Ar.Ma.

Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Karate e Kenpo => Topic started by: happosai lucifero on February 28, 2012, 10:21:34 am

Title: kihon
Post by: happosai lucifero on February 28, 2012, 10:21:34 am
quanti tipi di kihon conoscete? in cosa consistono? in cosa si differenziano? e voi come li eseguite?

grazie
Title: Re:kihon
Post by: Luca Bagnoli on February 28, 2012, 10:32:19 am
ora non li faccio comunque ti dico come si facevano noi fino a poco tempo fa :

1° fase kihon ( kihon dachi )

- chudan seiken tsuki
-jodan seiken tsuki
- seiken ago uchi
- uraken ganmen uchi
- uraken shita tsuki chudan
- uraken sayu uchi
-uraken hizo uchi

1° fase sokugi kihon ( kihon dachi )

- kinteki geri
-kansetsu geri
-hiza geri
-yoko geri

2° fase kihon  ( kumite dachi )

- tutti le tecniche della fase precedente

1° fase sokugi ido kihon ( kumite dachi in movimento )

- mae keage
- mae geri
-mae ashi maegeri
- mae keage nihon
- mawashi geri
- mae ashi mawashi geri

in linea di massima ogni allenamento cominciava così. i kihon prendevano tranquillamente la prima mezz'ora e facevano da riscaldamento e da lavoro tecnico.
Title: Re:kihon
Post by: happosai lucifero on February 28, 2012, 10:37:41 am
uhm.. grazie Luca, ma... che differenza c'è tra kihon, sokugi kihon e sokugi ido kihon? :-[

per il resto, mi sembra tu abbia scritto che ripetevi 30volte ogni tecnica, 10 piano e 20 forte. giusto?

ancora grazie
Title: Re:kihon
Post by: Luca Bagnoli on February 28, 2012, 10:51:58 am
esatto  :)

allora kihon è un termine generico e indica " i fondamentali ". quando dico solo kihon generalmente parlo delle tecniche di braccia quindi pugni e gomiti ( 99% ) e parate e shuto ( 1%  :sbav: :sbav: :sbav: )

sokugi kihon lo dico ad intendere le tecniche di gambe da fermi : piedi paralleli e si provano i calci concentrandosi sulla rotazione del piede d'appoggio e l'uso dell'anca per generare potenza

sokugi ido kihon per noi sono le tecniche di gamba portate facendo le famose e vituperate " vasche "

ora vedo se riesco a portare qualche esempio video...
Title: Re:kihon
Post by: Luca Bagnoli on February 28, 2012, 11:20:38 am
poichè non riesco a trovare esempi video , cercherò almeno di riscrivere in italiano la sequenza descritta nel mio primo post

1° serie di fondamentali ( posizione da allenamento a piedi paralleli )

- pugno dritto alla bocca dello stomaco
- pugno dritto al mento
- pugno dritto al mento con richiamo rapido
- pugno al viso col dorso della mano
- montante allo stomaco
- pugno alla tempia col dorso della mano
- pugno al fegato col dorso della mano

1° serie di fondamentali con le gambe ( posizione da allenamento )

- calcio alle palle
- calcio laterale alla rotula
- ginocchiata dritta
- calcio laterale alle costole

2° serie di fondamentali ( posizione di combattimento : eseguiamo prima col piede sinistro avanti e poi col piede destro avanti )

- tutti i pugni della prima serie

1° fase di fondamentali con le gambe in movimento ( in guardia da combattimento e facendo le vasche : a ogni tecnica si cambia guardia )

- slancio frontale
- calcio frontale dritto
- calcio frontale con la gamba avanzata
- doppio slancio frontale
- calcio circolare
- calcio circolare con la gamba avanzata

quanto sopra descritto si eseguiva AD OGNI SEDUTA DI ALLENAMENTO, dopodichè colpitori o sparring

Title: Re:kihon
Post by: Pallozoid on February 28, 2012, 13:25:52 pm
quanti tipi di kihon conoscete? in cosa consistono? in cosa si differenziano? e voi come li eseguite?

grazie

Come ha risposto Luca.
Il fatto è che vengono presentati come "vasche " da eseguire. E' questo a renderli pesanti da digerire.
Title: Re:kihon
Post by: nameganai on February 28, 2012, 13:41:01 pm
ma secondo voi,i kihon non possone essere sostituiti da del vuoto ben concepito?
Title: Re:kihon
Post by: Paguro49 on February 28, 2012, 13:51:07 pm
Come dico nell'altro 3D, secondo me no.
Io credo debbano essere propedeutici al combattimento, mentre a vuoto, non occorre fare i fenomeni, li occorre curare i dettagli, l'equilibrio, le linee e tutto il resto.
Title: Re:kihon
Post by: nameganai on February 28, 2012, 13:56:48 pm
boh,io sono sempre stato convinto che quello che si studia in kihon possa essere studiato in kihonn kumite,quindi mi concentro quasi esclusivamente sui secondi.
Title: Re:kihon
Post by: Paguro49 on February 28, 2012, 14:55:14 pm
Certo, ma solo dopo avere acquisito tecnica, movimenti e posizioni ;)
Title: Re:kihon
Post by: Joker on February 28, 2012, 15:05:16 pm
Aggiungo che a Okinawa (alias: nel tradizionale) si parla di Hojo Undo per i kihon sul posto. Ma a volte pure per le vasche, a volte invece si parla di hojo undo quando invece sarebbe junbi undo....in verità è un casino e ognuno dice come vuole. Dalle mie parti non ci facciamo troppi problemi sui nomi.

Il concetto essenziale (x Happo e tutti i non karateka) è che kihon/hojo undo sono sempre fondamentali: sequenze a vuoto ripetute di tecniche, ferme o con gli avanzamenti, atte ad affinare i movimenti.
Infine, se accanto alla parola kihon/hojo undo trovi la parola kumite o bunkai vuol dire che le tecniche sono eseguite su un compagno collaborativo invece che a vuoto.

Questo è tutto  :)

Title: Re:kihon
Post by: steno on February 28, 2012, 15:14:25 pm
I kihon sono le tecniche e le posizioni di base.
Quindi servono ad acquisira la conoscenza e l'utilità delle singole, che un po alla volta, con la pratica, entreranno nel bagaglio tecnico del praticante.
Il fatto di farli in araku (vasche), è utile per imparare a essere stabili, rinforzando i servomuscoli di caviglie, anche e giniocchia :)
Title: Re:kihon
Post by: Il Tano on February 28, 2012, 15:38:47 pm
Da noi "hojo undo" é l'allenamento con attrezzi, e il "jumbi undo" sarebbe il "warm up", esercizi di mobilitá articolare, stratching dinamico e statico, etc. Peró generalmente non c'é una barriera netta tra la fine del riscaldamente e l'inizio del lavoro tecnico. Nella fase di jumbi undo infatti si inframmezzando esercizi di potenziamento e ripetizione del kihon, con o senza sabaki. A seconda della lezione (sorpattutto in vista di esami), si puó continuare con uno studio piú specifico del kihon a vuoto, o piuttosto si inizia il lavoro a coppie. Un saluto
Title: Re:kihon
Post by: muteki on February 28, 2012, 15:56:13 pm
niente kihon a vasche. eseguiamo solo yakusoku kumite e kata. il kihon a vuoto quasi non lo facciamo, ma per il resto quoto roroarro su hojo e junbi undo.
Title: Re:kihon
Post by: nameganai on February 28, 2012, 16:19:17 pm
I kihon sono le tecniche e le posizioni di base.
Quindi servono ad acquisira la conoscenza e l'utilità delle singole, che un po alla volta, con la pratica, entreranno nel bagaglio tecnico del praticante.
Il fatto di farli in araku (vasche), è utile per imparare a essere stabili, rinforzando i servomuscoli di caviglie, anche e giniocchia :)
Certo, ma solo dopo avere acquisito tecnica, movimenti e posizioni ;)

quoto entrambi perchè vorrei una risposta da tutti e due per favore :)

ma tecnica,posizioni ed equilibrio,non si possono acquisire anche nei kihon kumite? idem per la muscolatura.

cioè,se studio,ad esempio jun-tsuki,teoricamente e tecnicamente,che differenza passa dall'eseguirlo in solitaria o mirando al compagno? (che secondo me elimina pure l'errore tipico del pugno tirato in linea con la spalla invece che al centro del corpo)

io piuttosto preferico una vasca di KK al kihon standard. (ma forse sbaglio eh)
Title: Re:kihon
Post by: Luca Bagnoli on February 28, 2012, 16:28:09 pm
ti dico la mia name : così come te li ho descritti io e secondo quanto trasmessomi dal mio senpai , i kihon e gli ido kihon dovrebbero essere un continuo studio dei fondamentali e costituiscono un lavoro sia tecnico che organico. può un atleta avanzato sostituire lo studio di questi esercizi con il lavoro al sacco , ai pads e a vuoto ? sì. un atleta che parta direttamente col lavoro al sacco , ai pads e a vuoto può menare quanto e apiù di uno che si sia sbattezzato sui kihon ? sì , tranquillamente. può eseguire le tecniche con la stessa eleganza ed elasticità ? secondo me no. è importante ? mah.

comunque c'è da dire una cosa importante che non può non essere considerata : con i kihon e gli ido kihon puoi far fare a tutti lo stesso lavoro indipendentemente dall'età , dal grado ecc ecc. e dai le stesse correzioni e gli stessi consigli. insomma riesci molto meglio a gestire un gruppo eterogeneo di persone che si allenano in contemporanea.
Title: Re:kihon
Post by: nameganai on February 28, 2012, 16:36:57 pm
credo tu abbia ragione su tutto Luca.

sul discorso della gestione della classe,però sarebbe lo stesso usando kihon kumite (o esercizi a coppie,chiamiamoli come ci pare)

sul fattore eleganza hai perfettamente ragione,ma personalmente,non m'interessa più molto ;D
Title: Re:kihon
Post by: muteki on February 28, 2012, 17:02:17 pm
i kihon kumite servono? e quelli a vasche? quoto in parte luca. comunque li trovo utili almeno x i principianti
Title: Re:kihon
Post by: Luca Bagnoli on February 28, 2012, 17:07:01 pm
i kihon a vasche servono perchè quelli da fermi da soli non bastano. i kihon kumite ... semplice lavoro a coppie , quello si fa in qualunque disciplina.
Title: Re:kihon
Post by: nameganai on February 28, 2012, 17:07:54 pm
i kihon kumite servono? e quelli a vasche? quoto in parte luca. comunque li trovo utili almeno x i principianti

per servire serve tutto,ma il mio ragionamento è atto a scremare quello che serve di più per determinato scopo.
sarà l'influenza dell jj,ma trovo che lavorare a coppie,oltre che più divertente,sia didatticamente più corretto. senza contare che nel KK mentre tu alleni il tuo tsuki (come se fossi da solo in kihon) il tuo compagno allena altro.
ovvio che se sono fatti a macchinetta non servono ad una cippa manco questi...
Title: Re:kihon
Post by: Dipper on February 28, 2012, 17:43:28 pm
La definizione di kihon è stata correttamente data, il kihon non è altro che l'esecuzione a vuoto delle tecniche (ciò che davvero può essere accostato ad essa, rispetto ai kata).
Per quanto Luca non faccia più Karate dimostra di averlo compreso molto profondamente.

Il kihon è il cuore del Karate.
Nel Karate il fine ultimo è la ricerca dell'ikken hissatsu, il colpo definitivo. Questa ricerca necessariamente porta con se' lo studio della perfezione dei singoli movimenti.
Una tecnica perfetta è una tecnica economica, precisa, rapida ed esplosiva. La bellezza è solo la conseguenza eventuale che deriva dalle suddette caratteristiche.

Chiarito il discorso della perfezione, il kihon è importantissimo perchè è lo strumento principe che serve nella ricerca. Con il kihon il karateka lavora allo spasmo sui propri movimenti trova i difetti, li corregge e li ripete con costanza per interiorizzare i continui aggiustamenti.
Allenarsi solo a coppie sposta inevitabilmente l'attenzione sull'altro, mentre il kihon è il momento in cui ci si concentra solo su se' stessi. Banalmente, ad esempio, in un esercizio a coppie, soprattutto un principiante, cercherà volontariamente o meno di andare a toccare il compagno con il suo pugno magari iperestendendo il gomito e arrivando al contatto completamente scarico, e se non lo fa all'inizio, verosimilmente la cosa inizierà a verificarsi quando ci sono accenni di stanchezza, se il movimento non è stato perfettamente metabolizzato prima.
Il continuo passaggio da una pratica interiore e intropsettiva come il kihon, ad una esteriore come il kihon kumite e gli altri esercizi di interazione, permette di massimizzare i vantaggi delle due pratiche.
Un altro aspetto fondamentale del kihon a vuoto è lo sviluppo della capacità di mantenere equilibrio, stabilità e controllo dopo una tecnica andata, appunto, a vuoto, per passare a quella successiva situazione tutt'altro che infrequente e che va saputa gestire.
Title: Re:kihon
Post by: Luca Bagnoli on February 28, 2012, 17:52:19 pm
e bravo Ryu  :thsit: :thsit:
Title: Re:kihon
Post by: muteki on February 28, 2012, 22:00:36 pm
e non bastano i kata per questo?
Title: Re:kihon
Post by: Paguro49 on February 29, 2012, 08:43:02 am
C'è una parte del lavoro, specialmente in fase iniziale, dove occorre capire e acquisire molte componenti di una tecnica.
Anche il solo tsuki, necessita di un certo tipo di rotazione, una linearità, la posizione del polso in linea, le nocche, il passaggio corretto lungo il tronco, cui aggiungere la postura del busto, la rotazione delle anche, il posizionamento del baricentro, il caricamento sulle gambe, la posizione dei piedi.......
Ovviamente sono tutte cose che tendono a diventare acquisite, ma prima vanno spiegate, insegnate, capite, acquisite, messe insieme....
Tornarci sopra anche da esperti, serve a recuperare parte di quei dettagli che vanno persi nel lavoro dinamico.
Tutto questo necessita del lavoro a vuoto.
Quando si è in possesso dei movimenti corretti, si trasportano nel lavoro a coppie, che è il lavoro ma necessita di una fase propedeutica per non essere arraffazzonato.
Se è la perfezione che si cerca, la base da cui partire deve essere perfetta.
Scrivere è un processo naturale, che può venire più o meno bene, ma esiste una fase propedeutica che consiste nell'imparare a disegnare le lettere, a legarle fra loro, a inserirci la punteggiatura eccetera.
Sono fasi simili al lavoro a vuoto, che sono indispensabili per poter passare a esercizi più complessi, così come, ogni tanto, non fa male tornarci sopra per recuperare basi perdute.
L'importanza dei dettagli è palese quando si lavora sulle leve, dove è necessaria una esecuzione eccellente, oppure la leva entra solo in situazione totalmente collaborativa, mentre con chi non collabora, occorre che ogni angolo sia proprio quello, o si va allo scontro di forze inutile e dannoso.
Per poter fare un lavoro a coppie che sia efficacemente propedeutico al Kumite, occorre farlo su basi corrette, sviluppate appunto nel lavoro a vuoto  dove si è badato ai dettagli.
Vale anche per il Kata, dove prima di mettere insieme, colpo, parata, uscita, calcio, cambio di direzione, sarà il caso di avere ben imparato ognuna di quelle cose.
Title: Re:kihon
Post by: Shurei-Kan on February 29, 2012, 08:46:06 am
La definizione di kihon...............

Oss! (http://www.geocities.co.jp/Athlete-Acropolis/2037/seiza.gif)

e non bastano i kata per questo?

I Kata sono cosa molto più complessa.
I Kata, per quello che mi riguarda, sono anch'essi Kihon, ma sono anche tanta altra roba.
Sono il patrimonio storico di uno stile, hanno varianti tecniche numerose che nello specifico servono a rafforzare tecniche e posizioni e prendere confidenza con movimenti particolari di quello stile, ma che hanno spostato molto (per qualcuno troppo) la tecnica propria del Kata con quella utile all'applicazione reale. Sono passaggi concatenati tra loro con cambi di direzione continua e che rendono difficile mantenere la corretta postura, l'equilibrio, la forza, la concentrazione.....lo Zanshin unito alla tecnica.
I Kata giocano a rendere difficile, ma ideale quello che nel Kumite dovrebbe essere facile, istintivo, immediato e efficace.
I Kata veicalono il sapere proprio di uno stile che detemina l'impostazione generale del praticante.
I Kata sono considerati da molti Maestri, ma anche da molti "bonzi" giapponesi come una forma di meditazione in movimento.
La particolarità dei Kata soprattutto Shotokan è che che sono eseguiti in modo energico, eplosivo e per questo rendono quella forma di meditazione, perfezione, idealizzazione, molto difficile da raggiungere.
Con i Kata si lavora su un insieme, per lavorare bene e sullo specifico ci sono i Kihon (sennò che li abbiamo creati a fare?)
Potrei andare avanti per ore a scrivere cazzate sui Kata ma poi non ho il tempo di ragionare[1] e di rispondere a tutte le puntualizzazioni che già mi aspettano.....e poi quì non si parlava di Kihon?  :P
 1. soprattutto di ragionare :dis:
Title: Re:kihon
Post by: steno on February 29, 2012, 09:54:18 am
ma tecnica,posizioni ed equilibrio,non si possono acquisire anche nei kihon kumite? idem per la muscolatura.

cioè,se studio,ad esempio jun-tsuki,teoricamente e tecnicamente,che differenza passa dall'eseguirlo in solitaria o mirando al compagno?
La questione è più semplice di quel che potrebbe sembrare :)
Prima di scrivere un tema (kumite libero), devi imparare a scrivere le parole (kihon kumite), ma è ovvio che prima ancora devi sapere scrivere ed usare appropriatamente le lettere (kihon).
Quindi tu fai le tue vasche nelle varie posizioni, che sono sempre più forzate di quel che si fa poi in kumite, proprio per abituarsi a sforzi di intensità e tempo maggiore del necessario, cosa indispensabile nella DP.
In questo modo, imparerai ad usarle senza il problema dell'avversario, quindi potrai concentrarti solo sulla corretta catena cinetica, indispensabile per ottenere efficacia e precisione.
ecco che quindi, appresa almeno grossolanamente la catena cinetica ed il senso, puoi cominciare a fare kumite, affinandola quindi nel senso dell'efficacia, del tempismo ed in generale del momento giusto per la tecnica giusta.
Ovvio che l'efficacia di una tecnica di attacco, si testa sullo scudo sorretto correttamente da un compagno, il quale contrariamente al sacco, non si limita a dondolare, ma si sposta, rendendo il tutto più sensato al risultato cercato: "un colpo, un KO" (libera interpretazione personale di Funakoshi, necessaria nel contesto Italiano odierno)
(si però adesso non chiamatemi '0 Sensei, grazie. :D )
Title: Re:kihon
Post by: Barvo Iommi on February 29, 2012, 11:53:29 am
è un lapsus freudiano o è voluto?  XD XD
Title: Re:kihon
Post by: Shurei-Kan on February 29, 2012, 15:04:12 pm
Felice di leggerti Roroarro!  :)
Title: Re:kihon
Post by: nameganai on February 29, 2012, 21:27:03 pm
trovo tutte le vostre considerazioni sensate (e sicuramente corrette)
ma non posso fare a meno di chiedermi:
un judoka impara la tecnica a coppie (per forza di cose) e non c'è certamente meno finezza tecnica in una proiezione che in uno tsuki.
perchè questo non può valere per il karate e affini?

(nessun intento di flames,sono davvero interessato all'argomento)
Title: Re:kihon
Post by: Dipper on February 29, 2012, 21:51:45 pm
Posto che quanto detto per il Karate vale per qualunque altra disciplina di striking, la differenza sta nel tipo di ingaggio.
Nella lotta tutto il movimento a partire dall'approccio / squilibrio / posizionamento è necessariamente collegato al contatto fisico col compagno, l'interazione si ha da molto prima della conclusione della tecnica.
Non così per quando ci si picchia, dove fino all'attimo in cui la tecnica viene portata al bersaglio non c'è interazione. Dunque nello striking grossa parte del movimento viene fatto a solo, nel grappling praticamente quasi mai.
Certo, non sono due ambienti così nettamente distinti, nella lotta a terra si studiano i posizionamenti e certi passaggi o uscite anche da soli o con la swissball mentre nello striking è ben possibile che l'azione generi da un contatto prollungato (tipo afferrare e colpire), ma in generale la grossa distinzione che secondo me porta alla discriminante che giustamente fai notare è nella percentuale di tempo in cui gli atleti stanno a contatto che indubbiamente è molto differente.
Title: Re:kihon
Post by: nameganai on February 29, 2012, 22:09:36 pm
grazie ryu,sempre molto esauriente :)

ma quindi,secondo te,il rapporto di tempo che ci dovrebbe essere fra kihon ed esercizi a coppie qual'è?
al momento sto sperimentando nuove didattiche ed ho notato sui novizi,che limitando i kihon ai colpi base per far capire le dinamiche e dare un minimo d'impostazione(le 3 parate senza gedan barai-che praticamentee non usiamo-+jun tsuki+mae geri) e passando direttamente a KK studiati appositamente per il footwork e distanze o ad altri per studiare il mawashi (sono esempi eh..) la progressione è stata più veloce,anche in termini di coordinazione e comprensione della tecnica.
l'anno scorso la lezione iniziava grosso modo come spiegato dal buon Luca Bagnoli,i ragazzi nuovi di quest'anno però hanno già praticamente raggiunto i "vecchi" compagni.
ovvio che magari ho solo beccato ragazzi predisposti sto giro,per quello voglio capire.
scusa il papiro :)
Title: Re:kihon
Post by: etciù-ryu (raffreddato!!) on February 29, 2012, 22:20:55 pm
mi intrometto  :)
personalmente ritengo che kihon ed esercizi a coppie siano concatenati, uno serve a comprendere meglio l'altro.
Title: Re:kihon
Post by: nameganai on February 29, 2012, 22:57:36 pm
piacere di leggerti uechi :)
non sto mettendo in dubbio l'utilità dei kihon,mica sono così arrogante ;)
sto tentando di capire il giusto rapporto che devono avere nell'allenamento :)
Title: Re:kihon
Post by: etciù-ryu (raffreddato!!) on February 29, 2012, 23:08:56 pm
piacere di leggerti uechi :)
non sto mettendo in dubbio l'utilità dei kihon,mica sono così arrogante ;)
sto tentando di capire il giusto rapporto che devono avere nell'allenamento :)
grazie  :)
no, non volevo dire che tu stessi mettendo in dubbio l'utilita dei kihon, volevo solo dire che non ritengo debba passare tempo tra la pratica dei kihon e del lavoro a coppie, li ritengo strettamente legati
Title: Re:kihon
Post by: etciù-ryu (raffreddato!!) on February 29, 2012, 23:10:08 pm
aspetta, forse ho frainteso?? :-[
tu forse intendi quanto tempo dedicare ad uno o all'altro durante la lezione?
Title: Re:kihon
Post by: nameganai on February 29, 2012, 23:13:24 pm
non proprio durante la lezione (perchè comunque tendo a variare) ma in media nell'allenamento.
Title: Re:kihon
Post by: etciù-ryu (raffreddato!!) on February 29, 2012, 23:27:52 pm
non proprio durante la lezione (perchè comunque tendo a variare) ma in media nell'allenamento.
come ha detto bagnoli il kihon andrebbe fatto sempre, ad ogni lezione.
idealmente anche il lavoro a coppie (applicazione in movimento del kihon) dal mio punto di vista andrebbe fatto sempre.
Title: Re:kihon
Post by: Dipper on February 29, 2012, 23:58:02 pm
mi intrometto  :)
personalmente ritengo che kihon ed esercizi a coppie siano concatenati, uno serve a comprendere meglio l'altro.
Ma quale intromettersi ??? Era ora che ti facessi vivo :grrr:

grazie ryu,sempre molto esauriente :)

ma quindi,secondo te,il rapporto di tempo che ci dovrebbe essere fra kihon ed esercizi a coppie qual'è?
al momento sto sperimentando nuove didattiche ed ho notato sui novizi,che limitando i kihon ai colpi base per far capire le dinamiche e dare un minimo d'impostazione(le 3 parate senza gedan barai-che praticamentee non usiamo-+jun tsuki+mae geri) e passando direttamente a KK studiati appositamente per il footwork e distanze o ad altri per studiare il mawashi (sono esempi eh..) la progressione è stata più veloce,anche in termini di coordinazione e comprensione della tecnica.
l'anno scorso la lezione iniziava grosso modo come spiegato dal buon Luca Bagnoli,i ragazzi nuovi di quest'anno però hanno già praticamente raggiunto i "vecchi" compagni.
ovvio che magari ho solo beccato ragazzi predisposti sto giro,per quello voglio capire.
scusa il papiro :)
Secondo me la tua intuizione è vincente. Ti spiego... per quella che è la mia esperienza ci sono tre modi di studiare le tecniche e di mixare kihon e kihon kumite, in ordine crescente di efficienza:
1) Metodo a gradini. Prima impari bene il pugno, poi impari bene a tirarlo da fermo, poi impari a fare oi tsuki, poi impari a farlo in kihon kumite ma sempre pianino e via dicendo, poi impari il kizami, poi magari i colpitori... E' diffuso ma errato, perchè la tecnica non viene assimilata nel suo complesso e si imparano tanti spezzoni slegati che poi non è vero che vanno insieme automaticamente, anzi, molto facilmente si sommano i difetti di tutti. Dopotutto non si è mai visto un calciatore che prima impara solo a portare la palla, poi solo a crossare, poi solo a tirare i rigori...
Inoltre tirare sempre i colpi a vuoto dà una percezione completamente errata del colpo che dovrebbe essere forte (e qui si entrerebbe in un altro discorso che magari approfondiamo in seguito perchè merita).
2) Metodo spaccakulo. Mena, mena, mena e magari ogni tanto fai kihon perchè fa molto tradizionale... sicuramente meglio del precedente, inizialmente si hanno progressi enormi rispetto a quello. Il problema è che concentrandoti troppo a colpire (come spiegavo prima), per quanto diventi tosto, ti porti dietro facilmente una tecnica che rimane sporca, imperfetta, con molti difetti che si consolidano, classica è l'eccessiva contrattura delle spalle ad esempio.
3) La giusta via di mezzo. Come ho scritto prima e come ribadito giustamente da Uechi, kihon e kihon kumite devono iniziare a dialogare da subito, in modo che, sotto l'attento occhio del sensei, si acquisisca  percezione reale delle tecniche e nel contempo si lavori sul perfezionamento per la ricerca di cui sopra.
Importante è che le tecniche non vengano subito spezzettate (per lo meno non solo) ma le basi del movimento così come deve essere portato vanno gettate da subito. Poi casomai nel contempo si fa anche un po' di ido kihon che secondo me ha pure i suoi lati positivi. Tutto questo IMHO costituisce una parte importante della ricetta per costituire quei karateka (o altri tipi di striker) che sono piume quando si muovono ma quando entrano diventano macigni.
Quali siano le dosi giuste del mix credo che dipenda dal livello del'allievo e dalla sensibilità del sensei, ma anche dal momento. Non è detto che debbano essere costanti e anzi credo che un continuo oscillare dalla prevalenza (moderata) di un aspetto all'altro sia molto stimolante.
Title: Re:kihon
Post by: nameganai on March 01, 2012, 00:32:17 am
bene Ryu,felice che tu abbia capito il mio discorso.
il mio cambiamento di rotta è stato dettato dal fatto che la metodica che si usava da noi creava finti karateka (finti perchè io non sono certamente in grado di insegnare karate,nè facciamo karate..),studiare fondamentali per dare impostazioni che poi non si usano con la scusa che servono per l'equilibrio,postura ecc non mi convinceva,se non altro perchè ogni stile ha concetti di movimento propri,ma essendo la maggior parte dei nostri praticanti provenienti dal karate era prassi usare la didattica standard di quest'ultimo,non avendo il KJ una didattica nata per la diffusione in palestra.
i kihon erano palesemente ispirati a quelli del wado.

per questo mi sono dato al jj moderno,per assimilare una didattica che vedevo ottimale anche per il KJ,adattandone il modus operandi.
a sentire il maestrone e i colleghi lombardi funziona egregiamente e si sta procedendo su questa strada a livello sperimentale nel mio dojo (anche perchè siamo comunque spronati ad avere il "nostro" kj)

molte idee,per dare a cesare quel che è di cesare,me le avete date proprio voi con le vostre discussioni :)
Title: Re:kihon
Post by: Shurei-Kan on March 01, 2012, 09:20:23 am
Bella discussione ragazzi!  :thsit:

Vorrei intervenire anch'io e ho un po di considerazioni da fare ......ma non ho testa ne tempo.  :-[

Comunque voglio dire che in linea di massima sposo la tesi di Ryujin (vedi punto 3 del post poco sopra).

Bravo Name, usa la testa, fai esperienza e prova. Non esiste un metodo unico o migliore, molto dipende dal gruppo (sono bambini? ragazzi? adulti? sono svegli o rincoglioniti?) e molto dipende anche da te.

Un Istruttore esegue il compitino assegnatogli, piglia il programma, lo legge e lo applica nello stesso identico modo con cui lo ha imparato 10 anni prima in un contesto e in un gruppo che non può essere mai lo stesso, il più delle volte può essere (appena) sufficiente e accontentare buona parte del gregge. Un Maestro (e per inciso io non lo sono ancora ma prometto di studiare per diventarlo) deve pretendere molto di più dalla sua didattica di insegnamento. Deve capire chi ha di fronte. Quale strada di volta in volta è meglio seguire e possedere esperienza e intuizione per fare di volta in volta il meglio possibile.
Sapere, saper fare, saper trasmettere sono 3 mondi distanti anni luce tra loro.

Vi seguo.......  :)
Title: Re:kihon
Post by: nameganai on March 01, 2012, 12:23:03 pm
Bella discussione ragazzi!  :thsit:


ma grazie,merito di ryu,quando si parla con lui è un piacere proporre le propire idee :)


Vorrei intervenire anch'io e ho un po di considerazioni da fare ......ma non ho testa ne tempo.  :-[

Comunque voglio dire che in linea di massima sposo la tesi di Ryujin (vedi punto 3 del post poco sopra).


non vedo l'ora di sentire le tue considerazioni


Bravo Name, usa la testa, fai esperienza e prova. Non esiste un metodo unico o migliore, molto dipende dal gruppo (sono bambini? ragazzi? adulti? sono svegli o rincoglioniti?) e molto dipende anche da te.


ho prevalentemente adulti,in parte svegli,in parte rincoglioniti,purtroppo pochi adolescenti,troppo presi evidentemente dall'onanismo :dis:


Un Istruttore esegue il compitino assegnatogli, piglia il programma, lo legge e lo applica nello stesso identico modo con cui lo ha imparato 10 anni prima in un contesto e in un gruppo che non può essere mai lo stesso, il più delle volte può essere (appena) sufficiente e accontentare buona parte del gregge. Un Maestro (e per inciso io non lo sono ancora ma prometto di studiare per diventarlo) deve pretendere molto di più dalla sua didattica di insegnamento. Deve capire chi ha di fronte. Quale strada di volta in volta è meglio seguire e possedere esperienza e intuizione per fare di volta in volta il meglio possibile.
Sapere, saper fare, saper trasmettere sono 3 mondi distanti anni luce tra loro.

Vi seguo.......  :)
esatto,io ci provo,aiutato dal sistema che abbiamo adottato per gli istruttori,dove non si viene autorizzati a dare nessun grado,se prima non si è dimostrato di saperlo insegnare ad un'allievo (che viene esaminato dal maestrone valutando il lavoro dell'istruttore)così solo chi riesce a trasmettere può definirsi maestro (abbiamo proprio i "dan" diversi fra chi sa insegnare-rossi- e chi conosce solo il programma-bianchi- )anche se mi accorgo che spesso "divago" troppo...

p.s. bello il tuo avatar.
Title: Re:kihon
Post by: Mentore on March 02, 2012, 09:38:35 am
i kihon kumite servono? e quelli a vasche? quoto in parte luca. comunque li trovo utili almeno x i principianti

per servire serve tutto,ma il mio ragionamento è atto a scremare quello che serve di più per determinato scopo.
sarà l'influenza dell jj,ma trovo che lavorare a coppie,oltre che più divertente,sia didatticamente più corretto. senza contare che nel KK mentre tu alleni il tuo tsuki (come se fossi da solo in kihon) il tuo compagno allena altro.
ovvio che se sono fatti a macchinetta non servono ad una cippa manco questi...

Da un punto di vista "filosofico" non hai torto, ma bisogna far le cose anche per gradi di complessità. Dal punto di vista dello sforzo nervoso/coordinativo è molto importante lavorare sui kihon a vuoto. Penso valga la stessa cosa per la shadow boxing nella boxe.

Se ci fate caso tutto sta, in un allenamento ben condotto, a massimizzare i risultati.

Kihon a vuoto => Shadow boxing e studio tecnico (impostazione di traiettorie e tecniche fisiologicamente "perfette" e relativo perfezionamento).

Kihon kumite => Applicazione di tecniche in contesto "uno a uno" con un aumento di difficoltà dovuto all'adattamento necessario per un partner (differente statura, differente disposizione fisica, mobilità...).

Tecniche su scudi, pao, sacco => Sacco, punching ball, punching bag, scudi (Tecniche "in libertà": applicazione quasi completamente libera non più delle traiettorie stilizzate, ma dei principi di generazione della forza acquisiti)

Combattimento libero => Ring (applicazione delle metodiche di movimento acquisite e provate su avversario reale o realistico).

Poi è ovvio che tutto dipende. Se io vado in una palestra dove basta un urlaccio a far svenire il compagno di palestra, beh...  >:(