Delusi marziali (o meglio bilanci marziali)

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Joker

Re:Delusi marziali
« Reply #60 on: March 28, 2012, 22:39:53 pm »
+1
Quello che ho imparato l'ho portato fuori e dentro la palestra. L'ho porto sempre con me. Alla fine quello che ho imparato sono io. Di quello che ho fatto ho sempre cercato i punti in comune per risparmiare tempo.

portati pure uno zanichelli!  :zan:

 :)

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Offline tatamitris

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Re:Delusi marziali
« Reply #61 on: March 28, 2012, 23:04:27 pm »
0
Sono deluso da una cosa.
Quando iniziai più di trent'anni fa a fare judo, c'era il judo, il karate e l'aikido.
Mio padre non mi avrebbe lasciato fare karate perché ritenuto troppo pericoloso.
Avrei potuto farlo nel paesino dove abitavo.
L'aikido era troppo lontano perché venti, venticinque km erano troppi.
Il judo era era più vicino e a portata di mezzi pubblici.
Allora c'era davvero tanto entusiasmo, qualcosa che oggi non si capisce, roba che quando facevi i piegamenti li dovevi fare tutti a conteggio e ciascuno contava fino a dieci (meno male che eravamo in pochi). Una volta mi sono fermato il maestro è rientrato in quel momento e mi ha sgridato (incredibile per oggi, eravamo dei bambini accidenti!).
Poi certe considerazioni mi hanno portato per altri lidi ...
Quello che volevo rappresentare era quello in cui credevo, pensavo di fare una cosa importante e limpida e facevamo commenti sulle abilità del mio maestro di cui avevamo molto rispetto.

Poi ... Insomma mi sono scontrato con talune realtà molto terrene e ... Lascio stare!
La considerazione che faccio oggi è che le cosiddette arti marziali non esistono davvero.
Esiste una persona a capo di una palestra, più a volte qualche altro soggetto che dicono di praticare una certa cosa e te la insegnano.
Non c'è nessuna garanzia di niente su cosa ti insegnano e come (i proclami stanno a zero) e il fatto che qualcuno traduca i risultati sportivi in una certa disciplina come metro di giudizio, non mi convince rispetto al problema enunciato sopra: Cosa si sta facendo?

La delusione sta in questo: dopo tanto impegno non so cosa sto facendo, non sono in grado di dire se quello che faccio è o no questo o quello.

Sarà stupido per molti, ma per me è una delusione.  :(
Il peggior amico dell'uomo?
L'uomo, subito dopo c'è il cane!

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Offline Menosse

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Re:Delusi marziali
« Reply #62 on: March 28, 2012, 23:20:56 pm »
0
Io l'ho già detto varie volte cosa faccio ma visto che c'è il post apposito parteciperò anche io:
Spoiler: show

Avevo scritto un sacco di roba....Ma riassumo.
Ho provato varie cose, poi avevo il pallino dei film di Bruce lee ma jeet kune do non c'era, ho fatto kung fu.
Prima kung fu del cazzo (nel senso che non si faceva nemmeno combattimento libero) poi ho fatto shaolin dei monaci (shi de chen style) assieme a taiji chen. Ora faccio solo Sanda.
Nella mia vecchia pratica rinnego ciò che secondo me non serve assolutamente a nulla, o che è fine a se stesso: le forme, i fondamentali del kung fu, la mancanza di footwork, l'inapplicabilità di tantissime tecniche, il fatto che si facesse poco sparring, la pratica di roba meditativa o in generale la credenza in roba mistico magica come il qi e il tantien.
Poi mi davano fastidio vari tipi di praticanti:
-il saccente...
-il new age....
-lo psicopatico(a volte si sovrapponeva con il new age)...
-il non violento...
-il ti faccio il culo quando voglio per strada ma sul tatami non faccio manco sparring perchè dovrei ucciderti con le mie tecniche letali.
-il vengo ogni tanto per fare fitness.

Ciò che non rinnego è il lavoro atletico che era completo, vario, divertente a corpo libero e devo dire corretto sotto vari punti di vista. Alcune tecniche, poche poche però.. :whistle:



Per semplificare comunque la penso quasi allo stesso modo di Mad. :gh:

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Offline Bingo Bongo

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Re:Delusi marziali
« Reply #63 on: March 28, 2012, 23:25:49 pm »
+1
Quello che ho imparato l'ho portato fuori e dentro la palestra. L'ho porto sempre con me. Alla fine quello che ho imparato sono io. Di quello che ho fatto ho sempre cercato i punti in comune per risparmiare tempo.

portati pure uno zanichelli!  :zan:

 :)
Ma va, deve essere un'errore della citazione. Vai a rivedere il mio post. Non ci sono errori :)

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muteki

Re:Delusi marziali
« Reply #64 on: March 28, 2012, 23:37:04 pm »
0
hmm... mai stato deluso. a parte da un noto maestro di kung fu romano che a ogni lezione spillava soldi per scemate. però l'allenamento era tosto e ci si menava forte. ma se lo vedessi dovrei farmi rimborsare diverse centinaia di mila lire. ora in euro...

ah, e deluso da un altro famoso maestro jap di shitoryu che non mi volle prendere per ragioni idiote.

ma a deludermi sono per lo più le persone, non la pratica.


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Offline FBSO

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Re:Delusi marziali
« Reply #65 on: March 28, 2012, 23:42:35 pm »
0
hmm... mai stato deluso. a parte da un noto maestro di kung fu romano che a ogni lezione spillava soldi per scemate. però l'allenamento era tosto e ci si menava forte. ma se lo vedessi dovrei farmi rimborsare diverse centinaia di mila lire. ora in euro...

ah, e deluso da un altro famoso maestro jap di shitoryu che non mi volle prendere per ragioni idiote.

ma a deludermi sono per lo più le persone, non la pratica.

Sono curioso, quali ragioni?
:)

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muteki

Re:Delusi marziali
« Reply #66 on: March 28, 2012, 23:58:03 pm »
0
hmm... mai stato deluso. a parte da un noto maestro di kung fu romano che a ogni lezione spillava soldi per scemate. però l'allenamento era tosto e ci si menava forte. ma se lo vedessi dovrei farmi rimborsare diverse centinaia di mila lire. ora in euro...

ah, e deluso da un altro famoso maestro jap di shitoryu che non mi volle prendere per ragioni idiote.

ma a deludermi sono per lo più le persone, non la pratica.

Sono curioso, quali ragioni?
:)

ero stato allievo di un altro. che per inciso era un suo ex allievo DEFUNTO!!!   [kill]

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Offline Syntrip

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Re:Delusi marziali
« Reply #67 on: March 29, 2012, 01:28:58 am »
+2
visto che ci sono metto pure il mio percorso che poi marziale proprio non si può dire...

mi sono avvicinato al taiji nel 2002 ,dopo un anno abbondante di tribolazioni dovute ad un problema alla schiena ,che mi aveva afflitto anche in precedenza (una "ricaduta" diciamo) e che -effettivamente[1] risolsi con l'agopuntura- e vuoi una sorta di entusiasmo legato alla "soluzione cinese" (passatemi il termine) mi misi a praticare taiji , senza però fini marziali, come ho detto più volte, ma per fare una sorta di ginnastica accettabile dalle mie condizioni psicofisiche di allora (avevo in effetti molta paura di rifarmi male quindi evitai scelte che mi sembrava potessero riportarmi all'infortunio)... come si suol dire, l'appetito vien mangiando, dalla ginnastica fatta 2 volte a settimana, passai a praticare più spesso, perchè tutto il lavoro svolto sulla propriocezione che facevo mi piaceva un sacco e poi incominciavo a intravedere nel lavoro a 2 dei risultati[2], al che mi sono messo a lavorare di più su quell'aspetto, e sbadabam! tegola sulla testa! di nuovo un infortunio (stessa roba alla schiena).
Da lì in poi è stato un lento ma inesorabie risveglio... quel che facevo di buono era la parte "da solo" (leggi Forme[3]) mentre la parte del lavoro di coppia mi dava sempre meno soddisfazioni, un po' perchè per aiutare il caposcuola io gli facevo spessissimo da sparring partner (non è lo sparring comunemente inteso XD) ma con modalità da  :o (no stretching no riscaldamento).....

....se poi si aggiunge che quello che il caposcuola stava (e tuttora sta) cercando di creare era una cosa che non mi ha mai sconfinferato, per il "cosa"e per il "come"....
....se poi si aggiunge che ci sono stati degli scazzi tra me e lui....



....ho buttato a monte e mi sono messo seriamente[4] a fare nuoto[5]... che avevo ripreso nel 2006/2007 (mentre cercavo qualcosa che mi aiutasse a rimettermi in piedi....guarda un po')


ora se trovassi qualche disciplina marziale da poter praticare la mattina anche solo un paio di volte a settimana (non voglio togliere spazio agli allenamenti in piscina, mi piacciono troppo) sarei ben felice...



in sostanza,
da salvare:
- la parte del lavoro in solitaria, conscio del fatto che non è "roba marziale" ma che comunque ha i suoi perchè
- il fatto che ha acceso in me la scintilla della passione per le AMgenerico

da buttare:
- la pare a 2 (fatta in quel modo è tempo buttato)



sul lato umano:
ho visto gente :o
ma anche :)
ma anche :nono:
ma anche :dis:
ma anche :yawn:
ma anche :whistle:
ma anche :om:
ma anche :-\
ma anche ;)
ma anche :-[
ma anche :thsit:


 1. anche qui si va OT quindi tralascio i dettagli della vicenda
 2. per modo di dire, in un mondo di ciechi, uno che ci vede da un occhio e male è come Heimdall :dis:
 3.  che io vedo come Qi Gong
 4. per uno della mia età, s'intende...
 5.  :sur: :sur: :sur:
« Last Edit: March 29, 2012, 10:17:04 am by Reverendo U.Ar.Ma. »
Come un nano in bilico sull’orlo di un orinale, dovevo muovermi in punta di piedi…Come un cieco ad un’orgia, dovevo farmi strada palpando.

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Offline Dipper

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Re:Delusi marziali
« Reply #68 on: March 29, 2012, 11:25:47 am »
+2
Premetto che non posso definirmi “deluso” dalla prima disciplina che ho percorso e in un certo modo percorro tutt’oggi. Tutt’altro.

La mia pratica inizia con lo Shotokan, un dojo di nessun rilievo seguito ai tempi delle elementari, e poi il ritorno di fiamma alle superiori presso colui che ritengo sia stato il mio terzo genitore.
10 e più anni di pratica assidua e costante di cui conservo innanzi tutto molte cose belle:
- L’avvicinamento alla cultura giapponese, cosa a cui tengo moltissimo e che mi ha portato anche a conoscere mia moglie.
- Una figura che nella sua peculiarità mi ha aiutato molto nella mia maturazione come persona.
- Un approccio alle tecniche Shotokan molto evoluto, ben lontano dalle posizioni spalmate a terra, le tecniche in isometria, i movimenti a scatti. Anche prima di uscire dallo stagno spesso mi sono sentito dire cose tipo: “Di solito chi fa Karate non si muove come te”.
- Un metodo di studio e analisi dei movimenti preciso e minuzioso che utilizzo tutt’oggi.
- Una serie di concetti e linee guida veramente buoni, che sono riuscito a raccordare anche con il Kakuto Karate e addirittura ritrovo nei video di Bas Rutten (seriamente).
- Le chiappe salvate in due occasioni, di cui una che si può tranquillamente definire estrema.

Però non posso fare a meno di considerare degli altri aspetti sotto una luce meno positiva.
- Preparazione atletica scarsa per non dire inesistente. E’ vero che il sensei spesso incitava ad allenarsi fuori dal dojo ma non c’era una figura specifica che fornisse delle indicazioni su cosa fare, dunque ho passato anni a fare cose che probabilmente remavano contro invece che aiutare.
- Il sensei dedicava spesso la sua lezione a studi tecnici raffinati (non finomotori) ma raccomandava che in sua assenza (capitava spesso) si facesse forte e mastello. Invece soprattutto nell’ultimo periodo molti superiori nel dirigere la lezione scimmiottavano (male) le sue movenze e di fatto spesso non si sudava.
- Le forme, i kata.
Spoiler: show

Segue pippone sui kata, nessuno si senta obbligato a leggere XD

Per molti anni ho eseguito i kata dando per scontato che servissero anche se non mi facevano impazzire, di fatto era la parte di lezione che mi piaceva di meno, ma mi ci sono sempre impegnato.
Poi quando per un periodo sono stato costretto ad allenarmi da solo, per forza di cose mi ci sono dedicato ed ho iniziato ad apprezzarli fino a che ho raggiunto una passione forte per questa pratica, durata circa due anni. A volte passavo anche due ore e più a fare kata e godevo come un riccio. Ho iniziato ad approfondire la cosa studiando, ricercando, risalendo ai kata più antichi, studiandone le applicazioni, interessandomi a quelli di altri stili, Goju e Uechi soprattutto. Mi sono sempre sentito in mezzo ad un marasma perché di fatto ci ho cavato poco o nulla ma ero convinto che prima o poi le cose sarebbero cambiate.
Di fatto non è stato così.
Purtroppo le mie convinzioni sui kata hanno preso degli scossoni così forti che si sono rovinosamente sgretolate.
Il primo scossone è arrivato frequentando per un certo periodo uno che conosce molto profondamente il corpo umano e il suo funzionamento in ambito atletico, che mi ha iniziato ai principi dell’allenamento (questi sì, sono principi) mettendo a nudo le debolezze di una forma preordinata.
Il secondo scossone è arrivato un giorno come tanti altri, semplicemente riflettendo sui kata. Il piede così, il piede cosà, l’applicazione giusta, sbagliata, originale, modificata… a un certo punto ho avuto un satori e mi sono chiesto a che cacchio serve rompersi la testa su cose che non funzionano mai, se funzionano è una volta ogni mille anni, se funzionano sistematicamente di fatto sono copiate da JJ o MMA (e NON viceversa).
Inoltre si parla sempre di kata antichi, non corrotti, funzionalissimi… ma a parte ciò che si sente dire, nessun documento scritto o visivo offre un riscontro in tal senso. Quindi non vedo perché non escludere che invece questi kata mitici di fatto non siano mai esistiti, e che i kata che facciamo ora bene o male sono come allora.
Il terzo scossone è arrivato frequentando il corso di BJJ dove mi sono accorto che il kata non mi ha dato nessun vantaggio ne’ in piedi ne’ a terra, e dove invece in un anno di frequentazione monosettimanale ho imparato un sacco di cose utili, pratiche e immediate. Tra l’altro non ho avuto nessun vantaggio nemmeno rispetto a chi iniziava da zero, quindi non si può nemmeno dire che mi sono trovato bene a BJJ perché ho interiorizzato prima chissà quali principi.
Il colpo di grazia è arrivato a causa di zio Spartan, Aizik e mia moglie XD per colpa dei quali ho dovuto arrendermi a un’evidenza per me ormai rivelatasi innegabile, credo di aver raccontato questa storia più volte…
Il corso che ho seguito recentemente fondamentalmente, per il mio punto di vista, ha infierito su di uno sconfitto.

Quindi scadente allenamento atletico, fumoso strumento di trasmissione, inefficiente modello che dovrebbe instillare dei principi, manchevole manabile di tecniche di difesa personale.
Di fatto l’unica cosa che ho riscontrato di davvero bello e utile nei kata è proprio l’esecuzione fine a se’ stessa e lo stato che procurano, la calma il focus, lavoro mentale insomma, e in base a tale conclusione proporziono l’importanza e il peso attribuitogli.

Sarò colpevole, miscredente, incapace, impaziente… ma dopo 20 anni passati a eseguire kata su kata, a vincere pure qualche gara e a ricevere complimenti anche dai tradizionalisti su come interpreto i kata stessi, concedere ancora fiducia a un sistema che continua a restare muto e non fornire risposte mi sembra troppo.
Anche perché spostando invece le stesse attenzioni prima dedicate ai kata, verso i fondamentali e le tecniche, i kihon, ho invece moltissimi riscontri. Si badi poi che i riscontri non significa solo avere poco subito in contrapposizione all’ipotetico molto dopo, perché anche capendo quello che si deve fare, poi bisogna imparare ad eseguirlo, ed è qui che entra in gioco il perenne perfezionamento l’unità tra azione e intenzione tanto ricercata dai karateka, piuttosto che seguire per anni di fatto una pratica esoterica che dovrebbe improvvisamente sbloccare certe capacità o comprensioni.
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Offline Fabio Spencer

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Re:Delusi marziali
« Reply #69 on: March 29, 2012, 11:42:29 am »
0

- cut -

interessante, grazie.
Mi rimane la curiosità del terzo scossone, ma se ne hai già scritto mi segnaleresti un link per favore?
 :)
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."


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Offline Dipper

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Re:Delusi marziali
« Reply #70 on: March 29, 2012, 11:53:26 am »
0
interessante, grazie.
Mi rimane la curiosità del terzo scossone, ma se ne hai già scritto mi segnaleresti un link per favore?
 :)
Grazie :)
Il terzo era quello del BJJ che mi sembra chiaro, forse intendi quello di Aizik? :)
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Offline Fabio Spencer

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Re:Delusi marziali
« Reply #71 on: March 29, 2012, 11:59:37 am »
0
interessante, grazie.
Mi rimane la curiosità del terzo scossone, ma se ne hai già scritto mi segnaleresti un link per favore?
 :)
Grazie :)
Il terzo era quello del BJJ che mi sembra chiaro, forse intendi quello di Aizik? :)
hai ragione, intendevo "il colpo di grazia".
 :sbav:
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Offline Dipper

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Re:Delusi marziali
« Reply #72 on: March 29, 2012, 12:30:39 pm »
0
Frequentando il forum ho avuto modo di leggere il largo consenso che ha John quando insegna qualcosa ai gathering, e per questo, incuriosito, ho iniziato a guardare i video da lui segnalati nella sezione multimedia, dove ho visto invece un bel KM, e soprattutto mi sono guardato alcuni video del CKM e i relativi siti ufficiali.

(…)

Entrando nello specifico delle tecniche, posso dire che mi hanno fatto una buona impressione… ma la cosa interessante è che mentre le guardavo, si è fermata anche mia moglie per sbirciare, e poi mi ha chiesto di provarle (è una abbastanza curiosa e si diverte a imparare qualcosa, vi raccomando il suo circolare che farebbe impallidire un sacco di karateka che conosco).
Bene, pur non avendo lei nessuna esperienza marziale e pesando la metà di me, le tecniche sono uscite e pure bene!
Non ricordo adesso che tecnica era, è passata già qualche settimana, ma ci ho messo diciamo il 60% della mia forza, ma è riuscita al primo colpo a divincolarsi e controllarmi. Con discreto successo ha provato 3 o 4 tecniche su di me che peso il doppio e sono alto 30 cm di più. Tutto questo, senza nessuna preparazione specifica (a parte una buona condizione fisica di base), solo guardando una sequenza un paio di volte su di un video.
Esperienza traumatica :D

Ovviamente questo concetto si contestualizza in un contesto e con esigenze di DP per tutti, mentre il combattimento per atleti come sappiamo bene funziona in modo diverso.
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Offline Davide.c

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Re:Delusi marziali
« Reply #73 on: March 29, 2012, 15:44:02 pm »
0
Io a parte una breve esperienza nelle arti marziali cinesi (kung fu e taiji) ho sempre fatto karate, più o meno "puro"

Il mio primo maestro praticava un "minestrone" a base di goju ryu, inserendo elementi di qi gong, aikido e wing chun.
Pro:
- grande apertura mentale, ci spronava sempre a cercare, farci domande e guardarci attorno (almeno all'apparenza)
- bel gruppo (ho conosciuto lì i miei migliori amici e tutt'ora, anche se loro hanno smesso di praticare e quindi ci vediamo un po' di meno l'amicizia solida e sincera è rimasta)
- Quando ero giovane e depresso il modo di fare "paterno" (o forse è meglio dire fraterno, che alla fine era pure giovane, aveva meno di una decina d'anni di me)  e "spirituale" del mio ex-maestro mi ha aiutato molto.

Contro:
- Tecnicamente parlando facevamo un po' quello che ci pareva, le correzioni erano poche e non veniva dato nessun limite tecnico ben deciso, le cose cmabiavano ogni due o tre e facevi un po' come ti andava di fare
- le applicazioni erano credibili di primo acchitto, peccato che poi quando facevamo kumite facevamo veramente schifo
- preparazione atletica 0
- uso del corpo realistico 0

Dopo qualche anno il mio maestro scelse di passare alle arti marziali cinesi e al taijie  noi lo seguimmo. Fondamentalmente della pratica delle am cinesi salvo:

- sudore (quando facevamo shaolin ci dovevamo cambiare due o tre magliette ogni allenamento, era bellissimo!)
- Impostazione mentale che diceva di guardare all'idea del movimento, e non al movimento in se (ovvero la ricerca del "principio" della tecnica come poteva essere per dire un cacata il concetto di pong nel taiji che ho sempre trovato molto funzionale)
- il qi gong, perché quando lo praticavo assiduamente sentivo la schiena ele articolazioni molto morbide e sciolte, ed era davvero piacevole =)

Per il resto, stesse cose dette sopra.

Poi in seguito al trasferimento del mio maestro e al disgregamento del gruppo feci i salti mortali per trovare un maestro di goju di okinawa e conobbi il mio attuale maestro.

Pro:

- karate fatto bene, tecnicamente ineccepibile, posso non essere d'accordo con alcune cose che dice, ma fatto sta che se facciamo a mazzate lui a 50 e passa anni e con la panza mi mena sempre
- il maestro è una bravissima persona, molto sincera e coi piedi per terra. Per quanto trovi la sua estrema schiettezza a volte eccessiva gli voglio bene ed è veramente un signore, e ha dimostrato di esserlo più volte. Nelle parole di un mio ex compagno di corso (nonché mio migliore amico) "è una di quelle persone che ti dispiace deludere".
-  la palestra, che non è un granché, però è la stessa palestra in cui ho iniziato ed ormai la considero casa mia, con tutti i pro e i contro amo quel posto
- uso del corpo. è il principio in cui il mio maestro crede di più, e su quale rompe le palle in maniera impressionante, in quanto insiste che ogni movimento, dal più grande al più piccolo sia fatto sfruttando il peso del corpo, sia per attaccare che per difendersi.
- atteggiamento del "prendi il sacco e prova" ogni volta che c'è un dubbio, anche se con lui è molto difficile argomentare
- lavori non del tutto realistici, ma con progressiva diminuzione della collaboratività del compagno (es, io attacco, lui difende. più si va avanti e più la cosa si sposta a io attacco cercando di fotterlo, lui si difende e subito contrattacca, io faccio lo stesso e cerchiamo di fregarci a vicenda fino allo stop del maestro, tenendo come reazione fissa solo il primo attacco/difesa)

Contro:
- è karate "tradizionale", quindi eccessiva formalità, mentalità chiusa, pugni congelati (anche se da noi è un po' di meno), posizioni statiche
- il carattere del mio maestro in alcune cose, con il quale, nonostante il il bene infinito che gli voglio a volte non riesco proprio a discutere
- il fatto che si sia poco aperti alla sperimentazione
- soliti discorsi sullo sport che ormai mi hanno stufato
- visione di do con la quale non sono d'accordo (ma questo è solo un mio contro personale)

Alla fine sono semi-contento di ciò che faccio, anche se credo che ad aprile mi fermerò per vedere altro
- Fondatore del dojo rinnegato e della BUFF Caverna
- Karateka libero
- Lupo Rognoso della compagnia dello scarafaggio

"Strength is born in the deep silence of long-suffering hearts; not amid joy." - Sir Arthur Helps

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Offline The Spartan

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Re:Delusi marziali
« Reply #74 on: March 29, 2012, 15:50:30 pm »
+2
Io ricordo una accesa discussione nello spogliatoio fra il mio ex maestro di karate e il mio Maestro di YB, quindi niente MMA o KM per intenderci..., in cui il primo accusava, davanti alle obiezioni del secondo, di rinnegare quello che si era fatto e aveva fatto per anni...
Col senno di poi fa molta impressione...
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