Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #15 on: September 26, 2011, 15:26:25 pm »
0
io lo faccio con due modalità:
1) con guantini leggeri ( tipo paranocche) contatto pieno tutto il corpo tranne la testa, tutti i colpi, le proiezioni, le chiavi ed i soffocamenti

2) con i guantini contatto pieno sul corpo e controllato alla testa, tutti i colpi, le proiezionu, le chiavi ed i soffocamenti

via di mezzo  si fa contatto pieno al corpo e quando l'altro scopre la testa si entra in maniera leggera alla testa per fare vedere all'altro che aveva abbassato la guardia.

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Offline The Spartan

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #16 on: September 26, 2011, 15:26:54 pm »
0
Bolo a JCVD...
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Offline Max

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #17 on: September 26, 2011, 15:27:27 pm »
+1
Su questo dissento...puoi tirare cazzotti al makiwara da crepare i muri ma farlo su un bersaglio vero e mobile è tutta un'altra cosa.
Effettivamente tirare ad un bersaglio che si sposta e riuscire a farlo in modo efficace non è banale e se non lo provi ripetutamente difficilmente ti riuscirà.
E' quello che dico sempre ai miei quando smanacciano invece di provare a far bene i movimenti.

A John ma come si fa a crepare il muro se si colpisce il makiwara?  :sur:

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Offline Darth Dorgius

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #18 on: September 26, 2011, 15:28:33 pm »
0
A John ma come si fa a crepare il muro se si colpisce il makiwara?  :sur:

Spacchi il makiwara che va a finire contro il muro e questo si crepa.

È semplice, no? :sur:
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Offline The Spartan

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #19 on: September 26, 2011, 15:30:31 pm »
0
Nella mia prima palestra era fissato al muro... :vomit:
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Offline Darth Dorgius

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #20 on: September 26, 2011, 15:32:00 pm »
0
Nella mia prima palestra era fissato al muro... :vomit:

Il cosiddetto "makiwara elastico"...

 XD
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Offline Saburo Sakai

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #21 on: September 26, 2011, 15:37:58 pm »
0
Non ti so dire, sinceramente. Io non riesco a tirare un pugno al viso controllato. Abbiamo provato con i guantini da MMA sparring con pugni al viso e... nonostante tirassimo leggeri, non v'era naso che non grondasse sangue. :spruzz:

Oddio... il contatto a pelle si può fare... certo che è rischioso, come mi confermi.

In genere al viso si fa meglio quando l'altro è collaborativo...

Sulla differenza tra bersagli fissi ed in movimento, la cosa è lapalissiana.

Sono due cose diverse e vanno fatte entrambe.  ;)
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Offline Il Tano

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #22 on: September 26, 2011, 15:50:53 pm »
+1
Da noi si fanno differenti tipi di sparring.
Condizionato e libero, tipo "irikumi" o tipo "shiai. In ogni caso non si usano protezioni.

Io sono l'unica "mosca bianca" che usa la conchiglia.

Nel irikumi facciamo contatto al corpo, controllato. Pugni al viso non si possono tirare. Rispetto ai calci, non usando protezioni ai piedi/tibie o caschetti, in generale non si fa contatto.
 
Nello shiai si puó colpire al viso ma senza protezioni, non usiamo neppure i guantini... Quindi praticamente non si colpisce al viso, ne con i pugni che con le gambe. Diventa un lavoro irreale e poco utile.

In generale - non solo da noi ma anche in altri stili e dojo di karate dove ho frequentato / ho visitato - noto una certa intolleranza quasi machista nei confronti delle protezioni, quando al contrario, permetterebbero un maggior contatto e piú onestá nell'allenamento.

E' uno delle tante convinzioni sbagliate, orfane del confronto serio, che funestano le arti marziali.

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Offline nicola

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #23 on: September 26, 2011, 15:54:43 pm »
0
Su questo dissento...puoi tirare cazzotti al makiwara da crepare i muri ma farlo su un bersaglio vero e mobile è tutta un'altra cosa.

"I mattoni non reagiscono."

Chi l'ha detta? XD

e vabeh, ora ti sostituisci pure a me con le citazioni su brus.  XD
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Offline Saburo Sakai

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #24 on: September 26, 2011, 15:55:36 pm »
0

In generale - non solo da noi ma anche in altri stili e dojo di karate dove ho frequentato / ho visitato - noto una certa intolleranza quasi machista nei confronti delle protezioni, quando al contrario, permetterebbero un maggior contatto e piú onestá nell'allenamento.

E' uno delle tante convinzioni sbagliate, orfane del confronto serio, che funestano le arti marziali.

Ecco un punto cruciale... perché permetterebbero una maggiore onestà dell'allenamento ?
Lo spirito viene prima della tecnica.


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Offline Shurei-Kan

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #25 on: September 26, 2011, 15:57:59 pm »
+1
Boh! Non vorrei fare lo sborone di turno (ma mentre scrivo mi accorgo che lo sto già facendo, quindi chiedo scusa), ma io con tutta la mia scarsezzitudine posso colpire al viso un avversario in movimento, in Kumite libero, a tutta velocità e con controllo millimetrico. Non è tanto difficile se si è allenati a farlo.
L'una condizione che mi piace precisare sempre è che: "Per poter controllare, prima bisogna saper fare una cosa ........affondare!"
Poi si può parallelamente cominciare lo studio del controllo.
Confesso che è bellissimo saper scegliere all'ultimo istante se fermarsi prima, sfiorare, toccare appena, o fare il danno desiderato a seconda dei casi.
Ogni tanto ci si può anche sbagliare un pochettino, ma sono i rischi del mestiere.

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Offline Gargoyle

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #26 on: September 26, 2011, 16:03:13 pm »
0
Quote
Boh! Non vorrei fare lo sborone, ma io con tutta la mia scarsezzitudine posso colpire al viso un avversario in movimento, in Kumite libero, a tutta velocità e con controllo millimetrico. Non è tanto difficile se si è allenati a farlo.

dall'alto della mia altrettanta scarsezzitudine mi permetto di commentare:
dipende dal fine che uno si pone

se l'idea è di portare un colpo per guadagnare un punto in gara, il controllo ci sta e ci deve essere, e in quest'ottica la protezioni sono solo una sicurezza in più

ma se parliamo di contatto pieno, dove si va a ricercare il ko dell'avversario, certo, magari non in allenamento durante lo sparring, ma ci si allena comunque a questo fine per le gare, ci vuole il contatto e ci voglione le protezioni, eccome!
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Offline Max

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #27 on: September 26, 2011, 16:07:15 pm »
0
Boh! Non vorrei fare lo sborone di turno (ma mentre scrivo mi accorgo che lo sto già facendo, quindi chiedo scusa), ma io con tutta la mia scarsezzitudine posso colpire al viso un avversario in movimento, in Kumite libero, a tutta velocità e con controllo millimetrico. Non è tanto difficile se si è allenati a farlo.
L'una condizione che mi piace precisare sempre è che: "Per poter controllare, prima bisogna saper fare una cosa ........affondare!"
Poi si può parallelamente cominciare lo studio del controllo.
Confesso che è bellissimo saper scegliere all'ultimo istante se fermarsi prima, sfiorare, toccare appena, o fare il danno desiderato a seconda dei casi.
Ogni tanto ci si può anche sbagliare un pochettino, ma sono i rischi del mestiere.
Ovviamente, ma devi allenarti ...
Tirare senza protezioni è effettivamente pericoloso ma se si ha controllo i danni si possono limitare ma qualche manata in faccia la si prende di sicuro (anche pedate).

Rispetto alla "onesta dell'allenamento" direi che se non tocchi mai rimarrà sempre una cosa del tipo: "Ti avrei colpito" "Ti avrei parato" e alla fine nessuno dei due impara nulla. Il toccare trasmette il messaggio.

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Offline Darth Dorgius

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #28 on: September 26, 2011, 16:09:34 pm »
+1
Il toccare trasmette il messaggio.

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Offline Il Tano

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #29 on: September 26, 2011, 16:09:48 pm »
+1

In generale - non solo da noi ma anche in altri stili e dojo di karate dove ho frequentato / ho visitato - noto una certa intolleranza quasi machista nei confronti delle protezioni, quando al contrario, permetterebbero un maggior contatto e piú onestá nell'allenamento.

E' uno delle tante convinzioni sbagliate, orfane del confronto serio, che funestano le arti marziali.

Ecco un punto cruciale... perché permetterebbero una maggiore onestà dell'allenamento ?

Perché la botta che prendi in uno sparring con protezioni, che non ti "danneggia" ma ti da un bello scossone o contraccolpo, ti riporta sulla terra rispetto a ció che conviene o non conviene fare.

Non toccare al viso, o uno skin touch o contatto troppo controllato non pemette provare quel "trauma" o "castigo", che non intedo a livello fisico ma piuttosto a livello mentale/morale, che risulta dall'ever impostato male il combattimento o crea delle dinamiche poco realistiche...

Quante volte hai visto o sei arrivato al viso con contatto molto controllato e l'altro che non apprezza il tuo gesto, risponde come se niente fosse?

Proprio l'altro giorno stavo giocando a fare shiai con una ragazza... le faccio un kizami fulminante alla faccia, con totale controllo e senza contatto... lei di tutta risposata continua la sua azione, mantiene la faccina ben vicino al mio pugno, senza preoccuparsi di tenere un minimo di guardia, e mi risponde con un gyako allo stomaco. Ecco... se avessi potuto anche solo "appoggiarglielo" ( :=) fate i bboni) sul naso o sulla fronte o sul mento... con contatto ma sempre molto controllato... avrebbe capito che meglio la situazione