Ar.Ma.
Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Karate e Kenpo => Topic started by: muteki on March 05, 2012, 16:48:27 pm
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conosciamo di certo tutti il celebre motto. che ne pensate?
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sarà qualcosa tipo " il karat einizia col saluto " ... non so cosa dovrei pensarne
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Da una veloce ricerca http://www.iogkf.it/articoli/tora%20kan/shoto.htm (http://www.iogkf.it/articoli/tora%20kan/shoto.htm)
1. Karate Do wa rei ni hajimari, rei ni owaru koto wo wasuruna.
Il Karate comincia e finisce col saluto; il Karate Do inizia con c ortesia e finisce con cortesia.
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A me sembra una cosa corretta ...
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A mio avviso equivale al saluto che do quando entro in un posto,o alla stretta di mano tra 2 combattenti di mma,o al gesto d'inizio col bjj etc etc...
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Mi si permetta un sano self quote che un papiro del genere col piffero che lo riscrivo...
Spiego cosa significa il saluto per me (o meglio, come mi è stato insegnato).
All'inizio della lezione, quando si effettua il mokuso (si chiudono gli occhi e si rimane per qualche istante in silenzio) si cerca di sgomberare la mente da tutti i pensieri che devono restare fuori dall'allenamento. I problemi al lavoro, le tasche vuote, il battibecco con la ragazza... tutto in questi secondi viene lavato via.
Inchinandosi l'uno di fronte all'altro si mette come un segno: qui finisce la giornata con tutti i suoi cazzi e adesso inizia la lezione, ci si prepara a dare il massimo, tutto il resto rimane fuori dalla porta del dojo.
Utilità della cosa? A livello pratico nulla, non mi insegna a prendere a calci i cattivi. E' un esercizio mentale, ci si allena a trovare il proprio centro, cosa che all'inizo è difficilissima ai più ma che, ripetendo nel tempo il saluto, si acquisisce e se ne diventa capaci anche senza fare necessariamente il saluto stesso, con tutte le ripercussioni positive che questo comporta.
Alla fine, sempre col mokuso, dopo una lezione (si spera) intensa, si rifiata un attimo ed è il momento di ringraziare.
I ragazzi mandano un pensiero di ringraziamento ai genitori, che li mantengono e permettono loro di frequentare la lezione. Chi è religioso ringrazia la sua divinità. In ogni caso si è grati soprattuto verso se' stessi per essersi impegnati al massimo, e si è grati del fatto che si ha avuto la salute e la forza necessaria per affrontare una nuova lezione ed imparare qualcosa.
Secondo il mio sensei esprimere mentalmente la propria gratitudine ha un effetto molto potente sullo spirito e si nota che è abbastanza coerente con la spiritualità shinto-buddista.
Capisco che per qualcuno sia imbarazzante adottare un rituale di un'altra cultura, ma chi lo fa, di solito, vi si sente vicino.
Io per esempio trovo molto più imbarazzanti molti elementi della cultura nostrana... è questione di affinità.
Ma non basta sgomberare la testa senza tante cerimonie? Non secondo le teorie più accreditate, l'effetto sulla mente di qualunque pratica è più forte se coadiuvato dal movimento del corpo, perchè spirito, mente e corpo sono collegati, e l'effetto è ancora maggiore se sono gesti che non si ripetono quotidianamente (dunque si sta dicendo alla propria mente che adesso inizia qualcosa di speciale, suggellandolo con un gesto).
Ad ogni modo è chiaro che non c'è solo il sauto in ginocchio per ottenere tutta quanto scritto sopra, ma praticando una disciplina orientale trovo coerente che si utilizzi il metodo orientale. Non che altre tecniche di rilassamento o visualizzazione più occidentali siano meno efficienti.
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rei non è solo saluto. significa anche rispetto e buone maniere. trovo sia un insegnamento molto valido al di là del tirare due pugni
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Penso che il rispetto dovrebbe essere la base per ogni AM o sport in generale e in un certo senso lo do per scontato.
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rei non è solo saluto. significa anche rispetto e buone maniere. trovo sia un insegnamento molto valido al di là del tirare due pugni
l'etichetta è presente in maniera più pregnante anche nelle pratiche più antiche del karate.
Dal canto mio,anche quando praticavo shotokan, preferivo il rispetto sostanziale alle tirate e molto spesso fuori luogo manifestazioni formali
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infatti la massima non fa cenno a formalità alcuna. è proprio lì l'errore di interpretazione imho
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quello dell'interpretazione è il problema di tutte le am ;)
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Le buone maniere sono per definizione "formali", il rispetto invece, ci può essere sia quello formale che quello sostanziale, che a volte collimano.............e a volte no.
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Il karate,tra le arti nipponiche,è probabilmente quella dove esiste un'etichetta più ridotta all'osso.
Il rispetto invece, non è prerogativa di questa o quella cultura e anche le manifestazioni esterne sono dettate dal buon senso e non da altro.
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Da ciò che ho visto, fare l'inchino in palestra non implica a prescindere che tu sia una persona educata fuori.
O ANCHE DENTRO.
Un po' come l'inno alle partite di calcio.
Che un calciatore lo canti a inizio partita, dubito fortemente significhi che sia un gran patriota.
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Io penso che il rispetto non dipenda da un saluto.
Il rispetto è qualcosa che va oltre al saluto, che c' è, se c' è, prima e dopo il saluto.
Io ho del saluto una visione simile a quella di Ryujin, un gesto per avviare una predisposizione mentale che ti consenta di imparare e migliorarsi.
Ciò non toglie che la predisposizione mentale NON dipende dal saluto, non è che se fai il saluto allora sei pronto ad apprendere.
La predisposizione viene dalla volontà ed il saluto è solo un modo per dire "sono pronto" ma non è necessario farlo soprattutto se non si ha quella volontà di imparare.
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e se leggessimo come la pratica del karate implica sempre rispetto?
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e se leggessimo come la pratica del karate implica sempre rispetto?
Dalle mie esperienza, purtroppo, non sempre chi pratica karate ha rispetto.
Il rispetto prescinde dall' AM, SDC, sport, colore dei capelli, cibo preferito, nazionalità ecc.
Il rispetto non si impara sul tatami, ma esso può essere di aiuto.
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e se leggessimo come la pratica del karate implica sempre rispetto?
ogni pratica implica rispetto....
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e se leggessimo come la pratica del karate implica sempre rispetto?
ogni pratica implica rispetto....
intendo dre rispetto dell'avversario, per esempio. e rettitudine nel gestire lo scontro.
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ogni pratica implica rispetto....
intendo dre rispetto dell'avversario, per esempio. e rettitudine nel gestire lo scontro.
Tutti gli sport di contatto la prevedono, mica solo il karate, che poi non sempre sia presente è un altro e francamente :ricktaylor:
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il fatto che gli sport la includono non è nell'interesse del thread. parlo dello specifico caso del karate. ci salutiamo prima e dopo la lezione, prima e dopo ogni esercizio. i kata iniziano sempre con una tecnica difensiva. vige il principio che non vi sia primo attacco. sono questi gli aspetti specifici del karate dei quali vorrei parlare. chi se ne, in questa sede, deglì sdc
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[\mod on]
Tolti gli OT
[\mod off]
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il fatto che gli sport la includono non è nell'interesse del thread. parlo dello specifico caso del karate. ci salutiamo prima e dopo la lezione, prima e dopo ogni esercizio. i kata iniziano sempre con una tecnica difensiva. vige il principio che non vi sia primo attacco. sono questi gli aspetti specifici del karate dei quali vorrei parlare. chi se ne, in questa sede, deglì sdc
Sono tutti aspetti degni di nota. Se tutti gli uomini li seguissero non servirebbe più difendersi.
Comunque, sono aspetti che ti devono accompagnare ovunque, non solo sul tatami. Se decidi di intraprendere questa via devi essere coerente con i suoi principi altrimenti cambia.
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il fatto che gli sport la includono non è nell'interesse del thread. parlo dello specifico caso del karate. ci salutiamo prima e dopo la lezione, prima e dopo ogni esercizio. i kata iniziano sempre con una tecnica difensiva. vige il principio che non vi sia primo attacco. sono questi gli aspetti specifici del karate dei quali vorrei parlare. chi se ne, in questa sede, deglì sdc
Io ritengo, in combutta con muteki e altri, che il "rei" vada considerato nel senso molteplice di "saluto", "rispetto" e "spirito". Di questo discorso fa parte anche l'accezione di "Osu" come "onegai shimasu", cortese richiesta di aiuto, piuttosto che gli altri significati considerati, molto più "virileggianti" - tanto che in alcune scuole "osu" viene considerato volgare e da non usarsi.
Ritengo che il senso generale di questo precetto sia addirittura ovvio: se sei un karateka (quindi uno che pratica seriamente l'arte), sei rispettoso e cortese, non per pura formalità ma perché il senso intrinseco della gentilezza ti è noto. Non hai sensi di inferiorità né di superiorità, non devi assumere un atteggiamento di difesa né di arroganza. Puoi rispettare l'altro (avversario o meno) che questi ti rispetti o meno.
Poi oh, sarò troppo poetico io :)
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Si' ma appunto tutto questo e' preroogativo di qualsiasi arte marziale o sdc. Chi tira di lotta si "saluta" ogni volta che si riprende a combattere, che si tratti di un 5, una pacca, un inchino a mani giunte ecc. Quello che non ho mai sopportato di una certa pratica del karate e' il fatto che alcuni perdono più tempo a salutarsi che a allenarsi. Non mi piace l'eccessiva formalizzazione che e' stata la vera sciagura della AM
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Da ciò che ho visto, fare l'inchino in palestra non implica a prescindere che tu sia una persona educata fuori.
O ANCHE DENTRO.
Un po' come l'inno alle partite di calcio.
Che un calciatore lo canti a inizio partita, dubito fortemente significhi che sia un gran patriota.
Beh certo, hai ragione...
Diciamo che è un tentativo di dare una regola almeno per il vivere civile in palestra. ;)
Poi è ovvio, se uno è una carogna, la cosa avrà l'effetto di una secchiata in mare. :D
Però farlo giorno dopo giorno, di certo male non farà... :pla:
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Da ciò che ho visto, fare l'inchino in palestra non implica a prescindere che tu sia una persona educata fuori.
O ANCHE DENTRO.
Un po' come l'inno alle partite di calcio.
Che un calciatore lo canti a inizio partita, dubito fortemente significhi che sia un gran patriota.
Beh certo, hai ragione...
Diciamo che è un tentativo di dare una regola almeno per il vivere civile in palestra. ;)
Poi è ovvio, se uno è una carogna, la cosa avrà l'effetto di una secchiata in mare. :D
Però farlo giorno dopo giorno, di certo male non farà... :pla:
il saluto è solo l'espressione di uno stato di predisposizione mentale al confronto, scambio, abnegazione, voglia di capire...quando ce l'hai non ti serve la forma.... ;)
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Io da quando sono venuto in contatto diretto con le arti giapponesi (e non solo marziali) però ho imparato ad apprezzare anche la bellezza e l'utilità della forma.
Diciamo che ho temperato un po' il vecchio modo di pensare per cui alla fine conta solo la sostanza.
Solo forma e niente sostanza è inutile tanto quanto è utopico avere sostanza senza forma.
Anche in natura la forma è importante :)
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;)
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Io da quando sono venuto in contatto diretto con le arti giapponesi (e non solo marziali) però ho imparato ad apprezzare anche la bellezza e l'utilità della forma.
Diciamo che ho temperato un po' il vecchio modo di pensare per cui alla fine conta solo la sostanza.
Solo forma e niente sostanza è inutile tanto quanto è utopico avere sostanza senza forma.
Anche in natura la forma è importante :)
Il mio pensiero è simile.
Io credo che la forma debba essere funzionale alla sostanza. Mi va pure bene che entro un certo frame sia stilizzata, ma bisogna rimanere comunque nell'ambito della ragionevolezza. Facendo in questo modo si può trovare un posto per tutto, imho
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Io da quando sono venuto in contatto diretto con le arti giapponesi (e non solo marziali) però ho imparato ad apprezzare anche la bellezza e l'utilità della forma.
Diciamo che ho temperato un po' il vecchio modo di pensare per cui alla fine conta solo la sostanza.
Solo forma e niente sostanza è inutile tanto quanto è utopico avere sostanza senza forma.
Anche in natura la forma è importante :)
certe volte la forma è sostanza.