Jack Dempsey

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Offline (morgana)

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Re: Jack Dempsey
« Reply #1 on: September 21, 2010, 18:00:51 pm »
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 :)

Fossi in te copierei il testo qui, ogni tanto questi articoli spariscono dopo un po'...
How long? Not long.
'Cause what you reap is what you sow.

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Offline nicola

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Re: Jack Dempsey
« Reply #2 on: September 21, 2010, 18:06:33 pm »
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22 Settembre: il giorno della sconfitta di una leggenda chiamata Jack Dempsey

Uscì di scena il 22 Settembre 1927 un pugile che l'America idolatrò per 50 anni.

Il 22 Settembre 1927, due anni prima della grande crisi, il mondo del pugilato  fu consapevole che l’era del più amato peso massimo d’America era finita. Con la vittoria al  Soldiers Fiel di Chicacgo di Gene Tunney , il “Manassa Mauler” Jack Dempsey usciva di scena e iniziava un nuovo ciclo  firmato da un altro protagonista. Quella del 22 settembre fu la seconda sconfitta che la “forza” di Dempsey subiva da parte della “scaltrezza” di Tunney ma per molti americani fu questa la vera delusione, la sensazione concreta di un ineludibile tramonto. Per anni negli States il 22 settembre fu  semplicemente :”  il giorno della sconfitta di Jack”.

Ma come era nata la leggenda? Nel Colorado! La storia inizia a Manassa, la più grande comunità in Conejos County. Un luogo fantastico immerso tra placide fattorie e Ranch  dove sotto un patio, su di uno sedia a dondolo una donna sfogliava pagine. La signora Harrison si guardava quel libro tra le mani e si chiedeva se avesse fatto bene a dar retta a quel  venditore “porta a porta” che le aveva affibbiato quella biografia di un certo John L.  Sullivan. Visto però che l’aveva comprato, decise di leggerlo quel libro e quando ebbe finito,  c’era un solo desiderio in cima ai suoi pensieri:  “Il  figlio che nascerà… diventerà il nuovo Sullivan!”.
Sullivan, era il campione del mondo  della boxe a “pugni nudi” ed  a quel tempo era considerato l’uomo più forte del mondo; girava i teatri americani esibendosi in spettacoli a pagamento (impersonava il “buono” che interviene e fa giustizia a “mazzate”…) e sfidava a pugni chiunque volesse affrontarlo. Pochi mesi dopo la “lettura”, il 24 Giugno del 1895,  la signora Harrison regalava al mondo ed alla boxe, nella piccola cittadina mineraria di Manassa in Colorado…il “piccolo” che realizzerà il suo sogno: William Harrison …Dempsey . Dopo la prima infanzia il nostro futuro eroe, all’età di 15 anni,  lasciò la scuola per utilizzare le sue mani in un modo molto diverso da quello che più tardi gli darà la fama…andò infatti  a lavorare in una delle tante miniere d’argento del Colorado. Ma era destino che il suo illustre modello (John L. Sullivan) dovesse precorrerlo nelle tappe della sua vita ed ecco che anche il giovane William riceve le attenzioni di  un dispotico “capetto”,  che un bel giorno però commette  l’errore di colpire il “ragazzino”. Non l’avesse mai fatto! Quello sguardo incendiario, con i denti serrati e quel avanzare dondolando la testa… erano il preludio al devastante sinistro che sarebbe arrivato poco dopo (come avvenne…) lasciando l’individuo (… a faccia in giù nel fango)  a meditare su quanto sia pericoloso sfidare la  “pazienza” altrui in genere e quella di Dempsey in particolare. Terminò in tal modo anche la carriera del “minatore” Dempsey, che per sopravvivere si trasferì nel vicino “saloon”;  dove sempre emulando il “suo” Sullivan… affrontava sotto il nome di Kid Blackie,  chiunque volesse sfidarlo con i pugni.  Anche il fratello Bernie tirava di boxe ed aveva scelto come nome… “Jack Dempsey”. Un giorno procurarono a Bernie, alias “Jack Dempsey”, un match a Cripple Creek un paese vicino, contro un colosso che si chiamava George Copelin. Non sappiamo se furono le “dimensioni” fisiche di Copelin a determinare l’assenza di Bernie nel confronto, resta il fatto che il fratello più giovane prese il suo posto ed il suo nome e… mise ko Coplin. A quel punto poiché la “gente” voleva rivedere quel Jack Dempsey che aveva steso Copelin, fu necessario far sparire …Kid Blackie. Ma come “Kid Blackie” , anche “Jack Dempsey” non si arricchiva con questi matches ed allora decise di trasferirsi nella  più grande Oakland. Una sera, mentre girovagava per i saloon alla ricerca di qualche dollaro, si lanciò in aiuto del piccolo e minuto proprietario del locale, che stava per essere oggetto delle “cattive intenzioni” di due violenti energumeni.  Bastarono un paio di pugni ben assestati per ridurre i due “prepotenti” in un mucchio di carne ed ossa ai suoi piedi. Fu un incontro importante per entrambi, perché l’uomo che aveva salvato si chiamava Jack Kearns (che veniva chiamato “Doc” da  Dempsey…e quando gli chiedevi perché lo chiamasse  “Doc”; Dempsey  lo interpellava dicendo : ”Dai Doc, parla, fagli sentire come parli …”e poi dopo che “Doc” aveva parlato, aggiungeva felice: ”Non avevo ragione? Sembra proprio un dottore…”.  Kearns, ammirato dalla potenza di Jack Dempsey,  proprio in virtù della sua “parlantina”, riusci a “strappare” (subentrò a  Frank Price)  una procura al suo “salvatore”.  Cominciarono a “girare” nel West dove la presenza di molti pesi massimi attirava il loro interesse e facendo riferimento ai  record ufficiali che partono da  “One Punch” (Un Solo Pugno) Hancock (chiamavano questo tizio così… per la pessima abitudine che aveva di “stendere” tutti” al primo colpo!),  furono  ben 26 i rivali che in 4 anni (tre con Kearns…) finirono come il citato “One Punch”.  
Con 26 ko alla prima ripresa, Dempsey detiene un vero record di vittorie nel primo round. Alcune vittorie rimasero degli eventi incredibili ed irripetibili per la rapidità e la spettacolarità delle loro conclusioni (Fred Fulton in 18 secondi e Carl Morris una delle tante “Speranze Bianche” in  14 secondi). Ma il record era solo uno degli aspetti di Dempsey; gli altri aspetti erano il personalissimo  stile e lo sguardo da vero guerriero. Avvicinava i sui avversari serrando i denti, ondeggiando la sua testa continuamente su di un lato e colpiva duro. Gli occhi  lanciavano “fulmini” ed i capelli blù scuri gli  svolazzavano sulla testa.  Dempsey era una rara combinazione di velocità di esecuzione e potenza (…parliamo del suo micidiale sinistro!). Il   tutto condito dalla determinazione tipica del minatore che deve guadagnarsi il pane.  Ogni match era una guerra dove non si facevano prigionieri e dove non ci doveva essere un “superstite”…l’altro! Anzi con un certo cinismo ma che ci fa capire la sua determinazione, soleva dichiarare ai giornalisti: ” L’unico momento in cui mi rilasso e quando vedo il mio avversario immobile al tappeto…”.

Tutto questo era già Dempsey, quando il grande organizzatore Tex Rickard ottenne da Jess Willard,  per  100.000 dollari, la promessa che avrebbe affrontato “qualsiasi corpo caldo” gli avesse procurato. Rickard  né trovo uno che davvero più caldo non potevi trovare… Jack Dempsey! A questo punto interviene l’abile Kearns che percependo l’intenzione di Rickard di cavarsela con due “spiccioli” per le spettanze del  suo protetto,  chiede al “vampiro” (come Kearns chiamava Rickard…) una borsa di 50.000 dollari. Rickard che non si era guadagnato il nomignolo di “vampiro” per nulla, non volle sentire ragioni; ma  quasi alla vigilia del match e dopo un’estenuante trattativa, constatando la  grande attesa dell’avvenimento e la determinazione di Kearns, si accordò  per 27.500 dollari. Una cifra “assurda” per  Rickard che non la pagherà mai più per uno “sfidante”, ma che gli consentì comunque di fare un …grande affare. Secondo la dichiarazione presentata da Rickard all’uffico delle tasse, gli spettatori furono 19.650,ma l’Arena appositamente costruita ne poteva contenere 97.000. Dopo l’incontro, l’Arena  fu acquistata per 25.000 dollari dalla American House Wrechling Company. L’incasso fu di 452.224 dollari. La riunione costò in tutto 325.000 dollari e Rickard dichiarò un profitto di 85.735 dollari che divise con il suo socio Frank Flournoy! Particolare curioso 28.750 dollari (il 7% del netto) andarono alle opere di carità della Città di Toledo. Ma torniamo al match.   Il 4 luglio del 1919 i due finalmente si incontravano  a Toledo nell’ Ohio e Willard ritenendosi più pesante e più alto pensava di potersi sbarazzare senza problemi del rivale :”Sono più alto e più pesante, appena mi attaccherà lo metterò giù con il mio uppercut!”. Lo pensava anche Rickard che prima del match entrò nello spogliatoio e disse a Dempsey :” Jack , guarda che lui fa molto male! Potrebbe ucciderti con uno dei suoi pugni ed io non voglio che accada. Se ti colpisce duro e vai giù, ascolta il mio consiglio…restaci!”. Pare che Dempsey gli rivolgesse solo una specie di grugnito e Rickard si piazzò in prima file convinto di assistere al suo massacro (come la maggior parte degli spettatori…). In realtà un “massacro” ci fu, ma  …cambiò solo il “soggetto”.  Un altro particolare curioso…Rickard era anche uno dei giudici del match, l’altro era il maggiore A. Biddle, capo del comitato dell’Ohio, menre l’arbitro Olie Pickard o Pacard era proprio di Toledo. Quando apparvero sul ring,il 37enne Willard sembrava ben più grosso (specialmente intorno ai fianchi…) del suo 1.99 d’altezza per 130 kg di peso dichiarati, mentre il 24enne Dempsey sembrava più piccolo del suo 1.86 d’altezza per 82 kg. di peso. Il match si decide quasi subito, perché anziché attaccare come aveva previsto e preparato  Willard… Dempsey si mise a girare intorno al “pachidermico” rivale come una tigre che cerca il punto buono per attaccare. Passarono circa 30 secondi poi Willard portò uno dei suoi pesanti ma “telefonici” colpi e Dempsey gli passò sotto colpendolo forte al corpo e facendolo piegare su un fianco. Da quel momento il “Golia” era in balia del piccolo “David” che cominciò a tempestarlo di colpi, finchè non lo mise al tappeto. Sembrava uno dei soliti ko al 1° round di Dempsey e Kearns già festeggiava con lui , quando il gong salvò Willard concedendogli un’altra opportunità. Fu una faticaccia per l’arbitro e per Kearns , “richiamare” Dempsey  al combattimento, mentre festeggiava convinto che il match fosse finito. Ma per arrivare alla definitiva resa, ci vollero incredibilmente altri due rounds;  nei quali il povero Willard “riportò” …una mascella (fratturata in due punti), una costola incrinata,  quattro denti rotti,  un occhio chiuso, un naso spiaccicato e tagli su tutto il viso. Scrissero i giornali del tempo che un treno… avrebbe fatto meno danni!   Jack Dempsey diventava il nuovo campione del mondo e si guadagnava il nomignolo di “Mauler” (Massacratore con il Maglio”  e Jess Willard  continuava a ripetere come un automa :” Io ho una fattoria in Kansas e 100.000 dollari! Io ho una fattoria in Kansas e 100.000 dollari!”. Si avverava finalmente il sogno di mamma Dempsey ma era e soprattutto l’inizio di un epoca che il grande giornalista Paul Gallico chiamerà “Golden Age “ (Età d’Oro) e che vedrà campioni come Dempsey idolatrato al pari di altre icone dello sport come Babe Ruth , Red Grandge, Bill Tiden e Bobby Jones;  ma tutto… cominciò con un  pugile e quel pugile era : Jack Dempsey.
« Last Edit: September 21, 2010, 18:43:52 pm by nicola »
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Offline Sunny K

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Re: Jack Dempsey
« Reply #3 on: September 21, 2010, 20:05:09 pm »
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Grazie della segnalazione e interessante la storia, ma l'articolo è scritto così male che mi sta ancora sanguinando il cervello...
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Offline nicola

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Re: Jack Dempsey
« Reply #4 on: September 22, 2010, 00:06:38 am »
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Grazie della segnalazione e interessante la storia, ma l'articolo è scritto così male che mi sta ancora sanguinando il cervello...
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L0tvs Eff3ct

Re: Jack Dempsey
« Reply #5 on: September 22, 2010, 12:42:14 pm »
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Chissà se è vera la storia del ferro di cavallo.

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Offline nicola

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Re: Jack Dempsey
« Reply #6 on: September 23, 2010, 12:28:10 pm »
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Chissà se è vera la storia del ferro di cavallo.

Aridaje...lo fai proprio apposta a ritirarla fuori.
Per fortuna almeno i bendaggi gessati di Margarito è certo che sono stati fatti, sennò nel 2150 se ne sarebbe ancora parlato.

La storia del ferro di cavallo non è stata mai data per certa. E comunque sia basta vedere Dempsey qualche incontro dopo per capire che ferro o non ferro...


(EDIT Italiano da cani)
« Last Edit: September 23, 2010, 17:09:48 pm by nicola »
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Re: Jack Dempsey
« Reply #7 on: September 23, 2010, 12:31:24 pm »
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Eheheh.

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kortobrakkio

Re: Jack Dempsey
« Reply #8 on: October 16, 2010, 02:11:42 am »
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Mi ha sempre intrigato la figura di Dempsey.
Peccato in questo "colorito"racconto biografico non si parli di dove ha ricevuto la sua formazione pugilistica(a leggere stò articolo pare quasi autodidatta....),ed è un peccato considerata la scientificità cui si appoggia quando parla di quella che lui considera la "vera boxe".

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Offline Rev. Madhatter

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Re: Jack Dempsey
« Reply #9 on: October 16, 2010, 10:09:06 am »
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Grazie della segnalazione e interessante la storia, ma l'articolo è scritto così male che mi sta ancora sanguinando il cervello...

"Ma per arrivare alla definitiva resa, ci vollero incredibilmente altri due rounds;  nei quali il povero Willard “riportò” …una mascella (fratturata in due punti), una costola incrinata,  quattro denti rotti,  un occhio chiuso, un naso spiaccicato e tagli su tutto il viso. Scrissero i giornali del tempo che un treno… avrebbe fatto meno danni! "


Lo stile di scrittura sembra quello di  un ex utente della sez taiji  XD
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti