Bambini e Videogames: non abbassiamo la guardia!

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Bambini e Videogames: non abbassiamo la guardia!
« on: July 20, 2012, 13:36:29 pm »
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Questa discussione è originariamente nata da un post di cooks nel topic dedicato al videogioco "Homefront", ma siccome sembrava abbastanza interessante da meritare uno spazio proprio (e con "Homefront" c'entrava come i cavoli a merenda), ho pensato di traslarla qui:

Sullo scandalo del contenuto violento, ci sarebbe da affrontare il discorso anche su altri media (film e fumetti).
Sono abbastanza dell'idea che specie su certi giochi,  sia giusto imporre un divieto ai minori.
Vedo l'effetto di Battlefield 3 e Modern Warfare su mio cuginetto di 9 anni: è totalmente rincoglionito e ormai è convinto che ammazzare al gente in certi casi sia una cosa abbastanza normale. Per non dire che approccio disinvolto vorrebbe avere alle armi da fuoco. Il problema è nei genitori, ovvio, che noncuranti della questione, hanno regalato a natale PS3 e la lista dei giochi che lui chiedeva, senza manco sapere di cosa si trattasse. E non lo sorvegliano quando gioca.

In generale però non condivido neanche i telefilm/film/giochi in cui, laddove dovrebbe, non muore mai nessuno un esempio su tutti il telefim di A-Team. Se fai passare il messaggio che sparando decine di caricatori nessuno muore e quindi non c'è il male si fa più danno che a mostrar loro il D-Day di Salvate il Soldato Ryan.
Spesso la playstation è un modo per parcheggiare il bimbo e poter stare un po in pace.

Questa che descrivi è purtroppo una situazione assai diffusa oggigiorno.

Il Col. Grossman* sostiene che è un dovere per i genitori di un bambino impedire che venga a contatto troppo precocemente con rappresentazioni troppo verosimili di atti di violenza (o di sesso) attraverso la TV, il cinema o i videogiochi.

Questo perché non solo un bambino di 9 anni, come tuo cugino, non è in grado di contestualizzare ed elaborare razionalmente quello che sta vedendo (e quindi si fa idee erronee su tutta una serie di cose); ci sono studi medici che indicano che esposizioni prolungate e troppo precoci a immagini di violenza verosimile possono indurre veri e propri danni e disturbi cognitivi nei bambini.

Disturbi come una diminuita capacità di pensiero logico, di concentrazione, ecc.
Compensata però (si fa per dire) da un incremento dell'aggressività e dalla propensione ad atti violenti.

Un intero capitolo del celebre libro "On Combat" è dedicato SOLO a questo importante problema, divenuto ancora più insidioso in quanto alla TV ed al cinematografo, su cui è relativamente facile per gli adulti non rincoglioniti esercitare forme di controllo, si è aggiunto il medium dei videogames.

E di videogames, troppi "adulti" con figli non sanno e non capiscono un ca##o, per farla breve.
Quindi lasciano la cosa completamente nelle mani dei figli, i quali ovviamente, più sono giovani, e più si fanno influenzare da quello che "altri" (amici, compagni di scuola, negozianti, pubblicità) gli dicono di comprare.

E non stiamo più parlando dei VG di venti anni fa, tipo il primo DOOM, dove i personaggi erano poco più che ammassi di pixel colorati, ma di roba tipo Battlefield 3, Modern Fuffaware ed altri, dove esseri umani sono ormai rappresentati in maniera graficamente verosimile (che poi si muovano come zombie deficenti per colpa di cattive AI, è un altro discorso).


PS: certo che vedendo e sentendoo praticamente tutti i giorni di codeste cose, penso dovrei seriamente cercare di propormi come consulente (15 anni di esperienza nel settore!) per genitori gnurant in materia di VG, così invece di fare il laureato disoccupato morto di fame...  :pla:


* Che per chi non lo conoscesse è anche un laureato in psicologia.

Una precisazione: il sottoscritto una volta (tipo dieci anni fa) faceva parte di quei videogiocatori che, sulla scia di sopravvalutati personaggi tipo il Bittanti, sostenevano che i videogiochi non facevano male e che chi suggerisse correlazioni tra VG e violenza e similia sbagliasse.

E invece, mi sbagliavo io.

Premesso che stiamo parlando di fenomeni complessi (gran numero di elementi ed interagenti tra di loro) ed a carattere statistico, per cui non si può dire nulla di più che (per esempio) "su 1000 individui esposti a contenuti mediali violenti, 3-5 sviluppano dei disturbi del comportamento/apprendimento/ecc.", la correlazione sembra proprio che ci sia.

E non ha senso prendere gente che adesso ha 30-35 anni come esempio del fatto che "i videogiochi non fanno male perché a noi non hanno fatto male", perché la roba che si gioca oggigiorno non è paragonabile a quella di allora, e l'età a cui si inizia a videogiocare si è sicuramente abbassata (poi ci sarebbe anche da considerare come è cambiata la società nel suo insieme, nel frattempo).
Qui stava un errore fondamentale di chi, come me al tempo, frignava ad ogni articolo di giornale che riportava voci (a volte infondate o scorrette, c'è da dire anche questo) sulla cattiva influenza dei VG sui più giovani.


Quello che posso dire, in conclusione, è che per il mio pargolo, che forse tra qualche anno inizierà a interessarsi al giochi per il pc (spero il meno possibile), non intendo lasciare le cose al caso (e tantomeno a qualche pubblicitario figlio di p...): almeno finché è in casa nostra, giocherà solo a quello che IO conosco, approvo e deciderò di fargli giocare, e nient'altro.

E se proprio verrà fuori che gli piace stare davanti al PC, preferirei di gran lunga che fosse per imparare un linguaggio di programmazione o l'XHTML, piuttosto che a fare i """giochini""".   :=)

Interessante. Anche se a mio avviso tutto sta al complesso dell'educazione che si riceve dai genitori, se il bimbo è abbandonato elaborerà i VG, ma anche tutto il resto, in modi che possono deviare dal "giusto" se invece è seguito si possono apportare correttori in corso d'opera e mantenerlo nel "giusto".
Detto questo aggiungo che sono del parere che prima un bimbo dovrebbe imparare a giocare con la fantasia e solo dopo usare i VG e i giocattoli tecnologici e/o elaborati.
« Last Edit: July 20, 2012, 13:43:25 pm by Kilik »

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Re:Bambini e Videogames: non abbassiamo la guardia!
« Reply #1 on: July 20, 2012, 13:59:29 pm »
+1
In generale però non condivido neanche i telefilm/film/giochi in cui, laddove dovrebbe, non muore mai nessuno un esempio su tutti il telefim di A-Team.

Nell'intera serie dell'A-team mi risulta che figurino in tutto 3 morti ammazzati, ma mai in effetti per mano dei quattro protagonisti. Era uno shot televisivo per famiglie di quelli vecchia scuola, quindi ovviamente violenza ridotta al minimo ed un bel chissenefotte circa la verosimiglianza del tutto, che l'obiettivo era divertire, e la parola "realismo" non era di casa.

Immagino quindi che non ti piacciano nemmeno le scazzottate dei vecchi film con Bud Spencer e Terence Hill, visto che, in palese violazione della realtà, non volano via denti, non si rompono nasi, non schizza sangue e non si spezzano ossa e nessuno, in generale da mai l'impressione di farsi male SUL SERIO.

Quote
Se fai passare il messaggio che sparando decine di caricatori nessuno muore e quindi non c'è il male si fa più danno che a mostrar loro il D-Day di Salvate il Soldato Ryan.

L' A- team, proprio per come è realizzato, è uno show che va bene anche per i bambini delle elementari, mentre lo stesso non si può dire di "Saving Private Ryan" che necessita di diversi anni in più prima di essere "metabolizzato" a dovere.
Non sono assolutamente (sic) daccordo a mettere le due cose sullo stesso piano.

Quote
Spesso la playstation è un modo per parcheggiare il bimbo e poter stare un po in pace.

I nostri figli vengono, fin da piccoli, già parcheggiati per ore al giorno a scuola, poi magari a nuoto, a tennis o all'oratorio, poi magari da qualche amico, e quando rientrano a casa non si meritano di trovare almeno un genitore che gli presti attenzione?
A quello che ha da dire, a quello che ha fatto, al videogioco che ha per le mani?
Fare bene il genitore è fatico da sempre, e "parcheggiare" i pargoli davanti alla TV/PC/console è una cosa che dovrebbe accadere il meno possibile.

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Re:Bambini e Videogames: non abbassiamo la guardia!
« Reply #2 on: July 20, 2012, 14:07:52 pm »
+2
Io sono di una "scuola" un po' particolare: gioco assieme a mio figlio ad Assassins Creed, per esempio, accertandomi di essere io ad introdurlo in certe cose.

Questa mia scelta deriva dall'idea che comunque si troverà a contatto con queste cose e in maniera molto precoce: insomma, piuttosto che venga a contatto con la violenza di AC a casa di un amichetto a giocare di nascosto, preferisco agire d'anticipo in questo modo.

Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Re:Bambini e Videogames: non abbassiamo la guardia!
« Reply #3 on: July 20, 2012, 14:12:06 pm »
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In generale però non condivido neanche i telefilm/film/giochi in cui, laddove dovrebbe, non muore mai nessuno un esempio su tutti il telefim di A-Team.

Nell'intera serie dell'A-team mi risulta che figurino in tutto 3 morti ammazzati, ma mai in effetti per mano dei quattro protagonisti. Era uno shot televisivo per famiglie di quelli vecchia scuola, quindi ovviamente violenza ridotta al minimo ed un bel chissenefotte circa la verosimiglianza del tutto, che l'obiettivo era divertire, e la parola "realismo" non era di casa.

Immagino quindi che non ti piacciano nemmeno le scazzottate dei vecchi film con Bud Spencer e Terence Hill, visto che, in palese violazione della realtà, non volano via denti, non si rompono nasi, non schizza sangue e non si spezzano ossa e nessuno, in generale da mai l'impressione di farsi male SUL SERIO.
Beh di denti nei film di Bud e Terence, miti assoluti, ne saltano e parecchi, e i morti ci sono, non certo in quantità industriale ma quel che basta per un film leggero adatto a tutti.


Quote
Se fai passare il messaggio che sparando decine di caricatori nessuno muore e quindi non c'è il male si fa più danno che a mostrar loro il D-Day di Salvate il Soldato Ryan.

L' A- team, proprio per come è realizzato, è uno show che va bene anche per i bambini delle elementari, mentre lo stesso non si può dire di "Saving Private Ryan" che necessita di diversi anni in più prima di essere "metabolizzato" a dovere.
Non sono assolutamente (sic) daccordo a mettere le due cose sullo stesso piano.

Io infatti li accomunavo proprio perchè a mio avviso mostrati ad un bimbo da solo e senza spiegazioni fanno danni entrambe

Quote
Spesso la playstation è un modo per parcheggiare il bimbo e poter stare un po in pace.

I nostri figli vengono, fin da piccoli, già parcheggiati per ore al giorno a scuola, poi magari a nuoto, a tennis o all'oratorio, poi magari da qualche amico, e quando rientrano a casa non si meritano di trovare almeno un genitore che gli presti attenzione?
A quello che ha da dire, a quello che ha fatto, al videogioco che ha per le mani?
Fare bene il genitore è fatico da sempre, e "parcheggiare" i pargoli davanti alla TV/PC/console è una cosa che dovrebbe accadere il meno possibile.
Concordo, anche se in teoria le attività in mezzo agli altri[1] sono da considerarsi educative e utili mentre "l'abbandono" davanti al surrogato di Tata/Genitore/Educatore come possono essere VG/TV etc etc rischiano di creare danni.
Che fare il genitore sia arduo è straverissimo e concordo che il parcheggio debba essere limitato e anzi a mio avviso ogni attività andrebbe prima fatta insieme al figlio per indirizzarlo e poi delegata, sempre controllando ovviamente.
 1. Scuola, Palestra Oratorio ... no l'oratorio no lo elimino

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Re:Bambini e Videogames: non abbassiamo la guardia!
« Reply #4 on: July 20, 2012, 14:13:24 pm »
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Io sono di una "scuola" un po' particolare: gioco assieme a mio figlio ad Assassins Creed, per esempio, accertandomi di essere io ad introdurlo in certe cose.

Questa mia scelta deriva dall'idea che comunque si troverà a contatto con queste cose e in maniera molto precoce: insomma, piuttosto che venga a contatto con la violenza di AC a casa di un amichetto a giocare di nascosto, preferisco agire d'anticipo in questo modo.
Come già risposto[1] straquoto
 1. Non vale io scrivo papiri e tu mi fotti con poche righe sul tempo


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Offline cooks71

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Re:Bambini e Videogames: non abbassiamo la guardia!
« Reply #5 on: July 20, 2012, 14:46:35 pm »
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Mia figlia la sto avvicinando ai giochi di guida e tra poco ai platform con giochi adatti alla sua età.
Perchè sono convintissimo dello sviluppo della coordinazione occhio/mano con i videogiochi e di ragionare per "obbiettivi".
ma gioca sempre con me presente. E per fortuna, al momento, dopo 10 minuti si stanca e vuole fare altro.

Giochi FPS realistici non ne ha mai visto un nemmeno un fotogramma, ha poco meno di 3 anni.

Sinceramente vorrei che avesse qualche anno in più per comprendere certe cose. Sia simulate, e se dimostra attitudine e responsabilità, sia vere.

Poi va da suo cuginetto (è confinante con casa nostra) che evidentemente ha delle Softair e mi torna a casa che fa il gesto di scarrellare una pistola...  :grrr: Ho già parlato al cuginetto di evitare di "giocare" con lei con certe cose.

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Re:Bambini e Videogames: non abbassiamo la guardia!
« Reply #6 on: July 20, 2012, 14:50:06 pm »
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Poi va da suo cuginetto (è confinante con casa nostra) che evidentemente ha delle Softair e mi torna a casa che fa il gesto di scarrellare una pistola...  :grrr: Ho già parlato al cuginetto di evitare di "giocare" con lei con certe cose.

Vedrai come tornerà a casa dalla scuola materna...


 :'(
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Re:Bambini e Videogames: non abbassiamo la guardia!
« Reply #7 on: July 20, 2012, 14:51:38 pm »
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Come detto io sono di questo parere:
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Detto questo aggiungo che sono del parere che prima un bimbo dovrebbe imparare a giocare con la fantasia e solo dopo usare i VG e i giocattoli tecnologici e/o elaborati.

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Offline Darth Dorgius

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« Reply #8 on: July 20, 2012, 14:54:40 pm »
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Sacrosanto!

Fra l'altro, non so se c'entri il fatto che ci siano comunque adulti che introducono, ma anche il mio piccolo si stufa abbastanza presto e poi preferisce emulare i giochi dal vivo.

Tipo a Buzz: prima ci gioca 10 minuti, poi per mezz'ora chiede di giocare a Buzz virtualmente, in modalità "io faccio una domanda a te e tu una domanda a me". XD
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Offline Max

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« Reply #9 on: July 20, 2012, 14:56:56 pm »
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Ottimo.
Il mio ancora non chiede, ha solo un anno e mezzo ... o meglio di sicuro chiede ma io ancora non parlo la sua lingua :)


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Offline Ale_ale

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Re:Bambini e Videogames: non abbassiamo la guardia!
« Reply #10 on: July 20, 2012, 15:01:54 pm »
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Questa mia scelta deriva dall'idea che comunque si troverà a contatto con queste cose e in maniera molto precoce: insomma, piuttosto che venga a contatto con la violenza di AC a casa di un amichetto a giocare di nascosto, preferisco agire d'anticipo in questo modo.

ma se ti vede passare armato per andare ad allenarti, non penserà che invece stai per andare in missione come assassino?  XD

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Offline Ale_ale

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Re:Bambini e Videogames: non abbassiamo la guardia!
« Reply #11 on: July 20, 2012, 15:12:36 pm »
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Una precisazione: il sottoscritto una volta (tipo dieci anni fa) faceva parte di quei videogiocatori che, sulla scia di sopravvalutati personaggi tipo il Bittanti, sostenevano che i videogiochi non facevano male e che chi suggerisse correlazioni tra VG e violenza e similia sbagliasse.

E invece, mi sbagliavo io.

Per curiosità hai qualche dato in più? visto che anche a me, evidentemente a torto, la diretta correlazione fra VG e violenza è sempre parsa abbastanza esagerata in genere. Non ho mai giocato però alcuni dei titoli che avete preso come esempio (homefront si, ma non l'ho mai finito perchè è un tipo di gioco che mi annoia, ed in effetti ci sono alcune scene che possono essere fastidiose).

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Premesso che stiamo parlando di fenomeni complessi (gran numero di elementi ed interagenti tra di loro) ed a carattere statistico, per cui non si può dire nulla di più che (per esempio) "su 1000 individui esposti a contenuti mediali violenti, 3-5 sviluppano dei disturbi del comportamento/apprendimento/ecc.", la correlazione sembra proprio che ci sia.

magari dico una stupidata, ma mi sa che un incidenza simile la trovo anche se cerco una correlazione con la posizione degli astri o qualunque altra cosa... sono sempre molto scettico sui risultati statistici, è spesso facile, anche in buona fede, vede nei risultati quello che si vuole. Ad esempio potrei anche pensare che una persona "associale" o con problemi vari possa essere più interessata di altri a certi giochi, e quindi "rovesciare" la correlazione...

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Offline cooks71

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Re:Bambini e Videogames: non abbassiamo la guardia!
« Reply #12 on: July 20, 2012, 15:13:51 pm »
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Un conto sono i videogiochi.
Un conto le attività reali.

Se per quello mia figlia prende a sberle un punching-ball a forma di pinguino, e sta iniziando ad usar e un po' i bastoni.
Ma sempre in un contesto ludico e siamo ancora alla fase (per qualche anno) "mai contro altri bambini".

Per la scuola materna, torna a casa abbastanza "devastata" tra morsi e lividi. Ma ho visto che è una cosa piuttosto generalizzata in tutte le materne e c'è poco da fare. Ma quella è sacrosanta "interazione sociale non vocale" tra bambini.

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Offline Darth Dorgius

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Re:Bambini e Videogames: non abbassiamo la guardia!
« Reply #13 on: July 20, 2012, 15:15:34 pm »
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Questa mia scelta deriva dall'idea che comunque si troverà a contatto con queste cose e in maniera molto precoce: insomma, piuttosto che venga a contatto con la violenza di AC a casa di un amichetto a giocare di nascosto, preferisco agire d'anticipo in questo modo.

ma se ti vede passare armato per andare ad allenarti, non penserà che invece stai per andare in missione come assassino?  XD

Pensa che tempo fa, stavo pulendo le spade dalla raggiune e oliando... E mi fa:

"Papà, ma a cosa ti servono le spade?"

 XD
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Offline Ale_ale

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Re:Bambini e Videogames: non abbassiamo la guardia!
« Reply #14 on: July 20, 2012, 15:46:37 pm »
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Pensa che tempo fa, stavo pulendo le spade dalla raggiune e oliando... E mi fa:

"Papà, ma a cosa ti servono le spade?"

 XD

e tu lo hai subito guardato con "l'occhio di falco"  XD