1. | http://en.wikipedia.org/wiki/T.O.T.E. (http://en.wikipedia.org/wiki/T.O.T.E.) |
T.O.T.E[1]
Test-Operate-Test-Exit e' un modello iterativo di risoluzione problemi sviluppato in ambito cognitivisto.
1. http://en.wikipedia.org/wiki/T.O.T.E. (http://en.wikipedia.org/wiki/T.O.T.E.)
T.O.T.E[1]
Test-Operate-Test-Exit e' un modello iterativo di risoluzione problemi sviluppato in ambito cognitivisto.
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Argh!!!!!!!!!!!!! non ho la faccina con lo zanichelli!! :P :P "cognitivistA" !!!
Per il resto mi associo, post interessante, anche se non amo particolarmente il cognitivismo "spinto" :)
Argh!!!!!!!!!!!!! non ho la faccina con lo zanichelli!! :P :P "cognitivistA" !!!:csadd:
Argh!!!!!!!!!!!!! non ho la faccina con lo zanichelli!! :P :P "cognitivistA" !!!:csadd:
Sì che ce l'hai :zan:
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T.O.T.E[1]
Test-Operate-Test-Exit e' un modello iterativo di risoluzione problemi sviluppato in ambito cognitivisto.
1. http://en.wikipedia.org/wiki/T.O.T.E. (http://en.wikipedia.org/wiki/T.O.T.E.)
Argh!!!!!!!!!!!!! non ho la faccina con lo zanichelli!! :P :P "cognitivistA" !!!
Per il resto mi associo, post interessante, anche se non amo particolarmente il cognitivismo "spinto" :)
Solo un errore? sto migliorando XD
Io apprezzo particolarmente i modelli per l'alto valore pratico :)
Il punto focale di questi modelli e' la costante interazione tra feedback e filtri interpretativi in modo di poter orientare costantemente la propria azione.
Tra l'altro, ma si sa che qui parte la sordità, la selezione tecnica sensata e ridotta all'osso favorisce la velocità del loop.
siamo gia' in ambito applicativo, poche tecniche=risposta piu' veloce ma anche l'allenamento conta, io intendevo il processo cognitivo che sta' a monte della sua messa in opera.
siamo gia' in ambito applicativo, poche tecniche=risposta piu' veloce ma anche l'allenamento conta, io intendevo il processo cognitivo che sta' a monte della sua messa in opera.
Intendi nel tuo esempio di scherma?
si,l'idea ricorre uguale anche in tutti gli sport da ring (ma anche normali) si cerca di trarre in inganno l'avversario,non solamente con "finte fisiche" ma anche con atteggiamenti carratteristici di un tipo di intenzione...
Ero rimasto che il processo cognitivo cioè quello che sta in mezzo, la scatola nera, fra l'input e la risposta era ben lontano dall'essere evaso nella sua totalità tanto da preferire il comportamentismo per decidere quale input fosse il migliore per avvicinarsi alla garanzia di una determinata risposta.
Per il resto anche se da "diversamente orientale" preferisco approcciarmi a concetti come quello di "vuoto mentale" piuttosto che modelli e loop. Insomma non mi interessa né spiegare il processo attraverso un modello né velocizzare il processo. Non credo ci sia niente di più veloce che non avere né un modello né un processo.
il processo cognitivo sta' nel dare un significato ad uno stimolo per effettuare nel modo piu' efficente una risposta, ma in un contesto cosi' variabile come la difesa personale volevo sapere quali filtri si possono usare per scremare le variabili meno importanti (che e' anche una prerogativa dello stato di flow) e riconoscere quelle che hanno piu' significato/importanza, esempio stupido: ignorare le minacce verbali e concentrarsi sull'atteggiamento e sulla misura, osservare l'ambiente in modo da trovare una via di fuga gia' prima di entrare in situazioni a rischio, mettersi in una posizione di vantaggio o con uno ostacolo da superare ecc. in sostanza quali sono gli elementi piu' importanti per formare una buona situation awareness in un contesto di difesa personale applicata.