Ar.Ma.
Martial Miscellaneous => Discipline armate nel mondo => Topic started by: changeling on February 19, 2010, 16:42:21 pm
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Ho sentito della scomparsa del M° Hatakayama e me ne dolgo... non l'ho conosciuto e non ho mai praticato con lui, ma dall'amore con cui ne parlano i suoi allievi deve essere stato un grande Maestro..
Partendo proprio da questo pensiero mi si è posta una domanda, che probabilmente è molto "occidentale" ed ingenua...
Cosa succederà ora a tutti coloro che hanno seguito il M° Hatakayama nel suo percorso?
Rientreranno nei "ranghi" del filone principale o sono in grado di camminare da soli ?
C'è qualcuno che avesse un grado abbastanza elevato all'interno di questo Ha per poterne proseguire l'insegnamento?
O si suoi allievi si "accontenteranno" di continuare a studiare ciò che ha insegnato loro fino alla Sua scomparsa?
Questo mio quesito si innesta poi in un filone più ampio.... nei confronti di tutte quelle Arti che hanno seguito lo stesso percorso (esempi? conosco quelli del Jujitsu: Hakko Ryu--> Hakko denshin Ryu ; Hontai Yoshin Ryu--> Moto Ha Yoshin Ryu, Yoshitsune Waza, Kashima Sinto Ryu... tutti i mille stili autoprodotti in italia dal Mizu Ryu al GoshinJutsu..)
Cosa succede a queste ramificazioni quando il caposcuola scompare?
Anche nei "tronchi" in realtà questo può succedere, ma più spesso ci sono degli allievi "anziani" (Menkyo Kaiden) che possono portare avanti lo studio e l'insegnamento (era successo proprio questo con il TSKSR ed i maestri Hatakayama e Otake)...
così... solo per parlare e per chiarirmi qualche idea...
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il M° Hatakeyama ha lasciato dei Menkyo Kaiden (1 sono sicuro ed è in Italia) che quindi potranno continuare i suoi insegnamenti.
Certo l'Hatakeyama-Ha termina in un certo senso il suo percorso, forse troppo breve per poter marcare una differenza sostanziale dal ramo originale...e ciò che sarà l'Hatakeyama-Ha tra 10 o 20 anni sarà molto probabilmente il risultato delle evoluzioni introdotte dai suoi Menkyo Kaiden piuttosto che quelle introdotte dal M° Hatakeyama stesso....
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Alla scomparsa del maestro Hatakeyama mi sono domandato anche io "E adesso?" ma poi ci si tranquillizza, il maestro ha lasciato diversi "discepoli" in grado di continuare il suo insegnamento e se non sarà proprio il suo, sarà il loro e domani sarà il nostro, ma importa davvero? Io non penso, in fondo il maestro ha sempre praticato il suo Katori, io pratico il mio ed i miei figli praticheranno il loro.
Al maestro era stato chiesto, nei suoi ultimi giorni di indicare un successore, ma lui non ha voluto, proprio per il desiderio che ogni Dojo camminasse per proprio conto, certo può darsi che in questo modo molti si disperderanno, molti si uniranno al "filone originale", ma è la selezione naturale.
Di sicuro adesso ci si organizzerà per creare un organizzazione internazionale e purtroppo verranno introdotti gli esami per i gradi dan, con una commissione etc etc... Di sicuro se n'è andato un pezzo importante di tradizione, ma è compito di quelli come noi, che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e praticare con lui, cercare di tramandarla.
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Come non quotarti Akuma..... ti meriti anche un elogio. :)
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E' una questione in cui non voglio entrare.
Di sicuro il maestro Hatakeyama è stato un grande spadaccino ed un buon maestro con un cuore più grande di lui. E' stato anche un vecchio testardo con delle idee ben radicate, ma questa è un'altra storia.
Mi risulta che i Menkyo Kaiden in Italia siano due.
Per Changeling: la situazione dei maestri Hatakeyama ed Otake è ben diversa. La scuola di Otake è riconosciuta dal Soke, non mi risulta che la scuola del maestro Hatakeyama abbia alcun riconoscimento ufficiale ( per quello che questo possa servire)
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Se guardiamo dentro noi stessi sappiamo esattamente quello che sappiamo fare o meno, chi impara le arti marziali per la gioia di farlo non ha bisogno del riconoscimento da parte di altri, si dice che l'insegnamento della spada va "da cuore a cuore", non ci sono insegnamenti che trovano l'ostacolo di un acronimo federativo, ci sono solo persone che hanno qualcosa da dare ed altre disposte a ricevere.
Trovo molto limitativo per un giovane che ambisce ad intraprendere un cammino personale come quello delle arti marziali l'affiliazione ad un clan, spesso chiuso e che tende a "rapire" le menti.
forse era proprio questa l'intenzione del maestro Hatakeyama: lasciare ad ogni dojo la possibilità di imparare tutto da tutti, senza limitarsi al Katori...
Per esperienza personale ho sviluppato un'accesa antipatia per le federazioni, sia nel Karate che nel Ju Jitsu ho sempre evitato i Budopass, forse per questo non mi sarà concesso di fare esami... e allora? Questo non mi impedisce di conoscere bravi istruttori ed imparare, forse domani non avrò papi e santi da vantare nell'araldo di famiglia ma di certo avrò qualche cosa da dare a chi mai verrà a chiedermi di imparare.
Se le cose si fanno "senza scopo ne profitto" si cammina al di sopra delle federezioni, si indossa sempre la stessa cintura e non ci importa se chi ci insegna è Menkyo Kaiden o è riconosciuto da qualcun'altro.
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Ti auguro tanta fortuna per la tua pratica libera, non c'è niente di male ad avere delle ambizioni e a voler imparare da chiunque. Il solo pericolo è quello di imparare superficialmente e di fare dei pasticci, ma se ce ne si accorge non c'è niente di male.
Qui stiamo parlando di una scuola che si vorrebbe un Koryu. Un Koryu ha delle regole fisse, se non rigide, e raramente scende a compromessi ( e quando lo fa, sono in genere incomprensibili a chi non abbia un'educazione specifica).
Chiunque può fare quello che vuole, ma se si fregia di un nome che ha una tradizione, è educato seguire quella stessa tradizione.
Poi ci sono i casi di persone indegne che invece preferiscono cantare nei festival.
La rigida disciplina di una Scuola Tradizonale può avere un grande fascino, ma probabilmente non è per tutti.
Potrei fare degli esempi pratici, ma a che pro?
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giusto per chiosare, ma senza entrare nel merito..
Ma non è consuetudine, nelle koryu, che un Menkyo Kaiden possa chiedere (ed ottenere) il permesso di fondare il proprio ramo?
So che alcune scuole non lo permettono ( ed. HAkko Ryu nel Jujutsu), ma ugualmente si sono formati dei Rami piuttosto floridi e che vivono di vita propria...
Non sono, naturalmente, riconosciuti.. ma questo non gli impedisce di vivere e progredire...
e non vedo perchè impedirglielo, visto che il loro fondatore ha ottenuto "tutta la conoscenza" della scuola e, di conseguenza, dovrebbe essere ritenuto degno di apportare modifiche e/o le proprie esperienze allo stile originale....
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Dicono che a pensar male si fa sempre bene....
Io credo che i Koryu non permettano ramificazioni varie esclusivamente per motivi economici...
Francamente vedo poca nobiltà in tutto questo...
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visto che si parla di scuole di spada ... e visto che i duelli e le battaglie all'ultimo sangue all'arma bianca con katana e naginata sono finiti da un pezzo.... non esiste di fatto possibile ulteriore evoluzione concreta !
L'evoluzione si sperimenta sul campo di battaglia...e essendo una koryu sviluppata in un determinato contesto storico sociale che oggi non esiste più ....di che evoluzione stiamo parlando !!?? ci possono essere evoluzioni nella didattica nella rappresentazione.... ma l'evoluzione della sostanza è difficile da provare....
Il dovere , la missione , di una Koryu non è quella di evolversi con i tempi, ma di tramandare una tradizione antica mantenendola il più possibile immutata rispetto alla sua massima espressione evolutiva raggiunte nel contesto reale nel quale essa è vissuta
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Il dovere , la missione , di una Koryu non è quella di evolversi con i tempi, ma di tramandare una tradizione antica mantenendola il più possibile immutata rispetto alla sua massima espressione evolutiva raggiunte nel contesto reale nel quale essa è vissuta
quotone.....
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Io rifletterei più sul fatto che ovviamente non è la scuola a progredire, ma la persona, che deve progredire nel tempo in cui vive e non nel medioevo. Lo stile della scuola rimane immutato, sono i valori che vengono trasmessi dai maestri ad adattarsi al tempo.
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Avete ragione entrambi.
Una progressione ci deve essere, altrimenti ci sarà un'involuzione ( come successe allo Yagyu Shinkage del ramo di Edo). La progressione passa attraverso delle piccole "scoperte" che gli spadaccini individui hanno fatto nel corso del tempo grazie all'affinarsi delle loro doti.
Nello stesso tempo, è responsabilità degli adepti mantenere l'integrità della Scuola, tramandandola come ci è stata tramandata.
Come si fa? Separando le due cose:
1) Questo è lo stile classico come l'ho imparato e come lo dovete fare.
2) ( separatamente, agli allievi più progrediti) "questa è un henka ("furbata") che abbiamo trovato io e Pippo,funziona, ma non fa parte del sillabo della scuola"
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Mi risulta che i Menkyo Kaiden in Italia siano due.
Risulta anche a me.
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Ah si?
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eh si certo ... ma per quanto ne so io dovrebbero essere Menkyo Okuden ... pronto ad essere smentito.
:)
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Ciao Rod, è un pezzo che non ti vedo, che fine hai fatto?
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Ciao caro
io sempre bene e tu ?
eh si ... la ruota della vita che gira, i sentieri che cambiano, il cane mi ha mangiato i compiti ... :-X
peccato non essere potuto venire ai tuoi seminari mi sarebbe piaciuto ... vabbe' sono certo che in futuro avremo occasione di riincontrarci e prenderci un po' a mazzate con affetto
;)
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eh si certo ... ma per quanto ne so io dovrebbero essere Menkyo Okuden ... pronto ad essere smentito.
:)
E c'hai ragione te... ;)
Sono entrambi Menkyo Okuden, sorry... :-[
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Del Katori Shinto ryu ricordo la pratica con Enni Baldini e gli altri del Ganryuan, in quel di via Cimarosa (e quando scendevo in Pagano, al sabato, che emozione! nonostante i miei vent'anni, e i quindici di karate alle spalle).
Da allora non ho praticato molto (ho preso altre strade...) ma, sentendo delle vicissitudini seguite alla scomparsa di Sugino Yoshio eccetera, mi sono sempre chiesto:
Quali sono le differenze tra la pratica di Hatakeyama, quella di Sugino e quella di Otake? Al di là della politica, bokken (o che altro) in mano, quali sono le differenze?
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Io la butto li: Ma cosa succederà alla scomparsa del maestro Sugino? Mi spiace di non avere mai avuto occasione di praticare con lui, e nemmeno conosco la struttura gerarchica della sua scuola qui in Italia; ci sono dei Kaiden pronti a succedergli o questa koryu sparirà?
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Io la butto li: Ma cosa succederà alla scomparsa del maestro Sugino? Mi spiace di non avere mai avuto occasione di praticare con lui, e nemmeno conosco la struttura gerarchica della sua scuola qui in Italia; ci sono dei Kaiden pronti a succedergli o questa koryu sparirà?
La scuola Sugino è una branca riconosciuta ufficialmente dal Soke dello stile. E' una scuola confermata che esiste da 70 anni, ed ha molti alti gradi che provvederanno, alla bisogna ,ad affiancare il nuovo Kancho. Yukihiro sensei ha un figlio, Waka Sensei,che presumibilmente ne prenderà il posto quando sarà il momento. Se questo momento dovesse arrivare troppo presto ( il Maestro non sa perchè, ma in questo momento si sta toccando il cavallo dei pantaloni)i Kodansha della scuola lo affiancheranno quando necessario.
Le differenze tra il Dojo di Narita e quello di Kawasaki sono a mio parere non molto grandi. Il principio che regge l'allenamento a Narita è " Più forte, più veloce" .Quello che regge a Kawasaki è " la precisione prima di tutto".
Il maestro Hatakeyama veniva da Kawasaki e malgrado tutto aveva assorbito i principi di quella scuola. Poi, aveva introdoto dei cambiamenti più per piacere di sperimentare e per bisogno di un'identità distinta che per altro
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Le differenze tra il Dojo di Narita e quello di Kawasaki sono a mio parere non molto grandi. Il principio che regge l'allenamento a Narita è " Più forte, più veloce" .Quello che regge a Kawasaki è " la precisione prima di tutto".
MOLTO interessante, si può parlare di più di questi concetti?
cosa si intende, nell'uso delle armi, con il concetto di "più forte"?
come si traduce in giapponese "la precisione prima di tutto"? è un motto che vorrei tenere...
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Quello che dici sulle differenze fra il dojo di Narita e quello di Kawasaki è innegabile, basta guardare anche solo i filmati dei vari maestri per rendersene conto, ma sono convinto che però alla fine, raggiunto un certo livello di pratica (moooolto lontano) queste differenze si accorcino: alla fine del percorso di apprendimento credo che poi si arrivi tutti allo stesso livello.
Mi affascinano molto di più le piccole differenze negli spostamenti e nelle direzioni dei tagli, ma credo che questi siano i veri "cambiamenti" allo stile che ogni maestro applica, e credo che siano da prendere tutti in altissima considerazione, io quando vedo i filmati del maestro Otake resto di sasso e mi piace provare ad eseguire i kata di iai con gli stessi spostamenti della sua scuola, anche se non sono quelli che il maestro Hatakeyama praticava... è tutto Katori... ;)
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Hatakeyama sensei si è sovente ispirato ai libri di Otake, di cui era un fervido lettore. Ma ai suoi allievi più avanzati ultimamente aveva spesso detto "ricordatevi che noi veniamo dal Sugino Dojo"
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io parlo da eretico..."vengo" da una Katori che non è una "katori"...e per capirla ho iniziato,ogni volta che mi capita,a praticare Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu (che bello chiamare una Signora scuola con il suo nome...) con due Maestri differenti,il Maestro Carniel e il Maestro Regoli (messi in ordine di "incontro") e per non farmi mancare nulla ho "praticato" anche con il Maestro Sugino e il Maestro Iguchi...
..ogni volta che pratico vedo differenze tra tutti,piccolissime ma presenti,e quindi capisco come una scuola puo "evolvere" anche senza volerlo,e tutti hanno ragione...
...ho praticato anche lo "stile" Hatakayama usando Rod come compagno,e anche nel suo modo di praticare ho visto differenze...
quindi penso che piccoli cambiamenti ci saranno sempre,ma se chi pratica segue una KORYU,dovrebbe accetarne i pro e i contro.....