La circolarità di un movimento, per quanto mi riguarda, deve necessariamente iniziare dalle anche e dalle anche essere distribuito al corpo. Naturalmente parliamo di un movimento che avviene in uno spazio tridimensionale che significa che il limite della traiettoria è dato dal rapporto fra il contesto, quindi certo in rapporto a un avversario, e dall'obiettivo che si vuole colpire. Il tutto in unico gesto coordinato. Cosa che riscontro tanto nel taiji quanto nel systema. In entrambi i casi in modo chiaro nell'esecuzione formale. Ma ho riscontrato vera fluidità, non solo scioltezza, anche nel pugilato, la MT o il WT o nel Karate.
Questo perché la fluidità è una qualità che può essere indipendente dalla disciplina.
Nel combattimento non collaborativo la continuità, che pure è una caratteristica che non può prescindere dalle anche, diventa evidentemente più difficile da mantenere.
Per quello che capisco di Karate shotokan da quello che ho visto ho notato spesso tecniche correttamente eseguite in scioltezza, ma che una volta "chiuse" scaricano, almeno è ciò che appare, completamente dandomi l'impressione di perdere un pò di economia per continuare con il movimento successivo.