Ar.Ma.

Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Karate e Kenpo => Topic started by: FBSO on January 05, 2012, 01:54:43 am

Title: Riflessioni sulle parate del karate
Post by: FBSO on January 05, 2012, 01:54:43 am
Non mi riferisco alle parate tradizionali, per "tradizionali" intendo le parate che avvengono nei kata quindi niente Age-uke, Soto-uke, Uchi-uke e molte altre.
Mi riferisco alle parate che avvengono nel kumite sportivo.
Facendo degli esempi:
-Mawashigeri con la gamba destra posteriore---> parata con la mano destra aperta all' altezza del' orecchio sinistro, palmo verso l' esterno, e braccio sinistro teso verso il basso.
-Pugno all' altezza del volto o torace, ad esempio pugno destro---->parata con la mano sinistra aperta per deviare la traiettoria verso la sinistra dell' avversario (se possibile arretrando). Per il pugno sinistro si parerà con la destra. Lo scopo è cercare di incrociare le braccia all' avversario.
-Pugno all' altezza stomaco---->parata mano aperta sul polso/avanbraccio dell' avversario spingendo verso il basso e verso l' opposto del braccio che tira il pugno (tira di destro, paro con la mia sinistra verso il basso e verso la sua sinistra).

Dopo queste parate si dovrebbe contrattaccare in modo fulmineo.

Ho provato, e visto fare, queste tecniche e sembrano funzionare.
Le mie domande sono due, o meglio, un dubbio e una domanda:
1-Se i pugni dell' avversario sono molto veloci, secondo voi si riesce a parare e contrattaccare prima che l' avversario torni in guardia o no? Perchè la vedo dura con uno che ha la guardia serrata tipo quella di boxe.
2-Riguardo a queste parate cosa ne pensate?

Grazie mille.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Rev. Madhatter on January 05, 2012, 02:26:19 am
Essenzialmente dove c'e' punto e stop si lavora piu' lontani, quindi c'e' piu' tempo per le azioni difensive.

In un contesto di boxe cosi' pari il primo pugno,ma tutti gli altri li prendi in pieno.



Per quel poco di cui ho esperienza  :)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Anducar on January 05, 2012, 02:34:50 am
Sulla prima parata ho dei seri dubbi.
Se il calcio è dato con forza la vedo dura bloccarlo con una sola mano.
Quel tipo di mossa potrebbe anche provocare una lesione al polso...
In genere negli sport a contatto pieno si usano due braccia per parare un calcio simile, e si usano gomiti e avambracci per assorbire il colpo, non le mani.

Per quanto riguarda le altre due parate penso che siano caratteristiche dello stile.
Ma in altri contesti mi è stato detto (dal mio istruttore di boxe) che non è na buona idea spostare le braccia dalla posizione di guardia per "spostare" (passami il termine) i colpi dell'avversario, perchè mi esporrei a finte e a colpi doppiati.
Per esempio se ad un jab rispondo deviando il colpo verso la sua destra e esaspero il movimento (per errore o perchè ci ho messo molta forza o altre ragioni), poi sarei scoperto contro il suo successivo gancio sinistro, e non farei n tempo a muovere il braccio e riportarlo in posizione utile per difendermi.

In ogni caso ci sono atleti che condividono l'utilità delle parate, anche se le effettuano diversamente, per esempio Bas Rutten.
Bas Rutten blocking punches mma instructional (https://www.youtube.com/watch?v=SyWPKiyHvzE#)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Inu on January 05, 2012, 03:18:46 am
La prima parata l'ho vista fare (e imparata) nel point karate, tuttavia non la ritengo efficace fuori dal contesto, visto che se ti tirano un calcio come si deve la mano neanche la vedono  :)
Il video di Bas Rutten è molto esplicativo sul modo in cui dovrebbero lavorare le braccia e le mani, noterai che a 1.58 non sono nient' altro che soto uke e il lavoro di mani mi sembra assimilabile alle altre 2 parate da te descritte.
E si potrebbe se uno è bravo contrattaccare direttamente con il braccio che effettua la parata :-*

E ci aggiungo questo che era tra i correlati
Bas Rutten blocking and countering part 1 (https://www.youtube.com/watch?v=ux4ZjJCeUqA#ws)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: The Doctor Sherlockit on January 05, 2012, 03:22:21 am
Essenzialmente dove c'e' punto e stop si lavora piu' lontani, quindi c'e' piu' tempo per le azioni difensive.

In un contesto di boxe cosi' pari il primo pugno,ma tutti gli altri li prendi in pieno.



Per quel poco di cui ho esperienza  :)

Il succo è quello detto da mad, aggiungo che se si lavora molto bene dalla distanza non ci sarebbe quasi bisogno di parare si ha tempo e modo per schivare o uscire e rientrare che è la cosa migliore.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ragnaz on January 05, 2012, 03:33:31 am
Sulla parata su mawashi geri condivido che usare solo una mano, su un calcio tirato per davvero, sia molto rischioso (salvo avere la "mano di travertino"  XD ).
Può funzionare su calci tirati "da karate" frustati e che vanno a colpire a schiaffo sulla superficie della guancia e non "passano"... ma a quel punto basta anche solo spostare la testa di pochi cm....
Le parate che descrivi sui diretti al viso, con piccole varianti, esistono anche nella boxe, nella KB, nella thai etc... ma sono in effetti poco usate per i motivi che già sono stati detti nel 3D.. imho parare e contrattaccare è cmq "lento".. sono molto più per parata (o meglio difesa) e contrattacco il più simultanei possibile... (oltre a tutte le altre possibilità tattiche)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ragnaz on January 05, 2012, 03:34:57 am

E si potrebbe se uno è bravo contrattaccare direttamente con il braccio che effettua la parata :-*


Ecco questa è un'ottima opzione! :)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: metal storm on January 05, 2012, 09:46:32 am
dai video di bass Rutten si evince l'uso di parate tipiche del karate, soprattutto nel secondo, si studia l'utilizzo di soto uke e del contrattacco.
quando studiamo per il kumite, eseguiamo le stesse tecniche del secondo video, ad esempio.
chiaramente, nello studio delle parate durante le lezioni di kion, tutti i movimenti vengono eseguiti con maggiore enfasi ed ampiezza di movimento, ma credo che questo valga un po' per tutte le am o gli sdc.
altro fattore da dover considerare quando si esegue una parata è la distanza: a di braccio o di gamba, la parata può essere eseguita in maniera sciolta, accompagnando il movimento del colpo dell'avversario; nel caso il combattimento si evolva sulla corta distanza, allora penso che l'unico modo di poter parare sia l'opposizione forzata di un arto, cercando di mantenere la guardia chiusa.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Saburo Sakai on January 05, 2012, 10:07:52 am
Ciao FBSO.

Non ho capito esattamente cosa chiedi con "cosa ne pensate".

Cosa ne pensate della loro applicazione in una gara di point-stop ?

Oppure cosa ne pensate della loro applicazione in un contesto fuori dallo specifico regolamento ?

Nel secondo caso cito Mad:

Essenzialmente dove c'e' punto e stop si lavora piu' lontani, quindi c'e' piu' tempo per le azioni difensive.

In un contesto di boxe cosi' pari il primo pugno,ma tutti gli altri li prendi in pieno.



Per quel poco di cui ho esperienza  :)

La cosa risulta poi ben più complesa, ma a grandi linee concordo con il messaggio citato.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: FBSO on January 05, 2012, 14:30:27 pm
Ciao FBSO.

Non ho capito esattamente cosa chiedi con "cosa ne pensate".

Cosa ne pensate della loro applicazione in una gara di point-stop ?

Oppure cosa ne pensate della loro applicazione in un contesto fuori dallo specifico regolamento ?

Nel secondo caso cito Mad:

Essenzialmente dove c'e' punto e stop si lavora piu' lontani, quindi c'e' piu' tempo per le azioni difensive.

In un contesto di boxe cosi' pari il primo pugno,ma tutti gli altri li prendi in pieno.



Per quel poco di cui ho esperienza  :)

La cosa risulta poi ben più complesa, ma a grandi linee concordo con il messaggio citato.

Sì, mi riferivo ad un contesto fuori dallo specifico regolamento.
Infatti le mie perplessità non erano riferite al regolamento del kumite, dove queste parate funzionano, ma in un contesto generale.
Per esempio, se un praticante di Muay Thai mi tira un calcio circolare all' altezza della testa e io lo paro con una mano, credo che la mia mano si spiaccichi contra la mia testa e quest' ultima si stacchi dal collo.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Dipper on January 05, 2012, 14:43:00 pm
:thsit:
Anche parare un circolare con gedan barai o comunque col braccio disteso lungo il fianco è un atto di puro masochismo :-X
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: sanchin on January 05, 2012, 14:50:40 pm
Sulla parata su mawashi geri condivido che usare solo una mano, su un calcio tirato per davvero, sia molto rischioso (salvo avere la "mano di travertino"  XD ).
Può funzionare su calci tirati "da karate" frustati e che vanno a colpire a schiaffo sulla superficie della guancia e non "passano"... ma a quel punto basta anche solo spostare la testa di pochi cm....
Le parate che descrivi sui diretti al viso, con piccole varianti, esistono anche nella boxe, nella KB, nella thai etc... ma sono in effetti poco usate per i motivi che già sono stati detti nel 3D.. imho parare e contrattaccare è cmq "lento".. sono molto più per parata (o meglio difesa) e contrattacco il più simultanei possibile... (oltre a tutte le altre possibilità tattiche)

Ragnaz nelle discipline da te elencate sono poco usate per via dei guantoni, il guantone si blocca in modi diversi e più efficaci, ma la mano nuda che può passare la guardia deve essere risolta in maniera forse un pochino più complicata ma in modo che non venga colpito, posso incassare un guantone nel viso, ma un pugno nudo o un guantino da MMA sono ben diversi.

OSU
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: FBSO on January 05, 2012, 14:59:23 pm
Sulla parata su mawashi geri condivido che usare solo una mano, su un calcio tirato per davvero, sia molto rischioso (salvo avere la "mano di travertino"  XD ).
Può funzionare su calci tirati "da karate" frustati e che vanno a colpire a schiaffo sulla superficie della guancia e non "passano"... ma a quel punto basta anche solo spostare la testa di pochi cm....
Le parate che descrivi sui diretti al viso, con piccole varianti, esistono anche nella boxe, nella KB, nella thai etc... ma sono in effetti poco usate per i motivi che già sono stati detti nel 3D.. imho parare e contrattaccare è cmq "lento".. sono molto più per parata (o meglio difesa) e contrattacco il più simultanei possibile... (oltre a tutte le altre possibilità tattiche)

Ragnaz nelle discipline da te elencate sono poco usate per via dei guantoni, il guantone si blocca in modi diversi e più efficaci, ma la mano nuda che può passare la guardia deve essere risolta in maniera forse un pochino più complicata ma in modo che non venga colpito, posso incassare un guantone nel viso, ma un pugno nudo o un guantino da MMA sono ben diversi.

OSU

Quindi secondo te come si dovrebbe parare un calcio circolare o un pugno a mani nude?
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: sanchin on January 05, 2012, 15:02:18 pm
Sulla parata su mawashi geri condivido che usare solo una mano, su un calcio tirato per davvero, sia molto rischioso (salvo avere la "mano di travertino"  XD ).
Può funzionare su calci tirati "da karate" frustati e che vanno a colpire a schiaffo sulla superficie della guancia e non "passano"... ma a quel punto basta anche solo spostare la testa di pochi cm....
Le parate che descrivi sui diretti al viso, con piccole varianti, esistono anche nella boxe, nella KB, nella thai etc... ma sono in effetti poco usate per i motivi che già sono stati detti nel 3D.. imho parare e contrattaccare è cmq "lento".. sono molto più per parata (o meglio difesa) e contrattacco il più simultanei possibile... (oltre a tutte le altre possibilità tattiche)

Ragnaz nelle discipline da te elencate sono poco usate per via dei guantoni, il guantone si blocca in modi diversi e più efficaci, ma la mano nuda che può passare la guardia deve essere risolta in maniera forse un pochino più complicata ma in modo che non venga colpito, posso incassare un guantone nel viso, ma un pugno nudo o un guantino da MMA sono ben diversi.

OSU

Quindi secondo te come si dovrebbe parare un calcio circolare o un pugno a mani nude?

Secondo me si dovrebbe parare secondo le linee di bas rutten o anzi con un jodan uke, cosa che personalmente risulta efficace per quanto riguarda le mie dinamiche, andare a incassare certi colpi non è possibile è troppo rischioso, si deve deviare sempre quando è possibile, deviare non significa non farsi male ma ridurre il danno, anche il concetto delle cadute nel judo, gli ukemi, non servono per cadere senza farsi male ma per ridurre il danno derivante da una caduta. Non c'è una tecnica perfetta ma una tecnica preferita!

OSU
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Joker on January 05, 2012, 15:05:45 pm
Quoto i commenti di Mad, Anducar, Kitsune, ecc...

Aggiungo che però la parata da calcio circolare da kumite l'ho vista fare pure a gente in mimetica[1], ma solo contro circolari medio bassi: il calcio impatta sul braccio teso sul fianco, che una volta preso il colpo viene piegato per agganciare la gamba che ha calciato e tentare una proiezione. Io ci ho provato con successo, ma il colpo che mi è arrivato era tutt'altro che potente, quindi non so...

Spero di essermi spiegato  :)
 1. vedi mio post successivo...
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ebony Girls Lover on January 05, 2012, 15:14:34 pm
Sono parate che vanno benissimo nel discorso di point sportivo specie la parata di Mawashi Geri.
Invece le altre parate alte sui pugni diretti al viso se fatte con movimenti più piccoli vanno bene mentre per quanto riguarda la parata su pugno al corpo preferisco e credo più utile lavorare con soto uke come si é visto nel video e se proprio bisogna parare nella maniera date descritta un pugno al corpo é importante uscire dalla distanza e la parata deve essere dura bisogna farli male.


E si potrebbe se uno è bravo contrattaccare direttamente con il braccio che effettua la parata :-*
Ecco questa è un'ottima opzione! :)

Anche per me é un ottima opzione.


:thsit:
Anche parare un circolare con gedan barai o comunque col braccio disteso lungo il fianco è un atto di puro masochismo :-X

Con un'altissima probabilità di rompersi il braccio.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Dipper on January 05, 2012, 15:19:59 pm
Ad ogni modo usare delle parate realistiche e piccole e contrattaccare con lo stesso arto (hente) sono due discorsi molto collegati e dipendono strettamente dalla tenuta di una buona guardia.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Max on January 05, 2012, 15:21:23 pm
Allora premetto che non riesco a vedere i filmati di Rutten perchè mi si incrania il pc.
Posso però dare risposte sulla mia esperienza.
Parare è possibile e necessario ma non deve essere l'unico gesto. Le parate devono essere associate ad uno spostamento (schivata), utilizzare entrambe i principi ci permette di poter fare movimenti e gesti meno ampi in quanto si sommano le due cose.
Parare un calcio circolare con la gedan barai non so, con la "nostra" arai uke (credo siano simili) si, basta andare sotto alla gamba e non sopra, se è facile e comodo direi non proprio, meglio usare parate tipo shitauke/uchiuke ma sempre senza andare "contro" al calcio ma con un angolo diverso dalla direzione della forza del colpo (90° è il top ma specialmente sui calci non sempre è possibile).
La parata ad agganciare la gamba hangetsu uke è fattibile ma se lasci il braccio penzolante e ti fai colpire per poi bloccare è un suicidio, conosco gente, senza scomodare Rutten, che te lo romperebbe.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Inu on January 05, 2012, 15:31:25 pm
Quoto i commenti di Mad, Anducar, Kitsune, ecc...

Aggiungo che però la parata da calcio circolare da kumite l'ho vista fare pure a gente in mimetica, ma solo contro circolari medio bassi: il calcio impatta sul braccio teso sul fianco, che una volta preso il colpo viene piegato per agganciare la gamba che ha calciato e tentare una proiezione. Io ci ho provato con successo, ma il colpo che mi è arrivato era tutt'altro che potente, quindi non so...

Spero di essermi spiegato  :)

Si, si vede farlo spesso, l'importante e assecondare il movimento del calcio spostandosi con il corpo nella stessa direzione.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: joe on January 05, 2012, 15:35:02 pm
sui circolari al corpo secondo me le uniche alternative sono
1)lo vedo tardi oppure a fine di una combinazione che ho subito passivamente mi chiudo (stando attento a non poggiare troppo i gomiti al busto che altrimenti il calcio me li "spinge" contro milza o fegato ed è pari ad averlo preso in pieno....comunque il fatto che chiunque si sfondi di addominali non è un caso

2)lo vedo per tempo e decido di bloccare per rimettere subito

Tiger Muay Thai techniques: Block kick respond punch or kick (https://www.youtube.com/watch?v=JRy4vU6fR5M#ws)

3)lo vedo stra in tempo e decido di "arpionarlo" per spazzare/portare a terra/colpire

Jerome Le Banner - Defense against a roundhouse kick (https://www.youtube.com/watch?v=lmFBYFwewfE#)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Joker on January 05, 2012, 15:36:52 pm
La parata ad agganciare la gamba hangetsu uke è fattibile ma se lasci il braccio penzolante e ti fai colpire per poi bloccare è un suicidio, conosco gente, senza scomodare Rutten, che te lo romperebbe.

Hai ragione, la parata che ho descritto è da prendere con le pinze. Non a caso la gente in mimetica che la mostrava poi disarmava gli accoltellatori ruotando il busto  :whistle:
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Dipper on January 05, 2012, 15:38:16 pm
Aaaah... XD
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Joker on January 05, 2012, 15:42:06 pm
ho aggiunto un nb al post precedente, ora è più chiaro  ;)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Inu on January 05, 2012, 15:49:41 pm
sui circolari al corpo secondo me le uniche alternative sono
1)lo vedo tardi oppure a fine di una combinazione che ho subito passivamente mi chiudo (stando attento a non poggiare troppo i gomiti al busto che altrimenti il calcio me li "spinge" contro milza o fegato ed è pari ad averlo preso in pieno....comunque il fatto che chiunque si sfondi di addominali non è un caso

2)lo vedo per tempo e decido di bloccare per rimettere subito

3)lo vedo stra in tempo e decido di "arpionarlo" per spazzare/portare a terra/colpire

Nel primo video mi fanno male le tibie solo a guardare  :D

Il secondo è proprio quello che intendevo nell' ultimo post.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: FBSO on January 05, 2012, 16:02:54 pm
Ho trovato un video che illustra la parata del calcio alto circolare che ho descritto.
Io intendevo questa (andate al minuto 1:13):

Bussey Combatives: Wall Block against Roundhouse Kick (https://www.youtube.com/watch?v=OvsE3Zj7Shk#)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Joker on January 05, 2012, 16:31:19 pm
Esatto, stavamo parlando di questa.  :thsit:

Vedi la mano alta, che para la faccia? La prima volta che in palestra abbiamo iniziato a tirare i calci circolari come si deve[1] quella mano andava sulla faccia di chi stava parando, seguita dal calcione  :spruzz:
Non è una parata abbastanza solida secondo me, va bene per il kumite dove non c'è il contatto pieno  :)
 1. con caricamento circolare, non frontale come nel jiyu kumite
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Dipper on January 05, 2012, 16:32:47 pm
Confermo e sottoscrivo.
L'unico caso in cui non ci si fa male è quando si mangia la distanza andando alla radice del calcio (già molto difficile) e in quel caso la copertura non è così importante perchè la velocità della parte della gamba che impatta è già ridottissima.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ragnaz on January 05, 2012, 18:00:07 pm

Ragnaz nelle discipline da te elencate sono poco usate per via dei guantoni, il guantone si blocca in modi diversi e più efficaci, ma la mano nuda che può passare la guardia deve essere risolta in maniera forse un pochino più complicata ma in modo che non venga colpito, posso incassare un guantone nel viso, ma un pugno nudo o un guantino da MMA sono ben diversi.

OSU

Pero' si allenano anche a mani nude (soprattutto all'inizio), e io le uso anche coi guantoni... magari leggermente "modificate".
Sinceramente non "capisco" il tono di leggere critica, non ho detto che siano sbagliate o inutili! (salvo quella sul mawashi geri al viso)
A mani nude funzionano sia le parate che le schivate che tutto quello che funziona coi guantoni, salvo "usare" il guantone a mo' di scudo (ma qui finiamo in un altro 3D recente...)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Dipper on January 05, 2012, 21:37:09 pm
Ho visto ora i filmati.
Appoggio Joe perchè sono sicuramente le alternative più utili per difendersi dal circolare.
Riguardo la difesa dai pugni (e non solo) i video di zio Bas sono oro puro e non sarò mai abbastanza grato al mio sensei perchè negli anni in cui mi sono allenato da lui ha insistito davvero moltissimo su questo particolare aspetto.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: FBSO on January 05, 2012, 21:59:48 pm
Ho visto ora i filmati.
Appoggio Joe perchè sono sicuramente le alternative più utili per difendersi dal circolare.
Riguardo la difesa dai pugni (e non solo) i video di zio Bas sono oro puro e non sarò mai abbastanza grato al mio sensei perchè negli anni in cui mi sono allenato da lui ha insistito davvero moltissimo su questo particolare aspetto.

Ma nel secondo video di Joe la parata non è possibile solo grazie ai guantoni? A mani nude funzionerebbe ugualmente?
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ragnaz on January 05, 2012, 22:13:15 pm
Ho visto ora i filmati.
Appoggio Joe perchè sono sicuramente le alternative più utili per difendersi dal circolare.
Riguardo la difesa dai pugni (e non solo) i video di zio Bas sono oro puro e non sarò mai abbastanza grato al mio sensei perchè negli anni in cui mi sono allenato da lui ha insistito davvero moltissimo su questo particolare aspetto.

Ma nel secondo video di Joe la parata non è possibile solo grazie ai guantoni? A mani nude funzionerebbe ugualmente?

La parata sul secondo calcio (quello al viso) del secondo video avviene deviando verso l'alto il piede avversario tramite l'avambraccio.... non è che si usi il guanto a mo' di scudo...
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: FBSO on January 05, 2012, 22:19:35 pm
Ho visto ora i filmati.
Appoggio Joe perchè sono sicuramente le alternative più utili per difendersi dal circolare.
Riguardo la difesa dai pugni (e non solo) i video di zio Bas sono oro puro e non sarò mai abbastanza grato al mio sensei perchè negli anni in cui mi sono allenato da lui ha insistito davvero moltissimo su questo particolare aspetto.

Ma nel secondo video di Joe la parata non è possibile solo grazie ai guantoni? A mani nude funzionerebbe ugualmente?


Ok, grazie!

La parata sul secondo calcio (quello al viso) del secondo video avviene deviando verso l'alto il piede avversario tramite l'avambraccio.... non è che si usi il guanto a mo' di scudo...
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Dipper on January 06, 2012, 00:47:22 am
Un video che posto spesso e che calza a pennello per la domanda
nicholas pettas seminar middle kick counter (https://www.youtube.com/watch?v=qOMYr9ZXQuI#)
:)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: joe on January 06, 2012, 11:41:55 am
sensei Pettas è un mito!!! :sur: :sur: :sur:

Ragnaz ha risposto per me  :)...e comunque il mio video era esemplificativo per la tecnica di "risposta" al middle spiegata da Geronimo non sul suo successivo circolare alto per il quale io , onestamente, adotto altro tipo di parata.....ora sono veramente di fretta appena ho tempo cerco un video sulla "parata" da calcio circolare alto.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: The Doctor Sherlockit on January 06, 2012, 16:52:03 pm
Ho visto ora i filmati.
Appoggio Joe perchè sono sicuramente le alternative più utili per difendersi dal circolare.
Riguardo la difesa dai pugni (e non solo) i video di zio Bas sono oro puro e non sarò mai abbastanza grato al mio sensei perchè negli anni in cui mi sono allenato da lui ha insistito davvero moltissimo su questo particolare aspetto.

Ma nel secondo video di Joe la parata non è possibile solo grazie ai guantoni? A mani nude funzionerebbe ugualmente?

La parata sul secondo calcio (quello al viso) del secondo video avviene deviando verso l'alto il piede avversario tramite l'avambraccio.... non è che si usi il guanto a mo' di scudo...

e come promemoria generale più l'area di impatto della parata ( ma siamo al limite di ragionamento con i blocchi) si allontana dal gomito, più ci sono possibilità che, con la leva che si crea, ci diamo in faccia il nostro stesso pugno
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Saburo Sakai on January 09, 2012, 10:05:44 am
Sì, mi riferivo ad un contesto fuori dallo specifico regolamento.
Infatti le mie perplessità non erano riferite al regolamento del kumite, dove queste parate funzionano, ma in un contesto generale.
Per esempio, se un praticante di Muay Thai mi tira un calcio circolare all' altezza della testa e io lo paro con una mano, credo che la mia mano si spiaccichi contra la mia testa e quest' ultima si stacchi dal collo.

A grandi linee può succedere quello che ti immagini.

Se esci dal contesto di uno specifico regolamento, dal point-stop puoi prendere in prestito lo studio del tempo, dell'entrata uscita da determinate situazioni... insomma, la tendenza a tenersi in sicurezza prima di lanciarsi in un'azione ravvicinata.
Ma per il resto il Karate va utilizzato in ben altra maniera, secondo la mia modestissima opinione. ;)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: steno on January 10, 2012, 14:42:45 pm
Quello che impari poer le gare e fai in gara, serve esclusivamente a quello.

Infatti, un mawashi tirato come di stile, la manina te la rompe insieme alla faccia, dato che i calci si devono tirare SEMPRE a denti di tigre.
Poi gli altri, che possono essere efficaci solo se adeguatamente allenati per quello spefico.
Spingere fuori con la manina è rischioso, ma deviare con shuto o aito secchi è fattibile ed efficace, ripeto, purchè allenati per quello, altrimenti sono un rischio per i polsi e le dita.
Va inoiltre corretto un errore, sui calci non si arretra MAI, si rimane fermi arretrando il il busto oppure ci si sposta di lato, per mandarlo fuori misura sullo scarico dell'energia.
Personalmente mi sono trovato a parare un mawashi geri facendo otoshi uke insieme a tai sabaki, due bestemmioni mi hanno confermato che è efficace, ma assicuro che è rischiosa.

Sui pugni, vale il discorso che la mano è un'arma abbastanza completa, sapendola usare correttamente è anche piuttosto versatile.
Posso contrattaccare efficacemente con: uraken, shuto, aito, boshiken, nukite ed altro, tutti colpi che, portati a modo, possono essere estremamente dolorosi, addirittura letali.

Piccolo problema, per allenarli non basta fare kihon, occorre anche un colpitore adeguato, ma soprattutto uno che ti spiega la dinamica e ti guarda per correggerti, youtube è un succedaneo utile solo al ripasso.
Infatti, solo domenica ho scoperto perchè aito (mano a dorso di coltello) è da definire come "tecnica devastante", ma è servita la pazienza ed il makiwara di muteki, per farmelo eseguire in maniera efficente ed efficace, permettendomi di capire il grave errore interpretativo che stavo commettendo.
Pper me, era sostanzialmente solo una parata, al massimo un attacco limitato alla gola.

Pertanto, rispondendo anche ad un'altro tread, dico che:
mi sento addosso abbastanza anni di pratica per insegnare quel poco che so, ma troppo pochi per affermare che ne so abbastanza. :)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: joe on January 11, 2012, 09:40:36 am
come promesso  :gh: posto un video ad esemplificazione dell'unica "parata" per me possibile su calcio circolare alto...al min 0:43, al min 0:55, al min 1:33 giusto per segnalarne alcune....ma vi consiglio vivamente di guardare l'intero video (sia part. 1 che 2) perchè è poesia pura.

Artur Kyshenko vs Andy Souwer (2009) part 1/2 (https://www.youtube.com/watch?v=VZXtH1TN5-A#)

p.s. questa "parata" lo dico subito non "funziona" perchè hanno i guanti anzi, personalmente, quando la alleno a mano nuda facendo sparring tipo Kyoku mi accorgo di avere un controllo maggiore sulla gamba che calcia fino, alcune volte, a riuscire a spingerla molto fuori dall'asse di combattimento lasciando chi mmi fronteggia molto ma molto defilato
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ebony Girls Lover on January 11, 2012, 14:04:52 pm
In generale non é che le parate del Karate non vanno bene,anzi vanno benissimo quello che non vabane é spesso la metodologia con cui queste vengono insegnate che é sbagliata.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: muteki on January 12, 2012, 08:22:27 am
il problema è che non si riesce a distinguere tra metodologia del kihon e quella del combattimento reale, e molti pensano che il kihon serva a essere applicato in kumite...
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Paguro49 on January 12, 2012, 08:35:09 am
Un video che posto spesso e che calza a pennello per la domanda
nicholas pettas seminar middle kick counter (https://www.youtube.com/watch?v=qOMYr9ZXQuI#)
:)
Bello come spiega, mostra e applica Tenkan da 03,20 in poi :)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: steno on January 12, 2012, 11:48:50 am
il problema è che non si riesce a distinguere tra metodologia del kihon e quella del combattimento reale, e molti pensano che il kihon serva a essere applicato in kumite...
Soto chudan uke non è una paratya media e gedan barai non è una parata bassa.
L'ho dimostrato.

 :gh: :gh: :gh: :gh: :gh:
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ebony Girls Lover on January 12, 2012, 13:09:19 pm
il problema è che non si riesce a distinguere tra metodologia del kihon e quella del combattimento reale, e molti pensano che il kihon serva a essere applicato in kumite...
Soto chudan uke non è una paratya media e gedan barai non è una parata bassa.
L'ho dimostrato.

 :gh: :gh: :gh: :gh: :gh:


Penso che qui lo sappiamo tutti.
Il problema é che cazzo mi insegni una cosa sbagliata?
A che cazzo di scopo?
Perché perdere tempo a insegnare cose errate?
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Shuriman on January 12, 2012, 16:30:20 pm
Bisogna mettersi d'accordo su cosa si intende per parata:

1) parare opponendosi al colpo: energia contro energia assorbendola per intero
(es. avanbraccio perpendicolare alla traiettoria di un mae geri o di un mawashi geri);
 
2) parare deviando: intercettare e deviare il colpo agendo su un asse diverso da quello su cui viene proiettata l'energia, per esempio parare mae geri intercettandolo e spostandolo di lato. (n.b. spostando il colpo e non il corpo di chi para);     

3) parare schivando: parare spostando il corpo indietro o di lato rispetto alla traiettoria del colpo
 
Per quanto riguarda la modalità 1 non è auspicabile parare (più precisamente bloccare) un calcio opponendosi al peso ed all'energia cinetica di una gamba con un avambraccio, certamente lo si può fare comunque, ma il rischio di farsi male è alto ; parare in questo modo è conveniente solo quando l'energia del colpo è bassa e cioè quando il colpo parte e non quando è quasi alla fine del suo tragitto, quindi bisogna  intercettare l'inizio dell'azione, anticipare, andare incontro (per fare questo naturalmente ci vogliono le cosiddette p............ e fiducia in se stessi, cose che si acquisiscono con il tempo e con il sudore).

La seconda modalità è sicuramente valida: in questo modo non si blocca il colpo (modalità 1) ma lo di devia imprimendo ad esso la sola energia necessaria a deviarlo quel tanto che basta. Anche questa modalità necessita di molto allenamento e aggiungerei  fiducia in se stessi considerando il fatto che anche in questo caso non bisogna allontanarsi dall’avversario.
 
La terza modalità si può eseguire in due modi:
Parare schivando:
lo si fa principalmente per due motivi: 1) perché si prende la distanza giusta per contrattaccare di calcio su un attacco di braccia o viceversa.   2) perché si ha poca fiducia  sulle proprie capacità.

Schivare e poi parare:
non lo considero un modo per parare ma piuttosto un modo per schivare aggiungendo ad esso un azione cautelativa, la parata, che il più delle volte è inutile poiché non para niente considerando che il bersaglio non è più sulla traiettoria del colpo o è a troppa distanza. Purtroppo nei miei decenni di pratica da karateka, tranne che in  pochi e rarissimi casi, questa è la sola modalità con la quale ho visto eseguire, per modo di dire, le cosiddette parate. Facciamoci un esame di coscienza: sappiamo parare o sappiamo solo scappare? Pensiamoci!
Se effettuiamo una parata vera che speranze il nostro avversario?
Vi siete mai chiesti perché il Karate non attacca mai per primo?
Meditate gente, meditate.     
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Dipper on January 12, 2012, 16:43:56 pm
Bel post.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: metal storm on January 12, 2012, 17:12:55 pm
ottimo Shuriman... un bel post veramente.

magari, per chi di noi ha praticato solo il karate "classico", potrebbe essere dato dal fatto che si dice sempre "considerate braccia e gambe del vostro avversario come altrettante spade"? le uscite seguite da parate sono un classico dello stile, sicuramente influenzato dalla storia giapponese. un po' come le posizioni basse, dovute al tipo di terreno ed all'assenza di strade lastricate. questo è un po' la mia riflessione, fatta sulle poche conoscenze che ho.

anche se poi, a dirla tutta, il karate non colpisce mai per primo... a meno che non si tenga presente il principio del sen no sen; oppure del karate che "esce" dall'avversario, a meno che non si partecipi ad uno stage con Yoshoka, dove il maestro ti entra dentro di prepotenza e ti passa attraverso di potenza.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Saburo Sakai on January 12, 2012, 17:35:44 pm
Ciao Shuriman... mi unisco agli apprezzamenti e mi permetto di suggerire una quarta parata.

4) fare della parata un colpo.  ;)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Shurei-Kan on January 12, 2012, 17:42:16 pm
Saburo le sa ......tutte!


Uchikomi
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ragnaz on January 12, 2012, 22:15:03 pm
Infatti per quella che è la mia idea e la mia esperienza le vere parate sono 2:
La deviazione così come ben descritta da shuriman (col quale concordo anche a riguardo del fatto che spesso si "pari" dopo aver già schivato, inutilmente quindi)
Come detto il proprio corpo resta dov'è e il colpo viene deviato, quindi fiducia al 100% nella parata e, se fatta bene, ti mette in condizione di grande vantaggio
Viene poi la parata "dura" e cioè la parata-colpo che serve sia come difesa che come attacco per ledere l'arto avversario (imho ne fanno parte le classiche parate del karate, sotouke gedan barai etc.) Sempre imho in quelle (come soto uke e gedan barai appunto) in cui nel karate si usa l'avambraccio, sarebbe ideale invece usare tetsui, o pugno a martello.
Concludo dicendo che una tecnica di parata si può definire tale solo ti mette in vantaggio sull'avversario, altrimenti è davvero solo scappare :)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Paguro49 on January 13, 2012, 08:23:56 am
Spesso i confini sono labili.
Parata, uscita e distanze simili, possono dare effetti diametralmente opposti, perchè se concedi la possibilità di proseguire l'azione di attacco, sei semplicemente fuggito dal colpo, se invece attrai l'avversario li dove ti occorre per entrare, hai concluso un'ottima azione.
Il più delle volte, il limite è determinato dall'eccesso di attenzione data al singolo momento, finendo per perdere di vista il contesto generale, la trama del combattimento, così che si finisce altrettanto spesso, per non riconoscere più il senso di un gesto, una postura, un passaggio, eliminandoli perchè superflui.
Un pò come la questione dei "20 secondi prima", ossia il "come siamo arrivati a questa situazione?", che è un aspetto importantissimo per la comprensione del Kihon, diversamente si finisce per pensare che quella posizione, quella "partenza", sono improponibili nella realtà, relegandole a pura forma, per poi tralasciarle in favore di qualcosa maggiormente affine alla realtà.
In questo modo si perdono davvero molte cose, sia in termini di soluzioni che di efficacia.
Se però si cerca di tenere aperta la visuale, la parata, può davvero essere leva, colpo, presa o quel che serve.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: steno on January 13, 2012, 11:58:41 am
il problema è che non si riesce a distinguere tra metodologia del kihon e quella del combattimento reale, e molti pensano che il kihon serva a essere applicato in kumite...
Soto chudan uke non è una paratya media e gedan barai non è una parata bassa.
L'ho dimostrato.

 :gh: :gh: :gh: :gh: :gh:


Penso che qui lo sappiamo tutti.
Il problema é che cazzo mi insegni una cosa sbagliata?
A che cazzo di scopo?
Perché perdere tempo a insegnare cose errate?
A parte la volgarità dialettica, che nel mio dojo è proibita, poni le domande che mi pongono le cinture bianche, ti rispondo come a loro.

I kihon sono le tecniche ed i principi di base, di braccia, gambe e spostamenti.
Se non conosci questi principi basilari su cui si basa il karate, come puoi pretendere di capire ed applicare tutto il resto?
La logica del kihon nel karate si evolve nel bunkai, in cui ti accorgi di cose non visibili nel kata, in quanto mancante di avversario.
Ma una volta apprezzato il senso del principio di una cosa, puoi applicarla nel kumite con tutte le sue moltissime applicazioni possibili, nei contesti in cui la cosa ci stà, ma devi saperne la base.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ebony Girls Lover on January 13, 2012, 14:11:53 pm
Vedi Steno quello che non capisco é ad esempio perché insegnare ad usare il gedan barai per parare un mae geri a fine corsa stando li ad assorbirlo sappiamo tutti e due che é sbagliato.

Shuri man veramente un bel post.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: muteki on January 13, 2012, 15:40:51 pm
sì chiama errore di interpretazione. il kihon è come un esercizio di bella grafia. il kata come una poesia. il kumite lo studio della sintassi
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Saburo Sakai on January 13, 2012, 17:31:59 pm
Vedi Steno quello che non capisco é ad esempio perché insegnare ad usare il gedan barai per parare un mae geri a fine corsa stando li ad assorbirlo sappiamo tutti e due che é sbagliato.

Forse per imparare la corretta dinamica della tecnica quando viene portata contro un bersaglio pesante ?
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ebony Girls Lover on January 14, 2012, 03:27:57 am
Non ho capito.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Saburo Sakai on January 16, 2012, 09:27:22 am
Nel senso che è abbastanza chiaro che un gedan barai su un calcio già a fine corsa è velleitario in un'ottica di applicabilità, in tal caso se si vuol colpire la gamba si porterà un attacco su un punto sensibile dell'arto nel tentativo di ridurre le capacità fisiche dell'avversario.

E tuttavia in allenamento è un valido modo per capire come gestire l'impatto braccio vs gamba.  :)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: steno on January 16, 2012, 12:56:01 pm
Vedi Steno quello che non capisco é ad esempio perché insegnare ad usare il gedan barai per parare un mae geri a fine corsa stando li ad assorbirlo sappiamo tutti e due che é sbagliato.

In prima elementare, ti hanno insegnato a maneggiare prima la matita, poi la penna, non potevano cominciare subito dalla penna?
Poi ti hanno fatto fare "le aste", in seguito le lettere, prima minuscole e poi maiuscole, non potevano cominciare subito dalle parole?
Poi ti hanno fatto scrivere le parole, in seguito i pensierini, non potevano cominciare subito dal tema?

Ecco, la risposta è tutta li, non puoi imparare a parare, schivare e fare tai sabaki, tutto insieme contemporaneamente, devi pur cominciare da una cosa, quindi meglio cominciare dalla parata.
Alla quale si unisce poi tai sabaki e schivate di vario genere.

Poi quando inizi a padroneggiare un po queste cose, ti accorgi che il principoio dibase di gedan barai e di gedan arai otoshi è identico, ma anche altre cose.
Capisci che spostarsi parando è più utile, capisci che parare all'inizio o alla fine del mae geri offre possibilità diverse, ma soprattutto che tibia contro radio è male.
Anzi, tibia contro polso è malissimo :whistle:
Ecco che allora, la pratica ti permette di elevarti dalla teoria, tenendo però invariate le basi di ciò che hai appreso in linea teorica.
Ripeto, da qualche parte devi pure cominciare, o tu come Maestro, ritieni corretto mettere un novellino a menarsi contro uno shodan, così impara prima?
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: The Doctor Sherlockit on January 16, 2012, 13:27:53 pm
In prima elementare, ti hanno insegnato a maneggiare prima la matita, poi la penna, non potevano cominciare subito dalla penna?
Poi ti hanno fatto fare "le aste", in seguito le lettere, prima minuscole e poi maiuscole, non potevano cominciare subito dalle parole?
Poi ti hanno fatto scrivere le parole, in seguito i pensierini, non potevano cominciare subito dal tema?

Ecco, la risposta è tutta li, non puoi imparare a parare, schivare e fare tai sabaki, tutto insieme contemporaneamente, devi pur cominciare da una cosa, quindi meglio cominciare dalla parata.
Alla quale si unisce poi tai sabaki e schivate di vario genere.

Poi quando inizi a padroneggiare un po queste cose, ti accorgi che il principoio dibase di gedan barai e di gedan arai otoshi è identico, ma anche altre cose.
Capisci che spostarsi parando è più utile, capisci che parare all'inizio o alla fine del mae geri offre possibilità diverse, ma soprattutto che tibia contro radio è male.
Anzi, tibia contro polso è malissimo :whistle:
Ecco che allora, la pratica ti permette di elevarti dalla teoria, tenendo però invariate le basi di ciò che hai appreso in linea teorica.
Ripeto, da qualche parte devi pure cominciare, o tu come Maestro, ritieni corretto mettere un novellino a menarsi contro uno shodan, così impara prima?

Credo che il solito esempio di Sifuiana memoria sia na pezza incredibile lì dove na pezza non si dovrebbe mettere,  perchè se è vero quello che sostieni che uchi uke non è una parata allora insegnarla come parata e metterci uke nel nome è stupido e fuorviante, non centra nulla la metodologia di insegnamento  passo per passo quella è ottima per insegnare una parata passo per passo non per insegnare una parata che  invece è un blocco che poi diventa un colpo in un vortice di malintesi insegnante/allievo che ad un allievo non sprovveduto e plagiato fanno sembrare solo l'insegnante incompetente ( l'ultima news dai ragazzi dell'aikido a cui le tecniche vengono insegnate volontariamente sbagliate  per poi correggerle dopo a primo e secondo dan) -.-  è una tecnica sbagliata insegnata male se fosse un movimento l'insegnate, che non ha davanti un pubblico di bambini dal Q.I. di un comodino ma spesso dei ragazzi di 13 o 14 anni se non più grandi, dovrebbe da subito dire: questo è un movimento non serve a niente se non viene contestualizzato, e chiudere lì.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ale_ale on January 16, 2012, 14:18:13 pm
( l'ultima news dai ragazzi dell'aikido a cui le tecniche vengono insegnate volontariamente sbagliate  per poi correggerle dopo a primo e secondo dan)

...e questa da dove è uscita?  ???
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: The Doctor Sherlockit on January 16, 2012, 15:20:30 pm
( l'ultima news dai ragazzi dell'aikido a cui le tecniche vengono insegnate volontariamente sbagliate  per poi correggerle dopo a primo e secondo dan)

...e questa da dove è uscita?  ???

è il nuovissimo metodo di insegnamento che va da queste parti
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ebony Girls Lover on January 16, 2012, 15:37:52 pm
Steno io non sono un maestro.
Il discorso che fai per imparare a scrivere per me non c'entra.
Per come la vedo io imparare a scrivere e imparare a combattere non c'entrano niente per me sono due discorsi diversi.
Scusa allora perché in altre discipline si insegna subito la tecnica nel modo giusto?

Parare con il radio?
Guarda non so nel goju ryu ma nello shotokan quando fai gedan barai si insegna a impattare con la parte ulnare e non radiale dell'avambraccio.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Dipper on January 16, 2012, 15:42:29 pm
In realtà poi, gedan barai è una spazzata e non una parata, per definizione non ci dovrebbe essere impatto :)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Saburo Sakai on January 16, 2012, 15:47:25 pm
Se è per questo, al di là del nome, forse è persino più efficace come colpo !  ;)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Dipper on January 16, 2012, 15:50:13 pm
Io sinceramente finchè possibile evito di impattare braccio vs. gamba, è uno scontro impari, e impattare un punto preciso è una manovra più pericolosa rispetto a far scivolare in sicurezza per poi trovarsi in una posizione di vantaggio e punire con qualcos'altro.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Saburo Sakai on January 16, 2012, 15:53:13 pm
Non intendevo "colpo sulla gamba" infatti.  :sur:
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Dipper on January 16, 2012, 15:56:02 pm
Ah, mi pareva... XD
Allora parlavi di tetsui o gaiwan uchi?
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ebony Girls Lover on January 16, 2012, 15:58:27 pm
In realtà poi, gedan barai è una spazzata e non una parata, per definizione non ci dovrebbe essere impatto :)

Ok lo so.
Ma come mai allora in molte palestre allora l'insegnano come parata?
Cioé come cosa totalmente sbagliata?
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Saburo Sakai on January 16, 2012, 15:58:58 pm
Ah, mi pareva... XD
Allora parlavi di tetsui o gaiwan uchi?

Ora... con i nomi faccio pena... ma a grani linee sì !  :om:

Pensavo anche ad un bello "stantuffone" nella zona inguinale...  :halo:
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Saburo Sakai on January 16, 2012, 16:02:17 pm
Ok lo so.
Ma come mai allora in molte palestre allora l'insegnano come parata?
Cioé come cosa totalmente sbagliata?

Se ci pensi è il termine "parata" che non è idoneo, infatti.
Però il movimento che comunemente viene insegnato non è mica privo di senso !
Una volta acquisito il movimento, ed acquisita la corretta dinamica in caso di impatto, poi puoi farci quello che vuoi... come qualsiasi altra cosa.  :)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Dipper on January 16, 2012, 16:03:07 pm
In realtà poi, gedan barai è una spazzata e non una parata, per definizione non ci dovrebbe essere impatto :)

Ok lo so.
Ma come mai allora in molte palestre allora l'insegnano come parata?
Cioé come cosa totalmente sbagliata?
Perchè
1) non si sbattono nemmeno a capire il significato di quella parola strana che ripetono in continuazione (vedi il discorso sul saluto e simili)
2) non sono capaci
3) non hanno mai fatto sparring e test non collaborativi come si deve :)

Ora... con i nomi faccio pena... ma a grani linee sì !  :om:

Pensavo anche ad un bello "stantuffone" nella zona inguinale...  :halo:
Mi viene in mente il post sessuale di Steno :vomit:
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Max on January 16, 2012, 16:05:09 pm
@Lucal ma anche in generale
Il fatto di andare per passi successivi (uso l'italiano invece del giapponese che è più vicino a noi) è un modo per far entrare in testa principi e movimenti che in caso di necessità se onn vengono fatti correttamente sono inutili.
Ora così come è inutile mettere uno che non ha la patente su una F1 allo stesso modo è inutile dire ad uno che è in palestra da 1 settimana che con il movimento del pugno ci fai tutto.
Posto che tirare un pugno è l'unione della catena cinetica che parte dai piedi e finisce nella mano che colpisce la stessa cosa la si può[1] fare nelle parate. Le parate in più hanno la parte di schivata, quindi non resto come un birillo davanti al colpo ma mi levo e contemporaneamente applico il movimento della parata (a seconda di cosa arriva faccio qualcosa).
Uchi Uke ... ops la parata alta da esterno verso interno .... nasce come deviazione dei colpi dritti al viso ma quando ho imparato ad usarla posso cambiarne lo scopo e colpire invece che deviare, non ci vedo nulla di incredibile. Se però al tizio di 1 settimana dico colpisci il pugno che arriva quello primo lo prende e secondo mi manda giustamente a cagare (in giapponese sarebbe stato molto meno colorito  :D)
Stesso discorso per Gedan Barai[2](da noi Arai Uke) ... ops la parata da interno verso esterno media .... prima imparo a schivare il colpo poi imparo a impattarlo per linee ortogonali alla sua forza e alla fine posso colpire per recare danno. Come prima se ti dico che un calcio lo pari colpendolo (col braccio poi) primo ti rompi il braccio e secondo mi denunci ... dopo avermi mandato a cagare.

 1. Deve
 2. Ma è Ashi Barai la spazzata
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: steno on January 16, 2012, 16:06:10 pm
Steno io non sono un maestro.
Il discorso che fai per imparare a scrivere per me non c'entra.
Per come la vedo io imparare a scrivere e imparare a combattere non c'entrano niente per me sono due discorsi diversi.
Scusa allora perché in altre discipline si insegna subito la tecnica nel modo giusto?
 
Ecco, il problema è molto probabilmente tutto qui, non sei tu quello che insegna, quindi non sai che gran casino sia insegnare :D
Il mio Maestro qualche anno fa, quando espressi l'intenzione di insegnare mi disse "comincerai davvero a capire ed imparare, solo quando comncerai ad insegnare, ricordati che io sono qui!"
Dopo qualche anno e molte domande non solo a lui, posso dire che aveva ragione da vendere, posso dire che ho capito quanto sia difficile insegnare senza ricorrere ad esempi e spezzettamenti.
Ti assicuro che, almeno da parte mia, non c'è nessuna volontà di allungare il brodo, ma solo la necessità di inserire prima le basi, poi le tecniche.
Perchè se hai le basi, puoi imparare subito le tecniche, se non hai le basi, devi imprare una tecnica e relativa base alla volta....
Non diuco a caso che potrai dire di saperti "un po difendere" verso la cintura arancione, difficilmente prima, lo dico perchè un calcio, un pugno o una gomitata decenti, li tiri già dopo un paio di mesi, ma io parlo di tirare "la" gomitata, "il" pugno, "il" calcio.... è diverso, ma purtroppo per scritto nhon è umanamente spiegabiler, almeno non da me.
Quote
Parare con il radio?
Guarda non so nel goju ryu ma nello shotokan quando fai gedan barai si insegna a impattare con la parte ulnare e non radiale dell'avambraccio.
Si hai ragione, errore mio
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Dipper on January 16, 2012, 16:11:07 pm
Tanto per chiarirsi:

Ashi barai: ashi  (gambe / piedi) + harai (spazzare)
Gedan barai: gedan (basso) + harai (spazzare)
Harai uke: harai (spazzare) + uke (parata)

L'azione di spazzare si può sia con le gambe che con le braccia / mani e si può effettuare a seconda della situazione sia sulle gambe che sulle braccia / mani :)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Shurei-Kan on January 16, 2012, 16:17:33 pm
Per me Gedanbarai che impatta perpendicolare ad un maegeri ha senso solo se eseguito in Deai con annesso Gyakuzuki d'incontro, in pratica quando il calcio sta per nascere e non si è ancora sviluppato oltre un 1/2 della sua esecuzione.
A me è uscito cosi 2 domeniche fa contro un bel mastino durante un appuntamento importante.
Per il resto, se si è sani di mente, va adoperato impattando sul lato e deviando con contestuale spostamento ....e anche in questo caso se chi tira il calcio esegue una fucilata! i rischi rimangono.
Su un maegeri io ci vedo più azzeccato un UraGedanBarai .....sempre con contestuale spostamento.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ebony Girls Lover on January 16, 2012, 16:27:57 pm
Steno io insegno solo che non insegno karate l'ho praticato per diverso tempo ed é stata una pratica importante del mio percorso marziale ;)
Anche se insegno a me non mi piace farmi chiamare istruttore ma con il mio nome e i miei allievi li considero compagni d'allenamento,infatti mi picchiano sempre e senza pietà :D

Sul fattore che insegnare sia difficile é vero anzi verissimo.

Vero che bisogna insegnare prima le basi ma ritengo che le basi devono essere insegnate giuste.

Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Hitotsu on January 18, 2012, 11:48:49 am
Bha riassumere in un post l’utilità delle varie parate mi sembra un po’ un’impresa titanica.
Se correttamente effettuate, ma soprattutto eseguite con il reale scopo per il quale sono state “codificate”, tutte le parate e schivate funzionano correttamente.
Il limite di esse sta semmai nel come sono state interpretate e come vengono allenate.
Per quanto riguarda lo Shotokan delle origini, Funakoshi spiega benissimo e senza fraintendimenti che lo scopo della parata non è tanto quello di parare, quanto di deviare l’assalto e afferrare il braccio dell’avversario per colpire. Dopodichè la pratica delle parate inserite ad esempio in un esercizio essenziale come il Kihon Ippon Kumite è diventata un pochino asettica.
Stesso discorso per l’esecuzione stessa delle parate, nelle quali la mano anteposta a quella che esegue l’uke in genere viene interpretata come un semplice movimento di caricamento, quando invece per alcuni tipi di parate è essenziale (Shuto e uchi uke), perché è quella che realisticamente para prima di effettuare più un Uchi, che un Uke. Di certo non si può pensare di eseguire queste due parate senza l’aiuto concreto della mano opposta.
L’esecuzione di gedan barai poi non è da meno, in quanto la mano che carica, para un colpo diretto al viso, ad esempio proprio un mawashi jodan come si vede in alcuni video postati che non sono altro che una sua evoluzione.
Detto questo, anche le sole tecniche “tradizionali” vanno valutate in base alla distanza e scelta di tempo. Nello Shotokan in realtà esiste unicamente un tempo che è quello dell’incontro. Lo spirito del kumite è basato esclusivamente sul Sen. Per questo gedan barai e le parate pressanti (quelle che sconsiglia Bas Rutten) possono funzionare, perché vengono effettuate contemporaneamente impedendo all’avversario una pronta reazione. Sulla distanza media e di sparring, giocata prevalentemente in difesa, funziona poco la strategia di cui sopra, parate comprese.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Shurei-Kan on January 18, 2012, 11:54:32 am
Sabato hai una birrozza offerta!                         ......prima dell'alenamento però!  :gh:
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Hitotsu on January 18, 2012, 13:15:53 pm
Sabato hai una birrozza offerta!                         ......prima dell'alenamento però!  :gh:

Ahahahah.... magari bella ghiacciata...

Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Paguro49 on January 18, 2012, 13:31:06 pm
Sabato hai una birrozza offerta!                         ......prima dell'alenamento però!  :gh:

Ahahahah.... magari bella ghiacciata...
Andate a cagare entrambi >:( >:( :'(
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Ebony Girls Lover on January 18, 2012, 13:38:53 pm
Bel post Hitotsu penso che qui sul forum un po tutti conosciamo il vero utilizzo delle parate,quello che mi chiedo io é allora perché non  insegnare da subito la tecnica corretta invece di insegnare delle cagate assurde che non hanno senso?
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Paguro49 on January 18, 2012, 13:43:16 pm
La sola risposta sensata che mi sono dato è, che le possibili applicazioni di un gesto sono davvero troppe per non creare confusione in un allievo, specialmente all'inizio, quindi è utile insegnare "il gesto" e stop, ma siccome l'allievo ha bisogno di sapere cosa diavolo sta facendo, la via più semplice è appunto la "parata da...", mentre le molte possibili applicazioni e interpretazioni, andrebbero inserite come suggerimenti col crescere dell'esperienza, ma per lo più dovrebbero essere cose cui l'allievo giunge da sè, in modo da essere realmente utili e utilizzabili perchè "proprie e personali".
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Hitotsu on January 18, 2012, 13:43:21 pm
allora perché non  insegnare da subito la tecnica corretta invece di insegnare delle cagate assurde che non hanno senso?

C'è chi lo fa e chi non lo fa. C'è chi ci arriva per gradi lavorando prima sulla coordinazione.
Se unisci tutti questi possibili approcci, ti rendi conto che molto spesso l'utilizzatore finale smaltisce il proprio interesse prima ancora che si sviluppi completamente nelle sue capacità.

E questo comunque non vale solo per il Karate ma per tutte le discipline e per varie ragioni.
Per questo le statistiche di chi fa Karate veramente e con cognizione di causa dipingono una situazione di molti praticanti e pochi realmente esperti.
 :)
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Dipper on January 18, 2012, 13:45:33 pm
Bel post Hitotsu penso che qui sul forum un po tutti conosciamo il vero utilizzo delle parate,quello che mi chiedo io é allora perché non  insegnare da subito la tecnica corretta invece di insegnare delle cagate assurde che non hanno senso?
La risposta, secondo questa impostazione didattica, è che facendo un movimento "polivalente" vengono inculcati determinati principi che servono poi a eseguire correttamente una gamma di tecniche ad esso collegate.

Per inciso, io tendo a sposare la tua visione e preferisco insegnare e allenare il movimento così come deve essere eseguito.
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Shurei-Kan on January 18, 2012, 13:48:10 pm
Andate a cagare entrambi >:( >:( :'(

 :D



La risposta, secondo questa impostazione didattica, è che facendo un movimento "polivalente" vengono inculcati determinati principi che servono poi a eseguire correttamente una gamma di tecniche ad esso collegate.

 :o :o :o



Il pescatore rema verso nord/ovest;
Scruta l'orizzonte;
Getta la rete;
.......
Spoiler: show
....e io mi spappolo i maroni! :om:                           XD
Title: Re:Riflessioni sulle parate del karate
Post by: Dipper on January 18, 2012, 13:49:48 pm
Se la parola è attribuita ad altri si può dire XD

Il pescatore rema verso nord/ovest;
Scruta l'orizzonte;
Getta la rete;
.......
Spoiler: show
....e io mi spappolo i maroni! :om:                           XD

;D
Questa la posso capire solo io... :nin: