Intenzione e sviluppo animale

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kortobrakkio

Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #60 on: February 12, 2010, 23:51:41 pm »
0
Chiudo il mio intervento:la questione importante che mi pongo(e che forse dovrebbero porsi alcuni maestri nostrani ed occhi a mandorla)è: cosa muoviamo quando tocchiamo certi campi della psiche?
Che si chiami "follia autoindotta" o "sapore animale" la rimozione delle inibizioni muove qualcosa.
Aivia classifica tutto (o quasi)come autoipnosi,e sono lieto che la cosa lo soddisfi;personalmente dissento,trovo la risposta semplicistica e l'etichetta restrittiva e limitante,ma invito a considerare la sua visione delle cose;i razionalisti possono trovare in lui risposte soddisfacenti e sono quindi grato del suo contributo.

Personalmente,quale che sia la metodica utilizzata,considero che la rimozione della fase conscia faccia intervenire porzioni del cervello che per compensazione si affidano maggiormente all'istinto.
Si regredisce a funzioni via via più primitive.

Trovo interessante la visione indiana del argomento.
Piccola premessa;per circa 5 anni ho frequentato un sikh esperto di Vajiramushty,con cui ho organizzato un piccolo gruppo di studio di ~20 persone appassionate.
Ci si ritrovava per lo stage mensile del weekend(6h al giorno,sabato e domenica)e lui si fermava da me in toto per ~1 settimana)diventammo amici,ed il gruppo crebbe bene.
Su mia richiesta l'allenamento verteva principalmente,ma non solo,sulla lotta antica;campo vastissimo e profondo.toccammo comunque pure il campo delle percussioni,armi,movimenti nell'ambiente,scontri di gruppo,massaggio,ed altro.

Essendo in contatto stretto con lui ebbi modo di toccare anche argomenti come il lavoro sugli animali.
L'insegnamento indiano sostiene che l'uomo,nel suo passaggio evolutivo da pesce-anfibio-rettile-mammifero abbia conservato nel suo profondo ricordi ancestrali di ogni animale.
Negli stili indiani gli animali si imitano ancor più marcatamente di quelli cinesi.
I serpenti strisciano,le tigri vanno a quattro zampe,balzano e si stirano,le scimmie capriolano e si arrampicano a tutti gli effetti.e stò esemplificando.
Tutto ciò dona agilità ed abilità al corpo;in un secondo momento si scoprono le tecniche che sorgono "spontanee"da questi movimenti;poi ci sono le attivazioni e si diventa animali.davvero.

Jo mi raccontò di alcuni personaggi interessanti;non vi tedierò.
Io diventai ladro,e sperimentai il poco che mi aveva rivelato su queste metodiche su di me scegliendo l'animale di base;il serpente.
È stato un periodo interessante ed intenso di cui non intendo parlare oltre.
Solo dirò che nel applicazione dello stato mentale durante la lotta,tutto cambiava.
Finivo il confronto con i miei compagni di allenamento quasi immediatamente;parlo di gente che conosceva il mio modo abituale di muovermi.
Non era quindi una questione tecnica.sentivo l'altro,mi avvinghiavo e stringevo;tutto finiva.
Era un campo interessante che ho abbandonato perché:
-per prudenza non mi sono sentito di proseguire un qualcosa di cui sapevo relativamente poco senza una guida;come già detto muovevo qualcosa,senza sapere cosa(con quali conseguenze sul lungo termine)
-era "piacevole"vincere facile,ma mi toglieva il gusto di quel magnifico"gioco a scacchi col corpo" che è la lotta.
Ah,va detto che non ho mai provato queste cose con un campione di lotta od un professionista,e non vanto nessuna invincibilità,solo un netto miglioramento della performance legato al fatto che il corpo era libero di agire fuori dai vincoli della logica e legato alla fame "prendi la preda/stritola/mangiala",mentre il gioco dei miei compagni era ovviamente più inibito.
Aggiungo però che Jo in queste abilità aveva ben altro livello rispetto al mio.
Conoscenza del campo e perchennò,talento e feeling animale

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Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #61 on: February 13, 2010, 00:23:40 am »
+1
Chiudo il mio intervento:la questione importante che mi pongo(e che forse dovrebbero porsi alcuni maestri nostrani ed occhi a mandorla)è: cosa muoviamo quando tocchiamo certi campi della psiche?
Che si chiami "follia autoindotta" o "sapore animale" la rimozione delle inibizioni muove qualcosa.
Aivia classifica tutto (o quasi)come autoipnosi,e sono lieto che la cosa lo soddisfi;personalmente dissento,trovo la risposta semplicistica e l'etichetta restrittiva e limitante,ma invito a considerare la sua visione delle cose;i razionalisti possono trovare in lui risposte soddisfacenti e sono quindi grato del suo contributo.

Personalmente,quale che sia la metodica utilizzata,considero che la rimozione della fase conscia faccia intervenire porzioni del cervello che per compensazione si affidano maggiormente all'istinto.
Si regredisce a funzioni via via più primitive.

Trovo interessante la visione indiana del argomento.
Piccola premessa;per circa 5 anni ho frequentato un sikh esperto di Vajiramushty,con cui ho organizzato un piccolo gruppo di studio di ~20 persone appassionate.
Ci si ritrovava per lo stage mensile del weekend(6h al giorno,sabato e domenica)e lui si fermava da me in toto per ~1 settimana)diventammo amici,ed il gruppo crebbe bene.
Su mia richiesta l'allenamento verteva principalmente,ma non solo,sulla lotta antica;campo vastissimo e profondo.toccammo comunque pure il campo delle percussioni,armi,movimenti nell'ambiente,scontri di gruppo,massaggio,ed altro.

Essendo in contatto stretto con lui ebbi modo di toccare anche argomenti come il lavoro sugli animali.
L'insegnamento indiano sostiene che l'uomo,nel suo passaggio evolutivo da pesce-anfibio-rettile-mammifero abbia conservato nel suo profondo ricordi ancestrali di ogni animale.
Negli stili indiani gli animali si imitano ancor più marcatamente di quelli cinesi.
I serpenti strisciano,le tigri vanno a quattro zampe,balzano e si stirano,le scimmie capriolano e si arrampicano a tutti gli effetti.e stò esemplificando.
Tutto ciò dona agilità ed abilità al corpo;in un secondo momento si scoprono le tecniche che sorgono "spontanee"da questi movimenti;poi ci sono le attivazioni e si diventa animali.davvero.

Jo mi raccontò di alcuni personaggi interessanti;non vi tedierò.
Io diventai ladro,e sperimentai il poco che mi aveva rivelato su queste metodiche su di me scegliendo l'animale di base;il serpente.
È stato un periodo interessante ed intenso di cui non intendo parlare oltre.
Solo dirò che nel applicazione dello stato mentale durante la lotta,tutto cambiava.
Finivo il confronto con i miei compagni di allenamento quasi immediatamente;parlo di gente che conosceva il mio modo abituale di muovermi.
Non era quindi una questione tecnica.sentivo l'altro,mi avvinghiavo e stringevo;tutto finiva.
Era un campo interessante che ho abbandonato perché:
-per prudenza non mi sono sentito di proseguire un qualcosa di cui sapevo relativamente poco senza una guida;come già detto muovevo qualcosa,senza sapere cosa(con quali conseguenze sul lungo termine)
-era "piacevole"vincere facile,ma mi toglieva il gusto di quel magnifico"gioco a scacchi col corpo" che è la lotta.
Ah,va detto che non ho mai provato queste cose con un campione di lotta od un professionista,e non vanto nessuna invincibilità,solo un netto miglioramento della performance legato al fatto che il corpo era libero di agire fuori dai vincoli della logica e legato alla fame "prendi la preda/stritola/mangiala",mentre il gioco dei miei compagni era ovviamente più inibito.
Aggiungo però che Jo in queste abilità aveva ben altro livello rispetto al mio.
Conoscenza del campo e perchennò,talento e feeling animale


Bene, ti sei disinibito ed hai agito per obiettivi semplici e consequenziali (prendi, avvinghia, stritola).

Ora, per farlo hai dovuto fare appello all'immagine del serpente, nulla di sbagliato.

Quello che cerco di dire, è che non ne hai bisogno.

Se riesci a fare una cosa, essa è già dentro di te, l'immaginarti il serpente è solo una tua chiave di accesso.

Le strutture celebrali che abbiamo in comune con la linea filogenetica, non hanno bisogno di strani esercizi: funzionano tutto il giorno e tutta la notte. (tranne l'olfatto che la notte è inattivo)

Non si sviluppano: hanno milioni di anni di sviluppo da esprimere.

E' grazie a loro se sei termoregolato, respiri senza accorgertene, ti batte il cuore, digerisci senza sforzo cosciente, reagisci agli stimoli, provi emozioni ecc.

Pensiamo al gatto, o alla tigre.

Nell'ambiente marziale, può sembrare che fondersi con l'istinto felino possa significare cose come: ruggire, avere uno sguardo truce e misterioso, essere scattanti e forti, essere flessuosi ed aggraziati.

Ma questo non è istinto felino, è fisiologia felina.

Ovvio che allenarci tutto il giorno ad essere più scattanti, flessibili e forti porta dei risultati misurabili. Ma questo è possibile anche con esercizi fisici senza bisogno di immedesimazione con un gatto.

Ora, può sembrare sarcastico ma non lo è, tengo a precisare che rispetto molto l'argomento, elencherò le caratteristiche che potreste sperimentare se aveste realmente accesso all'istinto di un gatto:

- bisogno viscerale di correr dietro a tutto ciò che si muove velocemente ed è piccolo.

- bisogno di entrare in ogni buco, sporta o scatola. Quest'istinto è dovuto al fatto che i topi o corrono in spazio aperto, o si nascondono in buchi ed anfratti.

- bisogno di effettuarvi ripetuti bidet con la lingua e di leccarvi ogni centimetro del corpo, sollevando alternatamente le gambe.

- bisogno di stirarvi completamente ad ogni risveglio

- bisogno di dormire 16 ore al giorno

- stress estremo dovuto al fatto che dovreste orientarvi e regolare il vostro umore in base a feromoni di allarme o di sicurezza, che però non potete percepire per differenza fisiologica nel bulbo olfattivo e nella corteccia olfattiva.

- bisogno di giocare con palline e oggetti in movimento, bucandoli con le unghie e mordendoli

- bisogno di graffiare oggetti cilindrici verticali

- bisogno di lottare per il territorio, con soffi, graffi, urli ed orripilazione del pelo.

- bisogno di accoppiarvi con femmine che odorino di fertilità, anche contro la loro espressa volontà.

- Ecc.

Il punto è che, come vedete, quello che chiamate istinto, non è che un mezzo fisiologico per soddisfare ciò che in realtà è l'istinto.

La flessibilità, la silenziosità, il soffiare.... non sono istinto. Sono qualità fisiologiche proprie del gatto che gli servono per soddisfare quello che è il suo istinto, ovvero ciò che abbiamo elencato sopra.

Imitare il modo d'avvinghiarsi d'una anaconda, potrà esserci utile nel Brasilian Ju jitsu, ma non ci porterà in contatto profondo col bisogno di cercare il sole, di mangiare ratti e di trovare posti sicuri dove digerire e fare la muta della pelle.



La soluzione?

trovare quelli che sono i NOSTRI istinti naturali (parola spesso associata a sesso ed aggressività, ma che centra solo marginalmente con questi due aspetti) e capire, e sviluppare i NOSTRI mezzi per soddisfare tali istinti.

I nostri mezzi, si possono sviluppare, come un gatto potrà essere più forte di un altro più sedentario.

Gli istinti non si possono sviluppare, non in una vita e nemmeno in 50. Sono lì, che aspettano solo d'esser compresi mentre continuiamo ad imitare animali e a sbattere gli istinti nell'ombra, proiettandoli sugli altri animali per rassicurarci sul fatto che..."noi no, noi siamo superiori".
E poi... per usarli invece di ammetterli come parte fondamentale e vitale di noi, troviamo la scusa di ispirarci agli animali, per continuare a sentirci diversi e divisi dal resto della natura.

Non lo siamo.
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kortobrakkio

Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #62 on: February 13, 2010, 00:54:30 am »
0
Mmmh,ho riletto i miei post.
Non mi sembra di aver mai parlato di sviluppare gli istinti.
Li si fanno riaffiorare.
Certo sono dentro di noi,coperti dalla patina logica e dalle inibizioni/convenzioni sociali.
E quindi?
L'animale può essere(non unica)chiave d'accesso per farli riaffiorare.
Rimuovo il superfluo e sento/avvinghio/stritolo.
Mi sembra di aver detto che è già tutto dentro di noi;Cortobraccio,Aivia,Trepicchi e tutti gli altri.quel che si discute è la metodica per far affiorare ciò.
Se associo un immagine mentale a le movenze animali,non trovo sia stupido se il risultato c'è.
Lo si fa da secoli,anzi millenni se è vero che ciò veniva praticato (almeno in India)da oltre 3000anni sotto altri nomi.
Non so,non mi sembra di dire niente di particolarmente diverso da ciò che vorresti farmi capire,caro Aivia.
Senza polemica,leggi i miei post o ti attacchi a spezzoni giusto per indottrinarmi?
Ribadisco che non dici cose in se sbagliate;sei solo di parte,e hai dal mio personalissimo punto di vista,una visione parziale e sterile della questione;ma non escludo che le menti più razionali trovino in te un buon riferimento.
Io ho bisogno di immagini mentali per l'attivazione del corpo e della mente;tu avrai il tuo sistema,visto che sostieni con forza le tue obbiezioni(che,a parte il contenzioso sulla definizione di istinto,mi sembrano inutili visto che ti limiti a riportare i miei argomenti coprendoli di una patina razionale di cui almeno io non sento necessita);perché non lo proponi?
Del resto in me non troverai ne allievo ne oppositore.
Come già detto,certi campi non li considero più per il mio percorso.
Sfondi una porta aperta che porta ad uno sgabuzzino.

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Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #63 on: February 13, 2010, 01:46:59 am »
+1
Mmmh,ho riletto i miei post.
Non mi sembra di aver mai parlato di sviluppare gli istinti.
Li si fanno riaffiorare.
Certo sono dentro di noi,coperti dalla patina logica e dalle inibizioni/convenzioni sociali.
E quindi?
L'animale può essere(non unica)chiave d'accesso per farli riaffiorare.
Rimuovo il superfluo e sento/avvinghio/stritolo.
Mi sembra di aver detto che è già tutto dentro di noi;Cortobraccio,Aivia,Trepicchi e tutti gli altri.quel che si discute è la metodica per far affiorare ciò.
Se associo un immagine mentale a le movenze animali,non trovo sia stupido se il risultato c'è.
Lo si fa da secoli,anzi millenni se è vero che ciò veniva praticato (almeno in India)da oltre 3000anni sotto altri nomi.
Non so,non mi sembra di dire niente di particolarmente diverso da ciò che vorresti farmi capire,caro Aivia.
Senza polemica,leggi i miei post o ti attacchi a spezzoni giusto per indottrinarmi?
Ribadisco che non dici cose in se sbagliate;sei solo di parte,e hai dal mio personalissimo punto di vista,una visione parziale e sterile della questione;ma non escludo che le menti più razionali trovino in te un buon riferimento.
Io ho bisogno di immagini mentali per l'attivazione del corpo e della mente;tu avrai il tuo sistema,visto che sostieni con forza le tue obbiezioni(che,a parte il contenzioso sulla definizione di istinto,mi sembrano inutili visto che ti limiti a riportare i miei argomenti coprendoli di una patina razionale di cui almeno io non sento necessita);perché non lo proponi?
Del resto in me non troverai ne allievo ne oppositore.
Come già detto,certi campi non li considero più per il mio percorso.
Sfondi una porta aperta che porta ad uno sgabuzzino.

Si si, stavo rispondendo a tutti ed al trend del tread, non personalmente a te, bellissima l'immagine di sfondare la porta aperta di uno sgabuzzino.
Ho solo preso spunto da alcune cose da te ben raccontate per spiegare il mio punto di vista, ma non intendevo controbattere te personalmente.

Ti spiego subito allora il mio personale modo, relativo al combattimento, per lasciar lavorare l'istinto e migliorarne i mezzi umani e non di altri animali.

Ecco le mie premesse:

1) tutti gli altri predatori giocano fin da cuccioli al combattimento senza farsi male, ma mimando i mortali morsi alla gola finali. Noi invece spesso ci dividiamo tra chi ripudia la violenza e chi la esalta portandola anche sul ring cercando non di giocare ma di far male all'altro, usando tecniche non mortali ma dannose.
Giocando, gli animali scoprono il proprio istinto e modo di combattere.

2) Contrariamente a quanto spesso crediamo, e se dovessimo credere alle nostre percezioni diremmo che la terra è piatta, l'istinto non è unico, ma concatenato per obiettivi minori.

Mi spiego meglio:

E' stato dimostrato se non sbaglio da Lorenz, che il gatto non isegue il topo perchè ha fame e vuole mangiare.
Se facesse questo, caricherebbe la cosa di aspettative e preoccupazioni e fallirebbe.

L'istinto per cui il gatto insegue il topo non è quindi "ho fame---> caccio"

Il gatto invece vede il topo ed ha l'istinto di inseguirlo.

Una volta acchiappato, ha l'istinto di giocarci.

Questo uccide il povero topo, oltre a fargli uscire del sangue.

Il gatto sente in bocca il sapore del sangue, allora se lo mangia.

quindi, l'istinto di caccia nel caso della rincorsa non viene dalla fame, ma:

corri dietro a ciò che corre ed è piccolo----> afferralo ----> quando hai una cosa piccola in mano giocaci con le unghie sfoderate e mordila ----> quando senti sapore di sangue, mangia.

Fatte queste premesse, ecco il mio metodo:

1) ritrovare il modo umano di lottare in modo rituale e combattere in modo predatorio attraverso il gioco. Vero gioco, senza vincitori e vinti, solo divertimento.

2) spezzettare il combattimento in obiettivi consequenziali.

Ad esempio: il mio obiettivo finale è avere l'avversario a terra ed io in piedi che gli schiaccio la gola con l'anfibio.


Se parto con questo obiettivo, esso sarà irreale confronto al pugno che mi sta tirando in faccia quindi mi distrarrò pensando a difendermi dal pugno.

Se invece ragiono come piace all'istinto, per frazioni consequenziali, sarà:

Target= colpisci gli occhi----(if success) momento per entrare---> Target= afferra e colpisci di gomito, ginocchia testa ecc. --- (if success) ammorbidito---> trascina a terra ---- (if success) calpesta con tutto il peso del corpo più la spinta.

Ecco, è giusto un esempio, ma per intenderci, se sono in fase "colpisci gli occhi" il corpo pensa da solo a deviare i suoi attacchi, non penso ai suoi pugni come non penso a cambiare marcia quando sto guidando, lo faccio e basta. Tutto ciò che faccio diventa finalizzato ad accecare momentaneamente, e come un fiume che va verso il mare, me ne frego degli ostacoli e li aggiro perchè so dove sto andando.

Gli inizi che uso sono:

-Blinder (tutto ciò che toglie la vista, dal colpire gli occhi allo spray, alla giacca tirata in faccia, al flash della macchina fotogr. alla luce di una torcia puntata in viso, allo sputo, agli occhiali da sole tirati verso il suo viso, all'andargli dietro le spalle, al colpirgli il naso. Il naso fa lacrimare)

-Air Cutter (tutto ciò che toglie il respiro, dal colpo alla gola al colpo al diaframma al colpo ai genitali allo spray)

-Master of Puppet  (tutto ciò che toglie stabilità ed equilibrio, come uno strattone sul braccio irrigidito, portare oltre corsa un colpo, colpire la gamba d'appoggio con movimento a spinta, colpire il mento col palmo, il timpano con lo schiaffone ecc.)

Inoltre, cerco di ascoltare il corpo per compiere movimenti in linea con la fisiologia e l'evoluzione dei gesti.

Un ottimo esercizio per esempio per tirare colpi di mano senza conformarsi alla tecnica rigida pugilistica ( che esiste in base al suo regolamento ed in base a guantoni e sottobendaggi), è quello ti tirare sassi.

La tecnica di lancio è naturalmente preprogrammata in noi, così come quella di arrampicata arboricola, di nuoto, ecc.

Il bicipite per esempio non ama fare curl coi manubri, ma ama ed è fatto per tirare a se ed arrampicarsi in sinergia con tutta la catena muscolare di cui è parte. Non ama essere accorciato e a picco, ma è nato per essere lungo.

Ci si può allenare ad afferrare le braccia e a prendere in chlinch arrampicandosi sugli alberi, i cui rami sono lo stimolo ideale per risvegliare la sensibilità tattile e di pressione. Sappiamo per istinto saggiare la resistenza di un ramo provandone l'elasticità.

Certo, esistono poi esigenze tattiche moderne in evoluzione: per esempio il disarmo da pistola.

In questi casi uso movimenti naturali ed istintivi come partenza, legandoci sopra nella parte finale movimenti semplici da automatizzare con la ripetizione.

Sono in pieno disaccordo con Plee quando afferma che il cervello rettile si occupa di colpire i punti vitali dell'agopuntura.

L'agopuntura nera, o dim mak, è una recente invenzione (non scoperta). Recente parlando in termini di evoluzione.

Inoltre sono in disaccordo ancora di più quando propone i tanti modi diversi in cui mettere mani condizionate per colpire i diversi punti di agopuntura, come se fosse una capacità naturale ed automatica insita nell'uomo.

Lui stesso inoltre riporta gli studi dell'unità 731 in tempo di wwII, in cui provarono i punti su centinaia di prigionieri americani scoprendo l'acqua calda: funzionavano i punti con una effettiva correlazione anatomica, e non quelli basati sui meridiani.

 




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kortobrakkio

Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #64 on: February 13, 2010, 02:54:53 am »
0
Bel programma di lavoro;troveresti forse più punti in comune col lavoro indiano che con quello cinese;molto gioco,entrare in situazione e far lavorare il corpo senza fissazione.
Non è esattamente il tuo lavoro,eh,ma ci sono affinità.

Unica domanda(critica?)che mi sento di rivolgerti;ma percheccacchio tutti quei termini in inglese?
Italianiziamo almeno i nostri lavori;siamo troppo esterofili!!


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Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #65 on: February 13, 2010, 03:24:38 am »
+1
Bel programma di lavoro;troveresti forse più punti in comune col lavoro indiano che con quello cinese;molto gioco,entrare in situazione e far lavorare il corpo senza fissazione.
Non è esattamente il tuo lavoro,eh,ma ci sono affinità.

Unica domanda(critica?)che mi sento di rivolgerti;ma percheccacchio tutti quei termini in inglese?
Italianiziamo almeno i nostri lavori;siamo troppo esterofili!!

Uso termini in inglese non per esterofilia, ma per un preciso scopo:

la lingua inglese, come quella tedesca, è ottima per dare ordini facilmente comprensibili dagli animali.

Pensa se invece di pensare "Blinder" pensassi "accecatore" o se invece di air cutter pensassi "togliere il respiro" o se invece di pensare Master of puppet pensassi togliere l'equilibrio...

Sono parole lunghe e troppo logiche, poco adatte a dare imput veloci, e suonano male oltre a pronunciarsi mentalmente in più tempo rispetto ai comandi in inglese.

pensa solo:

attak!

Attacca!

Sit!

Siediti!

La nostra lingua è molto grammaticale e logica, poco onomatopeica ed istintiva.

Non è una lingua fonetica basata sui suoni, ma unicamente basata sulla costruzione grammaticale, che viene tradotta in parti del cervello che durante lo scontro sono private del sangue.

Lingue fonetiche come l'inglese o il cinese, sono invece recepite in parte dal mesencefalo, lo stesso che si occupa delle canzoni, della prosodia e della melodia. Del paraverbale.

Non è un caso che in guerra anche i nostri soldati usino comunicazioni in inglese.

Non si tratta solo di coordinamento interforze.

A quello scopo, se la lingua inglese non fosse adatta, avrebbero codificato una serie di comandi prestabiliti e condivisi.

Ne parlavo con un Amico parà che è appena stato in missione: lui non conosce molto l'inglese e non gli piace nemmeno troppo, ma lo adora nelle terminologie tattiche e nei comandi, e ci si trova benissimo.

Anche la lingua cinese è basata sui suoni ed ha il valore aggiunto di essere monosillabica e quindi veloce come l'inglese.

La lingua giapponese mi piace moltissimo, ma pur avendo un buon suono è molto grammaticale e polisillabica.





« Last Edit: February 13, 2010, 03:29:41 am by AiViA »
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Offline Claudio Alfarano

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Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #66 on: February 13, 2010, 09:09:07 am »
+1
Giorno
In linea di massima mi trovo abbastanza d'accordo con Aivia.
Le movenze animali non hanno nulla a che fare con l'aggressività animalesca.
Qua si tratta di trovare, risvegliare o coltivare qualcosa di latente.
Riprogrammare reazioni spontanee.
Reazioni che possono essere innescate da spavento, sorpresa, dolore, suoni e anche visive, come il vedere un atteggiamento aggressivo in genere.

Effetti collaterali?
Na cifra e molto imbarazzanti.

Avrei una discreta lista di esempi personali e non riguardano occasioni di combattimento o allenamento.... ma verrei preso per il culo a lungo...  :-\

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Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #67 on: February 13, 2010, 10:30:38 am »
0
Giorno
In linea di massima mi trovo abbastanza d'accordo con Aivia.
Le movenze animali non hanno nulla a che fare con l'aggressività animalesca.
Qua si tratta di trovare, risvegliare o coltivare qualcosa di latente.
Riprogrammare reazioni spontanee.
Reazioni che possono essere innescate da spavento, sorpresa, dolore, suoni e anche visive, come il vedere un atteggiamento aggressivo in genere.

Effetti collaterali?
Na cifra e molto imbarazzanti.

Avrei una discreta lista di esempi personali e non riguardano occasioni di combattimento o allenamento.... ma verrei preso per il culo a lungo...  :-\

Ciao Claudio grazie per il tuo contributo e per quello che vuoi condividere nella discussione
...Sono il padrone del fuoco e vedo le cose nascoste, vedo la fiamma che si fa tempo, odo il flessibile fuoco del sacrificio sonoro sono un Unuzi, un bimbo davanti al mistero del mondo colmo di timore davanti al Fuoco, che ricompone le cose disperse..Preghiera di uno Sciamano Siberiano.***

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machine gun yogin

Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #68 on: February 13, 2010, 10:48:14 am »
0
Giorno
In linea di massima mi trovo abbastanza d'accordo con Aivia.
Le movenze animali non hanno nulla a che fare con l'aggressività animalesca.
Qua si tratta di trovare, risvegliare o coltivare qualcosa di latente.
Riprogrammare reazioni spontanee.
Reazioni che possono essere innescate da spavento, sorpresa, dolore, suoni e anche visive, come il vedere un atteggiamento aggressivo in genere.

Effetti collaterali?
Na cifra e molto imbarazzanti.

Avrei una discreta lista di esempi personali e non riguardano occasioni di combattimento o allenamento.... ma verrei preso per il culo a lungo...  :-\
E come saresti arrivato ad innescare tali reazioni?
Se non ti va di scriverlo in pubblico puoi sempre mandarmi un PM

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L0tvs Eff3ct

Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #69 on: February 13, 2010, 13:18:16 pm »
0
Non hai idea di come il matrimonio possa alterare e animalizzare la psiche di un uomo.


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Offline Ethan

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Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #70 on: February 13, 2010, 13:21:05 pm »
0
Berserker, Ulfedhnar, guerrieri sciamanici...
Aprii un thread a riguardo, in FAM, andò benino ma non quanto ora.

Ad ogni modo, circa lo switch di lucida (?) follia, invitate cooks e Alfarano.

Il primo ebbe effetti collaterali circa un allenamento di stampo comportamentista o simil-tale in tal senso (della serie, sdrumi di mazzate pure lo sportello della credenza che ti ha impudicamente "aggredito"), il secondo pratica un' arte moooolto impostata sull' oggetto di conversazione.
Io con la meditazione dinamica di Osho (ormai ne avrai le palle piene) rieco a contattare la rabbia ed andare completamente in berseker.

La cosa bella e' che prima ci andavo quando mi incazzavo per qualcosa e non controllavo nulla, ora ci vado quando voglio io ed e' molto utile nella difesa personale.

Pero' vorrei sapere cosa hanno fatto i due utenti da te citati sull'argomento

apri un thread al riguardo?
Anche tu vento riapri quello sui berserk

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Offline Claudio Alfarano

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Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #71 on: February 13, 2010, 13:42:57 pm »
+1
no problem

Allenamento.
Allenamento con intenzione aggressiva sempre, anche nelle forme a vuoto.
Si deve arrivare alla reazione condizionata di provare "rabbia" anche solo stringendo i pugni.
Quando lo faccio non immagino che siano solo nocche, ma artigli o spuntoni, i gomiti speroni, le tibie lame.
Intintivamente, automaticamente, inconsciamente vanno ritenuti indistruttibili, così come si deve avere la sensazione di esserlo in modo generico.
La sensazione che nulla può fermarvi, perchè siete un animale ferito pronto a portarsi giù all'inferno il colpevole.
L'allenamento sempre svolto con enfasi aggressiva.
La massima possibile.
Presente il "Lato Oscuro della Forza"? Ok, quello!  >:(
Avversario grosso? Tosto? Esperto?
Solo uno stimolo in più.
Non v'è gloria nel vincere un broccolo.

L'allenamento sul dolore è importante.
Dalla reazione di dolore con faccia sofferente, occhi semichiusi, denti stretti per la sensazione dolorosa, si deve passare alla reazione aggressiva, denti digrignati, occhi sbarrati che bruciano quelli dell'avversario. Gli occhi diventano una seconda arma.
La voce, lo sguardo, la sensazione fisica del dolore, la paura di essere colpiti, tutto si deve modificare.
Arrivare al punto che il dolore carica invece di fermare, far montare ancora + furia nel continuare..... ma, attenzione...
SENZA PERDERE IL CONTROLLO DELLE CORRETTE MECCANICHE.
Per riuscirci le meccaniche e le geometrie vanno ripetute milioni di volte, e IN QUELLE CONDIZIONI.
Come ricrearle in allenamento?
Con il dolore, l'adrenalina, la corretta respirazione nell'esecuzione dei colpi.

Perdonate le esagerazioni che scriverò....
In queli momenti dovete sentire "la bestia" che si sveglia dentro.
Il diavolo.
L'avversario o l'aggressore deve sentire di aver aperto le porte dell'inferno.
Ve lo deve leggere in faccia, lo deve sentire nei suoni che emettete, nel vostro sguardo, nei muscoli contorti del vostro viso.
Lucida follia è ciò che deve dettare ogni movimento.
Il dolore è solo cibo.

Ad un esperto fu riscontrato encefalogramma piatto mentre eseguiva forme a vuoto.
La modalità Berserk? Il Mataglap? (come viene chiamato nelle am indonesiane, l'occhio oscuro).
Forse si tratta della stessa cosa.
Chi può dirlo...
Ci sono droghe che possono indurre stati simili.
Ma lo si può fare cmq.
Niente sensazione del dolore, niente freni inibitori inconsci.
Tutto ciò sparisce.

Effetti collaterali?
Yes!
Iper-reazioni a molte cose.
Dolore, suoni improvvisi e forti, movimenti percepiti con visione periferica.
Mi capita di digrignare i denti o ringhiare per motivi inutili:
Persone che gridano o alzano troppo la voce, sguardi insistenti e vagamente cupi, persone che mi puntano venendomi incontro in modo insolito, urtare oggetti che non avevo visto.
Mi agito se vedo aggressività, in genere.
Video su youtube di aggressioni.... esempio?
Sapete quei video stupidi che vi inducono a osservare attentamente qualcosa e poi arriva lo scherzo di uno in maschera o truccato che dovrebbe spaventare? Io mi protendo verso lo schermo ringhiando e stringendo i pugni, automaticamente.
Vedo gente che combatte e ho piccoli spasmi muscolari, come se fossi lì.
Se chiudo gli occhi e penso ai movimenti o alle forme, mi muovo senza volerlo, dipende da quanto sono concentrato nell'immaginarlo.

Credo che per ora sia già abbastanza

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Offline Ethan

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Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #72 on: February 13, 2010, 13:58:17 pm »
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come si fa ad "aumentare" l'adrenalina se lo stimolo diventa ripetuto e automatico?
Per fare un esempio:la prima volta che si fa b. jumping o ci si lancia con un paracadute o si fa una corsa si "sente" l'adrenalina, dopo un pò,se la cosa diventa routine, si perde questa sensazione/produzione. Come fai a mantenerla inalterata se non addirittura aumentarla?

« Last Edit: February 13, 2010, 14:37:03 pm by Ryudan »

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Offline Raptox

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Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #73 on: February 13, 2010, 14:12:29 pm »
0
cut

Credo che per ora sia già abbastanza

..interessante testimonianza...che mi fa sempre di più convincere che a certi livelli ci si arriva solo se si è disposti a "diventare cattivi" non nel senso comune del termine, ma nel senso che nel momento in cui si combatte non ci si pone freni...
c'è chi ci arriva...c'è chi è predisposto per natura..
i secondi di solito sono veramente pericolosi, indipendentemente dall'arte marziale che praticano..
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione

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kortobrakkio

Re: Intenzione e sviluppo animale
« Reply #74 on: February 13, 2010, 14:27:24 pm »
0
Interessanti contributi:Aivia sta' elaborando un metodo di apprendimento "come cuccioli" che in linea di massima condivido;Claudio delle metodiche di attivazione emotiva affine a cose che in parte conoscevo(non esattamente in questa forma) e ho brevemente praticato,non con quel intensità;affini anche gli effetti collaterali....

Pero pare essere necessario ribadirlo;non è il movimento animale che porta al sapore animale,ma ciò che vi si mette;il movento è una porta totemica e "ginnica"per lavorare a 360gradi

buon proseguimento.