Ar.Ma.

Arti marziali Cinesi => Kung Fu (vari stili) => Topic started by: robyhhh on January 11, 2012, 23:05:31 pm

Title: Il mio wing chun è differente
Post by: robyhhh on January 11, 2012, 23:05:31 pm
Se tiro pugni a catena stile chunners e ho il caschetto non sento un cazzo, ma se i colpi sono veri li sento tutti anche col casco...

ho studiato wing chun per vent'anni... usato il casco per almeno cinque... mai visto tirare pugni a catena sui caschetti... anzi... mai visti tirare i pugni a catena... per i pugni ce li tiravamo così forti che ci rimaneva il mal di testa per ore... strano... i chunners quando ti colpiscono non senti un cazzo...
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Rev. Madhatter on January 11, 2012, 23:32:45 pm
Se tiro pugni a catena stile chunners e ho il caschetto non sento un cazzo, ma se i colpi sono veri li sento tutti anche col casco...

ho studiato wing chun per vent'anni... usato il casco per almeno cinque... mai visto tirare pugni a catena sui caschetti... anzi... mai visti tirare i pugni a catena... per i pugni ce li tiravamo così forti che ci rimaneva il mal di testa per ore... strano... i chunners quando ti colpiscono non senti un cazzo...

Si vede che non praticavi wing chun  XD
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: robyhhh on January 12, 2012, 08:36:51 am

Si vede che non praticavi wing chun  XD

In un mondo di "pazzi" lunico "savio" diventa pazzo. Sono decenni che che lotto per far comprendere che il wing chun non ha nulla a che vedere con quanto si vede in giro. E' un sistema di combattimento senza pari, ma lo conoscono quattro gatti nel mondo. Il che conferma quanto sia valido.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: muteki on January 12, 2012, 08:43:05 am

Si vede che non praticavi wing chun  XD

In un mondo di "pazzi" lunico "savio" diventa pazzo. Sono decenni che che lotto per far comprendere che il wing chun non ha nulla a che vedere con quanto si vede in giro. E' un sistema di combattimento senza pari, ma lo conoscono quattro gatti nel mondo. Il che conferma quanto sia valido.

ci sono video che mostrano qualcosa?
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Il Torvo Svantaggione on January 12, 2012, 08:53:39 am
E' un sistema di combattimento senza pari, ma lo conoscono quattro gatti nel mondo. Il che conferma quanto sia valido.
mi sfugge il nesso tra "lo conoscono quattro gatti" ==> sistema valido
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: robyhhh on January 12, 2012, 09:11:17 am
ci sono video che mostrano qualcosa?

https://www.youtube.com/user/robyhh?feature=mhee (https://www.youtube.com/user/robyhh?feature=mhee)

real wing chun lesson no wing tsun system no fake 1 (https://www.youtube.com/watch?v=AFnH61gzI8o#)

william cheung wing chun seminar .wmv (https://www.youtube.com/watch?v=RDqgPaZMOH0#)
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Shurei-Kan on January 12, 2012, 09:20:06 am
Forese può essere utile un goniometro?

(http://www.elboitaly.it/prodotti/goniometri.jpg)
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Fabio Spencer on January 12, 2012, 09:40:25 am
ci sono video che mostrano qualcosa?

https://www.youtube.com/user/robyhh?feature=mhee (https://www.youtube.com/user/robyhh?feature=mhee)

real wing chun lesson no wing tsun system no fake 1 (https://www.youtube.com/watch?v=AFnH61gzI8o#)

william cheung wing chun seminar .wmv (https://www.youtube.com/watch?v=RDqgPaZMOH0#)
Non sono un mod, ma mi sembra che in questi due giorni tu abbia fatto un po' il corsaro in diversi topic.
Credo sia più utile che tu apra uno spin-off apposito per parlare di questo.
Risulterebbe più chiaro questo topic e anche il messaggio che ti stai sbattendo di passare risulterebbe probabilmente più chiaro, meglio argomentato e non diluito in altri discorsi.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: robyhhh on January 12, 2012, 09:59:51 am
Non sono un mod, ma mi sembra che in questi due giorni tu abbia fatto un po' il corsaro in diversi topic.
Credo sia più utile che tu apra uno spin-off apposito per parlare di questo.
Risulterebbe più chiaro questo topic e anche il messaggio che ti stai sbattendo di passare risulterebbe probabilmente più chiaro, meglio argomentato e non diluito in altri discorsi.

Il messaggio è semplice: praticamente il 99,9% di chi pratica wx, in realtà pratica altro. L'idea quindi è totalmente distorta. Ergo chi non la pratica, ma pratica altro, ha un'idea ancora più bizzarra. II miei post sono diluiti in vari discorsi, perché in vari discorsi si accenna al wing chun. Da lì i miei post. Tutto quì.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Aliena on January 12, 2012, 10:23:57 am
Non sono un mod, ma mi sembra che in questi due giorni tu abbia fatto un po' il corsaro in diversi topic.
Credo sia più utile che tu apra uno spin-off apposito per parlare di questo.
Risulterebbe più chiaro questo topic e anche il messaggio che ti stai sbattendo di passare risulterebbe probabilmente più chiaro, meglio argomentato e non diluito in altri discorsi.

Il messaggio è semplice: praticamente il 99,9% di chi pratica wx, in realtà pratica altro. L'idea quindi è totalmente distorta. Ergo chi non la pratica, ma pratica altro, ha un'idea ancora più bizzarra. II miei post sono diluiti in vari discorsi, perché in vari discorsi si accenna al wing chun. Da lì i miei post. Tutto quì.
Benissimo, allora partecipi anche tu alle prossime mazzate tribali a Milano?

E' questo lo scopo del thread. :)
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: GiBi on January 12, 2012, 10:38:28 am
E' un sistema di combattimento senza pari, ma lo conoscono quattro gatti nel mondo. Il che conferma quanto sia valido.
mi sfugge il nesso tra "lo conoscono quattro gatti" ==> sistema valido

Notavo l'ossimoro anche io...
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: GiBi on January 12, 2012, 10:43:05 am
Benissimo, allora partecipi anche tu alle prossime mazzate tribali a Milano?

(http://1.bp.blogspot.com/-DJsX7IoVqE0/TjAyLqRMLGI/AAAAAAAAHxg/JQs0Ao10C_E/s1600/Credulone.jpg)
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Fabio Spencer on January 12, 2012, 10:49:07 am
Non sono un mod, ma mi sembra che in questi due giorni tu abbia fatto un po' il corsaro in diversi topic.
Credo sia più utile che tu apra uno spin-off apposito per parlare di questo.
Risulterebbe più chiaro questo topic e anche il messaggio che ti stai sbattendo di passare risulterebbe probabilmente più chiaro, meglio argomentato e non diluito in altri discorsi.

Il messaggio è semplice: praticamente il 99,9% di chi pratica wx, in realtà pratica altro. L'idea quindi è totalmente distorta. Ergo chi non la pratica, ma pratica altro, ha un'idea ancora più bizzarra. II miei post sono diluiti in vari discorsi, perché in vari discorsi si accenna al wing chun. Da lì i miei post. Tutto quì.
Roberto, torno a dire.
Capisco le tue motivazioni anche se non condivido le maniere di mettere in atto.
Capisco che l'altro topic lo avessi aperto usando impropriamente nel titolo "WC"[1] e che fosse nella categoria "Kung Fu" e quindi un'attinenza ci fosse.
Ma qui sei decisamente fuori tema.
Meglio aprire un topic, se il tuo messaggio si diluisce è facile che si perda e che dia come prevalente l'impressione di essere solo una pedante puntualizzazione fastidiosa.
Quindi non verrebbe recepito.
Ti prego di notare che non ti sto dando consigli sulla pratica, ma solo sulla comunicazione.
Ambito in cui sostanza (il messaggio) e la forma (il modo di comunicarlo) sono quasi equivalenti.
 1. quando avrei dovuto usare il nome "Body Concept" e giustamente, per non fare torto all'autore del video, la global mod ha cambiato il titolo, lo avrei fatto io, ma non ne sono capace
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Bingo Bongo on January 13, 2012, 00:14:56 am
Mi dovete scusare e dovete avere pazienza.
Non ho capito se posso scrivere su questo topic a robyhhh o ne deve essere aperto un altro?

@robyhhh
Quindi se ho capito bene, anche dal video che hai postato, il WC che pratichi è quello del lineage Cheung, giusto?
A parte le metodologie di allenamento hai apportato modifiche personali o formalmente il tuo WC è quello classico di Cheung?
Ho letto un pò il blog e mi sembra di aver capito che non ti piace il peso sulla gamba posteriore, ma vorrei, proprio da un punto di vista tecnico, approfondire quest'aspetto. Mi puoi dire come distribuisci il peso durante il chi sao per esempio?
Considero il Wx una vera arte marziale, che naturalmente ho anche praticato, e capisco la tua passione e in un certo senso anche la tua convinzione (probabilmente anche avvalorata da prove sul campo).
Oggi faccio anche altro, anzi direi che faccio un pò quello che mi pare perché non ho problemi a usare il mio corpo a mio piacimento e mi piace passare dal Wc alla Thai al taiji o alla lotta a terra in modo fluido e continuo.
Quindi sicuramente io non faccio solo Wx. Delle percentuali mi interessa poco perché fosse anche che Cheung facesse l'unico vero Wx efficace a me piace anche tirare le ginocchiate in stile Thai e non ci sono né Cheung o Ting che tengano.
Capisco però la tua convinzione nel senso che spesso da un punto di vista teorico ho pensato al Wx come un possibile sistema in grado di fornire tutte le risposte a tutti i problemi di combattimento che possono presentarsi.
Purtroppo, ma è chiaro che semplicemente può essere che il mio destino di combattente non sia quello di usare solo il Wx, ho dovuto constatare che per il Wx come per quasi tutto nelle Arti Marziali vale questa frase di Berra allenatore di baseball:
"In teoria non c'è differenza fra teoria e pratica. In pratica c'è"

Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Jack Burton on January 13, 2012, 00:59:51 am
Io rivoglio la sezione separata! >:(
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Aliena on January 13, 2012, 09:17:29 am
Io rivoglio la sezione separata! >:(
Questo tipo di richiesta andrebbe fatta su "feature request".  :)
Comunque al momento non c'è un'attività massiccia e preponderante inerente ad un particolare stile per rendere necessaria l'apertura di una nuova sezione.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: SassoDiBosco on January 13, 2012, 11:14:34 am
Il messaggio è semplice: praticamente il 99,9% di chi pratica wx, in realtà pratica altro. L'idea quindi è totalmente distorta.

Bonariamente domando: ma come fai ad avere queste certezze?
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: robyhhh on January 13, 2012, 13:50:46 pm
Due decenni di wing chun.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: beppegg on January 13, 2012, 14:28:30 pm
Il messaggio è semplice: praticamente il 99,9% di chi pratica wx, in realtà pratica altro.

Io ho validità statistica, tu no :D
io so io e voi non siete un cazzo (https://www.youtube.com/watch?v=uahU5m6Hvj4#ws)
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: beppegg on January 13, 2012, 14:32:05 pm
Io rivoglio la sezione separata! >:(
Questo tipo di richiesta andrebbe fatta su "feature request".  :)
Comunque al momento non c'è un'attività massiccia e preponderante inerente ad un particolare stile per rendere necessaria l'apertura di una nuova sezione.

Poi bisognerebbe farne almeno due: "WC - 1%" e "WC - Placebo"...

Possiamo chiamarlo anche "WC - Uomo" e "WC - Donne" :D
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Fabio Spencer on January 13, 2012, 15:16:59 pm
Io rivoglio la sezione separata! >:(
Questo tipo di richiesta andrebbe fatta su "feature request".  :)
Comunque al momento non c'è un'attività massiccia e preponderante inerente ad un particolare stile per rendere necessaria l'apertura di una nuova sezione.

Poi bisognerebbe farne almeno due: "WC - 1%" e "WC - Placebo"...

Possiamo chiamarlo anche "WC - Uomo" e "WC - Donne" :D
io da ora in poi per indicare quello che ho visto io userò il termine "lo stile una volta comunemente conosciuto come WC[1]".
E' un po' lungo ma almeno evitiamo fraintendimenti.
 1. qualcuno vecchierello come me forse riconoscerà la citazione
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: beppegg on January 13, 2012, 15:26:08 pm
io da ora in poi per indicare quello che ho visto io userò il termine "lo stile una volta comunemente conosciuto come WC[1]".
E' un po' lungo ma almeno evitiamo fraintendimenti.
 1. qualcuno vecchierello come me forse riconoscerà la citazione

Invoco la preponderanza numerica, e propongo i termini "Wing chun" per quello che facciamo noi poveri sfigati e "la roba di Roby" per l'1%...
Title: Re:Il mio wing chun anche per donne
Post by: Darth Dorgius on January 13, 2012, 16:05:54 pm
 :halo:
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Luca Bagnoli on January 13, 2012, 17:42:48 pm
ma il garage esiste davvero ... credevo fosse un modo di dire ...
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: robyhhh on January 16, 2012, 00:22:43 am
@robyhhh
Quindi se ho capito bene, anche dal video che hai postato, il WC che pratichi è quello del lineage Cheung, giusto?

solo una parte, diciamo metà... il resto non proviene da YM in alcun modo... anche se il wing chun di cheung è molto diverso da quello che YM ha insegnato agli altri allievi.

Quote
A parte le metodologie di allenamento hai apportato modifiche personali o formalmente il tuo WC è quello classico di Cheung?

il mio wing chun è quello di Cheung come concetti e tecniche, ma applicato in maniera diversa... difficile spiegartelo a parole...

Quote
Ho letto un pò il blog e mi sembra di aver capito che non ti piace il peso sulla gamba posteriore,

una delle "invenzioni" di Leung Jun per rendere il wing chun di Cha Wah Sun inapplicabile...

Quote
ma vorrei, proprio da un punto di vista tecnico, approfondire quest'aspetto. Mi puoi dire come distribuisci il peso durante il chi sao per esempio?

come biomeccanica insegna : 50 e 50... non mi risulta che il portiere che aspetta il rigore o la punizione, oppure il tennista il servizio, o il pugile il suo avversario, o la guardia nel basket... o chi vuoi tu... tenga il peso su di una gamba... una follia cui migliaia di sprovveduti hanno creduto... una delle tante...

Quote
Considero il Wx una vera arte marziale, che naturalmente ho anche praticato,

non me ne volere, ma è impossibile.

Quote
e capisco la tua passione e in un certo senso anche la tua convinzione (probabilmente anche avvalorata da prove sul campo).
Oggi faccio anche altro, anzi direi che faccio un pò quello che mi pare perché non ho problemi a usare il mio corpo a mio piacimento e mi piace passare dal Wc alla Thai al taiji o alla lotta a terra in modo fluido e continuo.

guarda, per studiare una sola delle arti che hai detto serve una vita... avendo studiato wing chun (quello vero), non sento bisogno di altro.

Quote
Quindi sicuramente io non faccio solo Wx. Delle percentuali mi interessa poco perché fosse anche che Cheung facesse l'unico vero Wx efficace a me piace anche tirare le ginocchiate in stile Thai e non ci sono né Cheung o Ting che tengano.

nel wing chun che mi è stato insegnato le ginocchiate sono un punto di striking essenziale del sistema. infatti si usano spessissimo arrivati ad una certa distanza e se si verificano determinate condizioni. nulla da invidiare alla thai quindi. come ad altre discipline.

e se per assurdo le ginocchiate fossero migliori nella thai (definire migliori però), mancherebbero comunque un monte di altre cose presenti invece nel wing chun. sarebbe come dire... un'involuzione studiare thai, se prima hai studiato wing chun. senza nulla togliere al valore di alcuni suoi praticanti (poi occorre vedere di quale thai stiamo parlando... perché anche in questo caso ho visto moltissime differenze da una scuola ad un'altra e da un praticante all'altro..)

in fondo tu dici wing chun e pensi a ciò che tu hai studiato... ma quello che tu hai studiato non trova nessun tipo di riscontro in ciò che ho studiato io... si tratta di due arti totalmente diverse che in comune non hanno quasi nulla se non forse il nomi dei principi e delle tecniche... forse...

Quote
Capisco però la tua convinzione nel senso che spesso da un punto di vista teorico ho pensato al Wx come un possibile sistema in grado di fornire tutte le risposte a tutti i problemi di combattimento che possono presentarsi.
Purtroppo, ma è chiaro che semplicemente può essere che il mio destino di combattente non sia quello di usare solo il Wx, ho dovuto constatare che per il Wx come per quasi tutto nelle Arti Marziali vale questa frase di Berra allenatore di baseball:
"In teoria non c'è differenza fra teoria e pratica. In pratica c'è"

non avendo tu studiato wing chun, ma il solito 99% fuffa, comprendo ciò che dici. Avendo invece studiato wing chun, so che teoria e pratica coincidono. altrimenti farei anche io i mischioni come fai tu. sono libero, pratico per riscontri obiettivi, non per fede. piuttosto che praticare qualsiasi altra cosa, smetto e vado a giocare a bocce.

senza acredine. ognuno parla per se e per le proprie esperienze.

Roberto
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Saburo Sakai on January 16, 2012, 09:30:21 am
E' fantastico vedere come certi utenti spendano il loro tempo sul forum per non far passare l'idea che il Marzialista medio è un cazzaro, e poi il loroimpegno venga regolarmente mortificato da esempi di segno opposto.  :'(

E comunque c'è di buono che almeno ci si diverte...  :=)
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Luca Bagnoli on January 16, 2012, 09:38:18 am
Saburo vieni nel mio garage ...
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Saburo Sakai on January 16, 2012, 09:50:54 am
C'è un drago dentro ?

Comunque ai garage di solito preferisco le cantine !  :D
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Aliena on January 16, 2012, 10:20:45 am
Partirò d'ora in poi con la moderazione pesante.

Ogni intervento OT verrà d'ora in poi eliminato.
Ogni intervento aggressivo verrà eliminato.
Ogni intervento del genere "io pratico l'unica cosa che funziona al mondo voi fate fuffa" non sarà tollerato.

Se un post contenesse anche solo l'un % di quanto sopra, verrà rimosso per intero, senza ulteriori avvisi: a voi riscriverlo in maniera consona.

In ultimo, consiglio non richiesto: il forum trova il suo essere nella comunicazione in forma scritta, per cui è un luogo poco adatto a chi non si sente in grado di argomentare a parole le proprie affermazioni.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Bingo Bongo on January 16, 2012, 11:48:57 am
@robyhhh
Quindi se ho capito bene, anche dal video che hai postato, il WC che pratichi è quello del lineage Cheung, giusto?

solo una parte, diciamo metà... il resto non proviene da YM in alcun modo... anche se il wing chun di cheung è molto diverso da quello che YM ha insegnato agli altri allievi.

Quote
A parte le metodologie di allenamento hai apportato modifiche personali o formalmente il tuo WC è quello classico di Cheung?

il mio wing chun è quello di Cheung come concetti e tecniche, ma applicato in maniera diversa... difficile spiegartelo a parole...

Accendi sicuramente il mio interesse, ma dovrei appunto provare.



Quote
Ho letto un pò il blog e mi sembra di aver capito che non ti piace il peso sulla gamba posteriore,

una delle "invenzioni" di Leung Jun per rendere il wing chun di Cha Wah Sun inapplicabile...

Anche qui dovrei provare il tuo sistema. Non credo però che il sistema Leung abbia tramandato l'abbandono della gamba anteriore a se stessa tanto da renderla inapplicabile.


Quote
ma vorrei, proprio da un punto di vista tecnico, approfondire quest'aspetto. Mi puoi dire come distribuisci il peso durante il chi sao per esempio?

come biomeccanica insegna : 50 e 50... non mi risulta che il portiere che aspetta il rigore o la punizione, oppure il tennista il servizio, o il pugile il suo avversario, o la guardia nel basket... o chi vuoi tu... tenga il peso su di una gamba... una follia cui migliaia di sprovveduti hanno creduto... una delle tante...

Per quanto riguarda il chi sao dovrei provare il tuo sistema, potrebbe anche avere senso.
Per quanto riguarda la biomeccanica un tennista in attesa della palla tipicamente distribuisce il peso da una gamba all'altra con un movimento continuo, evitando la stagnazione, proprio ai fini di sfruttare la forza cinetica che il continuo spostamento di peso produce. Tipicamente un tennista in quella posizione ha molto in comune con molti stili di taiji per esempio. Non a caso usa movimenti circolari. Non a caso la palla supera i 100km/h.
Un portiere durante il rigore distribuisce il movimento in modo meno evidente in quanto l'obiettivo non è la torsione per colpire la palla, ma lanciarsi da un lato piuttosto che dall'altro. Il tennista in servizio o nel basket spesso è in elevazione. Quindi la biomeccanica, durante la tecnica, porta il corpo a non
scaricare a terra nessun peso. Per il tennista in servizio così come il calciatore durante la punizione ci sono molti più punti in comune con i principi della thai.
Non credo quindi che tu intenda il 50/50 come una distribuzione duratura del peso con conseguente stagnazione.


Quote
Considero il Wx una vera arte marziale, che naturalmente ho anche praticato,

non me ne volere, ma è impossibile.

Non te ne voglio assolutamente  :)
Avrai capito dai miei mischioni che più una cosa mi viene venduta come certa e meno me ne affeziono.



Quote
e capisco la tua passione e in un certo senso anche la tua convinzione (probabilmente anche avvalorata da prove sul campo).
Oggi faccio anche altro, anzi direi che faccio un pò quello che mi pare perché non ho problemi a usare il mio corpo a mio piacimento e mi piace passare dal Wc alla Thai al taiji o alla lotta a terra in modo fluido e continuo.

guarda, per studiare una sola delle arti che hai detto serve una vita... avendo studiato wing chun (quello vero), non sento bisogno di altro.

Penso che un'arte si possa praticare e studiare per una vita, ma se è necessaria una vita per impararla e applicarla sicuramente non fa per me. Anzi non la considero neanche un'arte marziale.
Il fatto che il tuo rapporto con il Wc abbia soddisfatto i tuoi bisogni è una cosa positiva.
I miei bisogni sono di non limitare il mio corpo a schemi prefissati per quanto questi siano in grado di risolvere tutti o la maggior parte dei problemi di combattimento. Naturalmente non parlo della creatività che può esserci anche nel Wc pur mantenendone i principi. Intendo proprio la libertà creativa di far praticare al mio corpo altri principi.


Quote
Quindi sicuramente io non faccio solo Wx. Delle percentuali mi interessa poco perché fosse anche che Cheung facesse l'unico vero Wx efficace a me piace anche tirare le ginocchiate in stile Thai e non ci sono né Cheung o Ting che tengano.

nel wing chun che mi è stato insegnato le ginocchiate sono un punto di striking essenziale del sistema. infatti si usano spessissimo arrivati ad una certa distanza e se si verificano determinate condizioni. nulla da invidiare alla thai quindi. come ad altre discipline.

e se per assurdo le ginocchiate fossero migliori nella thai (definire migliori però), mancherebbero comunque un monte di altre cose presenti invece nel wing chun. sarebbe come dire... un'involuzione studiare thai, se prima hai studiato wing chun. senza nulla togliere al valore di alcuni suoi praticanti (poi occorre vedere di quale thai stiamo parlando... perché anche in questo caso ho visto moltissime differenze da una scuola ad un'altra e da un praticante all'altro..)

in fondo tu dici wing chun e pensi a ciò che tu hai studiato... ma quello che tu hai studiato non trova nessun tipo di riscontro in ciò che ho studiato io... si tratta di due arti totalmente diverse che in comune non hanno quasi nulla se non forse il nomi dei principi e delle tecniche... forse...

Sicuramente dovrei provare il tuo Wc per verificare se è davvero così diverso o quanto si discosta da quello che ho praticato io. Sono sempre disponibile a nuove esperienze...marziali  :)
Per le ginocchiate faccio un esempio che non mi piace fare: è stato già dimostrato scientificamente che una ginocchiata o un calcio thai scaricano sul punto di impatto una pressione maggiore di qualunque altro tipo di calcio. Quindi questo potrebbe confortare la tesi sul cosa è migliore.
Personalmente non mi piacciono questo tipo di esempi perché il risultato di un'AM non è la somma delle sue parti e quindi questa caratteristica non è sufficiente a fare della Thai una AM migliore rispetto al WC o altro stile. Naturalmente dovrei vedere come tirate le ginocchiate nel vostro stile di Wc tenendo presente che mi aspetto che nel farlo manteniate fede ai principi.


Quote
Capisco però la tua convinzione nel senso che spesso da un punto di vista teorico ho pensato al Wx come un possibile sistema in grado di fornire tutte le risposte a tutti i problemi di combattimento che possono presentarsi.
Purtroppo, ma è chiaro che semplicemente può essere che il mio destino di combattente non sia quello di usare solo il Wx, ho dovuto constatare che per il Wx come per quasi tutto nelle Arti Marziali vale questa frase di Berra allenatore di baseball:
"In teoria non c'è differenza fra teoria e pratica. In pratica c'è"

non avendo tu studiato wing chun, ma il solito 99% fuffa, comprendo ciò che dici. Avendo invece studiato wing chun, so che teoria e pratica coincidono. altrimenti farei anche io i mischioni come fai tu. sono libero, pratico per riscontri obiettivi, non per fede. piuttosto che praticare qualsiasi altra cosa, smetto e vado a giocare a bocce.

senza acredine. ognuno parla per se e per le proprie esperienze.

Roberto
Come detto sopra non faccio i mischioni perché non ho studiato il tuo wing chun. Non mi interessa che il wing chun sia teoricamente perfetto. Tutti le AM sono teoricamente perfette.
Teoria e pratica, per me, coincideranno nel WC quando vedrò il vivaio di combattenti di WC, anche del tuo stile, partecipare ad incontri sportivi interstile e combattere dall'inizio alla fine mantenendo fede ai principi.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: robyhhh on January 16, 2012, 13:31:12 pm

Accendi sicuramente il mio interesse, ma dovrei appunto provare.

Il 4 febbraio, sabato, 4 utenti verranno a trovarmi. puoi aggregarti a loro se puoi/vuoi. Porteranno anche la videocamera per documentare le figure del cazzo che mi faranno senz'altro fare...

giusto 5 euro per la sala in palestra e sei dentro.

Quote
Anche qui dovrei provare il tuo sistema. Non credo però che il sistema Leung abbia tramandato l'abbandono della gamba anteriore a se stessa tanto da renderla inapplicabile.

conosci qualche altra disciplina marziale in cui si usa quell'assurda posizione? 

Quote
Per quanto riguarda il chi sao dovrei provare il tuo sistema, potrebbe anche avere senso.
Per quanto riguarda la biomeccanica un tennista in attesa della palla tipicamente distribuisce il peso da una gamba all'altra con un movimento continuo, evitando la stagnazione, proprio ai fini di sfruttare la forza cinetica che il continuo spostamento di peso produce. Tipicamente un tennista in quella posizione ha molto in comune con molti stili di taiji per esempio. Non a caso usa movimenti circolari. Non a caso la palla supera i 100km/h.
Un portiere durante il rigore distribuisce il movimento in modo meno evidente in quanto l'obiettivo non è la torsione per colpire la palla, ma lanciarsi da un lato piuttosto che dall'altro. Il tennista in servizio o nel basket spesso è in elevazione. Quindi la biomeccanica, durante la tecnica, porta il corpo a non
scaricare a terra nessun peso. Per il tennista in servizio così come il calciatore durante la punizione ci sono molti più punti in comune con i principi della thai.
Non credo quindi che tu intenda il 50/50 come una distribuzione duratura del peso con conseguente stagnazione.

infatti. ci si deve muovere in continuazione, ed in un lampo guadagnare qualsiasi direzione necessaria. Tuttavia un conto sono i trasferimenti di carico, un conto è mantenere una posizione con il peso su di una gamba, come insegnato nel "wing chun modificato". Nel wing "modificato" attimi di trasferimento del peso sono diventati "posizioni" di combattimento. Nella realtà non si è mai "statici", nemmeno con il peso 50/50.

Quote
Non te ne voglio assolutamente  :)
Avrai capito dai miei mischioni che più una cosa mi viene venduta come certa e meno me ne affeziono.

avrai capito che per me esiste solo l'efficacia. nomi, date, pareri personali e quant'altro non hanno alcun valore. come dico sempre ai miei allievi andate e provate tutto quello che volete con gente seria. se trovate di meglio smettete subito di studiare ciò che vi insegno ed io per primo andrò a studiare di corsa quella tecnica. e non scherzo. non mi interessa altro. 

Quote
Penso che un'arte si possa praticare e studiare per una vita, ma se è necessaria una vita per impararla e applicarla sicuramente non fa per me. Anzi non la considero neanche un'arte marziale.
Il fatto che il tuo rapporto con il Wc abbia soddisfatto i tuoi bisogni è una cosa positiva.
I miei bisogni sono di non limitare il mio corpo a schemi prefissati per quanto questi siano in grado di risolvere tutti o la maggior parte dei problemi di combattimento. Naturalmente non parlo della creatività che può esserci anche nel Wc pur mantenendone i principi. Intendo proprio la libertà creativa di far praticare al mio corpo altri principi.

andiamo per ordine. uno dei motivi per cui un combattente sportivo che già combatte non andrà mai a studiare il wing chun, facendo finta che lo possa trovare sotto casa, è che dovrebbe studiarlo per almeno dieci anni prima di poterlo utilizzare. fermo restando il fatto che il wing chun è nato per l'esigenza di combattere per strada e non su di un ring. sparare in una gara in poligono non è come fare uno scontro a fuoco, e da militare professionista so di cosa sto parlando. Ma converrai con me che praticare per 5 anni non è come farlo per dieci, o come 20 o come 30 anni, a parità di condizioni ovviamente... Sinceramente non capisco di che limiti parli. O meglio capisco i limiti enormi del "wing chun modificato". In quello che mi è stato insegnato ho la possibilità di fare tutto ciò che voglio, in relazione a cosa vuole fare l'avversario ovviamente. Non ho paletti da rispettare se non i principi. Posso introdurre qualsiasi tecnica ritenuta idonea, anche extra wing chun, l'importante è sopravvivere a qualsiasi costo e che l'introduzione sia coerente con i principi. Che questo comporti dare testate, spallate, morsi, ginocchiate, gomitate, calci, pugni, leve articolari, proiezioni e quant'altro (peraltro tutte tecniche che fanno parte del baglio wing chun).
Però i modi di applicare i principi devono essere quelli, altrimenti non funzionano. Quanto ai principi, purtroppo, il wing chun non ha bisogno di aggiunte. Ha tutti quelli che servono sul serio.


Quote
Sicuramente dovrei provare il tuo Wc per verificare se è davvero così diverso o quanto si discosta da quello che ho praticato io.

sono due cose totalmente diverse.

Quote
Per le ginocchiate faccio un esempio che non mi piace fare: è stato già dimostrato scientificamente che una ginocchiata o un calcio thai scaricano sul punto di impatto una pressione maggiore di qualunque altro tipo di calcio. Quindi questo potrebbe confortare la tesi sul cosa è migliore.

io ragiono diversamente. Una ginocchiata è una ginocchiata ed esiste biomeccanicamente un solo modo per tirarla. Quindi che la tiri un praticante di thai o di wing chun non fa differenza alcuna. Un gancio, tirato correttamente è una tecnica demolitrice. Che lo tiri correttamente un pugile o un praticante di wing chun non fa alcuna differenza. e così via. Bisogna però smettere di pensare "ai colpi", ma guardare ai "principi" che stanno dietro. Purtroppo un pugile si allena ad affrontare altri pugili di pari peso, così per i thai boxers... e per un'infinità di altri combattenti sportivi e non. Il wing chun non è stato concepito per affrontare altri praticanti di wing chun, ma di qualsiasi altra cosa. Ecco perché i colpi vengono studiati come conseguenza e mai come obiettivo. Ci si concentra su ciò che permette di tirare quei colpi. Ecco, per esempio, il principio di controllare i gomiti dell'avversario.


Quote
Naturalmente dovrei vedere come tirate le ginocchiate nel vostro stile di Wc tenendo presente che mi aspetto che nel farlo manteniate fede ai principi.

ovviamente.

Quote
Come detto sopra non faccio i mischioni perché non ho studiato il tuo wing chun. Non mi interessa che il wing chun sia teoricamente perfetto. Tutti le AM sono teoricamente perfette.
Teoria e pratica, per me, coincideranno nel WC quando vedrò il vivaio di combattenti di WC, anche del tuo stile, partecipare ad incontri sportivi interstile e combattere dall'inizio alla fine mantenendo fede ai principi.

Guarda. Non puoi dire cosa avresti fatto o meno se avessi studiato il wing chun che pratico. Non lo saprà mai nessuno. Ma stai pur sicuro che a me non interessa la teoria, ma la pratica. Se ciò che faccio non funzionasse non avrei continuato per vent'anni. Avrei cercato altrove le risposte. Esattamente come hai fatto tu rendendoti conto dell'inadeguatezza di cosa stavi studiando, andando poi a cercare delle toppe da altre parti. Cosa che comprendo benissimo. Il combattimento sportivo non è il motivo per cui è nato il wing chun. Nel wing chun non esiste nemmeno lo sparring inteso come negli SDC. Ci si allena in combattimenti da 4/5 secondi in cui ognuno può fare tutto quello che vuole e si vede chi rimane in piedi. Per esempio. Così sono stato addestrato. Niente arbitri, niente protezioni, niente regole, nessuna categoria di peso. Altrimenti si va a studiare SDC. Ed è per quello che sono ancora quà... Del resto la S.W.A.T. di Hong Kong non studia SDC ma wing chun...

Con stima.

Roberto
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Aliena on January 16, 2012, 13:42:55 pm
assurda posizione? 

Esprimere un giudizio è certamente lecito, ma lasciarlo privo di qualsiasi argomentazione che esplichi il ragionamento che vi sta dietro e porta a tale affermazione, rende tale giudizio totalmente inutile ai fini della discussione e del confronto.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: robyhhh on January 16, 2012, 13:56:25 pm
assurda posizione? 

Esprimere un giudizio è certamente lecito, ma lasciarlo privo di qualsiasi argomentazione che esplichi il ragionamento che vi sta dietro e porta a tale affermazione, rende tale giudizio totalmente inutile ai fini della discussione e del confronto.

Fammi allora un esempio di qualche combattente serio che usa quella posizione extra wx modificato. Se uno domani mattina si mette ad insegnare a combattere stando su di una gamba sola e dice che quello mostrato è thai come lo definiresti se non assurdo?

E nessuno si permetterebbe di dirti: Aliena... alrgomenta perché stare su di una gamba e dire che quello è thai, è assurdo... ci sono cose talmente evidenti nella loro assurdità che doverlo pure spiegare è svilente.

Comunque... Il peso sulla gamba dietro è nato con Leung Jun, quando alla fine del 1800, si rese conto che il terzo allievo, Cha Wah Sun, era più grosso e forte dei figli. Temendo che battesse questi ultimi, divise la forma, che era unica, in tre parti, tolse dei pezzi essenziali e la insegnò separatamente a tutti e tre. Spostò il peso permanentemente sulla gamba posteriore, eliminò gran parte del footwork e modificò alcuni principi cardine. Il più anziano degli allievi di Cha insegnò ad YM, che però, ad HK, incontro anche Leung Bik, il primogenito di Leung Jun.  Leung Bik spiegò a YM le differenze con il sistema corretto, ma YM continuò ad insegnare ad HK la versione modificata... Il resto è storia e sotto gli occhi di tutti.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Fabio Spencer on January 16, 2012, 14:02:24 pm
assurda posizione? 

Esprimere un giudizio è certamente lecito, ma lasciarlo privo di qualsiasi argomentazione che esplichi il ragionamento che vi sta dietro e porta a tale affermazione, rende tale giudizio totalmente inutile ai fini della discussione e del confronto.

Fammi allora un esempio di qualche combattente serio che usa quella posizione extra wx modificato. Se uno domani mattina si mette ad insegnare a combattere stando su di una gamba sola e dice che quello mostrato è thai come lo definiresti se non assurdo?

E nessuno si permetterebbe di dirti: Aliena... alrgomenta perché stare su di una gamba e dire che quello è thai, è assurdo... ci sono cose talmente evidenti nella loro assurdità che doverlo pure spiegare è svilente.

Comunque... Il peso sulla gamba dietro è nato con Leung Jun, quando alla fine del 1800, si rese conto che il terzo allievo, Cha Wah Sun, era più grosso e forte dei figli. Temendo che battesse questi ultimi, divise la forma, che era unica, in tre parti, tolse dei pezzi essenziali e la insegnò separatamente a tutti e tre. Spostò il peso permanentemente sulla gamba posteriore, eliminò gran parte del footwork e modificò alcuni principi cardine. Il più anziano degli allievi di Cha insegnò ad YM, che però, ad HK, incontro anche Leung Bik, il primogenito di Leung Jun.  Leung Bik spiegò a YM le differenze con il sistema corretto, ma YM continuò ad insegnare ad HK la versione modificata... Il resto è storia e sotto gli occhi di tutti.
interessante.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Aliena on January 16, 2012, 14:22:30 pm
assurda posizione? 

Esprimere un giudizio è certamente lecito, ma lasciarlo privo di qualsiasi argomentazione che esplichi il ragionamento che vi sta dietro e porta a tale affermazione, rende tale giudizio totalmente inutile ai fini della discussione e del confronto.

Fammi allora un esempio ...omissis...
Non sto partecipando alla discussione, l'uso del colore rosso è appositamente pensato affinchè questo sia chiaro.
Faccio in modo che la discussione mantenga toni costruttivi.

Mi ripeto: esprimere un giudizio negativo è lecito, non supportarlo con alcuna motivazione e dare per scontato che chiunque sia d'accordo dandogli valore assoluto lo rende superfluo alla discussione.
Giudizio certamente lecito, ma non utile.

Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Luca Bagnoli on January 16, 2012, 16:21:13 pm
assurda posizione? 

Esprimere un giudizio è certamente lecito, ma lasciarlo privo di qualsiasi argomentazione che esplichi il ragionamento che vi sta dietro e porta a tale affermazione, rende tale giudizio totalmente inutile ai fini della discussione e del confronto.

Fammi allora un esempio di qualche combattente serio che usa quella posizione extra wx modificato. Se uno domani mattina si mette ad insegnare a combattere stando su di una gamba sola e dice che quello mostrato è thai come lo definiresti se non assurdo?

E nessuno si permetterebbe di dirti: Aliena... alrgomenta perché stare su di una gamba e dire che quello è thai, è assurdo... ci sono cose talmente evidenti nella loro assurdità che doverlo pure spiegare è svilente.

Comunque... Il peso sulla gamba dietro è nato con Leung Jun, quando alla fine del 1800, si rese conto che il terzo allievo, Cha Wah Sun, era più grosso e forte dei figli. Temendo che battesse questi ultimi, divise la forma, che era unica, in tre parti, tolse dei pezzi essenziali e la insegnò separatamente a tutti e tre. Spostò il peso permanentemente sulla gamba posteriore, eliminò gran parte del footwork e modificò alcuni principi cardine. Il più anziano degli allievi di Cha insegnò ad YM, che però, ad HK, incontro anche Leung Bik, il primogenito di Leung Jun.  Leung Bik spiegò a YM le differenze con il sistema corretto, ma YM continuò ad insegnare ad HK la versione modificata... Il resto è storia e sotto gli occhi di tutti.

e quanti praticano questo wc vero ? e chi soprattutto ( a parte te ) ?
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Bingo Bongo on January 16, 2012, 16:53:38 pm

Accendi sicuramente il mio interesse, ma dovrei appunto provare.

Il 4 febbraio, sabato, 4 utenti verranno a trovarmi. puoi aggregarti a loro se puoi/vuoi. Porteranno anche la videocamera per documentare le figure del cazzo che mi faranno senz'altro fare...

giusto 5 euro per la sala in palestra e sei dentro.

Prima di luglio non posso, ma verrò a trovarti sicuramente.


Quote
Anche qui dovrei provare il tuo sistema. Non credo però che il sistema Leung abbia tramandato l'abbandono della gamba anteriore a se stessa tanto da renderla inapplicabile.

conosci qualche altra disciplina marziale in cui si usa quell'assurda posizione? 

Se per posizione assurda intendi quella "tipica" tramandata da Lenug direi che essendo tipica è corretto che altri stili non la usino.
Per quanto riguarda il peso sulla gamba posteriore è una posizione tipica di tutti gli stili tradizionali giapponesi, vietnamiti o cinesi. La "posizione del gatto" dove nel parare si richiama la gamba avanti scaricandola del peso per risparmiare un tempo (anche nell'idea del Wx) per la tecnica successiva che tipicamente è un calcio frustato, ma la compressione sulla gamba posteriore permette anche di sfruttare lo spostamento a molla in diverse direzioni e contemporaneamente, per esempio, usare tecniche di mano. Gli assetti posturali sono differenti, ma in entrambi i casi la gamba vuota rimane sotto il controllo dell'addome e quindi "viva".


Quote
Per quanto riguarda il chi sao dovrei provare il tuo sistema, potrebbe anche avere senso.
Per quanto riguarda la biomeccanica un tennista in attesa della palla tipicamente distribuisce il peso da una gamba all'altra con un movimento continuo, evitando la stagnazione, proprio ai fini di sfruttare la forza cinetica che il continuo spostamento di peso produce. Tipicamente un tennista in quella posizione ha molto in comune con molti stili di taiji per esempio. Non a caso usa movimenti circolari. Non a caso la palla supera i 100km/h.
Un portiere durante il rigore distribuisce il movimento in modo meno evidente in quanto l'obiettivo non è la torsione per colpire la palla, ma lanciarsi da un lato piuttosto che dall'altro. Il tennista in servizio o nel basket spesso è in elevazione. Quindi la biomeccanica, durante la tecnica, porta il corpo a non
scaricare a terra nessun peso. Per il tennista in servizio così come il calciatore durante la punizione ci sono molti più punti in comune con i principi della thai.
Non credo quindi che tu intenda il 50/50 come una distribuzione duratura del peso con conseguente stagnazione.

infatti. ci si deve muovere in continuazione, ed in un lampo guadagnare qualsiasi direzione necessaria. Tuttavia un conto sono i trasferimenti di carico, un conto è mantenere una posizione con il peso su di una gamba, come insegnato nel "wing chun modificato". Nel wing "modificato" attimi di trasferimento del peso sono diventati "posizioni" di combattimento. Nella realtà non si è mai "statici", nemmeno con il peso 50/50.

Si. E' una possibile soluzione.


Quote
Non te ne voglio assolutamente  :)
Avrai capito dai miei mischioni che più una cosa mi viene venduta come certa e meno me ne affeziono.

avrai capito che per me esiste solo l'efficacia. nomi, date, pareri personali e quant'altro non hanno alcun valore. come dico sempre ai miei allievi andate e provate tutto quello che volete con gente seria. se trovate di meglio smettete subito di studiare ciò che vi insegno ed io per primo andrò a studiare di corsa quella tecnica. e non scherzo. non mi interessa altro. 

Su questo punto credo che, in questo forum, siamo entrambi in buona compagnia.

Per me l'efficacia non è dello stile, ma quanto il mio rapporto con esso renda efficace me.



Quote
Penso che un'arte si possa praticare e studiare per una vita, ma se è necessaria una vita per impararla e applicarla sicuramente non fa per me. Anzi non la considero neanche un'arte marziale.
Il fatto che il tuo rapporto con il Wc abbia soddisfatto i tuoi bisogni è una cosa positiva.
I miei bisogni sono di non limitare il mio corpo a schemi prefissati per quanto questi siano in grado di risolvere tutti o la maggior parte dei problemi di combattimento. Naturalmente non parlo della creatività che può esserci anche nel Wc pur mantenendone i principi. Intendo proprio la libertà creativa di far praticare al mio corpo altri principi.

andiamo per ordine. uno dei motivi per cui un combattente sportivo che già combatte non andrà mai a studiare il wing chun, facendo finta che lo possa trovare sotto casa, è che dovrebbe studiarlo per almeno dieci anni prima di poterlo utilizzare. fermo restando il fatto che il wing chun è nato per l'esigenza di combattere per strada e non su di un ring. sparare in una gara in poligono non è come fare uno scontro a fuoco, e da militare professionista so di cosa sto parlando. Ma converrai con me che praticare per 5 anni non è come farlo per dieci, o come 20 o come 30 anni, a parità di condizioni ovviamente... Sinceramente non capisco di che limiti parli. O meglio capisco i limiti enormi del "wing chun modificato". In quello che mi è stato insegnato ho la possibilità di fare tutto ciò che voglio, in relazione a cosa vuole fare l'avversario ovviamente. Non ho paletti da rispettare se non i principi. Posso introdurre qualsiasi tecnica ritenuta idonea, anche extra wing chun, l'importante è sopravvivere a qualsiasi costo e che l'introduzione sia coerente con i principi. Che questo comporti dare testate, spallate, morsi, ginocchiate, gomitate, calci, pugni, leve articolari, proiezioni e quant'altro (peraltro tutte tecniche che fanno parte del baglio wing chun).
Però i modi di applicare i principi devono essere quelli, altrimenti non funzionano. Quanto ai principi, purtroppo, il wing chun non ha bisogno di aggiunte. Ha tutti quelli che servono sul serio.

Per i punti in neretto mi fa piacere, sono d'accordo e dovrebbe valere per tutte le AM.
Sui tempi per me la differenza sta nel fatto che dopo 20 anni cambia il modo con cui si pratica rispetto a 10 prima. Non credo che siano necessari 10 anni per imparare. Se si vuole imparare. Altrimenti non può bastare neanche tutta la vita. Nell'altro caso che si capiscono i principi e li si allena può bastare molto poco. E una volta imparato a rimanere in equilibrio i chilometri che si fanno dipendono solo da noi.
Per quanto riguarda i limiti parlo di ciò che faccio io. Per esempio le forme di Wx (per lo meno quelle classiche correttamente o erroneamente tramandate): a me piace passare da una posizione della forma a una tecnica thai, taiji o della capoiera. L'efficacia in combattimento è la pennellata del pittore data nel punto giusto e al momento giusto. Tante pennellate possono fare un'opera d'arte oppure no. Quando mi vedrai combattere vedrai in me solo efficacia (spero :) ). Non vedrai uno stile di combattimento. Proprio perché mi interessano solo i principi.

Comunque in strada puoi anche incontrare Fedor e Petrosyan appena usciti dal ristorante e incazzati neri perché sono stati lasciati dalle rispettive fidanzate e magari con la voglia di massacrare il primo che vedono e putacaso.....  :)
Ma penso che anche per te esiste quell'1% di imponderabilità nella vita dove non c'è WC, SdC o AM che tenga...



Quote
Sicuramente dovrei provare il tuo Wc per verificare se è davvero così diverso o quanto si discosta da quello che ho praticato io.

sono due cose totalmente diverse.

Capito. Ma anche in termini di principi? Es. principio di difesa della linea centrale?


Quote
Per le ginocchiate faccio un esempio che non mi piace fare: è stato già dimostrato scientificamente che una ginocchiata o un calcio thai scaricano sul punto di impatto una pressione maggiore di qualunque altro tipo di calcio. Quindi questo potrebbe confortare la tesi sul cosa è migliore.

io ragiono diversamente. Una ginocchiata è una ginocchiata ed esiste biomeccanicamente un solo modo per tirarla. Quindi che la tiri un praticante di thai o di wing chun non fa differenza alcuna. Un gancio, tirato correttamente è una tecnica demolitrice. Che lo tiri correttamente un pugile o un praticante di wing chun non fa alcuna differenza. e così via. Bisogna però smettere di pensare "ai colpi", ma guardare ai "principi" che stanno dietro. Purtroppo un pugile si allena ad affrontare altri pugili di pari peso, così per i thai boxers... e per un'infinità di altri combattenti sportivi e non. Il wing chun non è stato concepito per affrontare altri praticanti di wing chun, ma di qualsiasi altra cosa. Ecco perché i colpi vengono studiati come conseguenza e mai come obiettivo. Ci si concentra su ciò che permette di tirare quei colpi. Ecco, per esempio, il principio di controllare i gomiti dell'avversario.

Sei la seconda persona che mi dice che c'è un solo modo biomeccanico corretto per per eseguire una determinata tecnica e fate 2 stili completamente diversi.
Il punto è che non c'è differenza fra la ginocchiata del tuo stile e quella thai solo se nel tirarla lanciate il braccio all'indietro, con uno proteggete la testa, chiudete il tronco in avanti, vi sollevate sull'avanpiede e usate l'anca in supporto a tutto questo. In questo caso non esiste differenza perché state tirando una ginocchiata thai. Se solo nel tirare la ginocchiata non sollevate il tallone, sarà magari altrettanto efficace, ma dal punto di vista biomeccanico state facendo un'altra cosa.
Per la parte in neretto sono d'accordo.


Quote
Naturalmente dovrei vedere come tirate le ginocchiate nel vostro stile di Wc tenendo presente che mi aspetto che nel farlo manteniate fede ai principi.

ovviamente.

Bene :)


Quote
Come detto sopra non faccio i mischioni perché non ho studiato il tuo wing chun. Non mi interessa che il wing chun sia teoricamente perfetto. Tutti le AM sono teoricamente perfette.
Teoria e pratica, per me, coincideranno nel WC quando vedrò il vivaio di combattenti di WC, anche del tuo stile, partecipare ad incontri sportivi interstile e combattere dall'inizio alla fine mantenendo fede ai principi.

Guarda. Non puoi dire cosa avresti fatto o meno se avessi studiato il wing chun che pratico. Non lo saprà mai nessuno. Ma stai pur sicuro che a me non interessa la teoria, ma la pratica. Se ciò che faccio non funzionasse non avrei continuato per vent'anni. Avrei cercato altrove le risposte. Esattamente come hai fatto tu rendendoti conto dell'inadeguatezza di cosa stavi studiando, andando poi a cercare delle toppe da altre parti. Cosa che comprendo benissimo. Il combattimento sportivo non è il motivo per cui è nato il wing chun. Nel wing chun non esiste nemmeno lo sparring inteso come negli SDC. Ci si allena in combattimenti da 4/5 secondi in cui ognuno può fare tutto quello che vuole e si vede chi rimane in piedi. Per esempio. Così sono stato addestrato. Niente arbitri, niente protezioni, niente regole, nessuna categoria di peso. Altrimenti si va a studiare SDC. Ed è per quello che sono ancora quà... Del resto la S.W.A.T. di Hong Kong non studia SDC ma wing chun...

Con stima.

Roberto
Io apprezzo la tua convinzione, non lo dico con ironia, credo che sia corretto essere convinti. Anch'io lo sono di quello che faccio. Credo che sia corretto confrontarsi col maggior numero di problemi di combattimento rispettando i principi del proprio stile. Se è quello che si vuole fare. E penso che tu e il tuo Wc vi troviate bene e che sia lo stile adatto a te. Non bisogna però dare per scontato che possa essere "indossato" da tutti e stare bene a tutti solo perché sta bene a noi o solo per che ci rende efficaci. Per esempio in Israele usano il KM.
Io penso che nel WC che pratichi ci sia molto di ciò che tu hai scoperto, sicuramente partendo dai principi, più che quello tramandato da uno o l'altro lineage.

Apprezzo la passione e la convinzione quando finalizzata in modo costruttivo.

Con stima.

Giuseppe

Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: beppegg on January 16, 2012, 17:22:13 pm
Comunque... Il peso sulla gamba dietro è nato con Leung Jun, quando alla fine del 1800, si rese conto che il terzo allievo, Cha Wah Sun, era più grosso e forte dei figli. Temendo che battesse questi ultimi, divise la forma, che era unica, in tre parti, tolse dei pezzi essenziali e la insegnò separatamente a tutti e tre. Spostò il peso permanentemente sulla gamba posteriore, eliminò gran parte del footwork e modificò alcuni principi cardine.

Ciononostante, Cha Wah Sun fece il sederino a strisce ad i succitati figli, che però si consolarono dall'ospedale sapendo di avere si, perso... Ma di possedere un wing chun molto superiore a quello (errato) insegnato dal padre a CWS e con il quale avrebbero potuto facilmente batterlo, se solo avessero voluto...

I corsi e ricorsi della storia! :halo:
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: robyhhh on January 17, 2012, 09:54:37 am

Prima di luglio non posso, ma verrò a trovarti sicuramente.

sarai il benvenuto.


 

Se per posizione assurda intendi quella "tipica" tramandata da Lenug direi che essendo tipica è corretto che altri stili non la usino.[/quote]

ti sei mai domandato perché?

Quote
Per quanto riguarda il peso sulla gamba posteriore è una posizione tipica di tutti gli stili tradizionali giapponesi, vietnamiti o cinesi. La "posizione del gatto" dove nel parare si richiama la gamba avanti scaricandola del peso per risparmiare un tempo (anche nell'idea del Wx) per la tecnica successiva che tipicamente è un calcio frustato, ma la compressione sulla gamba posteriore permette anche di sfruttare lo spostamento a molla in diverse direzioni e contemporaneamente, per esempio, usare tecniche di mano. Gli assetti posturali sono differenti, ma in entrambi i casi la gamba vuota rimane sotto il controllo dell'addome e quindi "viva".

infatti non si stavo parlando dei "trasferimenti" di peso, che durano istanti, ma le "posizioni"... ancora oggi, purtroppo, nella stragrande maggioanza delle scuole di wx (modificato) si insegna il pinocchietto, ed a tenere un foglio di carta sotto il tallone... dura realtà... si ignora totalmente l'uso dell'anca e si ignora totalmente il footwork...


Quote

Su questo punto credo che, in questo forum, siamo entrambi in buona compagnia.

Per me l'efficacia non è dello stile, ma quanto il mio rapporto con esso renda efficace me.

parli dell'apporto dell'uomo, che è imprescindibile. buona auto, ma buon pilota.


Quote
Per i punti in neretto mi fa piacere, sono d'accordo e dovrebbe valere per tutte le AM.
Sui tempi per me la differenza sta nel fatto che dopo 20 anni cambia il modo con cui si pratica rispetto a 10 prima.

beh... si chiama esperienza...

Quote
Non credo che siano necessari 10 anni per imparare.

il wing chun è un'arte complessa. Il solo imparare ad utilizzare due barccia simultaneamente richiede diversi anni di pratica. I primi dieci anni di pratica ho tenuto una media di 4/5 ore al giorno con punte di 6/7. Senza falsa modestia ho talento da vendere, perciò se ci ho messo quel tempo con quei ritmi di allenamento significa che di meno... ovviamente parlo di intteriorizzare l'arte, di saperla esprimere in modo naturale ed inconscia indipendentemente dall'avversario. Nel computo degli anni metto anche il fare esperienza, non solo l'acquisizione tecnica... non so se riesco a farmi capire...

Quote
  Se si vuole imparare. Altrimenti non può bastare neanche tutta la vita. Nell'altro caso che si capiscono i principi e li si allena può bastare molto poco. E una volta imparato a rimanere in equilibrio i chilometri che si fanno dipendono solo da noi.
Per quanto riguarda i limiti parlo di ciò che faccio io. Per esempio le forme di Wx (per lo meno quelle classiche correttamente o erroneamente tramandate): a me piace passare da una posizione della forma a una tecnica thai, taiji o della capoiera. L'efficacia in combattimento è la pennellata del pittore data nel punto giusto e al momento giusto. Tante pennellate possono fare un'opera d'arte oppure no. Quando mi vedrai combattere vedrai in me solo efficacia (spero :) ). Non vedrai uno stile di combattimento. Proprio perché mi interessano solo i principi.

taiji e wing chun, sono parenti stretti... su alcuni aspetti due facce della stessa medaglia... la capoera è nata pe camuffare sotto una danza l'addestramento degli schiavi... peraltro con le mani incatenate... le attinenze coi principi del wing chun sono pressoché nulle... per la thai il discorso è più complesso...


Quote
Comunque in strada puoi anche incontrare Fedor e Petrosyan appena usciti dal ristorante e incazzati neri perché sono stati lasciati dalle rispettive fidanzate e magari con la voglia di massacrare il primo che vedono e putacaso.....  :)

se per questo puoi anche incontrare me... ma le possibilità sono davvero esigue  :)


Quote
Ma penso che anche per te esiste quell'1% di imponderabilità nella vita dove non c'è WC, SdC o AM che tenga...

meno male... altrimenti la  vita sarebbe particolarmente noiosa...

Quote
Capito. Ma anche in termini di principi? Es. principio di difesa della linea centrale?

credimi. non c'è modo per spiegartelo a parole. E' come voler spiegare i colori ad un cieco dalla nascita. Comprendimi non ti sto offendendo dandoti dello sprovveduto o che hai poca sostanza, è una metafora per darti l'idea di come le parole, a volte siano del tutto inadeguate alle circostanze...

Quote
Sei la seconda persona che mi dice che c'è un solo modo biomeccanico corretto per per eseguire una determinata tecnica e fate 2 stili completamente diversi.

gli stili si differenziano per i principi, non per i colpi.

Quote
Il punto è che non c'è differenza fra la ginocchiata del tuo stile e quella thai solo se nel tirarla lanciate il braccio all'indietro, con uno proteggete la testa, chiudete il tronco in avanti, vi sollevate sull'avanpiede e usate l'anca in supporto a tutto questo. In questo caso non esiste differenza perché state tirando una ginocchiata thai. Se solo nel tirare la ginocchiata non sollevate il tallone, sarà magari altrettanto efficace, ma dal punto di vista biomeccanico state facendo un'altra cosa.

come hai detto tu, conta l'efficacia, ma nel wing chun non si tirerà mai una ginocchiata nello stesso identico modo della thai, per il semplice fatto che di fronte non abbiamo praticamente mai un avversario con la nostra tecnica, ma una qualsiasi altra. Mi spiego, rimanendo nel caso specifico.

1) Il braccio non viene tirato indietro, perché così è morto. Nel wing chun si combatte usando due braccia simultaneamente. Nel momento della ginocchiata quel braccio sta controllando il gomito avanzato dell'avversario, per impedirgli di difendersi e/o contrattaccare. Attraverso il controllo del gomito si impedisce all'avversario di continuarre a combattere. Nel wing chun qualsiasi colpo non è fine a se stesso, ma viene tirato SOLO se abbiamo messo l'avversario nelle condizioni di NON potersi difendere. Deve arrivare nel 100% dei casi. E' un pricipio.

2) Durante quella ginocchiata (thai intendo) NULLA impedisce all'avversario di difendersi, spostarsi, colpire a sua volta.

3) Quando dico che esiste solo un modo biomeccanicamente corretto per tirare una ginocchiata intendevo dire che esiste uno solo che assolva i principi di una particolare arte. Spero di essere chiaro.

3) su anca ed avampiede invece siamo d'accordo.

Quote
Io apprezzo la tua convinzione, non lo dico con ironia, credo che sia corretto essere convinti. Anch'io lo sono di quello che faccio. Credo che sia corretto confrontarsi col maggior numero di problemi di combattimento rispettando i principi del proprio stile. Se è quello che si vuole fare. E penso che tu e il tuo Wc vi troviate bene e che sia lo stile adatto a te. Non bisogna però dare per scontato che possa essere "indossato" da tutti e stare bene a tutti solo perché sta bene a noi o solo per che ci rende efficaci.

ovviamente. occorre una certa predisposizione. Ma come vedi si parla della tecnica e non dei praticanti proprio per evitare di dover analizzare ogni singolo utente. chiaramente poi, dieci persone studiano un qualcosa ed avremo dieci tecniche simili ma non identiche. E' il pricipio di indeterminatezza di Heisenberg... se studi una cosa, inevitabilmente la modifichi...

Quote
  Per esempio in Israele usano il KM.

giusto. ma è un mischione di cose preesistenti, codificate per le necessità di un agente operativo del Mossad e dell'esercito regolare. Gente addestrata, motivata  e professionista. Quindi si tratta di tecniche base da adottare nel caso che i due colpi al bersaglio grosso non siano andati a segno e non si abbia la possibilità di tirarne un terzo. Il KM va benissimo per le esigenze militari per cui è stato creato... va meno bene quando cerchi di insegnarlo alla massaia o al pingue impiegato di banca in un contesto di lotta civile... ma è un altro discorso...

Quote
Io penso che nel WC che pratichi ci sia molto di ciò che tu hai scoperto, sicuramente partendo dai principi, più che quello tramandato da uno o l'altro lineage.

ti sbagli. pur essendo io una persona differente da chi mi ha preceduto, pratico lo stesso wing chun. Certo, l'esperienza conta e non è trasmissibile, ma chi ha fatto determinate esperienze, arriva più o meno alle medesime conclusioni.

Quote
Apprezzo la passione e la convinzione quando finalizzata in modo costruttivo.

Con stima.

Giuseppe


contraccambio
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Shurei-Kan on January 17, 2012, 10:22:34 am
Chiedo scusa per il disturbo e relativo OT.
Io il WC non lo conosco, non mi appassiona per niente e non ne capisco granchè, ma dico solo una cosa, che nel mio lungo ma insignificante percorso marziale ho conosciuto una miriade di praticanti e insegnanti che vanno dai più seri, onesti e preparati ai più scarsi, esaltati e cazzari e l'unica certezza che ho acquisito è il riscontro e l'interconnessione che ho sempre trovato tra:

- Praticante serio, umile, schivo, pronto a mettersi in gioco e che mai sosterrebbe una presunta superiorità propria e della propria pratica = Praticante valido e coi controcazzi.

- Praticante vanitoso, pieno di certezze, portatore del Verbo, sempre pronto a disquisire (menando il can per l'aia) e/o sfidare (più o meno velatamente) chiunque possa mettere in dubbio cio che dice di riuscire a fare = Praticante abbastanza scarso.

Insomma, a parer mio, chi parla poco e non ostenta generalmente ne sa, chi parla spesso e ostenta........ un po' meno.

Scusate il disturbo.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Fabio Spencer on January 17, 2012, 10:29:06 am
infatti non si stavo parlando dei "trasferimenti" di peso, che durano istanti, ma le "posizioni"... ancora oggi, purtroppo, nella stragrande maggioanza delle scuole di wx (modificato) si insegna il pinocchietto, ed a tenere un foglio di carta sotto il tallone... dura realtà... si ignora totalmente l'uso dell'anca e si ignora totalmente il footwork...
quella è una delle cose più idiote, antinaturali, frustanti e dannose che abbia provato a fare...  :nono:
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Fabio Spencer on January 17, 2012, 10:33:27 am
[Per quanto riguarda il peso sulla gamba posteriore è una posizione tipica di tutti gli stili tradizionali giapponesi, vietnamiti o cinesi. La "posizione del gatto" dove nel parare si richiama la gamba avanti scaricandola del peso per risparmiare un tempo (anche nell'idea del Wx) per la tecnica successiva che tipicamente è un calcio frustato, ma la compressione sulla gamba posteriore permette anche di sfruttare lo spostamento a molla in diverse direzioni e contemporaneamente, per esempio, usare tecniche di mano. Gli assetti posturali sono differenti, ma in entrambi i casi la gamba vuota rimane sotto il controllo dell'addome e quindi "viva".

Per come l'ho vista io, stili preminentemente giapponesi (o il Tai Kyoku Ken, quindi "giapponesissazione" di stile cinese) la neko-achi-dachi è una delle posizioni possibili in cui ci si può trovare.
Non è "La Posizione" centrale del sistema.
E spesso viene interpretata nelle forme un "calcio nascosto", come un simbolo.
Dove c'è una Neko-achi-dachi dovrebbe esserci un calcio con il piede avanzato, e tenere quella posizione "allena" la postura e l'equilibrio per poter portare quel calcio.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Shurei-Kan on January 17, 2012, 10:45:28 am
Bravo Fabbbry!  :thsit:

Noi la chiamiamo NekoAshiDachi ma credo sia la stessa identica cosa. (posizione del gatto)
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: robyhhh on January 17, 2012, 10:46:42 am
Chiedo scusa per il disturbo e relativo OT.

scusato. ci mancherebbe.

Quote
Io il WC non lo conosco, non mi appassiona per niente e non ne capisco granchè,

è una buona premessa.

Quote
  ma dico solo una cosa, che nel mio lungo ma insignificante percorso marziale ho conosciuto una miriade di praticanti e insegnanti che vanno dai più seri, onesti e preparati ai più scarsi, esaltati e cazzari e l'unica certezza che ho acquisito è il riscontro e l'interconnessione che ho sempre trovato tra:

- Praticante serio, umile, schivo, pronto a mettersi in gioco e che mai sosterrebbe una presunta superiorità propria e della propria pratica = Praticante valido e coi controcazzi.

- Praticante vanitoso, pieno di certezze, portatore del Verbo, sempre pronto a disquisire (menando il can per l'aia) e/o sfidare (più o meno velatamente) chiunque possa mettere in dubbio cio che dice di riuscire a fare = Praticante abbastanza scarso.

Insomma, a parer mio, chi parla poco e non ostenta generalmente ne sa, chi parla spesso e ostenta........ un po' meno.

posso risponderti serenamente. Quello che dici trova anche, spesso ma non sempre, riscontro nella mia altrettanto lunga ed insignificante esperienza. Ma come entrambi sappiamo, le parole contano poco, sono i fatti quelli che contano. Ho trovato maestri seri e piuttosto forti umili e maestri seri e piuttosto forti meno umili. Come ho trovato presunti maestri umili e presunti maestri poco umili... Non sono così poco umile però da sentirmi in dovere di giudicare le presunte qualità umane di chi mi sta di fronte. Non è affar mio. Guardo se chi ho di fronte ha qualcosa da insegnarmi oppure no. L'ultimo uomo perfetto è stato crocifisso se nopn erro, e lo si venera ancor oggi dopo  venti secoli... Nessuno pretende di piacere a tutti.

Ma ognuno di quei maestri o pseudo tali, l'ho conosciuto di persona. Non attraverso le parole scritte su di un forum. Infatti, noterai che di decine di persone che sono venute a conoscermi, nessuna ha mai espresso giudizi negativi, pur non approvando, molto spesso COME dico ciò che dico. 

Ma tu senz'altro, puoi insegnarmi come rendere gradito e digeribile ciò che penso.

Quote

Scusate il disturbo.

scusato di nuovo.

Roberto
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Shurei-Kan on January 17, 2012, 10:54:25 am
Roby, io non ho da insegnarti niente e non ho nemmeno la pretesa di farlo, al contrario stavo solo constatando due diversi tipi di approccio al dialogo e penso sia chiaro quale tipo di approccio io giudico apprezzabile e cerco ispirazione e quale invece no.

Non ho nient'altro da aggiungere perchè ribadisco di non conoscere la materia, oltre che ad essere scarso già nella mia.

Ri-Scusate il disturbo e buona discussione.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Bingo Bongo on January 17, 2012, 12:47:11 pm

Prima di luglio non posso, ma verrò a trovarti sicuramente.

sarai il benvenuto.


Se per posizione assurda intendi quella "tipica" tramandata da Lenug direi che essendo tipica è corretto che altri stili non la usino.

ti sei mai domandato perché?

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Per quanto riguarda il peso sulla gamba posteriore è una posizione tipica di tutti gli stili tradizionali giapponesi, vietnamiti o cinesi. La "posizione del gatto" dove nel parare si richiama la gamba avanti scaricandola del peso per risparmiare un tempo (anche nell'idea del Wx) per la tecnica successiva che tipicamente è un calcio frustato, ma la compressione sulla gamba posteriore permette anche di sfruttare lo spostamento a molla in diverse direzioni e contemporaneamente, per esempio, usare tecniche di mano. Gli assetti posturali sono differenti, ma in entrambi i casi la gamba vuota rimane sotto il controllo dell'addome e quindi "viva".

infatti non si stavo parlando dei "trasferimenti" di peso, che durano istanti, ma le "posizioni"... ancora oggi, purtroppo, nella stragrande maggioanza delle scuole di wx (modificato) si insegna il pinocchietto, ed a tenere un foglio di carta sotto il tallone... dura realtà... si ignora totalmente l'uso dell'anca e si ignora totalmente il footwork...

Sul discorso di posizione e peso rispondo a te rispondendo a fabry e Shurei sotto



Quote

Su questo punto credo che, in questo forum, siamo entrambi in buona compagnia.

Per me l'efficacia non è dello stile, ma quanto il mio rapporto con esso renda efficace me.

parli dell'apporto dell'uomo, che è imprescindibile. buona auto, ma buon pilota.

Ho capito cosa vuoi dire.
Anche se questo tipo di esempi non mi piace. Non mi piace perché credo l'AM sia l'uomo che la pratica e non lo strumento che usa. Voglio dire che non credo all'AM come se fosse un "pacchetto" di soluzioni. Non credo alla classica "mossa". Credo nell'efficienza del corpo nell'esprimere uno stile. E' un rapporto differente rispetto a quello del pilota con l'auto. L'AM è un rapporto con me stesso e non con una entità esterna. Però ho capito cosa intendi e quindi questo punto potrebbe essere approfondito arrivando poi a toccare temi come il rapporto di adattabilità fra le capacità basiche di un corpo e le capacità fisiche che uno stile può richiedere. Da questo punto di vista si può approfondire.





Quote
Per i punti in neretto mi fa piacere, sono d'accordo e dovrebbe valere per tutte le AM.
Sui tempi per me la differenza sta nel fatto che dopo 20 anni cambia il modo con cui si pratica rispetto a 10 prima.

beh... si chiama esperienza...

Quote
Non credo che siano necessari 10 anni per imparare.

il wing chun è un'arte complessa. Il solo imparare ad utilizzare due barccia simultaneamente richiede diversi anni di pratica. I primi dieci anni di pratica ho tenuto una media di 4/5 ore al giorno con punte di 6/7. Senza falsa modestia ho talento da vendere, perciò se ci ho messo quel tempo con quei ritmi di allenamento significa che di meno... ovviamente parlo di intteriorizzare l'arte, di saperla esprimere in modo naturale ed inconscia indipendentemente dall'avversario. Nel computo degli anni metto anche il fare esperienza, non solo l'acquisizione tecnica... non so se riesco a farmi capire...

Riesci a farti capire, ma rimango dell'idea che il tempo impiegato non ti sia servito a conoscere il WC, ma a conoscere te stesso in rapporto al WC.
Io credo che l'uso delle braccia contemporaneamente è il risultato dell'interiorizzazione di principi che riguardano prima di tutto l'assetto del corpo nella sua totalità.


Quote
  Se si vuole imparare. Altrimenti non può bastare neanche tutta la vita. Nell'altro caso che si capiscono i principi e li si allena può bastare molto poco. E una volta imparato a rimanere in equilibrio i chilometri che si fanno dipendono solo da noi.
Per quanto riguarda i limiti parlo di ciò che faccio io. Per esempio le forme di Wx (per lo meno quelle classiche correttamente o erroneamente tramandate): a me piace passare da una posizione della forma a una tecnica thai, taiji o della capoiera. L'efficacia in combattimento è la pennellata del pittore data nel punto giusto e al momento giusto. Tante pennellate possono fare un'opera d'arte oppure no. Quando mi vedrai combattere vedrai in me solo efficacia (spero :) ). Non vedrai uno stile di combattimento. Proprio perché mi interessano solo i principi.

taiji e wing chun, sono parenti stretti... su alcuni aspetti due facce della stessa medaglia... la capoera è nata pe camuffare sotto una danza l'addestramento degli schiavi... peraltro con le mani incatenate... le attinenze coi principi del wing chun sono pressoché nulle... per la thai il discorso è più complesso...

Due stili così diversi...
Mi trovi perfettamente d'accordo e se hai capito questo può essere che davvero fai il vero WC  :)
Dico questo perché solo un studio corretto (secondo me) del WC può portare a questa conclusione. Conclusione alla quale sono arrivato anch'io.

Aggiungo che ci sono legami anche fra taiji e copoiera e taiji e thai al di là di ciò che appare. E fra thai e WC ci sono punti in comune. E' sempre il corpo che fa da collante nel passare fluidamente da uno stile all'altro. E passare anche da un principio a un altro. Quando passo dal WC alla capoiera evidentemente faccio un'altra cosa, ma la faccio senza interrompere il movimento. Questo vuol dire che non sono sceso da un'auto per salire su un'altra auto.




Quote
Comunque in strada puoi anche incontrare Fedor e Petrosyan appena usciti dal ristorante e incazzati neri perché sono stati lasciati dalle rispettive fidanzate e magari con la voglia di massacrare il primo che vedono e putacaso.....  :)

se per questo puoi anche incontrare me... ma le possibilità sono davvero esigue  :)

Per me le sfide come ci hanno raccontato, un pò alla vecchia maniera, quando il maestro del nord sfidava il maestro del sud per stabilire quale kung fu fosse il migliore hanno sempre un certo fascino :)
In questo senso il destino crudele potrebbe farmi incontrare te, fedor e petrosyan e tutti nello stesso momento.... :)




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Ma penso che anche per te esiste quell'1% di imponderabilità nella vita dove non c'è WC, SdC o AM che tenga...

meno male... altrimenti la  vita sarebbe particolarmente noiosa...

E poi non si può sempre vincere...


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Capito. Ma anche in termini di principi? Es. principio di difesa della linea centrale?

credimi. non c'è modo per spiegartelo a parole. E' come voler spiegare i colori ad un cieco dalla nascita. Comprendimi non ti sto offendendo dandoti dello sprovveduto o che hai poca sostanza, è una metafora per darti l'idea di come le parole, a volte siano del tutto inadeguate alle circostanze...

In queste circostanze, dove dobbiamo usare le parole, dovresti però darmi fiducia che, nonostante il mio Wx, se mi dici che il principio di difesa della linea centrale è uno dei capisaldi del tuo stile possa arrivare a capire cosa intendi  :)


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Sei la seconda persona che mi dice che c'è un solo modo biomeccanico corretto per per eseguire una determinata tecnica e fate 2 stili completamente diversi.

gli stili si differenziano per i principi, non per i colpi.

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Il punto è che non c'è differenza fra la ginocchiata del tuo stile e quella thai solo se nel tirarla lanciate il braccio all'indietro, con uno proteggete la testa, chiudete il tronco in avanti, vi sollevate sull'avanpiede e usate l'anca in supporto a tutto questo. In questo caso non esiste differenza perché state tirando una ginocchiata thai. Se solo nel tirare la ginocchiata non sollevate il tallone, sarà magari altrettanto efficace, ma dal punto di vista biomeccanico state facendo un'altra cosa.

come hai detto tu, conta l'efficacia, ma nel wing chun non si tirerà mai una ginocchiata nello stesso identico modo della thai, per il semplice fatto che di fronte non abbiamo praticamente mai un avversario con la nostra tecnica, ma una qualsiasi altra. Mi spiego, rimanendo nel caso specifico.

1) Il braccio non viene tirato indietro, perché così è morto. Nel wing chun si combatte usando due braccia simultaneamente. Nel momento della ginocchiata quel braccio sta controllando il gomito avanzato dell'avversario, per impedirgli di difendersi e/o contrattaccare. Attraverso il controllo del gomito si impedisce all'avversario di continuarre a combattere. Nel wing chun qualsiasi colpo non è fine a se stesso, ma viene tirato SOLO se abbiamo messo l'avversario nelle condizioni di NON potersi difendere. Deve arrivare nel 100% dei casi. E' un pricipio.

2) Durante quella ginocchiata (thai intendo) NULLA impedisce all'avversario di difendersi, spostarsi, colpire a sua volta.

Su questi punti tutto ha un senso e tutto potrebbe non averne. Voglio dire che sono perfettamente d'accordo che il sistema abbia coerenza e senso e abbia la risposta pronta, ma questo vale anche per la thai.
Giusto per fare un esempio comunque le ginocchiate thai possono essere tirate dopo blocco del braccio dell'avversario e da un'angolazione tale che il braccio libero dell'avversario non possa nuocere.
Ci sono ginocchiate date agli arti dell'avversario. C'è la creatività e la fantasia a partire dai principi. La particolare biomeccanica rende però le ginocchiate thai più potenti in assoluto. Questo non vuol dire che la thai vince in assoluto, ma non vuol dire neanche che il WC vinca in assoluto. Non si può estrapolare il sistema da colui che lo pratica. E' sempre un rapporto.


3) Quando dico che esiste solo un modo biomeccanicamente corretto per tirare una ginocchiata intendevo dire che esiste uno solo che assolva i principi di una particolare arte. Spero di essere chiaro.

Non solo sei stato chiaro, ma credo che questa sia l'unica risposta.



3) su anca ed avampiede invece siamo d'accordo.

Quote
Io apprezzo la tua convinzione, non lo dico con ironia, credo che sia corretto essere convinti. Anch'io lo sono di quello che faccio. Credo che sia corretto confrontarsi col maggior numero di problemi di combattimento rispettando i principi del proprio stile. Se è quello che si vuole fare. E penso che tu e il tuo Wc vi troviate bene e che sia lo stile adatto a te. Non bisogna però dare per scontato che possa essere "indossato" da tutti e stare bene a tutti solo perché sta bene a noi o solo per che ci rende efficaci.

ovviamente. occorre una certa predisposizione. Ma come vedi si parla della tecnica e non dei praticanti proprio per evitare di dover analizzare ogni singolo utente. chiaramente poi, dieci persone studiano un qualcosa ed avremo dieci tecniche simili ma non identiche. E' il pricipio di indeterminatezza di Heisenberg... se studi una cosa, inevitabilmente la modifichi...

E' vero però a tavolino tutte le AM hanno soluzioni. Per verificare poi cosa funziona è necessario parlare di praticanti e di prove sul campo. Come ho detto non reputo i combattimenti sportivi l'unico ago della bilancia e non mi piace ridurre tutto alle MMA.
Però parliamo in soldoni: se i tuoi allievi sono preparati a concludere in pochi secondi anche se il fine è il combattimento in strada potrebbero concludere in pochi secondi anche in un combattimento sportivo. Fedor mi sembra un ottimo esempio di uno che "aggredisce".
Tu credi che potresti preparare un tuo allievo di 20 anni ad affrontare un combattimento di MMA solo col WC? Gli dici che deve arrivare prima allenarsi per 10 anni?
Se mi dici che le condizioni non sono quelle in strada, cioé per esempio il WC è finalizzato all'aggressione violenta allora entriamo già in un campo specifico allora non è più la Soluzione, ma una soluzione nel panorama marziale. Detto questo come soluzione di difesa in un gran numero di contesti e condizioni reali sono assolutamente convinto che il WC sia un'ottima soluzione.


Quote
  Per esempio in Israele usano il KM.

giusto. ma è un mischione di cose preesistenti, codificate per le necessità di un agente operativo del Mossad e dell'esercito regolare. Gente addestrata, motivata  e professionista. Quindi si tratta di tecniche base da adottare nel caso che i due colpi al bersaglio grosso non siano andati a segno e non si abbia la possibilità di tirarne un terzo. Il KM va benissimo per le esigenze militari per cui è stato creato... va meno bene quando cerchi di insegnarlo alla massaia o al pingue impiegato di banca in un contesto di lotta civile... ma è un altro discorso...

Se mi dici che il Wx può essere praticato da un bacino di utenti maggiore rispetto ad altre AM sono d'accordo.


Quote
Io penso che nel WC che pratichi ci sia molto di ciò che tu hai scoperto, sicuramente partendo dai principi, più che quello tramandato da uno o l'altro lineage.

ti sbagli. pur essendo io una persona differente da chi mi ha preceduto, pratico lo stesso wing chun. Certo, l'esperienza conta e non è trasmissibile, ma chi ha fatto determinate esperienze, arriva più o meno alle medesime conclusioni.

Allora non mi sbaglio :)


Quote
Apprezzo la passione e la convinzione quando finalizzata in modo costruttivo.

Con stima.

Giuseppe
contraccambio

Dopo il legame "WC e Taiji" non posso che rinnovare la mia stima :)
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Bingo Bongo on January 17, 2012, 14:47:56 pm
[Per quanto riguarda il peso sulla gamba posteriore è una posizione tipica di tutti gli stili tradizionali giapponesi, vietnamiti o cinesi. La "posizione del gatto" dove nel parare si richiama la gamba avanti scaricandola del peso per risparmiare un tempo (anche nell'idea del Wx) per la tecnica successiva che tipicamente è un calcio frustato, ma la compressione sulla gamba posteriore permette anche di sfruttare lo spostamento a molla in diverse direzioni e contemporaneamente, per esempio, usare tecniche di mano. Gli assetti posturali sono differenti, ma in entrambi i casi la gamba vuota rimane sotto il controllo dell'addome e quindi "viva".
 
Per come l'ho vista io, stili preminentemente giapponesi (o il Tai Kyoku Ken, quindi "giapponesissazione" di stile cinese) la neko-achi-dachi è una delle posizioni possibili in cui ci si può trovare.
Non è "La Posizione" centrale del sistema.
E spesso viene interpretata nelle forme un "calcio nascosto", come un simbolo.
Dove c'è una Neko-achi-dachi dovrebbe esserci un calcio con il piede avanzato, e tenere quella posizione "allena" la postura e l'equilibrio per poter portare quel calcio.

Bravo Fabbbry!  :thsit:

Noi la chiamiamo NekoAshiDachi ma credo sia la stessa identica cosa. (posizione del gatto)

Assolutamente.
La posizione del gatto è una situazione posturale a cui si arriva a causa dei passi tipici degli stili tradizionali che in generale usano posture basse. Diciamo che dalla ma bu lo spostamento dei piedi e del peso porta a tutte le posizioni che poi, dinamicamente, verranno usate in combattimento. Come detto prima ha principi posturali diversi con quella WC o WT, oltre a essere evidentemente più bassa, ma mantiene il principio della gamba "viva" e del guadagno di un tempo sull'esecuzione di un calcio o uno spostamento.
Ora, io non so perché vi abbiano fatto mettere un foglio di carta, ma nel WT non ho mai fatto una cosa del genere. Nel WT la prima cosa che ho capito essere fondamentale è la connessione del corpo per fare in modo che sia una cosa sola. Senza questa condizione nessuna forza sarà in grado di spostarci (quando siamo già a contatto).
Io sono sicuro che la posizione tipica del WT (fosse anche quello del 99% dei praticanti) può essere usata durante il chi sao e anche in situazioni di difesa e spiego perché. Facevamo un gioco con un mio amico in ascensore. All'improvviso uno dei due spingeva l'altro e questo comportava: eravamo in piedi e quindi in una postura naturale. Siccome non eravamo preparati ad assorbire la spinta casuale questa produceva uno sbilanciamento all'indietro con conseguente allungamento delle braccia in avanti per mantenere l'equilibrio. Non solo, si sollevava anche la gamba avanzata per mantenere l'equilibrio. Non solo, le braccia in modo spontaneo afferravano il più delle volte quelle del compagno (sempre per mantenere l'equilibrio). Se immaginate la posizione praticamente è già Wx. La differenza fra chi raggiunge in modo natuarale quella posizione per mantenere l'equilibrio e un praticante di Wx e che il Wx sa combattere in quella posizione e lo sa fare perché è in grado attraverso la connessione posturale di compensare e recuperare l'equilibrio in modo immediato e dinamico e fluido rispetto alla spinta subita.
Non è questione di passi. Il modo più veloce per chiudere la distanza fra due persone e correre l'una contro l'altra il più velocemente possibile. I passi del WT nascono dal subire un'aggressione da una posizione naturale (quindi in piedi mentre si passeggia). Da qui in poi si combatte. Non si avanza l'uno contro l'altro con il principio del "vagone".
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: GiBi on January 17, 2012, 14:57:22 pm
. Facevamo un gioco con un mio amico in ascensore. All'improvviso uno dei due spingeva l'altro e questo comportava: eravamo in piedi e quindi in una postura naturale. Siccome non eravamo preparati ad assorbire la spinta casuale questa produceva uno sbilanciamento all'indietro con conseguente allungamento delle braccia in avanti per mantenere l'equilibrio. Non solo, si sollevava anche la gamba avanzata per mantenere l'equilibrio. Non solo, le braccia in modo spontaneo afferravano il più delle volte quelle del compagno (sempre per mantenere l'equilibrio). Se immaginate la posizione praticamente è già Wx. La differenza fra chi raggiunge in modo natuarale quella posizione per mantenere l'equilibrio e un praticante di Wx e che il Wx sa combattere in quella posizione e lo sa fare perché è in grado attraverso la connessione posturale di compensare e recuperare l'equilibrio in modo immediato e dinamico e fluido rispetto alla spinta subita.


Se qul gioco lo fai con un lottatore ti proietta direttamente..mente il praticante di Wx sta ancora pensando a connettere, recuperare equilibrio ecc ecc .. :=)
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Fabio Spencer on January 17, 2012, 15:03:17 pm
Bravo Fabbbry!  :thsit:

Noi la chiamiamo NekoAshiDachi ma credo sia la stessa identica cosa. (posizione del gatto)
eicuramente sono io ad aver traslitterato male.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Fabio Spencer on January 17, 2012, 15:05:29 pm
. Facevamo un gioco con un mio amico in ascensore. All'improvviso uno dei due spingeva l'altro e questo comportava: eravamo in piedi e quindi in una postura naturale. Siccome non eravamo preparati ad assorbire la spinta casuale questa produceva uno sbilanciamento all'indietro con conseguente allungamento delle braccia in avanti per mantenere l'equilibrio. Non solo, si sollevava anche la gamba avanzata per mantenere l'equilibrio. Non solo, le braccia in modo spontaneo afferravano il più delle volte quelle del compagno (sempre per mantenere l'equilibrio). Se immaginate la posizione praticamente è già Wx. La differenza fra chi raggiunge in modo natuarale quella posizione per mantenere l'equilibrio e un praticante di Wx e che il Wx sa combattere in quella posizione e lo sa fare perché è in grado attraverso la connessione posturale di compensare e recuperare l'equilibrio in modo immediato e dinamico e fluido rispetto alla spinta subita.


Se qul gioco lo fai con un lottatore ti proietta direttamente..mente il praticante di Wx sta ancora pensando a connettere, recuperare equilibrio ecc ecc .. :=)
Gibi, credo tu abbia fatto un po' di casino con i quote.
Io non ho mai scritto questo messaggio.  ;)
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Darth Dorgius on January 17, 2012, 15:06:35 pm
Mi sa che siete in 2. XD
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Shurei-Kan on January 17, 2012, 15:10:16 pm
Bingo Bongo, senza offesa, ma lo sai che di quello che hai scritto sopra non ho capito un tubo?  :-\

Mi stai per caso dicendo che se mi sbilancio, perdo l'equilibrio e cerco di ripristinarlo quella posizione è WC/WT ed è la migliore per il combattimento?  ???
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: GiBi on January 17, 2012, 15:23:59 pm
Mi sa che siete in 2. XD

Io ho corretto   :gh:
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Fabio Spencer on January 17, 2012, 15:36:11 pm

Prima di luglio non posso, ma verrò a trovarti sicuramente.

sarai il benvenuto.


Se per posizione assurda intendi quella "tipica" tramandata da Lenug direi che essendo tipica è corretto che altri stili non la usino.

ti sei mai domandato perché?

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Per quanto riguarda il peso sulla gamba posteriore è una posizione tipica di tutti gli stili tradizionali giapponesi, vietnamiti o cinesi. La "posizione del gatto" dove nel parare si richiama la gamba avanti scaricandola del peso per risparmiare un tempo (anche nell'idea del Wx) per la tecnica successiva che tipicamente è un calcio frustato, ma la compressione sulla gamba posteriore permette anche di sfruttare lo spostamento a molla in diverse direzioni e contemporaneamente, per esempio, usare tecniche di mano. Gli assetti posturali sono differenti, ma in entrambi i casi la gamba vuota rimane sotto il controllo dell'addome e quindi "viva".

infatti non si stavo parlando dei "trasferimenti" di peso, che durano istanti, ma le "posizioni"... ancora oggi, purtroppo, nella stragrande maggioanza delle scuole di wx (modificato) si insegna il pinocchietto, ed a tenere un foglio di carta sotto il tallone... dura realtà... si ignora totalmente l'uso dell'anca e si ignora totalmente il footwork...

Sul discorso di posizione e peso rispondo a te rispondendo a fabry e Shurei sotto



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Su questo punto credo che, in questo forum, siamo entrambi in buona compagnia.

Per me l'efficacia non è dello stile, ma quanto il mio rapporto con esso renda efficace me.

parli dell'apporto dell'uomo, che è imprescindibile. buona auto, ma buon pilota.

Ho capito cosa vuoi dire.
Anche se questo tipo di esempi non mi piace. Non mi piace perché credo l'AM sia l'uomo che la pratica e non lo strumento che usa. Voglio dire che non credo all'AM come se fosse un "pacchetto" di soluzioni. Non credo alla classica "mossa". Credo nell'efficienza del corpo nell'esprimere uno stile. E' un rapporto differente rispetto a quello del pilota con l'auto. L'AM è un rapporto con me stesso e non con una entità esterna. Però ho capito cosa intendi e quindi questo punto potrebbe essere approfondito arrivando poi a toccare temi come il rapporto di adattabilità fra le capacità basiche di un corpo e le capacità fisiche che uno stile può richiedere. Da questo punto di vista si può approfondire.





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Per i punti in neretto mi fa piacere, sono d'accordo e dovrebbe valere per tutte le AM.
Sui tempi per me la differenza sta nel fatto che dopo 20 anni cambia il modo con cui si pratica rispetto a 10 prima.

beh... si chiama esperienza...

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Non credo che siano necessari 10 anni per imparare.

il wing chun è un'arte complessa. Il solo imparare ad utilizzare due barccia simultaneamente richiede diversi anni di pratica. I primi dieci anni di pratica ho tenuto una media di 4/5 ore al giorno con punte di 6/7. Senza falsa modestia ho talento da vendere, perciò se ci ho messo quel tempo con quei ritmi di allenamento significa che di meno... ovviamente parlo di intteriorizzare l'arte, di saperla esprimere in modo naturale ed inconscia indipendentemente dall'avversario. Nel computo degli anni metto anche il fare esperienza, non solo l'acquisizione tecnica... non so se riesco a farmi capire...

Riesci a farti capire, ma rimango dell'idea che il tempo impiegato non ti sia servito a conoscere il WC, ma a conoscere te stesso in rapporto al WC.
Io credo che l'uso delle braccia contemporaneamente è il risultato dell'interiorizzazione di principi che riguardano prima di tutto l'assetto del corpo nella sua totalità.


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  Se si vuole imparare. Altrimenti non può bastare neanche tutta la vita. Nell'altro caso che si capiscono i principi e li si allena può bastare molto poco. E una volta imparato a rimanere in equilibrio i chilometri che si fanno dipendono solo da noi.
Per quanto riguarda i limiti parlo di ciò che faccio io. Per esempio le forme di Wx (per lo meno quelle classiche correttamente o erroneamente tramandate): a me piace passare da una posizione della forma a una tecnica thai, taiji o della capoiera. L'efficacia in combattimento è la pennellata del pittore data nel punto giusto e al momento giusto. Tante pennellate possono fare un'opera d'arte oppure no. Quando mi vedrai combattere vedrai in me solo efficacia (spero :) ). Non vedrai uno stile di combattimento. Proprio perché mi interessano solo i principi.

taiji e wing chun, sono parenti stretti... su alcuni aspetti due facce della stessa medaglia... la capoera è nata pe camuffare sotto una danza l'addestramento degli schiavi... peraltro con le mani incatenate... le attinenze coi principi del wing chun sono pressoché nulle... per la thai il discorso è più complesso...

Due stili così diversi...
Mi trovi perfettamente d'accordo e se hai capito questo può essere che davvero fai il vero WC  :)
Dico questo perché solo un studio corretto (secondo me) del WC può portare a questa conclusione. Conclusione alla quale sono arrivato anch'io.

Aggiungo che ci sono legami anche fra taiji e copoiera e taiji e thai al di là di ciò che appare. E fra thai e WC ci sono punti in comune. E' sempre il corpo che fa da collante nel passare fluidamente da uno stile all'altro. E passare anche da un principio a un altro. Quando passo dal WC alla capoiera evidentemente faccio un'altra cosa, ma la faccio senza interrompere il movimento. Questo vuol dire che non sono sceso da un'auto per salire su un'altra auto.




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Comunque in strada puoi anche incontrare Fedor e Petrosyan appena usciti dal ristorante e incazzati neri perché sono stati lasciati dalle rispettive fidanzate e magari con la voglia di massacrare il primo che vedono e putacaso.....  :)

se per questo puoi anche incontrare me... ma le possibilità sono davvero esigue  :)

Per me le sfide come ci hanno raccontato, un pò alla vecchia maniera, quando il maestro del nord sfidava il maestro del sud per stabilire quale kung fu fosse il migliore hanno sempre un certo fascino :)
In questo senso il destino crudele potrebbe farmi incontrare te, fedor e petrosyan e tutti nello stesso momento.... :)




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Ma penso che anche per te esiste quell'1% di imponderabilità nella vita dove non c'è WC, SdC o AM che tenga...

meno male... altrimenti la  vita sarebbe particolarmente noiosa...

E poi non si può sempre vincere...


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Capito. Ma anche in termini di principi? Es. principio di difesa della linea centrale?

credimi. non c'è modo per spiegartelo a parole. E' come voler spiegare i colori ad un cieco dalla nascita. Comprendimi non ti sto offendendo dandoti dello sprovveduto o che hai poca sostanza, è una metafora per darti l'idea di come le parole, a volte siano del tutto inadeguate alle circostanze...

In queste circostanze, dove dobbiamo usare le parole, dovresti però darmi fiducia che, nonostante il mio Wx, se mi dici che il principio di difesa della linea centrale è uno dei capisaldi del tuo stile possa arrivare a capire cosa intendi  :)


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Sei la seconda persona che mi dice che c'è un solo modo biomeccanico corretto per per eseguire una determinata tecnica e fate 2 stili completamente diversi.

gli stili si differenziano per i principi, non per i colpi.

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Il punto è che non c'è differenza fra la ginocchiata del tuo stile e quella thai solo se nel tirarla lanciate il braccio all'indietro, con uno proteggete la testa, chiudete il tronco in avanti, vi sollevate sull'avanpiede e usate l'anca in supporto a tutto questo. In questo caso non esiste differenza perché state tirando una ginocchiata thai. Se solo nel tirare la ginocchiata non sollevate il tallone, sarà magari altrettanto efficace, ma dal punto di vista biomeccanico state facendo un'altra cosa.

come hai detto tu, conta l'efficacia, ma nel wing chun non si tirerà mai una ginocchiata nello stesso identico modo della thai, per il semplice fatto che di fronte non abbiamo praticamente mai un avversario con la nostra tecnica, ma una qualsiasi altra. Mi spiego, rimanendo nel caso specifico.

1) Il braccio non viene tirato indietro, perché così è morto. Nel wing chun si combatte usando due braccia simultaneamente. Nel momento della ginocchiata quel braccio sta controllando il gomito avanzato dell'avversario, per impedirgli di difendersi e/o contrattaccare. Attraverso il controllo del gomito si impedisce all'avversario di continuarre a combattere. Nel wing chun qualsiasi colpo non è fine a se stesso, ma viene tirato SOLO se abbiamo messo l'avversario nelle condizioni di NON potersi difendere. Deve arrivare nel 100% dei casi. E' un pricipio.

2) Durante quella ginocchiata (thai intendo) NULLA impedisce all'avversario di difendersi, spostarsi, colpire a sua volta.

Su questi punti tutto ha un senso e tutto potrebbe non averne. Voglio dire che sono perfettamente d'accordo che il sistema abbia coerenza e senso e abbia la risposta pronta, ma questo vale anche per la thai.
Giusto per fare un esempio comunque le ginocchiate thai possono essere tirate dopo blocco del braccio dell'avversario e da un'angolazione tale che il braccio libero dell'avversario non possa nuocere.
Ci sono ginocchiate date agli arti dell'avversario. C'è la creatività e la fantasia a partire dai principi. La particolare biomeccanica rende però le ginocchiate thai più potenti in assoluto. Questo non vuol dire che la thai vince in assoluto, ma non vuol dire neanche che il WC vinca in assoluto. Non si può estrapolare il sistema da colui che lo pratica. E' sempre un rapporto.


3) Quando dico che esiste solo un modo biomeccanicamente corretto per tirare una ginocchiata intendevo dire che esiste uno solo che assolva i principi di una particolare arte. Spero di essere chiaro.

Non solo sei stato chiaro, ma credo che questa sia l'unica risposta.



3) su anca ed avampiede invece siamo d'accordo.

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Io apprezzo la tua convinzione, non lo dico con ironia, credo che sia corretto essere convinti. Anch'io lo sono di quello che faccio. Credo che sia corretto confrontarsi col maggior numero di problemi di combattimento rispettando i principi del proprio stile. Se è quello che si vuole fare. E penso che tu e il tuo Wc vi troviate bene e che sia lo stile adatto a te. Non bisogna però dare per scontato che possa essere "indossato" da tutti e stare bene a tutti solo perché sta bene a noi o solo per che ci rende efficaci.

ovviamente. occorre una certa predisposizione. Ma come vedi si parla della tecnica e non dei praticanti proprio per evitare di dover analizzare ogni singolo utente. chiaramente poi, dieci persone studiano un qualcosa ed avremo dieci tecniche simili ma non identiche. E' il pricipio di indeterminatezza di Heisenberg... se studi una cosa, inevitabilmente la modifichi...

E' vero però a tavolino tutte le AM hanno soluzioni. Per verificare poi cosa funziona è necessario parlare di praticanti e di prove sul campo. Come ho detto non reputo i combattimenti sportivi l'unico ago della bilancia e non mi piace ridurre tutto alle MMA.
Però parliamo in soldoni: se i tuoi allievi sono preparati a concludere in pochi secondi anche se il fine è il combattimento in strada potrebbero concludere in pochi secondi anche in un combattimento sportivo. Fedor mi sembra un ottimo esempio di uno che "aggredisce".
Tu credi che potresti preparare un tuo allievo di 20 anni ad affrontare un combattimento di MMA solo col WC? Gli dici che deve arrivare prima allenarsi per 10 anni?
Se mi dici che le condizioni non sono quelle in strada, cioé per esempio il WC è finalizzato all'aggressione violenta allora entriamo già in un campo specifico allora non è più la Soluzione, ma una soluzione nel panorama marziale. Detto questo come soluzione di difesa in un gran numero di contesti e condizioni reali sono assolutamente convinto che il WC sia un'ottima soluzione.


Quote
  Per esempio in Israele usano il KM.

giusto. ma è un mischione di cose preesistenti, codificate per le necessità di un agente operativo del Mossad e dell'esercito regolare. Gente addestrata, motivata  e professionista. Quindi si tratta di tecniche base da adottare nel caso che i due colpi al bersaglio grosso non siano andati a segno e non si abbia la possibilità di tirarne un terzo. Il KM va benissimo per le esigenze militari per cui è stato creato... va meno bene quando cerchi di insegnarlo alla massaia o al pingue impiegato di banca in un contesto di lotta civile... ma è un altro discorso...

Se mi dici che il Wx può essere praticato da un bacino di utenti maggiore rispetto ad altre AM sono d'accordo.


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Io penso che nel WC che pratichi ci sia molto di ciò che tu hai scoperto, sicuramente partendo dai principi, più che quello tramandato da uno o l'altro lineage.

ti sbagli. pur essendo io una persona differente da chi mi ha preceduto, pratico lo stesso wing chun. Certo, l'esperienza conta e non è trasmissibile, ma chi ha fatto determinate esperienze, arriva più o meno alle medesime conclusioni.

Allora non mi sbaglio :)


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Apprezzo la passione e la convinzione quando finalizzata in modo costruttivo.

Con stima.

Giuseppe
contraccambio

Dopo il legame "WC e Taiji" non posso che rinnovare la mia stima :)
Roby, perdonami, non ho capito cosa volessi dire in questo messaggio.
Ipotizzo un po' di caos con i quote.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Bingo Bongo on January 17, 2012, 15:49:47 pm
@Fabry
Hai citato il mio post non ho capito quindi
se non hai capito quello di roby o il mio  :)
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Aliena on January 17, 2012, 16:02:38 pm
@Fabry
Hai citato il mio post non ho capito quindi
se non hai capito quello di roby o il mio  :)
Robyhhh deve aver cancellato il suo post citato da Fabry, probabilmente per rimetterlo a posto e renderlo leggibile.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Bingo Bongo on January 17, 2012, 16:18:10 pm
. Facevamo un gioco con un mio amico in ascensore. All'improvviso uno dei due spingeva l'altro e questo comportava: eravamo in piedi e quindi in una postura naturale. Siccome non eravamo preparati ad assorbire la spinta casuale questa produceva uno sbilanciamento all'indietro con conseguente allungamento delle braccia in avanti per mantenere l'equilibrio. Non solo, si sollevava anche la gamba avanzata per mantenere l'equilibrio. Non solo, le braccia in modo spontaneo afferravano il più delle volte quelle del compagno (sempre per mantenere l'equilibrio). Se immaginate la posizione praticamente è già Wx. La differenza fra chi raggiunge in modo natuarale quella posizione per mantenere l'equilibrio e un praticante di Wx e che il Wx sa combattere in quella posizione e lo sa fare perché è in grado attraverso la connessione posturale di compensare e recuperare l'equilibrio in modo immediato e dinamico e fluido rispetto alla spinta subita.


Se qul gioco lo fai con un lottatore ti proietta direttamente..mente il praticante di Wx sta ancora pensando a connettere, recuperare equilibrio ecc ecc .. :=)
Penso di si.
Ma anche se facessi lotta non sarebbe garanzia di rimanere in piedi  :)
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Bingo Bongo on January 17, 2012, 16:20:56 pm
@Fabry
Hai citato il mio post non ho capito quindi
se non hai capito quello di roby o il mio  :)
Robyhhh deve aver cancellato il suo post citato da Fabry, probabilmente per rimetterlo a posto e renderlo leggibile.
Ok, grazie.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Bingo Bongo on January 17, 2012, 16:30:05 pm
Bingo Bongo, senza offesa, ma lo sai che di quello che hai scritto sopra non ho capito un tubo?  :-\

Pure la mia meravigliosa spiegazione della posizione del gatto?  :)


Mi stai per caso dicendo che se mi sbilancio, perdo l'equilibrio e cerco di ripristinarlo quella posizione è WC/WT ed è la migliore per il combattimento?  ???
Non se ti sbilanci, ma se ti spingono frontalmente. Per non cadere all'indietro assumerai naturalmente una postura che è praticamente quella Wx, in una fase evidentemente dinamica e di recupero dell'equilibrio. Secondo me è più facile da provare che da spiegare. Siccome in quel momento (dinamico) si hanno tipicamente le braccia a contatto e una gamba sollevata si può reagire immediatamente con tecniche tipiche da Wx. Personalmente non cercherei di stabilizzare la base perché sarebbe un tempo inutile. Nell'ottica di usare il Wx. Non dico che sia la migliore. Dico che per mia esperienza sembra fatta a posta per casi di questo tipo.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: GiBi on January 17, 2012, 16:46:54 pm
Non se ti sbilanci, ma se ti spingono frontalmente. Per non cadere all'indietro assumerai naturalmente una postura che è praticamente quella Wx, in una fase evidentemente dinamica e di recupero dell'equilibrio. Secondo me è più facile da provare che da spiegare. Siccome in quel momento (dinamico) si hanno tipicamente le braccia a contatto e una gamba sollevata si può reagire immediatamente con tecniche tipiche da Wx. Personalmente non cercherei di stabilizzare la base perché sarebbe un tempo inutile. Nell'ottica di usare il Wx. Non dico che sia la migliore. Dico che per mia esperienza sembra fatta a posta per casi di questo tipo.

Capisco  molto bene quello che vuoi dire.
Il problema è che quell'atteggiamento posturale, da te descritto come la conseguenza di una spinta, nel Wx viene utilizzata sempre e comunque, e che addirittura la stessa viene ricreate artificiosamente anche quando non c'è stata nessuna spinta dall'esterno!!
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Bingo Bongo on January 17, 2012, 18:02:21 pm
Non se ti sbilanci, ma se ti spingono frontalmente. Per non cadere all'indietro assumerai naturalmente una postura che è praticamente quella Wx, in una fase evidentemente dinamica e di recupero dell'equilibrio. Secondo me è più facile da provare che da spiegare. Siccome in quel momento (dinamico) si hanno tipicamente le braccia a contatto e una gamba sollevata si può reagire immediatamente con tecniche tipiche da Wx. Personalmente non cercherei di stabilizzare la base perché sarebbe un tempo inutile. Nell'ottica di usare il Wx. Non dico che sia la migliore. Dico che per mia esperienza sembra fatta a posta per casi di questo tipo.

Capisco  molto bene quello che vuoi dire.
Il problema è che quell'atteggiamento posturale, da te descritto come la conseguenza di una spinta, nel Wx viene utilizzata sempre e comunque, e che addirittura la stessa viene ricreate artificiosamente anche quando non c'è stata nessuna spinta dall'esterno!!
Sarebbe interessante capire quali esperienze hanno, nel processo creativo di formalizzazione di un'Arte, spinto in una direzione piuttosto che in un'altra. Quello che posso fare è provare e scoprire durante la pratica, con la lampadina che si accende sopra la testa, che ha senso.
Voglio dire che non vedo un senso che in realtà non c'è. Provando io il senso in molte cose l'ho trovato. Purtroppo però finisco anche a terra e qui il senso non l'ho trovato. Purtroppo quando ho fatto sparring con un thai pro a contatto ci arrivava solo lui e anche qui il senso non l'ho trovato. Però questo lo devo imputare a me e non allo stile. Magari Cheung, Leung o YM o altri che non conosco (pochi o tanti) il senso, nella pratica come stile di combattimento a 360°, lo hanno trovato. Magari loro a terra non "potevano" finirci. Magari questo vero Wc che non conosco comprende, nel rispetto dei principi, o l'impossibilità di finire a terra (ma io non credo alle cose impossibili) o alla possibilità di difendercisi. Io ho trovato il senso dello stile in tante cose a partire quindi anche dal mantenimento di questa postura. In tante altre no o non sono capace di trovarlo.
Certo mi interessa poco perché non ho intenzione di sponsorizzare né il wc né qualunque altro stile.
L'unica cosa che mi sento di sponsorizzare è di capire come esprimere forza esplosiva, velocità, agilità, fluidità, continuità, ecc...col proprio corpo nello studio del proprio stile qualunque esso sia.

@Rev
ma quindi questa specie di "incontro" che mi auguro verrà svolto in un clima di rispetto reciproco stabilirà in via definitiva se è meglio la Muay Thai o il WC?
In questo caso dovremmo fare comunicazione ufficiale alle rispettive federazioni.
Sono sicuro che prenderanno la cosa seriamente  :)





Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Fabio Spencer on January 17, 2012, 18:06:52 pm
@Fabry
Hai citato il mio post non ho capito quindi
se non hai capito quello di roby o il mio  :)
ho citato un post di Robyhhh in cui citava il tuo ma non aggiungeva nulla.
Non capivo questo.

Certo che comunque tra te e lui quando inziate a fare quote su quote è una bella sfida alla mia scarsa capacità di concentrazione  :'(
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Aliena on January 17, 2012, 18:59:05 pm
Se volete parlare del raduno, aprite pure un thread nella sezione "gruppi di allenamento"
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: GiBi on January 17, 2012, 21:22:27 pm
Sarebbe interessante capire quali esperienze hanno, nel processo creativo di formalizzazione di un'Arte, spinto in una direzione piuttosto che in un'altra.


Come uso spesso dire, si è persa memoria storica.
Faccio un 3D spin off, così proseguiamo lì (tempo di mettere giù un pò di righe)  :)
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Dynamic on January 18, 2012, 11:22:45 am
-Nel WT la prima cosa che ho capito essere fondamentale è la connessione del corpo per fare in modo che sia una cosa sola.

-Senza questa condizione nessuna forza sarà in grado di spostarci (quando siamo già a contatto).

Non me ne voglia Roby se intervengo in un suo post dedicato al wing  :halo:

Ad ogni modo leggevo l'intervento e mi hanno incuriosito i due punti sopra citati. Il primo anche per come è formulato mi ricorda "una certa didattica usata nel WT da un certo Maestro" (forse però mi sbaglio :P)... Questa idea di "connessione" in realtà è stata, UMHO, presa dal principio di Tensegrità e adattata sul WT... il problema di tutte queste didattiche è che complicano ulteriormente già un lavoro di per se complicato (da portare nella pratica).

La tensegrità è un principio dell‘architettura sviluppato nel 1948 da R.Buckminster Fuller. Una struttura tensegrita è caratterizzata da un insieme tensile continuo unito ad un insieme discontinuo di elementi comprimenti. Senza tirarla lunga, questo video spiega abbastanza bene l'idea che vi sta dietro questo principio:

2 Fascial Tensegrity (https://www.youtube.com/watch?v=rOQw-GR8A4o#)

Sviluppando questo principio ogni singola sezione è dipendente, ma allo stesso tempo anche indipendente, da tutte le altre... ogni "stimolo" che viene applicato su una singola area si ripercuote su tutta la struttura... in questo modo il corpo è una cosa sola, ma ogni singolo "pezzo" è anche "segmentato ed indipendente" dagli altri... in questo modo è possibile "adattarsi" al movimento altrui (ammesso che la nostra ricerca ci porti in quella direzione)

Circa il secondo punto ritengo l'idea del "radicamento" molto pericolosa... nel senso che molto probabilmente se siamo "fermi"/immobili/inamovibili e quindi per in nostro avversario risulterà difficile spostarci, sarà anche vero il contraio: per muoverci faremo molta fatica e i nostro spostamenti risulteranno più pesanti e lenti.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: Bingo Bongo on January 18, 2012, 12:00:01 pm
-Nel WT la prima cosa che ho capito essere fondamentale è la connessione del corpo per fare in modo che sia una cosa sola.

-Senza questa condizione nessuna forza sarà in grado di spostarci (quando siamo già a contatto).

Non me ne voglia Roby se intervengo in un suo post dedicato al wing  :halo:

Ad ogni modo leggevo l'intervento e mi hanno incuriosito i due punti sopra citati. Il primo anche per come è formulato mi ricorda "una certa didattica usata nel WT da un certo Maestro" (forse però mi sbaglio :P)... Questa idea di "connessione" in realtà è stata, UMHO, presa dal principio di Tensegrità e adattata sul WT... il problema di tutte queste didattiche è che complicano ulteriormente già un lavoro di per se complicato (da portare nella pratica).

La tensegrità è un principio dell‘architettura sviluppato nel 1948 da R.Buckminster Fuller. Una struttura tensegrita è caratterizzata da un insieme tensile continuo unito ad un insieme discontinuo di elementi comprimenti. Senza tirarla lunga, questo video spiega abbastanza bene l'idea che vi sta dietro questo principio:

2 Fascial Tensegrity (https://www.youtube.com/watch?v=rOQw-GR8A4o#)

Sviluppando questo principio ogni singola sezione è dipendente, ma allo stesso tempo anche indipendente, da tutte le altre... ogni "stimolo" che viene applicato su una singola area si ripercuote su tutta la struttura... in questo modo il corpo è una cosa sola, ma ogni singolo "pezzo" è anche "segmentato ed indipendente" dagli altri... in questo modo è possibile "adattarsi" al movimento altrui (ammesso che la nostra ricerca ci porti in quella direzione)

Circa il secondo punto ritengo l'idea del "radicamento" molto pericolosa... nel senso che molto probabilmente se siamo "fermi"/immobili/inamovibili e quindi per in nostro avversario risulterà difficile spostarci, sarà anche vero il contraio: per muoverci faremo molta fatica e i nostro spostamenti risulteranno più pesanti e lenti.
Questo è un post che da valore aggiunto.
La spiegazione di un principio fondamentale nel WC, ma direi nell'AM, ma direi di un corpo che si muove con efficienza, quindi direi un principio molto BC.
Sul radicamento sono d'accordo. Il mio secondo punto è conseguenza del rispetto del primo in questo contesto particolare dove l'assetto richiede un'apperente rigidità posturale.
Aggiungo anche che questo principio è applicato (oltre che allenato) anche in diversi metodi di allenamento.
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: robyhhh on January 18, 2012, 13:19:34 pm
Il "radicamento", va ricercato nella "mobilità", non certo nella "staticità".

Nel wing chun (non nel WT quindi) il controllo dei gomiti è un pricipio cardine. Così come le uscite laterali, l'usare due braccia simultaneamente, proteggere il centro, ed occupare quello dell'avverario ecc... ecc... Tuttavia ognuno di questi pricipi va applicato in movimento, ed in ogni direzione a seconda delle necessità.

Di solito l'avversario cerca di ruotare per girarci intorno, sottraendosi al controllo del gomito per esempio, così come cercherà di indietreggiare sotto pressione oppure avanzare se la pressione nei suoi confronti è insufficiente. Orbene nel wing chun tra colpi e controlli non c'è alcuna alcuna differenza sostanziale. In entrambi va scaricato il nostro peso corporeo, cambiando solo quindi il punto di impatto e di applicazione. Su bersagli vulnerabili i primi, sulle articolazioni primarie i secondi, ed ovviamente nel medesimo istante. Controlli e colpi devono avvenire simultaneamente, ma unitamente al footwork. Un corpo immobile e facilmente vulnerabile. E' forte e resistente, ha "inerzia" in una direzione ma è contemporaneamente vulnerabilissimo in un'altra. Ecco perché occorre molta esperienza per farlo funzionare in un contesto reale e non collaborativo: le direzioni in cui applicare i controlli cambiano anche due o tre volte al secondo.

Nel 99% dei casi, quello chiamato wx che c'è in giro, non controlla. ma spinge. E le spinte possono essere facilmente annullate con un passo soltanto. Ma visto che l'endogamia è una piaga anche nel wx (in pratica, ci si allena sempre e solo contro chi chi fa la medesima cosa), spessissimo non ci si rende conto di questo importante difetto. Tanto più che non si interviene, non solo spingendo invece che controllando, ma non utilizzando almeno due livelli diversi, tra attacco e controlli.

 
Title: Re:Il mio wing chun è differente
Post by: caiosempronio on January 18, 2012, 13:30:09 pm
Rilancio aggiungendo che il radicamento come è stato espresso sopra,dove si parlava di "inamovibilità",è un concetto distorto.Non mi piace particolarmente citarli,ma i classici del taiji parlano di "piedi stabili come montagne e scorrevoli come fiumi".Dunque qua si ritorna,secondo la mia esperienza, al discorso che ha espresso molto bene Roberto a riguardo della distribuzione del peso sulle due gambe.Se si tende a caricare una sola gamba con tutto il peso si avrà una qualche stabilità ma molto aleatoria perchè legata all'entità della spinta che si riceve e al fatto di rimanere sostanzialmente impossibilitati a muoversi,a meno di non gettarsi a propria volta in avanti per cercare di contrastare la spinta dell'altro.E in ogni caso la possibilità di movimento rimane monodirezionale.