Ar.Ma.
Martial Sharing => Interstile - discussioni in comune => Topic started by: Gelo - Killer Whale is back! on February 17, 2012, 23:38:08 pm
-
Il titolo poetico è creato per porre le seguenti domande:
Avete difficoltà a passare da una guardia all'altra?
Come vi comportate quando il vostro avversario preferisce la guardia opposta?
Come allenate anche la guardia del lato non forte? (come lato forte intendo dire che se io sono destro, il mio lato forte è il destro)
-
Imho vanno allenate tutte e due, magari dando più spazio a quella "classica" (intesa come quella in cui ci si sente più a proprio agio)
-
Avete difficoltà a passare da una guardia all'altra?
A dire il vero no... Spesso mi capita anzi di iniziare in una guardia e poi mi ritrovo nell'altra senza accorgermene.
Come vi comportate quando il vostro avversario preferisce la guardia opposta?
Come allenate anche la guardia del lato non forte? (come lato forte intendo dire che se io sono destro, il mio lato forte è il destro)
Non essendo io un agonista, non ho mai "scelto" una guardia, ho sempre cercato di fare tutto da entrambe.
-
Come Solvugle :thsit:
-
già si fa fatica a gestire una guardia solo rarissimi campioni riescono a gestirne due...
da mediocre praticante credo sia per me meglio allenarne solo una e gestirla in maniera onesta
-
già si fa fatica a gestire una guardia solo rarissimi campioni riescono a gestirne due...
da mediocre praticante credo sia per me meglio allenarne solo una e gestirla in maniera onesta
Da un po' sono convinto che un medio praticante riesce a far spostare la guardia avversaria (tramite finte, attacchi e quant'altro) almeno una volta per portarsi dal suo lato forte.
Che ne pensi?
-
già si fa fatica a gestire una guardia solo rarissimi campioni riescono a gestirne due...
da mediocre praticante credo sia per me meglio allenarne solo una e gestirla in maniera onesta
Da un po' sono convinto che un medio praticante riesce a far spostare la guardia avversaria (tramite finte, attacchi e quant'altro) almeno una volta per portarsi dal suo lato forte.
Che ne pensi?
che on ho capito cosa intendi
-
Provo a riformulare meglio.
Secondo te, un utente medio, può indurre un avversario che combatte in guardia opposta a venire nella sua guardia forte?
Per esempio, se due combattono uno con guardia destra ed uno con guardia sinistra. Quello con la guardia destra, ad esempio, può indurre quello in guardia sinistra a passare a quella destra?
-
:nono: :nono: :nono:
-
Il titolo poetico è creato per porre le seguenti domande:
Avete difficoltà a passare da una guardia all'altra?
Passare no,gestirla si.
Come vi comportate quando il vostro avversario preferisce la guardia opposta?
Spero ritorni in una a me favorevole
Come allenate anche la guardia del lato non forte? (come lato forte intendo dire che se io sono destro, il mio lato forte è il destro)
come l'altra,solo che se il mio diretto sinistro fa schifo (esempio veritiero) ,farò in modo d'avere una guardia che mi consenta l'utilizzo del diretto dx.
-
Provo a riformulare meglio.
Secondo te, un utente medio, può indurre un avversario che combatte in guardia opposta a venire nella sua guardia forte?
Per esempio, se due combattono uno con guardia destra ed uno con guardia sinistra. Quello con la guardia destra, ad esempio, può indurre quello in guardia sinistra a passare a quella destra?
no e non vedo a che pro farlo...meglio indurlo a prendere pugni sul muso...
-
Come Solvugle.
Vero che é difficilissimo gestire super bene una guardia,ma da non agonista secondo me é utile non fossilizzarsi su una cosa sola.
Poi negli sdc non so come funziona.
-
riallacciandomi ad una vecchia discussione....molti dicono di allenare bene poche cose...poi a conti fatti molti allenano un sacco di cose...alcune della quali riescono solo a rarissimi geni fisici...
La realtà è che ancora per molti di voi il messaggio poco e bene non è mai davvero arrivato.
-
se non si è agonisti allenare tante tecniche è meno noioso, ogni cosa deve essere rapportata imho al fine
-
Non sono sicuro che allenare lo stesso gesto con un identico schema motorio in simmetria sia equiparabile ad allenare due tecniche diverse.
-
Io sono con clode. Pochi gesti funzionali allenati fino alla morte..
-
in contesto sportivo meglio specializzarsi e puntare su una sola soluzione come indicato da altri
in un contesto di DP meglio specializzarsi e gestire con il lato forte
a mio avviso meglio un lato :)
-
se non si è agonisti allenare tante tecniche è meno noioso, ogni cosa deve essere rapportata imho al fine
Per me non è una questione di noia... A conti fatti alleno poche tecniche.
È però una mia mania: mi alleno a fare tutte le cose con entrambi i lati (anche scrivere, disegnare, martellare..).
Chiaro che se avessi obiettivi agonistici, non mi allenerei con queste fissazioni in mente.
:)
-
Non sono sicuro che allenare lo stesso gesto con un identico schema motorio in simmetria sia equiparabile ad allenare due tecniche diverse.
io sicurissimo.
Se alleno il diretto destro tirato da guardia sinistra...non è magicamente mi riesce anche in guardia destra....ma sopprattutto non è una questione solo di colpi...
allenare due guardie significa anch lavorare su doppio footwork doppie tratiettorie sia in attacco che in difesa etc etc l'altrenativa è non lavorare sulla guardia come qualche rara scuola fa. io personalmente non sarei capace di impostare nessuno senza guardia.
-
Gestire due guardie, saperle usare entrambe, anche solo in sparring, è una cosa da fenomeni.
Io in guardia opposta non riesco francamente a fare un cazzo, a meno che l'altro non sia una pippa o non ci vada molto piano.
Quoto tutti gli interventi di Claudio.
Vero è che talvolta, ad es. nel pugilato dilettantesco, si trovano atleti che lavorano entrambe le guardie con una frequenza leggermente maggiore rispetto ad altri sdc. Anche se, onestamente, ho visto spesso cambiare guardia più che altro per spiazzare un avversario già ammorbidito di cazzotti... ma non basta spiazzare l'avversario, bisogna anche "capitalizzare" questo spaesamento riempiendolo di botte... e per farlo nel migliore dei modi devi usare la TUA guardia.
So che a livello di nazionale FPI a volte si lavora in guardia opposta rispetto alla propria, non tanto per poi andare effettivamente a combattere in quella guardia, quando per allenare non-so-quali-qualità... ma appunto, parliamo di nazionale!
-
Io parlo di judo, al di fuori della fiera di paese si allena sempre e solo una posizione.
Si fanno lavori differenziati per avversari in guardia opposta o speculare ma la propria guardia non si cambia.
-
Passando dalla kick al jkd/kali è stato difficoltoso imparare ad usare il lato forte avanti. Quando si è trattato di scremare e ricondurre tutto ad un contesto di DP ho trovato estremamente vantaggioso saper impostare indifferentemente la "guardia"[1] Vero è che quando gioco con i bastoni il sinistro armato fa proprio schifo, ancora...
-
Per me non è una questione di noia... A conti fatti alleno poche tecniche.
È però una mia mania: mi alleno a fare tutte le cose con entrambi i lati (anche scrivere, disegnare, martellare..).
Chiaro che se avessi obiettivi agonistici, non mi allenerei con queste fissazioni in mente.
:)
Occhio che può essere pericoloso XD
So che me ne pentirò, ma come mai questa fissazione?
-
Passando dalla kick al jkd/kali è stato difficoltoso imparare ad usare il lato forte avanti. Quando si è trattato di scremare e ricondurre tutto ad un contesto di DP ho trovato estremamente vantaggioso saper impostare indifferentemente la "guardia"[1] Vero è che quando gioco con i bastoni il sinistro armato fa proprio schifo, ancora...
Concordo.
Per quanto mi riguarda, soprattutto se si parla di DP avere la flessibiltà di poter cambiare guardia, o lato è importante (banalmente, se ho fuori uso il braccio davanti per la situazione contigente o per altri motivi è impossibile difendermi se non switchando).
Comprendo e condivido che se si parla di agonismo i numeri parlano chiaro e quindi la cosa migliore sia concentrarsi su una guardia.
Sul discorso della bilateralità...
Ho letto non ricordo dove, invece, che i due lati del corpo non sono a compartimenti stagni, e che se per esempio quando si subisce una lesione su di un lato, che rimane temporaneamente immobilizzato, efettuare esercizi di potenziamento muscolare con il lato sano, influisce in una certa percentuale anche sul tono muscolare del primo :ohiohi:
Ho letto anche che eseguire le azioni con il lato opposto a quello abituale, oltre ad essere un ottimo esercizio mentale, contribuisce a migliorare addirittura l'esecuzione con il lato abituale-
Tutte reminiscenze ma mi riprometto di trovare qualche pubblicazione al riguardo che confermi o anche smentisca quanto appena scritto.
Comunque, il fatto che, anche non avendo mai scritto con la sinistra, sorzandosi, nel giro di qualche giorno si riesca a sgorbiare qualcosa di leggibile (a fronte dei mesi che ci vogliono quando si inizia) pur non avendo fatto mai avuto una formazione a tal scopo, è un indizio di come i due emisferi non siano compartimentati e invece siano in comunicazione.
-
Non sono sicuro che allenare lo stesso gesto con un identico schema motorio in simmetria sia equiparabile ad allenare due tecniche diverse.
:-\ Scusa ma se alleni una tecnica da un lato a te simmetrizzarla viene automatico? A me manco per scherzo :-[
A bjj studiamo le tecniche solo dal nostro lato (e già così davvero tante tante tante..) se ti metti pure a simmetrizzarle mi sa che non basta una mezza vita
PS: Gelo leggendo il titolo ho pensato a uno scontro tra AM orientali e occidentali :dis:
-
Io personalmente riesco a fare non dico tutto, ma molte cose sui due lati.
Comunque non intendevo dire che è automatico il passaggio, ma che nemmeno è come partire da zero (come dicevo sul discorso della grafia).
Ovviamente, come in tutte le cose, più si lavora in simmetria, più facile diventa tradurre un gesto nel suo opposto. Questione di abitudine immagino.
Credo che dipenda molto anche, ancora una volta, dall'educazione motoria ricevuta da piccoli.
-
Per me non è una questione di noia... A conti fatti alleno poche tecniche.
È però una mia mania: mi alleno a fare tutte le cose con entrambi i lati (anche scrivere, disegnare, martellare..).
Chiaro che se avessi obiettivi agonistici, non mi allenerei con queste fissazioni in mente.
:)
Occhio che può essere pericoloso XD
non immagini quanto... XD
So che me ne pentirò, ma come mai questa fissazione?
Perchè dici che te ne pentirai? :)
Non so dire il perchè. È una cosa che mi porto dietro dallle medie... E li ho preso le prime 'bastonate' a causa di questa cosa (durante i dettati scrivendo con la sinistra andavo così lento che finivo le cose a memoria (tipo buffer), ovviamente sbagliando e ottenendo brutti voti.
Poi da cosa nasce cosa: ho iniziato a separare sempre di più i movimenti (chessò... Miscelare due tazzine di caffè con ritmi diversi, scrivere contemporaneamente due cose diiverse... Robe così). In realtà questo ha effetti non buoni sulla coordinazione, per quanto possa sembrare strano. E infatti ora sono nella fase in cui cerco di "unire quello che ho separato". È dura, ma in effetti mi piace fare questi esperimenti. :)
-
Io personalmente riesco a fare non dico tutto, ma molte cose sui due lati.
Comunque non intendevo dire che è automatico il passaggio, ma che nemmeno è come partire da zero (come dicevo sul discorso della grafia).
Ovviamente, come in tutte le cose, più si lavora in simmetria, più facile diventa tradurre un gesto nel suo opposto. Questione di abitudine immagino.
Credo che dipenda molto anche, ancora una volta, dall'educazione motoria ricevuta da piccoli.
è la forma mentis che da il karate, anche per me è la stessa cosa su per giù
-
OK, intanto il termine tecnico: TRANSFER CONTROLATERALE.
A quanto sto leggendo sul web e sul mio mitico testo del Weineck:
- La monolateralità non è necessariamente un fatto genetico, vi sono molte teorie per cui sia più che altro un condizionamento culturale
- Da piccoli è meglio svilupare la monolateralità per poi compensare più possibile il lato debole
- La bilateralità non solo non rallenta, ma addirttura accelera il processo di apprendimento
- Nello sport agonistico è auspicabile la monolateralità, e nel contempo è auspicabile essere più possibile bilaterali (cioè faccio meglio da un lato, ma sono in grado di fare anche dall'altro). Inoltre l'allenamento bilaterale è un mezzo importante per migliorare le prestazioni anche e soprattutto del lato forte.
Un articolo riguardo al tennis ma che può tranquillamente essere trasposto perchè di carattere generale:
http://www.osservatoriomantovano.it/scienze%20motorie/Corso_perf_tennis_2010_11/multilateralita_e_lateralita.htm (http://www.osservatoriomantovano.it/scienze%20motorie/Corso_perf_tennis_2010_11/multilateralita_e_lateralita.htm)
Io personalmente riesco a fare non dico tutto, ma molte cose sui due lati.
Comunque non intendevo dire che è automatico il passaggio, ma che nemmeno è come partire da zero (come dicevo sul discorso della grafia).
Ovviamente, come in tutte le cose, più si lavora in simmetria, più facile diventa tradurre un gesto nel suo opposto. Questione di abitudine immagino.
Credo che dipenda molto anche, ancora una volta, dall'educazione motoria ricevuta da piccoli.
è la forma mentis che da il karate, anche per me è la stessa cosa su per giù
+1 per il Karate, in questo caso :thsit:
-
OK, intanto il termine tecnico: TRANSFER CONTROLATERALE.
A quanto sto leggendo sul web e sul mio mitico testo del Weineck:
- La monolateralità non è necessariamente un fatto genetico, vi sono molte teorie per cui sia più che altro un condizionamento culturale
- Da piccoli è meglio svilupare la monolateralità per poi compensare più possibile il lato debole
- La bilateralità non solo non rallenta, ma addirttura accelera il processo di apprendimento
- Nello sport agonistico è auspicabile la monolateralità, e nel contempo è auspicabile essere più possibile bilaterali (cioè faccio meglio da un lato, ma sono in grado di fare anche dall'altro). Inoltre l'allenamento bilaterale è un mezzo importante per migliorare le prestazioni anche e soprattutto del lato forte.
Un articolo riguardo al tennis ma che può tranquillamente essere trasposto perchè di carattere generale:
http://www.osservatoriomantovano.it/scienze%20motorie/Corso_perf_tennis_2010_11/multilateralita_e_lateralita.htm (http://www.osservatoriomantovano.it/scienze%20motorie/Corso_perf_tennis_2010_11/multilateralita_e_lateralita.htm)
Io personalmente riesco a fare non dico tutto, ma molte cose sui due lati.
Comunque non intendevo dire che è automatico il passaggio, ma che nemmeno è come partire da zero (come dicevo sul discorso della grafia).
Ovviamente, come in tutte le cose, più si lavora in simmetria, più facile diventa tradurre un gesto nel suo opposto. Questione di abitudine immagino.
Credo che dipenda molto anche, ancora una volta, dall'educazione motoria ricevuta da piccoli.
è la forma mentis che da il karate, anche per me è la stessa cosa su per giù
+1 per il Karate, in questo caso :thsit:
se vuoi da un'altra ricerca su calciatori pro con un piede preferito per tirare si è riscontrato che questo era solo un loro condizionamento mentale perchè a conti fatti la loro bravura era la medesima sia con un piede che con l'altro anche e sopratutto in virtù di anni di allenamento con entrambi i piedi
-
C'è una ricerca di un certo Maurer del 2005, citato sempre da Weineck, che dimostra come, a fronte di un rallentamento iniziale, i giocatori di Ping Pong che si sono allenati su entrambi i lati hanno ottenuto un boost nella prestazione nel periodo successivo rispetto ai colleghi che si allenavano su di uno solo.
-
- Da piccoli è meglio svilupare la monolateralità per poi compensare più possibile il lato debole
- La bilateralità non solo non rallenta, ma addirttura accelera il processo di apprendimento
- Nello sport agonistico è auspicabile la monolateralità, e nel contempo è auspicabile essere più possibile bilaterali
Non ho capito... :-[
1) da piccoli è meglio non sviluppare la bilateralità?
2) la bilateralità accelera, ma non da piccoli?
3) nell'agonismo, sono quindi sempre auspicabili entrambe?
-
1) Da piccoli è meglio non forzare, ad una certa età (non so quale) va invece stimolata.
2) Si parla in questo caso di interiorizzare gesti atletici ad alta specializzazione, quindi più avanti nello sviluppo. I bambini non sono piccoli adulti e l'approccio didattico è totalmente differente.
3) Nell'agonismo si gareggia da un lato ma è bene allenarsi su entrambi
(secondo le fonti citate)
-
Io AMO i post costruttivi che citano ricerche :-*
-
:sbav:
-
1) Da piccoli è meglio non forzare, ad una certa età (non so quale) va invece stimolata.
2) Si parla in questo caso di interiorizzare gesti atletici ad alta specializzazione, quindi più avanti nello sviluppo. I bambini non sono piccoli adulti e l'approccio didattico è totalmente differente.
3) Nell'agonismo si gareggia da un lato ma è bene allenarsi su entrambi
(secondo le fonti citate)
ryujin però ad esempio a me da piccolo,4-5 anni, quando facevo ginnastica per bambini ( la cosiddetta psicomotricità) ad esempio le capriole o le ruote me le facevano fare sia a destra che a sinistra e così poi a mini basket da quando ero pulcino i tiri a canestro me li facevano fare sia con la destra che con la sinistra ( anche per motivi tattici devo dire) stessa cosa per i palleggi ed i passaggi ad una mano, però si parla in effetti di uno sport ambidestro per tattiche e strategie.
-
Suppongo che il discriminante sia proprio quello... o magari l'aspecificitá delle attività che ti sono state giustamente proposte.
Ammetto che ora sui mocciosi sto andando a senso, però sugli adulti mi pare invece che il discorso lasci poco spazio ai dubbi.
-
Suppongo che il discriminante sia proprio quello... o magari l'aspecificitá delle attività che ti sono state giustamente proposte.
Ammetto che ora sui mocciosi sto andando a senso, però sugli adulti mi pare invece che il discorso lasci poco spazio ai dubbi.
Però vedi la discriminante la fa molto lo sport come hai fatto notare, per gli sport ambidestri si viene impostati da piccoli e si creano atleti ambidestri, non completamente ambidestri ma molto vicini ( come i mancini che tempo fa venivano costretti a scrivere ocn la destra) mentre è probabile che in età adulta in sport come tennis e scherma ( monolato) l'allenare aiuti il lato forte ( una cosa molto vera per altro) ma non si crei in definitiva un atleta ambidestro.
-
Secondo me però si sta divagando...
un conto è essere in grado di eseguire correttamente le tecniche sia con gli arti destri che sinistri.
Altra cosa è gestire due guardie.
Io posso calciare bene indifferentemente con il destro e con il sinistro ma certamente ottimizzero la partenza il recupero e la traietoria per una guardia non per 2.
Per il resto poi per quanto uno sia un fenomeno di ambidestria c'è da ricordarsi che poi sotto stress (e il combattimento è stress) esce il lato dominante.
La cosa che può fuorviare molti praticanti è che spesso non si è 100% destri o mancini. ci sono casi ad esempio in cui un atleta è mancino di gambe e destro di braccia.
Personalmente credo nella tecnica segreta e definitiva del diretto arretrato e quindi al 99% iomposto la gente modo da tenere il braccio migliore dietro.
Però è un mio modo di fare e non è per forza giusto.
-
(http://dl.dropbox.com/u/53649389/1206804720.gif)
per seguire
-
Secondo me però si sta divagando...
un conto è essere in grado di eseguire correttamente le tecniche sia con gli arti destri che sinistri.
Altra cosa è gestire due guardie.
Io posso calciare bene indifferentemente con il destro e con il sinistro ma certamente ottimizzero la partenza il recupero e la traietoria per una guardia non per 2.
Per il resto poi per quanto uno sia un fenomeno di ambidestria c'è da ricordarsi che poi sotto stress (e il combattimento è stress) esce il lato dominante.
La cosa che può fuorviare molti praticanti è che spesso non si è 100% destri o mancini. ci sono casi ad esempio in cui un atleta è mancino di gambe e destro di braccia.
Personalmente credo nella tecnica segreta e definitiva del diretto arretrato e quindi al 99% iomposto la gente modo da tenere il braccio migliore dietro.
Però è un mio modo di fare e non è per forza giusto.
Guarda Clode, per me la tua ottica è giusta, perchè alla fine vuoi o non vuoi, combatti con il tuo lato forte.
Tuttavia, io credo che sia utile anche allenare il lato debole per avere una maggiore opportunità di colpire.
OK, intanto il termine tecnico: TRANSFER CONTROLATERALE.
A quanto sto leggendo sul web e sul mio mitico testo del Weineck:
- La monolateralità non è necessariamente un fatto genetico, vi sono molte teorie per cui sia più che altro un condizionamento culturale
- Da piccoli è meglio svilupare la monolateralità per poi compensare più possibile il lato debole
- La bilateralità non solo non rallenta, ma addirttura accelera il processo di apprendimento
- Nello sport agonistico è auspicabile la monolateralità, e nel contempo è auspicabile essere più possibile bilaterali (cioè faccio meglio da un lato, ma sono in grado di fare anche dall'altro). Inoltre l'allenamento bilaterale è un mezzo importante per migliorare le prestazioni anche e soprattutto del lato forte.
Un articolo riguardo al tennis ma che può tranquillamente essere trasposto perchè di carattere generale:
http://www.osservatoriomantovano.it/scienze%20motorie/Corso_perf_tennis_2010_11/multilateralita_e_lateralita.htm (http://www.osservatoriomantovano.it/scienze%20motorie/Corso_perf_tennis_2010_11/multilateralita_e_lateralita.htm)
Ha un senso il discorso dei bambini, perchè è importante insgnargli ad usare bene il loro lato dominante, ma imparare anche per opportunità a sfruttare l'altro lato. Ma è meglio usare sempre e solo un lato per dargli una buona impostazione e poi lavorare di conseguenza sull'altro.
In effetti, a volte provo ad eseguire alcune proiezioni a jj con il lato sinistro (io sono destro) e, quando torno al lato forte sembra che mi riescano più agevolmente.
-
So che me ne pentirò, ma come mai questa fissazione?
Perchè dici che te ne pentirai? :)
Perchè intuivo che la tua risposta sarebbe stata...
Non so dire il perchè. È una cosa che mi porto dietro dallle medie...
-
XD
-
Un +1 a Ryu per i suoi post.
Nella scherma popolare di bastone e coltello é importantissimo sviluppare la bilateralità.
Ovvio che con un lato sarò avvantaggiato(il lato dominante)ma bisogna sapersi destreggiare anche con l'altra parte(quella non dominante)dato che spesso si cambia mano o se si é feriti bisogna continuare il duello col l'arto che non é stato ferito.
Così come nella scherma storica la bilateralità era molto praticata e sviluppata usando le due armi una per mano.
Questo non solo in occidente ma anche in oriente.
-
Nei corsi da educatore sportivo che ho fatto col CONI di Milano (I, II, III livello + master), insistevano sullo sviluppo della bilateralità a partire dalle elementari.
C'erano diversi laureati in Scienze Motorie, e nei vari giochi che proponevano alternavano sempre l'uso degli arti dx con quelli sinistri.
Vero è che non si parlava di AM ma di pallamano, basket, calcio, ...
Di più nin zo.
-
Forse si dovrebbe tener conto del contesto.
Il 3d mi sembrava fosse relativo a un contesto agonistico tra adulti e in questo caso mi sembra sensato il discorso di clode "poco ma bene", mentre a livello di bambini o ragazzini si diceva anche in altri 3d che la specializzazione precoce non è così efficiente.
-
se parliamo di far crescere bene un bambino o cmq un adulto in senso "ginnico" a 390° certamente più cose fa meglio è...certamente non solo dal punto di vista della bilateralità ma anche della pratica...chiaro che n bimbo cha ha praticato basket calcio tennis nuoto ginnastica artistica etc sia fisicamente e coordinativamente "migliore" di chi ha fatto solo rugby...
Stesso vale per un adulto che ha praticato e pratica molti sport rispetto ad un atleta iperspecializzato...
ciò non toglie che per raggiungere risultati bisogna concentrarsi sul gesto tecnico che questi risultati ci deve dare...:
senza entrare troppo nel merito della questone morale...
4 year old muay Thai fighter in Phuket,Thailand (https://www.youtube.com/watch?v=CFAcVnn5ZmA#ws)
-
Faccio notare che il discorso bambini è più complesso e meriterebbe approfondimenti ulteriori e accurati.
Le fonti riportate invece parlano soprattutto di adulti e spiegano che l'allenamento bilaterale serve agli adulti anche in presenza e soprattutto in funzione poi di un uso monolaterale del corpo in gara.
In altre parole, allenarsi su due lati con cognizione di causa non è una perdita di tempo, tutt'altro!
"Poco ma bene", certo, ma come ipotizzavo all'inizio e ho visto confermato poi (ricordo che i test vengono fatti su atleti professionisti) la bilateralità non può essere classificata nel "molto" opposto al "poco", bensì nella corretta didattica per interiorizzare un gesto "bene".
Il rallentamento dell'apprendimento è solo un piccolo investimento iniziale, e soprattutto, come testimoniato da molti, una volta fatta propria l'abitudine a fare le cose da entrambe le parti, non fa quasi differenza imparare di qua o di là (magari eseguire sì, ma imparare no, e soprattutto dal lato forte poi è sperimentalmente dimostrato che le tecniche vengono meglio).
Inoltre parlando di individui ambidestri o quasi ambidestri ci si riferisce a loro di eccezioni, può darsi... ma se non c'è sufficientemente informazione e di fatto in tutte le palestre si allena solo un lato, mi pare ovvio che poi risulti difficile trovarne.
Mi chiedo (e senza retorica) cosa succederebbe se si introducesse (insieme a molte cose che mancano) nelle routine di allenamento tale abitudine.
Senza polemica, in un bambino precocemente specializzato non ci vedo niente di speciale se non un il porre anzitempo un cap al suo potenziale atletico e prestazionale (anche nella specializzazione).
A proposito... anch'io credo nel destro risolutore :thsit:
In the cross we believe :ohi:
-
quoto Clode.
Non per essere partigiano, ma non solo i bimbi thai :)
muay thai boxing training UK essex (https://www.youtube.com/watch?v=XnC40HpsS40#noexternalembed-ws)
-
Le fonti riportate invece parlano soprattutto di adulti e spiegano che l'allenamento bilaterale serve agli adulti anche in presenza e soprattutto in funzione poi di un uso monolaterale del corpo in gara.
In altre parole, allenarsi su due lati con cognizione di causa non è una perdita di tempo, tutt'altro!
ok...ma..io ho seri dubbi sulle caratteristiche dell'esperimento che va cmq contro la sana logica.
In ogni caso quindi cosa dobbiamo aspettarci schermidori che si allenano 50% con la destra e 50% con la sinistra? lanciatori del peso che lanciano sia con il destro che con il sinistro?
io francamente non credo...
per esperienza da praticante e allenatore so che meno cose alleni più tempo hai per allenarle.
Più le alleni più sono performanti.
-
Per seguire. :)
-
Per seguire. :)
-
Avevo scritto un post ma l'ho cancellato, perchè mi pare che la discussione sia arrivata ad un punto da cui non si può sviluppare un ulteriore ragionamento.
Peace and love :-*
-
Avevo scritto un post ma l'ho cancellato, perchè mi pare che la discussione sia arrivata ad un punto da cui non si può sviluppare un ulteriore ragionamento.
??? Non capisco perchè l'obiezione (che mi sembra assai sensata e niente affatto polemica) di Clode debba rappresentare un vicolo cieco...
-
Infatti non c'è polemica, non mi interessa bisticciare.
E' un'obiezione già espressa a cui ho già risposto più volte (l'allenamento bilaterale non è una perdita di tempo perchè migliora anche e soprattutto il lato forte rispetto a blablabla, le ricerche dicono che blablabla le prove sperimentali blablabla).
Dunque non ha senso ai fini della discussione reiterare gli stessi concetti.
Dopo tutto, se dopo aver portato tutto sto popò di citazioni e ricerche siamo punto a capo perchè si ritengono non convincenti cosa potrei aggiungere io che sull'argomento non so niente?
-
Ok ma questo non significa che non si possa andare avanti a discutere, siamo di fronte a due fatti:
uno quelle degli studi che sostengono che la bilateralità ha vantaggi sul lungo periodo in termini di apprendimento
il secondo che gli atleti non allenano assolutamente in maniera simmetrica le tecniche, quindi probabilmente ci sono aspetti che non abbiamo considerato che potrebbero essere il tempo iniziale o la diversa forza/coordinazione dei due lati. Queste sono le prime variabili che mi vengono in mente ma ce ne potrebbero essere altre..
-
Ok ma questo non significa che non si possa andare avanti a discutere, siamo di fronte a due fatti:
uno quelle degli studi che sostengono che la bilateralità ha vantaggi sul lungo periodo
Lo studio di Maurer mostra risultati già nel medio.
in termini di apprendimento
il secondo che gli atleti non allenano assolutamente in maniera simmetrica le tecniche,
Direi che anche solo a leggere questa discussione e pure dimenticando queste strane ricerche, c'è parecchia gente che lavora in simmetria: Gelo, io, Kit, Sølvugle, Lucal, Rangio...
Se poi calcoliamo che i test delle ricerche non sono effettuati all'oratorio...
quindi probabilmente ci sono aspetti che non abbiamo considerato che potrebbero essere il tempo iniziale o la diversa forza/coordinazione dei due lati. Queste sono le prime variabili che mi vengono in mente ma ce ne potrebbero essere altre..
Non le abbiamo considerate perché un atleta medio non dovrebbe presentare asimmetrie di rilievo.
Mi sembra chiaro d'altro canto che un atleta allenato sempre asimmetricamente sarà... asimmetrico. Ovviamente. La bilateralità come tutte le altre qualità va costruita e non si ottiene dal nulla.
Credo che le variabili di cui parli siano effetti, non cause.
-
io ho seri dubbi sulle caratteristiche dell'esperimento che va cmq contro la sana logica.
Vuoi dire che la mia logica non è sana? XD
-
Quando ci si trova di fronte a dati che vanno contro la normale pratica del 90% degli atleti io tendo a pormi delle domande sulla bontà di tali studi.
Mio pare ragionevole.
Saranno mica tutti dei babai il 90% degli atleti professionisti?
Mi piacerebbe che tu rispondessi in merito a QUESTO punto, ho capito che lo schienziatone dice una cosa. Ma quasi tutti fanno altro....perchè? e sopprattutto se è tanto ovvio e palese lo studio, quali sono questi atleti che lavorano in maniera bilaterale ed hanno grandi risultati rispetto a chi non lo fa?
Ad oggi io vedo lavorare su due guardie o anche tre gli atleti che vengono da sport in cui è davvero fondamentale la varietà (point,light, boxe olimpica) dei colpi piuttosto che la loro precisione e potenza (boxe pro, muay thai, mma)
-
Ryu, guarda, da un certo punto di vista, Clode ha ragione, perchè se non padroneggio una tecnica sul lato dominante, difficilmente sarà in grado di eseguirla in bilateralità.
Un esempio lampante del mio pallino della bilateralità è il fatto che da anni cerco di usare gli attrezzi da lavoro sia con con entrambe le mani e più di una volta mi è servito ad uscirmene con qualche bestemmia in meno.
Comunque sia, io comunque credo fermamente che saper tirare il classico uno-due (jab-diretto) in entrambe le guardie possa funzionare maledettamente bene.
Ultimamente ho sperimentato il diretto avvitato a sinistra durante uno scambio di colpo secco[1], riuscendo a spiazzare la nostra mascotte[2] che si ostinava a tenere una guardia serrata e tendeva sempre a parare.
Da dire che se non ero bilaterale, non sarei mai riuscito a mettere a segno un pacco di punti con questa tecnica[3], dove non sarei mai arrivato con il jab o il cross.
-
Quando ci si trova di fronte a dati che vanno contro la normale pratica del 90% degli atleti io tendo a pormi delle domande sulla bontà di tali studi.
Mio pare ragionevole.
Saranno mica tutti dei babai il 90% degli atleti professionisti?
Mi piacerebbe che tu rispondessi in merito a QUESTO punto, ho capito che lo schienziatone dice una cosa. Ma quasi tutti fanno altro....perchè? e sopprattutto se è tanto ovvio e palese lo studio, quali sono questi atleti che lavorano in maniera bilaterale ed hanno grandi risultati rispetto a chi non lo fa?
Ad oggi io vedo lavorare su due guardie o anche tre gli atleti che vengono da sport in cui è davvero fondamentale la varietà (point,light, boxe olimpica) dei colpi piuttosto che la loro precisione e potenza (boxe pro, muay thai, mma)
Ma guarda Clode, io capisco la bontà delle tue obiezioni. Tuttavia resto della mia opinione che un ottimo lavoro fatto sulla guardia dominante deve essere supportato da un lavoro mirato sulla guardia opposta per dare l'imput a sfruttare più facilmente opportunità altrimenti precluse.
-
Da amatore e non professionista tendo attualmente a cercare di lavorare sempre in simmetria, cioè ad imparare ad eseguire ogni movimento sia con la destra che con la sinistra.
Anche il mio insegnante mi ha detto che lavorando su di un lato, si migliora l'esecuzione anche dal lato opposto. Quando ci alleniamo e un esercizio mi viene molto meglio da una parte che dall'altra, mi consiglia sempre di concentrarmi su quelle sensazioni di quando lo eseguo bene e di cercare di estendere le medesime sensazioni, cioè di percepirle nel medesimo modo, quando lo eseguo dal lato "debole". Immagino sia una questione di priopercezione (non so se per le neuroscienze il modello dell'Homunculus sia ancora valido, avevo letto da qualche parte che ormai era una rappresentazione superata...).
Aggiungo infine che io sono molto asimmetrico e, quando combatto per un po' di tempo e sono stanco, tendo sempre ad usare maggiormente una parte del corpo piuttosto che l'altra (negli ultimi tempi tendo, non so perchè, a mettere sempre il lato forte, cioè il destro, come avanzato, anche se non è che lo studio di più che la guardia con la sinistra avanti). Quindi sono d'accordo con Ryujin e gli altri, perchè a me allenarmi in simmetria serve anche a "curare" la mia asimmetria e a migliorare l'esecuzione del gesto: nondimeno capisco Clode e le esigenze di atleti e agonisti di avere una padronanza perfetta di una guardia (e allora lì per forza ne devi sviluppare solo una). :thsit:
-
Vero è che non si parlava di AM ma di pallamano, basket, calcio, ...
Per quella che è mia esperienza, può essere un discorso molto interessante coltivare la bilateralità e renderla funzionalissima.
Se questa è l'asserzione, ci sto benissimo.
Se invece mi si chiedesse se è preferibile allenarsi a tirare i rigori (è un esempio) una volta con un piede ed una volta con l'altro, io consiglierei di allenarli e tirarli con il piede preferito.
Non sarà molto edificante per l'atleta, ma il mio scopo è palese. Se si parla di risultati, parto dal presupposto che più si alleni una cosa e più vada, quindi a parità di tempo ...
-
Ricollegandomi al macchinista, ho passato una giornata una volta a usare prevalentemente il lato non dominante, dal mangiare al verso in cui farsi i lacci delle scarpe. Sono rimasto rincoglionito per quattro ore dopo :D
-
Ricollegandomi al macchinista, ho passato una giornata una volta a usare prevalentemente il lato non dominante, dal mangiare al verso in cui farsi i lacci delle scarpe. Sono rimasto rincoglionito per quattro ore dopo :D
Ora puoi solo immaginare lo stato mentale in cui mi trovo in ogni istante della mia vita. XD
-
C'è gente che si diverte nei modi più strani XD
-
Allacciarsi le scarpe dall'altro senso? :D
E' una specie di tortura?
-
Vero è che non si parlava di AM ma di pallamano, basket, calcio, ...
Per quella che è mia esperienza, può essere un discorso molto interessante coltivare la bilateralità e renderla funzionalissima.
Se questa è l'asserzione, ci sto benissimo.
Se invece mi si chiedesse se è preferibile allenarsi a tirare i rigori (è un esempio) una volta con un piede ed una volta con l'altro, io consiglierei di allenarli e tirarli con il piede preferito.
Non sarà molto edificante per l'atleta, ma il mio scopo è palese. Se si parla di risultati, parto dal presupposto che più si alleni una cosa e più vada, quindi a parità di tempo ...
bell'esempio
-
Quando ci si trova di fronte a dati che vanno contro la normale pratica del 90% degli atleti io tendo a pormi delle domande sulla bontà di tali studi.
Mio pare ragionevole.
Saranno mica tutti dei babai il 90% degli atleti professionisti?
Mi piacerebbe che tu rispondessi in merito a QUESTO punto,
tempo fa si diceva che "i pesi legano, non vanno bene per allenarsi nelle arti marziali".
Fatto sta che questo non è vero.
Non sempre il "così fan tutti" significa che la cosa non sia perfettibile o che non ci siano altri modi, egualmente efficaci, di farlo.
Pensare che il "così si fa, perché è la cosa migliore e basta" fa molto Marl...Ehm, Arti Marziali Tradizionali :D
Anche perché lo "scienzatone" non dice cose se non ha numeri a supportarlo :P
-
Riallacciandomi al discorso di Xjej (anche io pratico judo)
Il lavorare su una sola guardia non vuol dire non allenare la bilateralità: l'acrobatica sarà fatta da entrambi i lati molti propedeutici ed esercizi saranno eseguiti da entrambi i lati è solo nell studio tecnico/tattico che si parte dalla propria guardia in quanto sarebbe assurdo allenare anche quella debole!!!
Allenare una sola guardia vuola dire avere fatto x ore di studio tecnico tattico, allenarle entrambi vorrebbe dire averne fatte x/2 in quella naturale e x/2 con risultati pesismi in quella "costruita"...
Un "vecchio" atleta della nazionale di judo diceva: "se siete forti su entrambe le guardie vuole dire che avete un livello pessimo su entrambe le guardie!"
A dire il vero a volte nel judo si "cambia" guardia all'inizio dell'assalto ma è solo per arrivare alla "propria guardia": è solo un passaggio, molto situazionale, per aggirare la difesa dell'avversario!
Non esiste propio che io combatta a contatto non nella mia guardia... mi lancerebbero subito! e propio per questo non è affatto semplice "costringere" l'avversario a cambiare guardia.
-
Per quella che è mia esperienza, può essere un discorso molto interessante coltivare la bilateralità e renderla funzionalissima.
Se questa è l'asserzione, ci sto benissimo.
Se invece mi si chiedesse se è preferibile allenarsi a tirare i rigori (è un esempio) una volta con un piede ed una volta con l'altro, io consiglierei di allenarli e tirarli con il piede preferito.
Non sarà molto edificante per l'atleta, ma il mio scopo è palese. Se si parla di risultati, parto dal presupposto che più si alleni una cosa e più vada, quindi a parità di tempo ...
Quoto.
Mi pare che la discussione stia un po' prendendo una piega del tipo "Senso comune/esperienza Vs studi scientifici" e sarebbe un'assurdità.
In ogni caso, visto che il testo di Weineck era stato citato da Ryujin, mi sono riletto il capitoletto sulla multilateralità e non si dice mai che va allenato il gesto atletico specifico sia da destri che da mancini.
Si dice:
- "Si parla di allenamento incrociato quando alla pratica di uno sport principale si aggiunge, come integrazione e compensazione, quella di altri sport per evitare sviluppi unilaterali [...] tipici dello sport praticato".
- "Rispetto ad un allenamento asimmetrico, si debbono preferire un'esercitazione e un allenamento multilaterale o simmetrico. Non si tratta però di portare, forzatamente, le prestazioni dell'arto non dominante a livello di quello dominante, ma di ottimizzare le potenzialità funzionali dell'arto dominante, attraverso processi di facilitazione nervosa e incremento del senso muscolare generale".
In ogni caso andrebbe ricordato che si sta parlando di ATLETI, di GIOVANI e che comunque il discorso sulla multilateralità ha lo scopo di dimostrare che essa è "una base imprescindibile per la successiva specializzazione".
Se uno non ha esigenze agonistiche oppure è diversamente giovane è liberissimo di, ad es., di fare sacco con entrambe le guardie o esercitarsi sistematicamente nel gesto tecnico specifico in guardia opposta... certo è che non sta per questo allenando la multilateralità così come Weineck suggerisce sia opportuno allenare.
Il lavorare su una sola guardia non vuol dire non allenare la bilateralità: l'acrobatica sarà fatta da entrambi i lati molti propedeutici ed esercizi saranno eseguiti da entrambi i lati è solo nell studio tecnico/tattico che si parte dalla propria guardia in quanto sarebbe assurdo allenare anche quella debole!!!
Allenare una sola guardia vuola dire avere fatto x ore di studio tecnico tattico, allenarle entrambi vorrebbe dire averne fatte x/2 in quella naturale e x/2 con risultati pesismi in quella "costruita"...
[/i]
Quoto!
-
Riallacciandomi al discorso di Xjej (anche io pratico judo)
Il lavorare su una sola guardia non vuol dire non allenare la bilateralità: l'acrobatica sarà fatta da entrambi i lati molti propedeutici ed esercizi saranno eseguiti da entrambi i lati è solo nell studio tecnico/tattico che si parte dalla propria guardia in quanto sarebbe assurdo allenare anche quella debole!!!
Allenare una sola guardia vuola dire avere fatto x ore di studio tecnico tattico, allenarle entrambi vorrebbe dire averne fatte x/2 in quella naturale e x/2 con risultati pesismi in quella "costruita"...
Un "vecchio" atleta della nazionale di judo diceva: "se siete forti su entrambe le guardie vuole dire che avete un livello pessimo su entrambe le guardie!"
A dire il vero a volte nel judo si "cambia" guardia all'inizio dell'assalto ma è solo per arrivare alla "propria guardia": è solo un passaggio, molto situazionale, per aggirare la difesa dell'avversario!
Non esiste propio che io combatta a contatto non nella mia guardia... mi lancerebbero subito! e propio per questo non è affatto semplice "costringere" l'avversario a cambiare guardia.
Ottimo intervento... :thsit:
-
Ottimo intervento... :thsit:
Grazie, la prossima volta cercherò di migliorare l'italiano e di limitare i "typo": almeno sarà più leggibile! XD
-
Quando ci si trova di fronte a dati che vanno contro la normale pratica del 90% degli atleti io tendo a pormi delle domande sulla bontà di tali studi.
Mio pare ragionevole.
Saranno mica tutti dei babai il 90% degli atleti professionisti?
Mi piacerebbe che tu rispondessi in merito a QUESTO punto,
tempo fa si diceva che "i pesi legano, non vanno bene per allenarsi nelle arti marziali".
Fatto sta che questo non è vero.
Non sempre il "così fan tutti" significa che la cosa non sia perfettibile o che non ci siano altri modi, egualmente efficaci, di farlo.
Pensare che il "così si fa, perché è la cosa migliore e basta" fa molto Marl...Ehm, Arti Marziali Tradizionali :D
Anche perché lo "scienzatone" non dice cose se non ha numeri a supportarlo :P
si ma la frase sui pesi dipende dai pesi... :whistle: quindi può essere vera o falsa tale frase...
Migliorare ciò che si fa è una necessità ed una realtà non voglio apparire per cosi va bene e punto basta.
Certo è che le evoluzoni non sono rivoluzioni.
-
parafrasando Raven è quello che sto cercando di dire...
Un conto è tirare cazzotti sia di destro che di sinistro
Un conto è tirare cazzotti sia di destro che di sinistro in entrambe le guardie
Per variare invece d'estate faccio giocare a basket...
-
si ma la frase sui pesi dipende dai pesi... :whistle: quindi può essere vera o falsa tale frase...
Migliorare ciò che si fa è una necessità ed una realtà non voglio apparire per cosi va bene e punto basta.
Certo è che le evoluzoni non sono rivoluzioni.
Più che altro, dipendeva dalle metodiche d'utilizzo: ai tempi, pesi = bodybuilding :P
Potrebbe essere utile recuperare quegli studi e capire in che condizioni sono stati condotti, per scoprire se può essere benefico importare l'esperimento in palestra.
-
Potrebbe essere utile recuperare quegli studi e capire in che condizioni sono stati condotti, per scoprire se può essere benefico importare l'esperimento in palestra.
Magari si riferiscono all'ambiente ideale... cioè in palestre sotto vuoto
-
Magari si riferiscono all'ambiente ideale... cioè in palestre sotto vuoto
No, questo non lo credo possibile.
Questi studi li svolgono persone che hanno bene in testa l'obiettivo gara, e sanno molto molto bene di cosa si parla.
Quello che intendevo dire, è che magari si riferiscono ad un tipo di gara differente da quello di clode. Gare di lotta, di full contact, di point, miste eccetera hanno tutte dinamiche differenti.
-
No, questo non lo credo possibile.
Questi studi li svolgono persone che hanno bene in testa l'obiettivo gara, e sanno molto molto bene di cosa si parla.
beppe, era una battuta mal riuscita la mia :dis:
In compenso sto scrivendo e usando il mouse con la sinistra :gh:
-
Il fatto che un concetto sia comune non lo rende necessariamente vero, così come un concetto non diventa più vero a seconda di chi lo esprime.
Fino agli anni 70 tutti facevano stretching balistico anche i super campionissimi. Poi qualcuno ha pensato bene di indagare.
Il fatto di allenarsi ad alti livelli non significa che si faccia tutto al meglio e non ci sia spazio per migliorare.
Raven, hai letto sul Weineck la ricerca di Maurer? Era un gesto specifico, il rovescio nel Ping Pong. A pagina 631 parla di efficacia in diversi sport, livelli e fasce d'età (anche adulti) citando sette fonti diverse.
-
Mi pare che la discussione stia un po' prendendo una piega del tipo "Senso comune/esperienza Vs studi scientifici" e sarebbe un'assurdità.
In ogni caso, visto che il testo di Weineck era stato citato da Ryujin, mi sono riletto il capitoletto sulla multilateralità e non si dice mai che va allenato il gesto atletico specifico sia da destri che da mancini.
Si dice:
- "Si parla di allenamento incrociato quando alla pratica di uno sport principale si aggiunge, come integrazione e compensazione, quella di altri sport per evitare sviluppi unilaterali [...] tipici dello sport praticato".[/i]
L'allenmento incrociato è il cross training, è un concetto differente.
Specializzazione - multilateralità (qui sì si parla di giovani soprattutto)
Monolaterale - bilaterale
- "Rispetto ad un allenamento asimmetrico, si debbono preferire un'esercitazione e un allenamento multilaterale o simmetrico. Non si tratta però di portare, forzatamente, le prestazioni dell'arto non dominante a livello di quello dominante, ma di ottimizzare le potenzialità funzionali dell'arto dominante, attraverso processi di facilitazione nervosa e incremento del senso muscolare generale".
Quello che ho scritto, infatti!
-
Il fatto che un concetto sia comune non lo rende necessariamente vero, così come un concetto non diventa più vero a seconda di chi lo esprime.
Questo è auspicabile.
Non per sminuire ricerche o altro, ma non ho capito se il fatto che uno abbia un talento o chiamiamola una normale disposizione per alcune cose ancora conti oppure no.
Certe volte a leggere alcune cose, sembra che si sfornino frittelle fatte con lo stesso impasto.
E' sempre lo stesso discorso del numero dei dati e della base dati statistica, va bene.
Domanda: L'estensione e la congruità dei dati delle ricerche trasportate al signor pino, secondo che termini può essere fatta?
Ho sempre contestato questo atteggiamento anche in ambienti giovanili dove si giocava a pallone ad esempio.
Contestato... vabbè un termine grosso.
-
Domanda: L'estensione e la congruità dei dati delle ricerche trasportate al signor pino, secondo che termini può essere fatta?
Per questo, dicevo di andarsi a guardare le condizioni del test! :)
-
Per questo, dicevo di andarsi a guardare le condizioni del test! :)
Si, ed era per quello che ti avevo risposto (ironicamente ma non troppo) che magari i test erano stati fatti sotto vuoto ed allo zero assoluto. Proprio per quello.
-
nel tennis mi ricordo, se non sbaglio, che leconte faceva scalpore perchè ogni tanto cambiava mano... ( si mi sembra fosse leconte).
adesso una buona parte può essere considerata "ambidestra" (specie sul due mani)
ma spesso si dimentica di dire che il tennis è ... cambiato
-
nel tennis mi ricordo, se non sbaglio, che leconte faceva scalpore perchè ogni tanto cambiava mano... ( si mi sembra fosse leconte).
adesso una buona parte può essere considerata "ambidestra" (specie sul due mani)
ma spesso si dimentica di dire che il tennis è ... cambiato
Domanda che non c'entra un ciufolo: come fai ad essere ambidestro con una presa a due mani? ???
-
Le fonti riportate invece parlano soprattutto di adulti e spiegano che l'allenamento bilaterale serve agli adulti anche in presenza e soprattutto in funzione poi di un uso monolaterale del corpo in gara.
In altre parole, allenarsi su due lati con cognizione di causa non è una perdita di tempo, tutt'altro!
ok...ma..io ho seri dubbi sulle caratteristiche dell'esperimento che va cmq contro la sana logica.
In ogni caso quindi cosa dobbiamo aspettarci schermidori che si allenano 50% con la destra e 50% con la sinistra?
Da schermidore di scuole popolari e storica ti posso dire che noi ci alleniamo sulla bilateralità ed é essenziale.
-
fino alla meta' del novecento non era inverosimile che nelle sale di scherma si insegnasse a tirare sia da un lato che dall'altro.
Ancora oggi chi per professione insegna scherma e passa la maggior parte del tempo a fare lezione deve fare di necessita' virtu', cioe' dopo un po' il braccio si stanca e quindi si passa all'altro per farlo riposare, alla lunga ci si abitua, conosco moltissimi maestri ambidestri.
-
Domanda che non c'entra un ciufolo: come fai ad essere ambidestro con una presa a due mani? ???
Allora nel senso che storicamente si usava giocare con una mano sola. Io ero solo destro. La sinistra dovevo compensarla in palestra. Intorno agli inizi 90 quando giocavo da mediocre classificato di serie z, si cominciò a cambiare modo, specie per le donne inizialmente poi per estensione un pò a tutti specie i giovani, a cercare il rovescio a due mani, credo per una questione di potenza. (erano i tempi del cinesino chang ed il suo rovescio a due mani che vinse un roland garros contro mr. lendl per intenderci).
Nel rovescio a due mani la mano sinistra (mettiamo che sia destro di dritto) è quella che lavora (anche) nel due mani, mentre prima era un braccio "inusato".Se ci fate caso, il movimento è quasi quello di un dritto, supportato da una mano, ma di fatto effettuato con l'altra mano.
A volte ho visto giovani giocare anche il dritto a due mani dove le due mani lavorano parimenti su dritto una, e su rovescio l'altra. In realtà non molti. Ambidestri, cioè gente che gioca sempre di dritto cambiando mano, non ne ho mai visti di persona. Sò che ne esiste uno pro in italia, di cui si parlava, ma non ricordo il nome.
Non temete, non faccio per vantarmi ma attualmente le prendo per bene anche da alcuni sessantenni coriacei ... sono fuori dalle novità, quindi possibile che le cose siano cambiate ancora nel frattempo.
Ps: se non mi sono spiegato, fammi un fischio, che provo a rispiegarmi meglio
-
Credo di aver afferrato il concetto.