Ar.Ma.
Martial Miscellaneous => Jeet Kune Do => Topic started by: Bingo Bongo on February 06, 2012, 23:51:42 pm
-
Premesso che considero il Wx un buon sistema di combattimento in settori e contesti specifici vorrei dire 2 parole:
1 parola:
Facendo riferimento al video (MT vs WC), le cui polemiche che ho letto sul FAM a parte essere divertenti mi interessano poco, credo che oltre la MT le cui proprietà come disciplina preparatoria a combattimenti non collaborativi è nota (peraltro se si finisce a terra clinch, flessioni, addominali e pure il salto con la corda torna più utile che non aver fatto niente) una boccata di ossigeno va proprio al JKD.
Ricordo già 25 anni fa le critiche provenienti da diversi ambienti di Wx che additavano Bruce Lee come uno scarso praticante di Wing Chun costretto per questo a cercare in altri stili quello che in realtà se avesse praticato WC fino in fondo avrebbe trovato nativamente.
Bruce Lee invece rifiutava di legarsi a uno "stile" perché vedeva nella "specializzazione", caratteristica necessaria di tutti gli stili, una limitazione di "se stesso" nella ricerca di soluzioni a problemi di combattimento. Il JKD come rifiuto della "specializzazione" di uno "stile". Grande rivoluzione nel panorama delle arti marziali.
2 parola:
Non so in quale post ho letto una cosa che mi era piaciuta molto: uno specchio con la scritta JKD dove gli allievi passando e specchiandosi potevano interpretarne il significato con "il JKD sei tu".
Del video che tutti stiamo discutendo ho letto che non si vede né MT (io vedo comunque più MT che WC) né WC e che adirittura alla fine ha quasi vinto Xjej perché ha insegnato 2 cose di lotta a Mad.
Bene, io credo che Mad sia stato un buon interprete della filosofia del JKD. L'assenza dello stile nello stile? Allora ha vinto chi ha fatto il miglior JKD. Mad forse non ha fatto la miglior MT e la miglior lotta a terra, ma per me ha fatto un ottimo JKD (nella filosofia di questa disciplina) laddove invece ci sarebbe aspettati, per estrazione marziale, il miglior interprete fosse il praticante di WC (forse è per questo che i WC arrivano da Nicola convinti di essere avantaggiati e poi se ne vanno).
Si è parlato di MT, di WC di lotta a terra e poi alla fine di "nessun stile". Spero quindi che questa versione "trasversale" della faccenda vi piaccia. Anche perché dall'ultimo topic aperto da Nicola sul futuro del JKD mi si stava un pò intristendo :)
Naturalmente non lo scrivo solo per rivitalizzare la sezione...
-
Per me jkd lo si é.
-
Negli anni, il problema principale del jkd non è mai cambiato:
è il problema del cos'è o cosa non è.
Qualsiasi discussione sul jkd finisce nella solita diatriba su cosa sia o cosa non sia.
E dentro esprimono opinione tutti, poiché praticamente tutti hanno una opinione in merito: chi ha visto i suoi film e basta, chi ha letto i suoi libri, chi conosce storie su bruce raccontate dal proprio insegnante, chi ha fatto seminari con suoi allievi, chi si è documentato storicamente e si è imbattuto in lui, chi ha guardato un documentario alle 3 di notte, etc.
Tutti si sentono legittimati a dire cosa secondo loro è il jkd, come dovrebbe essere, cosa voleva dire Lee con certe parole. Si sono creati filoni di pensiero, ma ci sono anche tantissime mosche bianche. Insomma un grande mercato orientale che racconta, pratica, discute, pensa, consiglia, prende in giro, etc. una cosa sola: il jkd.
Tornando a bomba sulla domanda: se dovessi rispondere, direi che il jkd si pratica. Mentre dall'insieme di regole, leggi e principi che lo compongono si può estrapolare una serie di modelli di pensiero. E quindi, da questo punto di vista, si può dire che si può condividere quell'approccio, quel pensiero, oppure no.
Sul resto delle considerazioni si ricade nelle solite affermazioni, sentite e risentite negli anni.
Alle quali rispondo sempre nel solito modo.
Il jkd è un'arte marziale che ha principi, strategie, colpi e azioni proprie (che non significa che siano esclusive del jkd).
Il concetto di adattabilità non è un concetto specifico, ma si applica a molteplici azioni della vita. Il che non significa che tutte le azioni che comportino adattabilità vadano classificate come jkd.
Altrimenti si parla di aria fritta.
-
Faccio parte di quelli che hanno partecipato a un paio di stage interdisciplinari dove si faceva JKD (non faccio quindi testo dal punto di vista tecnico), ma già da prima di allora dicevo la mia sul JKD perché negli anni un praticante, se si informa, prima o poi deve fare i "conti" col JKD.
Tutto sommato credo che sia un bene che anche chi non mastica di AM se gli si chiede qualcosa (oggi) sulle AM parla di Karate, Judo e JKD. Come un mio collega che sentondomi parlare si avvicinò e disse: "ah si la conosco, l'AM di Bruce Lee, la forma non forma...". Fine di quello che sapeva di JDK e AM in genere.
Mi chiedo però se proprio questo modo di vedere il JKD non sia un beneficio per il JKD stesso.
Anche dal punto di vista tecnico (da ignorante) sono sicuro che ci siano delle linee guida, ma ho l'idea (o mi piace avere) che l' "integrazione" di nuove tecniche siano una caratteristica del JKD e non un carenza tecnica.
Quindi mi chiedo se integrata la lotta a terra nel JKD posso comunque continuare a parlare di JKD come se la lotta a terra fosse integrata in modo naturale in un sistema che prevede appunto l'integrazione.
Voglio dire il JKD per chi lo pratica è o non è l'opposto di un sistema rigido di apprendimento tipico di alcune AM e che, dell'idea che ne ho io, Bruce Lee rifiutava? Magari mi sbaglio, ma mi sembra che Bruce Lee abbia creato il JKD a sua immagine e somiglianza. Adatto a lui e quindi proprio per questo se ne "consiglia" l'apprendimento pensando ad adattarlo a noi in modo personale.
-
Mi chiedo però se proprio questo modo di vedere il JKD non sia un beneficio per il JKD stesso.
Fino ad ora è stato in minima parte un beneficio, in massima parte un fattore limitate che ha solo creato e alimentato la già grossa confusione in merito.
Anche dal punto di vista tecnico (da ignorante) sono sicuro che ci siano delle linee guida, ma ho l'idea (o mi piace avere) che l' "integrazione" di nuove tecniche siano una caratteristica del JKD e non un carenza tecnica.
ti ho grassettato, senza alcuna vena polemica di sorta, sia chiaro, quello che è, che per tanti è.
L'integrazione di tecniche non è una caratteristica del jkd: non lo è ora, ma non lo è stato nemmeno all'atto dello sviluppo di quest'arte. E questa seconda affermazione è la più difficile da far comprendere.
Perché lo è? Perché chi non ha toccato con mano cosa è nella realtà il jkd, non ha altro strumento che le parole di Lee che sono giunte a noi.
Tali parole, aldilà della tendenza generale delle persone di estrapolare pezzi di discorsi per giustificare un proprio percorso (che magari ha nulla a che vedere con quello di Lee), sono quello che sono, vale a dire frasi spesso non specifiche sulla pratica dell'arte, frasi-aforisma, pensieri simil-filosofanti, e molte frasi provocatorie.
Quindi mi chiedo se integrata la lotta a terra nel JKD posso comunque continuare a parlare di JKD come se la lotta a terra fosse integrata in modo naturale in un sistema che prevede appunto l'integrazione.
La risposta a questa domanda è no.
A ted wong qualche anno fa chiesero la stessa cosa, proprio sulla lotta.
Lui rispose più o meno così: la lotta non è prevista nel jkd, il jkd è un'arte percussoria che lavora a lunga e media distanza. Se però mi chiedete se sia giusto studiare lotta? Vi dico sicuramente di sì, è un'ottima cosa, perché permette di conoscere un campo di combattimento che non è oggetto di studio nel jkd.
Ci sono arti che incarnano i principi generali da cui sono generate le tecniche di stirking del jkd? eccome. Nella lotta libera se ne riconoscono un sacco, per esempio. LA domanda successiva allora è la tua: ma se le imparo e le metto dentro al contenitore jkd, è ancora jkd? No, perché chi insegna jkd, per poter dire di farlo, deve attenersi a insegnare ciò che il jkd era all'atto della morte di Lee, per rispetto e coerenza.
Voglio fare lotta? Nessuno me lo vieta, anzi è un'ottima cosa per far crescere l'esperienza marziale. Ma se domani mi metto a insegnare una tecnica di lotta, non ho diritto di chiamarla jkd.
Voglio dire il JKD per chi lo pratica è o non è l'opposto di un sistema rigido di apprendimento tipico di alcune AM e che, dell'idea che ne ho io, Bruce Lee rifiutava?
Ni. Anche qui, chi non contestualizza le affermazioni di Lee, va in direzioni che alla fine c'entrano nulla con gli intendimenti iniziali. Questo è il principio di adattabilità, che è contrario alla rigidità. Ma adattabilità non vuol dire saper fare tutto, ma saper adattare ciò che si conosce a tutto.
Faccio sempre l'esempio dell'atletica per far capire che intendeva Lee.
Guardo una finale di 110 ostacoli alle olimpiadi. GLi ostacolisti in finale hanno una tecnica più o meno perfetta tutti. Corrono tutti tecnicamente in modo impeccabile e impeccabilmente scavalcano l'ostacolo. Ma ognuno di loro è riconoscibile dagli altri nel modo di correre e passare l'ostacolo. Ognuno di loro ha un suo modo di interpretare la stessa gara, e ha uno stile differente, ma nessuno si sognerebbe mai di dire che questi 8 finalisti fanno discipline diverse, perché fanno inequivocabilmente tutti gli ostacolisti, e lo stanno dimostrando.
Magari mi sbaglio, ma mi sembra che Bruce Lee abbia creato il JKD a sua immagine e somiglianza.
No. L'unica cosa che effettivamente Lee ha dovuto fare è il pensare a quale poteva essere il modo di combattere più efficace in un confronto reale soprattutto per uno svantaggiato come lui dal punto di vista della componente che fala differenza in uno scontro: la stazza e il peso. L'unica alternativa che aveva era di incentrare il suo metodo sul colpire e non farsi colpire.
Adatto a lui e quindi proprio per questo se ne "consiglia" l'apprendimento pensando ad adattarlo a noi in modo personale.
Che significa in modo personale? che se mi torna bene passare sotto all'ostacolo invece di saltarlo, sia giusto farlo?
Il senso è differente. Esempio: se io ho grossa dimestichezza coi calci, è giusto che io li utilizzi perché è un mio punto di forza, anche se il jkd considera i calci come di supporto alle tecniche di pugno, in quanto sbilanciano, si integrano con più di fficoltà in combinazioni veloci, danno maggiori rischi per strada visto che si è su 1 gamba sola, etc. Ma se sono molto bravo....li uso.
-
Ultimissima cosa che avevo dimenticato, ma molto importante.
I principi generali su cui si fonda il jkd li posso applicare per valutare ed eventualmente scegliere di imparare una tecnica che non appartiene al jkd? Eccome.
Una tecnica di lotta, premesso che io debba avere una conoscenza perlomeno sufficiente di lotta per giudicare (o qualcuno che conosce la lotta e può farlo per me), può esser coerente con il principio di tecnica adattabile, diretta, efficace, di non particolare difficoltà di esecuzione, etc.
Questo lascito di Lee può far parte della nostra forma mentis nell'approccio alle cose (che poi di fatto è sintetizzabile con una visione pragmatica), ma non è corretto affibbiare a tutto il nome jkd.
-
Nicola tu parli del jkd original?
Giusto?
Cosa ne pensi invece di chi come Inosanto e i suoi allievi che portano avanti il concepts mettono un pò di tutto dentro?
Vuoi dire che quello non é più jkd?
-
Nicola tu parli del jkd original?
Non vorrei far la figura di qualche invasato che ripete certe frasi a pappardella, ma io parlo del jkd punto, perché per me non c'è altro. Ma se ti serve la definizione per inquadrare la cosa, diciamo che parlo di quel che alcuni hanno chiamato col nome "original".
Cosa ne pensi invece di chi come Inosanto e i suoi allievi che portano avanti il concepts mettono un pò di tutto dentro?
Bhe, credo che sia chiaro dai miei messaggi precedenti che ne penso. ;)
Vuoi dire che quello non é più jkd?
Mai considerato tale. E non lo faccio con sforzo, è solo una conseguenza naturale dei ragionamenti che ho scritto prima.
-
Ok il tuo pensiero adesso ma anche prima era più che chiaro.
Volevo sapere in generale di cosa pensi di quelli che hanno seguito la strada intrapresa da Inosanto e i suoi allievi.
-
Ok il tuo pensiero adesso ma anche prima era più che chiaro.
Volevo sapere in generale di cosa pensi di quelli che hanno seguito la strada intrapresa da Inosanto e i suoi allievi.
In mezza frase? Che non fanno jkd.
E la strada che hanno seguito non è quella tracciata da Lee.
-
Allora sarebbe meglio chiamarli con un altro nome e dire che derivano come base dal jkd.
Almeno penso che così sia meglio.
Scusa se ti rompo ma sei l'unico dell'original con cui ho l'onore di parlare.
-
Allora sarebbe meglio chiamarli con un altro nome e dire che derivano come base dal jkd.
Ma infatti alcuni di loro lo fanno.
ORA.
(ora che non hanno più bisogno di utilizzare il nome jkd perché si son creati una nicchia di mercato e un certo grado di visibilità).
Scusa se ti rompo ma sei l'unico dell'original con cui ho l'onore di parlare.
Figurati. ;)
-
Ok il tuo pensiero adesso ma anche prima era più che chiaro.
Volevo sapere in generale di cosa pensi di quelli che hanno seguito la strada intrapresa da Inosanto e i suoi allievi.
In mezza frase? Che non fanno jkd.
E la strada che hanno seguito non è quella tracciata da Lee.
concordo con te Nicola. Io iniziai 20 anni fa con M.Faraone e poi J.Almeira per poi passare all'Original (con questo termine intendo specificare solo la fase degli studi di Bruce e non distinguere due stili). Da quando intrapresi lo studio dell'original mi sono reso conto cosa vuol dire fare jkd; è completamente un discorso diverso da ogni punto di vista, tutto il resto è solo un insieme di arti che nulla hanno a che fare col jkd.
Il problema oggi sono le migliaia di opinioni, di istruttori, di pensiri diversi che troviamo in giro e che stanno facendo regredire sempre più il jkd. Leggo spesso di persone soprattutto su un forum specifico, che sparlano di tutti asserendo di essere gli unici conoscitori dei quest'arte, convinti di sapere tutto e che tutto ciò che si vede in giro è nulla in confronto alle loro conoscenze. Non faccio nessun commento su questi poveri, inutili ragazzini illusi (a 20 anni già credono di conoscere tutto) ma dico che questi atteggiamenti ci rendono sempre più divisi e ciò non produce alcun risultato soprattutto per la diffusione del vero jkd.
Siate umili, studiate, ricercate, leggete, allenatevi e soprattutto confrontatevi per crescere perchè da soli non ci riuscirete mai principalmente in quest'arte sconosciuta al 98% delle persone
-
La palestra dove c'è (c'era?) scritto JKD sullo specchio l'avevo citata perchè mi sembrava riassumesse quello che penso sia il jkd.
Ora questa disciplina non mi entusiasma più come un tempo, ne trattengo i principi ma ho bisogno di aria nuova (capisco la perplessità di questa affermazione contradittoria, ma tant'è...).
Mi piace l'idea di "ogni giorno qualcosa in meno..." fino all'essenziale, un sistema il più possibile completo dove quello che funziona viene tramandato, il resto o perfezionato o eliminato.
Vi seguo con interesse :)
P.S.
il jkd, è solo un nome...
-
Faccio parte di quelli che hanno partecipato a un paio di stage interdisciplinari dove si faceva JKD (non faccio quindi testo dal punto di vista tecnico), ma già da prima di allora dicevo la mia sul JKD perché negli anni un praticante, se si informa, prima o poi deve fare i "conti" col JKD.
Tutto sommato credo che sia un bene che anche chi non mastica di AM se gli si chiede qualcosa (oggi) sulle AM parla di Karate, Judo e JKD. Come un mio collega che sentondomi parlare si avvicinò e disse: "ah si la conosco, l'AM di Bruce Lee, la forma non forma...". Fine di quello che sapeva di JDK e AM in genere.
Mi chiedo però se proprio questo modo di vedere il JKD non sia un beneficio per il JKD stesso.
Anche dal punto di vista tecnico (da ignorante) sono sicuro che ci siano delle linee guida, ma ho l'idea (o mi piace avere) che l' "integrazione" di nuove tecniche siano una caratteristica del JKD e non un carenza tecnica.
Quindi mi chiedo se integrata la lotta a terra nel JKD posso comunque continuare a parlare di JKD come se la lotta a terra fosse integrata in modo naturale in un sistema che prevede appunto l'integrazione.
Voglio dire il JKD per chi lo pratica è o non è l'opposto di un sistema rigido di apprendimento tipico di alcune AM e che, dell'idea che ne ho io, Bruce Lee rifiutava? Magari mi sbaglio, ma mi sembra che Bruce Lee abbia creato il JKD a sua immagine e somiglianza. Adatto a lui e quindi proprio per questo se ne "consiglia" l'apprendimento pensando ad adattarlo a noi in modo personale.
Quoto al 100%
-
Vi seguo con interesse :)
bah, sulla questione non è che io abbia da dire tanto di più di quel che ho già detto.
Alla fin fine quello che facciamo noi in palestra risulta ai più abbastanza noioso.
-
P.S.
il jkd, è solo un nome...
Non e' quello che dice lui stesso alla fine de "Il Tao del JKD"?
Io ho letto qualche "suo" libro, e l'idea che mi son fatto e' proprio quella che lui ribadisce con quelle parole. Vale a dire di un sistema di approccio all'arte marziale, piu' che di un'arte codificata.
Da quel che ho letto qualcosa di codificato c'e': l'impostazione della guardia, i passi, il pugno verticale...Poche cose, ma la peculiarita' del suo sistema mi e' parsa proprio quella: poche tecniche particolari, molta flessibilita' verso tecniche di altri stili. Mi ha dato l'idea che il suo pensiero fosse, ad esempio: se devi tirare una ginocchiata, non chiederti se il tuo stile la prevede o no, tirala!
Questa l'idea che mi son fatto dalle mie letture...per questo fatico a capire come si possa "insegnare" JKD se si tratta piu' che altro di un atteggiamento mentale. Dove sbaglio?
-
tutto quello che si deve sapere e apprendere del jkd viene riportato sui libri di Bruce compreso la teoria quindi i principi che sono l'essenza del jkd. Poichè nessuno di noi è Bruce occorre apprendere anche il jun fan quindi quella parte degli studi che intraprese nel momento in cui modificò il wing chun, senza questi fondamentali non è possibile imparare nulla. Quindi occorre fare esercizi per i riflessi, per la velocità, per la reazione, per imparare ad intercettare, per il footwork etc etc a questo si procede poi ad applicarne i principi. (ci sarebbe molto da dire ancora ma mi limito a questa sintesi per far comprendere che non è solo teoria il jkd, come non è solo ripetere all'infinito un jab o un cross o un calcio come sostiene qualcuno)
-
Questa l'idea che mi son fatto dalle mie letture...per questo fatico a capire come si possa "insegnare" JKD se si tratta piu' che altro di un atteggiamento mentale. Dove sbaglio?
Probabilmente nel pensare che sia più che altro un atteggiamento mentale. Se fosse veramente solo questo, perché sbattersi tanti anni a studiare centinaia di libri, provare e riprovare ore e ore al giorno tecniche con amici, allievi e sparring partners, disegnare schizzi, appuntarsi note, etc. E perché creare un sistema di combattimento. Bastava Lee portasse in giro e facesse conoscere il suo pensiero, applicabile tra l'altro a parecchio della vita, non solo alle arti marziali, e finita lì.
Lo ricorderebbero come un attore pensatore, che ha dispensato consigli utili a un po' di gente.
Il problema è sempre il solito, come dicevo prima. Pensare di conoscere il jkd dalla lettura del "tao" o dei 4 fighting methods.
-
Mi par di capire che david carruthers fa jkd, erik paulson col suo approccio lottatorio no.
-
Mi par di capire che david carruthers fa jkd, erik paulson col suo approccio lottatorio no.
(il nome di carruthers è tommy)
Per il resto diciamo che tra i due c'è una certa differenza, anche se per essere onesti non nutro alcun interesse né per l'uno né per l'altro.
-
Ma tu a che federazione appartieni?
-
carruthers è quello che quando tira i pugni,batte i piedi per terra tipo i wrestler della WWE?
-
Ma tu a che federazione appartieni?
Visto da quanto tempo ci conosciamo mediaticamente, pensavo lo sapessi. Sto qui dentro: www.twjkd.it (http://www.twjkd.it)
carruthers è quello che quando tira i pugni,batte i piedi per terra tipo i wrestler della WWE?
Sì. XD
-
E figurati se di tale federazione ci fosse qualcuno a foggia...
-
Noto con piacere che c'e' un "allenatore" a Tezze sul Brenta, tale Stefano Rozzanigo...ma cosa significa "allenatore"?
-
Noto con piacere che c'e' un "allenatore" a Tezze sul Brenta, tale Stefano Rozzanigo...ma cosa significa "allenatore"?
Sono qualifiche che credo derivino dalla federazione entro cui siamo, lo CSEN, e presuppongono esami diversi e percorsi formativi diversi.
Diciamo che dal basso verso l'alto c'è:
- aspirante istruttore
- allenatore
- istruttore
- maestro
Come al solito sono qualifiche che non attestano inderogabilmente una condizione, per cui il vecchio consiglio della nonna è di andare e vedere di persona.
Stefano lo conosco personalmente, è un ragazzo in gamba e tecnicamente si muove bene.
-
stò rileggendo ancora una volta "il tao del dragone", io non ho mai praticato jkd, ma devo dire che la filosofia di bruce mi ha aiutato, anche in momenti difficili, con una efficacia che le parabole zen e gli psicologi se la sognano, io sono grato a bruce per quello che mi ha indirettamente insegnato, come uomo lo considero straordinario, migliore del bruce marzialista sebbene lo consideri eccelso anche in questo settore.
io credo che jkd si possa essere, almeno è quello che stò cercando di fare da non praticante di jkd, naturalmente essere jkd e praticare jkd le considero due cose differenti.
-
Bah, sarà...ma io ormai son anni che sento questa storia del jkd che si deve vivere, respirare, che anche se mi lavo i denti lo posso fare facendo jkd.
Abbiate pazienza ma sti discorsi mi fan sorridere.
Se uno vuol cercare un lato filosofico/spirituale/intimistico, lo può trovare in tantissimi sport, semplicemente perché la pratica sportiva, soprattutto di qualcosa che ci piace e ci affascina, costringe le persone a riflettere.
In modi anche completamente differenti tra loro (riflettere durante una sky-race non è la stessa cosa che farlo durante una sessione di lotta), ci mancherebbe, ma comporta comunque l'esercizio cerebrale a diversi livelli.
Chi poi nel prosieguo della pratica riesce a penetrarne il livello più superficiale (prettamente prestazionale), può riuscire ad avere "qualcosa in più " da quella pratica, che è ciò che si può percepire in certi atleti, certi ex atleti, certi allenatori.
Correre i 100 metri, così come scalare una parete o nuotare per 5 chilometri o fare sparring, posseggono caratteristiche e principi, per essere compiuti al meglio, che si applicano anche a gesti quotidiani, e sono estendibili a parecchie situazioni della vita.
Per queste (ed altre) ragioni la pratica sportiva può essere considerata "terapeutica" anche per la mente, e può aiutare un soggetto a migliorare il proprio approccio alla vita, ma ciò non significa che sparando un cazzotto o segnando un canestro da 3 punti si faccia filosofia.
Bruce Lee stesso è sempre stato una persona che dietro a un certo modo di esprimere un concetto era sostanzialmente un pragmatico, per cui IMHO va bene vedere poter cogliere aspetti del jkd utili anche in altro, ma il jkd è prettamente fatto di spostamenti, pugni e calci, e preparazione atletica. Il tutto fatto usando bene la scatola cranica, ci mancherebbe.
-
Assolutamente non sono d'accordo, il jkd è prima di tutto teoria, principi e concetti che vanno sviluppati di pari passo alla pratica e Bruce lo dice a voce alta in tutti i suoi libri. La parte finale degli studi di Bruce, quindi il jkd, è principi. Bruce dice che se fai solo tecniche sarai una parte del cerchio, se fai solo teoria sarai solo un buon teorico, il tutto si sviluppa in sincronia. Anche Inosanto nei suoi seminari ripete che lui non mostra il jkd bensì i concetti (da qui il nome concept). Se non comprendi prima di tutto teoricamente cosa vuol dire timing, cadenza, wu wei, e i suoi vari aneddoti sul dito che punta la luna o ancora il racconto di quando lui si allontana da yip man per andare a meditare in una barca; ed ancora dice: il Jeet Kune Do aborrisce la parzializzazione o la localizzazione. E' la totalità che può fronteggiare tutte le situazioni.
Il Jeet Kune Do esiste dove tu non vedi me e io non vedo te, dove yin e yang non si sono ancora differenziati.
Fa che i tuoi strumenti vedano. Tutti i movimenti provengano dal vuoto, e "mente" è il nome che si dà a questo aspetto dinamico del vuoto. Esso è diretto, senza motivazioni egocentristiche. Il vuoto è sincerità, genuinità e immediatezza, sicché nulla può inserirsi fra l'Io e i suoi movimenti.
Assumi la purezza originaria. Se vuoi svolgere le tue attività in modo ottimale, rimuovi tutti gli ostacoli psichici.
Devi essere disteso ma pronto, devi non pensare però senza sognare (senza distrarti). Non essere rigidi ma elastici (flessibili) significa essere totalmente e pienamente vivi e attenti, pronti ad affrontare qualunque situazione. Sijo Bruce era solito dire che non erano le tecniche la cosa principale ma i concetti e le teorie di un’arte. Poi ancora dice: non bloccarti nella tecnica, non pensare al pugno o al calcio che vuoi sferrare; se ti sarai allenato con impegno e assiduità, essi verranno da se e coglieranno il tuo nemico impreparato. Questi sono alcuni dei principi, della teoria di Bruce e se queste non servono allora del jkd non si è compreso NULLA. (poi ognuno la pensa come vuole tanto tutti fanno jkd). Purtroppo il problema oggi è proprio questo, molti non leggono ciò che Bruce dice chiaramente nei suoi libri ma interpretano a modo loro ed è per questo che ci sono migliaia di pensieri diversi, ognuno agisce come crede tanto tutto è jkd. Molto spesso oggi il concetto che erroneamente passa è quello che ognuno è libero di inventarsi un'arte marziale con la scusa di praticare il Jeet Kune do. SBAGLIATO! Queste persone non hanno capito niente e sono le stesse persone che aprono scuole di Jeet Kune Do senza nessuna sostanza, senza nessuna esperienza, senza programmi o basi.
Io ti dico di più, sviluppa i principi rendendoli applicabili nelle tecniche ed allora comprenderai cosa voleva dire Bruce quando scriveva che non voleva avere più scuole dove insegnare proprio perchè non voleva rendere tutti uguali bensì ognuno doveva sviluppare se stesso
-
il jkd è prima di tutto teoria, principi e concetti che vanno sviluppati di pari passo alla pratica e Bruce lo dice a voce alta in tutti i suoi libri.
E quindi, come sviluppo la teoria, principi e concetti nel jkd? Fammi un esempio.
La parte finale degli studi di Bruce, quindi il jkd, è principi.
Nel '73 quando è morto non stava scrivendo principi, stava perfezionando il diretto avanzato.
Il Jeet Kune Do esiste dove tu non vedi me e io non vedo te, dove yin e yang non si sono ancora differenziati.
Fa che i tuoi strumenti vedano. Tutti i movimenti provengano dal vuoto, e "mente" è il nome che si dà a questo aspetto dinamico del vuoto. Esso è diretto, senza motivazioni egocentristiche. Il vuoto è sincerità, genuinità e immediatezza, sicché nulla può inserirsi fra l'Io e i suoi movimenti.
Assumi la purezza originaria. Se vuoi svolgere le tue attività in modo ottimale, rimuovi tutti gli ostacoli psichici.
Devi essere disteso ma pronto, devi non pensare però senza sognare (senza distrarti). Non essere rigidi ma elastici (flessibili) significa essere totalmente e pienamente vivi e attenti, pronti ad affrontare qualunque situazione. Sijo Bruce era solito dire che non erano le tecniche la cosa principale ma i concetti e le teorie di un’arte. Poi ancora dice: non bloccarti nella tecnica, non pensare al pugno o al calcio che vuoi sferrare; se ti sarai allenato con impegno e assiduità, essi verranno da se e coglieranno il tuo nemico impreparato. Questi sono alcuni dei principi, della teoria di Bruce e se queste non servono allora del jkd non si è compreso NULLA.
Chi avrebbe detto che tutto quel che hai elencato non serve?
E, oltre a ciò, faccio notare una cosa che pensavo fosse banale ma evidentemente non lo è: tutto l'elenco di cose che ti ho appena quotato, tolte le parole "calci" e "pugni", è perfettamente applicabile all'arrampicata (che pratico), alle varie discipline dell'atletica leggera (che ho praticato), al tennis (che ho praticato) e, per estensione analogica, suppongo anche ad altri sport. Magari qualcuno che nonf a jkd ci può illuminare a riguardo.
(poi ognuno la pensa come vuole tanto tutti fanno jkd). Purtroppo il problema oggi è proprio questo, molti non leggono ciò che Bruce dice chiaramente nei suoi libri ma interpretano a modo loro ed è per questo che ci sono migliaia di pensieri diversi, ognuno agisce come crede tanto tutto è jkd. Molto spesso oggi il concetto che erroneamente passa è quello che ognuno è libero di inventarsi un'arte marziale con la scusa di praticare il Jeet Kune do. SBAGLIATO! Queste persone non hanno capito niente e sono le stesse persone che aprono scuole di Jeet Kune Do senza nessuna sostanza, senza nessuna esperienza, senza programmi o basi.
Io ti dico di più, sviluppa i principi rendendoli applicabili nelle tecniche ed allora comprenderai cosa voleva dire Bruce quando scriveva che non voleva avere più scuole dove insegnare proprio perchè non voleva rendere tutti uguali bensì ognuno doveva sviluppare se stesso
Ma queste considerazioni qui che c'entrano coi discorsi dei post precedenti, scusa? ???
-
il jkd è prima di tutto teoria, principi e concetti che vanno sviluppati di pari passo alla pratica e Bruce lo dice a voce alta in tutti i suoi libri.
E quindi, come sviluppo la teoria, principi e concetti nel jkd? Fammi un esempio.
innanzitutto voglio precisare che il mio post non è una critica nei tuoi confronti Nicola, io penso che ognuno di noi ha le sue opinioni che possono essere condivise o no, ma in maniera sempre educata e costruttiva e questo ci permette di crescere; detto questo posso dirti che tutti anche i centometristi studiano la teoria da applicare alla pratica, nessuna disciplina o nessun buon maestro ti fa iniziare la pratica senza prima averti dato nozioni teoriche e quindi principi specifici di quell'arte, anche nel calcio devi apprendere le tattiche prima sulla lavagna e poi sul campo. Nel jkd ad esempio una delle prime lezioni è quella dell'apprendimento del push shuffle, se non spieghi come metterti in guardia, come poggiare il piede in terra, come avere la postura prima ancora di applicare il colpo, non serve a nulla e questa è una parte della teoria che non può prescindere dalla pratica. Poi si può andare nei principi e nei concetti del jkd, ad esempio la velocità di reazione, cos'è, come si sviluppa, come si migliora etc etc., o ancora parlare della libertà della mente e del fatto che non dobbiamo essere schiavi dei nostri pensieri, delle tecniche apprese ma lasciare che il corpo agisca in maniera istintiva, senza meccaniche e senza forme precostituite.
La parte finale degli studi di Bruce, quindi il jkd, è principi.
Nel '73 quando è morto non stava scrivendo principi, stava perfezionando il diretto avanzato.
quando è morto aveva lasciato il jun fan già da molto tempo ed aveva iniziato il jkd cioè quella parte di studi che modificò dopo aver visto e studiato la scherma e la boxe e che si basava soprattutto sui principi (Inosanto lo dice chiaramente, non insegno il jkd perchè lo stesso è fatto di principi e concetti), infatti l'ultima parte della sua vita e quindi del suo modo di combattere era praticamente una boxe con scherma ma molto diversa dalle stesse discipline, non esistevano più tutti quei drills dei trapping, lui schermava, un colpo e basta, infatti tolse anche gli intrappolamenti delle mani perchè diceva che si perdeva tempo bloccando un colpo ma era meglio intercettare ed entrare immediatamente.
Il Jeet Kune Do esiste dove tu non vedi me e io non vedo te, dove yin e yang non si sono ancora differenziati.
Fa che i tuoi strumenti vedano. Tutti i movimenti provengano dal vuoto, e "mente" è il nome che si dà a questo aspetto dinamico del vuoto. Esso è diretto, senza motivazioni egocentristiche. Il vuoto è sincerità, genuinità e immediatezza, sicché nulla può inserirsi fra l'Io e i suoi movimenti.
Assumi la purezza originaria. Se vuoi svolgere le tue attività in modo ottimale, rimuovi tutti gli ostacoli psichici.
Devi essere disteso ma pronto, devi non pensare però senza sognare (senza distrarti). Non essere rigidi ma elastici (flessibili) significa essere totalmente e pienamente vivi e attenti, pronti ad affrontare qualunque situazione. Sijo Bruce era solito dire che non erano le tecniche la cosa principale ma i concetti e le teorie di un’arte. Poi ancora dice: non bloccarti nella tecnica, non pensare al pugno o al calcio che vuoi sferrare; se ti sarai allenato con impegno e assiduità, essi verranno da se e coglieranno il tuo nemico impreparato. Questi sono alcuni dei principi, della teoria di Bruce e se queste non servono allora del jkd non si è compreso NULLA.
Chi avrebbe detto che tutto quel che hai elencato non serve?
E, oltre a ciò, faccio notare una cosa che pensavo fosse banale ma evidentemente non lo è: tutto l'elenco di cose che ti ho appena quotato, tolte le parole "calci" e "pugni", è perfettamente applicabile all'arrampicata (che pratico), alle varie discipline dell'atletica leggera (che ho praticato), al tennis (che ho praticato) e, per estensione analogica, suppongo anche ad altri sport. Magari qualcuno che nonf a jkd ci può illuminare a riguardo.
infatti i suoi studi non riguardano solo il jkd, ma quei principi sono applicabili ad ogni sport ed è per questo che era un genio
(poi ognuno la pensa come vuole tanto tutti fanno jkd). Purtroppo il problema oggi è proprio questo, molti non leggono ciò che Bruce dice chiaramente nei suoi libri ma interpretano a modo loro ed è per questo che ci sono migliaia di pensieri diversi, ognuno agisce come crede tanto tutto è jkd. Molto spesso oggi il concetto che erroneamente passa è quello che ognuno è libero di inventarsi un'arte marziale con la scusa di praticare il Jeet Kune do. SBAGLIATO! Queste persone non hanno capito niente e sono le stesse persone che aprono scuole di Jeet Kune Do senza nessuna sostanza, senza nessuna esperienza, senza programmi o basi.
Io ti dico di più, sviluppa i principi rendendoli applicabili nelle tecniche ed allora comprenderai cosa voleva dire Bruce quando scriveva che non voleva avere più scuole dove insegnare proprio perchè non voleva rendere tutti uguali bensì ognuno doveva sviluppare se stesso
Ma queste considerazioni qui che c'entrano coi discorsi dei post precedenti, scusa? ???
erano commenti personali anzi consigli per chi spesso scrive che non conosce il jkd o non comprende a cosa servano i principi, ripeto a queste persone che amano il jkd ma non lo conoscono, non pensate che il jkd sia un'arte fatta di tecniche segrete, di allenamenti particolari o tecniche complesse, tutt'atro è l'arte più semplice di tutte ed ètalmente semplice che molti si allontanano proprio perchè l'essere umano cerca sempre di complicarsi la vita.
-
@nicola
sono cosciente che tu nicola sappia "pesare" bruce meglio di me, il punto è che in momenti difficili della mia vita, in qualche modo, si è "incastrato" bruce aiutandomi a superare le difficoltà.
probabilmente le mie letture non sono state un gran chè, forse se leggevo freud era meglio, destino vuole che ci sia stato bruce. :)
-
DJ Scanner
Bruce ti apre la mente ma non ha inventato niente di nuovo, lui ha studiato filosofia occidentale ed orientale quindi le sue riflessioni non provengono da cazzate della sua mente ma da approfondimenti dei più grandi filosofi. Segui la strada che ritieni più giusta per te.
-
@nicola
sono cosciente che tu nicola sappia "pesare" bruce meglio di me, il punto è che in momenti difficili della mia vita, in qualche modo, si è "incastrato" bruce aiutandomi a superare le difficoltà.
probabilmente le mie letture non sono state un gran chè, forse se leggevo freud era meglio, destino vuole che ci sia stato bruce. :)
Tranquillo, quel che dici è perfettamente comprensibile.
il jkd è prima di tutto teoria, principi e concetti che vanno sviluppati di pari passo alla pratica e Bruce lo dice a voce alta in tutti i suoi libri.
E quindi, come sviluppo la teoria, principi e concetti nel jkd? Fammi un esempio.
innanzitutto voglio precisare che il mio post non è una critica nei tuoi confronti Nicola,
Infatti non l'ho preso come tale. ;)
detto questo posso dirti che tutti anche i centometristi studiano la teoria da applicare alla pratica, nessuna disciplina o nessun buon maestro ti fa iniziare la pratica senza prima averti dato nozioni teoriche e quindi principi specifici di quell'arte, anche nel calcio devi apprendere le tattiche prima sulla lavagna e poi sul campo. Nel jkd ad esempio una delle prime lezioni è quella dell'apprendimento del push shuffle, se non spieghi come metterti in guardia, come poggiare il piede in terra, come avere la postura prima ancora di applicare il colpo, non serve a nulla e questa è una parte della teoria che non può prescindere dalla pratica. Poi si può andare nei principi e nei concetti del jkd, ad esempio la velocità di reazione, cos'è, come si sviluppa, come si migliora etc etc., o ancora parlare della libertà della mente e del fatto che non dobbiamo essere schiavi dei nostri pensieri, delle tecniche apprese ma lasciare che il corpo agisca in maniera istintiva, senza meccaniche e senza forme precostituite.
Quindi confermi comunque che questo approccio non è patrimonio esclusivo del jkd. ;)
Ma queste considerazioni qui che c'entrano coi discorsi dei post precedenti, scusa? ???
erano commenti personali anzi consigli per chi spesso scrive che non conosce il jkd o non comprende a cosa servano i principi, ripeto a queste persone che amano il jkd ma non lo conoscono, non pensate che il jkd sia un'arte fatta di tecniche segrete, di allenamenti particolari o tecniche complesse, tutt'atro è l'arte più semplice di tutte ed ètalmente semplice che molti si allontanano proprio perchè l'essere umano cerca sempre di complicarsi la vita.
Ma anche qui, questo capita pressoché in ogni sport. C'è pieno di atleti forti ma che non diventeranno mai buoni insegnanti per il semplice fatto che si sono concentrati esclusivamente nella pratica limitandosi ad applicare ciò che veniva detto loro e basta.