Ar.Ma.
Allenamento, recupero e cultura fisica => Performance/Preparazione atletica/Recupero => Topic started by: Bellerofönte on June 18, 2012, 12:13:04 pm
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Facendo la lastra per la slogatura ho scoperto di avere numerose microcalcificazioni alla caviglia.
Qualcuno di voialtri ci convive con questa cosa[1] ?
Consigli ?
Grazie.
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Eccomi!!
Da 8 anni tra l'altro. Nessun consiglio comunque, non fartene una croce perchè non è un gran problema, compra una buona cavigliera e tienila mentre ti alleni per un po' di tempo poi guarda se è il caso di toglierla per evitare di sentirti insicuro quando sei senza, vai a sensazione ma non esagerare.
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Grazie.
Tu dici che già una cavigliera può essere d'aiuto ?
Stavo addirittura pensando di valutare una scarpa adeguata (tipo quelle che usano i Sambisti e Lottatori), solo che il dubbio più grosso che mi rimane è se continuare a usare la corda :(
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Grazie.
Tu dici che già una cavigliera può essere d'aiuto ?
Stavo addirittura pensando di valutare una scarpa adeguata (tipo quelle che usano i Sambisti e Lottatori), solo che il dubbio più grosso che mi rimane è se continuare a usare la corda :(
Devi andare a sensazione tu pensa che io mi alleno da anni senza niente, sono riuscito a farmi nuovamente male poche settimane fa solo perchè sono atterrato con tutto il mio peso sul piede messo di taglio per un errore di calcolo, altrimenti non ne avrei minimamente risentito.
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Comunque immagino che sia una conseguenza abbastanza comune per chi fa AM/SDC, o sbaglio ?
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Comunque immagino che sia una conseguenza abbastanza comune per chi fa AM/SDC, o sbaglio ?
Credo di si, la prima volta mi sono rotto in allenamento, la seconda in una corsa in notturna dentro un bosco.
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Lavoro specifico sulla propriocettività e per rinforzare i muscoli che proteggono l' articolazione.
Aggiungerei, meglio imparare a fare una fasciatura manuale per gli allenamenti.
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Lavoro specifico sulla propriocettività e per rinforzare i muscoli che proteggono l' articolazione.
Nel caso della caviglia appunto, hai da darmi qualche indicazione ?
Grazie.
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Sono pigro oggi quindi ti linko roba altrui :gh:
http://www.my-personaltrainer.it/rinforzo-muscolare-distorsione.html (http://www.my-personaltrainer.it/rinforzo-muscolare-distorsione.html)
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Quoto xjej. Per le caviglie seguire chi le sollecita più di tutti nello sport: ginnasti e saltatori. Nel senso di vedere sia aspetti positivi che negativi, per capire cosa fare e soprattutto COME farlo. Es.: i pliometrici per saltatori e ginnasti sono croce e delizia.
Per il resto ti consiglio anche di provare a capire se ci sono movimenti che fai in modo biomeccanicamente errato, perché magari son quelli che han generato i problemi che hai, senza contare la patologia da sovraccarico funzionale.
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la maggior parte degli infortuni che ho avuto io in lontano passato erano figli della condiziuone fisica inadatta.
Affaticamento pesante -> minor controllo -> crak
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la maggior parte degli infortuni che ho avuto io in lontano passato erano figli della condiziuone fisica inadatta.
Affaticamento pesante -> minor controllo -> crak
Penso di essere vittima e carnefice della stessa tua situazione passata...
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la maggior parte degli infortuni che ho avuto io in lontano passato erano figli della condiziuone fisica inadatta.
Affaticamento pesante -> minor controllo -> crak
Penso di essere vittima e carnefice della stessa tua situazione passata...
C'è anche un altro effetto collaterale di ciò: Affaticamento pesante -> minor controllo -> maggior approssimazione nei movimenti -> maggior scoordinazione -> apprendimento di un movimento errato -> cervello che apprende sia il movimento corretto (da freschi) che quello errato (da eccessivamente stanchi) -> in futuro, maggior probabilità di farsi male anche da freschi.
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:o
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Pure per me la prima cosa che cedono x la stanchezza sono le caviglie, basta una minima disattenzione o essere spinto leggermente da un compagno e trac distorsione. L'ultimo punto scritto da nicola proprio non lo sapevo!
È un cane che si morde la coda x chi fa sport ad alta intensità. Bisogna esercitarsi in movimenti corretti oltre la soglia di cedimento ma al contempo si impara errato o.O
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Pure per me la prima cosa che cedono x la stanchezza sono le caviglie, basta una minima disattenzione o essere spinto leggermente da un compagno e trac distorsione. L'ultimo punto scritto da nicola proprio non lo sapevo!
È un cane che si morde la coda x chi fa sport ad alta intensità. Bisogna esercitarsi in movimenti corretti oltre la soglia di cedimento ma al contempo si impara errato o.O
Voi NakMuay siete soliti fare corda a piedi nudi ?
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L'ultimo punto scritto da nicola proprio non lo sapevo!
È un cane che si morde la coda x chi fa sport ad alta intensità. Bisogna esercitarsi in movimenti corretti oltre la soglia di cedimento ma al contempo si impara errato o.O
Tieni conto che io ho da un lato un po' estremizzato, dall'altro ho semplificato per cercare di inquadrare le possibili situazioni.
Tieni conto che un atleta di un certo livello non arriva a "imparare in modo errato", un po' perché conosce bene se stesso dal punto di vista della performance e dei suoi limiti, un po' perché ha già un elevato grado di precisione e perizia tecnica del gesto che gli consentono, nonostante le condizioni di cedimento, di compiere il gesto con sufficiente precisione.
Diciamo che è più un problema legato a sport praticati per hoppby, amatori, principianti e intermedi. Ma è un aspetto da non sottovalutare.
La situazione tipo può essere ad esempio questa: allenamento con prima parte di preparazione fisica molto intensa, prosecuzione con lavoro molto tecnico protratto per molti minuti con molte ripetizioni per esercizio. Alla fine si continua a tirare decine di tecniche oltre soglia, più scoordinati, con minor controllo e bilanciamento, e intanto il cervello impara anche quel movimento fatto in quel modo. Se questo metodo si protrae e diventa prassi, l'atleta impara (inconsciamente) sia il movimento corretto che quello meno corretto che quello scorretto. Quando il movimento dovrà essere eseguito istintivamente, e magari sotto pressione, potrà succedere che il cervello selezioni la tecnica meno corretta (tanto nessuno gli ha mai detto qual era la differenza, visto che gli s'è insegnato che van bene tutte). Se poi la tecnica meno corretta viene eseguita mentre, faccio un esempio a caso, il nostro opponente si sposta, o ci contrasta, o ci anticipa, le variaizoni anche piccole di postura, sommate all'errore commesso nell'esecuzione di quella tecnica, magari provocano un piede messo in fallo e una caviglia che salta.
Guardate ad esempio il match Pacquiao Bradley: Bradley s'è fatto male alla caviglia proprio mentre stavo commentando che tendeva molto a disunirsi e a non controllare i movimenti.
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Motivo per il quale evitare di fare lavoro fisico troppo intenso prima del lavoro tecnico.
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Motivo per il quale evitare di fare lavoro fisico troppo intenso prima del lavoro tecnico.
Oh yes, sir. :thsit:
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Voi NakMuay siete soliti fare corda a piedi nudi ?
Da noi, solitamente si ma saltiamo sopra i tatami che ammortizzano
Tieni conto che io ho da un lato un po' estremizzato, dall'altro ho semplificato per cercare di inquadrare le possibili situazioni.
Tieni conto che un atleta di un certo livello non arriva a "imparare in modo errato", un po' perché conosce bene se stesso dal punto di vista della performance e dei suoi limiti, un po' perché ha già un elevato grado di precisione e perizia tecnica del gesto che gli consentono, nonostante le condizioni di cedimento, di compiere il gesto con sufficiente precisione.
Diciamo che è più un problema legato a sport praticati per hoppby, amatori, principianti e intermedi. Ma è un aspetto da non sottovalutare.
La situazione tipo può essere ad esempio questa: allenamento con prima parte di preparazione fisica molto intensa, prosecuzione con lavoro molto tecnico protratto per molti minuti con molte ripetizioni per esercizio. Alla fine si continua a tirare decine di tecniche oltre soglia, più scoordinati, con minor controllo e bilanciamento, e intanto il cervello impara anche quel movimento fatto in quel modo. Se questo metodo si protrae e diventa prassi, l'atleta impara (inconsciamente) sia il movimento corretto che quello meno corretto che quello scorretto. Quando il movimento dovrà essere eseguito istintivamente, e magari sotto pressione, potrà succedere che il cervello selezioni la tecnica meno corretta (tanto nessuno gli ha mai detto qual era la differenza, visto che gli s'è insegnato che van bene tutte). Se poi la tecnica meno corretta viene eseguita mentre, faccio un esempio a caso, il nostro opponente si sposta, o ci contrasta, o ci anticipa, le variaizoni anche piccole di postura, sommate all'errore commesso nell'esecuzione di quella tecnica, magari provocano un piede messo in fallo e una caviglia che salta.
Guardate ad esempio il match Pacquiao Bradley: Bradley s'è fatto male alla caviglia proprio mentre stavo commentando che tendeva molto a disunirsi e a non controllare i movimenti.
Grazie Nicola, ora mi sorgono un po di dubbi sulla correttezza della metodologia usate in palestra, visto il riscaldamento pesante che facciamo e lavori tecnici dopo (pure questi ad alta intensità)
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Senti, io tendenzialmente adotto questo approccio:
Quando ci sono sessioni fisiche poco o mediamente intense, tendo a farle nella prima parte della lezione. La seconda parte della lezione, quella più prettamente tecnica, la adatto rispetto al lavoro precedente (controllando anche quanto sono stanchi i ragazzi), e la doso in base a quello.
Quando ci sono sessioni fisiche molto molto intense, tendo a metterle a fine lezione. Poche volte le ho comunque messe all'inizio, e quando l'ho fatto, nella seconda parte ho inserito lavori con schemi motori semplici, intervallati magari da fasi di riposo in cui più che altro si analizzavano i contesti di combattimento da fermi o si chiacchierava.
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Siamo oltremodo Ot in caso splitta :)
parlerò con il maestro e vedrò se riesco a introdurre varianti sull allenamento proponendo questo approccio e adattandolo a quello che facciamo partendo leggeri e aumentando nel corso della lezione l'intensita insieme alla tecnica