Insegnare tanto per farlo…

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Offline G.S.H.

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Insegnare tanto per farlo…
« on: March 22, 2010, 11:47:51 am »
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Carissimi amici – praticanti – istruttori – maestri,

con questo mio post volevo sottoporvi una problematica che recentemente mi è capitato di riscontrare vedendo “insegnare” alcuni colleghi, che peraltro praticano da molti lustri e hanno raggiunto con impegno e fatica livelli oltre il 4° dan.

In particolare mi riferisco all’insegnamento ai bambini, considerato che ormai costituiscono la maggioranza dei praticanti di karate; ho notato che troppi istruttori basano la lezione sulla ripetizione di kihon kata e kumite senza mai variare la proposta, ovvero somministrando sempre la stessa salsa.
Magari fanno fare un buon programma di giochi, più o meno propedeutici, ma poi al momento di insegnare “l’arte marziale” si appiattiscono.
Non pensano al “livello emozionale” degli allievi, non accelerano o rallentano il ritmo della lezione, non incrementano il livello del “confronto”, non solo tra gli allievi ma anche con sé stessi (quali sono i miei limiti ?).

Ritengo che questo comportamento, che ho chiamato “insegnare tanto per farlo”, non incoraggi l’interesse nella pratica e anzi sia alla base dei numerosi abbandoni che caratterizzano il karate.

Per farvi capire citerò l’esempio di una palestra che ho visitato tempo fa: si fa karate su un campo da basket, ci sono ampi spazi, i bambini sono divisi in 3 gruppi: bianche (circa 14), gialle (15), arancio-verdi-blu (14).
Il maestro “anziano” insegna alle gialle, due ragazzi (uno poco più che ventenne, l’altra sui 30) che hanno appena preso la nera insegnano agli altri gruppi.
In mezz’ora hanno svolto i seguenti programmi:
-   Cinture gialle: 2 kata, poi il maestro li fa entrare in pedana a gruppi di 3 gli fa fare il kata a comando, mentre TUTTI GLI ALTRI stanno fuori a far nulla. Quindi in mezz’ora se ti è andata bene hai fatto 4 kata.
-   Cinture bianche: ripetizione di kihon semplici con gente che faceva qualunque cosa: strusciarsi sul muro, girare a trottola, ecc. con pochissime e poco utili spiegazioni sulla dinamica della tecnica.
-   Cinture arancio-verdi-blu: ripetizione di un kihon troppo elaborato con lughissime pause per le spiegazioni, che per le arancio erano quasi “arabo”. Assenza di kiai quasi ovunque, quindi bassa concentrazione.

L’ora dopo era dedicata alle marroni-nere: erano solo in 6, e questo la dice lunga sul tasso di abbandono in quella palestra. Sottolineo che si tratta di un club che esiste da circa 30 anni e che oggi gode indubbiamente di buona salute dal punto di vista degli iscritti.

Cosa ne pensate ? Io non ritengo si tratti di casi isolati…


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Fanchinna

Re: Insegnare tanto per farlo…
« Reply #1 on: March 22, 2010, 11:53:28 am »
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innanzitutto, secondo me,
va compreso il limite tra un tradizionalismo convinto
(vale a dire i kihon vanno fatti così punto e fine, perchè solo fatti così danno i risultati per i quali sono stati creati)
ed un modernismo fantasioso che cambia salsa alla portata

ricercatori veri, a mio avviso, ce ne sono pochini
che tra questi vi sia un minorenne anziano
(come me) oppure anziano
è ancora più difficile perchè gli stimoli è sempre difficile trovarli
soprattutto nelle federazioni
e li tiri fuori da solo
altrimenti.....

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Offline Ethan

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Re: Insegnare tanto per farlo…
« Reply #2 on: March 22, 2010, 12:30:39 pm »
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la domanda è :perchè tutti vogliono insegnare? parlo di tutte le arti e sistemi
c'è gente che prima ancora d'iniziare già sogna di aprire un corso o pratica con il pensiero fisso di diventare istruttore/maestro/santone/rambetto della situazione.
Vistoche nel 90% dei casi a malapena si arriva a fine mese in pareggio tra entrate e uscite,perchè tutti vogliono farlo?
c@zzo tutti con la vocazione?

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muteki

Re: Insegnare tanto per farlo…
« Reply #3 on: March 22, 2010, 12:31:12 pm »
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com ho detto altrove, senza amore per l'arte (qualunque essa sia) è inutile insegnare. almeno secondo me.

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canarino mannaro

Re: Insegnare tanto per farlo…
« Reply #4 on: March 22, 2010, 12:32:15 pm »
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Purtroppo non sempre i corsi istruttori danno veramente nozioni di approcci didattici e ci si improvvisa insegnanti .......l'aspetto del gioco delle essere finalizzato per prima cosa a sviluppare le doti atletiche non solo a farli divertire. Secondariamente puoi mettere anche le abilità dei kihon e di kata al servizio di giochi o di situazioni concrete (ma bisogna preparali ed avere fantasia). Terzo farli lavorare in gruppi non un gruppo alla volta! Come si ottine? Responsabilizzando i giovani sempai. Non mi sembra che l'istruttore di cui parli, Gabriele, abbia le idee molto chiare.


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Offline Darth Dorgius

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Re: Insegnare tanto per farlo…
« Reply #5 on: March 22, 2010, 12:56:18 pm »
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com ho detto altrove, senza amore per l'arte (qualunque essa sia) è inutile insegnare. almeno secondo me.

Quoto muteki.

Può capitare che un insegnante si ritrovi, a volte, con la testa "altrove" - e quindi vada in modalità "automatica" ad insegnare (fermo restando che ad una qualsiasi domanda l'attenzione deve ritornare completamente).

Che però diventi una cosa di default, soprattutto nei corsi con bambini (che hanno certo più bisogno di attenzione), è una cosa veramente triste... :(
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline G.S.H.

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Re: Insegnare tanto per farlo…
« Reply #6 on: March 22, 2010, 13:01:24 pm »
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Purtroppo non sempre i corsi istruttori danno veramente nozioni di approcci didattici e ci si improvvisa insegnanti .......l'aspetto del gioco delle essere finalizzato per prima cosa a sviluppare le doti atletiche non solo a farli divertire. Secondariamente puoi mettere anche le abilità dei kihon e di kata al servizio di giochi o di situazioni concrete (ma bisogna preparali ed avere fantasia). Terzo farli lavorare in gruppi non un gruppo alla volta! Come si ottine? Responsabilizzando i giovani sempai. Non mi sembra che l'istruttore di cui parli, Gabriele, abbia le idee molto chiare.


Innanzitutto Benvenuto !

Hai ragione sulla responsabilizzazione, però questo è un lavoro impegnativo e bisogna "sbattersi".
Tra l'altro, ho ravvisato una certa carenza di aiuto-istruttori validi. Purtroppo "insegnare" in un certo modo porta anche a non rielaborare la tecnica o le situazioni, per cui quando vuoi cimentarti ti ritrovi a "riprendere" ciò che il tuo maestro faceva.

 

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canarino mannaro

Re: Insegnare tanto per farlo…
« Reply #7 on: March 22, 2010, 13:23:08 pm »
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Grazie, quoto ciò che dici.

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Offline simolucio

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Re: Insegnare tanto per farlo…
« Reply #8 on: March 22, 2010, 14:13:52 pm »
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Ciao a tutti! vi parlo e scrivo da praticante... Gabriele dice:
"Non pensano al “livello emozionale” degli allievi, non accelerano o rallentano il ritmo della lezione, non incrementano il livello del “confronto”, non solo tra gli allievi ma anche con sé stessi (quali sono i miei limiti ?)."

Questo "livello emozionale" è secondo me molto pericoloso, soprattutto in tenere età. i bambini vengono (la maggior parte) con un principale scopo: prendere la cintura nera e mostrarla a tutti i loro amichetti; il resto (ma è ovvio e giusto che sia così) è in secondo piano per loro: le posizioni, le tecniche, il comportamento... viene tutto dopo. l'interesse nella pratica è l'interesse a prendere la "mitica" cintura nera. questo è lo scoglio che fa "scottare" tanti maestri: perchè nua volta conquistata la nera i bambini si dileguano perchè si sentono arrivati e credo sia anche comprensibile, vedono il 1° dan come un arrivo e poi mollano, spinti a 15 anni da altri interessi più belli e attiranti che quello di passare 2 ore al giorno in palestra ad allenarsi e migliorare. tutto questo ovviamente rapportato ai bambini più piccoli.

Detto questo i vari tizi che solcano i tatami ritenedosi "maestri" giusto per portare a casa le quote di iscrizione dei praticanti secondo me non sono degni neanche di indossare il karategi, figuriamoci la cintura... questo è un secondo problema, insegnare non tanto per farlo ma per passare qualcosa... ovviamente devo anche capire chi è il mio interlocutore: come faccio a parlare di energia interna, di KI, di zanshin, di sen... ad un bambino di 6-7 anni? cosa pretendo che capisca? però la "marzialità" ed il rispetto che il karate insegna, questo sì posso (anzi, devo) passarlo, forse questo è più importante del resto, in giovane età (non parlare se parla un altro, alzare la mano per chiedere, fare sempre il saluto... seguire i comandi...).
comunque è uno scontro culturale: in giappone a 5 anni se provo a parlare con il mio vicino praticante mentre un Maestro parla mi faccio il giro della metro di Tokio a saltelli. qui se provo a farlo la mamma non porta più il figlio in palestra... e siamo punto e a capo...
Forse lo Shoto nijukun non vale solo per il karate...

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Offline G.S.H.

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Re: Insegnare tanto per farlo…
« Reply #9 on: March 22, 2010, 14:32:27 pm »
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Questo "livello emozionale" è secondo me molto pericoloso, soprattutto in tenere età. i bambini vengono (la maggior parte) con un principale scopo: prendere la cintura nera


Ti faccio un esempio di incremento del livello emozionale:
fai eseguire un kihon, magari una sequenza un po' diversa dalle solite. Poi fai 2 squadre e li fai eseguire da soli a turno. La squadra che è fuori guarda i compagni, uno ciascuno, e poi devono dire gli errori. Oppure gli fai fare una gara a chi sbaglia di meno.

Ti sembrano cose pericolose ?  ;)


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Offline simolucio

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Re: Insegnare tanto per farlo…
« Reply #10 on: March 22, 2010, 14:39:42 pm »
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in realtà questo metodo lo davo per scontato, poi dipende dal valore pedagogico del "far vedere gli errori"... magari fai fare a turno e ciascuno cerca, guardando lgi errori dell'altro gruppo, di non rifarli lui, senza additare il compagno (questo lasciamolo fare al maestro ;)) ma sicuramente è un metodo molto bello! perchè, c'è qualche palestra che non lo fa??? ??? ???
Forse lo Shoto nijukun non vale solo per il karate...

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Offline G.S.H.

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Re: Insegnare tanto per farlo…
« Reply #11 on: March 22, 2010, 14:59:24 pm »
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in realtà questo metodo lo davo per scontato, poi dipende dal valore pedagogico del "far vedere gli errori"... magari fai fare a turno e ciascuno cerca, guardando lgi errori dell'altro gruppo, di non rifarli lui, senza additare il compagno (questo lasciamolo fare al maestro ;)) ma sicuramente è un metodo molto bello! perchè, c'è qualche palestra che non lo fa??? ??? ???


Direi di si  :(   ....