A raffica/fermoimmagine

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Re:A raffica/fermoimmagine
« Reply #90 on: April 27, 2011, 17:33:50 pm »
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La lunghezza dei tempi, credo sia proporzionale alla difficoltà della materia studiata.
Messi assieme una serie di fattori, dal tempo, al punto d'impatto preciso, alla perfetta impostazione di braccio, pugno, tronco, gambe eccetera, un pugno può essere del tutto distruttivo, ma perseguire quel risultato richiede tutti quei fattori, non solo alcuni.
Lo stesso pugno, privo di alcune delle componenti di cui sopra, può provocare un Ko, fare un occhio nero, ottenere un risultato pratico e utile ugualmente (il cattivone se la da a gambe) ma per sfondare il teschio, è necessario un pugno strutturalmente perfetto, che arrivi con l'intenzione massima, che colpisca esattamente in quel momento in cui l'avversario non è pronto, perchè sta inspirando, perchè tutto quello che vuoi, allora dovrò lavorare su quel pugno perfetto per un tempo che sarà inevitabilmente pi lungo e senza alcuna garanzia rispetto al traguardo, perchè non tutti hanno le stesse qualità e possibilità.
Si dice sempre che i nostri pugni sono più difficili ma che sono mortalmente più distruttivi. Eppure io ho lavorato con un campione di Boxe e ti garantisco che c'è tanta, ma tanta roba in un cross. Intenzione, precisione e tempo e quant'altro sono studiati molto bene anche negli SDC. L'esperienza dei vecchi che con la tecnica sublime riescono a girare e a tenere a bada i giovani non è solo una nostra prerogativa.

quoto il discorso di ryujin
personalmente ricerco quegli esercizi che mi danno capacità,qualità e applicabilità direttamente e senza dover pensare ad un milione di cose, esercizi che più li pratichi e meno ti fanno pensare.
Soprattutto dobbiamo considerare che un gesto tecnico di qualunque natura viene appreso in un tempo comunque relativamente breve, e che poi viene perfezionato nel corso del tempo.
Contrariamente, a volte in certi dojo ci si allena in gesti che fuori dal contesto preordinato non vengono mai, nemmeno lontanamente e nemmeno dopo anni di allenamento.
A nessuno viene in mente che... forse forse... non funzionano.
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Re:A raffica/fermoimmagine
« Reply #91 on: April 27, 2011, 17:36:47 pm »
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Sto rivalutando Yoshitaka, ma davvero tanto :-\
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Re:A raffica/fermoimmagine
« Reply #92 on: April 28, 2011, 09:29:58 am »
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a volte non capisco i karateka.. :)
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Re:A raffica/fermoimmagine
« Reply #93 on: April 28, 2011, 09:31:29 am »
0
Ryujin, non credo serva dirti che sono d'accordo con te ;)
Infatti non pongo proprio per nulla la questione del meglio o peggio, sò bene quanto male possa fare un pugile :)
Quello che sottolineo è che, la tal tecnica, per ottenere, laddove ci si dovesse riuscire, l'effetto prefissato, necessita di caratteristiche che devono essere tutte presenti senza eccezioni, cosa che, per la natura della tecnica stessa, rende necessario un percorso più lungo e faticoso rispetto ad altre cose.
Poi è pur vero che, allo stesso modo di un ariete lungo 10 mt rispetto ad uno lungo 6 mt, il colpo con una maggiore catena cinetica e che maggiormente coinvolge le parti del corpo in quell'unica direzione, può sortire effetti più distruttivi, ma questa è solo fisica. ;)
Ribadisco che, se voglio stendere il cattivone, mi alleno a centrarlo bene, se il mio intento è di romperlo o ammazzarlo, dovrò assumere maggiori cautele, perchè presumibilmente avrà un istinto di sopravvivenza, quindi dovrò disporre di un colpo che mi dia maggiori probabilità di essere sufficiente a quello scopo.
Ma questo non significa voler vendere l'arma definitiva agli ingenui nuovi allievi, non significa poter accampare la scusa del colpo letale per poter dire "se non fosse così rischioso per te mi confronterei volentieri" e vaccate simili, perchè se sono così tecnico da poterti ammazzare, significa che ho un altrettanto eccellente controllo, quindi sono anche nella possibilità di variare l'intensità dei miei colpi, per cui le scuse restano sempre e solo scuse. ;)
Sapere se e come si possono provocare danni seri, sapere se e in quanti modi si può ammazzare qualcuno, non significa essere capaci di farlo, per parte mia significa non rischiare di farlo per sbaglio (se lo faccio è perchè lo volevo fare proprio perchè conosco quel possibile esito) ritrovandosi poi con tutti i vari "non credevo....non sapevo....non volevo...".
Cito dall'Aikido, disciplina mutuata dal Daito Ryu, nella quale Ueshiba ha potuto sintetizzare la maniera di "dissuadere" proprio grazie alla enorme perizia nell'arte di "rompere".
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Re:A raffica/fermoimmagine
« Reply #94 on: April 28, 2011, 11:07:52 am »
0
a volte non capisco i karateka.. :)
Perchè?

Ryujin, non credo serva dirti che sono d'accordo con te ;)
Infatti non pongo proprio per nulla la questione del meglio o peggio, sò bene quanto male possa fare un pugile :)
Quello che sottolineo è che, la tal tecnica, per ottenere, laddove ci si dovesse riuscire, l'effetto prefissato, necessita di caratteristiche che devono essere tutte presenti senza eccezioni, cosa che, per la natura della tecnica stessa, rende necessario un percorso più lungo e faticoso rispetto ad altre cose.
Poi è pur vero che, allo stesso modo di un ariete lungo 10 mt rispetto ad uno lungo 6 mt, il colpo con una maggiore catena cinetica e che maggiormente coinvolge le parti del corpo in quell'unica direzione, può sortire effetti più distruttivi, ma questa è solo fisica. ;)
Ribadisco che, se voglio stendere il cattivone, mi alleno a centrarlo bene, se il mio intento è di romperlo o ammazzarlo, dovrò assumere maggiori cautele, perchè presumibilmente avrà un istinto di sopravvivenza, quindi dovrò disporre di un colpo che mi dia maggiori probabilità di essere sufficiente a quello scopo.
Ma questo non significa voler vendere l'arma definitiva agli ingenui nuovi allievi, non significa poter accampare la scusa del colpo letale per poter dire "se non fosse così rischioso per te mi confronterei volentieri" e vaccate simili, perchè se sono così tecnico da poterti ammazzare, significa che ho un altrettanto eccellente controllo, quindi sono anche nella possibilità di variare l'intensità dei miei colpi, per cui le scuse restano sempre e solo scuse. ;)
Sapere se e come si possono provocare danni seri, sapere se e in quanti modi si può ammazzare qualcuno, non significa essere capaci di farlo, per parte mia significa non rischiare di farlo per sbaglio (se lo faccio è perchè lo volevo fare proprio perchè conosco quel possibile esito) ritrovandosi poi con tutti i vari "non credevo....non sapevo....non volevo...".
Cito dall'Aikido, disciplina mutuata dal Daito Ryu, nella quale Ueshiba ha potuto sintetizzare la maniera di "dissuadere" proprio grazie alla enorme perizia nell'arte di "rompere".
Tutto giusto, ma...
ma anche il destro della Boxe coinvolge tutto il corpo, altrochè!
La statistica che un gyaku tsuki da maggiori possibilità di un destro come la ricavi?
Per me non è questione di maggior potenza ma di situazione (spazio, tempo, posizione, tipo di avversario).
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Re:A raffica/fermoimmagine
« Reply #95 on: April 28, 2011, 11:18:55 am »
0
a volte non capisco i karateka.. :)
Perchè?


perchè se avessi tutti i dubbi su quello che pratico come quello che leggo qui sul forum,io avrei già cambiato disciplina da un pezzo...
invece voi siete piacevolmente testardi  :)
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Re:A raffica/fermoimmagine
« Reply #96 on: April 28, 2011, 11:54:28 am »
+1
a volte non capisco i karateka.. :)
Perchè?


perchè se avessi tutti i dubbi su quello che pratico come quello che leggo qui sul forum,io avrei già cambiato disciplina da un pezzo...
invece voi siete piacevolmente testardi  :)
Assoluamente no :nono:
Il Karate è una disciplina bellissima e ha degli strumenti di un'efficacia eccezionale, ma come ogni opera dell'intelletto dell'uomo è per definizione imperfetta e migliorabile.
La ricerca, il dubbio, l'evoluzione sono alla base della sopravvivenza, mentre ciò che non si adatta muore.
E' una legge naturale.

Ciò che è perfetto e immutabile appartiene al mondo divino per chi ci crede, ed è appunto una questione di fede.
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Re:A raffica/fermoimmagine
« Reply #97 on: April 28, 2011, 12:45:50 pm »
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Tutto giusto, ma...
ma anche il destro della Boxe coinvolge tutto il corpo, altrochè!
La statistica che un gyaku tsuki da maggiori possibilità di un destro come la ricavi?
Per me non è questione di maggior potenza ma di situazione (spazio, tempo, posizione, tipo di avversario).
Sai che mi riferisco....fra gli altri.....non certo al gyaku 8) 8) :whistle:
Ma non voglio essere io a far ripartire una discussione infinita su un solo pugno :halo: :halo: :halo: :gh:
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Re:A raffica/fermoimmagine
« Reply #98 on: April 28, 2011, 12:59:07 pm »
0
Ah... XD

Comunque secondo me la discriminante sulla fattibilità di una tecnica è la seguente: ci sono certamente tecniche, anzi in realtà lo sono tutte, che necessitano di tempo per essere perfezionate. Tuttavia nel frattempo che ci si lavora, già nel giro di relativamente poco tempo devono essere utilizzabili pur in modo impreciso e approssimativo. Un low kick / gedan mawashi inizia a fare male già dopo qualche mese, poi ci vorrà certamente una vita per renderlo perfetto e devastante.
Io di BJJ non so praticamente una mazza, ma appena in kumite uno mi offre la schiena 2 su 3 lo fotto con il mio mata leao amorfo e terribile (nel senso di inguardabile e impreciso).

Tecniche o comunque sequenze / strategie che dopo 10 anni di studio ancora non escono nemmeno col piffero non c'è motivo che debbano improvvisamente iniziare a funzionare dopo 20 o 30.

Proprio per questo sto rivalutando Yoshitaka, che fece del kumite il proprio banco di prova e che guarda caso si incentrò sullo studio di dinamiche utilizzate e utilizzabili davvero, sia dagli esperti in maniera sublime che dai principianti seppure in maniera abbozzata.
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Re:A raffica/fermoimmagine
« Reply #99 on: April 28, 2011, 13:17:40 pm »
0
Yoshitaka Funakoshi, a detta di moltissimi, compreso Kase Sensei, era un vero genio del Karate, un talento puro, certamente fù un innovatore, così come altrettanto certamente, la sua opera rimase incompiuta a causa della morte prematura.
A mio avviso ci sono due lati negativi se si pensa a Gigo, uno direttamente imputabile a lui e l'altro no.
Il primo è la sua propensione allo Striking, cosa che ha molto penalizzato la fase di lotta, le leve e le proiezioni, ma penso anche che appunto abbia avuto poco tempo, forse se ne sarebbe anche occupato in seguito, diciamo che questa sua predilezione ha tramutato in semplici passaggi molte belle tecniche corpo a corpo in parecchi kata.
l'altra nota negativa è riferita a chi lo ha semplicemente emulato, copiando i suoi movimenti senza capirne il senso, trasmettendoli agli allievi senza averli compresi, con il fatidico "è così perchè lui lo faceva così" e aprendo la strada a derive che poco amo del Karate.

Per quello che riguarda i tempi, Ryujin ha ragione, ma occorre filtrare con l'epoca in cui viviamo.
La cosa che ti richiede 10 anni (e che giustamente ti instilla dubbi) laddove tu frequentassi un Dojo quotidianamente, per 5/6 ore al giorno, senza sconti e senza complimenti, probabilmente ti richiederebbe 1 solo anno ;)
Se l'insegnante competente e onesto, che insegna solo ciò che davvero conosce, ti addestra al tal colpo.....colpendoti, di sicuro impiegherai meno tempo a capire di cosa si tratta, non fosse altro che per autoconservazione ;)
Insomma, ogni cosa va riportata al contesto e non assolutizzata.
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« Reply #100 on: April 28, 2011, 13:54:56 pm »
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Il primo è la sua propensione allo Striking, cosa che ha molto penalizzato la fase di lotta, le leve e le proiezioni

Non è che forse avesse più che altro voluto valorizzare quello che più caratterizzava la sua arte rispetto a quelle giapponesi, i punti di forza...

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Re:A raffica/fermoimmagine
« Reply #101 on: April 28, 2011, 13:59:39 pm »
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a volte non capisco i karateka.. :)
Perchè?


perchè se avessi tutti i dubbi su quello che pratico come quello che leggo qui sul forum,io avrei già cambiato disciplina da un pezzo...
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La ricerca, il dubbio, l'evoluzione sono alla base della sopravvivenza, mentre ciò che non si adatta muore.
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ma certo,
la mia era partita come battuta...  :)
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Re:A raffica/fermoimmagine
« Reply #102 on: April 28, 2011, 14:08:27 pm »
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Il primo è la sua propensione allo Striking, cosa che ha molto penalizzato la fase di lotta, le leve e le proiezioni

Non è che forse avesse più che altro voluto valorizzare quello che più caratterizzava la sua arte rispetto a quelle giapponesi, i punti di forza...
:thsit: :=)

Yoshitaka Funakoshi, a detta di moltissimi, compreso Kase Sensei, era un vero genio del Karate, un talento puro, certamente fù un innovatore, così come altrettanto certamente, la sua opera rimase incompiuta a causa della morte prematura.
A mio avviso ci sono due lati negativi se si pensa a Gigo, uno direttamente imputabile a lui e l'altro no.
Il primo è la sua propensione allo Striking, cosa che ha molto penalizzato la fase di lotta, le leve e le proiezioni, ma penso anche che appunto abbia avuto poco tempo, forse se ne sarebbe anche occupato in seguito, diciamo che questa sua predilezione ha tramutato in semplici passaggi molte belle tecniche corpo a corpo in parecchi kata.
l'altra nota negativa è riferita a chi lo ha semplicemente emulato, copiando i suoi movimenti senza capirne il senso, trasmettendoli agli allievi senza averli compresi, con il fatidico "è così perchè lui lo faceva così" e aprendo la strada a derive che poco amo del Karate.

Per quello che riguarda i tempi, Ryujin ha ragione, ma occorre filtrare con l'epoca in cui viviamo.
La cosa che ti richiede 10 anni (e che giustamente ti instilla dubbi) laddove tu frequentassi un Dojo quotidianamente, per 5/6 ore al giorno, senza sconti e senza complimenti, probabilmente ti richiederebbe 1 solo anno ;)
Se l'insegnante competente e onesto, che insegna solo ciò che davvero conosce, ti addestra al tal colpo.....colpendoti, di sicuro impiegherai meno tempo a capire di cosa si tratta, non fosse altro che per autoconservazione ;)
Insomma, ogni cosa va riportata al contesto e non assolutizzata.
Una volta Miura sensei ci parlò dell'aspetto "monte ore", dicendo che lui stesso prima credeva molto nell'accumulo di ore, ma che aveva capito di essersi sbagliato. Disse che invece non è tanto la quantità di ore dedicate ad essere importante ma, rimanendo naturalmente entro un minimo sindacale accessibile anche ai dopolavoristi, la qualità dell'allenamento.

Cosa confermata anche dalla scienza. Se ti alleni seriamente, alla fine della seconda ora sei già bello che stramazzato, e comunque non hai più lucidità per apprendere un movimento, che al contrario esegui male a causa della spossatezza, di fatto insegnando al corpo uno schema motorio errato. Non a caso al giorno d'oggi è noto che le tecniche complesse vadano apprese solo da freschi in ogni campo, marziale o sportivo che sia.
Per non parlare dei tempi di recupero fondamentali per migliorare le prestazioni. L'allenamento alla morte distrugge il corpo ed è solo un mezzo di autocompiacimento, frutto dell'ignoranza del fatto che dopo l'allenamento è solo con il riposo che entrano correttamente in funzione i cosiddetti meccanisimi di adattamento.

Inoltre attenzione che pur con 5 / 6 ore a settimana da karateka dopolavorista il gedan mawashi geri funziona comunque.
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Re:A raffica/fermoimmagine
« Reply #103 on: April 28, 2011, 14:20:25 pm »
0
Cosa confermata anche dalla scienza. Se ti alleni seriamente, alla fine della seconda ora sei già bello che stramazzato, e comunque non hai più lucidità per apprendere un movimento, che al contrario esegui male a causa della spossatezza, di fatto insegnando al corpo uno schema motorio errato. Non a caso al giorno d'oggi è noto che le tecniche complesse vadano apprese solo da freschi in ogni campo, marziale o sportivo che sia.
Per non parlare dei tempi di recupero fondamentali per migliorare le prestazioni. L'allenamento alla morte distrugge il corpo ed è solo un mezzo di autocompiacimento, frutto dell'ignoranza del fatto che dopo l'allenamento è solo con il riposo che entrano correttamente in funzione i cosiddetti meccanisimi di adattamento.

eppure tradizionalmente a volte si cerca proprio di far stancare il corpo in modo che da solo si correggano cere posture, eviti di coinvolgere muscoli non necessari ecc... Forse perchè certe cose è impossibile insegnarle se non facendo fare certe esperienze. Chiaramente in tutto ci deve poi essere la giusta misura.

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Re:A raffica/fermoimmagine
« Reply #104 on: April 28, 2011, 14:25:41 pm »
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Inoltre attenzione che pur con 5 / 6 ore a settimana da karateka dopolavorista il gedan mawashi geri funziona comunque.

ma com'è che nomini sempre sto calcio?
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