Ar.Ma.
Sport da combattimento => Discipline lottatorie => Topic started by: xjej on February 01, 2012, 23:38:30 pm
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Sono ormai molti anni che combatto nei maggiori campionati della IBJJF, e in ogni gara che ne uscissi vincitore o che ne uscissi sconfitto ho imparato qualcosa....quest'anno non fa eccezione.
Ogni anno la gente si prepara meglio per vincere..come è noto molti fanno uso di sostanze considerate dopanti...ogni volta tutti sono disposti a fare quel passo in più che fa la differenza tra il primo e il secondo classificato. Tutto in nome della pssione...passione non ripagata da nulla...perchè paghiamo una media di 80 euro per non ricevere nulla in cambio...non un premio, non un servizio.
Nel 2004 Ronaldo "Jacarè" Souza si ruppe un braccio nella finale degli assoluti cintura nera...vince infiammando la folla ed ancora oggi tutti i praticanti di jiu jitsu parlano di quell'evento, ma dal punto di vista sbagliato.
Quell'evento, a detta sua, fece maturare in lui la decisione di non lottare più nei campionati IBJJF: un campione mondiale assoluto rimase senza soldi per tornare a casa, la federazione non gli fece nemmeno una chimata, non un supporto economico per le cure...NULLA.
Oggi qualsiasi praticante di jiu jitsu parla di quella lotta come un evento leggendario non guardando però oltre l'agonismo...non
Il 29 gennaio, in nome di questa passione che ci infiamma, dopo tanti sacrifici salgo sul tatami di gara.
Nel mezzo della lotta il mio avversario incastra una kimura, riesco a difenderla, lui repentino la trasforma in un armlock. Difendo anche quello ruotando il gomito, sento che il braccio viene spinto verso un omoplata, ma nel mezzo della trasizione...CRACK...un calore pervade il braccio ce crolla al suolo senza più controllo, mi giro dall'altro lato per non vederlo...urlo.
Mi portano in infermeria, mi tengo il braccio mentre mi fanno domande...mi dicono che è rotto...una frattura scomposta...devo andare in ospedale e operarmi.
Accanto a me ci sono i miei amici Simone e Alberto che discutono con infermieri e responsabili della federazione. Sento i toni scaldarsi, cerco di concentrarmi per capire che succede.
"...l'ambulanza da qui esce solo in caso di vita o morte, altrimenti dovremmo fermare l'evento, chiamate un taxi" dice una voce in portoghese.
" ma è una frattura scomposta e la state steccando con i cartoni delle merendine, in macchina non può andare, se prendiamo una buca rischiamo che l'osso perfori muscoli o peggio ancora tendini..." urla Alberto.
"...sicurezza all'ontanate quest'uomo...per colpa sua non ti daremo nemmeno i cartoni per fermare il braccio...uscirai solo con la garza".
Un'altra voce portoghese dice "chiamategli un taxi e paghiamolo noi così si levano dalle scatole".
Esco di li tenendomi il braccio, ogni passo è come se qualcuno cercasse di strapparmi via il bicipite dal braccio, uno dei dolori più intensi che ho mai provato.
Chiediamo in giro il numero dell'ambulanza visto che loro non hanno voluto darcela.
La custode del palazzetto si offre di portarmi lei...quando finalmente rispondono.
Esco fuori, bianco cadaverico, non so descrivere il dolore...fermo in piedi sento in lontananza il rumore della sirena dell'ambulanza. Mai come in quel momento quel suono mi ha rassicurato di più.
Oggi sono a Roma nell’ospedale San Filippo Neri, venerdì verrò operato e mentre sono immobilizzato rifletto: io ho pagato 35 dollari di affiliazione come atleta, 82 euro di iscrizione alla gara eppure ho la netta impressione che non vedrò rimborsati nemmeno i 20 euro dell’ambulanza. Penso che noi cinture nere per la federazione siamo bestie da circo buone solo a fare spettacolo per far crescere la passione nelle cinture inferiori al fine di farle iscrivere al prossimo evento gonfiando così i portafogli degli unici veri vincitori. Non importa se ci spacchiamo, se assumiamo sostanze vietate a rischio di compromettere per sempre la nostra salute l’importante è fare spettacolo, non serve che lo sport sia pulito e ben organizzato a tutela degli atleti e non serve nemmeno premiarli tanto c’è la passione. D’altro canto abbiamo volontariamente firmato uno scarico completo delle responsabilità, perciò è solo colpa nostra…quindi possiamo, una volta rotti essere lasciati a noi stessi.
Non so se tornerò a fare gare,tutta via spero di poter rivestire presto il kimono e ricominciare a fare quello che amo fare, spero altresì che questa mia esperienza possa essere d’aiuto a chi ama questo sport.
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Veramente uno schifo questo che é successo.
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Tutto il mondo è paese :dis:
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Parlavamo giusto oggi, in palestra, di Verdemare; i nostri che erano lì hanno visto l'incontro.
Luridi, i retroscena.
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Ho "sentito" il male mentre leggevo... :o :nono:
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Promemoria:
Mai dare un centesimo alla IBJJF, evitare i loro eventi come la peste.
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Promemoria:
Mai dare un centesimo alla IBJJF, evitare i loro eventi come la peste.
Purtroppo è il top di quanto può offrire il BJJ, a livello agonistico, da ciò che so...
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Promemoria:
Mai dare un centesimo alla IBJJF, evitare i loro eventi come la peste.
Purtroppo è il top di quanto può offrire il BJJ, a livello agonistico, da ciò che so...
Fortuna che non faccio bjj e posso perdermi il top :)
Non curare i propri atleti e' idiota di suo.
Ma qui e' un problema a livello umano.
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Scusate eh.. ma non si può sommergerli di mail di protesta? Magari non conta nulla ma almeno che si rendano conto che certe cose non rimangono segrete..
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Cavolo, non avevo idea che la situazione fosse ad un tale (infimo) livello.
Professionale ed umano. :(
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Sconcertante. Sembra di leggere una storia di risse clandestine, non un incontro di notorietà mondiale. :nono:
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Esiste una sola soluzione...affamarli.
Il resto è inutile.
Tutta la mia solidarietà a un ragazzo di cui comprendo lo sgomento.
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Ok, ora posso parlarne un secondo in più che sono più lucido.
La storia dei pagamenti, purtroppo, si sa, così è.
Nel BJJ come anche nel Judo, da ciò che racconta Xjej, così come in altri sport.
Sempre ieri, parlando proprio del crac al braccio di Verdemare, si discuteva del "Ne vale la pena o no?"
Uno dei nostri istruttori ci raccontava che a livelli alti, più che altro cinture nere, c'è molta gente che piuttosto che battere si fa scassare le ossa o sviene, per una questione di prestigio della propria scuola. Non pagati, mal cagati, eppure non ci pensano due volte a farsi scassare un braccio. Perchè? Ne vale la pena? Tanta fatica, soldi spesi, dolore?
La risposta è stata: venire notati.
Vincere in un certo modo, ad un certo livello, un europeo IBJJF significa essere notati da un possibile sponsor. E lì, inizia la strada per un semi-professionismo (diciamo un "migliore rimborso spese"). Il modo in cui le scuole brasiliane tirano avanti, insomma.
Ovviamente questa non è farina del mio sacco che sono nell'ambiente da pochi mesi, semplicemente riporto le parole di chi è dentro da anni ed ha girato un po'. Magari sbaglia anche lui, per carità.
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Posso anche comprendere dal punto di vista della vittoria, dal punto di vista della sconfitta nn so quanto, in una galassia in cui chi camperà di BJJ rappresenterà una percentuale infinitamente piccola, valga la pena rischiare cose che, prima ancora che ripercussioni economiche, possono avere ripercussioni permanenti sul nostro stato di salute.
Ovviamente senza nulla togliere a un "codice etico" della disciplina a livello individuale che nn posso che rispettare.
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Personalmente, sono pienamente d'accordo.
Purtroppo non so davvero come la vivano a certi livelli...diciamo che pur di spiccare, sembra siano disposti a sacrificare tutto.
Il "ne vale davvero la pena?" rimane...
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Ma poi mi chiedevo...era prevista un'assicurazione in 'sta competizione o nemmeno quella? ???
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Brutta storia,non fa altro che confermare il mio disgusto per le federazioni in generale e per quelle che si accapigliano per qualche spicciolo in particolare.
Il gioco vale la candela? impossibile da dire
Una sola domanda: in queste competizioni oltre alla "fama" per la vittoria non esiste una borsa?
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terribile
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Incredibile, senza parole, ma che cazzo di modo di fare è ?
Al Milano Challenge c'erano medici che giravano tra gli atleti in pausa, e verificavano gli stati di salute di chi sembrava un pò pallidino, agitato, ecc... e se qualcuno non risultava perfettamente idoneo gli veniva impedito di gareggiare.
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...meno male che è un europeo.... chissà i nazionali come verrebbero organizzati....:-X
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criminali :nono:
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Sono ormai molti anni che combatto nei maggiori campionati della IBJJF, e in ogni gara che ne uscissi vincitore o che ne uscissi sconfitto ho imparato qualcosa....quest'anno non fa eccezione.
Ogni anno la gente si prepara meglio per vincere..come è noto molti fanno uso di sostanze considerate dopanti...ogni volta tutti sono disposti a fare quel passo in più che fa la differenza tra il primo e il secondo classificato. Tutto in nome della pssione...passione non ripagata da nulla...perchè paghiamo una media di 80 euro per non ricevere nulla in cambio...non un premio, non un servizio.
Nel 2004 Ronaldo "Jacarè" Souza si ruppe un braccio nella finale degli assoluti cintura nera...vince infiammando la folla ed ancora oggi tutti i praticanti di jiu jitsu parlano di quell'evento, ma dal punto di vista sbagliato.
Quell'evento, a detta sua, fece maturare in lui la decisione di non lottare più nei campionati IBJJF: un campione mondiale assoluto rimase senza soldi per tornare a casa, la federazione non gli fece nemmeno una chimata, non un supporto economico per le cure...NULLA.
Oggi qualsiasi praticante di jiu jitsu parla di quella lotta come un evento leggendario non guardando però oltre l'agonismo...non
Il 29 gennaio, in nome di questa passione che ci infiamma, dopo tanti sacrifici salgo sul tatami di gara.
Nel mezzo della lotta il mio avversario incastra una kimura, riesco a difenderla, lui repentino la trasforma in un armlock. Difendo anche quello ruotando il gomito, sento che il braccio viene spinto verso un omoplata, ma nel mezzo della trasizione...CRACK...un calore pervade il braccio ce crolla al suolo senza più controllo, mi giro dall'altro lato per non vederlo...urlo.
Mi portano in infermeria, mi tengo il braccio mentre mi fanno domande...mi dicono che è rotto...una frattura scomposta...devo andare in ospedale e operarmi.
Accanto a me ci sono i miei amici Simone e Alberto che discutono con infermieri e responsabili della federazione. Sento i toni scaldarsi, cerco di concentrarmi per capire che succede.
"...l'ambulanza da qui esce solo in caso di vita o morte, altrimenti dovremmo fermare l'evento, chiamate un taxi" dice una voce in portoghese.
" ma è una frattura scomposta e la state steccando con i cartoni delle merendine, in macchina non può andare, se prendiamo una buca rischiamo che l'osso perfori muscoli o peggio ancora tendini..." urla Alberto.
"...sicurezza all'ontanate quest'uomo...per colpa sua non ti daremo nemmeno i cartoni per fermare il braccio...uscirai solo con la garza".
Un'altra voce portoghese dice "chiamategli un taxi e paghiamolo noi così si levano dalle scatole".
Esco di li tenendomi il braccio, ogni passo è come se qualcuno cercasse di strapparmi via il bicipite dal braccio, uno dei dolori più intensi che ho mai provato.
Chiediamo in giro il numero dell'ambulanza visto che loro non hanno voluto darcela.
La custode del palazzetto si offre di portarmi lei...quando finalmente rispondono.
Esco fuori, bianco cadaverico, non so descrivere il dolore...fermo in piedi sento in lontananza il rumore della sirena dell'ambulanza. Mai come in quel momento quel suono mi ha rassicurato di più.
Oggi sono a Roma nell’ospedale San Filippo Neri, venerdì verrò operato e mentre sono immobilizzato rifletto: io ho pagato 35 dollari di affiliazione come atleta, 82 euro di iscrizione alla gara eppure ho la netta impressione che non vedrò rimborsati nemmeno i 20 euro dell’ambulanza. Penso che noi cinture nere per la federazione siamo bestie da circo buone solo a fare spettacolo per far crescere la passione nelle cinture inferiori al fine di farle iscrivere al prossimo evento gonfiando così i portafogli degli unici veri vincitori. Non importa se ci spacchiamo, se assumiamo sostanze vietate a rischio di compromettere per sempre la nostra salute l’importante è fare spettacolo, non serve che lo sport sia pulito e ben organizzato a tutela degli atleti e non serve nemmeno premiarli tanto c’è la passione. D’altro canto abbiamo volontariamente firmato uno scarico completo delle responsabilità, perciò è solo colpa nostra…quindi possiamo, una volta rotti essere lasciati a noi stessi.
Non so se tornerò a fare gare,tutta via spero di poter rivestire presto il kimono e ricominciare a fare quello che amo fare, spero altresì che questa mia esperienza possa essere d’aiuto a chi ama questo sport.
che schifo, sono dei delinquenti.
Mi spiace molto per la vittima dell'infortunio.
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Ok, ora posso parlarne un secondo in più che sono più lucido.
La storia dei pagamenti, purtroppo, si sa, così è.
Nel BJJ come anche nel Judo, da ciò che racconta Xjej, così come in altri sport.
Sempre ieri, parlando proprio del crac al braccio di Verdemare, si discuteva del "Ne vale la pena o no?"
Uno dei nostri istruttori ci raccontava che a livelli alti, più che altro cinture nere, c'è molta gente che piuttosto che battere si fa scassare le ossa o sviene, per una questione di prestigio della propria scuola. Non pagati, mal cagati, eppure non ci pensano due volte a farsi scassare un braccio. Perchè? Ne vale la pena? Tanta fatica, soldi spesi, dolore?
La risposta è stata: venire notati.
Vincere in un certo modo, ad un certo livello, un europeo IBJJF significa essere notati da un possibile sponsor. E lì, inizia la strada per un semi-professionismo (diciamo un "migliore rimborso spese"). Il modo in cui le scuole brasiliane tirano avanti, insomma.
Ovviamente questa non è farina del mio sacco che sono nell'ambiente da pochi mesi, semplicemente riporto le parole di chi è dentro da anni ed ha girato un po'. Magari sbaglia anche lui, per carità.
Mmm ok non sappiamo a cosa sia dovuta la rottura (ha davvero tardato a battere? Pensava di poterne uscire e ha valutato male il rischio... boh?), ma in fondo importa? Secondo me no e non influisce minimamente sul giudizio relativo alla gestione degli incidenti e sul trattamento ricevuto.
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Brutta storia,non fa altro che confermare il mio disgusto per le federazioni in generale e per quelle che si accapigliano per qualche spicciolo in particolare.
Quotissssssssssssimo!!
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Io in federazione cose così non ne ho mai viste.
Cerchiamo per piacere di non qualunquizzare.
Potete avere qualunque pensiero in merito dovuto alle vostre esperienze personali ma io ho postato quest'articolo per mostrare cosa succede in assenza di una federazione seria, non in assenza di federazione.
Non sto nemmeno a dilungarmi sulle motivazioni, a me paiono ovvie.
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Incredibile, senza parole, ma che cazzo di modo di fare è ?
Al Milano Challenge c'erano medici che giravano tra gli atleti in pausa, e verificavano gli stati di salute di chi sembrava un pò pallidino, agitato, ecc... e se qualcuno non risultava perfettamente idoneo gli veniva impedito di gareggiare.
Confermo, è successo a uno dei "nostri": gli è stato impedito di fare il secondo incontro.
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... cosa succede in assenza di una federazione seria, non in assenza di federazione.
Quotissimo...
Oltre al caso particolare mi è capitato di chiacchierare con un amico sull'evoluzione del regolamento del BJJ (anche se in questo caso non è una pecca del regolamento) è ho notato che, come è stato per il judo, lo si sta limando per salvagaurdare l'incolumità degli atleti (vedi rimozione di kami-basami, limitazioni in base al grado di preparazione...)!
Il BJJ (e di conseguenza tutte le sue federazioni) è ancora uno sport "giovane" e avrà bisogno di tempo per raggiungere gli standard che ci sono in altre discipline (come è normale...)
C'è una bella pietra migliore che dovreste sfruttare... 2016 olimpiadi di Rio de Janeiro... bisognerebbe riuscire a entrare come sport dimostrativo(non so se siano stati già annunciati, so solo che ci sarà il rugby a 7)... così che la presenza del CIO aiuti a regolamentare le varie federazioni!!
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Mmm ok non sappiamo a cosa sia dovuta la rottura (ha davvero tardato a battere? Pensava di poterne uscire e ha valutato male il rischio... boh?), ma in fondo importa? Secondo me no e non influisce minimamente sul giudizio relativo alla gestione degli incidenti e sul trattamento ricevuto.
Quello assolutamente.
Tentavo più che altro di fare una panoramica generale del perchè c'è chi è disposto a correre certi rischi.
P.S. Secondo chi dei nostri ha visto, la rottura sarebbe dovuta alla seconda che hai detto.
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Quello assolutamente.
Tentavo più che altro di fare una panoramica generale del perchè c'è chi è disposto a correre certi rischi.
Al fila grappling, dopo neanche un minuto un atleta si becca un arm bar (lui era sotto la monta).
Ha tenuto il braccio in tiro per i restanti 4 minuti, tutti noi che eravamo li a guardare ci tenevamo il gomito perchè somatizzavamo il dolore, si sentiva gente che diceva "arbitro dai lo stop".
Una scena (per me) surreale.
Il braccio era talmente in tensione, il tizio che stava sopra tirava talmente forte, che se a quello di sotto fosse "scappato" il braccio (se lo teva con l'altra mano) gli avremmo recuperato il gomito dal soffitto del palazzetto :-X
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Io sinceramente non riuscirei, essendo dall'altra parte, a "tirare" cosi forte il braccio di un avversario in una gara così forte da spezzarglielo in due e/o da lussargli qualche articolazione... ??? :-\
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Fidati, è più facile di riempire di cazzotti la faccia di qualcuno.
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Vabbe può rientrare anche nella categoria incidenti, e comunque sì non è così difficile farsi male sul serio (a volte non serve manco essere in gara :dis: ) e credo che in certe situazioni l'adrenalina o comunque il fatto che vuoi provare ad uscire da una leva aumenti la possibilità di infortuni.
Non darei alcuna colpa all'avversario, sono cose che capitano.
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Fidati, è più facile di riempire di cazzotti la faccia di qualcuno.
Non sono d'accordo... vado molto più tranquillo sui colpi che sulle leve!
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...è tutto il giorno che ho in mente questo infortunio e stasera durante l'allenamento...zak!!dito rotto spezzato in due. :grrr:
incredibile.
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...è tutto il giorno che ho in mente questo infortunio e stasera durante l'allenamento...zak!!dito rotto spezzato in due. :grrr:
incredibile.
:-\
Auguri,mi spiace! :(
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...è tutto il giorno che ho in mente questo infortunio e stasera durante l'allenamento...zak!!dito rotto spezzato in due. :grrr:
incredibile.
Mi dispiace anche a me.
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Ma ma.... come hai fatto a spezzarti il dito? ???
Facciamo benedire il tuo gi?
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...è tutto il giorno che ho in mente questo infortunio e stasera durante l'allenamento...zak!!dito rotto spezzato in due. :grrr:
incredibile.
:(
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Io in federazione cose così non ne ho mai viste.
Cerchiamo per piacere di non qualunquizzare.
Potete avere qualunque pensiero in merito dovuto alle vostre esperienze personali ma io ho postato quest'articolo per mostrare cosa succede in assenza di una federazione seria, non in assenza di federazione.
Non sto nemmeno a dilungarmi sulle motivazioni, a me paiono ovvie.
le federazioni serie sono cosa rara
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Ma ma.... come hai fatto a spezzarti il dito? ???
Facciamo benedire il tuo gi?
...in effetti ci stavo pensando...
no comunque è solo il mignolo, stavo passando la guardia in velocità e il mignolo mi si è incastrato negli incastri del tatami mentre la gamba ed i corpo avanzavano, risultato mignolo spezzato e girato completamente nella direzione opposta alle altre dita :vomit: ma alla fine è più il fastidio che altro, tra l'altro il mignolo teoricamente non servirebbe a niente... :)
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Ci sono andato vicino pure io.Non nelle stesse modalità,ma pure il mio mignolo si incastrò nel gi e andò dalla parte opposta alle altre dita. Ora,a mano aperta,non riesco più ad avvicinarlo all'anulare.
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Sto leggendo questa intervista
http://www.trytofight.com/2012/02/foto-di-daniele-verdemare-andrea-mezzo.html (http://www.trytofight.com/2012/02/foto-di-daniele-verdemare-andrea-mezzo.html)
Mi ha colpito questo passaggio
Nello sparring solitamente l'infortunio non è dettato dalla differenza di peso, le causa maggiore di infortunio è la troppa ed irresponsabile foga agonistica non controllata.
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è vero, lo sparring deve essere allenamento, non gara.