Alchimia come teatro mentale

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Il Sommo Piastrellista

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #15 on: January 20, 2010, 11:24:46 am »
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diciamo che riscoprire l'UNO sarebe tornare alla condizione primigenia dell'uomo (che non dimentichiamo secondo la visione biblica fu fatto ad immagine e somiglianza di dio...ovvero UNO)

ma quanto è incancrenito il dualismo? quanto è ormai parte del nostro essere, addirittura geneticamente?

certo, il percorso iniziatico è la lunga via per ridivenire UNO...ma è possibile farlo stando nel mondo? perchè gli illuminati, tutti, si estraniano almeno per un certo periodo dalle pene e dalle cure del mondo?

oggi va di moda ad esempio pensare di praticare lo Zen continuando ad avere un lavoro, una carriera, una famiglia...ma è davvero possibile?

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machine gun yogin

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #16 on: January 20, 2010, 11:57:20 am »
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ma quanto è incancrenito il dualismo? quanto è ormai parte del nostro essere, addirittura geneticamente?
Sommo vedi lungo ma..
..occhio a dire certe cose in giro
è possibile farlo stando nel mondo? perchè gli illuminati, tutti, si estraniano almeno per un certo periodo dalle pene e dalle cure del mondo?
oggi va di moda ad esempio pensare di praticare lo Zen continuando ad avere un lavoro, una carriera, una famiglia...ma è davvero possibile?
in teoria si in pratica no, questo é il motivo per cui siamo esseri mortali, chi ce l'ha fatta (con qualunque mezzo, zen, taoismo, yoga, buddismo...)
é immortale

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Offline carlo

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Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #17 on: January 21, 2010, 15:48:29 pm »
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Leggo e godo...

diciamo che riscoprire l'UNO sarebe tornare alla condizione primigenia dell'uomo (che non dimentichiamo secondo la visione biblica fu fatto ad immagine e somiglianza di dio...ovvero UNO)

"Elohim" nella Genesi non indicava un plurale?

Chiedo eh, perché secondo molti anche il pantheon olimpico più che raggruppare divinità distinte (Ares, Afrodite, Atena, Giove, ecc.) raggruppava diversi aspetti di una unica divinità (un po' come la trimurti, se mi si passa il grossolano parallelo)

oggi va di moda ad esempio pensare di praticare lo Zen continuando ad avere un lavoro, una carriera, una famiglia...ma è davvero possibile?

Quote
Un alchimista cinese affermava:
La ricerca non è complicata. Basta fare alcune cose. L’unico problema è che quasi sempre la volontà non è ferma e la fede non è confermata. Perché trascurare gli interessi umani? Il vero artista riesce senza difficoltà ad occuparsi degli affari e dell’Opera. Mentre in privato osserva rigorosamente la Via, pubblicamente è impegnato negli affari mondani.
In tal modo raggiunge una grande perfezione perché è tenuto a controllarsi.
Una tale persona è eccellente.

Tratto da “Lettere musulmane Riflessioni sull'Alchimia” di Paolo Lucarelli – Edizioni Promolibri Magnanelli, libro che ho molto apprezzato
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno

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Offline Tetsumizumaru

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Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #18 on: January 21, 2010, 18:41:35 pm »
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Complimenti al sommo per questo thread !  :)
.Provoca più dolore la paura della sofferenza del dolore in sè.
.Guardati da ciò che cerchi perchè potresti anche trovarlo.
.Fai attenzione a come pensi e a come parli, perché può trasformarsi nella profezia della tua vita.
.Se non c'è equilibrio, nulla è armonico.
.Tutti sono santi quando si parla dei peccati degli altri.
.Post Fata Resurgo.
.Però, sono stato buono !

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Il Sommo Piastrellista

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #19 on: January 22, 2010, 08:20:31 am »
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Leggo e godo...

diciamo che riscoprire l'UNO sarebe tornare alla condizione primigenia dell'uomo (che non dimentichiamo secondo la visione biblica fu fatto ad immagine e somiglianza di dio...ovvero UNO)

"Elohim" nella Genesi non indicava un plurale?

Chiedo eh, perché secondo molti anche il pantheon olimpico più che raggruppare divinità distinte (Ares, Afrodite, Atena, Giove, ecc.) raggruppava diversi aspetti di una unica divinità (un po' come la trimurti, se mi si passa il grossolano parallelo)

oggi va di moda ad esempio pensare di praticare lo Zen continuando ad avere un lavoro, una carriera, una famiglia...ma è davvero possibile?

Quote
Un alchimista cinese affermava:
La ricerca non è complicata. Basta fare alcune cose. L’unico problema è che quasi sempre la volontà non è ferma e la fede non è confermata. Perché trascurare gli interessi umani? Il vero artista riesce senza difficoltà ad occuparsi degli affari e dell’Opera. Mentre in privato osserva rigorosamente la Via, pubblicamente è impegnato negli affari mondani.
In tal modo raggiunge una grande perfezione perché è tenuto a controllarsi.
Una tale persona è eccellente.

Tratto da “Lettere musulmane Riflessioni sull'Alchimia” di Paolo Lucarelli – Edizioni Promolibri Magnanelli, libro che ho molto apprezzato


1) si, elhoim è plurale...e fiumi d'inchiostro sono corsi sull'esegesi dell Elohismo, affiancato o persino contrapposto all'adorazione di Adonai...ma tutta la religione, tutta la filosofia non sono altro che un faticoso cammino che ambisce a riunificare il moleplice...quando Platone u interrogato su cos'è il bene, egli rispose: il bene è il bello...e alla domanda successiva su cosa fosse il bello, egli soggiunse: il bello è l'UNO...non dimentichiamo come Plotino portò questi concetti alle loro estreme conseguenze...

2)forse sì, l'Opera può essere attesa anche continuando a vivere le cure del mondo...ma allora come mai i grandi mistici e maestri spirituali, come Gesù, Buddha etc, si sono ritirati dal mondo?...


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Offline carlo

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Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #20 on: January 22, 2010, 09:44:23 am »
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2)forse sì, l'Opera può essere attesa anche continuando a vivere le cure del mondo...ma allora come mai i grandi mistici e maestri spirituali, come Gesù, Buddha etc, si sono ritirati dal mondo?...

Però parliamo di Maestri, che prima hanno vissuto nel Mondo, sperimentandone in maniera più o meno approfondita la vita.
In realtà, stando ai Vangeli canonici, mi pare che Gesù il cristo non sfuggisse alla vita mondana, quanto piuttosto riservasse a pochi discepoli i suoi insegnamenti (escluso il discorso della montagna).
Come afferma un mio molto più competente compagno di Via: "Bisogna essere NEL mondo, ma non DEL mondo"...

carlo, umano, troppo umano...
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno

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Il Sommo Piastrellista

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #21 on: January 22, 2010, 09:50:09 am »
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2)forse sì, l'Opera può essere attesa anche continuando a vivere le cure del mondo...ma allora come mai i grandi mistici e maestri spirituali, come Gesù, Buddha etc, si sono ritirati dal mondo?...

Però parliamo di Maestri, che prima hanno vissuto nel Mondo, sperimentandone in maniera più o meno approfondita la vita.
In realtà, stando ai Vangeli canonici, mi pare che Gesù il cristo non sfuggisse alla vita mondana, quanto piuttosto riservasse a pochi discepoli i suoi insegnamenti (escluso il discorso della montagna).
Come afferma un mio molto più competente compagno di Via: "Bisogna essere NEL mondo, ma non DEL mondo"...

carlo, umano, troppo umano...

c'è da riflettere accuratamente su ciò che dici, Carlo...

ma tornando all'Opera, assumendo come ipotesi di lavoro che sia un processo (magari ciclico) per pervenire all'unificazione del molteplice, io individuerei (come da migliore tradizione Alchemica) diverse leggi e diverse fasifasi

quattro leggi principali:

1 - l'uno compreso nel tutto;

2 - Il visibile è la manifestazione dell'invisibile;

3 - Ciò che sta in basso è identico a ciò che si trova in alto;

4 - La Natura viene rinnovata integralmente dal Fuoco.

 

I tre elementi fondamentali delle operazioni alchemiche sono:

1 - Il Sale, simbolo del corpo umano;

2 - Lo Zolfo (sulfur), simbolo dello spirito;

3 - Mercurio, simbolo dell'anima.

Per realizzare la sostanza" sottile" dalla quale a sua volta, nascerà la "Pietra Filosofale" o "Polvere di proiezione" o "Elisir di lunga vita" occorre un processo attuato dal fuoco in tre fasi:

1 - Distillazione;

2 - Coagulazione o Fissazione;

3 - Sublimazione;

Le tre fasi sono dette anche: Opera al nero (nigredo), opera al bianco (albedo), opera al rosso (rubedo).

E da quattro operazioni:

1 - Calcinazione;

2 - Putrefazione;

3 - Soluzione;

4 - Unione.

Tre fasi e quattro operazioni: Distillazione, Coagulazione, Sublimazione, Calcinazione, Putrefazione, Soluzione, Unione...

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Il Sommo Piastrellista

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #22 on: January 22, 2010, 09:56:30 am »
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Tre diverse operazioni alchemiche (e non è uno scherzo)

Ricetta di Pellegrino Artusi: Cappone arrosto tartufato.

Ammesso che il cappone col suo busto, cioè vuoto, senza il collo e le zampe, ucciso il giorno innanzi, sia del peso di grammi 800 circa, lo riempirei nella maniera seguente:

Tartufi neri o bianchi che siano poco importa, purché odorosi, grammi 250.

Burro, grammi 80.

Marsala, cucchiaiate n. 5.

I tartufi, che terrete grossi come noci, sbucciateli leggermente e la buccia gettatela così cruda dentro al cappone; anche qualche fettina di tartufo crudo si può inserire sotto la pelle. Mettete il burro al fuoco e quando è sciolto buttateci i tartufi con la marsala, sale e pepe per condimento e, a fuoco ardente, fateli bollire per due soli minuti rimovendoli sempre. Levati dalla cazzeruola, lasciateli diacciare finchè l'unto sia rappreso e poi versate il tutto nel cappone, per cucirlo tanto nella parte inferiore che nell'anteriore dove è stato levato il collo.

 

Così sigillato serbatelo in luogo fresco, per cuocerlo dopo 24 ore dandogli così tre giorni di frollatura. D'inverno è bene conservarlo ripieno tre o quattro giorni prima di cuocerlo, anzi è bene aspettare i primi accenni della putrefazione, chè allora la carne acquista quel profumo speciale che la distingue e meglio si stacca dalle ossa.

 

 

Charles Baudelaire poeta francese (Parigi 1821 - 1867)

Da "I fiori del male":

"Alla svolta di un sentiero, una carogna infame, su un letto di sassi, con le gambe in aria come una femmina oscena ardente e sudante veleni, apriva in modo cinico e indifferente il suo ventre pieno di esalazioni. Il sole raggiava su quella putredine, come per cuocerla a perfezione, e per restituire centuplicato alla Natura tutto ciò che essa aveva unito in sé.. E il sole guardava quella carcassa stupenda schiudersi come un fiore; ronzavano le mosche su quel putrido ventre da cui uscivano nere schiere di larve, colanti come liquido denso lungo quei vivi brandelli. Eppure Voi sarete simile a quella sozzura, a quell'orribile infezione. Sì tale sarete Voi o regina, quando entrerete sotto le erbe e le grasse infiorescenze, a imputridire fra gli ossami. A me resteranno la forma e l'essenza divina del mio amore putrefatto".

 

Di tutt'altro tono ma dallo stesso significato ecco il trattato sulla Pietra Filosofale scritto da Paracelso:

"Se tu vuoi fare Pietra, non devi partire dal Regno Minerale, ma in questo stesso devi cercare il tuo principio e lascia in pace tutti i Metalli. La nostra materia è "electrum minerale immaturum" nel quale vi è infuso lo "spiritus mundi" in forma minerale e vi si mantiene, e dove esso, in forma libera e spirituale putrefazione, diventerà metallo, ma non lo è ancora; non è né metallo né minerale, benché abbia già assunto la forma minerale. Solo la perseveranza, la consapevolezza, la coscienza di compiere il proprio dovere ci permetterà di ricevere dal Padre delle Luci, la vera conoscenza del micro e macro cosmo".


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Offline carlo

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Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #23 on: January 22, 2010, 11:07:04 am »
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Tre fasi e quattro operazioni: Distillazione, Coagulazione, Sublimazione, Calcinazione, Putrefazione, Soluzione, Unione...

Triangolo, quadrato e cerchio...

http://www.awugabunnies.co.uk/images/atalanta.jpg

Per realizzare la sostanza" sottile" dalla quale a sua volta, nascerà la "Pietra Filosofale" o "Polvere di proiezione" o "Elisir di lunga vita" occorre un processo attuato
...cut...
E da quattro operazioni:

1) Il "coso" nella mano
2) La mano nella "cosa"
3) Il "coso" nella "cosa"
4) da cosa nasce cosa...

carlo, ognuno ha l'alchimia che si merita...
« Last Edit: January 22, 2010, 11:12:31 am by carlo »
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno

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Il Sommo Piastrellista

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #24 on: January 27, 2010, 14:00:16 pm »
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Tre fasi e quattro operazioni: Distillazione, Coagulazione, Sublimazione, Calcinazione, Putrefazione, Soluzione, Unione...

Triangolo, quadrato e cerchio...

http://www.awugabunnies.co.uk/images/atalanta.jpg

Per realizzare la sostanza" sottile" dalla quale a sua volta, nascerà la "Pietra Filosofale" o "Polvere di proiezione" o "Elisir di lunga vita" occorre un processo attuato
...cut...
E da quattro operazioni:

1) Il "coso" nella mano
2) La mano nella "cosa"
3) Il "coso" nella "cosa"
4) da cosa nasce cosa...

carlo, ognuno ha l'alchimia che si merita...

i siboli sono processi ermeneutici...l'alchimia allude alla sessualità...la quale non è altro che simbolo alchemico...che vela il segreto della sessualità...e così via...


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dora

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #25 on: January 28, 2010, 07:47:15 am »
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Bello lo sviluppo fatto finora ma molto al maschileb isognerebbe sviluppare di più il concetto di recettività.....

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Il Sommo Piastrellista

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #26 on: January 28, 2010, 08:39:18 am »
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Bello lo sviluppo fatto finora ma molto al maschileb isognerebbe sviluppare di più il concetto di recettività.....

si accomodi!.... ;)

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dora

Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #27 on: January 28, 2010, 23:04:43 pm »
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ma ripensare in tutto questo discorso, al fatto che c'è nella vita una ciclicità e che ci sono i periodi di bassa e i periodi di alta. Ho visto uomini accettare con più difficoltà questo altalenare come accettare a causa dell'educazione solo la modalità di nascondere la loro parte Ying e mozioni e sentimenti.

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Offline carlo

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Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #28 on: January 29, 2010, 10:40:53 am »
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i simboli sono processi ermeneutici...l'alchimia allude alla sessualità...la quale non è altro che simbolo alchemico...che vela il segreto della sessualità...e così via...

Assolutamente d'accordo... d'altronde l'atanor o il vaso sigillato in cui si compie l'Opera ricorda in maniera evidente l'utero.
IMO
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno

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Offline carlo

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Re: Alchimia come teatro mentale
« Reply #29 on: January 29, 2010, 10:44:21 am »
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ma ripensare in tutto questo discorso, al fatto che c'è nella vita una ciclicità e che ci sono i periodi di bassa e i periodi di alta. Ho visto uomini accettare con più difficoltà questo altalenare come accettare a causa dell'educazione solo la modalità di nascondere la loro parte Ying e mozioni e sentimenti.

cara dora,
un errore comune è quello i credere che i concetti di "maschile" e "femminile" attengano esclusivamente alla tipizzazione fisica della sessualità.
Ritengo che in certi ambiti il concetto sia più ampio, pur rimanendo ovviamente con una serie di limiti.
Per questo, ad esempio, alcuni sostengono che nella chiesa cattolica una donna (o un carattere specificamente femminile) non possa somministrare l'eucarestia, poichè questo è un atto evidentemente "emissivo" e quindi inadatto ad una natura "ricettiva" come quella femminile.
Ma credo che con questi argomenti si passeggi allegramente a piedi nudi sulla lama di un rasoio...
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno