Anni fa ted disse, a proposito dell'assenza di studio sul corto raggio e sulla lotta, che un giorno, mentre si allenava con Bruce, bruce stesso gli disse: "ted, prima o poi dobbiamo affrontare e studiare nel profondo la componente lottatoria del combattimento".
Purtroppo però non fece in tempo, visto che morì.
A questo punto, nel praticante, potrebbe sorgere una necessità (dico potrebbe perché non è certo un obbligo né è automaticamente per tutti un desiderio), vale a dire """integrare""", """colmare""" quelle lacune.
Solo che a questo punto sorgono altre domande:
Come potrebbe farlo?
Una delle risposte che mi son dato è: chi conosce il jkd dovrebbe sapere i principi profondi che ne sono la sua ossatura, per cui dovrebbe ricercare se ci sono arti o pratiche che analizzano la corta distanza e posseggono tali principi.
Un'altra risposta, invece, che porta direttamente verso quello che è il pensiero tipico di un certo concept, è: "delle discipline che studiano la corta distanza e la lotta, me le osservo e poi prendo da esse le tecniche funzionali; al limite le rielaboro nell'ottica jkd".
1. | Contenta giorgia? XD |
Sai che, di fatto, non capisco che differenza ci sia, fra le due cose? :-[
Ormai venti anni fa negli USA hanno fatto quella "meraviglia" del JKD-KALI, per colamre il settore armato.:nono: :nono: :nono: :nono:
Io penso che le "integrazioni" fine a sè stesse segnino la morte di una AM.Lo credo pure io.
La differenza sembra sottile, ma è sostanziale.Per quanto ho toccato con mano, comprendo e condivido il tuo punto di vista.
Un processo riconosce la carenza e la studia (es.: studio la lotta libera), l'altro non riconosce la carenza ma studia già direttamente, in accordo con quello che lui intende sia il jkd, tutto quello che è funzionale al combattimento, lo fa suo e lo chiama ancora jkd.
Se dovessi mai studiare la lotta, e mi chiedessero poi, dentro il corso di jkd, di far vedere qualcosa di lotta, ammesso e non concesso che io possegga le capacità per insegnare queste cose, mai direi che quello è jkd.
Qual'è la strada?
Io ho idea che i principi del JKD non sarebbero quelli che adesso sono, se Bruce Lee avesse avuto modo di studiare ed incorporare le altre distanze di combattimento..
....al limite le rielaboro nell'ottica jkd....
Nicola ti chiedo una cosa da ignorasnte del jkd e sopratutto dell'original e cioé avendo il libro il tao del jkd,ci sono degli appunti sulla lotta,la mia domanda é erano solo degli studi iniziali o magari si studiano alcuni bloccaggi nel caso si porti l'avversario a terra?
Una cosa che non capisco è come si potrebbe conciliare il JKD, senza cambiarne i principi, con una qualsiasi arte lottatoria se secondo Lee il judo e ju jitsu con tutte le loro prese, sbilanciamenti e proiezioni erano troppo macchinosi...Attento perché le cose non stanno proprio così.
Apro questo 3D dopo aver letto una discussione che si è sviluppata negli states recentemente tra una parte di praticanti di jkd.
Ho messo tra virgolette la parola carenze appositamente, in quanto personalmente rigetto un po' il costume comune secondo cui se uno stile manca lo studio di qualche distanza di combattimento o qualche arma, risulta essere appunto additato come "carente".
Però, tenendo conto dell'approccio al combattimento pensato da Bruce, se si analizza il jkd non si può che convenire che tale arte è stata sviluppata quasi esclusivamente per la lunga e media distanza.
Anni fa ted disse, a proposito dell'assenza di studio sul corto raggio e sulla lotta, che un giorno, mentre si allenava con Bruce, bruce stesso gli disse: "ted, prima o poi dobbiamo affrontare e studiare nel profondo la componente lottatoria del combattimento".
Purtroppo però non fece in tempo, visto che morì.
A questo punto, nel praticante, potrebbe sorgere una necessità (dico potrebbe perché non è certo un obbligo né è automaticamente per tutti un desiderio), vale a dire """integrare""", """colmare""" quelle lacune.
Solo che a questo punto sorgono altre domande:
Come potrebbe farlo?
Una delle risposte che mi son dato è: chi conosce il jkd dovrebbe sapere i principi profondi che ne sono la sua ossatura, per cui dovrebbe ricercare se ci sono arti o pratiche che analizzano la corta distanza e posseggono tali principi.
Un'altra risposta, invece, che porta direttamente verso quello che è il pensiero tipico di un certo concept, è: "delle discipline che studiano la corta distanza e la lotta, me le osservo e poi prendo da esse le tecniche funzionali; al limite le rielaboro nell'ottica jkd".
Sono curioso di sentire la vostra opinione, prima di metter sul piatto le mie di riflessioni.
Una delle risposte che mi son dato è: chi conosce il jkd dovrebbe sapere i principi profondi che ne sono la sua ossatura, per cui dovrebbe ricercare se ci sono arti o pratiche che analizzano la corta distanza e posseggono tali principi.
Erik Paulson non ha investito molto sulla lotta, o ricordo mal?Si ma, tralasciando che abbia deciso di definire in modo diverso e attribuire un nome differente (CSW ?) da jeet kune do a quello che pratica e insegna, viene da un approccio non totalmente dipendente dal lascito di Bruce Lee.
Bhé, ma stiamo parlando dei principi biomeccanici che distinguono un pugno ad onda, da uno a catena o da un diretto della boxe o da un jab del jkd per poi valutare se quel principio biomeccanico può essere utilizzato nella lotta in modo che ci sia continuità dello stile.Facciamo un esempio pratico.
Il motivo per cui due pugili quando legano sul ring vengono fermati è perché in quel momento smettono di fare lo stile del pugilato.
Sono sicuro che nel jkd i temi di approfondimento per comprendere l'insieme non può certo essere spiegato per iscritto però ci sarà un principio biomeccanico, cioè legato alla fisicità che crea lo stile del jkd, che per esempio per te, per me no perché non capisco di jkd, potrebbe essere utilizzato nella lotta o un principio delle discipline di lotta che può essere ricondotto a un principio biomeccanico del jkd.
Invece, per tornare sul pratico e riallacciarmi al tuo discorso sulla stabilità e la posizione di guardia, così come passando dall'outfighting all'infighting la posizione di guardia del jkd si modifica, nel caso in cui fosse prevista una fase di lotta questa guardia andrebbe ancora modificata in tal senso.Hai perfettamente ragione.
Così come dalla guardia outfighing del jkd non posso tirare un cross correttamente ma devo modificarla, anche per portare una tecnica lottatoria devo modificare la guardia (ovviamente queste modifiche, nel combattimento hanno esecuzione immediata, come quando da un diretto avanzato si passa a un cross).
quegli schemi si trovano qui (da pag. 94 circa):
http://it.scribd.com/doc/14857896/Il-Libro-Segreto-Di-Bruce-Lee-Jeet-Kune-Do-PDF (http://it.scribd.com/doc/14857896/Il-Libro-Segreto-Di-Bruce-Lee-Jeet-Kune-Do-PDF)
Per i film immagino che molte cose fossero applicabili (parlo anche dell'aspetto acrobatico) sia perché era un film sia perché lui era bruce lee.
Comunque molto interessanti gli schizzi. Mi piacciono le "manipolazioni alla testa e al collo" e alcune tecniche credo possano tranquillamente essere conseguenti della tipica impostazione da striking altre sono molto da lotta.
Viste le premesse peccato che il destino non gli abbia regalato maggior tempo.
In compenso a voi altri vi ha lasciato un bel compito e anche una bella responsabilità.
Mi piace, aspetto di vederlo con l'audio ma l'ultimo drill è perfetto e anche quel lavoro che fa sull'high crotchHigh crotch, ossia?
per impedire che l'altro annulli il peso sulla gamba catturata :)intendi il movimento di schiacciamento testa e piegamento della gamba avanzata?
intendi il movimento di schiacciamento testa e piegamento della gamba avanzata?
@ iommi: quella in cui controlla la testa impedendo che la testa si attacchi alla sua coscia e poi dopo ruota, quindi.:thsit: la cosa fondamentale è tenere il peso sulla gamba catturata, sia per aver la forza di controllare la testa sia per attuare qualsiasi movimento
@jack: non ho esperienza di tecniche di lotta, se non un'infarinatura ma veramente veramente primordiale di lotta libera, per quello chiedevo a chi ne sa più di me in materia.
Quel che ti posso dire è che quelle manovre si sposano molto bene con la guardia e l'approccio del jkd, per cui si legano senza dover modificare granché (cioè si passa bene dalla posizione di guardia del jkd a quel tipo di movimenti).
Ok ma io ti ho chiesto un'altra cosa...
Tanto per continuare a discuterne e vedere se magari vengono fuori cose interessanti, di seguito vi propongo un video di un istruttore americano formato sotto Ted Wong, Rodney Hitchcock, che da anni forma atleti che poi porta a varie competizioni di MMA, insegnando loro comunque il jkd e impostandoli secondo i suoi principi.
considerando che chi porta la tecnica di lotta sia riuscito già ad arrivare a contatto (e quindi è escluso lo sprawl).sei sicuro ;)
1 - porto la mia mano destra sulla nuca avversaria e premo verso il basso, il mio peso è sulla gamba avanzata. Con il braccio sx passo sotto l'ascella dx del mio opponente, e avado ad afferrare il mio polso dx, che sta sulla nuca avversaria. A questo punto ruoto il bacino in senso orario e mi inginocchio. L'opponente quasi finisce ribaltato e a terra, bloccato da questa presa, con me inginocchiato accanto a lui.ottima, io ho spesso fatto difficoltà ad infilare il braccio(il tempo ce lo fa guadagnare lo sprawl "fallito") per farlo passare sotto l'ascella, praticamente credo sia la migliore anche per la transizione a terra, ti ritroveresti in mezza nelson
2 - porto il mio avambraccio dx con forza contro la testa del mio avversario, contemporaneamente ruoto lateralmente e levo la mia gamva avanzata portandola inidietro facendo forza con l'avambraccio controla testa/collo avversario. Variante "jkd": ho il braccio sx libero, viene bene colpire direttamente il fianco dx dell'avversario.la continuazione naturale di uno sprawl in cui l'altro è stato più veloce, mi piace, spesso è l'unica soluzione per rapidità e posizione, certo che è molto forza contro forza, diciamo che da lì si lotta per guadagnarsi lla posizione, importante a mio avviso tenere anche l'attenzione sul'altra gamba, se il maledetto riesce a prenderla ci vanifica tutto il resto
3 - porto il mio braccio dx sopra il braccio dx avversario (che mi sta afferrando la gamba), poi vado a prendere con la mano il retro coscia avversario. A questo punto mi siedo in terra letteralmente, il che fa fare una ribaltata al mio opponente che finisce schienato.questa è perfetta e quasi senza sforzo se l'altro si alza in piedi tenendoci la gamba, ci vuole tempismo. Se l'altro rimane giù è un po' più laboriosa ma comunque ottima, anzi forse in ottica jkd è addirittura migliore, visto che se l'altro si spalma al suol(praticamente sprawwla a sua volta :)) per non farsi ribaltare è alla portata dei colpi.
La 3 è la più complicata IMHO.Probabilmente è anche più problematico se tra i due c'è grossa differenza di peso, anche se lui ha ribaltato gente di 20 chili più pesanti come ridere.
La 1 e la 2, vista la premessa (no time to sprawl), sono abbastanza standard: pressione sulla crapa di chi sta entrando, peso a terra e gioco con la gamba libera.Sì, la premessa era avere l'avversario già addosso, perché ovviamente anche lui, con leggera variante, esegue uno sprawl se il tempismo glielo consente.
Quote1 - porto la mia mano destra sulla nuca avversaria e premo verso il basso, il mio peso è sulla gamba avanzata. Con il braccio sx passo sotto l'ascella dx del mio opponente, e avado ad afferrare il mio polso dx, che sta sulla nuca avversaria. A questo punto ruoto il bacino in senso orario e mi inginocchio. L'opponente quasi finisce ribaltato e a terra, bloccato da questa presa, con me inginocchiato accanto a lui.ottima, io ho spesso fatto difficoltà ad infilare il braccio(il tempo ce lo fa guadagnare lo sprawl "fallito") per farlo passare sotto l'ascella, praticamente credo sia la migliore anche per la transizione a terra, ti ritroveresti in mezza nelsonSpoiler: show
infatti la gamba arretrata è portata molto indietro rispetto all'avversario, bisogna stare attenti durante la rotazione a non avvicinarla.Quote2 - porto il mio avambraccio dx con forza contro la testa del mio avversario, contemporaneamente ruoto lateralmente e levo la mia gamva avanzata portandola inidietro facendo forza con l'avambraccio controla testa/collo avversario. Variante "jkd": ho il braccio sx libero, viene bene colpire direttamente il fianco dx dell'avversario.la continuazione naturale di uno sprawl in cui l'altro è stato più veloce, mi piace, spesso è l'unica soluzione per rapidità e posizione, certo che è molto forza contro forza, diciamo che da lì si lotta per guadagnarsi lla posizione, importante a mio avviso tenere anche l'attenzione sul'altra gamba, se il maledetto riesce a prenderla ci vanifica tutto il resto
Se l'altro rimane molto incassato a volte non avviene il ribaltamento ma comunque l'avversario è schiacciato.Quote3 - porto il mio braccio dx sopra il braccio dx avversario (che mi sta afferrando la gamba), poi vado a prendere con la mano il retro coscia avversario. A questo punto mi siedo in terra letteralmente, il che fa fare una ribaltata al mio opponente che finisce schienato.questa è perfetta e quasi senza sforzo se l'altro si alza in piedi tenendoci la gamba, ci vuole tempismo. Se l'altro rimane giù è un po' più laboriosa ma comunque ottima, anzi forse in ottica jkd è addirittura migliore, visto che se l'altro si spalma al suol(praticamente sprawwla a sua volta :)) per non farsi ribaltare è alla portata dei colpi.
:)
1. | so che nicola non la conosci ma se cerchi su internet la trovi :D |
2. | anche se vista l'ottica jkd è meglio tenerlo lì e picchiarlo |
Credo siano soluzioni analoghe ad alcune che studiamo anche noi.
Ma nelle MMA è consentito torcere il collo?:thsit:
ma è un semi-sprawl...
E' sostanzialmente uguale a quello che insegniamo noi sul SL...
E' sostanzialmente uguale a quello che insegniamo noi sul SL...E' molto simile pure alla mia personale idea sia sul SL che sul DL, in entrambi i casi prima che l'attaccante abbia ottenuto un contatto efficace sulle mie gambe.
Ne ho trovata un'altra, simile soprattutto nella prima parte a quel che abbiamo visto noi; l'avevo descritta all'inizio (passaggio della mano sotto la gamba avversario e azione quasi di "sedersi"):Devi essere molto rapido nel timing, soprattutto per inserirti con le braccia.
è quella mostrata nel primmissimo esempio:
https://www.youtube.com/watch?v=wEtKhy9zHI8 (https://www.youtube.com/watch?v=wEtKhy9zHI8)
1. | Rispetto al più "classico" sprawl... |
Ne ho trovata un'altra, simile soprattutto nella prima parte a quel che abbiamo visto noi; l'avevo descritta all'inizio (passaggio della mano sotto la gamba avversario e azione quasi di "sedersi"):Nel sanda ne esiste una praticamente identica. Funziona soprattutto grazie al fatto che per regolamento non si possono appoggiare le ginocchia a terra quindi quando l'altro ti arriva in sl o anche dl sprawli e cerchi di piazzargli il gomito sulla nuca, con l'altro braccio prendi la coscia internamente o più comunemente esternamente. Spingendogli la testa in basso e tirando con l'altro braccio lo "controproietti" in pratica, lui fa una capriola al tuo lato...Utilizzatissima.
è quella mostrata nel primmissimo esempio:
https://www.youtube.com/watch?v=wEtKhy9zHI8 (https://www.youtube.com/watch?v=wEtKhy9zHI8)
Ti stai unendo ad un business che sta dando risultati sia per il cliente che l’istruttore e recentemente abbiamo avuto una squadra di Maestri e studenti del Jeet Kune Do che sono entrati a far parte di DL. Perché? È la stessa motivazione per tutti quanti, vogliono offrire un grande prodotto e vivere una bella vita.
Il loro marketing a partire dallo spacciarsi come arte di Hollywood è osceno...
https://www.youtube.com/watch?v=IPUWEvvgfoc (https://www.youtube.com/watch?v=IPUWEvvgfoc)