Ar.Ma.

Difesa personale => Difesa Personale => Topic started by: Rev. Madhatter on April 21, 2012, 14:49:00 pm

Title: Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Rev. Madhatter on April 21, 2012, 14:49:00 pm
T.O.T.E[1]

Test-Operate-Test-Exit e' un modello iterativo di risoluzione problemi sviluppato in ambito cognitivista.
Un modello cioe' che ripetuto nel tempo permette di giungere alla soluzione del problema.

(http://sparkplug9.com/etec512/sparkplug9.com/etec512/wp-content/uploads/2008/09/picture-1-300x173.png)

Si parte da un Test della situazione/sistema, successivamente si performa una Operazione che ne modifica lo stato, si procede a una nuova fase di Test e se la situazione risultante non e' soddisfacente si ripete una nuova operazione,in alternativa si procede all' Exit, cioe' alla chiusura del processo.
(si puo' ovviamente suddiviere ogni sequenza in ulteriori sotto-sequenze in cui lavorano "tote" secondari per obiettivi secondari, generando un modello a scatole cinesi.)

E' un modo molto semplice di riassumere il funzionamento della mente umana e il modello puo' essere arrichito da specifiche circa le singole fasi.

Come puo' essere utile in difesa personale?

Data una situazione iniziale, ad esempio siamo al bar.

Test
- Valutazione di eventuali minacce - C'e' un tipo ubriaco e molesto che mi sta provocando

Operate
- Azione finalizzata a portarsi in situazione di sicurezza - Chiedo scusa se l'ho disturbato e dico di non volere guai.

Test - Valutazione della minaccia - L'avventore non e' soddisfatto,continua a provocarmi,evidentemente il suo fine e' lo scontro per motivi di ego.

Operate - Azione finalizzata a portarsi in situazione di sicurezza - Diversivo verbale per guadagnare il tempo di andarmene.

Test
- Valutazione ddella minaccia - Sono fuori dal locale,il tipo non mi ha seguito.

Exit.

Il modello TOTE puo' essere usato per identificare le fasi e tenere bene a mente le correlazioni che vi sono tra esse.
Chiaramente le fasi di Test coinvolgono tutti gli elementi valutativi che sono al centro dello studio della difesa personale, cosi' come l'abilita' di scegliere l'opportuna operazione.


Sulle basi aperte da questo approccio allo studio della mente e della teoria delle decisioni si sono sviluppati anche modelli piu' specifici e funzionali ad un contesto, solitamente arricchiti dai dettagli delle specifiche esigenze operative.
-Spartan scrivera' a riguardo dell' OODA,nato in ambiente militare  :thsit:
 1. http://en.wikipedia.org/wiki/T.O.T.E. (http://en.wikipedia.org/wiki/T.O.T.E.)
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 21, 2012, 15:11:47 pm
bel thread, attendo la lezione del Prof.Spartan in merito  :thsit:
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Rev. Madhatter on April 21, 2012, 15:14:29 pm
Dopo sarebbe carino vedere come si inseriscono gli elementi valutativi in ottica di payoff,cosi' risponderemmo anche alla questione della proporzione dell'offesa, vedendo la differenza che c'e' tra proporzione legale/morale/utilitaristica, visto che spesso si confondono i piani  :)
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 21, 2012, 15:16:27 pm
ottima occasione per mettere in ordine le idee  ;)
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Rev. Madhatter on April 21, 2012, 15:17:44 pm
ora pokiamo tutti spartan,che l'idea di aprire il 3D e' stata sua  XD
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 21, 2012, 15:22:51 pm
ok per ora sugli appunti ho scritto: minaccia
                                                     tode
                                                     ???
                                                     profit
 
 :-[
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Rev. Madhatter on April 21, 2012, 15:24:34 pm
Spoiler: show
hahahahahah  XD

Facciamo poco ot che dobbiamo invogliare il mod a venire qui  :gh:
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Dipper on April 21, 2012, 15:25:45 pm
Seguo...
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Ragnaz on April 21, 2012, 15:28:34 pm
T.O.T.E[1]

Test-Operate-Test-Exit e' un modello iterativo di risoluzione problemi sviluppato in ambito cognitivisto.
 1. http://en.wikipedia.org/wiki/T.O.T.E. (http://en.wikipedia.org/wiki/T.O.T.E.)


Argh!!!!!!!!!!!!! non ho la faccina con lo zanichelli!! :P :P "cognitivistA" !!!

Per il resto mi associo, post interessante, anche se non amo particolarmente il cognitivismo "spinto" :)
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Rev. Madhatter on April 21, 2012, 15:31:03 pm
T.O.T.E[1]

Test-Operate-Test-Exit e' un modello iterativo di risoluzione problemi sviluppato in ambito cognitivisto.
 1. http://en.wikipedia.org/wiki/T.O.T.E. (http://en.wikipedia.org/wiki/T.O.T.E.)


Argh!!!!!!!!!!!!! non ho la faccina con lo zanichelli!! :P :P "cognitivistA" !!!

Per il resto mi associo, post interessante, anche se non amo particolarmente il cognitivismo "spinto" :)

Solo un errore? sto migliorando  XD

Io apprezzo particolarmente i modelli per l'alto valore pratico  :)
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Dipper on April 21, 2012, 15:38:32 pm
Argh!!!!!!!!!!!!! non ho la faccina con lo zanichelli!! :P :P "cognitivistA" !!!
:csadd:
Sì che ce l'hai :zan:

Clicca su [altri] sotto questa :pla:
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Shurei-Kan on April 21, 2012, 15:39:48 pm
Interessante!

Vi seguo dall'alto della mia ignoranza... :thsit:
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Ragnaz on April 21, 2012, 20:56:10 pm
Argh!!!!!!!!!!!!! non ho la faccina con lo zanichelli!! :P :P "cognitivistA" !!!
:csadd:
Sì che ce l'hai :zan:

Clicca su [altri] sotto questa :pla:

[/quote]


GH !!!!! Tnxxxxxxxx :D

Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: The Spartan on April 21, 2012, 21:05:27 pm
Vediamo se riesco a scrivere qualcosa domani... :thsit:
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Ragnaz on April 21, 2012, 21:16:27 pm
T.O.T.E[1]

Test-Operate-Test-Exit e' un modello iterativo di risoluzione problemi sviluppato in ambito cognitivisto.
 1. http://en.wikipedia.org/wiki/T.O.T.E. (http://en.wikipedia.org/wiki/T.O.T.E.)


Argh!!!!!!!!!!!!! non ho la faccina con lo zanichelli!! :P :P "cognitivistA" !!!

Per il resto mi associo, post interessante, anche se non amo particolarmente il cognitivismo "spinto" :)

Solo un errore? sto migliorando  XD

:P



Io apprezzo particolarmente i modelli per l'alto valore pratico  :)

Ecco a me invece piacciono poco perchè spesso sono troppo semplicistici e troppo schematici... in gergo spesso si dice che siano poco "ecologici" (poco "vicini" alla realtà)
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: The Spartan on April 22, 2012, 11:09:46 am
L'OODA Loop (dove Ooda tradotto sta per Osservare, Orientare, Decidere, Agire) o loop di Boyd è un modello cognitivo elaborato da John Boyd ufficiale dell'aeronautica americana e consulente del Pentagono che è stato uno dei più influenti strateghi del secolo scorso.
E' un modello volto a facilitare i processi decisionali sul campo di battaglia che però ha trovato grandissimo riscontro nn solo a livello di combattimento individuale ma  anche in ambito sportivo o di management.
A livello base è questo:
(http://www.spartancops.com/wp-content/uploads/2009/02/simple-ooda-loop.png)

A livello più approfondito diventa questo:
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3a/OODA.Boyd.svg/800px-OODA.Boyd.svg.png)

Le quattro fasi ampiamente comprensibili col solo intuito prevedono una fase di osservazione in cui il fenomeno x viene osservato da noi senza alcun tipo di filtro e ricorrendo a tutti i nostri sensi, la seconda fase di orientamento prevede il riconoscimento di quello che ci sta davanti sulla base diciamo delle nostre conoscenze ed esperienze ed è la fase critica, poi si arriva alla fase della decisione sulla base delle opzioni rimaste e infine all'azione.
Come detto la seconda fase è quella più critica perchè è influenzata da una serie di fattori come le convenzioni sociali o le tradizioni culturali che sono in grado di rallentare o alterare la nostra reazione in combattimento (pensate ad esempio alla diversa percezione della donna o dei bambini).
Di fatto il loop è appunto un fluire costante di informazioni che ha il suo quid proprio nel rendere questo circolo il più veloce possibile e soprattutto più veloce di quello di un soggetto che ci obbliga a una reazione a cui si è già concesso il vantaggio dell'azione.
Tale applicazione per restare a cose note trova applicazione nel grappling dove spesso e volentieri il confronto fra due soggetti viene deciso da chi ha questo ciclo più veloce; per quanto riguarda l'universo DP invece è evidente che il secondo pilastro trova la sua perfetta collocazione nello scenario training che di fatto tende a far acquisire al cervello e al corpo la cd sensazione del "sono già stato qui, no problem".
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 22, 2012, 18:01:35 pm
bello schema, potresti fare degli esempi operativi in scenari realistici/verosimili?
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: The Spartan on April 22, 2012, 21:56:50 pm
Esempi se ne possono fare a iosa...
In ambito militare, senza soffermarci troppo sul momento storico, si pensi a una pattuglia americana che in medioriente si vede spuntare davanti una ragazzina...mentre a ruoli invertiti una ragazzina americana verrebbe scarnificata senza troppi problemi, la pattuglia americana la vede come una ragazzina...che è imbottita di esplosivo e spazza via tutti.
In virtù del loop la volta dopo la si vedrà sempre come una bambina ma con un potenziale e perciò si sarà nel frattempo adottata una procedura ad hoc.
In ambito dp gli esempi abbondano ugualmente...una persona che ci avvicina con una scusa può usare tranquillamente questa per aggredirci, la conoscenza di questa eventualità inserita nel loop fa si che la nostra reazione all'avvicinarsi di una persona sia già tarata.
In particolare poi la reazione si rivela importantissima perchè da questa possiamo assumere una posizione "dominante" sabotando il loop su cui si basa il criminale più o meno consciamente.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 23, 2012, 11:15:04 am
mi piace questo concetto di "attaccare" la strategia dell'altro prima che si manifesti un'azione a noi pericolosa.  :thsit:
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: The Spartan on April 23, 2012, 11:29:01 am
Di fatto il gioco è quello, con sfumature diverse a seconda del campo di applicazione; ad esempio l'F16 se nn sbaglio è stato sviluppato proprio tenendo conto del loop di Boyd in relazione alla reazione e alla sua imprevedibilità.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 23, 2012, 11:35:45 am
l'f16 e' un aereo pilot-friendly a "basso" costo alla sua progettazione hanno contribuito le esperienze dei piloti con esperienza di combattimento in effetti, quindi ci sta' anche il loop di Boyd.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Rev. Madhatter on April 23, 2012, 11:37:48 am
Il punto focale di questi modelli e' la costante interazione tra feedback e  filtri interpretativi in modo di poter orientare costantemente la propria azione.

In maniera abbastanza chiara emerge quale sia il ruolo fondamentale dell'aver consapevolezza di questo procedimento:
In un caso che trattiamo spesso,quello di come strutturare un corsi di difesa personale, diventa evidente che "studiare mosse" e' quanto di piu' incompleto ed inutile ci sia, poiche' la "mossa" resta sempre e solo una modalita' di azione tecnica, che deve sempre e cmq inserirsi in un contesto.
E' primario saper elaborare la situazione, in questo senso gli strumenti "teorici" acquisiscono un primato.
E nel medesimo modo si capisce perche' l'allenamento deve essere sotto stress, a contatto e il piu' realistico possibile,non tanto come pericoli ma come attuali dinamiche.

Quindi non mossette o stili di arti marziali "che vanno bene anche per la dp",ma ampio spazio alla teoria, stress,contatto, scenario training e formazione dell'individuo da un punto di vista psicologico.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 23, 2012, 11:44:35 am
Il punto focale di questi modelli e' la costante interazione tra feedback e  filtri interpretativi in modo di poter orientare costantemente la propria azione.


proprio per questo motivo in un assalto di scherma si cerca di lanciare falsi segnali in modo che l'avversario metta in opera delle contromisure sbagliate, gli si da' cioe' dei feedback falsi in modo che il loop lo porti in errore prima che l'azione venga posta in essere pero' e' una situazione molto limitata in quanto l'ambiente e le variabili sono poche e gli unici strumenti che si possono usare per l'inganno sono gli atteggiamenti, le finte e la misura, penso che in scenari piu' realistici le cose si complichino.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: The Spartan on April 23, 2012, 11:46:29 am
Tra l'altro, ma si sa che qui parte la sordità, la selezione tecnica sensata e ridotta all'osso favorisce la velocità del loop.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Rev. Madhatter on April 23, 2012, 11:51:18 am
Tra l'altro, ma si sa che qui parte la sordità, la selezione tecnica sensata e ridotta all'osso favorisce la velocità del loop.

 :thsit:

come anche il discorso di movimenti semplici, il piu' universali ed adattabili possibile, il discorso delle skills/attributi prima della tecnica....
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 23, 2012, 11:52:28 am
siamo gia' in ambito applicativo, poche tecniche=risposta piu' veloce ma anche l'allenamento conta, io intendevo il processo cognitivo che sta' a monte della sua messa in opera.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Rev. Madhatter on April 23, 2012, 11:56:10 am
siamo gia' in ambito applicativo, poche tecniche=risposta piu' veloce ma anche l'allenamento conta, io intendevo il processo cognitivo che sta' a monte della sua messa in opera.

Intendi nel tuo esempio di scherma?

si,l'idea ricorre uguale anche in tutti gli sport da ring (ma anche normali) si cerca di trarre in inganno l'avversario,non solamente con "finte fisiche" ma anche con atteggiamenti carratteristici di un tipo di intenzione...
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Bingo Bongo on April 23, 2012, 11:58:02 am
Ero rimasto che il processo cognitivo cioè quello che sta in mezzo, la scatola nera, fra l'input e la risposta era ben lontano dall'essere evaso nella sua totalità tanto da preferire il comportamentismo per decidere quale input fosse il migliore per avvicinarsi alla garanzia di una determinata risposta.
Per il resto anche se da "diversamente orientale" preferisco approcciarmi a concetti come quello di "vuoto mentale" piuttosto che modelli e loop. Insomma non mi interessa né spiegare il processo attraverso un modello né velocizzare il processo. Non credo ci sia niente di più veloce che non avere né un modello né un processo.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 23, 2012, 12:05:30 pm
siamo gia' in ambito applicativo, poche tecniche=risposta piu' veloce ma anche l'allenamento conta, io intendevo il processo cognitivo che sta' a monte della sua messa in opera.

Intendi nel tuo esempio di scherma?

si,l'idea ricorre uguale anche in tutti gli sport da ring (ma anche normali) si cerca di trarre in inganno l'avversario,non solamente con "finte fisiche" ma anche con atteggiamenti carratteristici di un tipo di intenzione...

no volevo sapere quali variabili e quali strumenti si potrebbero usare per raggiungere lo scopo di ingannare o riconoscere l'inganno nell'ambito della difesa personale es: uno strumento che penso sia utilizzato e' la voce (come parlare cosa dire ed in che modo) cosa che negli incontri sportivi non e' contemplato, ma immagino che ce ne siano moltissimi altri ed altrettanti segnali che un potenziale aggressore potrebbe anche involontariamente lanciare. :)
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Rev. Madhatter on April 23, 2012, 12:08:04 pm
Ero rimasto che il processo cognitivo cioè quello che sta in mezzo, la scatola nera, fra l'input e la risposta era ben lontano dall'essere evaso nella sua totalità tanto da preferire il comportamentismo per decidere quale input fosse il migliore per avvicinarsi alla garanzia di una determinata risposta.
Per il resto anche se da "diversamente orientale" preferisco approcciarmi a concetti come quello di "vuoto mentale" piuttosto che modelli e loop. Insomma non mi interessa né spiegare il processo attraverso un modello né velocizzare il processo. Non credo ci sia niente di più veloce che non avere né un modello né un processo.

Allora apri un 3D su vuoto mentale e difesa personale, cosi' possiamo far polemica sul perche' e' pieno di polli che considerano l'awareness fondamentale nella dp  XD

-a parte tutto credo che il problema di un atteggiamento no-mente sia anche solo quello di possibilita' di trasmissione del sapere.
inoltre e' un concetto un po' troppo fumoso, e' molto probabile che il no-mente si identifichi con un flow e quindi un insieme di azioni focalizzate,nel caso marziale ad alta automatizzazione.
Ma e' ,semmai,un punto d'arrivo,non di partenza ne' un modello utile a qualsivoglia spiegazione o insegnameno.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 23, 2012, 12:09:36 pm
entrare in uno stato di flow durante una aggressione realistica.. mah! o sei fatto od ubriaco od incoscente di tuo (in generale non e' riferito a nessuno in particolare), forse!  XD
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 23, 2012, 12:31:40 pm
@ Bingo: intendo dire che secondo me e' piu' facile entrare (per chi ci riesce) in uno stato di flow o mushin in un contesto fortemente ritualizzato (tipo duelli ma anche i riti sciamanici per intenderci, in quel contesto si e' in certo verso portati a giocare un ruolo specifico anche inconsapevolmente) che non durante un'agressione imprevista.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: The Spartan on April 23, 2012, 12:33:15 pm
Bisogna sempre vedere cosa intendiamo per flow...
Perchè avevo postato tempo fa una ricerca che dimostrava come per i soldati l'addestramento maggiore allo stress produca un'abitudine allo stress tale da nn generare grossissimi squilibri fisiologici se rapportati a quelli di soldati meno addestrati.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 23, 2012, 12:37:21 pm
avere i nervi saldi e' una cosa lo stato di flow e' un'altra, avevo gia' postato qualcosa in proposito, vado a cercarlo.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 23, 2012, 12:43:16 pm
ecco non c'entra niente con la difesa personale e' solo un modello di flow riferito alla scherma: http://www.nedonadisalerno.com/Teoria%20Scherma/Concetto%20di%20FLOW%20nella%20Scherma.pdf (http://www.nedonadisalerno.com/Teoria%20Scherma/Concetto%20di%20FLOW%20nella%20Scherma.pdf)
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: The Spartan on April 23, 2012, 12:53:18 pm
Il senso è praticamente quello...
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 23, 2012, 12:56:39 pm
ma e' una cosa realistica nella difesa personale? cioe' sarebbe possibile attivarla quando serve nel 100% delle situazioni od e' uno stato di grazia passeggero ed incontrollabile es: l'atleta medio che si sente in giornata e vince il campionato del mondo (Paolo Pizzo)
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: The Spartan on April 23, 2012, 13:05:28 pm
Nel teorizzare il flow si parla appunto di "malgrado le circostanze"...io mi riferivo più all'universo militare ma in ottica dp in alcuni sistemi si presta attenzione al cd "trigger activation" che insieme all' "impact installation" rappresenta un elemento fondamentale per costituire uno stato mentale analogo al flow.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 23, 2012, 13:10:53 pm
da quello che ho capito intendi una risposta automatica a degli stimoli trigger, quali sarebbero questi interruttori in ordine di importanza?
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: The Spartan on April 23, 2012, 13:30:50 pm
Ni.
Si parla di attivazione autoindotta di un determinato stato attaverso un preciso "comando/stimolo"...
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 23, 2012, 14:01:14 pm
il processo cognitivo sta' nel dare un significato ad uno stimolo per effettuare nel modo piu' efficente una risposta, ma in un contesto cosi' variabile come la difesa personale volevo sapere quali filtri si possono usare per scremare le variabili meno importanti (che e' anche una prerogativa dello stato di flow) e riconoscere quelle che hanno piu' significato/importanza, esempio stupido: ignorare le minacce verbali e concentrarsi sull'atteggiamento e sulla misura, osservare l'ambiente in modo da trovare una via di fuga gia' prima di entrare in situazioni a rischio, mettersi in una posizione di vantaggio o con uno ostacolo da superare ecc. in sostanza quali sono gli elementi piu' importanti per formare una buona situation awareness in un contesto di difesa personale applicata.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Rev. Madhatter on April 23, 2012, 14:02:41 pm
http://it.wikipedia.org/wiki/Flusso_%28psicologia%29 (http://it.wikipedia.org/wiki/Flusso_%28psicologia%29)
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 23, 2012, 14:10:33 pm
per quanto riguarda lo sport solo pochi individui hanno provato almeno una volta uno stato di flow ma non si conoscono le meccaniche solo certi fattori predisponenti.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: The Spartan on April 23, 2012, 14:12:55 pm
il processo cognitivo sta' nel dare un significato ad uno stimolo per effettuare nel modo piu' efficente una risposta, ma in un contesto cosi' variabile come la difesa personale volevo sapere quali filtri si possono usare per scremare le variabili meno importanti (che e' anche una prerogativa dello stato di flow) e riconoscere quelle che hanno piu' significato/importanza, esempio stupido: ignorare le minacce verbali e concentrarsi sull'atteggiamento e sulla misura, osservare l'ambiente in modo da trovare una via di fuga gia' prima di entrare in situazioni a rischio, mettersi in una posizione di vantaggio o con uno ostacolo da superare ecc. in sostanza quali sono gli elementi piu' importanti per formare una buona situation awareness in un contesto di difesa personale applicata.

Il discorso è complesso per certi versi.
Quello che tu dici può essere in qualche modo ricondotto ad esempio alla legge delle quattro D di Thompson che inserita in una valutazione boydiana ci consente ad esempio di ignorare o non temere le fasi relative a dialogo e distrazione e ci consente la focalizzazione sul suo tentativo di distruzione.
I tuoi esempi sono cmq corretti...ipotizzando una classifica la prima cosa, oltre alla conoscenza di sè, imho è la consapevolezza dell'ambiente che ci circonda, del tipo di minaccia eventualmente possibile e la sua natura.
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 23, 2012, 14:14:17 pm
hai centrato il punto  :thsit: se tu dovessi fare un decalogo cosa metteresti in ordine di importanza  :)
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Bingo Bongo on April 26, 2012, 17:14:13 pm
Lo sto cercando, ma senza nome del professore la vedo dubbia...

Comunque no, non ha senso pensare come pensa un cervello che non è il nostro. Però ha senso identificare negli animali delle qualità come agilità, forza, velocità, precisione, ecc...a cui anche noi, come artisti marziali, miriamo.
Certo qualità che noi rielaboriamo razionalmente e adattiamo alla biomeccanica del gesto tecnico che è diversa da quella del serpente o del leone.  Poi però si arriva allo spirito...Forse solo un modo di comunicare un atteggiamento "emotivo" come quando al soldato gli si dice che deve avere gli "occhi della tigre".
Quello che è certo, che emerge anche da questo topic, è che anche parlando di Arti Marziali, DP o SdC, non possiamo parlare solo di corpo e non lo possiamo fare proprio in merito a discipline che si evidenziano e distinguono proprio attraverso l'espressione corporea.
Magia delle Arti Marziali... :)
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: Crux on April 26, 2012, 17:23:21 pm
ogni aspetto della nostra vita e' un'unione di mente-corpo, tutto quello a cui ci relazioniamo e per cui abbiamo una idea del "reale" e' una rielaborazione psicofisica degli input che ci arrivano dall'esterno attraverso i sensi e dall'interno dagli stimoli propiocettivi che formano poi i pensieri coscienti rielaborati dalla corteccia, scriveva un samurai del '500 di cui non ricordo il nome: "pensare per un uomo e' come avere le foglie ed i rami per un albero, non puo' farne a meno", quello che noi vediamo nel leone e' una interpretazione data dalla nostra natura di esseri umani, il leone fa' quello che fa' senza sentirsi poderoso, agile, terrificante per lui e' normale.

Non e' una cosa peculiare delle arti marziali ricercare la mens sana in corpore sano, ogni volta che un atleta compie un gesto atletico straordinario e' perche' prima di eseguirlo lo ha pensato, quindi e' stato anche un pensiero straordinario.  ;)
Title: Re:Modelli cognitivi e Difesa Personale
Post by: ^'V'^ on April 27, 2012, 06:01:55 am
Credo che siate d'accordo su un punto cerniera, tra chi parla di Mu Shin e chi parla di OODA Loop c'è un punto di contatto: quando il trigger è interiorizzato e la reazione è automatizzata, si ha la "no mente".