Ar.Ma.

Martial Sharing => Interstile - discussioni in comune => Topic started by: Giorgia Moralizzatrice on March 21, 2012, 09:16:32 am

Title: La via delle arti marziali
Post by: Giorgia Moralizzatrice on March 21, 2012, 09:16:32 am
Interessante post questo...

poi è chiaro che possiamo togliere un sacco di tecniche e movimenti, ma non sarà più karate

Non sono d'accordo con questo.

Uno può continuare a sfoltire le tecniche come proprio percorso, tirando fuori quanto trova di essenziale... Il karate non penso sia un insieme di tecniche quanto un modo di approcciarsi al combattimento (e, di conseguenza, alla vita).

Voi che ne pensate?
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Saburo Sakai on March 21, 2012, 09:17:57 am
Che Dorje ha colto nel segno.  ;)
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Bellerofönte on March 21, 2012, 09:18:57 am
Che il Karate produce troppe chiacchiere  XD
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Saburo Sakai on March 21, 2012, 09:19:51 am
 :D
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Darth Dorgius on March 21, 2012, 09:20:23 am
Che il Karate produce troppe chiacchiere  XD

E si che sono stato sintetico! XD
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Wa No Seishin on March 21, 2012, 09:28:27 am
Per favore, continuate a parlare solo di karate.

Così posso spostare il 3d. :sbav:
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Giorgia Moralizzatrice on March 21, 2012, 09:30:45 am
A me interessa il trasferimento da "approccio al combattimento" a "approccio alla vita", mi potete fare degli esempi please

-----  EDIT  -------


Ovviamente lo pensavo non solo relativo al karate altrimenti non lo avrei postato qui   ;)
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Tran Hung Dao on March 21, 2012, 09:32:56 am
Devo dire che non so se davvero il Karate si può tradurre in quello che ha scritto Dorje, anche se molto bello!

Però lo potrei riportare anche su altre Arti Marziali..non solo sul Karate..se io prendo una qualsiasi disciplina e incomincio a togliere tutto ciò che non mi interessa, non mi piace, non ritengo pratico..ecc ecc..beh, ho snaturato la disciplina iniziale..non per questo peggiorata, magari è anche meglio, ma comunque non più quella iniziale..quindi è una altra disciplina..fatta su di me.

Spesso troviamo cose che nella pratica non ci piacciono..ma chi ha seriamente fondato le AM varie fortunatamente nonha pensato solo a se stesso, ma a molti..dando così l'opportunità a molti di trovare una propria via nell'arte marziale..ma senza togliere o aggiungere da se...nel momento in cui lo faccio cambio qualcosa e quindi fondo qualcosa di nuovo..così hanno fatto molte discipline ancora esistenti!
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Darth Dorgius on March 21, 2012, 09:33:51 am
Il mio pensiero è abbastanza semplice.

La pratica marziale ci espone a delle situazioni di stress (quando le prendiamo e anche quando le diamo) che creano degli effetti collaterali nella vita di tutti i giorni. :)
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Darth Dorgius on March 21, 2012, 09:35:13 am
se io prendo una qualsiasi disciplina e incomincio a togliere tutto ciò che non mi interessa, non mi piace, non ritengo pratico..ecc ecc..beh, ho snaturato la disciplina iniziale..non per questo peggiorata, magari è anche meglio, ma comunque non più quella iniziale..quindi è una altra disciplina..fatta su di me.

Mi pare comunque che questo sia il percorso che fa la maggior parte dei maestri.

Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Giorgia Moralizzatrice on March 21, 2012, 09:37:50 am
Il mio pensiero è abbastanza semplice.

La pratica marziale ci espone a delle situazioni di stress (quando le prendiamo e anche quando le diamo) che creano degli effetti collaterali nella vita di tutti i giorni. :)
Questo lo avevo intuito, quello che non mi è ancora chiaro è se (secondo te) tutte le discipline marziali (e non) portano allo stesso "risultato"
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Tran Hung Dao on March 21, 2012, 09:38:19 am
se io prendo una qualsiasi disciplina e incomincio a togliere tutto ciò che non mi interessa, non mi piace, non ritengo pratico..ecc ecc..beh, ho snaturato la disciplina iniziale..non per questo peggiorata, magari è anche meglio, ma comunque non più quella iniziale..quindi è una altra disciplina..fatta su di me.

Mi pare comunque che questo sia il percorso che fa la maggior parte dei maestri.

Non è vero..perchè dici così. Di solito i maestri si attengo alla propria scuola insegnando il programma ufficiale (se esiste) e divulgando l'intera disciplina..poi ogni maestro potrà dare del "proprio", ma senza togliere o aggiungere materiale al programma..
Io in quello che pratico non ho mai avuto maestri che hanno preso il programma e lo hanno rivoltato a modo loro..questo non può esistere nel Vovinam..ma come in altre AM..o per lo meno, chi lo ha fatto alla fine ha creato scuole proprie!
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: XinYiMan on March 21, 2012, 09:45:16 am
Dico che Sølvugle deve smettere di drogarsi con l'erba cipollina!

Bhe scherzi a parte, quello che ha detto è sacrosanto e riscontrabile in tutto quello che è arte! Compresa quella marziale!

Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Darth Dorgius on March 21, 2012, 09:45:40 am
Non è vero..perchè dici così. Di solito i maestri si attengo alla propria scuola insegnando il programma ufficiale (se esiste) e divulgando l'intera disciplina..poi ogni maestro potrà dare del "proprio", ma senza togliere o aggiungere materiale al programma..

Bé, di esempi che hanno modificato (soprattutto "ottimizzato") ciò che c'era prima ce ne sono tanti. Nel karate per esempio: vogiamo citare Oyama?

Nelle discipline thai succede lo stesso: si tende a "togliere ed otimizzare", non ad aggiungere ed appesantire.

Nella maggior parte delle discipline c'è una ricerca dell'essenza!

Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Darth Dorgius on March 21, 2012, 09:47:54 am
Questo lo avevo intuito, quello che non mi è ancora chiaro è se (secondo te) tutte le discipline marziali e non portano allo stesso "risultato"

Secondo me si. :)

La natura stessa dello "scontro" modifica il tuo punto di vista. E attenzione, non sto parlando necessariamente di cambiamenti epocali o chissà quali cose. Ma già il fatto di imparare che subire un pugno non fa poi male come immagini che possa fare, modifica l'atteggiamento generale.
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: nameganai on March 21, 2012, 09:48:33 am
uhm...a mme sembra che ultimamente,più di togliere e cercare l'essenza,si badi ad aggiungere integrando...
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Saburo Sakai on March 21, 2012, 09:51:10 am
Il mio pensiero è abbastanza semplice.

La pratica marziale ci espone a delle situazioni di stress (quando le prendiamo e anche quando le diamo) che creano degli effetti collaterali nella vita di tutti i giorni. :)
Questo lo avevo intuito, quello che non mi è ancora chiaro è se (secondo te) tutte le discipline marziali e non portano allo stesso "risultato"

Non lo so, però Dorje ha ragione secondo la mia esperienza.
Per un periodo di circa 2 anni cercavo di allenare lo stato di costante vigilanza anche fuori dal dojo, ambiente dove questo atteggiamento è sempre richiesto.
Anche la notte avevo il sonno leggero, e riuscii pure a sventare un furto a dei vicini percependo nel sonno dei rumori che nessun'altro sentì.
La mattina appena suonava la sveglia mi imponevo di non stiracchiarmi sbadigliando, ma di scattare con un balzo dal letto.
Cavolate penserete ? Forse... a me dava una grande soddisfazione, mi sentivo particolarmente "vivo".
Di contro questo favoriva un eccessivo nervosismo e reattività, a volte anticipavo talmente potenziali situazioni di pericolo che passavo dalla ragione al torto e mi infilavo in dei bei casini.
Diciamo però che passato questo periodo (per fortuna) e metabolizzata la cosa, lo stato di vigilanza "latente" mi è rimasto dentro a fronte di una maggiore rilassatezza. E tuttavia mi rendo conto che periodicamente va nuovamente alimentato, stando attenti a non eccedere, perché non si sopisca.
Per alcuni anni anche la mia ragazza ha praticato Karate, e questo aspetto di attenzione e reazione al pericolo le è aumentato moltissimo.
Poi non necessariamente questo avviene solo nel Karate, ma diciamo che un certo approccio enfatizza tali accorgimenti.  :)
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: The Spartan on March 21, 2012, 09:53:03 am
Approccio alla vita forse può essere un discorso complesso ma imho è indiscutibile che ci sia una stretta connessione fra il proprio modo di essere e quello che si pratica...
Uno estremamente concreto ad esempio e con i piedi per terra difficilmente si troverà bene in ambienti in cui si mena il can per l'aia per mesi e ci si arrovella su supercazzole mondiali...
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Tran Hung Dao on March 21, 2012, 10:00:13 am
Non è vero..perchè dici così. Di solito i maestri si attengo alla propria scuola insegnando il programma ufficiale (se esiste) e divulgando l'intera disciplina..poi ogni maestro potrà dare del "proprio", ma senza togliere o aggiungere materiale al programma..

Bé, di esempi che hanno modificato (soprattutto "ottimizzato") ciò che c'era prima ce ne sono tanti. Nel karate per esempio: vogiamo citare Oyama?

Nelle discipline thai succede lo stesso: si tende a "togliere ed otimizzare", non ad aggiungere ed appesantire.

Nella maggior parte delle discipline c'è una ricerca dell'essenza!

Ovviamente parlo per esempi da me conosciuti, ciò che non conosco non posso giudicarlo..
Forse quando si parla di KARATE non è come parlare di Vovinam..
KARATE lo "ottimizzo" e creo il "mio" Karate dandogli anche un nome..
VOVINAM è già qualcosa di codificato, non un nome generico da dove poi partono vari stili...quindi chi ha apportato modifiche ne ha poi cambiato il NOME e quindi disciplina..
Un po come dire KUNG FU..poi ci sono gli stili..
In realtà anche il Vovinam subisce modifice e ottimizzazioni..ma non da parte di un Maestro ma da parte di un consiglio che ne decide la viariazione a livello globale conl'accordo di tutti..ci si mette un po ad effettuare il cambiamento.
Ad esempio, nell'ultima trasferta del Maestro Nguyen Van Chieu dal Vietnam ha corretto alcune tecniche a coppie che in qs ultimi anni son state ottimizzate e rese un po' più efficaci e semplici..non è lavoro semplice, perchè deve farlo per tutti i paesi che aderiscono alla federazione..o la fa con documentazioni che accertano la decisione comune del Consiglio e non sue decisioni...in questo caso si cambia, in alcuni casi si toglie o comunque si ottimizza mantenendo la base orginale...
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: steno on March 21, 2012, 10:07:20 am
Sono più daccordo con muteki. :)
Il karate ha quattro stili maggiori (più praticati) e diversi altri minori (meno praticati), un karateka riconosce il "collega" di uno stile maggiore, da come fa ikata e dall'impostazione del kumite.
Le distanze "da gara" sono molto più shotokan di quel che potrebbe sembrare, poiché come sapete benissimo, il ma-ai dello shotokan è quello più vicino alla katana... quindi alla sfida rituale, che non al combattimento vero e proprio.
Da che mi ricordo, il wado ryu è molto vicino allo shotokan, ma con proteziuoni maggiori, per lasciare più libertà in combattimento.
Poi c'è lo shito, che ha una genesi molto stretta con il goju, sebbene autonoma dallo stesso.
In definitiva comunque, il karate più diffuso, è anche quello che meglio si presta a fare le gare, quindi lo shotokan, essendo stato riprogrammato da Funakoshi figlio sostanzialmente per quel motivo.
Ma se si va a guardare determiante cose, come il combattimento a corta distanza, il goju e lo shito sono molto più specialisti, contenendo diverso lavoro su gomiti, ginocchia, leve e sbilanciamenti di varia natura.
Tanto per dire, neko ashi dachi è strutturata per la corta distanza, moto dachi o sanchin daci per il corpo a corpo, dove proteggere "le sfere" è importantissimo, dato che le ginocchiate all'inguine, come dimostrano i sistemi moderni, semplici cloni del karate tradizionale, sono usatissime.

Pertanto, dire che il karate rimane karate togliendo tecniche peculiari, prima appiattisce le macro differenze stilistiche, poi trascina nella palude degli SDC un'Arte Marziale, cosa sacrilega, come dire che sanda e kung fu siano la stessa cosa.
Poi se vogliamo, il DO è un discorso diverso, e li, affermare ciò che ha affermato sovulge non è sbagliato, togli pure tecniche, ma se il DO rimane identico, il karate è karate.
Sono daccordo, ma guarda che schifezza è diventato con questo concetto, in quanto portato troppo avanti...
Siamo al punto che il krav maga, nulla più che karate tradizionale, viene visto come il non plus ultra...
io ho imparato le stesse identiche cose da anni, e le chiamo goju ryu :D :D
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Giorgia Moralizzatrice on March 21, 2012, 10:23:49 am
La natura stessa dello "scontro" modifica il tuo punto di vista. E attenzione, non sto parlando necessariamente di cambiamenti epocali o chissà quali cose. Ma già il fatto di imparare che subire un pugno non fa poi male come immagini che possa fare, modifica l'atteggiamento generale.
Quindi nel senso che vedi in ottica meno negativa lo scontro di qualsiasi tipo?
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Darth Dorgius on March 21, 2012, 10:24:58 am
La natura stessa dello "scontro" modifica il tuo punto di vista. E attenzione, non sto parlando necessariamente di cambiamenti epocali o chissà quali cose. Ma già il fatto di imparare che subire un pugno non fa poi male come immagini che possa fare, modifica l'atteggiamento generale.
Quindi nel senso che vedi in ottica meno negativa lo scontro di qualsiasi tipo?

Anche, ma non solo. :)

Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Saburo Sakai on March 21, 2012, 10:25:31 am
La natura stessa dello "scontro" modifica il tuo punto di vista. E attenzione, non sto parlando necessariamente di cambiamenti epocali o chissà quali cose. Ma già il fatto di imparare che subire un pugno non fa poi male come immagini che possa fare, modifica l'atteggiamento generale.
Quindi nel senso che vedi in ottica meno negativa lo scontro di qualsiasi tipo?
Boh... io ho imparato che un pugno fa molto più male di come lo immagnavo !  :spruzz:
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Luca Bagnoli on March 21, 2012, 10:25:57 am
penso esattamente l'opposto di steno e muteki. meno cose si fanno e più karate ci vedo. anzi estendendo il discorso alle AM in generale : meno cose si fanno e più sostanza ci vedo. spessissimo trovo tantissime tecniche e pochissima sostanza. mentre dovrebbe essere il contrario.

questo è bushido ( cit. )  :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz:
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Giorgia Moralizzatrice on March 21, 2012, 10:26:22 am
Siamo al punto che il krav maga, nulla più che karate tradizionale, viene visto come il non plus ultra...
io ho imparato le stesse identiche cose da anni, e le chiamo goju ryu :D :D
Ussignor.... uguale a quale karate? Il tuo?  ;)

Poi se vogliamo, il DO è un discorso diverso, e li, affermare ciò che ha affermato sovulge non è sbagliato, togli pure tecniche, ma se il DO rimane identico, il karate è karate.
A me sembra che dorje dica che il DO è indipendente dalla pratica scelta, in quanto dici tu non mi sembra...
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Bingo Bongo on March 21, 2012, 10:27:58 am
Interessante post questo...

poi è chiaro che possiamo togliere un sacco di tecniche e movimenti, ma non sarà più karate

Non sono d'accordo con questo.

Uno può continuare a sfoltire le tecniche come proprio percorso, tirando fuori quanto trova di essenziale... Il karate non penso sia un insieme di tecniche quanto un modo di approcciarsi al combattimento (e, di conseguenza, alla vita).

Voi che ne pensate?
Penso che il Karate abbia un repertorio di tecniche legate le une alle altre da principi che fanno del Karate un'AM caratteristica cioè identificabile in modo univoco come Karate.
Se un allievo o un maestro esegue una nuova tecnica e nel farlo rispetta i principi del Karate allora anche se quella tecnica non fa parte del repertorio tradizionale o del programma tecnico comunque è Karate.
Senza questa condizione non solo il Karate sarebbe una disciplina finita, ma sarebbe assolutamente inutile dal punto di vista del combattimento reale: risolvere problemi di combattimento nuovi continuando a fare Karate.
Altrimenti parliamo di "mosse", ma non di Arte.
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Giorgia Moralizzatrice on March 21, 2012, 10:28:22 am
La natura stessa dello "scontro" modifica il tuo punto di vista. E attenzione, non sto parlando necessariamente di cambiamenti epocali o chissà quali cose. Ma già il fatto di imparare che subire un pugno non fa poi male come immagini che possa fare, modifica l'atteggiamento generale.
Quindi nel senso che vedi in ottica meno negativa lo scontro di qualsiasi tipo?

Anche, ma non solo. :)

Sei faticoso dorje....

(http://www.todarosport.com/images/prodotti/berkley-pinza-per-bocca.jpg)
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Ethan on March 21, 2012, 10:28:57 am
bah che si chiami A invece che B è ininfluente se il fine è lo stesso.
I nomi, i riti e le formule sono sovrastrutture che si consolidano quando finisce la necessità del perseguire il fine originario e, con buona pace di tutti, le arti se sono MARZIALI hanno come fine  quello di prevalere.
I principi alla base delle tecniche qualificano per grandi aree il combattimento corpo a corpo o armato ( se proprio qualcuno sente la necessità di catalogare, NON io comunque..) non il resto.
L'idea comune di dp per quanto mi riguarda è ancora più perversa...

Alla fine "you win or you lose" il resto sono supposte mentali
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Luca Bagnoli on March 21, 2012, 10:29:43 am
se il kendo viene considerato dai giapponesi la massima espressione della filosofia e della sostanza del budo e annovera 4 tecniche un motivo ci sarà...
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Shurei-Kan on March 21, 2012, 10:32:02 am
penso esattamente l'opposto di steno e muteki. meno cose si fanno e più karate ci vedo. anzi estendendo il discorso alle AM in generale : meno cose si fanno e più sostanza ci vedo. spessissimo trovo tantissime tecniche e pochissima sostanza. mentre dovrebbe essere il contrario.

questo è bushido ( cit. )  :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz:

Cazzo! Questa è da incorniciare e stampare in palestra e in fronte ad ogni Karatecaro............ :thsit:

APPALUSI!


Io aggiungerei anche il praticare moooolto di più e il sollazzarsi meno sui forum.....ma degusbus.....
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Giorgia Moralizzatrice on March 21, 2012, 10:35:01 am
se il kendo viene considerato dai giapponesi la massima espressione della filosofia e della sostanza del budo e annovera 4 tecniche un motivo ci sarà...
Come discorso generale concordo, ma tipo la lotta è un campo vastissimo (anche se poi ogni atleta credo abbia le SUE tecniche) e sfoltire non mi sembra possibile
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Luca Bagnoli on March 21, 2012, 10:37:30 am
parlando della lotta : nel Sumo ci sono credo 87 ( o qualcosa del genere ) tecniche codificate. quello è il bagaglio tecnico. se parliamo di lotta a terra immagino ce ne saranno molte di più. ma stare ad allenarle tutte ogni volta o seguire un programma dettagliatissimo non mi sembra ciò che comunemente si fa. per quello che ho visto e per il pochissimo che ne capisco alla fine i lottatori veri si allenano più sugli attributi e su quelle 3-4 tokui waza che non su programmi vastissimi ..
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Gelo - Killer Whale is back! on March 21, 2012, 10:38:51 am
Interessante post questo...

poi è chiaro che possiamo togliere un sacco di tecniche e movimenti, ma non sarà più karate

Non sono d'accordo con questo.

Uno può continuare a sfoltire le tecniche come proprio percorso, tirando fuori quanto trova di essenziale... Il karate non penso sia un insieme di tecniche quanto un modo di approcciarsi al combattimento (e, di conseguenza, alla vita).

Voi che ne pensate?

Che subirete la tremenda vendetta dei maestri di Karate!
E poi anche la mia. :nono:

Tornando a noi, io ho sempre trovato naturale che un maestro adatti a sè la disciplina e la insegni incosciamente come meglio gli viene.
Tuttavia, bisogna anche specificare che, il maestro in questione, ha l'obbligo di mostrare l'intero repertorio dello stile che pratica ai suoi allievi e non obbligarli alle proprie scelte stilistiche (intese come preferenze personali).
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Darth Dorgius on March 21, 2012, 10:44:12 am
La natura stessa dello "scontro" modifica il tuo punto di vista. E attenzione, non sto parlando necessariamente di cambiamenti epocali o chissà quali cose. Ma già il fatto di imparare che subire un pugno non fa poi male come immagini che possa fare, modifica l'atteggiamento generale.
Quindi nel senso che vedi in ottica meno negativa lo scontro di qualsiasi tipo?

Anche, ma non solo. :)

Sei faticoso dorje....

Eh ma... Per lo più sono esempi che variano da persona a persona.

Metti che ci sia una persona bloccata dalla paura di farsi male e/o cadere. Praticando questa paura si smussa, e pensa a quanto potrebbe modificarsi la sua vita. Magari prima non andava in montagna, dopo si.

Oppure metti che uno pensi di essere forte e cazzuto e che i pugni non fanno male. Magari praticnado impara che non è così e si evità di finire male in una rissa...

Penso che al giorno d'oggi ci siano un sacco di problemi (non necessariamente psicopatologie) legati alla falsa percezione delle conseguenze di un conflitto[1], per esempio. Ricalibrare un attimino questa percezione imho può portare a cambiare il proprio punto di vista (non importa se di poco o di molto), e di conseguenza vari aspetti nella vita.

Però - appunto - è una cosa che dipende da persona a persona. :)
 1. La falsa percezione può essere sia in un'esagerazione delle conseguenze che nella minimizzazione delle conseguenze.
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Saburo Sakai on March 21, 2012, 11:02:38 am
Stamani Bagnoli mi esalta !  :sur:

Lo spirito viene prima della tecnica

Il cuore sta lì, il resto sono accessori.
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Luca Bagnoli on March 21, 2012, 11:09:29 am
ahahahahahahahah che raggazzacci siete  :sbav: :sbav:
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Giorgia Moralizzatrice on March 21, 2012, 11:10:59 am
@Luca: concordo, infatti pure io non credo si allenino mille tecniche ogni volta, ma secondo me più che sfoltire il numero di tecniche penso siano le proprietà a monte che vadano allenate (tipo gestione del peso, indurre squilibrio nell'altro, acquisire il tempo, etc... )  come ben dici pure tu.
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Bingo Bongo on March 21, 2012, 11:35:49 am
Faccio un esempio pratico: imparare un AM non è come imparare a giocare a dama.
La dama è un gioco finito, un gioco per il quale si conoscono tutte le risposte. Oggi ci sono algoritmi in grado di far finire patta una partita di dama all'infinito. Perché si è in grado di calcolare tutte le risposte e si è in grado di farlo perché la dama è sottoposta a delle regole senza le quali non sarebbe possibile giocare né fare calcoli.
Per avvicinare il Karate o un'AM a un gioco finito è necessario dare delle regole che sono esterne alla disciplina stessa: ecco il confronto sportivo.
Ma un'AM non ha regole di gioco; ha regole di principio che caratterizzano uno stile rispetto a un altro. E queste regole di principio chi li ha pensate lo ha fatto con l'idea di poter risolvere il maggior numero di problemi di combattimento.
Se queste regole di principio mi permettono di creare o scoprire (neanche i fondatori sono nati imparati) 1 o 1000 tecniche non vedo assolutamente il problema.

Fluidità, continuità e Arte. Non vedo cosa possa servire di più :)
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Aliena on March 21, 2012, 11:43:51 am

Bé, di esempi che hanno modificato (soprattutto "ottimizzato") ciò che c'era prima ce ne sono tanti. Nel karate per esempio: vogiamo citare Oyama?

Nelle discipline thai succede lo stesso: si tende a "togliere ed otimizzare", non ad aggiungere ed appesantire.

Magari praticnado impara che non è così e si evità di finire male in una rissa...

Quoto Giorgia quando dice che sei faticoso.. :nono:
:zan: :zan: :zan:
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Paguro49 on March 21, 2012, 11:44:03 am
Ma anche quando vai a comprare un paio di scarpe, vedi scaffali stracolmi, mille paia di scarpe, ogni modello con svariati numeri, poi ti compri quelle che ti piacciono e ti vestono bene, magari esci con 4 o 5 paia, ma non credo che ti compri il negozio ;)
Certo che per il negoziante sarebbe un guaio avere solo quei 4 o 5 modelli ;)
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Dipper on March 21, 2012, 13:15:32 pm
APPALUSI!
:zan:
;D :blue:
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Paguro49 on March 21, 2012, 13:34:54 pm
APPALUSI!
:zan:
;D :blue:
(http://://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/thumb/c/cc/Appaloosaposter08.jpg/220px-Appaloosaposter08.jpg)
Lo ha solo detto in milanese 8) 8)
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Fabio Spencer on March 21, 2012, 14:22:38 pm
uhm...a mme sembra che ultimamente,più di togliere e cercare l'essenza,si badi ad aggiungere integrando...
credo che sia scremare e potare il bagaglio tecnico del proprio stile, sia integrare aree carenti con altro siano ambedue risposte che vanno nella direzione della pratica personale.
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Saburo Sakai on March 21, 2012, 14:33:09 pm
Sì.

Bisogna capire solamente quando si è in grado di farlo senza prendere abbagli.

E' per questo che esistono le "scuole", altrimenti ognuno potrebbe fare l'autodidatta.
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Fabio Spencer on March 21, 2012, 16:59:54 pm
Sì.

Bisogna capire solamente quando si è in grado di farlo senza prendere abbagli.

E' per questo che esistono le "scuole", altrimenti ognuno potrebbe fare l'autodidatta.
abbagli rispetto cosa?
Nel senso che si può parlare di abbagli nel momento che ti poni degli obbiettivi dalla tua pratica.
e gli abbagli sono tutte quelle cose che ti indirizzano in direzione diversa dai tuoi obbiettivi.
Se il mio obbiettivo non è allineato con la scuola allora tale scuola per me non è adatta.
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Saburo Sakai on March 21, 2012, 17:13:04 pm
Sì.

Bisogna capire solamente quando si è in grado di farlo senza prendere abbagli.

E' per questo che esistono le "scuole", altrimenti ognuno potrebbe fare l'autodidatta.
abbagli rispetto cosa?
Nel senso che si può parlare di abbagli nel momento che ti poni degli obbiettivi dalla tua pratica.
e gli abbagli sono tutte quelle cose che ti indirizzano in direzione diversa dai tuoi obbiettivi.
Se il mio obbiettivo non è allineato con la scuola allora tale scuola per me non è adatta.
Giusto.

Per la mia esperienza, però, spesso non erano chiari nemmeno i miei obiettivi in partenza, ma lo sono diventati strada facendo.

Quindi a maggior ragione non ero in grado di valutare quelli della scuola.... e non mi ritengo ancora in grado...  ;)

Spoiler: show
bagnoli e saburo che van d'accordo sono una sciagura per il mio divertimento forumistico  :nono:


 :sbav: :sbav: :sbav: :sbav: :sbav:

Il giorno che riuscirò ad incontrare anche te, sono certo che diventeremo due amiconi marziali !  :-*
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: gyria on March 21, 2012, 21:44:28 pm
se io prendo una qualsiasi disciplina e incomincio a togliere tutto ciò che non mi interessa, non mi piace, non ritengo pratico..ecc ecc..beh, ho snaturato la disciplina iniziale..non per questo peggiorata, magari è anche meglio, ma comunque non più quella iniziale..quindi è una altra disciplina..fatta su di me.

Mi pare comunque che questo sia il percorso che fa la maggior parte dei maestri.

Non è vero..perchè dici così. Di solito i maestri si attengo alla propria scuola insegnando il programma ufficiale (se esiste) e divulgando l'intera disciplina..poi ogni maestro potrà dare del "proprio", ma senza togliere o aggiungere materiale al programma..
Io in quello che pratico non ho mai avuto maestri che hanno preso il programma e lo hanno rivoltato a modo loro..questo non può esistere nel Vovinam..ma come in altre AM..o per lo meno, chi lo ha fatto alla fine ha creato scuole proprie!
Ritengo, che se in una scuola, ci si attiene scrupolosamente al tramandare l arte così come è stata trasmessa, si parte dal presupposto che il fondatore, avesse concluso il proprio"ciclo" di creazione.Ma sono convinto che non sia praticamente mai così. Non credo che, ad un certo punto, un maestro del passato abbia detto"ecco, questo è il karate". Avrà tramandato le conoscenze che il suo percorso gli ha dato, fino al momento della cessata pratica. Ma se fosse vissuto altri 100 anni, avrebbe tramandato qualcosa di molto diverso.Magari avrebbe lui stesso sfoltito l arsenale di tecniche.Non so se ho reso l idea.... :pla:
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: happosai lucifero on March 21, 2012, 21:53:13 pm
sì ma allora bisogna chiarirsi sulle finalità:

- se il tuo obiettivo è mantenere la massima efficienza adattando la pratica ad un contesto più moderno, lasci stare le am tradizionali e ti rivolgi a chi studia dp in modo scientifico e professionale;

- se invece vuoi studiare qualcosa di tradizionale ed antico (a prescindere dai motivi di questa scelta) allora pratichi una cosa tradizionale ma tieni le mani a posto, rinunciando alla libertà di cambiarla, perché è giusto che anche altri abbiano la possibilità di studiare ciò che studi tu, senza che tu lo comprometta

se invece ti diverti a fare a botte, passi al lato oscuro e pratichi uno sdc
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Rev. Madhatter on March 21, 2012, 23:58:49 pm
sì ma allora bisogna chiarirsi sulle finalità:

- se il tuo obiettivo è mantenere la massima efficienza adattando la pratica ad un contesto più moderno, lasci stare le am tradizionali e ti rivolgi a chi studia dp in modo scientifico e professionale;

- se invece vuoi studiare qualcosa di tradizionale ed antico (a prescindere dai motivi di questa scelta) allora pratichi una cosa tradizionale ma tieni le mani a posto, rinunciando alla libertà di cambiarla, perché è giusto che anche altri abbiano la possibilità di studiare ciò che studi tu, senza che tu lo comprometta

se invece ti diverti a fare a botte, passi al lato oscuro e pratichi uno sdc


Perfetto. +1
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Gelo - Killer Whale is back! on March 22, 2012, 08:29:20 am

se invece ti diverti a fare a botte, passi al lato oscuro e pratichi uno sdc


Che poi tanto oscuro non è...
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: Darth Dorgius on March 22, 2012, 08:46:11 am

- se invece vuoi studiare qualcosa di tradizionale ed antico (a prescindere dai motivi di questa scelta) allora pratichi una cosa tradizionale ma tieni le mani a posto, rinunciando alla libertà di cambiarla, perché è giusto che anche altri abbiano la possibilità di studiare ciò che studi tu, senza che tu lo comprometta


Guarda che gli stili tradizionali che ci sono arrivati fino ad oggi.... Si sono "evoluti" ad ogni generazione. :)

Per le arti thai per esempio seguire la tradizione significa seguire i costumi, le usanze e i rituali, non certo "cristallizzare" la tecnica. Chi crisallizza, muore.
Title: Re:La via delle arti marziali
Post by: The Spartan on March 22, 2012, 09:08:05 am
No, no...girano ancora.... XD