Ar.Ma.

Meditazione, salute e pratiche di lunga vita => Meditazione / Spiritualità/ Medicina Alternativa/ Psicologia => Topic started by: Giorgia Moralizzatrice on May 18, 2012, 09:19:34 am

Title: Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on May 18, 2012, 09:19:34 am
Prendo spunto da questo post

Diciamo che la mia espressione dell'intervento precedente era fortemente influenzata dalla mia bassa considerazione della psicologia.  XD
Forse ho un'immagine della psicologia un po' distorta e fondata su ignoranza ma mi dà l'idea di tanto fumo, poco arrosto e poca scientificità, con tante teorie, parole e astrazione ma pochi numeri concreti per giustificarle.
Per quanto non l'abbia effettivamente studiata e pure per motivazioni di tipo diverso, a posteriori vedo l'averla lasciata all'università (tralasciando dal giudizio la quantità di gnocca in ateneo  8)) come una delle poche scelte azzeccatissime della mia vita.

ma anche in chat ne parlavamo qualche giorno fa. Ora io credo che ci sia molta disinformazione su cos'è la psicologia e le metodologie su cui si basa, già quanto scritto sopra penso sia esemplificativo di credenze piuttosto radicate.

(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e1/Psi2.png)

Probabilmente nell'immaginario collettivo (che è anche quello che viene passato dai film) lo psicologo (o meglio lo psicoterapeuta) è una sorta di indovino che cerca di interpretare i sogni e quanto tu gli racconti mentre sei steso su un lettino, il suo ruolo è sostanzialmente ascoltare e farti sentire compreso.

I vaghi collegamenti mentali che si hanno sulla psicologia penso siano per lo più relativi alle teorie di Freud mentre si ignora quasi completamente lo stretto legame che la psicologia ha con le neuroscienze (per cui studio dei processi relativi alla memoria, ai processi cognitivi, al linguaggio, allo sviluppo..)

Tanto per farvi un'idea

http://it.wikipedia.org/wiki/Psicologia#La_nascita_della_psicologia_scientifica (http://it.wikipedia.org/wiki/Psicologia#La_nascita_della_psicologia_scientifica)

http://it.wikipedia.org/wiki/Discipline_psicologiche (http://it.wikipedia.org/wiki/Discipline_psicologiche)

Mi sembra un po' assurdo difendere la categoria (visto che in chat ne dico spesso peste e corna) ma mi sembrava giusto dare un minimo di informazione al di là del sentire comune.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Diego on May 18, 2012, 18:53:14 pm
Credevo alla psicologia 10-15 anni fa.
Ho cambiato il mio punto di vista col passare del tempo, proprio cercando di capirne un po' di più, incontrandoli e parlando loro di persona. Le uniche chiacchierate che posso considerare utili, aventi come argomento la psicologia, con una che era/è rappresentativa della categoria sono state con una mia cugina ma in cui cominciavo a vedere crepe ad alcuni aspetti strutturali della disciplina.

Per gli altri casi, è stato più proficuo per me in effetti parlare con una cartomante per metterla alla prova e vedere quanto era brava a carpire informazioni e a “leggermi” il futuro. Casualmente con me ha perso la sua lettura delle carte che padroneggiava fino a pochi minuti prima.  XD
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on May 18, 2012, 19:36:24 pm
Credevo alla psicologia 10-15 anni fa.
Ho cambiato il mio punto di vista col passare del tempo, proprio cercando di capirne un po' di più, incontrandoli e parlando loro di persona. Le uniche chiacchierate che posso considerare utili, aventi come argomento la psicologia, con una che era/è rappresentativa della categoria sono state con una mia cugina ma in cui cominciavo a vedere crepe ad alcuni aspetti strutturali della disciplina.
Che crepe? Poi non capisco quando parli di "credere", mica è un atto di fede.. la psicologia in questi ultimi tempi ha fatto grossi passi verso una formalizzazione scientifica

Per gli altri casi, è stato più proficuo per me in effetti parlare con una cartomante per metterla alla prova e vedere quanto era brava a carpire informazioni e a “leggermi” il futuro. Casualmente con me ha perso la sua lettura delle carte che padroneggiava fino a pochi minuti prima.  XD
Anche qui mi sa che non capisco   :-[
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Diego on May 18, 2012, 23:28:39 pm
Come proposte di soluzione a problemi o quesiti, non mi interessano le teorie a me interessano i risultati pratici, le leggi scientifiche, i riscontri fisici, chimici, elettrici o elettromagnetici, aspetti di cui si occupano maggiormente la psichiatria, la neurologia etc materie che si studiano nelle facoltà mediche.

Pur essendone collegata, la psicologia era una materia a differenza di psichiatria e neurologia catalogata (seppur per catalogazione a grandi linee) come umanistica, non scientifica. Discorso simile era fatto pure per sociologia, seppur come materia penso fosse un po' più legata all'elaborazione di dati statistici, un po' più concreta.
Il confine più marcato tra psichiatria, neurologia e psicologia era bene o male questo, un fortissimo attaccamento a una base scientifica (e ai farmaci) da un lato, un legame maggiore con il lato umanistico dall'altra.

Parlo all'imperfetto perchè di fatto mi riferisco a un'impostazione universitaria e professionale da (fine) anni '90, analizzati i programmi di studio per esercitare poi le varie professioni e per aver avuto contatti con alcuni psicologi soprattutto in quegli anni (per colloqui di selezione, per tentare di arginare le apprensioni di mia madre nello scoprire che come cronotipo sono un “gufo” o per conoscenze e relazioni personali o professionali).

E' possibile che nel frattempo sia cambiato tutto, oltre al sistema universitario.  Sicuramente hanno un risalto maggiore le  considerazioni  basate su elaborazioni di dati e statistiche oggi rispetto al passato (10-15 anni fa, anni in cui si percepiva che quella era la direzione da intraprendere per l'evoluzione), rispetto a considerazioni su basi “filosofiche”. La materia si sarà di certo evoluta ma non credo che l'albero sia creciuto distante dal suo tronco.
Per gli argomenti a metà strada, tra ambito psichiatrico/neurologico (scientifico, coi quali vedo più legame) e quello psicologico (umanistico) si parla infatti maggiormente oggi di neuroscienze che però non è psicologia.

Per gran parte degli argomenti, non ne ho un'immagine di disciplina scientificamente provata e certa. Non mi offre garanzie, per certi versi proprio per l'individualità di tutti noi (nell'immagazzinare, elaborare e attivare reazioni in modo “personale” le informazioni all'interno della nostra scatola cranica). Per questo parlo di “credere”, perchè offre principi valevoli come regola generale ma rischiano di decadere sui casi specifici.

Si riscontra anche per la medicina questa idea di generalità, con “anomalie” individuali, ma in modo molto più “circoscritto”. Sentivo infatti dire tempo fa come una delle sfide della medicina per il futuro sia quella di prescrivere cure e farmaci molto più ad personam rispetto al passato e al presente (partendo soprattutto dalle conoscenze e ricerche genetiche).

Negli anni ho poi maturato moltissimo il mio lato più cinico. Per esperienze e necessità pratiche ho fortemente declassato in termini di attribuzione di valore pratico delle materie più umanistiche e “filosofiche” (qualcuno mi odierà ma oltre alla psicologia pure la filosofia e la dialettica, l'interessante studio delle quali penso diano benefici effetti collaterali ma “indirettamente”).
Ho ristretto moltissimo le maglie del mio “setaccio” per filtrare le informazioni che mi possono essere utili e utilizzabili, in moltissimi ambiti, alla ricerca di concretezza. Molte argomentazioni tra cui quelle che 10-15 anni fa mi incuriosivano ed entusiasmavano (l'argomento psicologia è uno di questi) oggi non passano la mia cernita.

Per necessità professionali o personali, ho dovuto stringere le maglie del filtro “vs aria fritta”. Qualche settaggio può essere sbagliato e informazioni utili essere perse per strada (il filtro a maglie strette “vs aria fritta” ha lati sia positivi sia negativi).

Nelle mie poche esperienze riguardo lo stereotipo del lettino/divano dello psicanalista, cogli psicologi che ho incontrato  durante l'esercizio della loro professione, cambiava quasi solo la poltrona/sedia al posto del lettino/divano.  XD
Sarà che avevo accettato di andarci, senza che fosse un mio desiderio o ne sentissi davvero la necessità, mi è capitato a fine colloquio conoscitivo, dopo aver parlato quasi solo io e in risposta alle loro domande, di chiedere loro: quale utilità pratica posso ottenere da eventuali altri incontri con Lei?
Non ne ho mai avuto risposta convincente  :-\ e come ovvio da parte mia non c'è stato seguito.
Ho trovato più utile il confronto di “lettura” con la cartomante di cui accennavo nel post precedente.

Al di fuori dei loro studi, gli psicologici con cui ho avuto a che fare sono/erano più “problematici” dei loro pazienti.  XD

Se voglio scrivere/parlare ore, invece di pagare l'affitto di un lettino, per giunta neppure in riva al mare, ci sono diverse alternative tra cui scrivere un “papiro”, che forse non passerebbe neppure il mio filtro “vs aria fritta”, ed eventualmente pubblicarlo su un forum, nel caso qualcuno abbia voglia di leggerlo. Imho, ci sono buone probabilità di ricevere in cambio spunti di riflessioni più interessanti che dal professionista “couchsurfer” a senso unico di turno.  XD

Nonostanti a cenni di dislessia durante la scritta e il mio garbuglio di pensieri, spero di aver espresso in modo comprensibile il mio punto di vista, nonostante l'intervento soporifero.  :)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on May 19, 2012, 09:42:05 am
Come proposte di soluzione a problemi o quesiti, non mi interessano le teorie a me interessano i risultati pratici, le leggi scientifiche, i riscontri fisici, chimici, elettrici o elettromagnetici, aspetti di cui si occupano maggiormente la psichiatria, la neurologia etc materie che si studiano nelle facoltà mediche.
Mi sa che hai uno strano uso del termine "teoria" ma penso di aver capito cosa intendi. Conta che quelle che tu citi sono comunque specializzazioni (se non sbaglio) ovvero anni aggiuntivi dopo la laurea e allo stesso modo gli psicologi possono intraprendere un cammino più improntato sulla ricerca (dottorato ma anche scuole di specializzazione in neuroscienze).


Pur essendone collegata, la psicologia era una materia a differenza di psichiatria e neurologia catalogata (seppur per catalogazione a grandi linee) come umanistica, non scientifica. Discorso simile era fatto pure per sociologia, seppur come materia penso fosse un po' più legata all'elaborazione di dati statistici, un po' più concreta.
Il confine più marcato tra psichiatria, neurologia e psicologia era bene o male questo, un fortissimo attaccamento a una base scientifica (e ai farmaci) da un lato, un legame maggiore con il lato umanistico dall'altra.
E anche qui penso dipenda molto se parli di uno psicologo ricercatore (che collabora in maniera stretta con ingegneri, medici, biologi, filosofi...) o allo psicologo clinico. Nel secondo caso il lato umanistico è sicuramente presente ma una base di teoria (su cui ci sono studi di "efficacia" per la cura della malattia) comunque è presente.

Parlo all'imperfetto perchè di fatto mi riferisco a un'impostazione universitaria e professionale da (fine) anni '90, analizzati i programmi di studio per esercitare poi le varie professioni e per aver avuto contatti con alcuni psicologi soprattutto in quegli anni (per colloqui di selezione, per tentare di arginare le apprensioni di mia madre nello scoprire che come cronotipo sono un “gufo” o per conoscenze e relazioni personali o professionali).
Come detto sopra molto dipende anche dal tipo di psicologi con cui hai avuto a che fare immagino psicologi del lavoro da come parli.

E' possibile che nel frattempo sia cambiato tutto, oltre al sistema universitario.  Sicuramente hanno un risalto maggiore le  considerazioni  basate su elaborazioni di dati e statistiche oggi rispetto al passato (10-15 anni fa, anni in cui si percepiva che quella era la direzione da intraprendere per l'evoluzione), rispetto a considerazioni su basi “filosofiche”. La materia si sarà di certo evoluta ma non credo che l'albero sia creciuto distante dal suo tronco.
Dipende da che ramo hai visto tu, come detto ce ne sono tantissimi e molto diversi tra loro.

Per gli argomenti a metà strada, tra ambito psichiatrico/neurologico (scientifico, coi quali vedo più legame) e quello psicologico (umanistico) si parla infatti maggiormente oggi di neuroscienze che però non è psicologia.
No le neuroscienze sono un grosso contenitori non una disciplina strettamente a se stante  http://it.wikipedia.org/wiki/Neuroscienze (http://it.wikipedia.org/wiki/Neuroscienze)

Per gran parte degli argomenti, non ne ho un'immagine di disciplina scientificamente provata e certa. Non mi offre garanzie, per certi versi proprio per l'individualità di tutti noi (nell'immagazzinare, elaborare e attivare reazioni in modo “personale” le informazioni all'interno della nostra scatola cranica). Per questo parlo di “credere”, perchè offre principi valevoli come regola generale ma rischiano di decadere sui casi specifici.
Mi sa che stai parlando ancora della psicoterapia (quindi dell'ambito esclusivamente clinico)..
Io userei con cautela l'aggettivo "certa".. sul rischio di decadere su casi specifici non ho capito cosa intendi  :-[

Si riscontra anche per la medicina questa idea di generalità, con “anomalie” individuali, ma in modo molto più “circoscritto”. Sentivo infatti dire tempo fa come una delle sfide della medicina per il futuro sia quella di prescrivere cure e farmaci molto più ad personam rispetto al passato e al presente (partendo soprattutto dalle conoscenze e ricerche genetiche).
Sine poi scoprire tutte le connessioni tra le variabili la vedo un gioco duro. Visto che citi la medicina, spesso lo psicoterapeuta ha un affiancamento medico/sanitario.


Negli anni ho poi maturato moltissimo il mio lato più cinico. Per esperienze e necessità pratiche ho fortemente declassato in termini di attribuzione di valore pratico delle materie più umanistiche e “filosofiche” (qualcuno mi odierà ma oltre alla psicologia pure la filosofia e la dialettica, l'interessante studio delle quali penso diano benefici effetti collaterali ma “indirettamente”).
La filosofia è a modo suo molto scientifica (o meglio come forma mentis di alcuni filosofi con cui ho avuto a che fare) e conosco filosofi che lavorano in  ambito neuroscientifico.

Ho ristretto moltissimo le maglie del mio “setaccio” per filtrare le informazioni che mi possono essere utili e utilizzabili, in moltissimi ambiti, alla ricerca di concretezza. Molte argomentazioni tra cui quelle che 10-15 anni fa mi incuriosivano ed entusiasmavano (l'argomento psicologia è uno di questi) oggi non passano la mia cernita.

Per necessità professionali o personali, ho dovuto stringere le maglie del filtro “vs aria fritta”. Qualche settaggio può essere sbagliato e informazioni utili essere perse per strada (il filtro a maglie strette “vs aria fritta” ha lati sia positivi sia negativi).
Sono scelte.

Nelle mie poche esperienze riguardo lo stereotipo del lettino/divano dello psicanalista, cogli psicologi che ho incontrato  durante l'esercizio della loro professione, cambiava quasi solo la poltrona/sedia al posto del lettino/divano.  XD
Sarà che avevo accettato di andarci, senza che fosse un mio desiderio o ne sentissi davvero la necessità, mi è capitato a fine colloquio conoscitivo, dopo aver parlato quasi solo io e in risposta alle loro domande, di chiedere loro: quale utilità pratica posso ottenere da eventuali altri incontri con Lei?
Non ne ho mai avuto risposta convincente  :-\ e come ovvio da parte mia non c'è stato seguito.
Se non c'era una patologia evidente non credo che un colloquio di un'ora possa bastare a fare una diagnosi e a dare indicazioni su una cura e relativi tempi, soprattutto in un'ambito come la psicoterapia in cui anche il paziente è una variabile importante nel processo di "guarigione".

Ho trovato più utile il confronto di “lettura” con la cartomante di cui accennavo nel post precedente.
Al di fuori dei loro studi, gli psicologici con cui ho avuto a che fare sono/erano più “problematici” dei loro pazienti.  XD
:D Volendo si possono trovare patologie in ogni persona (ma io le definirei caratteristiche). Teoricamente prima di diventare psicoterapeuti devono passare loro stessi da una terapia. Ma il sistema ha IMHO grosse falle  :dis:

Se voglio scrivere/parlare ore, invece di pagare l'affitto di un lettino, per giunta neppure in riva al mare, ci sono diverse alternative tra cui scrivere un “papiro”, che forse non passerebbe neppure il mio filtro “vs aria fritta”, ed eventualmente pubblicarlo su un forum, nel caso qualcuno abbia voglia di leggerlo. Imho, ci sono buone probabilità di ricevere in cambio spunti di riflessioni più interessanti che dal professionista “couchsurfer” a senso unico di turno.  XD

Nonostanti a cenni di dislessia durante la scritta e il mio garbuglio di pensieri, spero di aver espresso in modo comprensibile il mio punto di vista, nonostante l'intervento soporifero.  :)
Comprensibilissimo.
Figurati che io avevo proposto la psicoterapia via chat  alle mie colleghe ma sono scarsamente informatizzate.
Sulla bontà degli spunti dipende, sia dal forum   (se questo non ti soddisfa  http://www.google.it/search?sclient=psy-ab&hl=it&site=&source=hp&q=forum+psicologia&btnG=Cerca (http://www.google.it/search?sclient=psy-ab&hl=it&site=&source=hp&q=forum+psicologia&btnG=Cerca)  ) e dallo psicoterapeuta.


PS: che fatica i post così lunghi (ma molto interessante)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Diego on May 19, 2012, 16:33:33 pm
Purtroppo sintesi e di conseguenza comunicazione efficace non sono il mio forte.
Nel dilungarmi ieri sera per certi versi ho divagato un po' per cercare di evitare di esprimere la mia visione del nocciolo della questione sulle “crepe” della psicologia, ossia in relazione alla mia idea del cervello, perchè avrei difficoltà a comunicarla in modo comprensibile e chiaro per mancanza di terminologia e studio accademico.

La mia idea sul cervello e sui pensieri deriva dalla mia riduttiva esperienza personale e l'incrocio di informazioni da fonti inerenti l'argomento ma varie e slegate tra loro, informazioni raccolte ed elaborate in contesti e con cronologie differenti.
Mi son fatto le mie idee, ritagliando col tempo alcuni “orpelli”, che all'incrocio di informazioni risultavano più deboli e poco coerenti col puzzle in costruzione. Gli "orpelli" poco funzionali erano spesso più associabili a una mia ottica più favore alla psicologia in "contrapposizione" a quella di altre materie.

Rispetto a quanto pensavo in passato, in relazione allo studio e alla comprensione del cervello e del benessere psicofisico delle persone, vedo l'importanza della psicologia (degli aspetti più legati alla psicologia rispetto a quelli della neurologia, biologia, psichiatria, etc) uscirne molto ridimensionata.
Non penso che non serve a nulla, anzi. Le mie aspettative e la fiducia riposta nella psicologia sono molto inferiori. Forse ne ho attribuite eccessivamente in passato.
Per l'analisi di un fenomeno comune tra più discipline tenderei ad aver più fiducia e dare maggior credito all'ottica e la forma mentis di materie “cugine” alla psicologia. Oggi penso che siano più atte ad un'analisi più precisa ed efficiente e a dare indicazioni su come relazionarsi al fenomeno.

Sono in un periodo di depressione imputabile a un lutto e ho bisogno di aiuto? Se ieri mi sarei rivolto in prima battuta a uno psicoterapeuta, oggi mi  rivolgerei in prima istanza a uno psichiatra.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on May 19, 2012, 22:59:30 pm
Se ti va di esporre le tue idee su cervello e pensieri io sarei assai curiosa  :sur:


Rispetto a quanto pensavo in passato, in relazione allo studio e alla comprensione del cervello e del benessere psicofisico delle persone, vedo l'importanza della psicologia (degli aspetti più legati alla psicologia rispetto a quelli della neurologia, biologia, psichiatria, etc) uscirne molto ridimensionata.
Non penso che non serve a nulla, anzi. Le mie aspettative e la fiducia riposta nella psicologia sono molto inferiori. Forse ne ho attribuite eccessivamente in passato.
Ognuna delle discipline da un punto di vista diverso e le varie ottiche si possono integrare. La psicologia non da risoluzioni immediate, serve piuttosto a provare a sgarbugliare alcune situazioni e analizzare dove i meccanismi si inceppano

Per l'analisi di un fenomeno comune tra più discipline tenderei ad aver più fiducia e dare maggior credito all'ottica e la forma mentis di materie “cugine” alla psicologia. Oggi penso che siano più atte ad un'analisi più precisa ed efficiente e a dare indicazioni su come relazionarsi al fenomeno.
Dipende dal fenomeno e anche da cosa intendi con efficienza (dato che dipende dallo scopo)  ;)
Tantissimi disturbi (depressione, crisi di panico, disturbi alimentari, terapia sessuale, comportamente ossessivo compulsivi) in genere hanno una parte farmacologica (quindi con intervento di uno psichiatra o comunque di un medico) ma sono molto più efficaci (se non ricordo male ci sono studi comparati) se affiancati da una psicoterapia.

Sono in un periodo di depressione imputabile a un lutto e ho bisogno di aiuto? Se ieri mi sarei rivolto in prima battuta a uno psicoterapeuta, oggi mi  rivolgerei in prima istanza a uno psichiatra.
E IMHO probabilmente lui ti darebbe il nome di uno psicoterapeuta (a meno di non esserlo lui stesso) perchè i farmaci non sono la risoluzione di tutti i mali e possono servire per uscire dalla fase acuta ma poi si ha bisogno di altro  ;)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Diego on May 20, 2012, 15:28:15 pm
Per il discorso sulla mia visione del cervello per intero, scusami ma glisso in parte. Non avrei nessun problema a provare a esportela in toto al pub in compagnia davanti a una birra. Dialogando ma non per iscritto.  ;)

La mia visione comunque non è nulla di straordinario, anzi. E' solo un quadro d'insieme molto ignorante (da circoscrivere ai discorsi da pub/bar) e con qualche ipotesi accessoria del suo corrispettivo scientifico e più affidabile.

Comprendo bene l'interazione reciproca dei nostri pensieri con la nostra fisicità, ma non vedo una chiara linea di demarcazione tra la contrapposizione/distinzione del passato tra mente-corpo.
I nostri pensieri influiscono sul nostro corpo. Ma non etichetto i nostri pensieri come astratti. Per quanto difficili ancora al momento da rilevare, inquadrare e misurare con precisione, ritengo i nostri pensieri una componente del tutto fisica/materiale. Quindi ritengo ovvia l'influenza dell'uno sull'altro, come una “normale” interazione tra due aspetti fisici e chimici, una concatenazione di cause-effetti e frutto di interscambio reciproco.

Dopo aver mesi fa interrotto la lettura su schermo del pc a metà per fastidi agli occhi, da circa una settimana lentamente (sto leggendo più libri in contemporanea) ho riiniziato a leggere sull'ereader Brain Rules (non ricordo il titolo italiano) di Medina. E' un libro divulgativo e alla portata di tutti, quindi anche alla mia.
Può darsi che quando l'avrò finito faccia cambiare la mia visione del cervello.  XD
Nel caso tu non l'abbia già letto, se ti interessa l'argomento può essere una piacevole lettura di svago.

Nell'intervento precedente, volevo trasmetterti quanto la mia visione non sia così categoricamente negativa sulla psicologia come può sembrare.
Purtroppo mi son forse fatto fraintendere non comunicando a sufficienza e in alcuni tratti il tono reaIe delle mie parole, tra il serio e il faceto.
La relazione tra psicologi e cartomanti era una forzatura e un paradosso espresso col sorriso.

La “sostituzione” della psicoterapia con un forum era tutta espressa con tono scherzoso, seppur con un fondo di verità. L'”autoterapia”, ho rimosso e non ricordo il nome che usano, è considerata anche in psicologia ma non è sostitutiva del “lettino” (che penso possa dare dei risultati e abbia una sua funzione, nella mia visione del cervello provocando reazioni fisiche/chimiche positive per lo scopo nel cervello del paziente)

L'esempio del lutto (preso proprio perchè capita prima o poi a tutti)  era per esprimere il grado della mia fiducia riguardo alla categoria degli psicologi, nonostante appunto il caso di rielaborazione di una perdita sia in genere trattato più con la psicoterapia. Dipende dalla situazione ma lo psichiatra di solito prescrive temporaneamente qualcosa di blando e per “emergenza”, ma in questi casi rimanda allo psicologo.
Era per dire che oggi andrei comunque dallo psichiatra sapendo di avere buone probabilità di farmi rimbalzare dallo psicoterapeuta, piuttosto che il contrario.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on May 20, 2012, 16:09:44 pm
Concordo sull'interazione mente/corpo.
Di Medina avevo letto qualcosa tempo fa, lo ricordo come un bravo divulgatore.
Per quanto riguarda la tua versione "non così categoricamente negativa" della psicologia.. beh diciamo che quello che ho capito ioè che gli attribuisci un'utilità decisamente limitata (prossima allo zero?), mentre io sono convinta che in alcune situazioni lo psicoterapeuta abbia notevole "efficacia" (ma che questa dipenda anche dalla "volontà" del paziente, un po' come le diete puoi andare da un bravissimo dietologo ma se poi continui a magnare come un maiale mica puoi dimagrire)

L'esempio del lutto non lo capisco.. dici che la rielaborazione di un lutto è da affidare ad uno psicoterapeuta ma, pur sapendo questo, ti rivolgeresti ad uno psichiatra (sapendo di essere probabilmente rimbalzato)  ???  Perchè questo passaggio?
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Diego on May 20, 2012, 18:24:25 pm
Per quanto riguarda la tua versione "non così categoricamente negativa" della psicologia.. beh diciamo che quello che ho capito ioè che gli attribuisci un'utilità decisamente limitata (prossima allo zero?), mentre io sono convinta che in alcune situazioni lo psicoterapeuta abbia notevole "efficacia" (ma che questa dipenda anche dalla "volontà" del paziente, un po' come le diete puoi andare da un bravissimo dietologo ma se poi continui a magnare come un maiale mica puoi dimagrire)
Sono in parte d'accordo.
Ma il “se il paziente collabora” mi fa abbassare moltissimo la fiducia e l'affidabilità attribuita.
La differenza col dietista è che se non seguo la sua dieta non sto neppure seguendo la “terapia” prescritta.
Se vado una volta a settimana/mese dallo psicologo (non conosco neppure esattamente la “posologia” media di una psicoterapia) la terapia la sto seguendo.
Un farmaco è soggetto all'individualità di reazione del paziente, ma scientificamente ha effetto anche se non c'è la volontà del paziente (influenzato da effetti placebo o nocebo per i risultati ma ne dà comunque). 


Quote
L'esempio del lutto non lo capisco.. dici che la rielaborazione di un lutto è da affidare ad uno psicoterapeuta ma, pur sapendo questo, ti rivolgeresti ad uno psichiatra (sapendo di essere probabilmente rimbalzato)  ???  Perchè questo passaggio?
Perchè per una diagnosi e la scelta delle modalità di terapia preferirei affidarmi a un professionista, a parità di bravura, che oltre al lato psicologico che presuppongo abbia ricevuto nella sua formazione (tramite la laurea in medicina prima della specializzazione in psichiatria) più accurati fondamenti rispetto allo psicologo di biologia, chimica e un quadro d'insieme più ampio sul corpo umano, la salute e le disfunzioni del suo equilibrio di funzionamento.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on May 20, 2012, 20:42:50 pm
Ma il “se il paziente collabora” mi fa abbassare moltissimo la fiducia e l'affidabilità attribuita.
La differenza col dietista è che se non seguo la sua dieta non sto neppure seguendo la “terapia” prescritta.
Se vado una volta a settimana/mese dallo psicologo (non conosco neppure esattamente la “posologia” media di una psicoterapia) la terapia la sto seguendo.
Dipende da "come" ci vai dallo psicoterapeuta e no in genere non si limita al tempo della seduta. La "posologia"  la si stabilisce a quanto so di caso in caso, una media penso sia una volta alla settimana.

Un farmaco è soggetto all'individualità di reazione del paziente, ma scientificamente ha effetto anche se non c'è la volontà del paziente (influenzato da effetti placebo o nocebo per i risultati ma ne dà comunque). 
Certo ma il farmaco non può "curare" tutto (e poi ci sono le controindicazioni che almeno negli psicofarmaci non sono da sottovalutare). Ci sono comunque studi sull'efficacia delle psicoterapie per i vari problemi. Anche se spesso gli psicoterapeuti hanno una mentalità poco orientata alla ricerca.

Quote
L'esempio del lutto non lo capisco.. dici che la rielaborazione di un lutto è da affidare ad uno psicoterapeuta ma, pur sapendo questo, ti rivolgeresti ad uno psichiatra (sapendo di essere probabilmente rimbalzato)  ???  Perchè questo passaggio?
Perchè per una diagnosi e la scelta delle modalità di terapia preferirei affidarmi a un professionista, a parità di bravura, che oltre al lato psicologico che presuppongo abbia ricevuto nella sua formazione (tramite la laurea in medicina prima della specializzazione in psichiatria) più accurati fondamenti rispetto allo psicologo di biologia, chimica e un quadro d'insieme più ampio sul corpo umano, la salute e le disfunzioni del suo equilibrio di funzionamento.
Sì ma forse per aiutarti a rielaborare un lutto ha competenze più adatte lo psicoterapeuta. Pure un dentista può farmi la pulizia dei denti ma forse un'igientista dentale è più esperto (dato che fa generalmente quello)  ;)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Diego on May 20, 2012, 22:04:54 pm
Certo ma il farmaco non può "curare" tutto
Il problema che percepisco/ipotizzo, tutt'altro che a ragion veduta ma solo per il mio punto di vista miope, è che nonostante i passi avanti  degli ultimi anni, non si abbiano purtroppo ancora conoscenze e mezzi di rilevazione scientifici sufficienti  per comprendere a pieno, e con un'ottica “ad alta definizione”, le meccaniche fisiche e chimiche di funzionamento del cervello in azione.

Di conseguenza anche i farmaci (e le terapie più in generale) penso non possano al momento essere calibrati bene a sufficienza per risolvere i problemi o almeno non abbiano l'incisività nel loro utilizzo ai livelli di altre aree mediche.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on May 20, 2012, 23:02:51 pm
Concordo con il tuo ultimo post ma (riallacciandomi al discorso sull'elaborazione del lutto) io non spero che per ogni "problema" verrà trovato un rimedio, in fondo amore e dolore sono IMHO troppo collegati per poterne "guarire" uno senza intaccare l'altro.

Per il resto concordi con quanto avevo scritto nel post precedente? Sono riuscita a rendere comprensibile il mio punto di vista?
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Diego on May 21, 2012, 00:00:36 am
Si, come anche con altre tue argomentazioni che avevi scritto più sopra, ci sono aspetti che hai enunciato che ho constatato e contemplato anch'io per l'elaborazione della mia opinione.
Un minimo ho enfatizzo alcune divergenze di opinioni per favorire il dialogo.  ;)
Di solito contemplo di più le scale di grigi rispetto al bianco e il nero nei miei giudizi ma per il dialogo e la comunicazione annerire i grigi scuri e sbiancare i grigi chiari è un mezzuccio che funziona.  XD
 
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on May 21, 2012, 08:47:21 am
 :D Lo faccio pure io  :gh:

Ma alla fine non capisco perchè per una pulizia dei denti andresti dal dentista (..che poi l'igienista dentale ha assunto una connotazione con risvolti "interessanti"  XD)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Diego on May 21, 2012, 15:56:50 pm
Dal "dentista"  perchè oltre alla pulizia mi possa dare un'occhiata più in generale.

In effetti nello studio dentistico associato in cui vado, prendo appuntamento col mio dentista storico, comincio l'appuntamento con lui, due chiacchiere di convenevoli, mi dà un'occhiata in bocca prima lui per controllo, poi la pulizia in sè a volte la fa lui, altre l'igienista, dipende dalle volte.  XD

Per la gestione dei miei appuntamenti alla sera e per le feste, in effetti mi rivolgo  solo alla signorina igienista.  :sbav:
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on May 21, 2012, 16:03:21 pm
 :D  Io invece ho appuntamento fisso con l'igienista e se lei vede qualcosa di strano mi rimbalza dal dentista   XD

Comunque penso sia sostanzialmente una tua mancanza di fiducia nell'igienista che ti faccia preferire passare prima dal dentista   :P
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Paguro49 on May 21, 2012, 16:06:49 pm
Oggi come oggi non sai mai quale sia la reale specializzazione di una moderna igienista dentale 8) 8) 8)
Tu vai per la pulizia e ti ritrovi a una festa :whistle: :whistle: :whistle: :whistle:
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on May 22, 2012, 09:33:45 am
prossimamente farò alcune sedute da una comportamentista, poi vi dirò la mia.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on May 22, 2012, 09:40:20 am
A quanto so i comportamentisti puri sono in via di estinzione, probabile sia un cognitivo-comportamentale

http://it.wikipedia.org/wiki/Psicoterapia_cognitivo-comportamentale (http://it.wikipedia.org/wiki/Psicoterapia_cognitivo-comportamentale)


http://www.istitutobeck.it/Clinica/TCC.asp (http://www.istitutobeck.it/Clinica/TCC.asp)

@Diego: se leggi l'ultimo link forse ti ricrederai sul non poter ricevere risposte precise alla domanda "quale utilità pratica posso ottenere da eventuali altri incontri con Lei?"   ;)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on May 22, 2012, 09:43:11 am
correzione esatta, cognitivo-comportamentale.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Diego on May 22, 2012, 23:01:45 pm
Giorgia, ma le mie ormai sono credenze che nel link denominerebbero credenze di base. Sono recidivo.  XD
Spiegazioni simili, “applicate alla vendita”, me le hanno dette per anni.  :nono:
Per esperienza mi convince di più il potere magico della quattrocolori di Paolo Bitta.  :D

Invece di giornate di seminari sull'argomento si fosse parlato per 5 minuti di concetti di economia elementare sulle strategie dei prezzi, con molto meno investimento si sarebbero fatti miracoli.
Sarebbe stato un problema per chi i corsi li teneva/organizzava perchè nonostante le abilità che voleva insegnare e trasferire, per rimpinguare il suo conto in banca, le sue conoscenze e capacità non davano i risultati che si voleva far credere dessero.  :)

Un datore di lavoro 10 anni fa circa mi aveva consigliato di andare a fare la camminata sui carboni ardenti.   :nono:
Nessun problema, rispondo io, se ci mettiamo d'accordo sul corrispettivo che mi verserai per la trasferta (il "trucco" lo conoscevo dai tempi del liceo, grazie al mio insegnante di chimica, negli anni '90 prima ancora del boom degli aspiranti Giucas Casella).   XD

Tornando più serio, non dico che non funzioni mai nulla. Tutt'altro. E' solo questione di cercar di dare il giusto peso alle cose e calcolare le influenze delle altre variabili.


Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Prototype 0 on May 22, 2012, 23:06:27 pm
prossimamente farò alcune sedute da una comportamentista
A che pro?
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on May 23, 2012, 09:03:40 am
Giorgia, ma le mie ormai sono credenze che nel link denominerebbero credenze di base. Sono recidivo.  XD
:D  Anche quelle si possono modificare  :gh:

Spiegazioni simili, “applicate alla vendita”, me le hanno dette per anni.  :nono:

Per esperienza mi convince di più il potere magico della quattrocolori di Paolo Bitta.  :D

Invece di giornate di seminari sull'argomento si fosse parlato per 5 minuti di concetti di economia elementare sulle strategie dei prezzi, con molto meno investimento si sarebbero fatti miracoli.
Sarebbe stato un problema per chi i corsi li teneva/organizzava perchè nonostante le abilità che voleva insegnare e trasferire, per rimpinguare il suo conto in banca, le sue conoscenze e capacità non davano i risultati che si voleva far credere dessero.  :)

Un datore di lavoro 10 anni fa circa mi aveva consigliato di andare a fare la camminata sui carboni ardenti.   :nono:
Nessun problema, rispondo io, se ci mettiamo d'accordo sul corrispettivo che mi verserai per la trasferta (il "trucco" lo conoscevo dai tempi del liceo, grazie al mio insegnante di chimica, negli anni '90 prima ancora del boom degli aspiranti Giucas Casella).   XD

Mmmm secondo me tu ti stai confondendo con la PNL
http://it.wikipedia.org/wiki/Programmazione_neuro_linguistica (http://it.wikipedia.org/wiki/Programmazione_neuro_linguistica) che a quanto so è piuttosto schifata dalla comunità degli psicologi (sia clinici che ricercatori)


Tornando più serio, non dico che non funzioni mai nulla. Tutt'altro. E' solo questione di cercar di dare il giusto peso alle cose e calcolare le influenze delle altre variabili.
Concordo  :thsit: a ciascuno il suo campo. Non tutto si può curare con i farmaci ma tanto dipende anche dalla visione e dall'apertura mentale del paziente.

PS: ieri ho raccontato alle mie psyco colleghe che ho difeso la loro categoria e la loro espressione è stata più o meno  :o ( però subito dopo ho ammesso che ho fatto lo stesso con le azioni dell'ALF e hanno iniziato ad insultarmi  XD  )
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on May 23, 2012, 10:09:12 am
prossimamente farò alcune sedute da una comportamentista
A che pro?

poi te lo spiego con calma.  ;)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on October 10, 2012, 18:52:29 pm
Da un'altra discussione e soprattutto da questo link http://www.arpajung.it/sorgenti/ilvecchio.html (http://www.arpajung.it/sorgenti/ilvecchio.html)

Un paio di interessanti osservazioni

Quote
Per tornare a Jung come psicologo, tu lo hai mai sentito parlare del suo lavoro?
Una volta, quando ero assistente alla Clinica psichiatrica di Zurigo, insieme ai miei colleghi abbiamo avuto quattro incontri con Jung. Uno di questi incontri è diventato un capitolo dei suoi Ricordi. Ciò che ricordo io personalmente è che uno dei partecipanti ha chiesto a Jung se lui riteneva valido il metodo freudiano. La risposta è stata: 'Ogni metodo è valido purchè chi lo applica ne sia onestamente convinto'. Un altro ha chiesto quale era il suo metodo nei casi di depressione. E lui ha replicato che non c'era metodo, che la questione essenziale non stava nel metodo e che, in sostanza, il processo si avvia a partire dall'incontro del paziente con il terapeuta. Certe volte sono i sogni a dettare il metodo. Certo, lui parla del suo metodo per interpretare i sogni, ma anche in questo campo non aveva l'ossessione del metodo e della tecnica”.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Takuanzen on October 11, 2012, 14:23:13 pm
Seguo. Tematiche molto interessanti e fortemente dibattute.
Avevo più di una citazione e di un commento da postare a riguardo, ma non ho il tempo per cercarle e per mettermi a scrivere. Prometto di farlo presto. :)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Il Tano on October 11, 2012, 16:50:27 pm
Ciao a tutti.
Onestamente non mi sono letto gli interventi anteriori.
La mia "esperienza" con la psicologia inizia da quando mi sono sposato, visto che mia moglie é psicologa.

Che dire. E' una scienza/professione molto interessante che richiede un pacchetto di "experties" decisamente vario.

1) Conoscere molto bene la materia.
2) Intelligenza.
3) Vocazione / Passione.
4) Grande interesse per la "vita umana".
5) Grande onestá.

Il punto fontamentale é che le persone non si conoscono, non sanno interpretare la realtá che é intorno a loro e dentro di loro, non capiscono i meccanismi mentali che li portano a fare certe scelte piuttosto che altre.

Le persone spesso sono incapaci di autocritica e autoanalisi e la loro vita é un "cortocircuito" dove si ripropongono sempre le stesse situazioni e non sanno uscirne. La psicologia deve aiutare a spezzare quel corto-circuito e iniziare un nuovo percorso.  In altri casi le persone sono soggette ad eventi traumatici che scolvolgono la loro esistenza e non possiedono gli strumenti per interpretare la nuova realtá.

In certi casi la psicologia puó fare moltissimo. In certi casi non puó fare nulla.

In ogni caso si tratta di un lavoro maledettamente serio che richiede una quantitá infernale di conoscenze, professionalitá, passione, tempo etc.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Takuanzen on October 15, 2012, 10:26:00 am
Non per mandare in vacca l'interessante thread, ma sdrammatizziamo un po':

http://www.zerocalcare.it/2012/10/15/psicologi/#more-487 (http://www.zerocalcare.it/2012/10/15/psicologi/#more-487)

 ;D ;D
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on October 15, 2012, 23:38:27 pm
@Takuan  :D

Che dire. E' una scienza/professione molto interessante che richiede un pacchetto di "experties" decisamente vario.
1) Conoscere molto bene la materia.
2) Intelligenza.
3) Vocazione / Passione.
4) Grande interesse per la "vita umana".
5) Grande onestá.
Aggiungerei anche
6) Empatia
7) Consapevolezza dei propri limit
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Prototype 0 on October 31, 2012, 21:06:43 pm
prossimamente farò alcune sedute da una comportamentista
A che pro?

poi te lo spiego con calma.  ;)
Sto ancora aspettando.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on November 01, 2012, 13:20:32 pm
prossimamente farò alcune sedute da una comportamentista
A che pro?

poi te lo spiego con calma.  ;)
Sto ancora aspettando.


io anche, visto che ancora il mio medico non ne ha trovata una.   :dis:

Appena ho tempo, in un relativo 3D in performance, avrai la spiegazione. Diciamo per ora: effetto collaterale dell'esaurimento fisico.

Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on January 28, 2013, 08:41:33 am
Quel che dici è vero.. ma imho è "colpa" del modo di fare, spesso, psicoanalisi, o psicoterapia in genere... se non c'è emozione, sensazioni forti, etc.etc., non c'è nemmeno terapia :)
Guardacaso ho trovato decisamente più "forte" la terapia psicocorporea rispetto alle classiche terapie "solo chiacchiere" :)

SI purtroppo se si considera solo la parte "razionale" più di tanto non si ottiene, ci saranno compensazioni e risoluzioni parziali ma sotto sotto rimarrà molto altro a ribollire e prima o poi andrà sistemato ,se no avanti più di tanto non si va....
Di che tipo di psicoterapie state parlando?
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on January 28, 2013, 10:01:49 am
Credo psicoanalisi o umanistica visto che parlano di terapia razionale e chiacchiere
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on January 28, 2013, 10:31:13 am
Credo psicoanalisi o umanistica visto che parlano di terapia razionale e chiacchiere
Che nella psicanalisi (di stampo freudiano suppongo) non si tratti la componente di inconscio mi sembra davvero strano.

Su quella umanistica, se non sbaglio, è quella che ha come "caposcuola" Fromm ma non so altro

 
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on January 28, 2013, 10:37:40 am
Che nella psicanalisi (di stampo freudiano suppongo) non si tratti la componente di inconscio mi sembra davvero strano.
Si tratta con le chiacchere, quindi usando la razionalità. Poi ci sono altri sistemi che hanno inglobato la psicoanalisi (integrative psychotherapy) e fanno altro tipo ipnosi, body therapy etc

Su quella umanistica, se non sbaglio, è quella che ha come "caposcuola" Fromm ma non so altro
No Fromm è soprattutto uno psicoanalista. Il caposcula è stato Rogers. Oggi è Seligman.



Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on January 28, 2013, 11:03:11 am
Grazie delle info Machine  :)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ragnaz on January 28, 2013, 12:02:16 pm

Su quella umanistica, se non sbaglio, è quella che ha come "caposcuola" Fromm ma non so altro
No Fromm è soprattutto uno psicoanalista. Il caposcula è stato Rogers. Oggi è Seligman.

Confermo, il capostipite è Rogers. Nel frattempo anche altri indirizzi psicoterapici hanno preso molte delle sue idee e dei suoi metodi.
Confermo anche che imho fare solo "chiacchiere" come nella psicoanalisi classica è limitante. Usi comunque la razionalità per lavorare sull'irrazionale.
Per carità, servire serve sempre, però ci sono vie imho più efficaci (come appunto le terapie psicocorporee).
Inoltre molte pratiche "orientali", come yoga, meditazione, etc., hanno sicuramente molti effetti anche "psicologici" .
Il brutto è che c'è ancora molto distacco tra la psicologia, che vuole essere scientifica (ma non riesce più di tanto), e le pratiche orientaleggianti.
Ci sarebbe molto lavoro da fare per poterle avvicinare, ma ci vorrà tempo.
Soprattutto perchè spesso non c'è volontà di confronto da nessuna delle due parti  :dis:
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on January 28, 2013, 12:30:47 pm
Beh a me invece sembra che ad esempio pratiche come la mindfullness si stiano diffondendo molto nelle scuole di psicoterapia, sbaglio?
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Rev. Madhatter on January 28, 2013, 14:39:05 pm
Secondo me se avvera' una concreta incorporazione di pratiche """orientaleggianti""" nella SCIENZA psicologica avvera' solo da parte dei comportamentisti.

gli altri approcci sono limitati da dei postulati teorici che,imho,non permetterebbero di mantenere la scientificita' nell'approcciarsi a pratiche come lo yoga o qualsivoglia trovata differente.

Scusate e' un opinione al volo mentre passavo di qui.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ragnaz on January 28, 2013, 16:08:34 pm
Beh a me invece sembra che ad esempio pratiche come la mindfullness si stiano diffondendo molto nelle scuole di psicoterapia, sbaglio?

Molto non direi... è un ambiente molto variegato ma mediamente anche molto chiuso.. l'imprinting che ti danno all'univ. e anche alla scuola di psicoterapia è piuttosto rigido. TI dicono che "le cose si fanno cosi" e basta. chi fa altro lo fa per sua apertura mentale e curiosità. come in tutti gli ambienti professionali solo una minima parte è davvero appassionata e ha le capacità di guardare oltre il proprio curriculum di base.
Ci sono davvero tante "novità" nel campo, tante molto interessanti, ma pochi che le testano davvero.
La maggior parte segue beotamente l'imprinting scolastico... e non c'è nessuna scuola psicoterapica che non necessiti di completarsi con altro!

Rispondendo a Mad, di scuole di psicoterapia ce ne sono moltissime. la cognitivista/comportamentale probabilmente è la più strettamente legata alla sperimentazione "scientifica" e più vicina anche al ns (occidentale) modo di pensare. ha indubbi pregi, ma non è più completa di altre, necessita, imho come tutte, di aprirsi un po' verso altri approcci.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on January 28, 2013, 16:17:07 pm
Non so Ragnaz le mie colleghe psyco dicono che molte delle scuole italiane organizzano seminari su mindfullness o tecniche prese dalla meditazione o training autogeno o tecniche di rilassamento di derivazione orientale, magari domani chiedo nel dettaglio   ;)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on January 28, 2013, 16:19:38 pm
Quasi mi ero dimenticato: ho iniziato con le sedute di terapia cognitivo-comportamentale. Ottima impressione per ora.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ragnaz on January 28, 2013, 17:19:57 pm
Non so Ragnaz le mie colleghe psyco dicono che molte delle scuole italiane organizzano seminari su mindfullness o tecniche prese dalla meditazione o training autogeno o tecniche di rilassamento di derivazione orientale, magari domani chiedo nel dettaglio   ;)

Ne sono ben contento! non so però in % quanti psyco alla fine a) vadano a questi seminari b) possano mettere in pratica queste cose.
Anche perchè non son pratiche che si imparano in qualche ora si seminario...imho...
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Takuanzen on January 28, 2013, 17:48:01 pm
Rispondendo a Mad, di scuole di psicoterapia ce ne sono moltissime. la cognitivista/comportamentale probabilmente è la più strettamente legata alla sperimentazione "scientifica" e più vicina anche al ns (occidentale) modo di pensare. ha indubbi pregi, ma non è più completa di altre, necessita, imho come tutte, di aprirsi un po' verso altri approcci.
Io sapevo che l'approccio comportamentista era stato in qualche modo "superato" dalla psicologia cognitiva, in quanto presentava dei limiti, legati all'eccessiva schematicità dell'approccio stimolo-risposta. Poi è vero che anche i cognitivisti hanno ereditato tanto dai comportamentisti. Comunque oggi i confini tra le varie scuole sono molto meno netti, anche perché vi sono prospettive (molto interessanti) come la scienza cognitiva, che si fondano sull'interdisciplinarità. Le correnti e gli approcci si influenzano a vicenda, come è giusto che sia.
Anche alcuni concetti psicoanalitici come l'inconscio sono stati rielaborati in senso cognitivo, in qualche caso.

Infine segnalo che sul numero di "Mente" di questo mese vi è un dossier dedicato alla meditazione. Questo vuol dire che tali pratiche (secondo me ben più e ben prima delle concezioni teoriche/religiose sottostanti) hanno già da tempo suscitato l'interesse della psicologia, per i loro effetti terapeutici a livello psicofisico e nella cura dello stress. Per la prospettiva teorica, non saprei, so che vi sono da tempo degli interessanti progetti di contatto ad es. del Buddhismo (Tibetano se non mi sbaglio...) con approcci sistemici quali quelli di uno "psicologo di confine" (ma non si può definire solo quello, un vero genio eclettico!! :-*) come quello di Bateson o quelli, ai margini delle neuroscienze e della biologia, di Maturana e Varela. :)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ragnaz on January 28, 2013, 18:09:37 pm

Io sapevo che l'approccio comportamentista era stato in qualche modo "superato" dalla psicologia cognitiva, in quanto presentava dei limiti, legati all'eccessiva schematicità dell'approccio stimolo-risposta. Poi è vero che anche i cognitivisti hanno ereditato tanto dai comportamentisti.


Ma infatti oggi si parla di terapia cognitivo/comportamentale :)

Comunque oggi i confini tra le varie scuole sono molto meno netti, anche perché vi sono prospettive (molto interessanti) come la scienza cognitiva, che si fondano sull'interdisciplinarità. Le correnti e gli approcci si influenzano a vicenda, come è giusto che sia.
Anche alcuni concetti psicoanalitici come l'inconscio sono stati rielaborati in senso cognitivo, in qualche caso.


Ma indubbiamente! ripeto solo che alla fin fine non so quanto di tutto ciò poi vada realmente a contatto col "cliente", visto che cmq si parla di sperimentazioni, prove, etc.etc. e non di protocolli già sistematizzati. imho è tutto molto lasciato all'iniziativa del singolo terapeuta.


Infine segnalo che sul numero di "Mente" di questo mese vi è un dossier dedicato alla meditazione. Questo vuol dire che tali pratiche (secondo me ben più e ben prima delle concezioni teoriche/religiose sottostanti) hanno già da tempo suscitato l'interesse della psicologia,


Sicuramente!

per i loro effetti terapeutici a livello psicofisico e nella cura dello stress. Per la prospettiva teorica, non saprei, so che vi sono da tempo degli interessanti progetti di contatto ad es. del Buddhismo (Tibetano se non mi sbaglio...) con approcci sistemici quali quelli di uno "psicologo di confine" (ma non si può definire solo quello, un vero genio eclettico!! :-*) come quello di Bateson o quelli, ai margini delle neuroscienze e della biologia, di Maturana e Varela. :)

Tutto ok, dico solo che prima di vedere tutto questo effettivamente come parte integrante di psicoterapie "ufficiali" passerà ancora molto tempo...
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on January 28, 2013, 18:23:10 pm
MBCT (Mindfulness Based Cognitive Therapy) é considerata parte del gruppo CBTs (Cognitive Behavioural Therapies, o in italiano, terapie cognitivo-comportamentali).

Qundi la terapia cognitivo-comportamentale non é una, ma un insieme di terapie che hanno principi comuni e ci sono diverse techniche e modi di lavorare. La mindfulness é uno di questi metodi e sta esplodendo a dismisura. Perfino l'NHS (la sanitá in UK) la riconosce come terapia medica, per cui pagata dalla sanitá proprio come un' operazione chirurgica in ospedale, dove paghi solo il ticket. Perfino i neuroscienziati hanno e stanno studiando gli effetti della mindfulness sulla salute mentale e sulle prestazioni cognitive.

Il vantaggio di questa therapia é proprio la facilitá di trasmissione di concetti buddisti a persone poco pratiche e che non vogliono spendere decenni prima di vedere risultati.

Tutte le terapie cognitivo-comportamentali sono in genere molto corte e molto dirette e la mindfulness non é un eccezzione.

La psicoanalisi invece puo durare anche 10 anni e lavora ad un altro livello, piu di crescita personale che di intervento.
Ma anche di psicoanalisi ce ne sono parecchie, al punto che un per un profano potrebbero sembrare totalmente diverse.

In fine, le psicoterapie corporee (eg. bioenergetice) generalemente hanno un approccio molto psicoanalitico, quindi lavorano profondo per modificare la superfice e long-term. Ma affrontano l'incoscio senza tante chiacchere e razionalismo.

Yoga, meditazione, qigong... non sono classificate ne terapia cognitivo-comportamentale, ne psicoanalisi. Sono pratiche di lungavita inglobate in entrambi gli aprocci.

@Nicola
Che tipo di CBT stai facendo?
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on January 28, 2013, 18:26:06 pm
@Nicola
Che tipo di CBT stai facendo?

ehm... non lo so.  :-[
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Parsifal on January 28, 2013, 18:32:44 pm
Cmq a mio avviso c'è sempre da stare attenti quando si mischiano due ambiti diversi come la psicoterapia e la ricerca spirituale (quella vera ovviamente non quella fatta alla c...o)...
Si deve discernere bene e non pensare di poter prendere delle cose  e spostarele pari pari da un ambito all'altro, ambiti con obiettivi molto diversi tra l'altro.
QUindi va bene prendere alcune parti di alcune pratiche e depotenziarle e  rettificarle e adattarle in vista di determinati obiettivi piscoterapeutici, ma sempre con attenzione, altrimenti è come prendere del'uranio radiattivo e instabile e metterselo nella caldaia di casa per scldare i termosifoni  XD
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on January 28, 2013, 18:36:40 pm
@Nicola
Che tipo di CBT stai facendo?

ehm... non lo so.  :-[
Ricordo che parlavi di attacchi di panico, quindi probabilmente PCT (panic control therapy).

Se é questa, si tratta di una serie di incontri prestabiliti dove si espone il paziente a stimoli che inducono attacchi di panico, usando tecniche di respirazione, esercizi fisici e a volte intervento esterno. Poi l'attacco viene analizzato pezzo per pezzo per trovare un senso a tutto il processo coinvolto, cambiare cognizioni e autometismi e condizionare risposte prestabilite (exposure therapy + cognitive restructuring).

Ad un livello piu profondo si va a modificare le connessioni della corteccia plastica, tramite learning-process (quello che dicevo nel 3d sulla plasticitá del cervello e lerning theories).

Ma potrebbe essere anche un altro tipo di CBT che non conosco. Quindi se puoi informati che son curioso di sapere che tecnica usi e i risultati ottenuti.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on January 28, 2013, 18:42:28 pm
Cmq a mio avviso c'è sempre da stare attenti quando si mischiano due ambiti diversi come la psicoterapia e la ricerca spirituale (quella vera ovviamente non quella fatta alla c...o)...
Si deve discernere bene e non pensare di poter prendere delle cose  e spostarele pari pari da un ambito all'altro, ambiti con obiettivi molto diversi tra l'altro.
QUindi va bene prendere alcune parti di alcune pratiche e depotenziarle e  rettificarle e adattarle in vista di determinati obiettivi piscoterapeutici, ma sempre con attenzione, altrimenti è come prendere del'uranio radiattivo e instabile e metterselo nella caldaia di casa per scldare i termosifoni  XD
Capisco i tuoi dubbi, ma le persona che sviluppano questi metodi sono persone che hanno speso 20-30 anni e piu come monaci buddisti o laici ma praticanti di buddismo, non gente che ha fatto un corso di 3 anni e poi si é diplomata.

Uno psichiatra che ho avuto occasione di conoscere é stato monaco per 30 anni (ora é un laico ma praticante), e lavorava part-time in ospedale facendo terapie che congiungono technologie buddiste con approcci scientifici occidentali.

Si tratta di persone che hanno profonda conoscienza di entrambi i mondi, quello spirituale e quello scientifico.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on January 28, 2013, 18:54:01 pm
Per citarne due, vai a dare un'occhiata a Dharma Singh Khalsa e Paramabandhu. Il primo é un medico e ricercatore che ha studiato kundalini yoga con Yogi Bhajan per decenni (Yogi Bhajan tra l'altro ha un PhD in psicologia) ed un pioniere nell'inetvento psicoterapeutico dell'alzaimer, il secondo uno psichiatra ex monaco buddista per decenni che é stato un pioniere del "buddismo terapeutico" e uno dei primi promulgatori della mindfulness.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on January 28, 2013, 18:56:24 pm
Seri dubbi li ho sull'agopunture invece, dove medici fanno un corso di qualche annetto, o addirittura qualche mesetto, e poi vanno a lavorare "sull'energia".
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Parsifal on January 28, 2013, 18:58:35 pm
SI infatti, i casi che citi tu non li conosco ma già da come li descrivi  sembra una cosa seria e consapevole, e non uno che si alza la mattina e prende cose da un campo che non gli compete....
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on January 28, 2013, 19:08:10 pm
Avevo capito benissimo a chi alludevi. Di medici reinventati che promuovono terapie alternative parlando di espansione di coscienza, livelli di consapevolezza e corpi sottili c'é pieno. Magari si sono fatti il corso di 3 anni (alcuni di 6 mesi) e poi se ne sono andati regurgitando quello che hanno sentito e letto senza fare un percorso di decenni su loro stessi, un percorso spirituale oltre che terapeutico.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ragnaz on January 28, 2013, 19:15:36 pm
E' imho il grosso rischio che si corre qui da noi.. in UK sicuramente sono "piu avanti".
Dalle ns parti ho molto timore di tanta gente (cmq psicoterapeuti) che dopo un paio di seminari se ne vanno in giro a far fare meditazione o simili ai clienti....
Poi, come in tutti i settori, sta a noi (e alla fortuna), trovare la persona davvero capace :)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on January 28, 2013, 19:18:14 pm
..ho molto timore di tanta gente (cmq psicoterapeuti) che dopo un paio di seminari se ne vanno in giro a far fare meditazione o simili ai clienti....
e magari chiedo 250 sterline l'ora per insegnare la meditazione taroccata che se vai al tempio te la insegnano meglio e gratis  :nono:
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ragnaz on January 28, 2013, 21:00:41 pm
..ho molto timore di tanta gente (cmq psicoterapeuti) che dopo un paio di seminari se ne vanno in giro a far fare meditazione o simili ai clienti....
e magari chiedo 250 sterline l'ora per insegnare la meditazione taroccata che se vai al tempio te la insegnano meglio e gratis  :nono:

Ecco appunto... :)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on January 28, 2013, 22:11:34 pm
@Nicola
Che tipo di CBT stai facendo?

ehm... non lo so.  :-[
Ricordo che parlavi di attacchi di panico,

In realtà mi è stato spiegato che non lo sono, sono forti stati ansiosi, ma non sono DAP (grazie a dio).

quindi probabilmente PCT (panic control therapy).
Se é questa, si tratta di una serie di incontri prestabiliti dove si espone il paziente a stimoli che inducono attacchi di panico, usando tecniche di respirazione, esercizi fisici e a volte intervento esterno.
Questo non l'ha ancora fatto ma ha detto che a breve lo farà.


Poi l'attacco viene analizzato pezzo per pezzo per trovare un senso a tutto il processo coinvolto,
Questo l'ha fatto la volta scorsa, quando abbiamo analizzato una situazione.


cambiare cognizioni e autometismi e condizionare risposte prestabilite (exposure therapy + cognitive restructuring).
Anche questo oggetto dell'incontro di domani, credo.


Tieni conto che per ora abbiamo passato i primi 2 incontri con domande e questioni di rito: domande mirate su episodi della mia vita, descrizione del problema, come si manifesta, e domande mirate su di esso. Poi mi ha fatto fare il test "dei 3 giorni" ampliato (570 domande) e ha tracciato il profilo che ne esce, e abbiamo discusso di quello (divertentissimo...per la cronaca mi spiace deludervi ma sono normale  XD ).
Poi mi ha spiegato il primo esercizio da eseguire ogni giorno: un esercizio di respirazione, prima da fare per un po' di tempo tutti i giorni, poi da applicare nel caso anche di inizio di stati ansiosi.

Domani ho l'incontro n°4, vediamo.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: happosai lucifero on January 28, 2013, 22:18:31 pm
(per la cronaca mi spiace deludervi ma sono normale  XD )


dicono così un po' a tutti.. manda qualche tuo parente a parlarci, per sapere cosa ne pensa davvero. se era sincera, cambia medico. alla svelta.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on January 28, 2013, 22:24:16 pm
(per la cronaca mi spiace deludervi ma sono normale  XD )


dicono così un po' a tutti.. manda qualche tuo parente a parlarci, per sapere cosa ne pensa davvero. se era sincera, cambia medico. alla svelta.

Cambiare medico? diobono ma se ne ho girati una decina prima di trovare quella che mi dicesse che ero a posto.  XD

Cmq il responso di normalità l'ha dato il test, che restituisce 2 grafici, uno coi picchi corrispettivi a varie tendenze (isteria, depressione, ossessione, etc.) e l'altro relativo alla validità delle risposte: a me il secondo grafico è venuto fuori col picco rovesciato, segno che tutti i picchi del primo grafico rientrano comunque nel range di risposte "normali". Ragion per cui la lettura del primo grafico doveva esser letta come picchi relativi.
Cmq chi ha fatto la visita dei tre giorni certe domande che ci sono in quel test le ricorda. Una su tutte: ti piacciono i fiori?  XD
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: happosai lucifero on January 28, 2013, 22:27:56 pm
bah, ogni volta che sento sta domanda sui fiori o sui negozi di fiori rimango sempre molto perplesso..
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on January 28, 2013, 22:30:54 pm
la dottoressa mi ha spiegato che è la parte che serviva (il test è del '76) per valutare la componente omosessuale dell'esaminando, ma è stata abolita per legge come metro di valutazione e non può essere usata nemmeno in sede legale.
Io avevo il picco alto, così le ho chiesto che significava. Lei: "ma no non ha senso, non si usa più"... io: "dai mi faccia far 2 risate, che è venuto fuori, che sono omosessuale latente? che sono omofobo?". Niente non me l'ha voluto dire eh.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: happosai lucifero on January 28, 2013, 22:39:05 pm
la cosa che mi sono sempre chiesto è: ma non è un po' superficiale per valutare la componente omosessuale di una persona? insomma.. possibile che i botanici, i biologi, una fetta cospicua dei naturalisti in genere, e di coloro che si occupano di campi limitrofi (e.g. entomologi, agronomi) siano una fiumana omosessuale? poi, in genere io non sono un patito di fiori, ma è innegabile che ce ne siano alcuni molto belli. e infine un'ultima cosa: a volte la domanda è posta nei termini 'apriresti mai un negozio di fiori?'. posta in questi termini la domanda è equivalente a 'riesci a immaginare almeno una circostanza nella quale apriresti un negozio di fiori?'. a questa domanda è difficile che qualcuno possa rispondere 'no', si può immaginare davvero di tutto..
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on January 28, 2013, 22:43:20 pm
Sono le stesse perplessità mie, che ho riversato sulla dottoressa.
La quale ha risposto che il test esteso (che mi ha fatto fare ma che alla visita dei 3 giorni non è contemplato perché troppo lungo) contiene delle "riprove" mascherate, per confermare o smentire una o più risposte su un dato argomento. Per il resto, che sia di poca validità da quel punto di vista è confermato dal fatto che non viene nemmeno preso in considerazione.

Però trovo inquietante che nel passato sia stato utilizzato come strumento.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: happosai lucifero on January 28, 2013, 22:50:45 pm
infatti. e comunque ancora oggi tutti quelli che vanno a fare la visita per il militare sono prontissimi a giurare in ogni momento di odiare ogni fottutissimo fiore sulla faccia di questa terra.. il che, se mi consenti, è davvero 'omo' :D
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Zìxué on January 28, 2013, 22:56:44 pm
Riguardo la domanda "Ti piacciono i fiori?". Domande come questa, a mio parere, sono viziate all'origine e così formulate hanno scarso valore "diagnostico", perché contengono implicitamente tutta una serie di presupposti che riflettono esclusivamente la formazione di chi ha preparato il test e la influenza culturale esercitata sullo/a stesso/a. In tal senso, anche la risposta viene implicitamente inserita in un quadro culturale di riferimento che potrebbe avere poco a che fare con la psicologia in senso stretto, e perciò le si può attribuire un significato che in realtà può non avere. Per esempio, se a rispondere a questa domanda fosse qualcuno abituato a mangiare i fiori, o qualcuno che vive in un ambiente nel quale è normale farlo, senza che chi analizza i risultati lo sappia, non credete che le possibili interpretazioni possano essere un tantino fuorvianti?

Per fortuna il test citato non è più utilizzato come metro di valutazione...

N.B. Anche se non sembra, sono serio: Insalata di fiori (http://www.google.it/search?q=insalata+di+fiori&hl=it&safe=off&tbo=u&tbm=isch&source=univ&sa=X&ei=GPMGUeKrDM3Esgb_8oGIBw&sqi=2&ved=0CC0QsAQ&biw=1280&bih=653)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: happosai lucifero on January 28, 2013, 23:01:09 pm
mamma mia, i fiori delle zucchine :sbav: :spruzz:  soffritti con la pasta in mille ricette, oppure nelle frittatine.. sono una delle mie grandi passioni
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on January 28, 2013, 23:03:58 pm
@Nicola
Che tipo di CBT stai facendo?

ehm... non lo so.  :-[
Ricordo che parlavi di attacchi di panico,

In realtà mi è stato spiegato che non lo sono, sono forti stati ansiosi, ma non sono DAP (grazie a dio).

quindi probabilmente PCT (panic control therapy).
Se é questa, si tratta di una serie di incontri prestabiliti dove si espone il paziente a stimoli che inducono attacchi di panico, usando tecniche di respirazione, esercizi fisici e a volte intervento esterno.
Questo non l'ha ancora fatto ma ha detto che a breve lo farà.


Poi l'attacco viene analizzato pezzo per pezzo per trovare un senso a tutto il processo coinvolto,
Questo l'ha fatto la volta scorsa, quando abbiamo analizzato una situazione.


cambiare cognizioni e autometismi e condizionare risposte prestabilite (exposure therapy + cognitive restructuring).
Anche questo oggetto dell'incontro di domani, credo.


Tieni conto che per ora abbiamo passato i primi 2 incontri con domande e questioni di rito: domande mirate su episodi della mia vita, descrizione del problema, come si manifesta, e domande mirate su di esso. Poi mi ha fatto fare il test "dei 3 giorni" ampliato (570 domande) e ha tracciato il profilo che ne esce, e abbiamo discusso di quello (divertentissimo...per la cronaca mi spiace deludervi ma sono normale  XD ).
Poi mi ha spiegato il primo esercizio da eseguire ogni giorno: un esercizio di respirazione, prima da fare per un po' di tempo tutti i giorni, poi da applicare nel caso anche di inizio di stati ansiosi.

Domani ho l'incontro n°4, vediamo.
Quindi non ti hanno diagnosticato niente o soffri di GAD (ansia generale)?

Figo comunque che hi iniziato CBT, nel senso che mi dispiace che hai sti problemini, ma le cose che impari restano e le puoi sempre usare in altri contesti.

Il bello di sti metodi è che non sei un paziente che deve essere curato, ma sei uno studente che impra cose su ste stesso e tecniche per scoprirsi.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on January 28, 2013, 23:09:39 pm
Riguardo la domanda "Ti piacciono i fiori?". Domande come questa, a mio parere, sono viziate all'origine e così formulate hanno scarso valore "diagnostico", perché contengono implicitamente tutta una serie di presupposti che riflettono esclusivamente la formazione di chi ha preparato il test e la influenza culturale esercitata sullo/a stesso/a. In tal senso, anche la risposta viene implicitamente inserita in un quadro culturale di riferimento che potrebbe avere poco a che fare con la psicologia in senso stretto, e perciò le si può attribuire un significato che in realtà può non avere. Per esempio, se a rispondere a questa domanda fosse qualcuno abituato a mangiare i fiori, o qualcuno che vive in un ambiente nel quale è normale farlo, senza che chi analizza i risultati lo sappia, non credete che le possibili interpretazioni possano essere un tantino fuorvianti?

Per fortuna il test citato non è più utilizzato come metro di valutazione...

N.B. Anche se non sembra, sono serio: Insalata di fiori (http://www.google.it/search?q=insalata+di+fiori&hl=it&safe=off&tbo=u&tbm=isch&source=univ&sa=X&ei=GPMGUeKrDM3Esgb_8oGIBw&sqi=2&ved=0CC0QsAQ&biw=1280&bih=653)
Non voglio supportare la domanda "ti piacciono i fiori" di cui non ne capisco il significato, ma un questionario psicomerico non è una cazzata dove uno sta attento e cerca di capire quello che la persona che ha composto il test vuole sentirsi dire. Il test è costruito con una metodologia molto avanzata con tanto di analisi statistica e le domande sono controbilanciate. Questo vuol dire che se rispondi ad una domanda con un'affermazione falsa, per sembrare migliore (impression management) questo viene fuori in un' altra domanda la quale è stata messa a posta per smascherare la prima (a volte piu di una). Insomma non è facile fregare il test.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on January 28, 2013, 23:16:13 pm
Quindi non ti hanno diagnosticato niente o soffri di GAD (ansia generale)?
per ora nessuna diagnosi.
O meglio, la diagnosi c'è. Me l'ha fatta lo psichiatra che mi ha visto e poi me l'ha confermato la psicoterapeuta da cui mi ha mandato ora.
Vale a dire che questi disturbi sono stati scatenati dai disturbi del sonno che ho, a loro volta causati soprattutto dalla mia piccolina che si sveglia in continuazione da più di 2 anni ormai. Ritornando a dormire piano piano rientreranno. Diciamo che tale causa ha influito per il 70%.
E intanto mi è stato segnato il surmontil, che è un blando antidepressivo, ma che nel mio caso non ha questa funzione ma viene sfruttato perché ha una funzione regolatrice del sonno profondo. Sengato nella dose minima sindacale, da quando lo prendo mi sono accorto che la notte finalmente riesco a riposare, e infatti ho ripreso anche a sognare (non sognavo più, segno che non entravo nel sonno profondo, e quindi il cervello non riposava).

Per il restante 30% sto lavorando ora in terapia. E questo 30% probabilmente è dato dal mio carattere, di persona che tende a responsabilizzarsi molto, sobbarcandosi a volte il peso di decisioni e scelte che magari non mi competono, tendenza alla """competizione""" eccessiva con se stesso, nonché un periodo molto stressante al lavoro.



Figo comunque che hi iniziato CBT, nel senso che mi dispiace che hai sti problemini, ma le cose che impari restano e le puoi sempre usare in altri contesti.
Esatto, e io sono contento soprattutto di questo: avrò strumenti che potranno servirmi in futuro, o potranno serivre ad altri vicino a me.


Il bello di sti metodi è che non sei un paziente che deve essere curato, ma sei uno studente che impra cose su ste stesso e tecniche per scoprirsi.
Esatto, difatti l'ho presa proprio in questo modo.



Cmq a breve appena ho tempo racconterò l'esperienza in un 3D dedicato su performance, in quanto questi miei guai hanno avuto conseguenze inaspettate anche dal punto di vista sportivo.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Zìxué on January 28, 2013, 23:23:04 pm
(...) un questionario psicomerico non è una cazzata dove uno sta attento e cerca di capire quello che la persona che ha composto il test vuole sentirsi dire. Il test è costruito con una metodologia molto avanzata con tanto di analisi statistica e le domande sono controbilanciate. Questo vuol dire che se rispondi ad una domanda con un'affermazione falsa, per sembrare migliore (impression management) questo viene fuori in un' altra domanda la quale è stata messa a posta per smascherare la prima (a volte piu di una). Insomma non è facile fregare il test.
Tutto giusto. Infatti non ho nulla da contestare ai test psicometrici in generale. Mi limitavo semplicemente a sottolineare l'inadeguatezza di quel test (o almeno di parti significative) sicuramente datato e forse non completamente rispondente ai criteri e ai requisiti da te correttamente enunciati.
Da allora molte cose sono cambiate in meglio, tra le quali anche il modo di formulare le domande.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on January 28, 2013, 23:28:02 pm
La domanda in se non ha senso oggi, non che non lo avesse 30 anni fa. Considera che fino agli anni 80s l'omosessualità era considerata una malattia mentale elencata pure nel DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders).
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Zìxué on January 28, 2013, 23:37:10 pm
La domanda in se non ha senso oggi, non che non lo avesse 30 anni fa. Considera che fino agli anni 80s l'omosessualità era considerata una malattia mentale elencata pure nel DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders).

Questi sono proprio i "presupposti impliciti" di cui scrivevo sopra e che oggi non hanno più ragione d'essere.  :)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on January 28, 2013, 23:50:53 pm
..è si, ricordo che alla visita militare parecchi anni fa mi mandarono dallo psicologo dopo il test  XD

Non ricordo cosa fosse il problema (non credo i fiori), ma con me c'era un tizio completamente andato, che attaccava rissa pure con marescialli e comandanti, fumava canne in caserma di fronte ai carabbinieri di turno e aveva perfino provato ad accendere il camion militare.

Quando ho visto con chi mi avevano classificato (in realtà ce n'erano altri 2 con noi dallo psicologo, ma non saprei dire ora se fossero ok) mi sono parecchio preoccupato. Questo per dire che I primi test erano basati su concetti completamente campati in aria (almeno spero  :dis: ).
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on January 30, 2013, 10:05:58 am
Ieri sera ho fatto il 4° incontro.
Una parte è stata dedicata all'esaminare una situazione che mi è capitata dal punto di vista delle sensazioni fisiche e dei pensieri negativi. Via via che li descrivevo lei mi diceva "e quindi?" facendomi capire quel che già intuivo, vale a dire il reindirizzare il pensiero verso la razionalità e la concretezza.
Un'altra parte è stata dedicata a focalizzare il punto o i punti da cui derivano i miei stati ansiosi (escludendo ovviamente il problema preponderante del sonno, su cui ovviamente non lavoriamo): e si è trovata una risposta.
Un'altra ancora, ma ci dobbiamo rilavorare, è stata dedicata ad analizzare le cause esterne (es.: situazione lavorativa altamente stressante).

Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: happosai lucifero on January 30, 2013, 10:15:32 am
da come racconti sembra una persona molto concreta, sono contento che arrivi in maniera decisa e rapida a delle conclusioni. sai, gli psicologi, i dentisti, da questo punto di vista tendono ad essere un po' wing chun.. ma dimmi un po', le hai parlato anche dei tuoi problemi col jkd concepts?
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on January 30, 2013, 10:37:12 am
XD

No di quelli non le ho parlato. Ma proverò a mettergliela da un altro punto di vista: i miei problemi col del jkd concept.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Barvo Iommi on January 30, 2013, 10:39:34 am
è una psicologa original o concept?
è imprtante, potrebbe cambiare metodo a seconda se stai in piedi, seduto o sdraiato, informati prima e se tira fuori un bastone di rattan corri pure  :)

a parte tutto: in bocca al lupo, coraggioso da parte tua farla e ancora di più a parlarne qui :thsit:
dovrei farla anche io
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on January 30, 2013, 11:01:29 am
a parte tutto: in bocca al lupo, coraggioso da parte tua farla e ancora di più a parlarne qui :thsit:
Non voglio fare il finto modesto, ma giuro non la sento assolutamente come prova di coraggio.
Semplicemente lo faccio perché uno dei problemi legati alla psicologia è che la gente si vergogna di parlarne, in quanto nella società è ben radicata la credenza: "vai dallo psicologo" = "sei fuori di testa".

E ti racconto questa.
Quando ho comunciato ad avere questi fastidi, non sapendo bene come catalogarli, io li chiamavo attacchi di panico (poi mi hanno spiegato che non lo sono).
Ne ho così parlato molto tranquillamente, quando capitava, con amici e conoscenti.
E sono rimasto impressionato. Perché praticamente tutti quelli a cui ne ho parlato, dopo che gliel'ho detto, mi hanno confessato di averne avuti. Addirittura gente che non mi sarei mai aspettato. Ovviamente il motivo per cui non lo dicevano era la vergogna.
Ed è una cosa veramente stupida, anche se comprensibile.
Comprensibile sai perché? Perché soprattutto ai nostri giorni non è solo una questione di associare il bisogno di un trattamento psicoterapico al fatto di essere andati fuori di testa, ma è soprattutto il fatto che la persona viene additata come un debole, e per questo un perdente.
E quindi una persona da schernire e isolare.
Perché si deve essere forti oggi, indistruttibili, coriacei, incazzati con tutti, più squali in mezzo ad altri squali; chi è debole soccombe, il forte schiaccia il debole. E, si dice, è giusto così.

E' giusto così un bel paio di palle.

Sembrerà assurdo, lo so, ma da queste ultime esperienze non ho imparato ad essere ancora più forte, ma ho accettato la debolezza, la consapevolezza della incapacità di sopportare e affrontare di testa ogni cosa.
Non ho dimenticato come si combatte e come si fa fronte a certe situazioni o, peggio, a certe squallide persone. Solo ho una consapevolezza differente.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Aliena on January 31, 2013, 10:40:08 am
Partito lo spin-off: https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=14589.msg386479#msg386479 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=14589.msg386479#msg386479)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Darth Dorgius on January 31, 2013, 15:45:02 pm
Avete detto fiori?

A me piacciono i fiori! :spruzz:

(http://www.filmoa.com/img/movie/americanbeauty_big.jpg)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ale_ale on January 31, 2013, 16:29:38 pm
infatti. e comunque ancora oggi tutti quelli che vanno a fare la visita per il militare sono prontissimi a giurare in ogni momento di odiare ogni fottutissimo fiore sulla faccia di questa terra.. il che, se mi consenti, è davvero 'omo' :D

Sono abbastanza sicuro di aver risposto sinceramente che mi piacevano i fiori e che non non avei voluto aprire un negozio di fiori....  ma tutti quelli che conosco avevano risposto più o meno così e anche dichiarato di sentire delle voci ecc... nella speranza di saltare il militare, credo che alla fine lo psicologo chiamasse solo quelli che dal test risultavano normali  XD
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on February 06, 2013, 11:11:37 am
Ieri sera ho fatto la 5a seduta, appena ho tempo vi racconto, perché è stata molto interessante.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on February 06, 2013, 23:38:39 pm
Dunque, la seduta ha lavorato su alcuni aspetti.

Primo.
codifica delle metodologie da usare a breve termine per ridurre l'accesso di ansia ed evitare l'attacco di panico. Spiegazione di come si genera e che caratteristiche ha un attacco di panico o forte stato ansioso.

Secondo.
discussione sulle metodologie a lungo termine, che devono rendere definitiva la risoluzione del problema.

Terzo.
Analisi di una situazione reale: sensazioni fisiche provate, pensieri negativi percepiti, come li ho affrontati, come posso migliorare, cosa ha generato quella situazione, etc.

Quarto.
analisi profonda delle cause di quello stato. compiti "a casa": cominciare a correggere/modificare ciò che porta a un certo stato.


Come vedete l'approccio cognitivo-comportamentale è molto "razionalistico-scientifico", e mi ha portato in 5 sedute ad individuare le cause fisiche e mentali che hanno indotto certi stati ansiosi che ho avuto, mi ha dato strumenti immediati per porvi rimedio mentre nel frattempo si lavora parallelamente su un livello più profondo per eliminare le cause eliminabili (perché non tutte sono eliminabili, ad esempio certi fattori di stress come la pressione lavorativa).


Una piccola nota, che mi riconduce all'altro 3d: alcune cose che sono venute fuori in questa seduta sono state le medesime emerse durante la seduta di shiatsu che ho fatto con un amico, di cui si parla nell'altro 3D.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on February 06, 2013, 23:40:44 pm
ah, la dottoressa mi ha spiegato che siccome non ho mai avuto un vero attacco di panico, metà della terapia me la sono già fatta da me perché naturalmente, per indole e capacità mia, so porre freni all'aumento dello stato ansioso. Ragion per cui il mio è un caso in cui non ha senso e anzi può essere controproducente scatenare deliberaamente un attacco di panico durante una seduta per poi lavorarci direttamente nel controllarlo e fermarlo.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on February 07, 2013, 01:56:29 am
Ma farai pure qualche "exposure therapy" prima o poi, o no?
Di solito la terapia espone a stati ansiosi (o panico) in ambiente controllato per far si che tu da solo riesca a gestirli e midificarli riprendendoti il controllo sul sistema simpatico.

Ci sono medoti che inducono ansa (o panico) pure usando un particoloare gas, o determinti esercizi fisici e respiratori, oppure addirittura realtà virtuale.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on February 07, 2013, 08:43:52 am
@nicola: ma fate sedute da mille ore? Ognuno dei 4 punti che dici mi sembra bello corposo.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on February 07, 2013, 10:32:03 am
@nicola: ma fate sedute da mille ore? Ognuno dei 4 punti che dici mi sembra bello corposo.

No, max 75 min di seduta per volta.

Ogni punto è corposo ma ad ogni seduta si porta avanti quasi parallelamente il tutto.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on March 19, 2013, 22:36:22 pm
aggiornamento.
Mi avvio verso la fase finale della terapia.
Sono contentissimo dei progressi fatti e specie stasera mi sono accorto dell'utilità della terapia per capire anche tante cose relative ai rapporti di lavoro, alla famiglia e ai figli.

Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on March 20, 2013, 08:42:36 am
Terapia assai veloce  :)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ragnaz on March 20, 2013, 12:58:02 pm
Vista la durata è più assimilabile a un counselling che a una vera e propria psicoterapia :)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on March 20, 2013, 14:11:28 pm
Le terapie appartenenti alla famiglia CBT (inclusa anche la mindfulness) che siano fatte da uno psichiatra, psicologo, psicoterapeuta o counselor generalmente durano poco (da 6 settimane a 6 mesi).

Sono protocolli standardizzati e hanno una didattica ben precisa. Non e' che  il terapeuta possa inventarsi robe nuove. Infatti una delle maggiori critiche negative che ha ricevuto in passato era che essendo poco flessibile non puo essere adatta a tutti, visto che persone diverse hanno esigenze diverse.

Al giorno d'oggi ce ne sono di tutte le salse di CBT, e si riesce piu o meno a trovare quella adatta alla maggior parte dei pazienti.

E' l'unica psicoterapia riconosciuta dalla medicina (a dire il vero ci sono anche delle versioni corte di terapia psicodinamica, ma a questo punto le differenze tra le due sono molto sottili), e l'unica riconosciuta e praticata nelle aziende ospedaliere statali (NHS).

Personalmente la trovo geniale!
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ragnaz on March 20, 2013, 16:08:16 pm
Quel che dici credo valga in uk e usa o simili.
Da noi non credo ci siano psicoterapie riconosciute dalla ns sanità pubblica.
Inoltre, tanto per cambiare, anche il counselling da noi non è la stessa cosa.
in usa è praticamente un sinonimo di terapeuta, da noi è una specie di terapeuta "dei poveri" che, non avendo laurea ma solo un corso triennale non universitario può "aiutare" il cliente per un massimo di 10/12 sedute e per problematiche "superficiali" o cmq legate a uno specifico episodio. (tipo, sono una persona senza particolari nevrosi o problemi psicologici, ma perdo il lavoro e per la prima volta mi trovo ad aver bisogno di un piccolo supporto momentaneo).
Se il counsellor de noantri si accorge che il cliente ha problematiche più serie DEVE mandarlo da uno psicoterapeuta "vero".
Il mio intervento era per dire che, vista la durata brevissima, "sembrava" più un counselling che una psicoterapia vera e propria
Devo dire però che sono poco addentro alle terapie "brevi" ma siccome inizio a ritenerle le più utili vedrò di approfondire!
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on March 20, 2013, 16:44:27 pm
Vero, la regolamentazione delle malattie mentali in UK and USA (ma anche Singapore, HongKong e in generale tutti gli stati sviluppati) ha dei protocolli ben precisi che in italia non esistono. I motivi non li so di preciso, ma credo abbiano a che fare con la casta dei medici e tutto l'indotto mafioso che gira attorno a farmacie e case farmaceutiche (cospirazione insomma  :whistle:).

Il DSM IV (Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders) ne e' un esempio. In UK e in USA la CBT e' la terapia di prima linea per certi tipi di disturbi come ansia, attacchi di panico, depressione etc etc etc

In Italia quando soffri di ansia e attacchi di panico ti danno le benzodiazepine (valium o similar) che per esempio qua in UK le danno solo in casi estremi (i medici inglesi sembrano essere contrari a prescrivere farmaci del genere quando in italia li danno come fossero aspirine, esperienza personale con piu medici).

Detto questo il counselor non e' uno psicoterapeuta, a meno che non abbia la qualifica. E' una persona che aiuta clienti con disturbi psicologico-sociali a migliorare le loro condizioni dando consigli. Non fa terapie di alcun tipo, da consigli. Abbastanza simile ad un life-coach. 
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ragnaz on March 20, 2013, 18:23:32 pm
Discorso su cui mi trovi molto d'accordo... tanto per cambiare siamo piuttosto "indietro" rispetto a uk e compagnia...
Imho c'è anche da dire che da noi permane molto di più la prevenzione contro il trattamento psicologico e si preferisce, anche da parte del cliente, il trattamento medico e, quindi, psichiatrico tramite psicofarmaci
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on March 20, 2013, 18:33:14 pm
In fatto è che gli psicofarmaci te li può prescrivere pure il dottore per la psicoterapia invece devi rivolgerti a psicoterapeuti il che per alcuni equivale ancora ad ammettere una sorta di "pazzia", insomma per tanti  non funzionare perfettamente a livello biologico è molto più tollerabile che un "malfunzionamento" a livello mentale
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on March 20, 2013, 18:57:40 pm
... più tollerabile che un "malfunzionamento" a livello mentale
che è communique di natura biologica se consideri che la corteccia cambia proprio forma e composizione
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ragnaz on March 20, 2013, 19:41:00 pm
In fatto è che gli psicofarmaci te li può prescrivere pure il dottore per la psicoterapia invece devi rivolgerti a psicoterapeuti il che per alcuni equivale ancora ad ammettere una sorta di "pazzia", insomma per tanti  non funzionare perfettamente a livello biologico è molto più tollerabile che un "malfunzionamento" a livello mentale

Esattamente! l'essere malati viene vissuto come "normale possibilità", come una cosa che capita a tutti, mentre nell'altro caso si è "matti" ed è come se essere "matti" fosse una propria colpa, e cmq qualcosa di socialmente molto meno accettabile...
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Giorgia Moralizzatrice on March 20, 2013, 19:44:06 pm
@MGYS: Io stavo parlando della percezione dell'uomo comune che se gli parli di plasticità del cervello chissà cosa pensa....
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on March 20, 2013, 19:59:51 pm
Lo avevo capito, e aggiungo che una delle componenti dei nuovi protocolli di terapie CBT si chiama psychoeducation. Una sorta di spiegazione che si da al paziente della terapia in dettagli, dei sintomi e del perche' avvengono con tanto di spiegazione neurologica.

In questo modo il paziente schizofrenico, depresso, ansioso etc. familiarizza con il concetto che non e' la sua persona (in quanto mente, anima, spirito etc.) che e' malata ma la struttura organica del cervello che ha qualcosa che non va.

Questo aiuta a superare la stigma di cui parlavi, mette il paziente al corrente che il processo meccanico si puo invertire e facilita il lavoro del terapeuta in generale.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on March 20, 2013, 20:14:11 pm
Devo dire però che sono poco addentro alle terapie "brevi" ma siccome inizio a ritenerle le più utili vedrò di approfondire!
Ci sono dei dibattiti tra psicoterapeuti sul fatto che la CBT (e metodi brevi) modificano l'aspetto superficiale del problema, mentre terapie lunghe (di solito legate alla psicodinamica, psicoanalisi) vanno a lavorare profondo.

Dal punto di vista scientifico questo non e' stato provato, anzi diciamo che certe terapie lunghe nemmeno funzionano (ci sono studi controllati con campioni placebo) mentre la CBT (metodi brevi) funziona nella maggior parte dei casi e per un numero svariato di disturbi mentali.

Il problema con le terapie lunghe e' che non c'e' un protocollo standard e quindi va a discrezione del terapeuta. Si spendono un sacco di soldi e tempo che magari si potrebbero evitare se si eseguono subito interventi mirati in modo metodologico.

Anche la mindfulness (MBCT e MBSR) ha un percorso corto. Si parla di 8 settimane (meno di 2 mesi). Ovvio che un monaco buddista che medita da 30 anni ha dei benefici maggiori di un depresso che fa 2 mesetti di meditazione con la terapia mindfulness. Ma questo non vuol dire che molti dei concetti e tecniche buddiste non si possano concentrare in un corso "accellerato" per risolvere problmei con interventi rapidi.

Daltronde le persone nella societa' occidentale hanno un lavoro, una famiglia, una posizione sociale e tutta una serie di memorie accumulate da loro stessi e da generazioni precedenti che li rendono quello che sono. In un contesto di questo genere la terapia deve evolvere e deve essere adatta al tipo di stile di vita.

Spendere 4 anni dallo psicoanalista, 1 volta a settimana, a 80 euro l'ora (o piu) per risolvere ansia o attacchi di panico in una societa' come la nostra mi sembra improponibile.

Meglio 8 sedute di CBT, o di MBCT che risolvano il problema subito. Poi uno ci lavora un po da solo perche' questi tipi di programmi insegnano delle tecniche che possono essere eseguite e sviluppate a casa a costo zero. La terapia su se stessi va coltivata, proprio come la meditazione, il qigong, lo yoga la danza e tutto il resto.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ragnaz on March 20, 2013, 21:03:25 pm

Meglio 8 sedute di CBT, o di MBCT che risolvano il problema subito. Poi uno ci lavora un po da solo perche' questi tipi di programmi insegnano delle tecniche che possono essere eseguite e sviluppate a casa a costo zero. La terapia su se stessi va coltivata, proprio come la meditazione, il qigong, lo yoga la danza e tutto il resto.

Ecco! il punto è proprio questo! dare in tempi brevi (anche 6 mesi o poco più) una bella "botta" al problema del cliente in modo che la sua vita possa procedere normalmente, cioè migliorare la sua qualità della vita sensibilmente e in tempi brevi. Poi eventualmente con calma si può anche continuare con una terapia di supporto, esercizi a casa etc.etc., ma prima ci vuole una terapia, diciamo d'urto, che permetta alla persona di vivere
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on March 20, 2013, 21:58:23 pm

Meglio 8 sedute di CBT, o di MBCT che risolvano il problema subito. Poi uno ci lavora un po da solo perche' questi tipi di programmi insegnano delle tecniche che possono essere eseguite e sviluppate a casa a costo zero. La terapia su se stessi va coltivata, proprio come la meditazione, il qigong, lo yoga la danza e tutto il resto.

Ecco! il punto è proprio questo! dare in tempi brevi (anche 6 mesi o poco più) una bella "botta" al problema del cliente in modo che la sua vita possa procedere normalmente, cioè migliorare la sua qualità della vita sensibilmente e in tempi brevi. Poi eventualmente con calma si può anche continuare con una terapia di supporto, esercizi a casa etc.etc., ma prima ci vuole una terapia, diciamo d'urto, che permetta alla persona di vivere
Il problema e' che il terapeuta non fa piu tutti quei soldi cosi, perche' gli fa piu comodo avere quei 20 clienti fissi a settimana che stanno parcheggiati per 10 anni, che non fa doversi creare un nuovo portafoglio clienti ogni 2 mesi e spendere tempo/soldi in marketing.

In piu fare CBT e' meno divertente per il terapeuta di fare terapie personalizzate. Nei metodi personalizzati, tipo psicoanalisi e similar, e' lo psicologo che e' importante non il metodo in se. Mentre nella CBT e' il contrario, e' un metodo che se applicato metodicamente e' vincente.

Se qualcosa funziona e' giusto che la possa fare qualunque persona qualificata eseguenda alla lettera un metodo. In questo modo se il terapeuta ha le "balle girate" quel giorno, o e' una persona che "a pelle" non piace, non ha molta importanza, il metodo funziona a prescindere. In piu in questo modo si crea la concorrenza, perche' chiunque con un adeguato training puo esercitare la CBT, e si abbassa cosi il prezzo del prodotto venduto perche' le persone vanno da quello che costa meno.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ragnaz on March 21, 2013, 00:04:06 am

Meglio 8 sedute di CBT, o di MBCT che risolvano il problema subito. Poi uno ci lavora un po da solo perche' questi tipi di programmi insegnano delle tecniche che possono essere eseguite e sviluppate a casa a costo zero. La terapia su se stessi va coltivata, proprio come la meditazione, il qigong, lo yoga la danza e tutto il resto.

Ecco! il punto è proprio questo! dare in tempi brevi (anche 6 mesi o poco più) una bella "botta" al problema del cliente in modo che la sua vita possa procedere normalmente, cioè migliorare la sua qualità della vita sensibilmente e in tempi brevi. Poi eventualmente con calma si può anche continuare con una terapia di supporto, esercizi a casa etc.etc., ma prima ci vuole una terapia, diciamo d'urto, che permetta alla persona di vivere
Il problema e' che il terapeuta non fa piu tutti quei soldi cosi, perche' gli fa piu comodo avere quei 20 clienti fissi a settimana che stanno parcheggiati per 10 anni, che non fa doversi creare un nuovo portafoglio clienti ogni 2 mesi e spendere tempo/soldi in marketing.

In piu fare CBT e' meno divertente per il terapeuta di fare terapie personalizzate. Nei metodi personalizzati, tipo psicoanalisi e similar, e' lo psicologo che e' importante non il metodo in se. Mentre nella CBT e' il contrario, e' un metodo che se applicato metodicamente e' vincente.

Se qualcosa funziona e' giusto che la possa fare qualunque persona qualificata eseguenda alla lettera un metodo. In questo modo se il terapeuta ha le "balle girate" quel giorno, o e' una persona che "a pelle" non piace, non ha molta importanza, il metodo funziona a prescindere. In piu in questo modo si crea la concorrenza, perche' chiunque con un adeguato training puo esercitare la CBT, e si abbassa cosi il prezzo del prodotto venduto perche' le persone vanno da quello che costa meno.

Tutte motivazioni assai, ahinoi, sensate... infatti in ita credo che queste terapie siano ancora molto poco diffuse anche per quello che dici...
Io quando arriverò cercherò di andare in quella direzione :)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Prototype 0 on March 21, 2013, 01:12:21 am
Aggiungiamo che, dopo circa 3 anni, le guarigioni per cosiddetta remissione spontanea aumentano esponenzialmente, mettendo ulteriormente in dubbio le terapie che raggiungono/superano tale durata.

Quanto alle modificazioni corticali, in effetti la CBT dovrebbe essere stata la prima psicoterapia in assoluto ad instaurare un ponte diretto tra aspetto squisitamente dialogico e ben più tangibile diagnostica ad immagini (= TAC e RMNf) mostrando, tra l' altro, differenze topografiche tra le modificazioni indotte da antidepressivi/antiDAP e quelle indotte dalla cbt stessa.

Per dirla in termini potabili, entrambe queste terapie modificano soprattutto la funzionalità dei lobi frontali ma, mentre gli SSRI fanno visualizzare modifiche nella zona più frontale del cervello, la CBT lo fa (se la memoria fotografica non mi inganna) più ai lati... oserei dire, semplicisticamente, più in zona tempie.


Per ulteriori precisazioni, chiedere a quel miserabile secchione mangianoccioline di Machine.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on March 21, 2013, 09:44:37 am
... entrambe queste terapie modificano soprattutto la funzionalità dei lobi frontali ma, mentre gli SSRI fanno visualizzare modifiche nella zona più frontale del cervello, la CBT lo fa (se la memoria fotografica non mi inganna) più ai lati... oserei dire, semplicisticamente, più in zona tempie.
Il contrario, le SSRI (ed altri psico-farmaci) modificherebbero i percorsi bottom-up, quindi le parti del cervello della zona temporale come amygdala, hippocampus e corteccia associata (dietro la zona zona orecchio) mentre le terapie come CBT modificano attività proprio nella corteccia pre-frontale (percorsi top-down). In particolare viene ridotta l'attività nella la zona amygdala (attività emozionale "automatoca") e viene aumentata l'attività nella zona pre-frontale (controllo emozionale e supervisione delle emozioni).

Gi psico-farmaci sembrerebbero infatti peggiorare gli effetti delle CBT (soprattutto in caso di ansia, in depressione no) mentre altre droghe sembrerebbero aumentare gli effetti della CBT (cycloserine). Pure alcune tecnologie potrerebbero aumentare gli effetti della CBT come transcranial direct-current stimulation ma gli studi sono agli inizi qua.

In generale, sembrerebbe che i disturbi mentali siano legati alle capacità cognitive, quindi aumentando attenzione, memoria working-memory e funzioni esecutive si dovrebbe ridurre (se non eliminare) i disturbi mentali oltre che aumentare la salute fisica in generale.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on March 21, 2013, 10:03:48 am
mammamia quanto avete scritto nel frattempo.

Dunque. Il motivo principale che mi ha spinto a scegliere questo tipo di terapia, oltre che la fiducia nello psichiatra che me l'ha consigliata, è stato proprio l'aspetto legato alla durata della terapia e alla concreta possibilità di risoluzione definitiva del problema.

riguardo all'aspetto più profondo, non è che la dottoressa non esamini anche gli aspetti relazionali e di storia di vita, lo fa, ma li porta avanti parallelamente e meno dettagliatamente.

E se ovviamente sento la necessità di parlare di qualcosa (es. questa seduta è stata dedicata per metà alla famiglia), se ne parla.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Prototype 0 on March 21, 2013, 22:31:15 pm
... entrambe queste terapie modificano soprattutto la funzionalità dei lobi frontali ma, mentre gli SSRI fanno visualizzare modifiche nella zona più frontale del cervello, la CBT lo fa (se la memoria fotografica non mi inganna) più ai lati... oserei dire, semplicisticamente, più in zona tempie.
Il contrario, le SSRI (ed altri psico-farmaci) modificherebbero i percorsi bottom-up, quindi le parti del cervello della zona temporale come amygdala, hippocampus e corteccia associata (dietro la zona zona orecchio) mentre le terapie come CBT modificano attività proprio nella corteccia pre-frontale (percorsi top-down). In particolare viene ridotta l'attività nella la zona amygdala (attività emozionale "automatoca") e viene aumentata l'attività nella zona pre-frontale (controllo emozionale e supervisione delle emozioni).
Ecco che succede a passare troppo tempo su xvideos: memorizzi i nominativi delle migliori esperte di triple penetration, e ti scordi nozioni di diagnostica ad immagini.
Meno male che negli ultimi 6-8 mesi, ho drasticamente ridotto (le occhiaie, però, permangono... non capisco perchè....)


Gi psico-farmaci sembrerebbero infatti peggiorare gli effetti delle CBT (soprattutto in caso di ansia, in depressione no) mentre altre droghe sembrerebbero aumentare gli effetti della CBT (cycloserine).
Questo, per associazioni di idee, mi rimanda ad un centro terapeutico statunitense dove pare si faccia uso controllato e terapeutico di lsd.
A proposito, ti sei mai spulciato gli affascinanti resoconti di huxley e soci?

Quote
Pure alcune tecnologie potrerebbero aumentare gli effetti della CBT come transcranial direct-current stimulation ma gli studi sono agli inizi qua.
Non ricordo quasi più nulla di tale tecnologia, aggiornamici.

Quote
In generale, sembrerebbe che i disturbi mentali siano legati alle capacità cognitive, quindi aumentando attenzione, memoria working-memory e funzioni esecutive si dovrebbe ridurre (se non eliminare) i disturbi mentali oltre che aumentare la salute fisica in generale.
Vero è che, specie nei Paesi latini, c'è ancora un' imperante matrice umorale psicodinamica della materia.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on March 21, 2013, 23:01:05 pm
.. troppo tempo su xvideos ...
Meno male che negli ultimi 6-8 mesi, ho drasticamente ridotto (le occhiaie, però, permangono... non capisco perchè....)
C'e' chi sostiene che la pornografia abbia cambiato la mente (e la salute) dell'uomo moderno, in senso letterale! So che e' difficile ma IMHO meglio non abusarne
 


Gi psico-farmaci sembrerebbero infatti peggiorare gli effetti delle CBT (soprattutto in caso di ansia, in depressione no) mentre altre droghe sembrerebbero aumentare gli effetti della CBT (cycloserine).
Questo, per associazioni di idee, mi rimanda ad un centro terapeutico statunitense dove pare si faccia uso controllato e terapeutico di lsd.
Non credo, mi riferivo al fatto che la psicoterapia e' un processo di apprendimento, quindi tutte le droghe che favoriscono l'apprendimento favoriscono la terapia. Droghe che aumentano la memoria per esempio.
A proposito, ti sei mai spulciato gli affascinanti resoconti di huxley e soci?
No Illuminami
Quote
Pure alcune tecnologie potrerebbero aumentare gli effetti della CBT come transcranial direct-current stimulation ma gli studi sono agli inizi qua.
Non ricordo quasi più nulla di tale tecnologia, aggiornamici.
Per forza, credo che non ne hai mai sentito parlare. Forse hai studiato la TSM (Transcranial magnetic stimulation) che e' tutta un'altra roba.

Quella di cui parlo e' una macchina nuova, un dispositivo che trasmette correnti basse attraverso il cuoio capelluto. Queste correnti indotte sembrerebbo aumentare la plasticita', quindi se impari le tabelline in quel momento si cementano nelle memorie. L'effetto sembrerebbe durare giorni quindi tutto quello che impari in quei giorni rimane fissato nelle connessioni long-term. Tutto in fase sperimentale, e poco chiaro.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Prototype 0 on March 21, 2013, 23:21:51 pm

C'e' chi sostiene che la pornografia abbia cambiato la mente (e la salute) dell'uomo moderno, in senso letterale! So che e' difficile ma IMHO meglio non abusarne
Eh, lo so, ma Aliena continua a tirarsela.....
Perchè non ci metti una buona parola?  :gh:
 



No Illuminami

Forse, e dico FORSE, ne scannerizzerò un vetusto libercolo tascabile pieno di esperimenti su sè stessi e relativi scambi epistolari che posero le basi culturali della psiconautica occidentale farmaco-indotta.


A proposito.. mi pare accennasti in passato a casi in cui il pranayama può dare botte percettive assimilabili a vere e proprie allucinazioni (visive e non).
Quali sono le pratiche più potenti in tal senso?
Magari, se non qua, puoi parlarne nella discussione che dovresti aver aperto tu stesso su tale branca yogica.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on March 22, 2013, 00:30:12 am
Si, ho avuto esperienze personali a riguardo, e mi sono pure un po spaventato. Come mai ti interessano? Io da quella volta ho smesso di cercare cose estreme ed uso la respirazione come mezzo di rilassamento e controllo mentale mentre faccio yoga, nulla piu.

In realta' si usaano tecniche di respirazione anche in CBT, per provocare attacchi di panico in ambiente controllato nella terapia specifica PCT (Panic Control Treatment). Il concetto e' sempre quello dell'epprendimento, imparare che le emozioni associate a cambiamenti fisiologici le cauisamo noi con il "labeling" e gli altri processi cognitivi. Le emozioni possono diventare volontarie (con l'allenamento) e quindi non ci si fa piu prendere alla sprovvista.

Credo che il pranayama avesse anche questo scopo, piu che tecnica di "pulizia energetica" o acquisizione di poteri paranormali. Il disidentificarsi dalle emozioni ed imparare ad usarle come mezzo, non ad essere usati da loro. Un concetto del tipo"la mente apprende quello che il corpo sperimenta".
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Prototype 0 on March 22, 2013, 00:47:25 am
Si, ho avuto esperienze personali a riguardo, e mi sono pure un po spaventato. Come mai ti interessano? Io da quella volta ho smesso di cercare cose estreme ed uso la respirazione come mezzo di rilassamento e controllo mentale mentre faccio yoga, nulla piu.
Sicuramente condivisibile, il tuo attuale approccio.
Ma i limiti/confini individuali sono topograficamente identificabili soprattutto agli estremi.
A torto o ragione, pericoloso o meno, voglio sbatterci VIOLENTEMENTE contro placcandoli e (nei limiti del possibile) smuovendoli.

Quote
In realta' si usaano tecniche di respirazione anche in CBT, per provocare attacchi di panico in ambiente controllato nella terapia specifica PCT (Panic Control Treatment).
Questo della respirazione è uno strumento, a mio parere, ancora poco usato/conosciuto nella cbt italica.
Quantomeno rispetto al più evoluto mondo anglofono, intendo.
Piazzaci, se possibile, qualche buon link a riguardo.

Quote
Un concetto del tipo"la mente apprende quello che il corpo sperimenta".
Bello.
Molto.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on March 22, 2013, 01:48:11 am
Sicuramente condivisibile, il tuo attuale approccio.
Ma i limiti/confini individuali sono topograficamente identificabili soprattutto agli estremi.
A torto o ragione, pericoloso o meno, voglio sbatterci VIOLENTEMENTE contro placcandoli e (nei limiti del possibile) smuovendoli.
Allora fatti un giro con il kundalini yoga o tecniche tantriche tibetane. Se poi pero rimani scemo non e' colpa mia  XD
Quote
In realta' si usaano tecniche di respirazione anche in CBT, per provocare attacchi di panico in ambiente controllato nella terapia specifica PCT (Panic Control Treatment).
Questo della respirazione è uno strumento, a mio parere, ancora poco usato/conosciuto nella cbt italica.
Si usano anche tecniche corpore ed esercizi fisici come girare in tondo su una sedia rotante ed in passato hanno pure usato dei gas come il carbon-dioxide (questo dev'essere terribile, non mi piacerebbe provarlo)

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10450339 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10450339)

http://books.google.co.uk/books?id=swAE2bRjV8UC&pg=PT546&lpg=PT546&dq=Panic+Control+Treatment+carbon+dioxide&source=bl&ots=USidvodnY4&sig=4TXDKYu_gS9MCoIJgo5M2u9qUR8&hl=en&sa=X&ei=M6dLUaCgFMaM0AWXl4G4CQ&ved=0CDkQ6AEwAg (http://books.google.co.uk/books?id=swAE2bRjV8UC&pg=PT546&lpg=PT546&dq=Panic+Control+Treatment+carbon+dioxide&source=bl&ots=USidvodnY4&sig=4TXDKYu_gS9MCoIJgo5M2u9qUR8&hl=en&sa=X&ei=M6dLUaCgFMaM0AWXl4G4CQ&ved=0CDkQ6AEwAg)

http://www.researchgrantdatabase.com/g/5R01MH041778-05/CARBON-DIOXIDE-CHALLENGE-OF-PANIC-DISORDER/ (http://www.researchgrantdatabase.com/g/5R01MH041778-05/CARBON-DIOXIDE-CHALLENGE-OF-PANIC-DISORDER/)

http://archpsyc.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=481714 (http://archpsyc.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=481714)

(Il primo link centra poco con la CBT)

Questo mi sa che e' il piu interessante

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9358693 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9358693)

PS gli articoli non li posso postare interi perche' protetti da copyright, qua vedi solo l'astratto.
Se ne vuoi una copia completa dammi il tempo di scaricare quello che ti interessa e mandartelo vie email.


Dai un'occhiata pure qua

http://medical-dictionary.thefreedictionary.com/cognitive-behavioral+therapy (http://medical-dictionary.thefreedictionary.com/cognitive-behavioral+therapy)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Prototype 0 on March 22, 2013, 04:35:59 am
Che figata: anche tu nottambulo.


PS: kundalini e trantra sono troppo complicati ed esoterici per i miei gusti.
Dammi qualche pratica di pranayama che mi provochi un TIA, piuttosto
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ragnaz on March 22, 2013, 11:50:12 am
Attenzione davvero però con pranyama e kundalini eh, far danno non è difficile...
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Prototype 0 on March 22, 2013, 11:51:03 am
Attenzione davvero però con pranyama e kundalini eh, far danno non è difficile...
Che fai, mi stimoli?
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Ragnaz on March 22, 2013, 12:16:32 pm
Attenzione davvero però con pranyama e kundalini eh, far danno non è difficile...
Che fai, mi stimoli?

LOL !!  ;D
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on April 03, 2013, 11:08:03 am
Nuovo aggiornamento.

Stiamo lentamente abbandonando la parte relativa agli strumenti di controllo dell'ansia e stiamo passando all'analisi più profonda, relativa ai tratti caratteriali. Qui la questione si fa più complicata, dato che i tratti si formano già da quando usciamo dalla pancia della mamma e si sviluppano lungo tutta la vita.
Ci vorrà tempo per quelli, e probabilmente non si potrà riregistrarli completamente.

Devo dire però che sono contento anche di questa parte di terapia perché indaga più nel profondo.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Rev. Madhatter on April 03, 2013, 12:16:32 pm
Nuovo aggiornamento.

Stiamo lentamente abbandonando la parte relativa agli strumenti di controllo dell'ansia e stiamo passando all'analisi più profonda, relativa ai tratti caratteriali. Qui la questione si fa più complicata, dato che i tratti si formano già da quando usciamo dalla pancia della mamma e si sviluppano lungo tutta la vita.
Ci vorrà tempo per quelli, e probabilmente non si potrà riregistrarli completamente.

Devo dire però che sono contento anche di questa parte di terapia perché indaga più nel profondo.

Cmq dovresti sempre lavorare sull'insorgenza dei singola episodi, non credo si provera' nemmeno a "rimuovere" tratti di personalità piu' profondi, sono troppo collegati a cio' che fa di nicola effettivamente nicola  :)


Per forza, credo che non ne hai mai sentito parlare. Forse hai studiato la TSM (Transcranial magnetic stimulation) che e' tutta un'altra roba.

Quella di cui parlo e' una macchina nuova, un dispositivo che trasmette correnti basse attraverso il cuoio capelluto. Queste correnti indotte sembrerebbo aumentare la plasticita', quindi se impari le tabelline in quel momento si cementano nelle memorie. L'effetto sembrerebbe durare giorni quindi tutto quello che impari in quei giorni rimane fissato nelle connessioni long-term. Tutto in fase sperimentale, e poco chiaro.

what? che per caso c'hai per mano un linkino, un riferimento o una query per google?  :)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: nicola on April 03, 2013, 12:31:44 pm
Nuovo aggiornamento.

Stiamo lentamente abbandonando la parte relativa agli strumenti di controllo dell'ansia e stiamo passando all'analisi più profonda, relativa ai tratti caratteriali. Qui la questione si fa più complicata, dato che i tratti si formano già da quando usciamo dalla pancia della mamma e si sviluppano lungo tutta la vita.
Ci vorrà tempo per quelli, e probabilmente non si potrà riregistrarli completamente.

Devo dire però che sono contento anche di questa parte di terapia perché indaga più nel profondo.

Cmq dovresti sempre lavorare sull'insorgenza dei singola episodi, non credo si provera' nemmeno a "rimuovere" tratti di personalità piu' profondi, sono troppo collegati a cio' che fa di nicola effettivamente nicola  :)

Il lavoro sui singoli episodi è già stato fatto, e ha già dato i suoi frutti.
Però uno degli aspetti importanti è poi lavorare sulle cause più profonde. Quella relativa ai disturbi del sonno, che è la causa preponderante, è (anche se molto lentamente) in fase di rientro (e non è oggetto della psicoterapia, ovviamente), mentre ci sono una serie di concause, ancorché minoritarie, legate ai miei tratti caratteriali.
Che non devono essere rimossi assolutamente, ma devono essere "riregistrati", nel senso che alcuni di essi possono dare problemi in alcuni casi della vita, in alcune situazioni, ma di per sé non sono tratti negativi o da eliminare, perché fanno parte di me. Per questo dico anche, e mi è stato anche spiegato, che non solo non è giusto eliminarli, ma non è possibile eliminarli.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Takuanzen on April 03, 2013, 13:22:11 pm
.. troppo tempo su xvideos ...
Meno male che negli ultimi 6-8 mesi, ho drasticamente ridotto (le occhiaie, però, permangono... non capisco perchè....)
C'e' chi sostiene che la pornografia abbia cambiato la mente (e la salute) dell'uomo moderno, in senso letterale! So che e' difficile ma IMHO meglio non abusarne
 
Secondo James Ballard, nella postfazione a "Crash"[1], la pornografia sarà "la scienza del futuro"... :gh:
A proposito, ti sei mai spulciato gli affascinanti resoconti di huxley e soci?
Penso si riferisse a quello stupendo libriccino che è "Le porte della percezione", che ho letto recentemente, a "Confessioni di un oppiomane" di De Quincey e poi a Timothy Leary e a vari profeti della cosiddetta cultura psichedelica ecc... :)


Forse, e dico FORSE, ne scannerizzerò un vetusto libercolo tascabile pieno di esperimenti su sè stessi e relativi scambi epistolari che posero le basi culturali della psiconautica occidentale farmaco-indotta.


Se lo farai, ne prenoto già una copia. Tienimi informato!! :sur:
 1. Il romanzo da cui è tratto il film di Cronemberg.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Rev. Madhatter on April 03, 2013, 13:42:49 pm
Che poi non ho mai capito perche' le edizione doppi prendano sempre il nome da "le porte della percezione" e non da "inferno e paradiso" che e' uno dei saggi piu' "WOW" che abbia mai letto...
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: MachineGunYogin on April 03, 2013, 14:34:58 pm
Nuovo aggiornamento.

Stiamo lentamente abbandonando la parte relativa agli strumenti di controllo dell'ansia e stiamo passando all'analisi più profonda, relativa ai tratti caratteriali. Qui la questione si fa più complicata, dato che i tratti si formano già da quando usciamo dalla pancia della mamma e si sviluppano lungo tutta la vita.
Ci vorrà tempo per quelli, e probabilmente non si potrà riregistrarli completamente.

Devo dire però che sono contento anche di questa parte di terapia perché indaga più nel profondo.
Ora sembra piu psicodinamica/psicoanalisi che non fa CBT  ???

Per forza, credo che non ne hai mai sentito parlare. Forse hai studiato la TSM (Transcranial magnetic stimulation) che e' tutta un'altra roba.

Quella di cui parlo e' una macchina nuova, un dispositivo che trasmette correnti basse attraverso il cuoio capelluto. Queste correnti indotte sembrerebbo aumentare la plasticita', quindi se impari le tabelline in quel momento si cementano nelle memorie. L'effetto sembrerebbe durare giorni quindi tutto quello che impari in quei giorni rimane fissato nelle connessioni long-term. Tutto in fase sperimentale, e poco chiaro.

what? che per caso c'hai per mano un linkino, un riferimento o una query per google?  :)
Ne e' pieno il web

http://www.bodyinmind.org/a-big-hole-in-the-control-transcranial-direct-current-stimulation-blinding-on-trial/ (http://www.bodyinmind.org/a-big-hole-in-the-control-transcranial-direct-current-stimulation-blinding-on-trial/)

http://en.wikipedia.org/wiki/Transcranial_direct-current_stimulation (http://en.wikipedia.org/wiki/Transcranial_direct-current_stimulation)

http://psychcentral.com/blog/archives/2013/02/06/transcranial-direct-current-stimulation-a-new-electrical-treatment-for-depression/ (http://psychcentral.com/blog/archives/2013/02/06/transcranial-direct-current-stimulation-a-new-electrical-treatment-for-depression/)

http://singularityhub.com/2013/01/14/does-passing-a-small-current-through-your-brain-really-make-you-smarter/ (http://singularityhub.com/2013/01/14/does-passing-a-small-current-through-your-brain-really-make-you-smarter/)

http://www.popsci.com/category/tags/transcranial-direct-current-stimulation (http://www.popsci.com/category/tags/transcranial-direct-current-stimulation)

http://www.bbc.co.uk/news/science-environment-16739645 (http://www.bbc.co.uk/news/science-environment-16739645)
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Takuanzen on April 04, 2013, 18:30:34 pm
Che poi non ho mai capito perche' le edizione doppi prendano sempre il nome da "le porte della percezione" e non da "inferno e paradiso" che e' uno dei saggi piu' "WOW" che abbia mai letto...

Non si poteva non citarlo:

"Come la Terra di cento anni fa, la nostra mente ha ancora le sue più oscure Afriche, il suo Borneo e i suoi Bacini delle Amazzoni non registrati dalle carte geografiche. In relazione alla fauna di queste regioni noi non siamo ancora zoologi, noi siamo meri naturalisti e raccoglitori di esemplari." (A. Huxley, "Le porte della percezione. Paradiso e inferno., p. 97)

 :-* :-*

Forse il motivo fu che il successivo movimento hippy americano ha usato in maniera parecchio strumentale quel libro, banalizzando e persino deformando alcune tesi di Huxley. Spero non sia soltanto per il successo dei Doors...  :thsit:
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Prototype 0 on April 04, 2013, 18:50:43 pm
Io, invece, ho un libercolo di Hoffmann in cui parla dei suoi incontri con Huxley, Leary e compagnia bella cantante.
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Takuanzen on April 05, 2013, 13:27:56 pm
Io, invece, ho un libercolo di Hoffmann in cui parla dei suoi incontri con Huxley, Leary e compagnia bella cantante.

Come si chiama il libercolo? Sono curioso. :)

Includiamo in questa lista anche Ernst Junger, che di Hoffman fu amico stretto:

http://www.finzionimagazine.it/libri/reading-on-drugs/hofmann-e-junger-lsd-e-letteratura/ (http://www.finzionimagazine.it/libri/reading-on-drugs/hofmann-e-junger-lsd-e-letteratura/)

http://www.estovest.net/prospettive/juenger.html (http://www.estovest.net/prospettive/juenger.html)

http://www.liberospirito.org/Testi/Stati%20modificati/Federico%20Battistutta%20-%20Il%20sodalizio.pdf (http://www.liberospirito.org/Testi/Stati%20modificati/Federico%20Battistutta%20-%20Il%20sodalizio.pdf)

 :sur:
Title: Re:Sulla psicologia: pregiudizi e realtà
Post by: Prototype 0 on April 27, 2013, 13:23:46 pm
(https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-snc7/575832_346304742137495_1182907878_n.jpg)