rimane dopo sessione di forza.


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Offline Bellerofönte

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« Reply #640 on: May 02, 2013, 11:50:32 am »
0
Io vi confesso che approcciandomi alla panca sempre da solo non sono ancora riuscito ad affrontare l'argomento "massimale"  :-[

Forse potrei provare coi manubri, ma penso che non sia comparabile il risultato...
Ma con i manubri è ancora più difficile lavorare ai massimali alla panca...no?

Probabile, ma non è quello il nocciolo.
Il problema è che con il bilanciere rischio di trovarmi in difficoltà (laggasi: bilanciere sul pomo di adamo), con i manubri male che vada cedo  XD
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Offline Menosse

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« Reply #641 on: May 02, 2013, 12:28:26 pm »
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Io vi confesso che approcciandomi alla panca sempre da solo non sono ancora riuscito ad affrontare l'argomento "massimale"  :-[

Forse potrei provare coi manubri, ma penso che non sia comparabile il risultato...
Ma con i manubri è ancora più difficile lavorare ai massimali alla panca...no?

Probabile, ma non è quello il nocciolo.
Il problema è che con il bilanciere rischio di trovarmi in difficoltà (laggasi: bilanciere sul pomo di adamo), con i manubri male che vada cedo  XD
Già giaà  :thsit:
Vedo dura però riuscire a posizionarsi con due manubri massimali.
Sul pomo di adamo non mi è mai capitato sullo sterno si... :)

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Offline The Spartan

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« Reply #642 on: May 02, 2013, 12:43:13 pm »
+1
Spartan, la ripetizione e mezza che suggerisci ha un nome tecnico ben preciso?

Ripetizione e mezza.
 XD
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Offline happosai lucifero

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« Reply #643 on: May 02, 2013, 13:44:44 pm »
0
Io vi confesso che approcciandomi alla panca sempre da solo non sono ancora riuscito ad affrontare l'argomento "massimale"  :-[

Forse potrei provare coi manubri, ma penso che non sia comparabile il risultato...


sarò impopolare, ma usa le tabelline apposite per calcolarlo, che allenarsi con il massimale è rischioso
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« Reply #644 on: May 02, 2013, 13:48:40 pm »
0
Spartan, la ripetizione e mezza che suggerisci ha un nome tecnico ben preciso?

Ripetizione e mezza.
 XD
Eheheh.
Ma dimmi, puoi postarci qualche articolo (magari del solito T-Nation) che parla di uso sistematico di essa?

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