Ar.Ma.

Meditazione, salute e pratiche di lunga vita => Meditazione / Spiritualità/ Medicina Alternativa/ Psicologia => Topic started by: dora on February 19, 2010, 08:01:59 am

Title: Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: dora on February 19, 2010, 08:01:59 am
Non vi sembra che tutte le fasi del Purgatorio di Dante abbiano una valenza iniziatico-alchemica? Dalla purificazione iiziale dell'Angelo fino al giardino dell'Eden, dall'incontro con Stazio al discorso di Beatrice? Mi sembra una sintesi non eludibile di alchimia medievale(e pensare che a scuola è quello messo più da parte...)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Parsifal on September 17, 2012, 12:25:34 pm
In realtà tutta la DIvina commedia è anche una descrizione di un percorso iniziatico, non solo il purgatorio quindi...Dante, si dice fosse un iniziato nella setta dei fedeli d'amore, e anche lui avvisa più volte il lettore di fare attenzione ai vari significati dei suoi versi

O voi ch'avete li 'ntelletti sani,
mirate la dottrina che s'asconde
sotto 'l velame de li versi strani.


P.s. ehm io sto riuppando 3d vecchi di quasi due anni, spero non ci siano problemi, nel caso avvisatemi :)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Luca Bagnoli on September 17, 2012, 12:31:19 pm
per me è molto interessante. se ti va di fare un approfondimento sul tema , ti leggo volentieri  :)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Giorgia Moralizzatrice on September 17, 2012, 12:34:18 pm
P.s. ehm io sto riuppando 3d vecchi di quasi due anni, spero non ci siano problemi, nel caso avvisatemi :)
Non credo proprio anzi.... 


setta dei fedeli d'amore?  ???

Da velocissima ricerca su google..
http://www.classicitaliani.it/Valli/valli_linguaggio_segreto_dante_01.htm (http://www.classicitaliani.it/Valli/valli_linguaggio_segreto_dante_01.htm)


http://www.spaziofatato.net/fedelidamore.htm (http://www.spaziofatato.net/fedelidamore.htm)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Parsifal on September 17, 2012, 12:47:05 pm
CIao Giorgia, meglio così se non ci sono problemi...:)
Si esistono diversi testi in proposito, oltre a quello che hai citato , ad esempio

bruno cerchio , l'ermetismo di dante
Luigi Valli "Lo schema segreto del poema sacro"
R.Guenon "L'esoterismo di Dante"
 
ed altri ancora, nei quali si sostiene la tesi del viaggio di dante come di un allegoria di un percorso iniziatico, valido per dante ma anche per tutti gli altri, diviso in 3 fasi, che sostanzialmente ricalcano le tre fasi dell'alchimia, opera al nero (inferno), opera al bianco (purgatorio), opera al rosso (paradiso), nigredo albedo e rubedo.
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Takuanzen on September 17, 2012, 13:21:49 pm
Ne avevo sentito qualche accenno parecchi anni fa in un libro di Julius Evola, che probabilmente, come molti altri concetti, aveva tratto queste informazioni da Guenon. Ne avevo parlato con qualche amico più anziano, che aveva demolito queste interpretazioni come fandonie infondate. Poi non mi sono più interessato all'argomento. E anche Dante sarebbe da rileggere.
Ma erano sparse letture adolescenziali, non mi ricordo molto. E poi, in quell'ampio calderone di riferimenti eterogenei che è un'opera come la Divina Commedia, ci potrebbe anche stare...mi chiedo: come, perché e in quale quantità?

CIao Giorgia, meglio così se non ci sono problemi...:)
Si esistono diversi testi in proposito, oltre a quello che hai citato , ad esempio

bruno cerchio , l'ermetismo di dante
Luigi Valli "Lo schema segreto del poema sacro"
R.Guenon "L'esoterismo di Dante"

 
ed altri ancora, nei quali si sostiene la tesi del viaggio di dante come di un allegoria di un percorso iniziatico, valido per dante ma anche per tutti gli altri, diviso in 3 fasi, che sostanzialmente ricalcano le tre fasi dell'alchimia, opera al nero (inferno), opera al bianco (purgatorio), opera al rosso (paradiso), nigredo albedo e rubedo.


Grazie Parsifal per i libri. Potresti sviluppare brevemente il discorso riguardante l'allegoria del percorso iniziatico in Dante? Come si articolano le tre fasi? Quali sono i momenti salienti? :sur:
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Parsifal on September 17, 2012, 20:42:10 pm
Bè diciamo che di rimandi ce ne sono molti, poi non so quanto veritieri o quanto forzati....
In estrema sintesi nell'Inferno Dante attraversa la cosidetta notte oscura dell'anima, conosce i propri demoni, nel purgatorio avviene la progressiva purificazione, mentre nl paradiso c'è la definitiva rendenzione e conoscenza con Dio.
Naturalmente tutto il poema è intriso di concetti religiosi e teologici, nel paradiso anche molto mistici, ad esempio la necessità della grazia divina , personificata dalle 3 donne che dante incontra, ad esempio, o dall'arrivo del messo celeste che gli consente di entrare nella città di dite.
Inoltre ci sono molti riferimenti astrologici, astrologici di tipo reale, riferiti all'astrologia antica.

In generale poi si ritiene che già il modo in cui è scritta la D.C. , il suo ritmo, sia espressione di una vibrazione in grado di provocare effetti in chi la legge, un pò come dicono accada con la musica di Mozart, anche lui addentrato a concetti esoterici , basti pensare al flauto magico, opera con molti riferimenti massonici.
Personalmente consiglio di leggere lentamente la divina commedia, farsela "risuonare in bocca", alle brutte la lettura acquisterà comunque un interesse maggiore e più vivo di quello ottenibile con una rapida letta di tipo scolastico.
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: 笨笨 on September 17, 2012, 22:02:02 pm
Che bel thread! Chissà dove si va poi a finire... :halo:


Intanto sull'origine del medesimo: non so se Dora avesse in mente proprio questo, ma circola da qualche anno un romanzo fantastico di un'autrice spagnola, Matilde Asensi, intitolato "L'ultimo Catone", in cui il Purgatorio del Sommo è letto in chiave iniziatica. Magari Dora non l'aveva letto, ma...  :=)

Sul Dante esoterico mi sembra che si sia scritto troppo e il contrario di troppo, soprattutto in epoca più o meno contemporanea. Qui sopra, per esempio, si cita - senza nominarne la fonte ultima, e forse inconsapevolmente - la lettura che C. G. Jung dà dell'alchimia; una lettura che è molto affascinante, e che rende l'alchimia, tanto astrusa, così vicina alla psicologia contemporanea, mentre ne salva il valore ultimo (di contro alla storia della chimica, di matrice positivista, che invece la scarta in quattro e quattr'otto). Ciò detto, Jung è però un poco limitato nella sua interpretazione (pur grandiosa e straordinariamente meritevole), e insieme sembra scoprire l'acqua calda.

Nelle letture "più recenti" di Dante, sia nostrane che d'oltre oceano, si nota la tendenza a "psicologizzarne" il testo - in senso buono: la Commedia rappresenterebbe l'itinerario di apprendimento dell'io narrato, Dante-personaggio o Dante-pellegrino, in cammino verso la redenzione. Vi si ritrovano, prima che riferimenti esoterici, dei ricchissimi riferimenti agostiniani (ricordo la conferenza di uno storico brianzolo, qualche anno fa, su "Dante e Agostino" - peccato che poi pare che il tizio abbia perso i suoi appunti: mi sarebbe piaciuto rileggerli con calma) - in modo particolare il viaggio rappresenta un movimento dal caos al perfetto ordine, che ricalca la creazione in 6+1 giorni. E la stessa struttura dell'inferno, e la parallela del purgatorio, e la circolare del paradiso - prima che riferimenti a un qualche esoterismo, le tre cantiche sono ricche di riferimenti alla cultura "visiva" medievale, che all'uomo del medioevo (bel libro coordinato dal Le Goff, anche se MTFBB sosteneva che il titolo fosse misleading) era tramandata attraverso i "libri immagine" di sculture e dipinti. E si potrebbe andare avanti all'infinito (e se posso farlo io, che neppure sono dantista...).

Questo solo per dire, in breve: la Commedia è un testo stupendo, ed è un testo che insegna moltissimo; per comprenderlo davvero a fondo sono necessarie ampie conoscenze di letteratura (ad iniziare dal fonosimbolismo - chi si ricorda quel bello studio di quel formalista russo che insegnava italiano a S. Pietroburgo? o lo studio, ben più recentissimo, di Marchese? O quello, ancora più recente, di Segre...?) e soprattutto di storia del cristianesimo e di storia della filosofia e di storia tout-court medievali.

Con un simile bagaglio culturale la Commedia può essere ben intesa, senza scomodare l'esoterismo, di cui Dante, IMHO, avrebbe fatto volentieri a meno (con buona pace degli studi sui Fedeli d'Amore - ma chi si ricorda quel bell'articolo, poi diventato saggio, del Gilson?), come tutti gli autori della sua epoca. L'esoterismo, ho come l'impressione, è invenzione "recente" (diciamo: 1800, in corrispondenza con - in reazione a - lo sviluppo del primo positivismo). Ma la vera conoscenza, nella tradizione (con buona pace di Guenon) è altro.


Due appunti: non so se Dante possa davvero far riferimenti all'astrologia antica (che poteva conoscere poco, solo in traduzioni di prima - rare - o di seconda mano). Ma di certo fa riferimento all'astrologia medievale, che è cosa ben diversa, perché cristocentrica. E questo rappresenta l'unico, notevole, punto "quasi-non-agostiniano" del suo lavoro. E una concessione a ciò che i suoi contemporanei davano per scontato.

Sulla musica dell'anima e sul ritmo del verso, inoltre, bisognerebbe ritornare - per comprendere davvero Dante - al De Musica del buon ipponense. Non limitandosi al libro 6, come fanno tutti o quasi gli studenti di filosofia (che non sostengano l'esame con Parodi :P ); ma godendosi, quello sì lentamente, i primi 5 libri :)

...e se quanto sopra vi sembra delirante, sappiate che l'ho scritto solo su richiesta di un Amico: prendetevela quindi con lui (che legge e sa) :P

EDIT: il libro di Aurelio figlio di Monica è "De musica", non "De anima" (che è invece del figlio di un tal medico di un tal re ecc ecc)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Parsifal on September 17, 2012, 22:45:42 pm
Che bel thread! Chissà dove si va poi a finire... :halo:


Intanto sull'origine del medesimo: non so se Dora avesse in mente proprio questo, ma circola da qualche anno un romanzo fantastico di un'autrice spagnola, Matilde Asensi, intitolato "L'ultimo Catone", in cui il Purgatorio del Sommo è letto in chiave iniziatica. Magari Dora non l'aveva letto, ma...  :=)

Sul Dante esoterico mi sembra che si sia scritto troppo e il contrario di troppo, soprattutto in epoca più o meno contemporanea. Qui sopra, per esempio, si cita - senza nominarne la fonte ultima, e forse inconsapevolmente - la lettura che C. G. Jung dà dell'alchimia; una lettura che è molto affascinante, e che rende l'alchimia, tanto astrusa, così vicina alla psicologia contemporanea, mentre ne salva il valore ultimo (di contro alla storia della chimica, di matrice positivista, che invece la scarta in quattro e quattr'otto). Ciò detto, Jung è però un poco limitato nella sua interpretazione (pur grandiosa e straordinariamente meritevole), e insieme sembra scoprire l'acqua calda.

Nelle letture "più recenti" di Dante, sia nostrane che d'oltre oceano, si nota la tendenza a "psicologizzarne" il testo - in senso buono: la Commedia rappresenterebbe l'itinerario di apprendimento dell'io narrato, Dante-personaggio o Dante-pellegrino, in cammino verso la redenzione. Vi si ritrovano, prima che riferimenti esoterici, dei ricchissimi riferimenti agostiniani (ricordo la conferenza di uno storico brianzolo, qualche anno fa, su "Dante e Agostino" - peccato che poi pare che il tizio abbia perso i suoi appunti: mi sarebbe piaciuto rileggerli con calma) - in modo particolare il viaggio rappresenta un movimento dal caos al perfetto ordine, che ricalca la creazione in 6+1 giorni. E la stessa struttura dell'inferno, e la parallela del purgatorio, e la circolare del paradiso - prima che riferimenti a un qualche esoterismo, le tre cantiche sono ricche di riferimenti alla cultura "visiva" medievale, che all'uomo del medioevo (bel libro coordinato dal Le Goff, anche se MTFBB sosteneva che il titolo fosse misleading) era tramandata attraverso i "libri immagine" di sculture e dipinti. E si potrebbe andare avanti all'infinito (e se posso farlo io, che neppure sono dantista...).

Questo solo per dire, in breve: la Commedia è un testo stupendo, ed è un testo che insegna moltissimo; per comprenderlo davvero a fondo sono necessarie ampie conoscenze di letteratura (ad iniziare dal fonosimbolismo - chi si ricorda quel bello studio di quel formalista russo che insegnava italiano a S. Pietroburgo? o lo studio, ben più recentissimo, di Marchese? O quello, ancora più recente, di Segre...?) e soprattutto di storia del cristianesimo e di storia della filosofia e di storia tout-court medievali.

Con un simile bagaglio culturale la Commedia può essere ben intesa, senza scomodare l'esoterismo, di cui Dante, IMHO, avrebbe fatto volentieri a meno (con buona pace degli studi sui Fedeli d'Amore - ma chi si ricorda quel bell'articolo, poi diventato saggio, del Gilson?), come tutti gli autori della sua epoca. L'esoterismo, ho come l'impressione, è invenzione "recente" (diciamo: 1800, in corrispondenza con - in reazione a - lo sviluppo del primo positivismo). Ma la vera conoscenza, nella tradizione (con buona pace di Guenon) è altro.


Due appunti: non so se Dante possa davvero far riferimenti all'astrologia antica (che poteva conoscere poco, solo in traduzioni di prima - rare - o di seconda mano). Ma di certo fa riferimento all'astrologia medievale, che è cosa ben diversa, perché cristocentrica. E questo rappresenta l'unico, notevole, punto "quasi-non-agostiniano" del suo lavoro. E una concessione a ciò che i suoi contemporanei davano per scontato.

Sulla musica dell'anima e sul ritmo del verso, inoltre, bisognerebbe ritornare - per comprendere davvero Dante - al De Anima del buon ipponense. Non limitandosi al libro 6, come fanno tutti o quasi gli studenti di filosofia (che non sostengano l'esame con Parodi :P ); ma godendosi, quello sì lentamente, i primi 5 libri :)

...e se quanto sopra vi sembra delirante, sappiate che l'ho scritto solo su richiesta di un Amico: prendetevela quindi con lui (che legge e sa) :P

Bel post innanzitutto :)

Allora...jung di alchimia capiva pochino, non essendo nè un alchimista nè un'iniziato, dandone una interpretazione in senso esclusivamente psicologico, mentre l'alchimia è molto altro....

Sull'astronomia ritengo che le consocenze di Dante risiedessero in testi arabi, cultura con la quale lo stesso Dante era piuttosto in contatto.
Su Dante in senso esoterico esiste una bibliografia piuttosto lunghetta, chi vuole può trovarla facilmente su google.

Il termine esoterismo può anche avere origini recenti, ma il senso che veicola è nato con le tradizioni stesse, essendo esse recepibili a più livelli di lettura.
Poi che ormai di contatti con la Tradizione Perenne ormai ne siano rimasti pochi o solo tracce infinitesimali, siamo d'accordo.
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: 笨笨 on September 17, 2012, 23:11:43 pm
Bel post innanzitutto :)

Grazie :)


Allora...jung di alchimia capiva pochino, non essendo nè un alchimista nè un'iniziato, dandone una interpretazione in senso esclusivamente psicologico, mentre l'alchimia è molto altro....

Sull'astronomia ritengo che le consocenze di Dante risiedessero in testi arabi, cultura con la quale lo stesso Dante era piuttosto in contatto.
Su Dante in senso esoterico esiste una bibliografia piuttosto lunghetta, chi vuole può trovarla facilmente su google.
Certo, e ci sono studi precisi e puntuali - alcuni molto recenti (e coraggiosi) - su Dante e la cultura araba; il problema è che molti dei testi arabi (e siriani) giungono a Dante non nell'originale, ma nella traduzione latina che ne danno le scuole attive nella Spagna orientale da due secoli; e si tratta allora di traduzioni di seconda mano di testi originali antichi - che nella traduzione spesso sono stati "mutati" e "rimutati"; o di summae islamiche, che già hanno rielaborato il pensiero classico e tardoantico per salvarlo dall'ira dei "fondamentalisti" coranici (e poi cristiani).
Quote
Il termine esoterismo può anche avere origini recenti, ma il senso che veicola è nato con le tradizioni stesse, essendo esse recepibili a più livelli di lettura.
Poi che ormai di contatti con la Tradizione Perenne ormai ne siano rimasti pochi o solo tracce infinitesimali, siamo d'accordo.
Vedi, secondo me si va all'opposto: "esoterismo" è termine antichissimo, ma il modo in cui oggi ce lo figuriamo è recente - e pretende di essere antichissimo. Un po' come quando Campanella o Bruno fanno gli esoteristi (più o meno iniziati) - il loro esoterismo dialoga con i problemi e le speranze del loro tempo (Althusser avrebbe detto che le loro domande sono inserite nella struttura loro sincronica), nel linguaggio del loro tempo. Ed è un esoterismo diverso da - diciamo - quello di Apuleio o di Maria Egiziaca (quella che dà il nome alla cottura della marmellata).

IMHO, of course, su un forum, quando è tardi e c'ho sonno ;)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Parsifal on September 17, 2012, 23:23:17 pm
Bel post innanzitutto :)

Grazie :)


Allora...jung di alchimia capiva pochino, non essendo nè un alchimista nè un'iniziato, dandone una interpretazione in senso esclusivamente psicologico, mentre l'alchimia è molto altro....

Sull'astronomia ritengo che le consocenze di Dante risiedessero in testi arabi, cultura con la quale lo stesso Dante era piuttosto in contatto.
Su Dante in senso esoterico esiste una bibliografia piuttosto lunghetta, chi vuole può trovarla facilmente su google.
Certo, e ci sono studi precisi e puntuali - alcuni molto recenti (e coraggiosi) - su Dante e la cultura araba; il problema è che molti dei testi arabi (e siriani) giungono a Dante non nell'originale, ma nella traduzione latina che ne danno le scuole attive nella Spagna orientale da due secoli; e si tratta allora di traduzioni di seconda mano di testi originali antichi - che nella traduzione spesso sono stati "mutati" e "rimutati"; o di summae islamiche, che già hanno rielaborato il pensiero classico e tardoantico per salvarlo dall'ira dei "fondamentalisti" coranici (e poi cristiani).
Quote
Il termine esoterismo può anche avere origini recenti, ma il senso che veicola è nato con le tradizioni stesse, essendo esse recepibili a più livelli di lettura.
Poi che ormai di contatti con la Tradizione Perenne ormai ne siano rimasti pochi o solo tracce infinitesimali, siamo d'accordo.
Vedi, secondo me si va all'opposto: "esoterismo" è termine antichissimo, ma il modo in cui oggi ce lo figuriamo è recente - e pretende di essere antichissimo. Un po' come quando Campanella o Bruno fanno gli esoteristi (più o meno iniziati) - il loro esoterismo dialoga con i problemi e le speranze del loro tempo (Althusser avrebbe detto che le loro domande sono inserite nella struttura loro sincronica), nel linguaggio del loro tempo. Ed è un esoterismo diverso da - diciamo - quello di Apuleio o di Maria Egiziaca (quella che dà il nome alla cottura della marmellata).

IMHO, of course, su un forum, quando è tardi e c'ho sonno ;)
Si si, non molti  possono o sanno restare realmente in contatto conl'Origine...per esempio Bruno ha preso molto da Agrippa, cambiando qualcosina...
Il problema è anche che all'inizio certe conoscenze erano estremamente riservate, solo poche persone potevano accedervi, progressivamente parte di ciò che era esoterico è stato svelato e man mano una massa maggiore di persone vi ha acceduto, col risultato di deradazioni nella qualità, già nel medioevo, poi ancora peggio con l'occultismo ottocentesco e le varie "fratellanze" nate millantando chissà quali contatti con Maestri invisibili e così via...per finire con le varie teorie newage... :'(
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Ragnaz on September 18, 2012, 03:00:46 am

setta dei fedeli d'amore?  ???



Qual è il motivo della faccetta perplessa? :)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Giorgia Moralizzatrice on September 18, 2012, 08:34:51 am
Diciamo che nei miei ricordi collegavo Dante al dolce stil novo e per un attimo mi sono chiesta se fosse stato rinominato
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Ragnaz on September 18, 2012, 12:21:15 pm
Diciamo che nei miei ricordi collegavo Dante al dolce stil novo e per un attimo mi sono chiesta se fosse stato rinominato

Ah... ok :)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Ebony Girls Lover on September 18, 2012, 16:45:36 pm
Interessante.
Per seguire.

Una domanda su questo cosa vuoi dire con:
Personalmente consiglio di leggere lentamente la divina commedia, farsela "risuonare in bocca", alle brutte la lettura acquisterà comunque un interesse maggiore e più vivo di quello ottenibile con una rapida letta di tipo scolastico.

Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Barvo Iommi on September 18, 2012, 16:54:22 pm
Io l'ho apprezzata appieno solo quando iniziai a leggerla imitando Gassman  :thsit:

Vittorio Gassman legge Dante - Divina Commedia - Inferno, Canto I (https://www.youtube.com/watch?v=aBGq11ODudA#)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Parsifal on September 18, 2012, 23:26:39 pm
Interessante.
Per seguire.

Una domanda su questo cosa vuoi dire con:
Personalmente consiglio di leggere lentamente la divina commedia, farsela "risuonare in bocca", alle brutte la lettura acquisterà comunque un interesse maggiore e più vivo di quello ottenibile con una rapida letta di tipo scolastico.

Che andrebbe evitata la lettura veloce, distratta, ma andrebbe fatta in modo più lento, quasi recitato..
pensa già ai primi versi, ad esempio ....certo se ti trovi anche tu in una selva oscura è ancora più facile  :D..."esta selva selvaggia aspra e forte", detto quasi con rabbia, con furore, fa un altro effetto rispetto a leggerlo velocemente, in modo quasi asettico
Certo è difficile farlo per tutto il poema, magari si possono scegliere dei canti precisi, qualcuno che ti interessa di più
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Barvo Iommi on September 18, 2012, 23:36:55 pm
è una commedia, le commedie si recitano non si leggono, quelli sono i romanzi  :)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Zìxué on September 19, 2012, 00:42:51 am
Il mio preferito...
Carmelo Bene - XXVI canto dell' Inferno, finale (https://www.youtube.com/watch?v=D_pEldOEIiw#)
 :-*
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Takuanzen on September 19, 2012, 09:17:49 am

Nelle letture "più recenti" di Dante, sia nostrane che d'oltre oceano, si nota la tendenza a "psicologizzarne" il testo - in senso buono: la Commedia rappresenterebbe l'itinerario di apprendimento dell'io narrato, Dante-personaggio o Dante-pellegrino, in cammino verso la redenzione. Vi si ritrovano, prima che riferimenti esoterici, dei ricchissimi riferimenti agostiniani (ricordo la conferenza di uno storico brianzolo, qualche anno fa, su "Dante e Agostino" - peccato che poi pare che il tizio abbia perso i suoi appunti: mi sarebbe piaciuto rileggerli con calma) - in modo particolare il viaggio rappresenta un movimento dal caos al perfetto ordine, che ricalca la creazione in 6+1 giorni.
Interessante. Dante viene sempre accostato al tomismo e a San Tommaso. Invece questa lettura agostiniana mi è nuova e mi interessa molto. Sarebbe gradito se quello "storico brianzolo" facesse alchemicamente rispuntare gli appunti inerenti, oppure è pregato di sviluppare qui il discorso... XD :gh: :ricktaylor:

E la stessa struttura dell'inferno, e la parallela del purgatorio, e la circolare del paradiso - prima che riferimenti a un qualche esoterismo, le tre cantiche sono ricche di riferimenti alla cultura "visiva" medievale, che all'uomo del medioevo (bel libro coordinato dal Le Goff, anche se MTFBB sosteneva che il titolo fosse misleading) era tramandata attraverso i "libri immagine" di sculture e dipinti. E si potrebbe andare avanti all'infinito (e se posso farlo io, che neppure sono dantista...).

Questo solo per dire, in breve: la Commedia è un testo stupendo, ed è un testo che insegna moltissimo; per comprenderlo davvero a fondo sono necessarie ampie conoscenze di letteratura (ad iniziare dal fonosimbolismo - chi si ricorda quel bello studio di quel formalista russo che insegnava italiano a S. Pietroburgo? o lo studio, ben più recentissimo, di Marchese? O quello, ancora più recente, di Segre...?) e soprattutto di storia del cristianesimo e di storia della filosofia e di storia tout-court medievali.

Con un simile bagaglio culturale la Commedia può essere ben intesa, senza scomodare l'esoterismo, di cui Dante, IMHO, avrebbe fatto volentieri a meno (con buona pace degli studi sui Fedeli d'Amore - ma chi si ricorda quel bell'articolo, poi diventato saggio, del Gilson?), come tutti gli autori della sua epoca. L'esoterismo, ho come l'impressione, è invenzione "recente" (diciamo: 1800, in corrispondenza con - in reazione a - lo sviluppo del primo positivismo). Ma la vera conoscenza, nella tradizione (con buona pace di Guenon) è altro.

Di Gilson ho acquistato qualche tempo fa il monumentale (anche letteralmente) "La filosofia del Medioevo" ad una fiera medievale. Non ho ancora avuto il tempo di guardarlo. A quale articolo ti riferisci? Esistono dei riferimenti in rete.

Sulla musica dell'anima e sul ritmo del verso, inoltre, bisognerebbe ritornare - per comprendere davvero Dante - al De Musica del buon ipponense. Non limitandosi al libro 6, come fanno tutti o quasi gli studenti di filosofia (che non sostengano l'esame con Parodi :P ); ma godendosi, quello sì lentamente, i primi 5 libri :)

Anche quello mi manca... :(
Dell'ipponense ho letto solo le "Confessioni". E' reperibile il "De musica"? Sulle influenze islamiche non mi stupisce: vi è stata una rielaborazione tale nelle scuole arabe che ormai è chiaro che abbiano influenzato anche i cristiani come Dante. Un'opera molto stratificata, mi par di capire, che richiede parecchie letture preliminari e una preparazione specifica per essere compresa a pieno. :blue:
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Sunny K on September 19, 2012, 13:28:43 pm
Seguo, e prendo come spunto per andare a rileggermi "L'esoterismo di Dante".

Potrebbe essere interessante dare un occhio anche alla raccolta di articoli del Guénon sull'esoterismo cristiano in generale.
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Ragnaz on September 19, 2012, 13:59:27 pm
Seguo, e prendo come spunto per andare a rileggermi "L'esoterismo di Dante".

Potrebbe essere interessante dare un occhio anche alla raccolta di articoli del Guénon sull'esoterismo cristiano in generale.

Peccato siano molto difficili da trovare.. hai qualche fonte sul web per caso? (o anche non sl web...)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Parsifal on September 19, 2012, 14:54:25 pm
Seguo, e prendo come spunto per andare a rileggermi "L'esoterismo di Dante".

Potrebbe essere interessante dare un occhio anche alla raccolta di articoli del Guénon sull'esoterismo cristiano in generale.

Peccato siano molto difficili da trovare.. hai qualche fonte sul web per caso? (o anche non sl web...)

Diverse cose io le ho trovate nel sito di Gianfranco Bertagni, anche di Guenon....cmq basta smanettare un pò con google, testi di esoterismo on line ce ne sono diversi....
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Sunny K on September 19, 2012, 17:51:05 pm
Seguo, e prendo come spunto per andare a rileggermi "L'esoterismo di Dante".

Potrebbe essere interessante dare un occhio anche alla raccolta di articoli del Guénon sull'esoterismo cristiano in generale.

Peccato siano molto difficili da trovare.. hai qualche fonte sul web per caso? (o anche non sl web...)

Fai riferimento al sito indicato da Parsifal, occhio ai testi di "esoterismo"[1] in generale, dato che è un campo in cui, specie all'inizio, separare la pula dal grano è tanto importante quanto difficile  :)
 1. Definizione che non amo, ma che risulta utile allo scopo, al momento.
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Ragnaz on September 19, 2012, 18:39:08 pm

Peccato siano molto difficili da trovare.. hai qualche fonte sul web per caso? (o anche non sl web...)

Diverse cose io le ho trovate nel sito di Gianfranco Bertagni, anche di Guenon....cmq basta smanettare un pò con google, testi di esoterismo on line ce ne sono diversi....
[/quote]

Grazie! andrò a vedere!!


Fai riferimento al sito indicato da Parsifal, occhio ai testi di "esoterismo"[1] in generale, dato che è un campo in cui, specie all'inizio, separare la pula dal grano è tanto importante quanto difficile  :)
 1. Definizione che non amo, ma che risulta utile allo scopo, al momento.

Per rispondere a entrambi il mio "problema" era reperire tutti quegli articoli e scritti di Guenon che non compaiono in libri/raccolte, ma che si trovano/trovavano solo su riviste in lingua francese e cmq introvabili (almeno prima dell'avvento del web..)
Per il resto ho praticamente tutto quello che ha scritto il succitato :)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Sunny K on September 19, 2012, 19:10:28 pm
Per rispondere a entrambi il mio "problema" era reperire tutti quegli articoli e scritti di Guenon che non compaiono in libri/raccolte, ma che si trovano/trovavano solo su riviste in lingua francese e cmq introvabili (almeno prima dell'avvento del web..)
Per il resto ho praticamente tutto quello che ha scritto il succitato :)

Siamo in due  ;)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Parsifal on September 19, 2012, 20:11:29 pm
Due Guenoniani convinti quindi....
IO di Guenon ho letto ancora pochino, magari infuturo colmerò la lacuna
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Ragnaz on September 19, 2012, 21:15:21 pm
Due Guenoniani convinti quindi....
IO di Guenon ho letto ancora pochino, magari infuturo colmerò la lacuna

Devo dire di si... sono decisamente un "guenoniano convinto"... :)
(qualche piccola riserva ce l'ho, ma roba da poco :P)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: 笨笨 on September 22, 2012, 21:26:08 pm
@Takuan:

Le opere di Agostino puoi trovarle tutte qui (http://www.sant-agostino.it), sia nell'originale latino che in traduzione italiana. Purtroppo la traduzione è stata fatta per lo più da teologi (cattolici) e filosofi (cattolici), che inseriscono nel testo quel che pensano di leggervi.

Per quanto riguarda, invece, il rapporto tra Dante, il tomismo e Agostino: Tommaso stesso, per primo, a causa della struttura dell'insegnamento medievale non può fare a meno di seguire da vicino Agostino, di discuterne le idee e spesso di difenderlo contro i propri contemporanei (non in tutto, bada). Da un lato, questo è dovuto all'uso, nell'insegnamento universitario, delle Sentenze del Lombardo, che nei loro quattro libri sono dominate da testi agostiniani; e dall'altro, la struttura di fondo del pensiero medievale è - prima di essere altro - agostiniana. In Dante sono presenti fortissime reminiscenze neoplatoniche (il Liber de Causis, filtrato attraverso Agostino e lo pseudo-Areopagita), fianco a fianco con gli influssi domenicani, francescani e, di nuovo, Agostiniani. E lo spiritualismo neoplatonico è mescolato ad una forte mistica del corpo - tipica della spiritualità cittadina del 1300 (pensa alle varie mistiche del XIII-XIV secolo, da Umiliana ad Angela a Rita a... Franscesco :P).

Proprio per questa intensa presenza del corpo nelle tre cantiche molti studiosi (e io, che non son nessuno, concordo con loro) rifiutano l'idea che Dante appartenga ai Fedeli. Questi sono, infatti, un movimento iniziatico di natura gnostica - la loro aiskesis si fonda ed è mossa dalla conoscenza; ma nella Commedia vi è sempre una forte componente emotiva, che sprona l'io narrato alla crescita, tanto quanto - e forse più di - la visione intellettuale: la reazione di Dante di fronte a Ugolino è preparata dal suo cedere di fronte alla sfida partigiana in Inf. X, ma la comprensione si fa chiara solo nel Purgatorio. eccetera. E il corpo, col suo eloquente discorso muto, è presente ad ogni verso delle tre cantiche. E non è simbolo, è corpo. Il Valli, studiando Dante negli anni '20-'30, vi inseriva gli interessi e le aspirazioni della sua epoca (e forse lo facciamo anche noi oggi, ma ci piace pensare di essere meno accecati dal nostro tempo) - un'epoca in cui, di fronte all'avanzata oscura degli estremismi (di Destra, di Sinistra, di Centro), e di fronte al fallimento delle fedi tradizionali (nel Comunismo, nel Cattolicesimo, nel Progresso) ricercava in una tradizione antica, ma intellettuale, una possibilità di salvezza.

...e poi, in fondo, ogni mistica medievale, anche e soprattutto quella ebraica, è intrisa di neoplatonismo. E di corpo :)

... e non c'è bisogno di leggere Dante ad alta voce, per trovarvi la magia; bastano anche solo gli Stilnovisti, i Siciliani, eccetera.
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: Takuanzen on November 27, 2012, 09:58:32 am
http://www.leparoleelecose.it/?p=7577 (http://www.leparoleelecose.it/?p=7577)

"Direi che per leggere Dante serve, intanto, aver passato del tempo a leggere un po’ di libri che non sono Dante. Mancando questo, Dante diventa un feticcio, un mondo a parte rispetto al mondo della letteratura (l’ora «di Dante» come l’ora «di dottrina»), che rischia di accendere passioni ingenue, senza costrutto, lasciando inerte la gran parte degli studenti (la parte, ahimé, persino più sana). Piuttosto che accendere passioni, la scuola dovrebbe riuscire a stimolare interessi, e l’interesse non nasce dalla muta contemplazione del Capolavoro ma dal confronto con altra letteratura, altra arte, e semmai dalla migliore conoscenza del contesto in cui il capolavoro è stato creato: cos’è un manoscritto? Come scriveva Dante? Che libri leggeva? Perché la sua lingua è diversa dalla nostra? Un minimo di cognizioni tecniche, di filologia, paleografia, storia della lingua, apre orizzonti interessanti e limita l’empatia, o la rende più consapevole."

Si ribadisce una tesi già emersa qui. Un discorso che si potrebbe estendere praticamente a qualsiasi altro capolavoro, a qualsiasi testo che sia mai stato scritto forse. :)
Title: Re:Valenze iniziatiche del Purgatorio di Dante
Post by: 笨笨 on November 27, 2012, 10:57:01 am
...a meno che non si tratti di leggere Dante - La commedia - secondo un movimento a spirale. Stante che per comprendere un simile testo una sola lettura non è possibile - stante che sono necessarie almeno 3, 4, 10 letture. Stante che, per insegnarlo, bisogna saperlo insegnare (a me vien difficile, che sono medievista e cristianista; figuriamoci un laureato in sanscrito, pur con tutta l'erudizione e la passione...). Stante tutto questo - lo si può leggere ad ogni ordine scolastico, ,a si tratta di preparare i ragazzi, ogni volta, a riscoprirlo. Di solito, quando insegnavo italiano, le mie bestiole mi dicevano "Oh cioè zio, Paolo e quella là li abbiamo letti in terza media". Poi glielo insegnavo "alla mia maniera", e mi dicevano: "ma perché 'ste cose alle medie non ce le hanno dette?". La risposta: "Perché alle medie non eravate pronti a sentire degli echi agostiniani nel canto terzo; o del fonosimbolismo evocativo; o dell'uso implicito dell'immaginario erotico-platonico eccetera".

Leggerlo a spirale, appunto, e ogni volta si sale - o si scende - un po'...