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Martial Sharing => Interstile - discussioni in comune => Topic started by: XinYiMan on April 03, 2012, 15:48:08 pm

Title: Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: XinYiMan on April 03, 2012, 15:48:08 pm
Di seguito un mio pensiero su alcuni atteggiamenti basilari nelle arti marziali tradizionali, che a causa della poca perizia di esecuzione creano dubbi, incertezze e inefficacia (oltre che danni). La causa scatenante è la forza centrifuga.


Forza: Causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo (definizione dinamica di f.), ovvero causa capace di deformare un corpo.
Ogni f. è caratterizzata da una grandezza, una direzione, un verso e un punto di applicazione: si può quindi rappresentare una f. mediante un vettore applicato, e comporre vettorialmente due forze agenti sullo stesso corpo, secondo la regola del parallelogrammo, nella f. risultante (o semplicemente risultante).

F. centrifuga (Definizione della treccani)

Locuzione che ha vari significati. a) F. di trascinamento quando il moto di trascinamento è rotatorio uniforme: detta m la massa del punto P in moto, ω la velocità angolare del moto di trascinamento, P* la proiezione di P sull’asse z della uniforme rotazione di trascinamento, essa vale mω2P*P. La f. centrifuga è conservativa; il potenziale, posto r=∣P*P∣, vale U=mω2r2/2+cost.; le superfici equipotenziali sono cilindri circolari coassiali a z. Il suo intervento (insieme al peso) spiega, per es., la forma a paraboloide di rotazione assunta, in condizioni di regime, dalla superficie libera di un liquido pesante contenuto in un recipiente in rotazione e dà ragione del metodo della centrifugazione per la separazione di particelle in sospensione in un liquido. b) Nel moto di un corpo su una traiettoria fissa, prestabilita (e realizzata mediante convenienti dispositivi vincolari: binario ecc.) è la componente della f. che il corpo esercita sul vincolo secondo la normale principale esterna alla traiettoria l. È uguale e di segno opposto alla f. centripeta che il vincolo esercita sul corpo. È la f. centrifuga che, per es., si manifesta sul sasso nella rotazione di una fionda, con una trazione dalla mano verso il sasso, tanto più intensa quanto maggiore è la velocità e minore è la lunghezza della funicella.


Semplificando la definizione possiamo dire:
La forza centrifuga è una forza apparente a cui ogni corpo è sottoposto quando è messo in rotazione,e causa uno spostamento verso l'esterno.


Ora sulla base di questa definizione proviamo a vedere di dare un senso a tanti piccoli atteggiamenti adottati nelle arti marziali tradizionali.

Iniziamo dall'inclinazione del corpo, immaginiamo di mettere in rotazione una sbarra di ferro perfettamente dritta , lo spostamento verso l'esterno causato dalla forza centrifuga sarà uniforme su tutta la superficie dell'oggetto. Ora immaginate di fare la stessa cosa su una barra leggermente inclinata (a forma di v per esempio)  , il risultato non è lo stesso. Inoltre mettiamo che questi due oggetti debbano anche restare in piedi, il primo fino a che rimarrà in movimento sarà in equilibrio, il secondo sarà il movimento stesso a causarne la perdita dell'equilibrio (complice anche la forza di gravità).
Bene ora immaginiamo che al posto della sbarra di ferro ci sia il nostro corpo, se perfettamente allineato e messo in rotazione causeremo solo forza di spinta verso l'esterno, se invece il nostro corpo non è perfettamente allineato e lo mettiamo in rotazione questo renderà il nostro equilibrio precario (limitando di molto la nostra potenzialità marziale).

Rendono bene l'idea le immagini qui sotto, dove si vede che Funakoshi (figlio) inarcua la zona lombare mentre Funakoshi (padre) no, ovvero nel primo caso il corpo su cui applichiamo la rotazione (causando così la forza centrifuga) non è correttamente allineato e quindi non riesce ad esprimere al massimo tale forza sul bersaglio, mentre nel secondo caso tutta la forza centrifuga espressa viene scaricata sul bersaglio.
 
(http://www.liuheschool.com/images/stories/karate/pugno-sbagliato)
(http://www.liuheschool.com/images/stories/karate/pugno-corretto)

A questo punto sorge spontanea una domanda: ma se non riesco ad esprimere sul bersaglio tutta la forza centrifuga che il mio corpo messo in rotazione genera, dove va a finire questa forza?!
La risposta è semplice, nel punto di rottura dell'allineamento del nostro corpo, e nel caso specifico della foto nella zona lombare della spina dorsale.
La conclusione di questo primo e breve ragionamento è che se generiamo forza centrifuga ma non abbiamo allineato il corpo non solo non siamo efficaci, ma ci danneggiamo.

Ovviamente un pugno non è mai una carezza, ma eseguirlo correttamente porta dei risultati che rendono efficaci anche le persone meno dotate fisicamente. E' ovvio che una persona di 90 kili per 1 metro e ottanta d'altezza sarà sempre efficace (anche se facesse la suprema boxe del ricamo e del cucito), ma per una persona come me che pesa 60 kili per 1 metro e 70 d'altezza se tutto non è perfettamente calibrato rischia l'insuccesso.

Il ragionamento non è finito qui, perchè prima abbiamo detto "forza=causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo", quindi la forza centrifuga mette in moto il nostro corpo, allora perchè si necessità di spingere con il piede verso terra?! La risposta è: NON SI SPINGE CON IL PIEDE PER TERRA!
Questo è uno di quegli errori che causano il disallineamento del corpo su cui applichiamo una rotazione causandone un punto di rottura in cui avviene una dissipazione della forza centrifuga generata. Tanto è vero che notando questa distinzione ci si può dare una risposta alla domanda abbastanza comune "perchè Funakoshi padre teneva il piede posteriore così aperto? se spingo in avanti con il piede dietro il piede non deve essere con la punta avanti a causa delle forze vettoriali?" (vedere foto sopra) bene la risposta è: non si spinge con la gamba dietro e non si tira con la gamba avanzata, è la forza centrifuga che ci mette in moto e che ci da la forza di colpire.
Senza dimenticare un fattore, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, quindi se noi applichiamo forza contro il terreno quest'ultimo ci restituira lo stesso quantitativo di forza che andrà a scaricarsi nella zona lombare se il corpo non è allineato. Quindi proprio per non incentivare questa spinta verso il terreno è propedeutico tenere il piede della gamba posteriore aperto e non diritto verso l'avversario. In maniera da imparare ad eseguire il gesto corretto senza cercare di compensare con atteggiamenti dannosi (se applicati nel contesto).
Inoltre in quanto appena detto possiamo capire che siccome la gamba posteriore non spinge conviene mantenerne la pianta completamente al suolo senza alzare il tallone, perchè in questo modo abbiamo una base d'appoggio con maggior superficie che teoricamentee dovrebbe garantire un maggior equilibrio.

Bene questo è il mio pensiero su alcuni atteggiamenti che si adottano nelle arti marziali tradizionali (tallone a terra, rotazione del busto, ecc.), dei veri capisaldi ma che quando si eseguono senza cognizione di causa sono solo dannosi e davvero inefficaci.

Ricapitolando, nella pratica marziale ad un livello base bisogna imparare a tirare il pugno solo grazie alla forza centrifuga che mettendo in movimento la nostra massa scarica la nostra forza peso sul nostro bersaglio (in maniera rilassata e decontratta).

In ultima analisi si capisce che è anche errato dire "gamba tesa" è più corretto dire "gamba distesa" perchè tendere la gamba è un atteggiamento attivo per la spinta della gamba posteriore, la gamba distesa è un effetto della rotazione attorno all'asse centrale del corpo. Nel caso della gamba tesa a lungo andare si possono creare danni all'articolazione della caviglia e del ginocchio nel caso della gamba distesa (a causa della rotazione) questo non avviene.

Insomma la forza centrifuga è l'input iniziale che scatena tutto ma se l'input è errato il risultato non sarà quello che ci aspettiamo.

Vorrei solo precisare che ho usato foto di due karateka non per accanirmi sul karate (arte che ho praticato e che mi è rimasta nel cuore) ma perchè erano le prime foto che ho trovato e che si prestavano al mio ragionamento per fare dei paragoni, anche perchè le problematiche da me segnalate sono patrimonio comune di quasi tutto il panorama tradizionale marziale italiano (in base a quello che ho sentito e letto in giro) non solo del karate shotokan.

Per concludere è vero come diceva Funakoshi che "lo spirito è più importante della tecnica", ma a parità di spirito combattivo vince (oltre al fattore fortuna) chi ha un lavoro corporeo migliore!

Tutto questo è come sempre un mio pensiero personale dettato dalla mia esperienza. A voi la parola.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: SassoDiBosco on April 03, 2012, 17:38:24 pm
seguo
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Bingo Bongo on April 03, 2012, 17:41:23 pm
Il topic mi sembra molto interessante.
Uno dei miei primi topic in questo forum riguardava il tema "da dove nasce il movimento".
Sulla forza centrifuga sono d'accordo.
La distribuzione del movimento dal centro alla periferia (centrifuga) deve iniziare dal centro e guidato nella direzione desiderata. Ora, nel corpo questa distribuzione non può avvenire in modo circolare perché non siamo una sfera, ma un insieme di fasce muscolari e ossa. Il miglior movimento avviene quindi in modo elicoidale (regola che vale tanto nel Taiji quanto nel Systema) attraverso il movimento delle anche che non è appunto circolare, ma elicoidale. Questo significa che la testa del femore si abbassa da un lato e si alza dall'altro provocando anche un innalzamento delle coste da un lato e un abbassamento dall'altro. Questo permette di scaricare tutta l'energia non solo tirando un pugno orizzontale, ma tirando un colpo dal basso verso l'alto e dall'alto verso il basso.
Per chi è pratico di taiji chen ed è pratico di chan-ssu chin il movimento elicoidale delle anche non dovrebbe essere una novità. Senza preoccuparsi delle braccia il movimento delle anche è esattamente quello di una corsa sul posto senza alzare i talloni da terra. Ecco perché, per me, la corsa è un ottimo allenamento per il praticante di AM. Se si cammina bene si sta già facendo AM.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: XinYiMan on April 03, 2012, 19:00:46 pm
Il topic mi sembra molto interessante.
Uno dei miei primi topic in questo forum riguardava il tema "da dove nasce il movimento".
Sulla forza centrifuga sono d'accordo.
La distribuzione del movimento dal centro alla periferia (centrifuga) deve iniziare dal centro e guidato nella direzione desiderata. Ora, nel corpo questa distribuzione non può avvenire in modo circolare perché non siamo una sfera, ma un insieme di fasce muscolari e ossa. Il miglior movimento avviene quindi in modo elicoidale (regola che vale tanto nel Taiji quanto nel Systema) attraverso il movimento delle anche che non è appunto circolare, ma elicoidale. Questo significa che la testa del femore si abbassa da un lato e si alza dall'altro provocando anche un innalzamento delle coste da un lato e un abbassamento dall'altro. Questo permette di scaricare tutta l'energia non solo tirando un pugno orizzontale, ma tirando un colpo dal basso verso l'alto e dall'alto verso il basso.
Per chi è pratico di taiji chen ed è pratico di chan-ssu chin il movimento elicoidale delle anche non dovrebbe essere una novità. Senza preoccuparsi delle braccia il movimento delle anche è esattamente quello di una corsa sul posto senza alzare i talloni da terra. Ecco perché, per me, la corsa è un ottimo allenamento per il praticante di AM. Se si cammina bene si sta già facendo AM.

Quotone, non volendo essere esageratamente prolisso non ho approfondito i temi da te enunciati. Ma il mio scopo era arrivare al discorso forza a spirale (chan-ssu chin) passando attraverso la forza centrifuga.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: xjej on April 03, 2012, 20:29:22 pm
Io temo che qui ci sia un po' di confusione o di definizioni forzate/mal interpretate/errate volte a spiegare e dare fondamento a quello che viene fatto, per la verità..
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: muteki on April 03, 2012, 22:33:16 pm
interessante ma... in soldoni? insomma, il pugno corretto dovrebbe nascere da fattori come anca, rotazione, allineamento e via dicendo...
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Gelo - Killer Whale is back! on April 03, 2012, 22:42:50 pm
Domani leggo con calma, ma l'unico vero atteggiamento basilare è l'impegno incondizionato verso la disciplina praticata.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Bingo Bongo on April 03, 2012, 23:12:18 pm
Prima di rispondere a xjej vorrei fare un'ulteriore chiarezza su una questione fondamentale sulla quale, secondo me, c'è una reale confusione: la differenza fra un ballerino e un praticante di stili interni.
Quando un ballerino alza un braccio con leggerezza e delicatezza non sta facendo taiji se quel movimento è fine a se stesso.
Quando un praticante di stili interni alza un braccio non sta muovendo il braccio, ma sta muovendo il corpo. Nel muovere il corpo la posizione delle mani, delle braccia  e del tronco sarà conseguenza dello spostamento delle articolazioni nel loro asse di rotazione. Per questo quando le articolazioni raggiungono il limite massimo di rotazione tutto il corpo cambia posizione e, dicono i cinesi, avviene la trasformazione da yin a yang e viceversa. Per fare questo è fondamentale che l'assetto posturale sia sempre corretto. Ecco perché si studiano le posizioni statiche. La fluidità e la continuità di movimenti che possono essere tanto leggeri quanto penetranti è data solo e solamente se questi moviemnti avvengono senza che la struttura venga mai scomposta altrimenti, molto banalmente, un colpo non sarà mai efficace perché a differenza del pugilato, dove comunque l'essere composti è imporante, il corpo non sarà in grado di dare forza al colpo perché non ci sarà il tripite a sopperire alla tecnica.
Ora, sono concetti secondo me molto familiari e comprensibili ai praticanti di stili interni cinesi (taiji, bagua, hising i). Capisco che per gli altri sia un pò più difficile. Il punto che deve essere chiaro è che se si effettua una parata efficace di taiji il braccio non sarà in una posizione più o meno buona. No. Sarà nell'"unica posizione possibile" se il movimento del corpo verrà eseguito mantenendo la stuttura. Alrimenti niente efficacia. Questo è difficile farlo da soli, ancora più a coppie, non ne parliamo in un combattimento libero...Quanto è difficile non scomporre la struttura. Allora si parla di rigidità? Assolutamente: fluidità e continuità dei movimenti sono esattamente ciò a cui mirano gli stili interni, ma direi tutte le AM.


Io temo che qui ci sia un po' di confusione o di definizioni forzate/mal interpretate/errate volte a spiegare e dare fondamento a quello che viene fatto, per la verità..
Il fondamento è dato dal fatto che si provano i colpi al sacco, ai colpitori e nel prestabilito. Nel combattimento poi ci si scompone ed ecco che è diventa tutto più difficile.
Per il resto elementi fisici come il "momento ribaltante", "momento flettente" o "momento torcente" valgono tanto nel judo (nel jj se ne parla almeno dal 1975) come in tutte le altre discipline comprese il taiji. Qui però parliamo di movimenti che dal centro dirigono la forza all'esterno.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Jack Burton on April 04, 2012, 00:54:53 am
Per ma forza centrifuga non centra un cazzo coi pugni.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: xjej on April 04, 2012, 01:42:05 am
Quote from: Bingo Bongo
Il fondamento è dato dal fatto che si provano i colpi al sacco, ai colpitori e nel prestabilito. Nel combattimento poi ci si scompone ed ecco che è diventa tutto più difficile.
Per il resto elementi fisici come il "momento ribaltante", "momento flettente" o "momento torcente" valgono tanto nel judo (nel jj se ne parla almeno dal 1975) come in tutte le altre discipline comprese il taiji. Qui però parliamo di movimenti che dal centro dirigono la forza all'esterno.
Da qui a mettere  vettori di foza centrifuga in ogni panino e parlare di movimenti elicoidali e meccaniche di movimento alquanto "creative" per giustificare posture e movimenti che in educazione definirei alquanto lontani dall' ottimale, la strada è lunghetta.
Non ho nemmeno la forza di mettermi a puntualizzare sul post di apertura, dico solo che prendere definizioni ed applicarle a caso e fuori contesto di riferimento non qualifica la cosa come "definita e dimostrata" .
Un po' come postare due immagini e forzare a seguire un ragionamento piuttosto periglioso e abbarbicato sugli specchi.
Se vogliamo parlare di meccaniche ottimali in virtù della resa e parliamo di pugno io vorrei proprio farlo un test tra un movimento eseguito da un pugile e uno che si preoccupa di allineare  il suo mingment all' armonia celeste e farmi due risate sui numeri.
Sul serio, non tiriamo in ballo le definizioni fisiche per poi scrivere ste favate che proprio non si possono leggere e che fanno temere che ci si creda sul serioa  certe idee :
ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, quindi se noi applichiamo forza contro il terreno quest'ultimo ci restituira lo stesso quantitativo di forza che andrà a scaricarsi nella zona lombare se il corpo non è allineato.
oppure
La fluidità e la continuità di movimenti che possono essere tanto leggeri quanto penetranti è data solo e solamente se questi moviemnti avvengono senza che la struttura venga mai scomposta altrimenti, molto banalmente, un colpo non sarà mai efficace perché a differenza del pugilato, dove comunque l'essere composti è imporante, il corpo non sarà in grado di dare forza al colpo perché non ci sarà il tripite a sopperire alla tecnica.
perchè se ironicamente mi rattrista che si debba far colpire di pugno anche chi sfortunatamente è nato senza tricipte, mi chiedo come cavolo è possibile essere tanto disonesti intellettualmente da pensare che la meccanica di un pugno nel pugilato si riduca al tricipte, dimostrando di essere o ignoranti come capre o in cattiva fede.
Posso anche tollerare che si prenda la fisica e si cerchi di forzarla alle proprie necessità per legittimare quello che si pratica, ma non che si faccia finto pensiero alternativo per poi liquidare meccaniche che hanno ben più provata valenza con una mezza falsità buttata lì.
 
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Jack Burton on April 04, 2012, 08:36:56 am
Quote from: Bingo Bongo
Il fondamento è dato dal fatto che si provano i colpi al sacco, ai colpitori e nel prestabilito. Nel combattimento poi ci si scompone ed ecco che è diventa tutto più difficile.
Per il resto elementi fisici come il "momento ribaltante", "momento flettente" o "momento torcente" valgono tanto nel judo (nel jj se ne parla almeno dal 1975) come in tutte le altre discipline comprese il taiji. Qui però parliamo di movimenti che dal centro dirigono la forza all'esterno.
Da qui a mettere  vettori di foza centrifuga in ogni panino e parlare di movimenti elicoidali e meccaniche di movimento alquanto "creative" per giustificare posture e movimenti che in educazione definirei alquanto lontani dall' ottimale, la strada è lunghetta.
Non ho nemmeno la forza di mettermi a puntualizzare sul post di apertura, dico solo che prendere definizioni ed applicarle a caso e fuori contesto di riferimento non qualifica la cosa come "definita e dimostrata" .
Un po' come postare due immagini e forzare a seguire un ragionamento piuttosto periglioso e abbarbicato sugli specchi.
Se vogliamo parlare di meccaniche ottimali in virtù della resa e parliamo di pugno io vorrei proprio farlo un test tra un movimento eseguito da un pugile e uno che si preoccupa di allineare  il suo mingment all' armonia celeste e farmi due risate sui numeri.
Sul serio, non tiriamo in ballo le definizioni fisiche per poi scrivere ste favate che proprio non si possono leggere e che fanno temere che ci si creda sul serioa  certe idee :
ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, quindi se noi applichiamo forza contro il terreno quest'ultimo ci restituira lo stesso quantitativo di forza che andrà a scaricarsi nella zona lombare se il corpo non è allineato.
oppure
La fluidità e la continuità di movimenti che possono essere tanto leggeri quanto penetranti è data solo e solamente se questi moviemnti avvengono senza che la struttura venga mai scomposta altrimenti, molto banalmente, un colpo non sarà mai efficace perché a differenza del pugilato, dove comunque l'essere composti è imporante, il corpo non sarà in grado di dare forza al colpo perché non ci sarà il tripite a sopperire alla tecnica.
perchè se ironicamente mi rattrista che si debba far colpire di pugno anche chi sfortunatamente è nato senza tricipte, mi chiedo come cavolo è possibile essere tanto disonesti intellettualmente da pensare che la meccanica di un pugno nel pugilato si riduca al tricipte, dimostrando di essere o ignoranti come capre o in cattiva fede.
Posso anche tollerare che si prenda la fisica e si cerchi di forzarla alle proprie necessità per legittimare quello che si pratica, ma non che si faccia finto pensiero alternativo per poi liquidare meccaniche che hanno ben più provata valenza con una mezza falsità buttata lì.

quoto
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Clode on April 04, 2012, 08:48:58 am
io già quando leggo TRADIZIONALE mi viene il prurito....visto e considerato che spesso per TRADIZIONALE si intende cosa è arrivato prima in Italia invece di ciò che è antico e radicato nella tradizione di un popolo...
come se alarypat o Muay Thai fossero meno tradizionali del karate o del judo.

A parte questo il posto è molto bello ed articolato....troppo articolato e tira in ballo cose che un pò centrano e un pò non centrano per poi tirar fuori conclusioni anche corrette ma che nulla hanno a che vedere con il post...
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 10:31:16 am
Penso che la dinamica dei pugni sia abbastanza complessa.

La forza centrifuga è solo una delle componenti della tecnica... Non condivido questo invece:

Senza dimenticare un fattore, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, quindi se noi applichiamo forza contro il terreno quest'ultimo ci restituira lo stesso quantitativo di forza che andrà a scaricarsi nella zona lombare se il corpo non è allineato. Quindi proprio per non incentivare questa spinta verso il terreno è propedeutico tenere il piede della gamba posteriore aperto e non diritto verso l'avversario. In maniera da imparare ad eseguire il gesto corretto senza cercare di compensare con atteggiamenti dannosi (se applicati nel contesto).

Nelle tecniche di pugno in realtà non si spinge contro il terreno. In realtà il movimento del tallone è un "ammortizzare" la caduta del nostro corpo (siamo in un campo gravitazionale sempre e comunque), il che ci permette di trasformare la nostra energia potenziale in cinetica sfruttando l'attrazione gravitazionale.

Nessun pugile spinge la terra col tallone, ma sfrutta la forza che gli viene restituira dal peso stesso del suo corpo in "ritorno". :)

Un pugno bello potente sfrutta si la componente centrifuga (che, essendo proporzionale a quadrato della velocità angolare, dipende da quanto rapida sarà la rotazione), ma getta sull'avversario tutta il peso del corpo, sfruttando la forza di gravità.

Per quello i pugili tirano cannonate. :)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Jack Burton on April 04, 2012, 10:43:39 am
fosee come dici tu i pesi mosca tirerebbero delle pippette.... e invece cosi' non e', come te lo spieghi?  :gh:
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 10:46:38 am
fosee come dici tu i pesi mosca tirerebbero delle pippette.... e invece cosi' non e', come te lo spieghi?  :gh:

Perché:

Un pugno bello potente sfrutta si la componente centrifuga (che, essendo proporzionale a quadrato della velocità angolare, dipende da quanto rapida sarà la rotazione)

 ;)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Jack Burton on April 04, 2012, 11:07:40 am
fosee come dici tu i pesi mosca tirerebbero delle pippette.... e invece cosi' non e', come te lo spieghi?  :gh:

Perché:

Un pugno bello potente sfrutta si la componente centrifuga (che, essendo proporzionale a quadrato della velocità angolare, dipende da quanto rapida sarà la rotazione)

 ;)

Ok...ci rinuncio.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 11:08:30 am
Ok...ci rinuncio.

No, spiegami piuttosto cosa non ti è chiaro!
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Bingo Bongo on April 04, 2012, 11:14:56 am
Quote from: Bingo Bongo
Il fondamento è dato dal fatto che si provano i colpi al sacco, ai colpitori e nel prestabilito. Nel combattimento poi ci si scompone ed ecco che è diventa tutto più difficile.
Per il resto elementi fisici come il "momento ribaltante", "momento flettente" o "momento torcente" valgono tanto nel judo (nel jj se ne parla almeno dal 1975) come in tutte le altre discipline comprese il taiji. Qui però parliamo di movimenti che dal centro dirigono la forza all'esterno.
Da qui a mettere  vettori di foza centrifuga in ogni panino e parlare di movimenti elicoidali e meccaniche di movimento alquanto "creative" per giustificare posture e movimenti che in educazione definirei alquanto lontani dall' ottimale, la strada è lunghetta.
Non ho nemmeno la forza di mettermi a puntualizzare sul post di apertura, dico solo che prendere definizioni ed applicarle a caso e fuori contesto di riferimento non qualifica la cosa come "definita e dimostrata" .
Un po' come postare due immagini e forzare a seguire un ragionamento piuttosto periglioso e abbarbicato sugli specchi.
Se vogliamo parlare di meccaniche ottimali in virtù della resa e parliamo di pugno io vorrei proprio farlo un test tra un movimento eseguito da un pugile e uno che si preoccupa di allineare  il suo mingment all' armonia celeste e farmi due risate sui numeri.
Sul serio, non tiriamo in ballo le definizioni fisiche per poi scrivere ste favate che proprio non si possono leggere e che fanno temere che ci si creda sul serioa  certe idee :
ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, quindi se noi applichiamo forza contro il terreno quest'ultimo ci restituira lo stesso quantitativo di forza che andrà a scaricarsi nella zona lombare se il corpo non è allineato.
oppure
La fluidità e la continuità di movimenti che possono essere tanto leggeri quanto penetranti è data solo e solamente se questi moviemnti avvengono senza che la struttura venga mai scomposta altrimenti, molto banalmente, un colpo non sarà mai efficace perché a differenza del pugilato, dove comunque l'essere composti è imporante, il corpo non sarà in grado di dare forza al colpo perché non ci sarà il tripite a sopperire alla tecnica.
perchè se ironicamente mi rattrista che si debba far colpire di pugno anche chi sfortunatamente è nato senza tricipte, mi chiedo come cavolo è possibile essere tanto disonesti intellettualmente da pensare che la meccanica di un pugno nel pugilato si riduca al tricipte, dimostrando di essere o ignoranti come capre o in cattiva fede.
Posso anche tollerare che si prenda la fisica e si cerchi di forzarla alle proprie necessità per legittimare quello che si pratica, ma non che si faccia finto pensiero alternativo per poi liquidare meccaniche che hanno ben più provata valenza con una mezza falsità buttata lì.
Io penso che semplicemente non si capisca o che si faccia finta di non capire.
Se non si capisce la differenza fra il tirare un pugno nello stile del pugilato da una posizione scomposta sopperendo alla mancanza di tecnica, causata dalla posizione scomposta, con la forza del tricipite per arrivare a bersaglio comunque con una certa efficacia e l'impossibilità negli stili che richiedono necessariamente che la posizione sia composta per rendere efficacie un colpo la soluzione è una sola: fare taiji e fare pugilato e capire le differenze e i punti in comune.
Per il resto io sono invece stupito di come il "movimento elicoidale" delle anche risulti essere una meccanica così difficile da capire visto che basta piegare le ginocchia, piedi alla stessa distanza delle spalle e spostare il peso da un lato e dall'altro muovendo il bacino senza alzare e abbassare il baricentro per verificare che non c'è altro modo di effettuare lo spostamento in modo fluido e continuo se non muovendo le anche in modo elicoidale.

Penso che la dinamica dei pugni sia abbastanza complessa.

La forza centrifuga è solo una delle componenti della tecnica... Non condivido questo invece:

Senza dimenticare un fattore, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, quindi se noi applichiamo forza contro il terreno quest'ultimo ci restituira lo stesso quantitativo di forza che andrà a scaricarsi nella zona lombare se il corpo non è allineato. Quindi proprio per non incentivare questa spinta verso il terreno è propedeutico tenere il piede della gamba posteriore aperto e non diritto verso l'avversario. In maniera da imparare ad eseguire il gesto corretto senza cercare di compensare con atteggiamenti dannosi (se applicati nel contesto).

Nelle tecniche di pugno in realtà non si spinge contro il terreno. In realtà il movimento del tallone è un "ammortizzare" la caduta del nostro corpo (siamo in un campo gravitazionale sempre e comunque), il che ci permette di trasformare la nostra energia potenziale in cinetica sfruttando l'attrazione gravitazionale.

Adesso ci siamo. Stessa identica cosa nel taiji. La differenza è che nel pugilato prima di ogni pugno si ammortizza la caduta del corpo per sfruttare l'energia cinetica. Nel taiji solo all'inizio per poi richiedere la stessa energia cinetica spostando (ma diciamo anche ammortizzando) il peso da un lato e dall'altro, ma senza alzarsi e piegarsi sulle ginocchia, ma appunto col movimento elicoidale delle anche. Ecco perché è fondamentale la tecnica di "inizio" della forma.

Un pugno bello potente sfrutta si la componente centrifuga (che, essendo proporzionale a quadrato della velocità angolare, dipende da quanto rapida sarà la rotazione), ma getta sull'avversario tutta il peso del corpo, sfruttando la forza di gravità.
Perfetto.

Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 11:20:05 am
Stessa identica cosa nel taiji. La differenza è che nel pugilato prima di ogni pugno si ammortizza la caduta del corpo per sfruttare l'energia cinetica. Nel taiji solo all'inizio per poi richiedere la stessa energia cinetica spostando (ma diciamo anche ammortizzando) il peso da un lato e dall'altro, ma senza alzarsi e piegarsi sulle ginocchia, ma appunto col movimento elicoidale delle anche.

Diciamo che metto in standby questa tua frase finché qualcuno non mi dimostra empiricamente che 'sta roba sia possibile. :)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Jack Burton on April 04, 2012, 11:22:58 am
Ok...ci rinuncio.

No, spiegami piuttosto cosa non ti è chiaro!

non ho detto che non mi e' chiaro.....
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 11:30:04 am
non ho detto che non mi e' chiaro.....

Quindi il tuo "rinuncio" lo devo interpretare come un rifiuto, da parte tua, di condividere con me delle conoscenze? :dis:
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 04, 2012, 11:35:23 am
Un pugno bello potente sfrutta si la componente centrifuga (che, essendo proporzionale a quadrato della velocità angolare, dipende da quanto rapida sarà la rotazione), ma getta sull'avversario tutta il peso del corpo, sfruttando la forza di gravità.

Buongiorno.

Secondo me, questa immagine è l'unica che rappresenta la frase che ho grassettato.

(http://www.wwehub.com/wp-content/uploads/2009/11/wwe-wrestlers-high-flying-move-1.jpg)

Mi spiegate il pugno che c'entra?
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Jack Burton on April 04, 2012, 11:38:43 am
non ho detto che non mi e' chiaro.....

Quindi il tuo "rinuncio" lo devo interpretare come un rifiuto, da parte tua, di condividere con me delle conoscenze? :dis:

di conoscenze fisiche e biomeccaniche su ne sai sicuramente dieci volte me....cosa devo condividere?
per me semplicemente in un pugno non c'e' nessuna forza centrifuga.
Fine

Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 11:39:19 am
Mi spiegate il pugno che c'entra?

È la forza gravitazionale che permette alla tua massa di avere un peso. :)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 11:40:07 am
non ho detto che non mi e' chiaro.....

Quindi il tuo "rinuncio" lo devo interpretare come un rifiuto, da parte tua, di condividere con me delle conoscenze? :dis:

di conoscenze fisiche e biomeccaniche su ne sai sicuramente dieci volte me....cosa devo condividere?
per me semplicemente in un pugno non c'e' nessuna forza centrifuga.
Fine

Per me non può essere finita, in quanto manca la spiegazione del "perché" secondo te non c'entra con la forza centrifuga. :)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Il Torvo Svantaggione on April 04, 2012, 11:42:42 am
D0rje non puoi mettere uno disegno che mostri dove salta fuori sta forza centrifuga, e dove c'e' rotazione, cosi' diventa chiaro a tutti se e' una cassata o se ci sta?
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 04, 2012, 11:46:13 am
Mi spiegate il pugno che c'entra?

È la forza gravitazionale che permette alla tua massa di avere un peso. :)

Mi spieghi il pugno che c'entra?  :)

(o anche):
A che serve il peso quando tiro un montante verso l'alto (direzione opposta alla forza gravitazionale)?
Gli astronauti in orbita sullo shuttle (forza gravitazionale = 0) possono prendersi a pugni sul naso senza farsi male?
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Jack Burton on April 04, 2012, 11:47:58 am
non ho detto che non mi e' chiaro.....

Quindi il tuo "rinuncio" lo devo interpretare come un rifiuto, da parte tua, di condividere con me delle conoscenze? :dis:

di conoscenze fisiche e biomeccaniche su ne sai sicuramente dieci volte me....cosa devo condividere?
per me semplicemente in un pugno non c'e' nessuna forza centrifuga.
Fine

Per me non può essere finita, in quanto

ossignur
un pugno diritto e' una forza lineare piede -anca-spalla- ecc-ecc, la rotazione del busto e' solo una conseguenza del fatto che abbiamo un altro punto di appoggio...
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 04, 2012, 11:58:04 am
un pugno diritto e' una forza lineare piede -anca-spalla- ecc-ecc, la rotazione del busto e' solo una conseguenza del fatto che abbiamo un altro punto di appoggio...

Non è che si confonde il vettore forza del pugno diretto (lineare) con i meccanismi corporei che la generano (rotazioni dei segmenti corporei attorno ai capi articolari per effetto leva generato dall'azione dei muscoli)??
Non si confonde la rotazione della fionda con la direzione del proiettile?
Non si poteva partire da qualche testo di biomeccanica, invece che dalla Treccani e dalla legge di gravitazione universale?
O da qualche esercizietto preso da un libro di seconda media a caso, giusto per essere sicuri di aver capito i principi base da cui vorrebbe partire la discussione?
Così, una proposta non vincolante; se no anche le rotazioni iperellittiche nella quarta dimensione vanno bene, si chiacchiera per passare il tempo.

 :)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Jack Burton on April 04, 2012, 12:10:05 pm
un pugno diritto e' una forza lineare piede -anca-spalla- ecc-ecc, la rotazione del busto e' solo una conseguenza del fatto che abbiamo un altro punto di appoggio...

Non è che si confonde il vettore forza del pugno diretto (lineare) con i meccanismi corporei che la generano (rotazioni dei segmenti corporei attorno ai capi articolari per effetto leva generato dall'azione dei muscoli)??
Non si confonde la rotazione della fionda con la direzione del proiettile?
Non si poteva partire da qualche testo di biomeccanica, invece che dalla Treccani e dalla legge di gravitazione universale?
O da qualche esercizietto preso da un libro di seconda media a caso, giusto per essere sicuri di aver capito i principi base da cui vorrebbe partire la discussione?
Così, una proposta non vincolante; se no anche le rotazioni iperellittiche nella quarta dimensione vanno bene, si chiacchiera per passare il tempo.

 :)

io mi sono fermato alle elementari  quindi non faccio testo..
pero' quando tiro un diretto destro (guardi sinistra vanti) la mia gamba destra spinge dritta in avanti e tanto mi basta , se la vostra si muove circolarmente fatemi sapere eh?

Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Bingo Bongo on April 04, 2012, 12:13:25 pm
un pugno diritto e' una forza lineare piede -anca-spalla- ecc-ecc, la rotazione del busto e' solo una conseguenza del fatto che abbiamo un altro punto di appoggio...

Non è che si confonde il vettore forza del pugno diretto (lineare) con i meccanismi corporei che la generano (rotazioni dei segmenti corporei attorno ai capi articolari per effetto leva generato dall'azione dei muscoli)??
Non si confonde la rotazione della fionda con la direzione del proiettile?
Non si poteva partire da qualche testo di biomeccanica, invece che dalla Treccani e dalla legge di gravitazione universale?
O da qualche esercizietto preso da un libro di seconda media a caso, giusto per essere sicuri di aver capito i principi base da cui vorrebbe partire la discussione?
Così, una proposta non vincolante; se no anche le rotazioni iperellittiche nella quarta dimensione vanno bene, si chiacchiera per passare il tempo.

 :)

No, perché discipline come la MT e il pugilato sono tanto efficaci quanto nate molto prima dei testi di biomeccanica.
Si, perché il tema non è la traiettoria del pugno, ma come giustamente dici: i meccanismi corporei atti a generarla quella traiettoria.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 04, 2012, 12:18:23 pm
io mi sono fermato alle elementari  quindi non faccio testo..
pero' quando tiro un diretto destro (guardi sinistra vanti) la mia gamba destra spinge dritta in avanti e tanto mi basta , se la vostra si muove circolarmente fatemi sapere eh?

Io ho la terza media, ma in compenso ho le gambe storte, quindi non faccio testo neanch'io.  :-[
Per precisare: per ora non sto confutando te o qualche utente in particolare... è proprio l'impianto della discussione che mi sembra difficilmente gestibile in questi termini.  :pla:


Ad esempio:

No, perché discipline come la MT e il pugilato sono tanto efficaci quanto nate molto prima dei testi di biomeccanica.

E ma.. anche l'universo è nato leggermente prima dei testi di fisica quantistica, epperò ne segue le leggi.  :-\
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 12:20:14 pm
D0rje non puoi mettere uno disegno che mostri dove salta fuori sta forza centrifuga, e dove c'e' rotazione, cosi' diventa chiaro a tutti se e' una cassata o se ci sta?

Volentieri. :)

Spero che da questo schizzo si capisca cosa intedo...

Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Il Torvo Svantaggione on April 04, 2012, 12:21:36 pm
Le baccia!!!!

ZANICHELLIIIIIIIIIIIIIII
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 04, 2012, 12:25:36 pm
Spero che da questo schizzo si capisca cosa intedo...

COME SI FA AD ALLEGARE UN PDF?
VOGLIO INSERIRE DEI DISEGNINI ANCH'IO!  :sur:
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Jack Burton on April 04, 2012, 12:27:19 pm
D0rje non puoi mettere uno disegno che mostri dove salta fuori sta forza centrifuga, e dove c'e' rotazione, cosi' diventa chiaro a tutti se e' una cassata o se ci sta?

Volentieri. :)

Spero che da questo schizzo si capisca cosa intedo...

e certo...viviamo in un mondo senza gambe...
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 13:32:16 pm
La gamba spinge in avanti, ma cosa spinge? L'anca.

L'anca non trasla in avanti come un monoblocco, l'anca ruota attorno ad un fulcro.

Ruotando l'anca, ruota anche la colonna vertebrale, alla quale sono "agganciate" le spalle, che hanno le braccia come prolungamento.

Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Jack Burton on April 04, 2012, 13:40:57 pm
La gamba spinge in avanti, ma cosa spinge? L'anca.

L'anca non trasla in avanti come un monoblocco, l'anca ruota attorno ad un fulcro.

Ruotando l'anca, ruota anche la colonna vertebrale, alla quale sono "agganciate" le spalle, che hanno le braccia come prolungamento.

e io prima che ho scritto?

mi sa che non ci capiamo proprio...
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 13:43:25 pm
La gamba spinge in avanti, ma cosa spinge? L'anca.

L'anca non trasla in avanti come un monoblocco, l'anca ruota attorno ad un fulcro.

Ruotando l'anca, ruota anche la colonna vertebrale, alla quale sono "agganciate" le spalle, che hanno le braccia come prolungamento.

e io prima che ho scritto?

mi sa che non ci capiamo proprio...

Tu hai scritto che il piede spinge dritto, e ok.

Solo che non concordiamo su come questa spinta agisce a livello meccanico sul nostro corpo...

Tu dici che il piede spinge e che propaghi l'energia cinetica solo frontalmente (il che - intendiamoci - è perfettamente possibile), io dico che il piede spinge l'anca per farla ruotare e imprimere più forza grazie all'azione della forza centrifuga generata dalla velocità angolare.

Dalla qual cosa deduco che io e te tiriamo i pugni in modo differente. :)

Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Gelo - Killer Whale is back! on April 04, 2012, 13:52:35 pm
Vedo che state proprio pariando.

Va beh, venendo ai discorsi che ho capito:
- E' sbagliato considerare solo il movimento generante di una certa azione, poichè le cause generanti saranno sicuramente riscontrabili nel movimento successivo. Tra l'altro, se non ricordo male la fisica, la forza Centrifuga non esiste. Dovrebbe essere una forza fittizia creata per pareggiare la forza centripeta.

- Anche se tiriamo dentro la biomeccanica e quant'altro resta il fatto che su 20 discipline praticabili, ci saranno 60 modi di tirare un pugno in modo corretto. Di conseguenza se non decidete prima un solo pugno da esaminare, ognuno sparerà la propria senza accordarsi con il vicino di forum.

- Senza scomodare teorie fisiche o mediche, vorrei sapere da voi questa cosa: Perchè se spingo con la parte bassa del corpo quando tiro un pugno, sento che i miei colpi impattano in modo più potente di quando non uso la spinta delle gambe?
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Dottor Wolvie Killmister on April 04, 2012, 13:56:00 pm

Per il resto io sono invece stupito di come il "movimento elicoidale" delle anche risulti essere una meccanica così difficile da capire visto che basta piegare le ginocchia, piedi alla stessa distanza delle spalle e spostare il peso da un lato e dall'altro muovendo il bacino senza alzare e abbassare il baricentro per verificare che non c'è altro modo di effettuare lo spostamento in modo fluido e continuo se non muovendo le anche in modo elicoidale.


Anch'io mi meraviglio, ma prendo atto che descriverlo e farlo capire è difficile, un pò come se devi spiegare come si va in bicicletta a parole e senza bicicletta. Chi lo sa, magari è solo un problema di comunicazione.  :)

Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 04, 2012, 14:01:37 pm
Tra l'altro, se non ricordo male la fisica, la forza Centrifuga non esiste. Dovrebbe essere una forza fittizia creata per pareggiare la forza centripeta.

Appunto.

http://www.arrigoamadori.com/cmc/TutorialFisica/ForzaCentrifuga/ForzaCentrifuga.htm (http://www.arrigoamadori.com/cmc/TutorialFisica/ForzaCentrifuga/ForzaCentrifuga.htm)

E quindi come la mettiamo?
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 14:09:37 pm
Tra l'altro, se non ricordo male la fisica, la forza Centrifuga non esiste. Dovrebbe essere una forza fittizia creata per pareggiare la forza centripeta.

Appunto.

http://www.arrigoamadori.com/cmc/TutorialFisica/ForzaCentrifuga/ForzaCentrifuga.htm (http://www.arrigoamadori.com/cmc/TutorialFisica/ForzaCentrifuga/ForzaCentrifuga.htm)

E quindi come la mettiamo?

Hai letto il mio allegato in pdf? :)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Clode on April 04, 2012, 14:10:18 pm
quella del pugno gravitazionale è spettacolo allo stato puro
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 14:10:47 pm
quella del pugno gravitazionale è spettacolo allo stato puro

 XD

Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Jack Burton on April 04, 2012, 14:22:07 pm
quella del pugno gravitazionale è spettacolo allo stato puro

solo perche non hai ancora visto il momento torcente con esaurimento del catalizzatore durante le gomitate  :spruzz:
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Bingo Bongo on April 04, 2012, 14:26:23 pm
io mi sono fermato alle elementari  quindi non faccio testo..
pero' quando tiro un diretto destro (guardi sinistra vanti) la mia gamba destra spinge dritta in avanti e tanto mi basta , se la vostra si muove circolarmente fatemi sapere eh?

Io ho la terza media, ma in compenso ho le gambe storte, quindi non faccio testo neanch'io.  :-[
Per precisare: per ora non sto confutando te o qualche utente in particolare... è proprio l'impianto della discussione che mi sembra difficilmente gestibile in questi termini.  :pla:


Ad esempio:

No, perché discipline come la MT e il pugilato sono tanto efficaci quanto nate molto prima dei testi di biomeccanica.

E ma.. anche l'universo è nato leggermente prima dei testi di fisica quantistica, epperò ne segue le leggi.  :-\
Solo che l'universo non è uno stile. Senza conoscere le leggi fisiche non si va sulla luna. Senza conoscere la biomeccanica si fanno lo stesso AM. Se poi nel farle si è "obbligati" a sottostare alle leggi della biomeccanica mi sembra un'ottima cosa per migliorare le cose.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Bingo Bongo on April 04, 2012, 14:32:43 pm

Per il resto io sono invece stupito di come il "movimento elicoidale" delle anche risulti essere una meccanica così difficile da capire visto che basta piegare le ginocchia, piedi alla stessa distanza delle spalle e spostare il peso da un lato e dall'altro muovendo il bacino senza alzare e abbassare il baricentro per verificare che non c'è altro modo di effettuare lo spostamento in modo fluido e continuo se non muovendo le anche in modo elicoidale.


Anch'io mi meraviglio, ma prendo atto che descriverlo e farlo capire è difficile, un pò come se devi spiegare come si va in bicicletta a parole e senza bicicletta. Chi lo sa, magari è solo un problema di comunicazione.  :)
Sono d'accordo con te.
Il problema di comunicazione si può risolvere facendosi prestare una bicicletta e provando. Come abbiamo fatto tutti. Tirare fuori la biomeccanica della pedala senza essere mai andati in bicicletta mi sembra invece un pò pretestuoso.
Mi fa molto piacere, invece, che tu abbia capito di cosa sto parlando :)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 04, 2012, 14:37:08 pm
Hai letto il mio allegato in pdf? :)

Sì, ma il disegno (3) è sbagliato.
Nel tuo schemino, il pugno non dovrebbe partire nella direzione della forza centrifuga, ma a 90° rispetto ad essa, cioè lungo la tangente alla circonferenza (o arco di generica curva) che sta percorrendo al momento dello "sgancio".
Perciò, la cosiddetta forza centrifuga non può avere nessun ruolo nello "sparare fuori" il pugno; in realtà, schematizzare il fenomeno in questi termini è fonte più di confusione che altro...
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 14:40:37 pm
Hai letto il mio allegato in pdf? :)

Sì, ma il disegno (3) è sbagliato.
Nel tuo schemino, il pugno non dovrebbe partire nella direzione della forza centrifuga, ma a 90° rispetto ad essa, cioè lungo la tangente alla circonferenza (o arco di generica curva) che sta percorrendo al momento dello "sgancio".

Dici?

Allora... Vediamo di visualizzare:

Prendiamo un asta con sopra un coso "sganciabile" a piacimento, una corda (infilata nel gancio di prima) e una palla di metallo.

Ora facciamo ruotare l'asta velocemente sulla sua asse.

Cosa succede al sistema corda-palla?

Cosa succede se dopo un po' sgancio la corda?
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: The Doctor Sherlockit on April 04, 2012, 14:42:03 pm
coff coff ma sembra brutto se vi consiglio, invece di parlare di forze e vettori che tanto senza disegni non vi spiegherete mai, di parlare di energia cinetica e quantità di moto tanto più che gli urti si studiano tenendo presente questi due aspetti?

No perchè andando molto terra terra che impiegate i muscoli in un movimento diretto più che spiraliforme alla fine della fiera conta  quanto andate veloci  e quanta massa riuscite a coinvolgere....
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 14:44:33 pm
coff coff ma sembra brutto se vi consiglio, invece di parlare di forze e vettori che tanto senza disegni non vi spiegherete mai, di parlare di energia cinetica e quantità di moto tanto più che gli urti si studiano tenendo presente questi due aspetti?

Nel post originale si parla di forza centrifuga... Imho ha senso capire se tale forza sia effettivamente coinvolta nelle tecniche di pugno o no. :)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 04, 2012, 14:48:48 pm
Solo che l'universo non è uno stile. Senza conoscere le leggi fisiche non si va sulla luna. Senza conoscere la biomeccanica si fanno lo stesso AM. Se poi nel farle si è "obbligati" a sottostare alle leggi della biomeccanica mi sembra un'ottima cosa per migliorare le cose.

Non "se". Quando ti muovi, tu sei soggetto alle leggi della biomeccanica, sempre.
O fai parte di quelli che stendono la gente a distanza, in barba a ogni legge della fisica?  ;)

Il problema non è quello che fai o che sai fare:

Tirare fuori la biomeccanica della pedala senza essere mai andati in bicicletta mi sembra invece un pò pretestuoso.

Siccome questo non è il forum di taglio e cucito, presumo che in bicicletta ci andiamo un po' tutti, chi per diletto chi per sport, chi solo la domenica, chi a tempo pieno.
Il problema lampante è che non sappiamo assolutamente descrivere ciò che facciamo in termini corretti.
Non è un problema, se si tratta solo di rappresentarsi mentalmente ciò che si fa, durante l'esecuzione. Lo diventa quando, in base alle fantasiose teorie che ognuno di noi trae dalla propria ignoranza, si va a pontificare su quale sia il "modo migliore" di tirare un pugno.
Problema comunque limitato, perchè nella maggior parte dei casi queste non-teorie giustificano semplicemente l'esistente, come spettatori passivi di ciò che la pratica ci ha tramandato.
Solo in pochi casi qualcuno propone delle "innovazioni" motivate con la "biomeccanica del monopoli", e allora comincio a sudare freddo...
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 04, 2012, 15:03:09 pm
Allora... Vediamo di visualizzare:
Prendiamo un asta con sopra un coso "sganciabile" a piacimento, una corda (infilata nel gancio di prima) e una palla di metallo.
Ora facciamo ruotare l'asta velocemente sulla sua asse.
Cosa succede al sistema corda-palla?
Cosa succede se dopo un po' sgancio la corda?

Genericamente, almeno quanto la situazione che descrivi, e in prima approssimazione direi che durante la rotazione dell'asta la palla di metallo al termine della corda descrive una circonferenza attorno all'asta. Nel momento in cui "sganci", se ne parte in moto rettilineo uniforme per la tangente alla circonferenza stessa (portandosi dietro la corda); come dicevo prima.
Sbaglio?
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 15:05:26 pm
Allora... Vediamo di visualizzare:
Prendiamo un asta con sopra un coso "sganciabile" a piacimento, una corda (infilata nel gancio di prima) e una palla di metallo.
Ora facciamo ruotare l'asta velocemente sulla sua asse.
Cosa succede al sistema corda-palla?
Cosa succede se dopo un po' sgancio la corda?

Genericamente, almeno quanto la situazione che descrivi, e in prima approssimazione direi che durante la rotazione dell'asta la palla di metallo al termine della corda descrive una circonferenza attorno all'asta. Nel momento in cui "sganci", se ne parte in moto rettilineo uniforme per la tangente alla circonferenza stessa (portandosi dietro la corda); come dicevo prima.
Sbaglio?

Io direi che al momento dello sgancio se ne parte in moto rettilineo uniforme in senso ortogonale alla circonferenza... :-[

Ma ammetto che potrei essere in errore eh! :gh:
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 04, 2012, 15:16:30 pm
Io direi che al momento dello sgancio se ne parte in moto rettilineo uniforme in senso ortogonale alla circonferenza... :-[

No, perchè se hai letto i link che ho inserito prima, nell'istante in cui il corpo viene sganciato, non essendo più soggetto alla forza centripeta esercitata dalla fune, riprende a muoversi per inerzia in moto rettilineo uniforme. Rettilineo = nella direzione della sua velocità "istantanea" al momento dello sgancio. Vale a dire in direzione della tangente.
Infatti il modo di dire è "partire per la tangente", non "partire per l'ortogonale".  :sur:
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Shurei-Kan on April 04, 2012, 15:18:56 pm
No, perchè se hai letto i link che ho inserito prima, nell'istante in cui il corpo viene sganciato, non essendo più soggetto alla forza centripeta esercitata dalla fune, riprende a muoversi per inerzia in moto rettilineo uniforme. Rettilineo = nella direzione della sua velocità "istantanea" al momento dello sgancio. Vale a dire in direzione della tangente.
Infatti il modo di dire è "partire per la tangente", non "partire per l'ortogonale".  :sur:

Ciao Fdul!  :)

Benritrovato!  :) :) :)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: etciù-ryu (raffreddato!!) on April 04, 2012, 15:20:29 pm
grande ludf  :D partire per l'ortogonale mi ha piegato  ;D
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Shurei-Kan on April 04, 2012, 15:33:09 pm
io mi sono fermato alle elementari  quindi non faccio testo............................
Io ho la terza media, ma in compenso ho le gambe storte, quindi non faccio testo neanch'io.  :-[..................

Tranquilli! Io sono stato bocciato nei mezzani alla squola materna......... :dis:
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: nicola on April 04, 2012, 15:34:50 pm
ehm...ho letto "momento torcente" ?
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Bingo Bongo on April 04, 2012, 15:36:29 pm
Solo che l'universo non è uno stile. Senza conoscere le leggi fisiche non si va sulla luna. Senza conoscere la biomeccanica si fanno lo stesso AM. Se poi nel farle si è "obbligati" a sottostare alle leggi della biomeccanica mi sembra un'ottima cosa per migliorare le cose.

Non "se". Quando ti muovi, tu sei soggetto alle leggi della biomeccanica, sempre.
O fai parte di quelli che stendono la gente a distanza, in barba a ogni legge della fisica?  ;)

Pensavo che la parola "obbligati" fosse chiara.


Il problema non è quello che fai o che sai fare:

Tirare fuori la biomeccanica della pedala senza essere mai andati in bicicletta mi sembra invece un pò pretestuoso.

Siccome questo non è il forum di taglio e cucito, presumo che in bicicletta ci andiamo un po' tutti, chi per diletto chi per sport, chi solo la domenica, chi a tempo pieno.
Il problema lampante è che non sappiamo assolutamente descrivere ciò che facciamo in termini corretti.
Non è un problema, se si tratta solo di rappresentarsi mentalmente ciò che si fa, durante l'esecuzione. Lo diventa quando, in base alle fantasiose teorie che ognuno di noi trae dalla propria ignoranza, si va a pontificare su quale sia il "modo migliore" di tirare un pugno.
Problema comunque limitato, perchè nella maggior parte dei casi queste non-teorie giustificano semplicemente l'esistente, come spettatori passivi di ciò che la pratica ci ha tramandato.
Solo in pochi casi qualcuno propone delle "innovazioni" motivate con la "biomeccanica del monopoli", e allora comincio a sudare freddo...
Io ho parlato di "movimento elicoidale" che è roba vecchia di secoli nel taiji. Nessuna innovazione. Mai detto che spiego in termini corretti. Però quando lo hanno spiegato a me senza usare i termini coretti ho provato e ho capito. Ora, se vuoi tu puoi spiegare in termini corretti. Però non mi devi parlare solo di biomeccanica, mi devi parlare anche di bio-cinematica e la differenza fra cinematica e dinamica. Poi mi devi allegare immagini e quant'altro necessario in modo che io, da ignorante, possa capire. Nel frattempo mi allenerò nel taiji e nel pugilato facendo i movimenti, secondo lo stile praticato, che mi permettano di avere la resa migliore in sparring e in combattimento. Sarò poi ben felice di scoprire che cosa ho fatto leggendo la corretta spiegazione su questo forum.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 15:37:10 pm
No, perchè se hai letto i link che ho inserito prima, nell'istante in cui il corpo viene sganciato, non essendo più soggetto alla forza centripeta esercitata dalla fune, riprende a muoversi per inerzia in moto rettilineo uniforme. Rettilineo = nella direzione della sua velocità "istantanea" al momento dello sgancio. Vale a dire in direzione della tangente.

Urko... Devo completamente riconsiderare la dinamica dei pugni... XD

Meno male che partono ed arrivano senza considerare le supercazzole! :gh:
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Fabio Spencer on April 04, 2012, 15:39:39 pm
Tra l'altro, se non ricordo male la fisica, la forza Centrifuga non esiste. Dovrebbe essere una forza fittizia creata per pareggiare la forza centripeta.
Mi sa di no.
Forse ti confondi con la forza di Coriolis che è una "forza apparente" legata alla rotazione del sistemasu cui si muove un oggetto.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Joker on April 04, 2012, 15:41:19 pm
seguo  :halo:

Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 15:42:40 pm
Tra l'altro, se non ricordo male la fisica, la forza Centrifuga non esiste. Dovrebbe essere una forza fittizia creata per pareggiare la forza centripeta.
Mi sa di no.
Forse ti confondi con la forza di Coriolis che è una "forza apparente" legata alla rotazione del sistemasu cui si muove un oggetto.

No, è appartente in quanto è quella che ti fa sembrare che ci sia una forza a controbilanciare quella centripeta[1].
 1. Penso che nel scriverlo io abbia avuto un'illuminazione... A breve un nuovo schemino. XD
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Fabio Spencer on April 04, 2012, 15:44:53 pm
La gamba spinge in avanti, ma cosa spinge? L'anca.

L'anca non trasla in avanti come un monoblocco, l'anca ruota attorno ad un fulcro.

Ruotando l'anca, ruota anche la colonna vertebrale, alla quale sono "agganciate" le spalle, che hanno le braccia come prolungamento.
praticamente il tamburello di katare kid 2 (quello ambientato ad Okinawa)  ;)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Moai on April 04, 2012, 15:47:01 pm
seguo  :halo:

beato te...io mi sono perso dopo il terzo post... :(

(http://blog.rivetto.it/wp-content/uploads/2011/02/mal_di_testa.jpg)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Fabio Spencer on April 04, 2012, 15:56:54 pm
Tra l'altro, se non ricordo male la fisica, la forza Centrifuga non esiste. Dovrebbe essere una forza fittizia creata per pareggiare la forza centripeta.
Mi sa di no.
Forse ti confondi con la forza di Coriolis che è una "forza apparente" legata alla rotazione del sistemasu cui si muove un oggetto.

No, è appartente in quanto è quella che ti fa sembrare che ci sia una forza a controbilanciare quella centripeta[1].
 1. Penso che nel scriverlo io abbia avuto un'illuminazione... A breve un nuovo schemino. XD
No, non è che la forza sembra che ci sia.
La forza in tale modello c'è.
La forza centripeta è quella che fa curvare la palla e gli fa mantenere la traiettoria circolare, la forza centrifuga e quella che tiene la corda tesa.
Il sistema rimane in equilibrio perchè le due forze si equivalgono, ma sono reali.
Se tagli la corda manca la forza centripeta e la palla schizza per la tangente, se fai smettere di girare il sistema palla-corda manca la forza centrifuga e la corda si "ammoscia".
La forza di Coriolis invece è apparente perchè tu osservi mentre sei solidale con un sistema che gira e vedi una traiettoria circolare in un oggetto (e tale forza la rende circolare la traiettoria).
Ma se tu fossi fermo vedresti che l'oggetto ha una traiettoria lineare.
Esempio: tu sei su una giostra che gira e lanci un freesbee ad un tuo amico.
Tu ed il tuo amico vedete il freesbee che compie una traiettoria circolare.
Io che sono fuori dalla giostra vedo il freesbee che si muove in traiettoria lineare.
Poichè ognidove c'è una triettoria non lineare c'è un'accelerazione, tu vedi una forza che agisce sul freesbee e lo accelera, io che sono un osservatore inerziale invece non la vedo.
in tal senso la forza è "apparente".
P.S. Mod: spinn-offino[2]? ;)
 2. da leggersi con cadenza milanese
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 04, 2012, 16:05:25 pm
Ora, se vuoi tu puoi spiegare in termini corretti. Però non mi devi parlare solo di biomeccanica, mi devi parlare anche di bio-cinematica e la differenza fra cinematica e dinamica. Poi mi devi allegare immagini e quant'altro necessario in modo che io, da ignorante, possa capire. 

Urca!!
Serve altro?
Scherzi a parte, non credo di saper spiegare tutta questa roba "in termini corretti". Ho fatto solo un check rispetto a quanto mi risulta al momento...

Nel frattempo mi allenerò nel taiji e nel pugilato facendo i movimenti, secondo lo stile praticato, che mi permettano di avere la resa migliore in sparring e in combattimento. Sarò poi ben felice di scoprire che cosa ho fatto leggendo la corretta spiegazione su questo forum.

Ah, vabbè... mi sembrava fossi stato tu il primo a proporre delle spiegazioni "teoriche".

Il topic mi sembra molto interessante.
Uno dei miei primi topic in questo forum riguardava il tema "da dove nasce il movimento".
Sulla forza centrifuga sono d'accordo.
La distribuzione del movimento dal centro alla periferia (centrifuga) deve iniziare dal centro e guidato nella direzione desiderata. Ora, nel corpo questa distribuzione non può avvenire in modo circolare perché non siamo una sfera, ma un insieme di fasce muscolari e ossa. Il miglior movimento avviene quindi in modo elicoidale (regola che vale tanto nel Taiji quanto nel Systema) attraverso il movimento delle anche che non è appunto circolare, ma elicoidale. Questo significa che la testa del femore si abbassa da un lato e si alza dall'altro provocando anche un innalzamento delle coste da un lato e un abbassamento dall'altro. Questo permette di scaricare tutta l'energia non solo tirando un pugno orizzontale, ma tirando un colpo dal basso verso l'alto e dall'alto verso il basso.
Per chi è pratico di taiji chen ed è pratico di chan-ssu chin il movimento elicoidale delle anche non dovrebbe essere una novità. Senza preoccuparsi delle braccia il movimento delle anche è esattamente quello di una corsa sul posto senza alzare i talloni da terra. Ecco perché, per me, la corsa è un ottimo allenamento per il praticante di AM. Se si cammina bene si sta già facendo AM.

Allora buon allenamento.  :)
E un saluto a tutti i vecchi masnadieri!  :)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 16:06:48 pm
Allora, tornando un attimo alla rotazione...

Per esempio, la tecnica di lancio del peso è stata modificata nel tempo in modo che, sfruttando la rotazione, si potesse tirare più lontano la boccia[1].

Ma cosa conferisce in più al lancio, questa rotazione?
 1. http://www.educazionefisicapn.it/public/modules.php?op=modload&name=Diner_Wrapper&file=index&req=ShowFile&file_wrap=/html/esperienze/didattica/peso.html (http://www.educazionefisicapn.it/public/modules.php?op=modload&name=Diner_Wrapper&file=index&req=ShowFile&file_wrap=/html/esperienze/didattica/peso.html)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: nicola on April 04, 2012, 16:11:20 pm
Allora, tornando un attimo alla rotazione...

Per esempio, la tecnica di lancio del peso è stata modificata nel tempo in modo che, sfruttando la rotazione, si potesse tirare più lontano la boccia[1].

Ma cosa conferisce in più al lancio, questa rotazione?
 1. http://www.educazionefisicapn.it/public/modules.php?op=modload&name=Diner_Wrapper&file=index&req=ShowFile&file_wrap=/html/esperienze/didattica/peso.html (http://www.educazionefisicapn.it/public/modules.php?op=modload&name=Diner_Wrapper&file=index&req=ShowFile&file_wrap=/html/esperienze/didattica/peso.html)

Ad oggi non è stato dimostrato che la tecnica di rotazione nel getto del peso è superiore alla tecnica classica.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 16:18:57 pm
Allora, tornando un attimo alla rotazione...

Per esempio, la tecnica di lancio del peso è stata modificata nel tempo in modo che, sfruttando la rotazione, si potesse tirare più lontano la boccia[1].

Ma cosa conferisce in più al lancio, questa rotazione?
 1. http://www.educazionefisicapn.it/public/modules.php?op=modload&name=Diner_Wrapper&file=index&req=ShowFile&file_wrap=/html/esperienze/didattica/peso.html (http://www.educazionefisicapn.it/public/modules.php?op=modload&name=Diner_Wrapper&file=index&req=ShowFile&file_wrap=/html/esperienze/didattica/peso.html)

Ad oggi non è stato dimostrato che la tecnica di rotazione nel getto del peso è superiore alla tecnica classica.

Mettetevi d'accordo... Li c'è scritto questo:

Recenti studi hanno dimostrato che il lancio con la tecnica rotatoria permette di ottenere risultati migliori, anche se presenta maggiori difficoltà esecutive.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 04, 2012, 16:20:52 pm
No, non è che la forza sembra che ci sia.
La forza in tale modello c'è.
La forza centripeta è quella che fa curvare la palla e gli fa mantenere la traiettoria circolare, la forza centrifuga e quella che tiene la corda tesa.
Il sistema rimane in equilibrio perchè le due forze si equivalgono, ma sono reali.
Se tagli la corda manca la forza centripeta e la palla schizza per la tangente, se fai smettere di girare il sistema palla-corda manca la forza centrifuga e la corda si "ammoscia".
La forza di Coriolis invece è apparente perchè tu osservi mentre sei solidale con un sistema che gira e vedi una traiettoria circolare in un oggetto (e tale forza la rende circolare la traiettoria).
Ma se tu fossi fermo vedresti che l'oggetto ha una traiettoria lineare.
Esempio: tu sei su una giostra che gira e lanci un freesbee ad un tuo amico.
Tu ed il tuo amico vedete il freesbee che compie una traiettoria circolare.
Io che sono fuori dalla giostra vedo il freesbee che si muove in traiettoria lineare.
Poichè ognidove c'è una triettoria non lineare c'è un'accelerazione, tu vedi una forza che agisce sul freesbee e lo accelera, io che sono un osservatore inerziale invece non la vedo.
in tal senso la forza è "apparente".

 ???

Mah... o non ho capito mai niente, o qualcosa non mi torna.
Se la forza centrifuga e quella centripeta si equilibrano, qual è la forza, applicata la palla, che la fa ruotare? Perchè a risultante zero >> quiete o moto rettilineo uniforme. Già il fatto che la palla ruoti ti dice che il sistema non è in equilibrio.
Se poi fossero reali e applicate contemporaneamente, al venir meno della forza centripeta la palla dovrebbe partire per l'ortogonale, non per la tangente come dici...
In realtà la forza centrifuga è un altro esempio di forza "apparente" introdotta in un sistema di riferimento non inerziale per poterlo trattare in modo analogo ad un sistema inerziale. Almeno questo dice il testo che avevo citato. L'esempio del passeggero sull'autobus è del tutto analogo al tuo della giostra.
Ma per quanto ci dobbiamo incartare sulla fisica del liceo?  :-[
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 04, 2012, 16:23:00 pm
Allora, il prof. che ha scritto sta roba è Adriano Sappa .

Sembra abbia un account su facebook... Chi ha facebook può scrivergli per chiedere se ci da i riferimenti agli studi che cita?
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Dipper on April 04, 2012, 16:27:54 pm
Non posso lasciarvi soli un attimo... XD
Che bello c'è Fdul :sur: anche se così al contrario sembra il nome di un demone XD
Allora quoto intanto lo stesso, Kit e Xjej.
Per me
1) non usare la spinta da terra significa rinunciare all'azione dei più potenti muscoli dell'apparato locomotore, quadricipite e gluteo. Al corso UIPASC ci è stato poi detto che l'80% della potenza di un pugno deriva dalle gambe (fonte non so ma mi fido). Poi fate voi... :whistle:
2) le curve fisiologiche della colonna vertebrale sono messe lì non a caso, appiattirle è sbagliato.
3) la colonna non è un pezzo di ferro inerte, i muscoli se ben allenati la proteggono dagli shock.
4) le componenti di un diretto sono l'applicazione di un movimento torcente (coppia di forze) del tronco E spinta in avanti dal pavimento.
5) la forza di gravità c'entra solo se il colpo è diretto in basso. Non confidiamo peso e massa!
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: nicola on April 04, 2012, 16:28:50 pm
Allora, tornando un attimo alla rotazione...

Per esempio, la tecnica di lancio del peso è stata modificata nel tempo in modo che, sfruttando la rotazione, si potesse tirare più lontano la boccia[1].

Ma cosa conferisce in più al lancio, questa rotazione?
 1. http://www.educazionefisicapn.it/public/modules.php?op=modload&name=Diner_Wrapper&file=index&req=ShowFile&file_wrap=/html/esperienze/didattica/peso.html (http://www.educazionefisicapn.it/public/modules.php?op=modload&name=Diner_Wrapper&file=index&req=ShowFile&file_wrap=/html/esperienze/didattica/peso.html)

Ad oggi non è stato dimostrato che la tecnica di rotazione nel getto del peso è superiore alla tecnica classica.

Mettetevi d'accordo... Li c'è scritto questo:

Recenti studi hanno dimostrato che il lancio con la tecnica rotatoria permette di ottenere risultati migliori, anche se presenta maggiori difficoltà esecutive.

Ti sei risposto da te, la risposta è nella seconda parte dell'affermazione. Il record del mondo attuale nel peso è di Randy Barnes (americano, risultato positivo all'antidoping n volte) con 23.12 mt. Lui tirava con tecnica rotatoria.
Il record precedente è del grande Ulf Timmermann, con 23.06 mt, con tecnica classica.
Ad oggi in pedana si vedono sia lanciatori con tecnica classica che con tecnica rotatoria. Le prestazioni sono """modeste""" rispetto ai record storici per evidenti ragioni legate alla lotta al doping.
La tecnica rotatoria imprimerebbe maggior velocità in uscita al peso, ma a causa della difficoltà di trovare l'esatto momento in cui "lasciare" il peso e del tipo di movimento (difficoltà notevoli di coordinazione e controllo in rapporto), ad oggi le due tecniche si sovrappongono come effetti pratici. Vero è che le differenze nella velocità di uscita del peso dal corpo sono comunque molto vicine, altrimenti si dovrebbe dedurre che Ulf Timmermann avesse una forza sovrumana rispetto a Randy Barnes, pur essendo le loro prestazioni differenti di soli 6 cm. Mentre sappiamo che gli atleti top non hanno così grosse discrepanze prestazionali.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Fabio Spencer on April 04, 2012, 16:41:08 pm
No, non è che la forza sembra che ci sia.
La forza in tale modello c'è.
La forza centripeta è quella che fa curvare la palla e gli fa mantenere la traiettoria circolare, la forza centrifuga e quella che tiene la corda tesa.
Il sistema rimane in equilibrio perchè le due forze si equivalgono, ma sono reali.
Se tagli la corda manca la forza centripeta e la palla schizza per la tangente, se fai smettere di girare il sistema palla-corda manca la forza centrifuga e la corda si "ammoscia".
La forza di Coriolis invece è apparente perchè tu osservi mentre sei solidale con un sistema che gira e vedi una traiettoria circolare in un oggetto (e tale forza la rende circolare la traiettoria).
Ma se tu fossi fermo vedresti che l'oggetto ha una traiettoria lineare.
Esempio: tu sei su una giostra che gira e lanci un freesbee ad un tuo amico.
Tu ed il tuo amico vedete il freesbee che compie una traiettoria circolare.
Io che sono fuori dalla giostra vedo il freesbee che si muove in traiettoria lineare.
Poichè ognidove c'è una triettoria non lineare c'è un'accelerazione, tu vedi una forza che agisce sul freesbee e lo accelera, io che sono un osservatore inerziale invece non la vedo.
in tal senso la forza è "apparente".

 ???

Mah... o non ho capito mai niente, o qualcosa non mi torna.
Se la forza centrifuga e quella centripeta si equilibrano, qual è la forza, applicata la palla, che la fa ruotare? Perchè a risultante zero >> quiete o moto rettilineo uniforme. Già il fatto che la palla ruoti ti dice che il sistema non è in equilibrio.
Se poi fossero reali e applicate contemporaneamente, al venir meno della forza centripeta la palla dovrebbe partire per l'ortogonale, non per la tangente come dici...
In realtà la forza centrifuga è un altro esempio di forza "apparente" introdotta in un sistema non inerziale per poterlo trattare in modo analogo ad un sistema inerziale. Almeno questo dice il testo che avevo citato. L'esempio del passeggero sull'autobus è del tutto analogo al tuo della giostra.
Ma per quanto ci dobbiamo incartare sulla fisica del liceo?  :-[
ok, vado a rivedermi la fisica classica.
in ogni caso se un post parte da modelli di fisica classica per giustificare delle tesi mi sembra corretto ed IT discutere se tali modelli di fisica sono presentati in maniera corretta.
Se così non fosse decadrebbe la dimostrazione che su questi assunti si basa.
Modellizzami il lanciatore di martello, per favore.
Probabilmente sono impreciso ma intendevo dire che finchè le forze si equivalgono il lanciatore con il martello gira, il sistema si mantiene in rotazione. Intendo pertanto equilibrio in tale senso, non equilibrio in senso di statico.
Oppure una mensola sul muro, è sottoposta alla forza di gravità, sta ferma perchè il chiodo che la tiene attaccata al muro applica una forza uguale e contaria.
E sono in equilibrio statico, se sta ferma non significa che anche quella gravitazionale sia una forza apparente.
Oppure ho capito male io il tuo intevento.
 :)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Bingo Bongo on April 04, 2012, 16:43:07 pm
Ora, se vuoi tu puoi spiegare in termini corretti. Però non mi devi parlare solo di biomeccanica, mi devi parlare anche di bio-cinematica e la differenza fra cinematica e dinamica. Poi mi devi allegare immagini e quant'altro necessario in modo che io, da ignorante, possa capire. 

Urca!!
Serve altro?
Scherzi a parte, non credo di saper spiegare tutta questa roba "in termini corretti". Ho fatto solo un check rispetto a quanto mi risulta al momento...

Ma avete parlato di fisica non di biomeccanica e su questo continuo sotto.


Nel frattempo mi allenerò nel taiji e nel pugilato facendo i movimenti, secondo lo stile praticato, che mi permettano di avere la resa migliore in sparring e in combattimento. Sarò poi ben felice di scoprire che cosa ho fatto leggendo la corretta spiegazione su questo forum.

Ah, vabbè... mi sembrava fossi stato tu il primo a proporre delle spiegazioni "teoriche".

Il topic mi sembra molto interessante.
Uno dei miei primi topic in questo forum riguardava il tema "da dove nasce il movimento".
Sulla forza centrifuga sono d'accordo.
La distribuzione del movimento dal centro alla periferia (centrifuga) deve iniziare dal centro e guidato nella direzione desiderata. Ora, nel corpo questa distribuzione non può avvenire in modo circolare perché non siamo una sfera, ma un insieme di fasce muscolari e ossa. Il miglior movimento avviene quindi in modo elicoidale (regola che vale tanto nel Taiji quanto nel Systema) attraverso il movimento delle anche che non è appunto circolare, ma elicoidale. Questo significa che la testa del femore si abbassa da un lato e si alza dall'altro provocando anche un innalzamento delle coste da un lato e un abbassamento dall'altro. Questo permette di scaricare tutta l'energia non solo tirando un pugno orizzontale, ma tirando un colpo dal basso verso l'alto e dall'alto verso il basso.
Per chi è pratico di taiji chen ed è pratico di chan-ssu chin il movimento elicoidale delle anche non dovrebbe essere una novità. Senza preoccuparsi delle braccia il movimento delle anche è esattamente quello di una corsa sul posto senza alzare i talloni da terra. Ecco perché, per me, la corsa è un ottimo allenamento per il praticante di AM. Se si cammina bene si sta già facendo AM.

Ti ringrazio per la fiducia, ma parlando di movimento elicoidale delle anche e struttura non era mia intenzione dare una spiegazione teorica. Anche il discorso della forza centrifuga da punto di vista fisico nel momento in cui lo inserisco nel post che hai riportato qui non ha valore se non per quello che porta dal punto di vista biomeccanico. Voglio dire che il movimento elicoidale delle anche impedirebbe al corpo di simulare il movimento dell'asta, della corda e della pallina perché dove l'asta è il tronco, la corda il braccio e la pallina la mano il movimento risultante della rotazione non farà compiere un traiettoria circolare alla mano, ma una traiettoria lungo una sfera. Se invece tengo le anche immobili con torsione della spina dorsale allora potrei anche avvicinarmi, ma anche in questo caso il movimento produrrebbe un abbassamento delle coste da un lato (e quindi della spalla) e un innalzamento delle coste dall'altro (e quindi della spalla) costringendo a forzare la posizione del braccio per mantenere la traiettoria della mano su una linea il più possibile circolare. Ora, se parliamo di biomeccanica sono questi i movimenti che dobbiamo analizzare. Capisco però che non andiamo più a casa.
Secondo me la cosa migliore è un spin-off dove si portano documenti di analisi alla pedana dinamometrica, di MoCap e quant'altro dove sono stati analizzati i movimenti del pugile nell'atto di tirare un pugno piuttosto che di taiji per verificare direzioni della forza, movimenti, pressioni ecc...

Questo si che sarebbe utile e interessante :)


Allora buon allenamento.  :)
E un saluto a tutti i vecchi masnadieri!  :)
Grazie e buon allenamento anche a te.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Bingo Bongo on April 04, 2012, 16:59:20 pm
Non posso lasciarvi soli un attimo... XD
Che bello c'è Fdul :sur: anche se così al contrario sembra il nome di un demone XD
Allora quoto intanto lo stesso, Kit e Xjej.
Per me
1) non usare la spinta da terra significa rinunciare all'azione dei più potenti muscoli dell'apparato locomotore, quadricipite e gluteo. Al corso UIPASC ci è stato poi detto che l'80% della potenza di un pugno deriva dalle gambe (fonte non so ma mi fido). Poi fate voi... :whistle:
2) le curve fisiologiche della colonna vertebrale sono messe lì non a caso, appiattirle è sbagliato.
3) la colonna non è un pezzo di ferro inerte, i muscoli se ben allenati la proteggono dagli shock.
4) le componenti di un diretto sono l'applicazione di un movimento torcente (coppia di forze) del tronco E spinta in avanti dal pavimento.
5) la forza di gravità c'entra solo se il colpo è diretto in basso. Non confidiamo peso e massa!
Mi va bene, ma cosa guida la direzione della forza dalle gambe al pugno? La gamba spinge, ma non come nello squat e spinge in avanti non per fare un passo, ma per tirare un pugno. Quindi la forza non viene scaricata o dissipata (o così dovrebbe essere) se non attraverso il tronco, il braccio e il pugno e solo al momento dell'impatto. Ora, sono o non sono le anche a mantenere all'interno della struttura la forza e guidarla fino al pugno?
La spinta non è maggiore se (cit. post do Sol) si ammortizza prima di spingere?
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Dipper on April 04, 2012, 17:14:20 pm
Mi va bene, ma cosa guida la direzione della forza dalle gambe al pugno? La gamba spinge, ma non come nello squat e spinge in avanti non per fare un passo, ma per tirare un pugno. Quindi la forza non viene scaricata o dissipata (o così dovrebbe essere) se non attraverso il tronco, il braccio e il pugno e solo al momento dell'impatto. Ora, sono o non sono le anche a mantenere all'interno della struttura la forza e guidarla fino al pugno?
La spinta non è maggiore se (cit. post do Sol) si ammortizza prima di spingere?
Lo squat è l'esercizio principe per allenare le gambe anche nelle AM e anche per i pugni, la spinta è molto simile.
Il pugno viene stabilizzato e diretto al bersaglio tramite l'azione coordinata di tutti i muscoli coinvolti, non solo quelli che muovono le anche.
L'ammortizzazione vorrei che mi spiegassi meglio cosa intendi prima di rispondere :)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Bingo Bongo on April 04, 2012, 18:03:24 pm
Mi va bene, ma cosa guida la direzione della forza dalle gambe al pugno? La gamba spinge, ma non come nello squat e spinge in avanti non per fare un passo, ma per tirare un pugno. Quindi la forza non viene scaricata o dissipata (o così dovrebbe essere) se non attraverso il tronco, il braccio e il pugno e solo al momento dell'impatto. Ora, sono o non sono le anche a mantenere all'interno della struttura la forza e guidarla fino al pugno?
La spinta non è maggiore se (cit. post do Sol) si ammortizza prima di spingere?
Lo squat è l'esercizio principe per allenare le gambe anche nelle AM e anche per i pugni, la spinta è molto simile.
Sono d'accordo. Sicuramente allenare lo squat in un certo modo è per il pugile o per il praticante di AM che vuole potenza negli arti inferiori il modo migliore. Parliamo di 2/3 ripetizioni al 90%/100% di Fmax.
La forza verrà indirizzata verso l'alto in modo da riportare il corpo in posizione eretta e le anche in questo caso hanno un ruolo fondamentale a mantenere la naturale curvatura della spina dorsale sia in discesa sia in risalita.
 

Il pugno viene stabilizzato e diretto al bersaglio tramite l'azione coordinata di tutti i muscoli coinvolti, non solo quelli che muovono le anche.
E' proprio il fatto che la spinta sia simile a far entrare in gioco la direzione della forza. Perché è la direzione a cambiare. Ora, le anche sono la parte del corpo che permette di indirizzare la forza coordinando tutto il corpo durante l'attivazione delle unità motorie fra la parte inferiore e quella superiore (facendo una divisione che in realtà non esiste).

L'ammortizzazione vorrei che mi spiegassi meglio cosa intendi prima di rispondere :)
Intendo il "lasciarsi cadere" piegando quel tanto che basta le ginocchia per sfruttare maggiormente la spinta; che poi è il discorso di caricare la molla per poi lasciarla stendere.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Dipper on April 04, 2012, 18:21:06 pm
L'ammortizzazione vorrei che mi spiegassi meglio cosa intendi prima di rispondere :)
Intendo il "lasciarsi cadere" piegando quel tanto che basta le ginocchia per sfruttare maggiormente la spinta; che poi è il discorso di caricare la molla per poi lasciarla stendere.
Forza esplosiva elastica vs forza esplosiva.
Sì :thsit: a parità di altre condizioni prestirare i muscoli che poi si contrarranno nel movimento (nel tuo caso gli estensori dell'arto inferiore che poi spingeranno a terra) genera maggiore potenza. Pliometria insomma.
Ciò detto, non significa che la forza esplosiva sia inutile, tutt'altro ;)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Dipper on April 04, 2012, 18:30:31 pm
Sono d'accordo. Sicuramente allenare lo squat in un certo modo è per il pugile o per il praticante di AM che vuole potenza negli arti inferiori il modo migliore. Parliamo di 2/3 ripetizioni al 90%/100% di Fmax.
La forza verrà indirizzata verso l'alto in modo da riportare il corpo in posizione eretta e le anche in questo caso hanno un ruolo fondamentale a mantenere la naturale curvatura della spina dorsale sia in discesa sia in risalita.
Anche fino a 6 o 7 al 65 / 80% a massima velocità :)

Il pugno viene stabilizzato e diretto al bersaglio tramite l'azione coordinata di tutti i muscoli coinvolti, non solo quelli che muovono le anche.
E' proprio il fatto che la spinta sia simile a far entrare in gioco la direzione della forza. Perché è la direzione a cambiare. Ora, le anche sono la parte del corpo che permette di indirizzare la forza coordinando tutto il corpo durante l'attivazione delle unità motorie fra la parte inferiore e quella superiore (facendo una divisione che in realtà non esiste).
Certo, però vorrei sottolineare che le anche non finiscono il lavoro, bisogna coordinare i primi 3/4 con l'ultimo quarto, i 7/8 con l'ultimo ottavo e così via.
I muscoli lavorano in coordinazione dal primo all'ultimo, per questo si dice "catena cinetica". Le anche sono fondamentali, ma da sole non bastano.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: happosai lucifero on April 04, 2012, 19:56:23 pm
Allora... Vediamo di visualizzare:
Prendiamo un asta con sopra un coso "sganciabile" a piacimento, una corda (infilata nel gancio di prima) e una palla di metallo.
Ora facciamo ruotare l'asta velocemente sulla sua asse.
Cosa succede al sistema corda-palla?
Cosa succede se dopo un po' sgancio la corda?

Genericamente, almeno quanto la situazione che descrivi, e in prima approssimazione direi che durante la rotazione dell'asta la palla di metallo al termine della corda descrive una circonferenza attorno all'asta. Nel momento in cui "sganci", se ne parte in moto rettilineo uniforme per la tangente alla circonferenza stessa (portandosi dietro la corda); come dicevo prima.
Sbaglio?

Io direi che al momento dello sgancio se ne parte in moto rettilineo uniforme in senso ortogonale alla circonferenza... :-[

Ma ammetto che potrei essere in errore eh! :gh:

non ho letto la discussione, ho letto solo questo post su ivocazione, e provo a rispondere

se non ho capito male c'è un'asta perpendicolare al suolo. ad una delle due estremità dell'asta (per comodità diciamo quella più lontana dal pavimento) c'è un qualche tipo di gancio che si apre a comando. a questo gancio è vincolata un'estremità di una corda, e all'altro capo della corda è legata una palla di metallo

supponiamo per mia comodità che la corda abbia massa trascurabile rispetto a quella della palla

se l'asta inizia a girare attorno al proprio asse, la palla descrive una circonferenza attorno all'asta. (in realtà se uno non ci fa attenzione succede che la corda si attorciglia attorno all'asta e poi la palla inizia a girare, ma dubito vi interessi questo caso per cui lo trascuro). sulla palla di metallo agiscono due forze: la forza centrifuga (che la spinge lontano dall'asta) e la forza di gravità (che la spinge verso il basso). la forza di gravità è: Fg = m g, dove m è la massa della palla, e g è l'accelerazione di gravità, quindi fintanto che la massa della palla rimane costante la forza di gravità è costante. (mi sembra ragionevole immaginare che la vostra palla non perda pezzi). la forza centrifuga, invece, è: Fc = m w2 r, dove m è sempre la massa della palla, r è la distanza della palla dall'asta[1] e w è la velocità angolare (una misura di quanto l'asta gira velocemente). quindi, più l'asta gira velocemente, più la corda si dispone orizzontalmente, e più è ampia la circonferenza descritta dalla palla. se l'asta gira pianissimo, praticamente la palla descrive una circonferenza rimanendo appesa, quindi sempre a contatto con l'asta. se invece l'asta gira velocissimo, la corda si disporrà praticamente parallela al suolo (ma mai perfettamente parallela, perché la forza di gravità non si azzera mai, tira sempre verso il basso! sarà praticamente parallela quando la forza di gravità è trascurabile rispetto a quella centrifuga)

quando apriamo il gancio, la palla non è più vincolata all'asta, e può procedere di moto rettilineo uniforme. parte lungo una direzione tangente alla circonferenza. per una circonferenza, costituita da infiniti punti (infinitamente piccoli) possiamo trovare infinite rette tangenti.. la palla parte lungo la retta che tange la circonferenza nel punto che la palla (o meglio, il centro di massa della palla, che è puntiforme) occupava nel momento in cui si è aperto il gancio (nel momento, cioè, in cui è stato rimosso il vincolo). la corda, che supponiamo avere massa trascurabile rispetto a quella della palla, segue quest'ultima

se la massa della corda non è trascurabile rispetto a quella della palla, più o meno succedono le stesse cose fino al momento in cui si rimuove il vincolo e i due oggetti partono, poi le situazioni si differenziano più sensibilmente.. ed in ogni caso sarebbe un po' più complicato da modellizzare a parole in modo corretto

la palla parte lungo la tangente alla circonferenza, e quindi perpendicolarmente ad un raggio della circonferenza, perché quando descriveva un moto circolare, la sua velocità cambiava continuamente direzione, ed era in ogni istante tangente alla curva


scusate se ci ho messo un po', ma prima stavo dormendo (stanotte ho dormito quattro ore) e mentre rispondevo ho ricevuto due telefonate un po' lunghe
 1. che è diversa dalla lunghezza della corda! sono uguali solo se la corda ruota disponendosi perfettamente parallela al suolo! fintanto che rimane inclinata, r è minore della lunghezza della corda
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 05, 2012, 06:53:27 am
Uh, mi sono ricordato di non aver risposto a cosa c'entra la gravità coi pugni...

In sostanza: i pugni li possiamo tirare (potenti) grazie al fatto che le gambe spingono a terra. Se non ci fosse la forza gravitazionale, quelle spinte ci farebbero volare, ma non ci farebbero colpire più forte.

Di fatto penso che lo striking sia inattuabile in assenza di gravità, invece la lotta penso si fattibile. XD

P.S. - Il "pugno gravitazionale" mi ha fatto capottare! ;D
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Clode on April 05, 2012, 08:43:21 am
razionalizza meno e mena di più  :thsit:
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: XinYiMan on April 05, 2012, 08:56:02 am
Allora solo delle considerazioni, il mio post iniziale non voleva dire che quello è l'unico modo di tirare un pugno efficace, ma che se si vuole tenere la pianta del piede dietro appoggiata a terra (a karate mi facevano una testa così) allora in questo frangente ha senso quello che ho scritto precedentemente. Non mi sognerei mai di dire allo stato attuale delle cose che i pugni di un pugile non valgono niente. Inoltre Ryujin io ho detto che la gamba non spinge a terra, non che i muscoli della gamba non si usano in maniera attiva. Certo che la catena cinetica del pugno parte dalla gamba, ma questa non spinge. Poi siccome non c'è questa spinta per terra non si può parlare di camminata quando si va avanti, ma siccome si trasla in avanti per effetto della rotazione le curvature della spina dorsale possono essere leggermente ridotte (in questo caso si parla di curvatura naturale della spina dorsale, perchè nella maggior parte dei casi si ha una curvatura eccessiva dettata dalle cattive abitudini che il corpo a lungo andare reputa naturali, ma che così non è) e ovvio che la spina dorsale non diventa perfettamente dritta. Ma l'asse centrale si (sono due cose differenti). Inoltre a fine post io avevo detto che quello era solo l'input. Esistono altre considerazioni da fare a quello che avevo scritto. Ma come ho detto per non essere prolisso non le faccio!

Poi ripeto queste sono le considerazioni frutto della mia esperienza, non le spaccio per verità assolute. Era solo per ragionare un po con voi!
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 05, 2012, 08:58:38 am
razionalizza meno e mena di più  :thsit:

Come dicevo ieri in chat... Reputo le cose scritte (da me) in questo thread puro cazzeggio supercazzoloso. Sono curioso di alcune cose ma mai mi metterei in allenamento a fare cose "a partire" dai argomenti che ho esposto qui. XD

Poi ora che ho scoperto di avere addirittura gravi lacune nella conoscenza di meccanica classica, figuriamoci... :D
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 05, 2012, 09:01:16 am
Poi ripeto queste sono le considerazioni frutto della mia esperienza, non le spaccio per verità assolute. Era solo per ragionare un po con voi!

Io ho provato a fare uno schemino di come verrebbe utilizzata la forza centrifuga per tirare pugni, ma la mia rappresentazione era del tutto errata.

Tu come vedi possibile convogliare la forza centrifuga in un pugno?
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Dipper on April 05, 2012, 09:03:11 am
Xin la gamba o si estende o si flette, tertium non datur. Se l'arto inferiore poggia a terra (catena cinetica chiusa) allora non può che distendersi.
Riguardo la colonna se parti da uno che ha già problemi di suo non gli parli di pugni ma lo mandi dal posturologo o chi per lui.

Spoiler: show
Pierino (https://www.youtube.com/watch?v=aJ_UAxMJUb8#)

XD
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: XinYiMan on April 05, 2012, 09:13:56 am
Xin la gamba o si estende o si flette, tertium non datur. Se l'arto inferiore poggia a terra (catena cinetica chiusa) allora non può che distendersi.
Riguardo la colonna se parti da uno che ha già problemi di suo non gli parli di pugni ma lo mandi dal posturologo o chi per lui.

Spoiler: show
Pierino (https://www.youtube.com/watch?v=aJ_UAxMJUb8#)

XD

Infatti se vai a leggere il post iniziale mi sembra che da qualche parte dicevo che la gamba andava distesa ma non tesa. E' una sfumatura ma cambia considerevolmente a livello di esecuzione, insomma puoi distentere la gamba senza spingere per terra! E se fai questo il corpo è allineato dal tallone alla testa. Se spingi a terra mandi avanti l'anca con dispersione della forza generata.

Io non parlo di malesseri veri e propri parlo del fatto che oramai chi più chi meno ha le curvature troppo accentuate vedi foto Funakoshi Yoshitaka e poi paragonala con il padre. Per farti capire, l'allineamento di cui parlo è lo stesso che usavano le nostre nonne per tenere i carichi pesanti sulle ceste sopra la testa. Così è più chiaro?! Prova a farlo tu e a farti tutti i km che si facevano loro. Nonostante la tua mole scommetto che non reggeresti come loro, semplicemente perchè loro scaricavano a terra il peso attraverso un allineamento posturale migliore del tuo/del mio. Non mi sembra così difficile da capire. Per tirare un pugno si può fare a meno di allienare la colonna? Risposta=SI
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: XinYiMan on April 05, 2012, 09:16:12 am
Poi ripeto queste sono le considerazioni frutto della mia esperienza, non le spaccio per verità assolute. Era solo per ragionare un po con voi!

Io ho provato a fare uno schemino di come verrebbe utilizzata la forza centrifuga per tirare pugni, ma la mia rappresentazione era del tutto errata.

Tu come vedi possibile convogliare la forza centrifuga in un pugno?

Mi sembra di aver scritto che la forza centrifuga mette in moto il corpo, che viene traslato e che alla fine è la forza peso fa il danno. La forza centrifuga è l'input. A questo si può poi sommare la forza a spirale (ma è un argomento successivo) non inerente al momento attuale a questa discussione.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 05, 2012, 09:18:26 am
Mi sembra di aver scritto che la forza centrifuga mette in moto il corpo, che viene traslato e che alla fine è la forza peso fa il danno. La forza centrifuga è l'input.

Però non torna... La forza centrifuga viene generata dalla rotazione, ma non è essa che da luogo alla rotazione.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: XinYiMan on April 05, 2012, 09:37:03 am
Mi sembra di aver scritto che la forza centrifuga mette in moto il corpo, che viene traslato e che alla fine è la forza peso fa il danno. La forza centrifuga è l'input.

Però non torna... La forza centrifuga viene generata dalla rotazione, ma non è essa che da luogo alla rotazione.

la rotazione crea forza centrifuga che lancia letteralmente il corpo verso l'esterno (nel nostro caso avanti), lanciando anche il pugno. Al momento dell'impatto la nostra massa andrà "a cadere" sull'avversario/nemico!
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Fabio Spencer on April 05, 2012, 09:44:50 am
Mi sembra di aver scritto che la forza centrifuga mette in moto il corpo, che viene traslato e che alla fine è la forza peso fa il danno. La forza centrifuga è l'input.

Però non torna... La forza centrifuga viene generata dalla rotazione, ma non è essa che da luogo alla rotazione.
si, la forza centrifuga è conseguenza della rotazione.
la rotazione del bacino è conseguenza di una coppia di forze applicata.
Forze che partono dalle gambe, i piedi stanno fermi, sono solidali con il terreno ad effetto della gravità e dell'attrito (oltre che in assenza di gravità hai provato a tirare un cazzotto sul ghiaccio?  XD) e quindi la risultante si "scarica" sul bacino.
io direi questo.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 05, 2012, 10:38:07 am
Uh, mi sono ricordato di non aver risposto a cosa c'entra la gravità coi pugni...
In sostanza: i pugni li possiamo tirare (potenti) grazie al fatto che le gambe spingono a terra. Se non ci fosse la forza gravitazionale, quelle spinte ci farebbero volare, ma non ci farebbero colpire più forte.
Di fatto penso che lo striking sia inattuabile in assenza di gravità

Ecco un bello strike in assenza di gravità  :gh:

(http://www.pd.astro.it/MOSTRA/IMAGES/030504.JPG)

Quanto all'ipotesi del pugno svolazzante, avevo sempre creduto che ciò che dà forza al pugno (pugno diretto, in questo caso) è la componente orizzontale della spinta sul terreno = l'unica diretta verso il bersaglio = quella possibile in quanto compensata per reazione non dalla gravità ma dall'attrito, tant'è che

Forze che partono dalle gambe, i piedi stanno fermi, sono solidali con il terreno ad effetto della gravità e dell'attrito (oltre che in assenza di gravità hai provato a tirare un cazzotto sul ghiaccio?

Vedi anche i blocchi di partenza degli sprinter, ormai necessari perchè con la spinta di un centometrista in partenza non ci sarebbe attrito che tenga...

Però se sbaglio spiegatemi, perchè già tentenno sulla fisica "normale", figuriamoci su quella da supercazzola.  :D
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 05, 2012, 10:43:52 am
PS: sulla forza centrifuga e sulla direzione di "sgancio" del proiettile, mi conforta il parere del Dott. Happosai

quando apriamo il gancio, la palla non è più vincolata all'asta, e può procedere di moto rettilineo uniforme. parte lungo una direzione tangente alla circonferenza. per una circonferenza, costituita da infiniti punti (infinitamente piccoli) possiamo trovare infinite rette tangenti.. la palla parte lungo la retta che tange la circonferenza nel punto che la palla (o meglio, il centro di massa della palla, che è puntiforme) occupava nel momento in cui si è aperto il gancio (nel momento, cioè, in cui è stato rimosso il vincolo).
la palla parte lungo la tangente alla circonferenza, e quindi perpendicolarmente ad un raggio della circonferenza, perché quando descriveva un moto circolare, la sua velocità cambiava continuamente direzione, ed era in ogni istante tangente alla curva

Non tanto per la modellizzazione fin troppo dettagliata, ma perchè di un avatar così mi fido ciecamente!  :thsit:
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 05, 2012, 10:49:04 am
Ecco un bello strike in assenza di gravità  :gh:

 XD

Parlo della tecnica di pugno per come la conosciamo noi, non degli strike in generale.

Quanto all'ipotesi del pugno svolazzante, avevo sempre creduto che ciò che dà forza al pugno (pugno diretto, in questo caso) è la componente orizzontale della spinta sul terreno = l'unica diretta verso il bersaglio = quella possibile in quanto compensata per reazione non dalla gravità ma dall'attrito, tant'è che

Perfetto.

E la forza d'attrito viene data dalla moltiplicazione del coefficiente d'attrito (in questo caso fra gomma della scarpa e cemento, visto che stiamo parlando di combattimento da strada... XD) e la somma della componente ortogonale (stavolta si XD) delle forze che agiscono sulla scarpa, giusto? E la forza principale che agisce sulla scarpa è quella gravitazionale, no?

Forze che partono dalle gambe, i piedi stanno fermi, sono solidali con il terreno ad effetto della gravità e dell'attrito (oltre che in assenza di gravità hai provato a tirare un cazzotto sul ghiaccio?

Vedi anche i blocchi di partenza degli sprinter, ormai necessari perchè con la spinta di un centometrista in partenza non ci sarebbe attrito che tenga...

L'attrito sul ghiaccio e poco perché il coefficiente d'attrito è bassissimo.


Però se sbaglio spiegatemi, perchè già tentenno sulla fisica "normale", figuriamoci su quella da supercazzola.  :D

 ;D
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: happosai lucifero on April 05, 2012, 10:52:22 am
PS: sulla forza centrifuga e sulla direzione di "sgancio" del proiettile, mi conforta il parere del Dott. Happosai

dica trentatrè... :D

Non tanto per la modellizzazione fin troppo dettagliata, ma perchè di un avatar così mi fido ciecamente!  :thsit:

grazie :thsit: sono contento che almeno un'altra persona oltre a me conferisca la dovuta autorevolezza a quelle tette ;)

comunque continuo a non aver letto quasi nulla della discussione, se non un paio di interventi sparsi per cercare di capire che voleva dire quel che ho scritto (fallendo), ma a me sembra che tu non abbia problemi con la meccanica classica, almeno a questi livelli qua
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 05, 2012, 11:03:12 am
E la forza d'attrito viene data dalla moltiplicazione del coefficiente d'attrito (in questo caso fra gomma della scarpa e cemento, visto che stiamo parlando di combattimento da strada... XD) e la somma della componente ortogonale (stavolta si XD) delle forze che agiscono sulla scarpa, giusto? E la forza principale che agisce sulla scarpa è quella gravitazionale, no?

Ah, ok! Se mi dici che siamo tutti immersi in un campo gravitazionale, allora sì.  :D
Quando colonizzeremo lo spazio, gli stili di arte marziale in orbita avranno princìpi differenti.

Era solo che l'espressione "gettare sull'avversario il peso del corpo sfruttando la forza di gravità" non mi risultava altrettanto esplicativa, ma poco vale come se fosse antani di oizuki, peraltro!  ;D
Ora ho capito, comunque.  :)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 05, 2012, 11:28:37 am
 :D

E si che l'ho anche detto:

... (siamo in un campo gravitazionale sempre e comunque) ...

 :gh:
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Dipper on April 05, 2012, 11:39:27 am
Xin la gamba o si estende o si flette, tertium non datur. Se l'arto inferiore poggia a terra (catena cinetica chiusa) allora non può che distendersi.
Riguardo la colonna se parti da uno che ha già problemi di suo non gli parli di pugni ma lo mandi dal posturologo o chi per lui.

Spoiler: show
Pierino (https://www.youtube.com/watch?v=aJ_UAxMJUb8#)

XD

Infatti se vai a leggere il post iniziale mi sembra che da qualche parte dicevo che la gamba andava distesa ma non tesa. E' una sfumatura ma cambia considerevolmente a livello di esecuzione, insomma puoi distentere la gamba senza spingere per terra! E se fai questo il corpo è allineato dal tallone alla testa. Se spingi a terra mandi avanti l'anca con dispersione della forza generata.
No, non puoi, Xin. Non c'è nessuna sfumatura.
La gamba si può solo estendere se la catena è aperta o distendere se è chiusa (in presenza di un appoggio che funge, appunto da appoggio per la spinta).

Quote
Io non parlo di malesseri veri e propri parlo del fatto che oramai chi più chi meno ha le curvature troppo accentuate vedi foto Funakoshi Yoshitaka e poi paragonala con il padre. Per farti capire, l'allineamento di cui parlo è lo stesso che usavano le nostre nonne per tenere i carichi pesanti sulle ceste sopra la testa. Così è più chiaro?! Prova a farlo tu e a farti tutti i km che si facevano loro. Nonostante la tua mole scommetto che non reggeresti come loro, semplicemente perchè loro scaricavano a terra il peso attraverso un allineamento posturale migliore del tuo/del mio. Non mi sembra così difficile da capire. Per tirare un pugno si può fare a meno di allienare la colonna? Risposta=SI
Appiattire la colonna è sbagliato, ti porterò dei documenti attendibili. Come è sbagliato accentuare le curve. Che poi sia possibile non lo metto in dubbio.
L'allineamento corretto è quello naturale, ne' più ne' meno e non va forzato.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 05, 2012, 12:01:27 pm
E si che l'ho anche detto:
... (siamo in un campo gravitazionale sempre e comunque) ...
E avevo ben capito, ma poi mancano alcuni passaggi che mi traducono come - tecnicamente - sfrutto il campo gravitazionale per tirare una papagna.
Siccome è proprio su questi passaggi che ne ho sentite dire di ogni, per precauzione chiedevo...
Perchè il problema di questo e altri forum non è nella mancanza di concetti, ma nel loro collegamento. Finchè leggi 3 parole alla volta è tutto giusto: è quando provi a collegare dalle 2 righe in su che il senso compiuto si perde.  :-X

Se il collegamento è
gravità > peso > attrito > spinta > massa e velocità del proiettile equivalente > quantità di moto e impulso nell'impatto
allora mi torna.
Se altri parla di pugni che "cadono" nel bersaglio grazie alla gravità mi torna un po' meno, ma forse sono troppo pignolo con le parole!  :pla:
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 05, 2012, 12:04:47 pm
E si che l'ho anche detto:
... (siamo in un campo gravitazionale sempre e comunque) ...
E avevo ben capito, ma poi mancano alcuni passaggi che mi traducono come - tecnicamente - sfrutto il campo gravitazionale per tirare una papagna.
Siccome è proprio su questi passaggi che ne ho sentite dire di ogni, per precauzione chiedevo...
Perchè il problema di questo e altri forum non è nella mancanza di concetti, ma nel loro collegamento. Finchè leggi 3 parole alla volta è tutto giusto: è quando provi a collegare dalle 2 righe in su che il senso compiuto si perde.  :-X

Se il collegamento è
gravità > peso > attrito > spinta > massa e velocità del proiettile equivalente > quantità di moto e impulso nell'impatto
allora mi torna.
Se altri parla di pugni che "cadono" nel bersaglio grazie alla gravità mi torna un po' meno, ma forse sono troppo pignolo con le parole!  :pla:

Eheh... In effetti hai perfettamente ragione. :thsit:

Però il mio "glissare" sull'argomento ha prodotto quel fantastico commento di Clode sui "pugni gravitazionali" che ancora ora se ci penso mi metto a rotolare!

 ;D
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 05, 2012, 12:34:17 pm
insomma puoi distentere la gamba senza spingere per terra!
No, non puoi, Xin. Non c'è nessuna sfumatura.
La gamba si può solo estendere se la catena è aperta o distendere se è chiusa (in presenza di un appoggio che funge, appunto da appoggio per la spinta).

Per fare l'avvocato del diavolo, forse capisco cosa intende XYM in questo passo.
Da una posizione semifrontale del tronco, puoi chiudere il bacino sul femore della gamba avanzata mantenendo quest'ultima come punto fisso, utilizzando non (tanto/solo) la spinta della gamba arretrata, ma gli adduttori dell'altra (e muscoli correlati, elencali tu che hai studiato  ;)  ). La gamba posteriore allora si può anche estendere "quasi" passivamente.
E' un po' quello che qualcuno fa nelle gyaku uchi uke del kata Heian Nidan, dove addirittura nell'azione il piede della gamba avanzata scivola leggermente indietro... (chiedo scusa ai non karateka per l'esempio criptico).

Se ti risulta, queste sono le 3 parole che "filano" nel discorso; poi già nella riga successiva secondo me i collegamenti logici si perdono, ma siamo nella norma.  :P
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Dipper on April 05, 2012, 12:57:42 pm
Per fare l'avvocato del diavolo, forse capisco cosa intende XYM in questo passo.
Da una posizione semifrontale del tronco, puoi chiudere il bacino sul femore della gamba avanzata mantenendo quest'ultima come punto fisso, utilizzando non (tanto/solo) la spinta della gamba arretrata, ma gli adduttori dell'altra (e muscoli correlati, elencali tu che hai studiato  ;)  ). La gamba posteriore allora si può anche estendere "quasi" passivamente.
E' un po' quello che qualcuno fa nelle gyaku uchi uke del kata Heian Nidan, dove addirittura nell'azione il piede della gamba avanzata scivola leggermente indietro... (chiedo scusa ai non karateka per l'esempio criptico).

Se ti risulta, queste sono le 3 parole che "filano" nel discorso; poi già nella riga successiva secondo me i collegamenti logici si perdono, ma siamo nella norma.  :P
Queste 3 parole non filano proprio invece, almeno per me.
Intanto se mi parli di bacino e femore stiamo parlando di coscia e non più di gamba (impariamo a usare i termini corretti).
In un movimento di rotazione sono interessati certamente anche dei muscoli adduttori, si chiama catena cinetica crociata ed è detta catena proprio perchè parte dei piedi all'altra estremità del movimento (mano in questo caso). Tutti i muscoli interessati non li so a memoria, si trovano su internet comunque, ti risparmio il copia e incolla.
Ma di certo uno di motori fondamentali è quello che si vorrebbe isolare non si sa bene per quale motivo: l'estensione della gamba sulla coscia ad opera del quadricipite nelle sue varie componenti, (e il movimento opposto dell'altra gamba in cui interviene in parte il femorale), e l'estensione della coscia sul bacino (con l'opposto dell'altra gamba, in cui interviene il movimento che citi) ad opera del gluteo.
Quali vantaggi? Boh...

Lasciamo perdere i kata, il movimento che dici lo conosco e non l'ho mai visto fare al di fuori del kata.
Per contro in qualsiasi movimento di rotazione esistente (tennis, lancio del giavellotto, lancio e battuta nel baseball, cambio di direzione in corsa, i pugni dei pugili... vado avanti?) si spinge sul terreno per ottenere dallo stesso la spinta (azione e reazione) ed è una cosa così intuitiva e naturale che sinceramente non capisco come si possa metterla in discussione :yawn:
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: fdul on April 05, 2012, 13:10:44 pm
Intanto se mi parli di bacino e femore stiamo parlando di coscia e non più di gamba (impariamo a usare i termini corretti).

 :-[ 

BRAVO!  :)  E' che scrivere "femore della coscia" mi sembrava lapalissiano...   :-\  e "arto inferiore" faceva troppo "fijlkam-style"  :sur:

Per il resto, che ti devo dire?
Ho detto che capivo il discorso, non che lo condividevo. Ma sai bene che nelle arti marziali tutto si mette in discussione (tranne le massime degli antenati)...   ;)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Dipper on April 05, 2012, 13:24:19 pm
Evidentemente ho travisato le conclusioni implicite.
Comunque ci troviamo d'accordo a quanto vedo :)
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Bingo Bongo on April 05, 2012, 14:56:54 pm
Secondo me se dobbiamo partire da alcuni punti sui quali è bene essere tutti d'accordo.
Parliamo di pugno diretto come da post di apertura topic.

1. Siamo tutti d'accordo che in posizione eretta il peso è distribuito sulle 2 gambe al di là delle percentuali di distribuzione?

2. Siamo tutti d'accordo che prima di tirare un pugno bisogna assumere una posizione da cui potrà essere lanciato un pugno che sarà un compromesso fra velocità, potenza e tattica?

3. Siamo tutti d'accordo che questa posizione sarà il risultato del grado di divaricata frontale e sagittale? della posizione delle braccia, del tronco rispetto l'avversario e tutto questo finalizzato a rendere la rotazione del tronco attorno al proprio asse longitudinale (componente della tecnica di pugno diretto) il più efficiente possibile?

Per il punto 2 compromesso significa per esempio che una posizione col piede avanti intraruotato con tronco quindi perpendicolare all'avversario renderà la rotazione del tronco per tirare un jab o un diretto avanti molto facilitata, ma perderà la componente di rotazione della gamba che si troverà già nella posizione finale perdendo l'ulteriore forza che la rotazione della gamba avrebbe dato alla tecnica. Inoltre dal punto di vista del combattimento nel pugilato tenere il busto perpendicolare all'avversario sarebbe sbagliato anche dal punto di vista tattico. Stessa cosa se il piede avanti fosse extraruotato per favorire la rotazione del tronco per diretto braccio dietro.
Quello che voglio dire è che non è detto che il perfezionamento di un movimento a partire dalla sua biomeccanica non debba comunque scendere a patti con la strategia e la tattica di un combattimento reale.
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Takuanzen on April 05, 2012, 15:20:38 pm
Per seguire e leggermi con calma tutti gli interventi (post iniziale compreso). :nin:
Title: Re:Atteggiamenti basilari nella arti marziali tradizionali
Post by: Darth Dorgius on April 05, 2012, 15:32:53 pm
Per seguire e leggermi con calma tutti gli interventi (post iniziale compreso). :nin:

Sei fuori. XD