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Arti marziali del Sud-est Asiatico => Silat/Arnis-Eskrima-Kali => Topic started by: PTK_Milano on June 13, 2016, 15:21:59 pm

Title: Video ufficiale PTK Italia
Post by: PTK_Milano on June 13, 2016, 15:21:59 pm
Ciao a tutti i praticanti (Kalisti e non),
viste le recenti discussioni (di natura amichevole) sui colpi e sul movimento delle armi da impatto rispetto a quelle da taglio, volevo mostrarvi come ci muoviamo nella Pekiti Tirsia Kali, considerato che è un sistema fortemente basato sulle lame. Sebbene venga studiato anche l'uso del bastone (di diverse misure) come arma, normalmente quando usiamo i rattan li consideriamo strumenti da allenamento e che rappresentano i Ginunting o qualche altra spada/machete. Anni fa, quando i Pekiti Tirsiani dovevano usare bastoni per combattere, usavano materiali quali il kamagong (conosciuto anche come ironwood) e se potevano li rendevano spigolosi per infliggere più danni. Il rattan, per quanto doloroso (chiunque l'abbia provato potrà confermare), è più un bastone da sparring per evitare di uscire tutti rotti da ogni sessione di allenamento.

In questo video ho enfatizzato ciò che viene chiamato "flow", anche con Ginunting e coltelli veri. Buona visione!

http://youtu.be/5rDcEvnmGZo (http://youtu.be/5rDcEvnmGZo)
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: Gargoyle on June 13, 2016, 16:05:30 pm
Video ben fatto  :)
Ma questi movimenti da solo a vuoto, faccio sempre un po' fatica a contestualizzarli, limite mio
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: BlackSwan (BKB-ITALIA) on June 13, 2016, 19:02:14 pm
complimenti  :)
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: Win 45-60 on June 13, 2016, 19:10:20 pm
Bravo davvero, e grande professionalità nel video

mi aspettavo anche qualche tecnica tipo affondo, visto che si parla di sistema baato sulle lame, ma vedo invece spostamenti molto rotondi.
Esistono forse anche altri modi di muoversi nel PTK ?
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: PTK_Milano on June 14, 2016, 02:26:18 am
Video ben fatto  :)
Ma questi movimenti da solo a vuoto, faccio sempre un po' fatica a contestualizzarli, limite mio

Sicuramente non è palpabile come lo sparring o un combattimento, ma il flow (chiamato anche amarra o carenza) è come la shadow boxing, serve per visualizzare varie situazioni e assicurarsi che si rimanga attivi. E' qualcosa di abbastanza astratto e ci vuole parecchio allenamento per capirne i grandi benefici. Credo anche che ognuno di noi apprenda in maniera diversa, quindi per alcuni i "movimenti a vuoto" sono fondamentali mentre per altri molto meno  :)
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: PTK_Milano on June 14, 2016, 02:48:38 am
Bravo davvero, e grande professionalità nel video

mi aspettavo anche qualche tecnica tipo affondo, visto che si parla di sistema baato sulle lame, ma vedo invece spostamenti molto rotondi.
Esistono forse anche altri modi di muoversi nel PTK ?

Assolutamente sì, c'è da dire innanzitutto che questo è il mio modo di muovermi, ogni insegnante di Pekiti Tirsia pur avendo lo stesso curriculum ha un suo "stile di movimento" (e il discorso si potrebbe estendere in generale a tutti i combattenti).
Poi bisogna considerare che la PTK è divisa in subsets, cioè sottosistemi che allenano particolari principi e situazioni, quindi potresti trovare ciò che mi hai chiesto in alcuni di loro che non ho mostrato nel video.
Infine tutto il flow nel video (eccetto per i coltelli) è pensato in "largo tirsia". A tale distanza non si vuole rischiare di rimanere bloccati con movimenti "secchi" (tipo ripetuto affondo da scherma sportiva) perchè non possiamo mai essere sicuri che il nostro colpo sia quello "finale". Ogni thrust (affondo) è quindi celato nei tagli fluidi (se noti nel video espongo la punta delle armi per poi richiudere subito in uno slash come se provassi ad affondare ma in caso di problemi avessi già cambiato attacco ed angolo).

Con i coltelli infine l'idea è la continua alternanza tra slash e affondi sempre per non bloccare il proprio movimento e quindi essere più difficili da colpire. Purtroppo nella maggior parte delle volte non basta un affondo per uscirne vivi, essere fluidi permette di essere veloci nell'eseguire più thrust e di trovare di meno le lame dell'avversario  :)
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: Gargoyle on June 14, 2016, 10:51:46 am
Video ben fatto  :)
Ma questi movimenti da solo a vuoto, faccio sempre un po' fatica a contestualizzarli, limite mio

Sicuramente non è palpabile come lo sparring o un combattimento, ma il flow (chiamato anche amarra o carenza) è come la shadow boxing, serve per visualizzare varie situazioni e assicurarsi che si rimanga attivi. E' qualcosa di abbastanza astratto e ci vuole parecchio allenamento per capirne i grandi benefici. Credo anche che ognuno di noi apprenda in maniera diversa, quindi per alcuni i "movimenti a vuoto" sono fondamentali mentre per altri molto meno  :)

Ovviamente.
Magari più avanti, se avrai l'occasione, sarei curioso di vedere anche qualche lavoro in coppia o addirittura qualcosa simil sparring
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: PTK_Milano on June 14, 2016, 12:21:59 pm
Video ben fatto  :)
Ma questi movimenti da solo a vuoto, faccio sempre un po' fatica a contestualizzarli, limite mio

Sicuramente non è palpabile come lo sparring o un combattimento, ma il flow (chiamato anche amarra o carenza) è come la shadow boxing, serve per visualizzare varie situazioni e assicurarsi che si rimanga attivi. E' qualcosa di abbastanza astratto e ci vuole parecchio allenamento per capirne i grandi benefici. Credo anche che ognuno di noi apprenda in maniera diversa, quindi per alcuni i "movimenti a vuoto" sono fondamentali mentre per altri molto meno  :)

Ovviamente.
Magari più avanti, se avrai l'occasione, sarei curioso di vedere anche qualche lavoro in coppia o addirittura qualcosa simil sparring

Appena i miei ragazzi saranno pronti sarà un piacere mostrarvi un po' di lavoro in coppia. Ovviamente ci sarà una grande differenza quando faremo sparring con lame e quando faremo sparring con bastoni, sebbene alcune cose siano simili, il modo di combattere con armi così diverse cambia completamente.
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: Gargoyle on June 14, 2016, 12:36:28 pm
A dirla tutta, son proprio queste le cose che son curioso di vedere  :)
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: Fabio Spencer on June 14, 2016, 14:44:23 pm
Appena i miei ragazzi saranno pronti sarà un piacere mostrarvi un po' di lavoro in coppia. Ovviamente ci sarà una grande differenza quando faremo sparring con lame e quando faremo sparring con bastoni, sebbene alcune cose siano simili, il modo di combattere con armi così diverse cambia completamente.
immagino, ma se dovesse esserci qualche filmato lo guarderò di sicuro.
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: Sunny K on August 09, 2016, 11:54:28 am
Mi è salita una nostalgia del PTK da non credersi  :'(
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: PTK_Milano on September 11, 2016, 12:49:24 pm
Mi è salita una nostalgia del PTK da non credersi  :'(

Ciao Sunny, se passi a Milano sei il benvenuto in palestra, anche per un saluto veloce in stile PTK  :)
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: Gargoyle on September 11, 2016, 17:46:33 pm
Mi è salita una nostalgia del PTK da non credersi  :'(

Ciao Sunny, se passi a Milano sei il benvenuto in palestra, anche per un saluto veloce in stile PTK  :)

Quando Sunny passerà da Milano, avrà il tour dei saluti da fare  :gh:
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: Tenchu on September 12, 2016, 20:18:43 pm
In futuro hai per caso intenzione di fare video sul panantukan?  :sur:
Il combattimento a mani nude ha una parte marginale nel programma o le varie "sezioni" sono equamente divise?
Nella PTK ci sono gradi ed esami o si è mantenuta meno "nipponizzata"? (Avevo sentito che gradi e cinture, che per inciso io odio, erano stati introdotti negli stili filippini dal modello giapponese per questioni di business)
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: PTK_Milano on September 30, 2016, 02:04:37 am
In futuro hai per caso intenzione di fare video sul pnantukan?  :sur:
Il combattimento a mani nude ha una parte marginale nel programma o le varie "sezioni" sono equamente divise?
Nella PTK ci sono gradi ed esami o si è mantenuta meno "nipponizzata"? (Avevo sentito che gradi e cinture, che per inciso io odio, erano stati introdotti negli stili filippini dal modello giapponese per questioni di business)

Ciao Tenchu, perdona la tardissima risposta!

Nella PTK la boxe non viene conosciuta con il termine panantukan: la parte di dirty boxing si chiama Pangamut mentre la parte di lotta e rotture si chiama Dumog. L'obbiettivo è quello di saper combattere usando la Dumpag che è un approccio ottenuto fondendo Pangamut e Dumog nella maniera corretta. Il programma a mano nuda copre diversi argomenti e si affronta con diversi approcci per capire come farlo funzionare davvero, Quindi, sebbene la parte armata sia più marcata fin dagli inizi della pratica, la Dumpag non viene mai messa in secondo piano, anche perchè la si estrae molto bene dal combattimento armato.

Per rispondere alla seconda domanda: anche io odio i gradi e le cinture, ma porto rispetto verso chi ha speso la sua vita a studiare la PTK e che quindi ha più esperienza di me. Se poi mi dimostrano anche di saper usare tutte queste conoscenze nel mondo reale (come ha fatto il mio insegnante Chris Collins), nutro il più completo rispetto.
In questa disciplina ci sono gradi tra gli istruttori/maestri (da Guro fino a Tuhon), ma non viene specificato per gli allievi che hanno solo il compito di apprendere e testare il sistema. Ogni maestro decide quindi come gestire i propri allievi.
Personalmente odio dare cinture o magliette colorate solo perchè hai frequentato per anni la mia palestra, i miei allievi sono distinti solamente dai diversi livelli di padronanza del sistema. Per essere sicuro che siano in grado di seguire ciò che spiego li testo ogni giorno durante l'allenamento   :)
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: Tenchu on September 30, 2016, 09:44:17 am

Ciao Tenchu, perdona la tardissima risposta!

Ciao PTK, figurati, ognuno ha giustamente i propri impegni


Nella PTK la boxe non viene conosciuta con il termine panantukan: la parte di dirty boxing si chiama Pangamut mentre la parte di lotta e rotture si chiama Dumog.

Terminologia utilizzata anche nel Doce Pares se non erro, sistema di cui ho potuto fare solo uno stage purtroppo

L'obbiettivo è quello di saper combattere usando la Dumpag che è un approccio ottenuto fondendo Pangamut e Dumog nella maniera corretta. Il programma a mano nuda copre diversi argomenti e si affronta con diversi approcci per capire come farlo funzionare davvero, Quindi, sebbene la parte armata sia più marcata fin dagli inizi della pratica, la Dumpag non viene mai messa in secondo piano, anche perchè la si estrae molto bene dal combattimento armato.

L'adattamento è sicuramente comune praticamente a tutti gli stili di Kali da quel poco che ho saputo, chiedevo del ruolo nella tua scuola perché avevo sentito dire che alcuni insegnanti appena accennano la parte disarmata.
Io da pochissimo mi diletto con il Kali e ad esempio noi ci concentriamo sui bastoni distinguendo i movimenti a seconda di cosa dobbiamo immaginare di avere in mano (bastone o lama) mentre la parte disarmata è molto poco presente in quanto mi viene detto che poi è parecchio intuitiva (io farei solo la parte a mani nude o al massimo con il dos puntas/dulo dulo, ma grazie alla parte armata sono riuscito a tirar mia moglie dentro ad una mia passione, quindi va bene anche così)


Per rispondere alla seconda domanda: anche io odio i gradi e le cinture, ma porto rispetto verso chi ha speso la sua vita a studiare la PTK e che quindi ha più esperienza di me. Se poi mi dimostrano anche di saper usare tutte queste conoscenze nel mondo reale (come ha fatto il mio insegnante Chris Collins), nutro il più completo rispetto.

Rispetto assolutamente pure io, ciò nonostante non riesco a capire la necessità dei gradi

In questa disciplina ci sono gradi tra gli istruttori/maestri (da Guro fino a Tuhon), ma non viene specificato per gli allievi che hanno solo il compito di apprendere e testare il sistema. Ogni maestro decide quindi come gestire i propri allievi.

In questo caso la necessità dei gradi la capisco ancora meno, vada per l'allievo, ma perché chi ha l'abilitazione ad istruire deve poi prendere altri gradi? Il mio è giusto un pensiero, nemmeno sono sicuro che ci sia una risposta plausibile, è solo che ho sviluppato una certa allergia sulla questione

Personalmente odio dare cinture o magliette colorate solo perchè hai frequentato per anni la mia palestra, i miei allievi sono distinti solamente dai diversi livelli di padronanza del sistema. Per essere sicuro che siano in grado di seguire ciò che spiego li testo ogni giorno durante l'allenamento   :)

Già questo lo ritengo invece un ottimo metodo!  ;)
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: PTK_Milano on October 06, 2016, 12:19:37 pm
Ciao Tenchu,

per quanto riguarda la parte a mano nuda, personalmente la stresso molto (anche perchè provengo da sport e arti marziali principalmente senza armi) ma è necessario praticare prima con le armi per apprezzare alcuni concetti della Pangamut e della Dumog, anche per capirne i limiti. In molti altri stili di Kali/Arnis che ho provato, la parte a mano nuda è, come hai detto tu, notevolmente più marginale.

Infine per i gradi siamo su un terreno molto delicato. Essi servono principalmente per una questione di amministrazione dell'organizzazione mondiale della PTK, con i gradi più alti che sono spesso responsabili nell'insegnamento ai militari oppure filippini che hanno dedicato la loro vita a padroneggiare la Pekiti.

Ovviamente non è vero che i gradi più alti siano tutti più capaci/bravi di chi è di grado più basso. Ho numerose dimostrazioni a riguardo ma ovviamente non si devono (moralmente) fare nomi :)
Bisogna anche considerare che i gradi sono conferiti mettendosi sotto esame davanti a GT Leo Gaje Jr. o davanti a pochissimi altri insegnanti abilitati nel conferire i titoli, rendendoli molto più seri di un paio di colori di cintura.

Alla fine della storia, pratichiamo nella maniera più seria possibile perchè, quandomai ci punteranno una lama contro, i gradi acquisiti serviranno a poco.
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: Takuanzen on October 08, 2016, 17:27:58 pm
Ciao a tutti i praticanti (Kalisti e non),
viste le recenti discussioni (di natura amichevole) sui colpi e sul movimento delle armi da impatto rispetto a quelle da taglio, volevo mostrarvi come ci muoviamo nella Pekiti Tirsia Kali, considerato che è un sistema fortemente basato sulle lame. Sebbene venga studiato anche l'uso del bastone (di diverse misure) come arma, normalmente quando usiamo i rattan li consideriamo strumenti da allenamento e che rappresentano i Ginunting o qualche altra spada/machete. Anni fa, quando i Pekiti Tirsiani dovevano usare bastoni per combattere, usavano materiali quali il kamagong (conosciuto anche come ironwood) e se potevano li rendevano spigolosi per infliggere più danni. Il rattan, per quanto doloroso (chiunque l'abbia provato potrà confermare), è più un bastone da sparring per evitare di uscire tutti rotti da ogni sessione di allenamento.

In questo video ho enfatizzato ciò che viene chiamato "flow", anche con Ginunting e coltelli veri. Buona visione!

http://youtu.be/5rDcEvnmGZo (http://youtu.be/5rDcEvnmGZo)
Ciao PKT,
del tuo video ho infatti apprezzato soprattutto la fluidità di movimento.
Da quello che ho potuto vedere, mi sembra che negli spostamenti si usino molti più movimenti circolari, rispetto al maggior uso di spostamenti per linee diagonali di altri stili di Kali che ho visto. E' una peculiarità del vostro footwork?

Da non esperto, volevo chiederti: cosa sono i Ginunting di cui parli? Che ruolo e che importanza hanno nel vostro metodo? Magari sarebbe interessante un topic apposito come informazione generale...la butto lì, se ti va naturalmente.
Grazie. In bocca al lupo! :)
Title: Re:Video ufficiale PTK Italia
Post by: PTK_Milano on October 11, 2016, 00:00:27 am
Ciao PKT,
del tuo video ho infatti apprezzato soprattutto la fluidità di movimento.
Da quello che ho potuto vedere, mi sembra che negli spostamenti si usino molti più movimenti circolari, rispetto al maggior uso di spostamenti per linee diagonali di altri stili di Kali che ho visto. E' una peculiarità del vostro footwork?

Da non esperto, volevo chiederti: cosa sono i Ginunting di cui parli? Che ruolo e che importanza hanno nel vostro metodo? Magari sarebbe interessante un topic apposito come informazione generale...la butto lì, se ti va naturalmente.
Grazie. In bocca al lupo! :)

Ciao Takuanzen,
la fluidità a mio avviso è sempre sinonimo di adattabilità e, dopo un certo livello, ci si accorge che è proprio ciò che serve per migliorare ulteriormente.

Ci sono diversi "tipi" di footwork nella Pekiti Tirsia, si inizia, come in molti altri stili, dai triangoli (anche se affrontati con un'ottica davvero particolare rendendoli non solo un sempice esercizio) arrivando anche a footwork di natura più circolare e "tagliata" (molto vicini a come ci si dovrebbe comportare nello sparring e in caso di atteggiamento "reale").

Nel video dovevo rimanere in uno spazio confinato (i limiti della telecamera) e quindi ho dovuto adottare principalmente un footwork circolare.
Nelle applicazioni però questo è fortemente mischiato con i movimenti diagonali che servono per ottenere un vantaggio tattico rispetto alla posizione dell'avversario.
Infine c'è da dire che in caso di anticipo nel timing, il footwork è ovviamente dritto verso l'obbiettivo, senza angolazioni o spostamenti a cerchio (questo caso è molto raro in quanto normalmente si è "in tempo" o addirittura "in ritardo").

Se chiedi ai miei allievi saprai subito che stresso tantissimo il lavoro sul footwork, perchè è davvero una componente fondamentale per qualsiasi combattente  :)

Per quanto riguarda i Ginunting, essi sono l'arma close quarter dei Marines Filippini (quella che usano quando ormai la distanza da fuoco viene compromessa) che è, non a caso, anche l'arma principale della Pekiti Tirsia (i Marines imparano proprio tale sistema di combattimento). Sono lame simili nella lunghezza e nel peso ai macheti e la loro forma ricorda una mezza forbice. Hanno il filo frontale mentre il retro taglia solo verso l'estremità. Vengono impugnati ad una sola mano e sono molto comodi da usare anche in coppia. Le dimensioni non esagerate ma neanche troppo ridotte (non sono daghe per intenderci) ne permettono l'uso in spazi molto ristretti senza sacrificare la potenza di una lama lunga.
Infine è un'ottimo "strumento" per iniziare ad abiturarsi a tutti i possibili tipi di lama, perchè la transizione dei principi a spade più lunghe o più corte è davvero molto intuitiva.

Aprirò un topic apposta appena trovo un po' di tempo, intanto se hai altre domande chiedimi pure!