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Martial Sharing => Interstile - discussioni in comune => Topic started by: DJ scanner on February 05, 2012, 00:15:13 am
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bene.....in questa notte buia e tempestosa, rinchiuso in casa, racconto una storia:
sono nato in belgio (mio nonno era minatore) e piccolino sono tornato in italia, in belgio ho tutta la famiglia paterna, mio cugino ha un figlio che ora a 32\33 anni circa, che chiamerò il cuginetto (tra l'altro si chiama come me, nome e cognome uguali), bene, la zona da dove provengo io è una zona di confine con la francia, una zona rozza ed un minestrone di belgi, italiani, nordafricani, turchi e polacchi, naturalmente il razzismo ai tempi delle miniere era la rassi, ma purtroppo anche oggi frasi come "sal italien"(sporco italiano) o "batard macaroni" (bastardo mangiaspaghetti) non sono dimenticate.
quando il mio cuginetto mi racconto (nel 2006) le sue vicende, non ci credevo.
negli anni '90 e inizio anni 2000 il razzismo verso gli italiani e le lotte tra immigrati c'erano ancora, il mio cuginetto era un tipo tranquillo (figlio unico di 2 brave persone educate), alle superiori era bulleggiato e sempre apostrofato con le frasi sopra riportate, stanco di prenderle e subire pensa alle arti marziali, ma mio cugino (il padre) glielo nega (non andava bene a scuola), il mio cuginetto allora compra un sacco da boxe, si allena in cantina, usa i pesi del padre (un bilanciere e manubri), quindi fà pochi esercizi classici con i pesi (panca, sollevamenti, curl, trazioni ecc.) e mena il sacco, niente tecnica, niente calci, solo pugni e rabbia.
dopo un periodo di allenamento nota che quando reagisce comincia a buttare giù a mazzate gente di ogni razza, anche più grossi di lui (lui è circa 1m80cm corporatura normale), riprende fiducia e finiscono i bulleggiamenti.
i suoi amici lo ritengono un tipo tosto.
questa sua storia mi ha colpito e ispirato anche. :)
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Joe Frazier ha iniziato così :) Voglia di riscatto ed un sacco
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mi viene in mente spesso il mio cuginetto e penso che devo ricercare la sostanza più della tecnica.
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per seguire
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Joe Frazier ha iniziato così :) Voglia di riscatto ed un sacco
Anche Tommy Hearns. ;)
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anche io iniziai così, un sacco a appeso in garage e giù legnate
ancora ho i segni sulle nocche :nono:
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Complimenti al cuginetto.
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Anche il manga Hajime no Ippo comincia così, ma Hippo non mena mai nessuno per strada.
Comunque, a parte la battuta artistica senza valor proprio, complimenti a tuo cugino per le mani pesanti ed il gran cuore che ha dimostrato. :)
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Questo topic mi fa venire in mente quando da bambino non avevo i soldi e quindi:
1. In camera: palline di stagnola attaccate al soffitto con il nastro adesivo e filo da cucire di diversa lunghezza che colpivo con calci e pugni cercando di passare in mezzo schivando le palline già colpite
2. sempre in camera: pallina da tennis (trovata in cortile) attaccata da entrambi i lati con elastico bianco (quello delle mutante usato in sartoria). Sulla pallina elastico attaccato con chiodini e sul soffitto e pavimento sempre nastro adesivo (un bel pò). Una specie di punching ball. Inutile dire cosa succedeva nella stanza quando si staccava il nastro.
3. sempre in camera: sbarra per trazioni attaccata alla porta e zaino invicta, che hai tempi aveva una parte rigida più imbottita, con dentro prima i libri poi sostituiti da due manubri da 12 Kg e intorno carta di giornale per bloccarli. Lo zaino veniva appeso alla sbarra con le bretelle e stretto e fungeva da sacco (più o meno). Ogni tanto quando il giornale si spostava a causa dei colpi prendevo direttamente il manubrio...
4. in corridoio: elastico per mutande lungo per tutto il corridoio ad altezza petto per fare avanti e indietro passando sotto l'elastico da un lato all'altro per "allenare" le schivate
5. Divano del salotto quando diventato vecchio è stato opportunamente devastato a tibiate
6. Primo sacco tutto mio :)
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Questo topic mi fa venire in mente quando da bambino non avevo i soldi e quindi:
1. In camera: palline di stagnola attaccate al soffitto con il nastro adesivo e filo da cucire di diversa lunghezza che colpivo con calci e pugni cercando di passare in mezzo schivando le palline già colpite
2. sempre in camera: pallina da tennis (trovata in cortile) attaccata da entrambi i lati con elastico bianco (quello delle mutante usato in sartoria). Sulla pallina elastico attaccato con chiodini e sul soffitto e pavimento sempre nastro adesivo (un bel pò). Una specie di punching ball. Inutile dire cosa succedeva nella stanza quando si staccava il nastro.
3. sempre in camera: sbarra per trazioni attaccata alla porta e zaino invicta, che hai tempi aveva una parte rigida più imbottita, con dentro prima i libri poi sostituiti da due manubri da 12 Kg e intorno carta di giornale per bloccarli. Lo zaino veniva appeso alla sbarra con le bretelle e stretto e fungeva da sacco (più o meno). Ogni tanto quando il giornale si spostava a causa dei colpi prendevo direttamente il manubrio...
4. in corridoio: elastico per mutande lungo per tutto il corridoio ad altezza petto per fare avanti e indietro passando sotto l'elastico da un lato all'altro per "allenare" le schivate
5. Divano del salotto quando diventato vecchio è stato opportunamente devastato a tibiate
6. Primo sacco tutto mio :)
Sicuro che non avevi un Hangar al posto della camera?
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12 mq. Senza lampadario. Un punto luce sul muro.
Praticamente quando entrava il cane dovevo uscire io... :)
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12 mq. Senza lampadario. Un punto luce sul muro.
Praticamente quando entrava il cane dovevo uscire io... :)
Come dicono i Cinesi: impara a combattere dove si accovaccia il bue. :thsit: